Title: LA
1LA NUOVA RELAZIONE SULLA GESTIONE
- Prof. Matteo Pozzoli
- ODCEC Roma, 14 febbraio 2011
2AGENDA
- La nuova relazione sulla gestione
- gli indicatori finanziari
- gli indicatori non finanziari
- i rischi e le incertezze
- I rischi finanziari
- Le informazioni attinenti allambiente e al
personale - Il Management Commentary dello IASB
31. LA NUOVA RELAZIONE SULLA GESTIONE
- Dlgs 32/2007, Attuazione della direttiva
2003/51/CE che modifica le direttive 78/660,
83/349, 86/635 e 1/674/CEE relative ai conti
annuali e ai conti consolidati di taluni tipi di
società, delle banche e altri istituti finanziari
e delle imprese di assicurazione - LIRDCEC ha emanato nellottobre 2008 il
Documento N.1 IRDCEC La Relazione sulla
gestione. Alcune considerazioni - Il CNDCEC ha licenziato
- nel gennaio 2009 con il supporto della
Commissione per le norme e i principi contabili
il documento La relazione sulla gestione dei
bilanci desercizio alla luce delle novità
introdotte dal dlgs 32/2007 - nel marzo 2009 con il supporto del Gruppo
Bilancio ambientale e sostenibilità il documento
La relazione sulla gestione dei bilanci
desercizio alla luce delle novità introdotte dal
dlgs 32/2007. Informativa sullambiente e sul
personale
4NORMATIVA
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Art. 2428 c.c. (I e II comma)
Analisi fedele, equilibrata ed esauriente della
situazione della società e dellandamento e del
risultato della gestione nel suo complesso e nei
vari settori in cui essa ha operato () nonché
una descrizione dei principali rischi e
incertezze cui la società è esposta. Lanalisi
di cui al primo comma () contiene nella misura
in cui è necessaria () gli indicatori di
risultato finanziari e, se del caso, quelli non
finanziari () comprese le informazioni attinenti
allambiente e al personale.
5AMBITO DI APPLICAZIONE
- Le imprese che operano in settori vigilati
seguono norme differenziate o integrative - società quotate CONSOB, Comunicazione CONSOB n
DEM/6064293 del 28.07.2006, CESR, CESR/05-178b,
Raccomandazione del CESR sugli indicatori
alternativi di performance, 2005 - imprese bancarie Banca dItalia, Circolare
262/2005 - Il bilancio bancario schemi e regole
di compilazione, e Provvedimento 14 febbraio 2006
Istruzioni per la redazione dei bilanci degli
Intermediari finanziari iscritti nell'Elenco
speciale, degli Istituti di moneta elettronica
(IMEL), delle Società di gestione del risparmio
(SGR) e delle Società di intermediazione
mobiliare (SIM) - imprese di assicurazione Dlgs. 209/2005, Codice
delle assicurazioni private
6LA RELAZIONE SULLA GESTIONE PREMESSE E APPROCCIO
- Il documento premette che
- le informazioni richieste debbano essere fornite
nel solo caso in cui siano soddisfatte le
condizioni previste dal disposto normativo - linformativa contenuta nella relazione deve
essere coerente con lentità e la
complessità degli affari della società
7DESTINATARI PRIVILEGIATI E APPROCCIO
- Il destinatario privilegiato del documento è
rappresentato dalle società non grandi,
individuate dal documento nelle società che non
superano i limiti quantitativi individuati dalla
Comunità Europea per definire le Medie Imprese - Il CNDCEC individua un approccio modulare per
identificare le informazioni che devono essere
fornite
Piccole e Medie Imprese
Grandi Imprese
1 livello di richieste informative
obbligatorie
obbligatorie
2 livello di richieste informative
facoltative
obbligatorie
8CONSIDERAZIONI GENERALI
- La relazione sulla gestione quale documento
indirizzato allesterno - Il documento analizza
- gli indicatori finanziari (financial
indicators), intesi come indicatori
estrapolabili dalla contabilità generale - gli indicatori non finanziari
- i rischi e le incertezze
- le informazioni attinenti allambiente e al
personale - Il CNDCEC ritiene che gli indicatori debbano
essere forniti con riferimento ad almeno due
