Title: Indicatori di efficienza e di qualit
1(No Transcript)
2Risk Management
1999 rapporto dellInstitute of Medicine to err
is human, ogni anno 1 milione di americani
riporta danni dalle cure 100 mila muoiono a causa
di errori 37.6 miliardi di dollari spesi per
errori e danni.
3Condizioni organizzative che agiscono
negativamente sugli operatori
- disinteresse per la qualità
- scarsa o nulla attenzione alle politiche
- della sicurezza.
4Conseguenze del rischio clinico
per le ASL premi assicurativi sempre più
elevati, per gli assicuratori gestione di un
settore potenzialmente in perdita, per alcune
categorie di professionisti, (ginecologi,
ortopedici, anestesisti, chirurghi, medici
dellemergenza, etc.), affrontare premi
assicurativi in continua crescita.difficoltà a
trovare coperture assicurative.
5Conseguenze delle I.O. sul paziente
- aumento della degenza (in media 7 gg.) (la più
banale!!!) - allungamento del periodo di convalescenza,
- necessità di successivi controlli ambulatoriali
(es. infezione ferita chirurgica) - Secondo i CDC uninfezione
- Secondo lISS, 533.000 I.O. ogni anno negli
ospedali italiani - spese 3.730.000 gg. di degenza aggiuntive
- del tratto urinario aumenta la degenza da 1 a 4
giorni - del sito chirurgico da 7 a 8
- la sespsi da 7 a 21 giorni
- la polmonite da 7 a 30 giorni
6Stima dei costi delle I.O.
eccesso delle giornate di degenza x costo medio
per giornata di degenza
7Infezioni morti 25mila ricoverati
- Un episodio di infezione urinaria costa tra le
400mila e i 2 milioni di lire - un'infezione da ferita chirurgica può costare dai
quattro agli otto milioni - un'infezione alle basse vie respiratorie dai 2,5
ai 16 milioni - tra i 5 e i 56 milioni una batteriemia
8Il Carico socio-economico delle infezioni
ospedaliere
- Le cifre non tengono conto
- Perdita di giornate lavorative da parte del
paziente e dei familiari - Maggiori costi che questi devono incontrare per
viaggi, soggiorno, etc.
9Indicatori di efficienza e di qualità D.M.S. 25
luglio 1995
costo dellassistenza ospedaliera per
acuti/popolazione residente costo del personale
medico, infermieristico/n.dimissioni Costo dei
farmaci ed emoderivati e presidi medicochirurgici/
n. dimissioni
10Pagamento a prestazione rilevazione del fenomeno
Non esistono modelli standard di schede per la
sorveglianza delle I.O. La SDO potrebbe
monitorare le I.O. se segnalate da codici
specifici.
11La SDO ed i codici specifici
codici da 996 a 999 complicazioni di cure
mediche e chirurgiche non classificate
altrove codice 998.5 infezioni
post-operatorie codice 136.9. infezione NAS
(Non Altrimenti Specificata)
12Codici da correlare alle infezioni ospedaliere
- codice 998.5 (infezione post-operatoria),
- a prescindere dalla esecuzione
- o meno di interventi o procedure chirurgiche
- codice 909.3 (postumi di complicazioni
- di cure mediche e chirurgiche).
13Responsabilità nei confronti dei pazienti vittima
di agenti biologici
Sirchia i danni da infezioni ospedaliere
derivati ai malati da errori organizzativi o
terapeutici devono essere risarciti a carico
della collettività. Si tratterebbe di ampliare la
gamma delle situazioni in cui lo Stato paga le
sue responsabilità dovute non alla colpa di un
medico e un infermiere ma a disguidi ed errori
organizzativi.
14In caso di I.O. Chi è responsabile? Quando lo è?
Perché lo è?
A meno che non siano ravvisabili con un certo
margine di certezza errori specifici da parte di
un medico o di un altro soggetto del personale
sanitario, il convenuto principale sarà
senzaltro la struttura ospedaliera, in cui è
venuto ad innescarsi il processo infettivo.
15Tribunale di Torino
lospedale deve offrire prova che
linadempimento è stato determinato da
impossibilità della prestazione Derivante da
causa a lui non imputabile (art. 1218 c.c.).
Casa di cura privata che non aveva fornito la
prova che le pratiche di medicazione erano
sempre, avvenute in condizione di totale asepsi.
La tipologia batterica accusata dalla
vittima dimostrava che si trattava di
uninfezione sorta durante le medicazioni a
causa di insufficienti misure di asepsi.