esercizi - Per il primo esercizio di adozione delle nuove
disposizioni, si ritiene non necessario, se non
rilevante, indicare le informazioni comparative
degli esercizi precedenti
9INDICATORI FINANZIARI 1 LIVELLO DATI
NECESSARI
- I risultati parziali ritenuti particolarmente
significativi - Il conto economico per pertinenza gestionale
Aggregati Macroclassi o voci del conto economico civilistico
MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL) (A1 A2 A3 A4) (B6 B7 B8 B9 B11)
RISULTATO OPERATIVO (A1 A2 A3 A4) (B6 B7 B8 B9 B10 B11 B12 B13)
EBIT NORMALIZZATO A- B /- C (al netto di C17) /- D
EBIT INTEGRALE A B /- C (al netto di C17) /- D /- E
Sul sito del CNDCEC è scaricabile un foglio di
lavoro concernente gli indicatori finanziari
10INDICATORI FINANZIARI 1 LIVELLO DATI
NECESSARI
- Analisi della situazione finanziaria solo
laddove la società non risulti capitalizzata
adeguatamente e non dimostri di essere in grado
di mantenere un equilibrio finanziario nel
medio-lungo termine - Gli indicatori di solidità determinano
- la modalità di finanziamento degli impieghi a
medio/lungo termine - la composizione delle fonti di finanziamento
(indici di indebitamento complessivo e finanziario
INDICATORI DI FINANZIAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI INDICATORI DI FINANZIAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI INDICATORI DI FINANZIAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI
Indicatore Indicatore Macroclassi o classi dello stato patrimoniale civilistico
Margine primario di struttura Mezzi Propri - Attivo fisso Apass (Batt - BIII1 CII1)
Quoziente primario di struttura Mezzi Propri/Attivo fisso Apass/(Batt - BIII1 CII1)
Margine secondario di struttura (Mezzi Propri Passività consolidate) - Attivo fisso Apass (B C D)1 (Batt - BIII1 CII1)
Quoziente secondario di struttura (Mezzi Propri Passività consolidate) / Attivo fisso Apass (B C D)1/(Batt - BIII1 CII1)
112 LIVELLO DI RICHIESTE INFORMATIVE DATI
FACOLTATIVI
- Lo schema di stato patrimoniale per aree
funzionali - Gli indici di redditività
- Analisi della situazione finanziaria solvibilità
finanziaria (margini di disponibilità e di
tesoreria, e quoziente di disponibilità)
INDICI DI REDDITIVITA' INDICI DI REDDITIVITA' INDICI DI REDDITIVITA'
Indicatore Indicatore Macroclassi, classi o voci del bilancio civilistico
ROE netto Risultato netto/Mezzi propri 23) utile (perdite) dell'esercizio/Apass
ROE lordo Risultato lordo/Mezzi propri A-B-C-D-E(classi del conto economico)/Apass
ROI Risultato operativo/(CIO - Passività operative) (A1 A2 A3 A4) (B6 B7 B8 B9 B10 B11 B12 B13) (classi del conto economico/ ( (B1att C1att D1att) (Bpass Cpass D2pass E1pass)
ROS Risultato operativo/ Ricavi di vendite (A1 A2 A3 A4) (B6 B7 B8 B9 B10 B11 B12 B13) (classi del conto economico /A1 (classe del conto economico)
12INDICATORI NON FINANZIARI
- Sono dati quantitativi, normalmente di natura non
monetaria, in grado di spiegare, in maniera
sintetica, i fattori che influenzano la
situazione aziendale - Dovrebbero essere indicati quando necessari per
la comprensione della situazione della società e
dellandamento e del risultato della sua
gestione, cioè qualora gli indicatori
finanziari non consentano di raggiungere il
risultato di una adeguata comprensione - Se ritenuti necessari, gli indicatori non
finanziari sono individuati a seconda del settore
di appartenenza della società, avendo riguardo
allentità e complessità degli affari della
società
13INDICATORI NON FINANZIARI
- Nella formulazione dei menzionati indicatori,
possono essere tenuti in considerazione i
seguenti aspetti - posizionamento sul mercato
- customer satisfaction
- efficienza dei fattori produttivi e dei processi
produttivi - innovazione
- È compito del redattore del bilancio, dopo aver
valutato la necessità di fornire tale
informativa, di stabilire la migliore modalità e
forma esplicativa
14LA DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE
- Lobbligo dovrebbe riguardare prevalentemente le
società di maggiori dimensioni - Nelle società di minori dimensioni, nel caso in
cui i conti dordine o le informazioni fornite in
nota integrativa risultino in grado di esprimere
in modo appropriato i rischi e le incertezze
dellattività sociale, si ritiene che non si
debbano fornire obbligatoriamente ulteriori
informazioni - Il legislatore richiede una descrizione, ossia
unillustrazione che può essere proposta in forma
discorsiva
15LA DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE
- In linea generale, devono essere inseriti e
descritti i rischi che presentano un impatto
rilevante sotto il profilo informativo e unalta
probabilità di accadimento ulteriori rischi
possono essere descritti se il loro inserimento
fornisce informazioni utili al lettore del
bilancio - Devono essere oggetto di analisi soltanto
eventuali rischi specifici corsi dalla società,
diversi dai normali rischi imprenditoriali
16LA DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE
- Incertezze e rischi
- Lidentificazione delle informazioni da inserire
nella relazione sulla gestione avviene attraverso
un percorso che comprende i seguenti passi
logici - comprendere il contesto in cui si opera
- identificare i rischi
- valutare i rischi
- individuare le azioni di mitigazione
17UN ESEMPIO ITALCEMENTI (bozza bilancio 2008)
1 di 4
18UN ESEMPIO ITALCEMENTI (bozza bilancio 2008)
2 di 4
19UN ESEMPIO ITALCEMENTI (bozza bilancio 2008)
3 di 4
20UN ESEMPIO ITALCEMENTI (bozza bilancio 2008)
4 di 4
21INCERTEZZE E RISCHI FINANZIARI
- Le informazioni richieste possono suddividersi in
due classi - informazioni qualitative
- informazioni quantitative
- Linformativa deve essere fornita in relazione
alluso da parte della società di strumenti
finanziari e se rilevanti per la valutazione
della situazione patrimoniale e finanziaria e del
risultato economico dell'esercizio
22STRUMENTI FINANZIARI
Art. 2428 c.c. 6 bis)
in relazione all'uso da parte della società di
strumenti finanziari e se rilevanti per la
valutazione della situazione patrimoniale e
finanziaria e del risultato economico
dell'esercizio a) gli obiettivi e le politiche
della società in materia di gestione del rischio
finanziario, compresa la politica di copertura
per ciascuna principale categoria di operazioni
previste b) esposizione della società al rischio
di prezzo, al rischio di credito, al rischio di
liquidità e al rischio di variazione dei flussi
finanziari
Rinvio al Principio contabile OIC 3
23INFORMAZIONI ATTINENTI ALLAMBIENTE E AL PERSONALE
- Il legislatore ha voluto enucleare le
informazioni attinenti allambiente e al
personale - Il CNDCEC ritiene che, indipendentemente dalla
rilevanza degli effetti economici prodotti sulla
gestione, determinate informazioni debbano essere
fornite
24INFORMAZIONI OBBLIGATORIE
- Informazioni obbligatorie sul personale
- morti sul lavoro del personale iscritto al libro
matricola, per i quali è stata accertata
definitivamente una responsabilità aziendale - infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato
lesioni gravi o gravissime al personale iscritto
al libro matricola per i quali è stata accertata
definitivamente una responsabilità aziendale - addebiti in ordine a malattie professionali su
dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing,
per cui la società è stata dichiarata
definitivamente responsabile, descrivendo la
natura e lentità di tali addebiti. - Informazioni obbligatorie sullambiente
- danni causati allambiente per cui la società è
stata dichiarata colpevole in via definitiva - sanzioni o pene definitive inflitte allimpresa
per reati o danni ambientali - emissioni gas ad effetto serra ex legge 316/2004
(obbligatoria per gli impianti soggetti ad
Emissions Trading Scheme (ETS) ed opzionale per
le altre società).