16Infezione comunitaria malattia infettiva già
presente al momento del ricovero o in incubazione
- Infezione Ospedaliera (nosocomiale) infezione
di pazienti ospedalizzati, non presente né in
incubazione al momento dellingresso in ospedale,
comprese le infezioni successive alla dimissione
ma riferibili per tempo di incubazione al
ricovero. Infezioni del personale ospedaliero. La
diagnosi si basa su sintomi clinici e su dati
microbiologici
17Perché le infezioni ospedaliere?
- Paziente malattia aggiuntiva, dolore,
sofferenza, prolungamento dellospedalizzazione,
pericolo di morte, disabilità, perdita di lavoro,
famiglia, qualità della vita - Medico ed Infermiere mettere in discussione la
loro professionalità, invalidare lefficacia del
trattamento effettuato, responsabilità di aumento
morbosità o mortalità, procedimenti penali. - Società assistenza ospedaliera inadeguata, costi
aggiuntivi
18StoriaTerenzio Marrone (116-27 a.C.)
- Rerum rusticarum de agricoltura
- Animalia quaedam minuta, quae non possunt oculi
consegui, et per aera intus in corpus per os ac
nares perveniunt, atque efficiunt difficiles
morbos
19"è sufficiente staccare le foglie vive e
medicamentose della passata esperienza" per
trovare le soluzioni opportune per situazioni
che, in altri frangenti storici similari,
lumanità ha già saputo affrontare (del resto,
ogni secolo ha avuto la sua "peste" con annessi
lazzaretti e annessa cultura, morale e
regolamentazione giuridico-normativa!).
20Storia Girolamo Fra Castoro (1478-1553)
- De contagione et contagiosis
- morbis et eorum cautione
- Contagio corruzione che esala dal corpo del
malato, si espande nellaria e si attacca a certi
corpi (fomites) capaci di conservarli anche per
decine di anni e quindi di infettare città intere
e di trasmettere linfezione a distanze
illimitate. - Gli agenti etiologici sono sostanze vive
seminaria virus che hanno per lorganismo
contagiato una particolare antipatia materiale
e spirituale
21Storia Louis Pasteur (1822-1895)
- I microbi nascono dai microbi, la generazione
spontanea non è possibile. - I microrganismi possono essere distrutti in tre
modi diversi con il calore, filtrazione, uso di
antisettici.
22Storia Semmelweiss (1846)
- Dimostrò il ruolo delle mani degli studenti nel
trasmettere la febbre puerperale (coinvolgimento
dellospedale e dei suoi operatori nel causare
malattia) - Con la sola introduzione della pratica del
lavaggio delle mani ridusse la mortalità dal
12,24 al 3,04
23Infermiera Nightingale chirurgo Simpson (1860)
- Ipotizzarono il ruolo dellospedale, del
sovraffollamento nel generare laumento della
mortalità di alcune categorie di pazienti - luomo sdraiato sulla tavola operatoria di uno
dei nostri ospedali corre pericolo di morte più
dei soldati inglesi sul campo di Waterloo
24Storia Joseph Lister (1864)
- Il medico deve ricordare che si tratta di una
malattia nosocomiale e che, una volta fuori dalle
pareti infetti, gli uomini ne sono al sicuro si
affretti dunque ad allontanarli dalla casa della
morte cambi le corsie occupi una abitazione
vuota e trasferisca i pazienti in aria salubre
25Storia inizio XX secolo
- E riconosciuta limportanza delluso di
mascherine, guanti e camici in sala operatoria - Importanza del monitoraggio microbiologico
ambientale - Convinzione che lantibiotico potesse radicare
qualsiasi infezione e microrganismo
26Storia anni 50
- Pandemia di infezioni sostenute da strafilococchi
meticillino resistenti - Nascita dei Comitati e dellinfermiera addetta al
controllo delle infezioni (infection control
nurse) - Anni 70 attivazione NNIS (National Nosocomial
Infection Study Coordinato dai CDC) - Studio SENIC (Study on Efficacy of Nosocomial
Infection Control)
27Anni 80 - Italia
- Studi per quantificare lentità del fenomeno
- La frequenza di infezioni è sovrapponibile e
probabilmente superiore a quella rilevata dal
sistema di sorveglianza americano negli ultimi 30
anni. Le caratteristiche epidemiologiche delle
infezioni sono simili a quelle statunitensi
28In ospedale si muore di infezione. 7000 decessi
lanno in corsia in Italia
- 10 dei pazienti ricoverati (500-700.000 casi
lanno) prolunga la sua degenza di questi 6-7000
morti direttamente collegati alle infezioni - Costo di circa 2000 miliardi
- Si possono prevenire almeno il 30 di infezioni