25INFORMAZIONI FACOLTATIVE
- Informazioni facoltative sul personale e
sullambiente - iniziative volte a trasformare precedenti forme
di lavoro precario in contratti di lavoro a
tempo indeterminato - investimenti in personale (sicurezza) e relativi
costi di esercizio - investimenti ambientali e costi ambientali ( ai
sensi della Raccomandazione 2001/453/CE, ovvero
investimenti e costi che migliorano limpatto
ambientale, distinguendoli da quelli invece
necessari per rispettare i parametri fissati
dalla legge) - politiche di smaltimento e riciclaggio dei
rifiuti, se rilevanti - certificazioni (Sa 8000 Emas Iso 14000 Dm
Sas) - emissioni gas ad effetto serra ex legge 316/2004
ed eventuali certificazioni verdi, se la società
non rientra in un settore per il qual e tale
informativa è obbligatoria.
- Nellinformativa facoltativa potrebbero essere
opportunamente comprese le informazioni
riguardanti la strategia di sostenibilità e le
politiche attinenti allambiente e al personale,
come indicato nella Raccomandazione 2001/453/CE
262. INFORMAZIONI ATTINENTI ALLAMBIENTE E AL
PERSONALE
- Sono maggiormente dettagliate le informazioni
facoltative. La suddivisione - le informazioni obbligatorie devono essere
riportate, nei casi in cui gli eventi sottostanti
si verifichino, da tutte le società,
indipendentemente dalla loro dimensione - le informazioni facoltative, ovvero tutte quelle
diverse dalle precedenti. Al loro interno si
possono ulteriormente distinguere in - informazioni che, stante la valutazione del se
del caso nel contesto specifico della realtà
aziendale, sono da intendersi come necessarie per
la rappresentazione veritiera e corretta - informazioni che la società ritiene opportuno
comunicare ai terzi, in ragione della politica
sociale e ambientale proattiva e di un
atteggiamento positivo di CSR - informazioni che, nel caso specifico della
società, non sono necessarie o rilevanti, o per
le quali la società ritiene non vi siano
opportune ragioni per una loro rappresentazione
nella Relazione sulla gestione
27I RISCHI AZIENDALI DIPENDENTI
Devono essere indicati nella Relazione sulla
gestione se ritenuti significativi
- rischi di salute e sicurezza sul lavoro si
intendono i rischi ai quali sono esposti i
lavoratori, secondo quanto prevede lart. 28 del
d.lgs. 81/2008, compresi, quindi, quelli
riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi
particolari, tra cui anche quelli collegati allo
stress lavoro-correlato, secondo i contenuti
dellAccordo europeo dell8 ottobre 2004 e quelli
riguardanti le lavoratrici in stato di
gravidanza, secondo quanto previsto dal d.lgs.