(150-210.000) ed evitare 2000 decessi lanno
29Il carico socio economico delle infezioni
ospedaliere
- Aumento della degenza media
- (in media 7 giorni)
- I.V.U. gt da 1 a 4 giorni
- Sito chirurgico gt da 7 a 8 giorni
- Sepsi gt da 7 a 21 giorni
- Polmonite gt da 7 a 30 giorni
- 2000 miliardi
30Pagamento a prestazione
- SDO codici da 996 a 999 cure mediche e
chirurgiche non classificate altrove - Codice 998.5 infezioni post operatorie
- Codice 136.9 infezione NAS (non altrimenti
specificata) - Codice 909.3 postumi di complicazioni di cure
mediche e chirurgiche
31I.S.S. Diffusione programmi di sorveglianza
- 1988 rispondenza 34
- 14,2 ospedali con Comitato
- 11,5 referente medico
- 8 infermiere dedicato (di cui solo il 20 a
tempo pieno)
- 2000 rispondenza 80
- 73,8 ospedali con Comitato
- 59 referente medico
- 51 infermiere dedicato (di cui solo il 33 a
tempo pieno)
32(No Transcript)
33quando si lavora alla soluzione di un problema,
fa sempre comodo sapere la risposta
- 1850 NASCITA DEI SISTEMI DI
- MISURAZIONE DELLA QUALITÀ
- DELLE ATTIVITÀ SANITARIE
- Florence Nightingale
34il fanatismo consiste nel raddoppiare gli sforzi
quando si è dimenticato lo scopo
QUALITÀ DELLASSISTENZA (Donabedian) lassistenz
a sanitaria è di qualità adeguata se gli
operatori... producono effetti desiderati e
appropriati... valori morali della società...
salute aggiunta infezioni ospedaliere ! !
35non cè mai tempo per farlo giusto, ma cè sempre
tempo per farlo ancora
MISURARE SIGNIFICA AGIRE Le infezioni
ospedaliere misurano un esito o un risultato di
quanto erogato
36le nuove opinioni sono sempre sospette, e di
solito incontrano opposizioni, per nessun altro
motivo se non perché non sono ancora comuni
OMS obietivo n. 31 meccanismi ed attività di
controllo e valutazione della qualità delle cure
fornite..... da parte dei professionisti della
sanità .....che dovrà essere addestrato a
garantire la qualità delle prestazioni 1985 e
1988 circolari Ministero Sanità - lotta e
sorveglianza infezioni ospedaliere -
37i risultati non cadono dal cielo
D.Lgs. 502/1992 - 517/1993 adozione metodo della
verifica e revisione della qualità e quantità
delle prestazioni PSN 1998 - 2000 attività di
valutazione e promozione della qualità
dellassistenza
38quando ci si trova davanti un ostacolo, la linea
più breve tra due punti può essere una linea curva
D.Lgs. 502/1992 - 517/1993 Ministero della
Sanità - contenuti e modalità di utilizzo degli
indicatori di qualità servizi e prestazioni
sanitarie Regioni - verifica attuazione dei
diritti dei cittadini, programmazione regionale,
definizione investimenti Direttore Generale USL
- attuazione di indicatori di qualità,
individuazione ulteriori interventi
39colui che sorride quando le cose vanno male ha
pensato a qualcuno cui dare la colpa
CARTA DEI SERVIZI PUBBLICI SANITARI Azienda
adotta propri obiettivi della qualità e quantità,
definisce propri fattori e indicatori allegato
8 diritti da garantire ai cittadini 100
indicatori n.71 ... presenza di strumenti di
lotta alle infezioni ospedaliere
40bisogna porsi delle mete per avere il coraggio di
raggiungerle
- DMS 24.7.1995
- costo assistenza ospedaliera per acuti,
personale medico, infermieristico, farmaci,
emoderivati, presidi medico chirurgici - indice performance, case-mix, utilizzo e
rotazione di posti letto, intervallo di
turnover, degenza media pre-operatoria per DRG
chirurgici, pz. con più di un ricovero anno - n. casi di infezioni ospedaliere/n. dimissioni
41linevitabile risultato del miglioramento della
comunicazione è lampliamento dellarea di
incomprensione
DMS 15.10.1995 n soggetti colpiti da piaghe da
decubito durante il ricovero/n. pazienti dimessi
nel periodo due decreti - 303 indicatori
42nulla è impossibile per colui che non deve farlo
- CONTRATTO DI LAVORO
- valutazione dei risultati
- osservanze direttive
- conseguimento obiettivi assegnati
- promozione della qualità
- controllo di gestione
- mantenimento livelli quantitativi prestazioni
- utilizzati anche per retribuzione di risultato
43Accreditamento
- attività volontaria professionale, sistematica e
periodica, per assicurare che la qualità delle
prestazioni non scenda sotto livelli ritenuti
accettabili. - autorizzativo requisiti minimi per lesercizio