151/2001, nonché quelli connessi alle differenze
di genere, alletà, alla provenienza da altri
Paesi - rischi di compliance sono connessi
alladeguamento e osservanza delle norme sul
personale, diverse dalle precedenti si tratta -
ad esempio dei rischi di sanzioni derivanti
dalla mancata adozione dei modelli di gestione
previsti dal d.lgs. 231/2001, così come previsti
dallart. 30 del d.lgs. 81/2008 - rischi di infedeltà
- rischi per cause di lavoro, anche di mobbing, con
i relativi gradi di giudizio (numero di cause e
relativi accantonamenti)
28I RISCHI AZIENDALI AMBIENTE
- Occorre considerare lambiente/territorio in cui
opera lazienda, lintroduzione di impianti,
macchinari o lavorazioni a minore o, al
contrario, a maggior impatto ambientale la
produzione dei rifiuti, degli scarichi e delle
emissioni inquinanti (atmosferiche,
elettromagnetiche, sonore) le modalità di
smaltimento dei rifiuti più o meno tossici le
autorizzazioni già rilasciate in materia
ambientale dagli enti pubblici il possesso di
eventuali certificazioni (EMAS, ISO 14000,
Ecolabel ecc.)
- Per esempio, sempre se ritenuti significativi,
devono essere esposti - rischi derivanti da cause di risarcimento per
danni ambientali in cui la società è convenuta
nonché leventuale esistenza di coperture
assicurative - rischi specifici dellattività aziendale rischi
cosiddetti interni, determinati dalla tipologia
della produzione e dagli specifici impatti
ambientali
29INDICATORI ATTINENTI ALLAMBIENTE E AL PERSONALE
(1 di 4)
Nel documento di marzo 2009 il CNDCEC esamina gli
indicatori di sostenibilità
- Possono essere distinti in
- Indicatori di scenario o di contesto, che
forniscono informazioni sulla realtà
socioeconomica in cui opera la società, ad
esempio emissioni di gas ad effetto serra
(Greenhouse Gases GHG), espresse in tonnellate
CO2 equivalenti, assegnate dal Piano Nazionale di
Assegnazione (PNA) al settore in cui opera
limpresa (nel caso in cui limpresa rientri nei
settori oggetto della normativa Emission Trading
Scheme (ETS) - Indicatori di input, che quantificano le risorse
umane, naturali ed energetiche impiegate nelle
attività e nei processi aziendali, quali ad
esempio Numero totale dei dipendenti, suddiviso
per tipologie, tipo di contratto e distribuzione
territoriale (LA1) numero totale e tasso di
turnover del personale, suddiviso per età, sesso
e area geografica (LA2) ed eventuale appartenenza
a categorie protette
30INDICATORI ATTINENTI ALLAMBIENTE E AL PERSONALE
(2 di 4)
- Indicatori di attività o di processo,
(quantitativi o qualitativi), che riflettono gli
aspetti operativi di gestione ritenuti prioritari
e possono essere applicati per monitorare il
grado di avanzamento degli interventi, ad
esempio Meccanismi (o sistemi) di gestione ed
eventuali certificazioni ottenute di qualità (es.
ISO 9001), ambientali (es. EMAS, ISO 14001), di
prodotto (es. Ecolabel marchiatura CE ecc.), di
sicurezza e salute dei lavoratori (es. OHSAS
18001), di responsabilità sociale (es. SA 8000),
di accountability (es. Accountability 1000)
ecc. Sistema informativo sulle tematiche
ambientali Procedure e dati di partecipazione
degli stakeholder al processo decisionale sulle
questioni ambientali e di impatto socio-economico
(stakeholder engagement)
31INDICATORI ATTINENTI ALLAMBIENTE E AL PERSONALE
(3 di 4)
- Indicatori di efficienza, che forniscono elementi
per la valutazione della qualità e quantità dei
processi attivati per il miglioramento
dellefficienza ambientale e sociale
dellimpresa, quali, ad esempio Percentuale dei
materiali utilizzati che deriva da materiale
riciclato (EN2) Quantitativi di sostanza
inquinante e/o rifiuti e/o consumi per unità di
prodotto o per euro di fatturato (es. TEP
consumate/fatturato consumi di energia
pro-capite espressi in TEP o in Kw emissioni di
CO2 pro-capite grammi di rifiuti/Kg. di prodotto
ecc.). - Indicatori di efficacia, quali ad esempio gli
indicatori di performance ambientale, cioè i
risultati misurabili della gestione delle
variabili ambientali dellimpresa, confrontati
con le sue politiche ambientali, i suoi obiettivi
e i suoi target. Sempre in campo ambientale
proposte di sistematizzazione di indicatori di
performance sono la statunitense Toxic Release
Inventory (TRI), lEnvironmental Performance
Indicators (EPI) e lEnvironmental Burden (EB),
prevalentemente settoriali ma adattabili anche ad
altre casistiche se opportunamente integrate.