delle attività sanitarie - di eccellenza volontario, periodico, da
professionisti sanitari, requisiti ambientali,
attrezzature, personale, organizzazione, MCQ
44lincidenza di qualsiasi cosa di interes- sante è
o del 15-25 o dell80-90
- ACCREDITAMENTO
- modalità di prelievo, conservazione, trasporto di
materiali organici - pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione
di strumenti - pulizia ambienti
- compilazione, conservazione, archiviazione di
documenti comprovanti lattività sanitaria
45Assicurare equità alla salute
- PSN 1998 - 2000
- LINEE GUIDA
- indicazioni e/o raccomandazioni di comportamento
clinico basato su prove scientifiche - PERCORSI DIAGNOSTICI TERAPEUTICI
- indicazioni e/o raccomandazioni enucleate dalle
linee guida
46Aggiungere salute alla vita
- LINEE GUIDA E INFEZIONI OSPEDALIERE
- procedure invasive ai casi necessari
- durata esposizione a procedure invasive
- durata degenza totale e postoperatoria
- misure profilattiche di efficacia scientifica
dubbia - chemioprofilassi chirurgica
- disinfezione e sterilizzazione non raccomandate
- tricotomia
47là dove la coordinazione non è necessaria,
funziona perfettamente. Là dove è assolutamente
necessaria, va a catafascio
- ASL VITERBO
- MANUALE PER LACCREDITAMENTO
- (standard strutturali)
- Programma sorveglianza, prevenzione e controllo
delle IO - Comitato
- Nucleo operativo
- Protocolli scritti e linee guida
48è sempre colpa del compagno
- J C A H C O
- IO ferita chirurgica interventi puliti e
puliti-contaminati - polmoniti postoperatorie e in pz. in ventilazione
assistita - endometriti postpartum
- batteriemie primitive pz. esposti a catetere
centrale/ombelicale - giornate di degenza e decessi attribuibili alle
IO - profilassi antibiotica in chirurgia e terapia
della sepsi - qualità documentazione clinica
- operatori vaccinati ep. B
49Chi ben comincia, finisce male.Chi comincia
male, finisce peggio
NORME ISO 9001 - CERTIFICAZIONE adottare
tecniche statistiche per definire, tenere sotto
controllo e verificare la capacità del processo e
le caratteristiche del prodotto. predisporre e
mantenere attive procedure documentate per
utilizzare le tecniche statistiche
50un difetto non apparirà fino a che il prototipo
non avrà superato lultimo test
- STRUMENTI DI VALUTAZIONE
- revisione cartella clinica e infermieristica
- indici utilizzazione dei letti (degenza media,
indice di turnover indice di occupazione, etc.) - indici epidemiologici delle patologie
51lasciate a se stesse, le cose tendono a andare di
male in peggio
- ALTRI STRUMENTI DI VALUTAZIONE
- centri di costo
- processo di budget
- verifica e revisione della qualità VRQ
- Raggruppamenti omogenei di diagnosi DRGs
52nessuno conosce le proprie possibi- lità finchè
non le mette alla prova
INDICATORI - DEFINIZIONE OMS informazioni,
cambiamenti, priorità, politica sanitaria DMS
informazioni, cambiamenti, decisioni VRQ
variabile, qualità rilevata dal sistema
informativo di routine, esistenza di
problemi Management valori, flussi economici,
risorse impiegate, servizi prodotti e
risultati Clinica misura per sorvegliare e
valutare la qualità di specifiche pratiche
assistenziali
53se cè una buona maniera di rimandare una
decisione importante, la buona burocrazia, la
troverà
- INDICATORI CARATTERISTICHE
- semplici, pratici, essenziali
- numero limitato
- compatibili con le risorse
- aggiornati e calcolati con sistemi omogenei
- raggiungibili
54Aggiungere vita agli anni Aggiungere anni alla
vita
PSN 1998 - 2000 le risorse devono essere
indirizzate verso le prestazioni la cui efficacia
è riconosciuta in base alle evidenze scientifiche
e verso i soggetti che maggiormente ne possono
trarre beneficio
55per quanto nascosta sia una pecca, la natura
riuscirà sempre a scovarla
PANNI SPORCHI DA LAVARE IN CASA
56Lavoro di gruppo
- Partendo dalle indicazioni fornite dalle norme
specifiche attualmente vigenti in materia ed alla
luce delle ulteriori modifiche apportate a
livello legislativo sullorganizzazione del
lavoro nellambito dellorganizzazione sanitaria
pubbliche, sicuramente per il prossimo futuro, si
dovrà assistere ad un diverso ed innovativo
approccio relativamente alla costituzione ed alla
definizione di funzioni e compiti del comitato di
controllo e sorveglianza delle I.O.
57La commissione tecnica per il controllo delle
infezioni ospedaliere (CIO)
Organo centrale che sceglie ed elabora la
strategia, la impone a tutte le persone in
ospedale, ne controlla e ne valuta
lattuazione. Il Ministero della Salute, con
circolari n. 52 del 20/12/85 e n. 8 del 30/01/88
indica alcuni provvedimenti organizzativi da
attuare.
58CIO competenze professionali nei seguenti campi
- organizzazione e metodologie danalisi
organizzativa, - economia sanitaria per la valutazione
costi/benefici - costi/efficacia costi/utilità analisi per
centro di - responsabilità budgeting,
- valutazione della qualità dei servizi e delle
- prestazioni erogate
59CIO attività da sviluppare
- studi di appropriatezza duso (es. ammissioni
- e giornate di degenza ammissioni ed uso day
hosp. - ricoveri impropri sangue e derivati
antibiotici - impiego tecnologie strumentali ad alto
rischio - richieste esami di laboratorio)
- qualità di documentazione clinica (es.
annotazione - procedure a rischio, etc.) qualità dei dati
e dei - relativi flussi (SDO DRG sistemi di
indicatori etc.) - qualità sistemi di sorveglianza sulle I.O.
incidenti - critici esposizioni accidentali degli
operatori sanitari - soddisfazione utenti soddisfazione operatori.
60E il momento che chi deve investire nella
qualità delle strutture sanitarie inizi a farlo
seriamente meglio spendere soldi per migliorare
il servizio, che per risarcire i danni
La prevenzione e il controllo delle I.O.
rappresentano, una responsabilità
multidisciplinare indipendentemente da chi sia
responsabile della prescrizione/attuazione degli
interventi,
61Il rischio è insito nella vita, lazzeramento è
impossibile
- Allora è opportuno
- che i rischi siano misurati
- e certi ridotti nella loro concentrazione.
62Infezioni ospedaliere 1/3 prevenibili
- strategie
- istruzione
- modifica delle abitudini lavorative
- sorveglianza
- politiche, linee guida e regolamenti
63Conclusione
- attivare i requisiti minimi attivati raccomandati
dal PSN 1998-2000 (Comitato, figure addette,
protocolli scritti) - definire la dotazione di personale (medico ed
infermieristico) deputato alla gestione dei
programmi di sorveglianza e controllo - attivare programmi di sorveglianza (specie nei
reparti di terapia intensiva e nei reparti
chirurgici). Anche nelle strutture sanitarie
private con particolare attenzione a quelle
accreditate - promuovere la definizione di protocolli (e
effettiva diffusione) mirati non solo alle
attività di igiene ospedaliera
(sterilizzazione, disinfezione, pulizia, ecc.),
ma anche e soprattutto al mmiglioramento degli
standard assistenziali clinici - attivare programmi di vaccinazione degli
operatori - promuovere il buon uso degli antibiotici
64La riflessione?
- Non cè nulla di nuovo in queste indicazioni.
- Le soluzioni sono molto meno lontane di quanto
non si pensi - Ogni difetto può essere un tesoro
- ciò che è fatto bene può ancora essere migliorato.
65Dice bisogna lottare per la qualità della vita.
Io mi acconteterei di una sottomarca
MEDICINA DEGLI SCHIAVI salassi
manipolazioni dura disumana MEDICINA DEGLI
UOMINI LIBERI prevenzione dolce umana