32INDICATORI ATTINENTI ALLAMBIENTE E AL PERSONALE
(4 di 4)
- Indicatori di output, che quantificano e misurano
gli impatti fisici in uscita prodotti dalle
attività e dai processi aziendali, quali ad
esempio Emissioni totali dirette ed indirette di
gas ad effetto serra per peso espresse in
tonnellate CO2 equivalenti (EN16) peso totale
dei rifiuti per tipologia e per metodi di
smaltimento (EN22) inquinamento acustico
prodotto - Indicatori di outcome, variabili che tendono a
misurare oltre alloutput fisico, il suo effetto
o impatto diretto o indiretto sul contesto di
riferimento o su parte di esso (comunità locale,
ambiente, clientela, etc.) impatti ambientali
significativi della produzione e del trasporto
dei beni/materiali utilizzati per lattività
dellorganizzazione e per gli spostamenti del
personale impatti sociali di donazioni/erogazioni
liberali sulla comunità di riferimento e loro
incidenza su fatturato e/o reddito e/o valore
aggiunto
33DUE PAROLE SUL MANAGEMENT COMMENTARY
- Approvato in data 8 dicembre 2010
- È un practice statement, ossia un documento di
orientamento generale non vincolante - Rappresenta un framework
- Ha la finalità di supportare le imprese a fornire
una comunicazione economico-finanziaria
maggiormente comparabile anche per quanto
concerne i documenti di supporto al bilancio - Dovrebbe integrare il contenuto del bilancio e
non ricalcare le indicazioni in esso contenuto - Il management dovrebbe essere in grado di
spiegare non solo cosa è accaduto, ma anche
perché è accaduto e cosa (presumibilmente)
accadrà in futuro. Il documento dovrebbe, perciò,
indicare anche i trend storici nonché i fattori
che potrebbero condizionare le performance future
34LE SEZIONI
- La natura dellattività
- Gli obiettivi degli amministratori e la strategia
utilizzata per realizzare tali obiettivi - I più significativi rischi, risorse e relazioni
- I risultati dellattività e le prospettive future
- Gli indicatori utilizzati dagli amministratori
per valutare la performance aziendale
35Elementi del MC e correlati bisogni informativi
Conoscenza del business e ambiente in cui
limpresa opera
Natura dellattività
Valutare le strategie adottate e la probabilità
che queste abbiano successo
Finalità e strategie
Determinare le risorse disponibili dellimpresa
e le obbligazioni la capacità di generare flussi
netti nel medio-lungo termine i rischi a cui
sono esposte le attività generatrici di reddito
nel breve e nel medio-lungo termine
Rischi, risorse e relazioni
Comprendere se limpresa ha conseguito risultati
in linea con le aspettative come gli
amministratori hanno inquadrato lambiente
operativo, eseguito la strategia e gestito le
risorse dellimpresa, i rischi e le relazioni
Risultati e prospettive
Focalizzare le misurazioni e gli indicatori di
performance che gli amministratori utilizzano per
valutare e gestire la lattività e determinare
il perseguimento dei risultati di medio-lungo
periodo
Misurazioni e indicatori finanziari