Title: Lezione 8
1Lezione 8
2Introduzione
- La mobilità internazionale dei capitali è un
aspetto importante e largamente dibattuto quando
ci si interroga sui i pro e i contro della
globalizzazione - I meriti della mobilità internazionale dei
capitali non sono così indiscussi come nel caso
del commercio internazionale. Lambiguità dei
benefici derivanti dalla mobilità internazionale
dei capitali risiede nel fatto che alla
transazioni finanziarie è associato il rischio.
3Introduzione
- I costi e i benefici di solito attribuiti alla
mobilità internazionale dei capitali sono i
seguenti -
- sganciamento tra
risparmio e investimento nazionali - Benefici
- riduzione del rischio
associato alle transazioni finanziarie -
- limitazione allindipendenza
della politica economica nazionale - Costi
- aumento della fragilità
finanziaria e ruolo delle crisi valutarie
nellamplificare la
fragilità finanziaria -
- Nella presente lezione ci occuperemo delle crisi
valutarie e della fragilità finanziaria -
4Piano della lezione
- Caratteristiche delle crisi valutarie
- Modelli di prima generazione
- Modelli di seconda generazione
- Legame tra crisi valutarie e fragilità
finanziaria - Modelli di terza generazione
5Che cosè una crisi valutaria?
- Se gli investitori perdono fiducia in un
determinata economia e nella sua valuta
potrebbero iniziare a vendere gli investimenti
denominati in quella valuta. Se questo
comportamento si verifica su larga scala e in un
breve periodo di tempo, parleremo di attacco
speculativo nei confronti della valuta. Se
lattacco riesce, quella determinata valuta si
deprezzerà. - Il deprezzamento può essere rilevante. Vedi il
caso della crisi valutaria che colpì le economie
del Sud Est Asiatico nel 1997 in media, le
valute asiatiche persero il 50 del loro valore
nei confronti del dollaro.
6Source IMF International Financial Statistics
noon NY exchange rate, monthly
7Che cosè una crisi valutaria?
- Le sequenze tipiche di una crisi valutaria sono
dunque le seguenti - Calo di fiducia nella valuta gli
investitori vendono gli investimenti denominati
nella valuta sotto pressione - inizialmente la BC cerca di difendere la
parità o aumentando il tasso di interesse o
vendendo riserve se lattacco
speculativo persiste, la BC getta la spugna e la
valuta si deprezza - Tuttavia, non tutte le crisi valutarie portano al
deprezzamento. Aumenti del tasso di interesse o
variazioni delle riserve possono rassicurare gli
investitori circa la volontà della BC di
mantenere la parità e lattacco speculativo
potrebbe cessare. Comunque, quando i rialzi del
tasso di interesse o la perdita di riserve sono
molto pronunciati, la crisi valutaria potrebbe
persistere anche se non si manifesta con un
deprezzamento
8Che cosè una crisi valutaria?
- Che relazione cè tra mobilità internazionale di
capitali e crisi valutarie? Ovviamente, è arduo
poter immaginare crisi valutarie senza mobilità
di capitali. Le ricorrenti crisi valutarie alla
fine degli anni 90 del secolo scorso hanno
suggerito ad alcuni economisti e policy maker di
reintrodurre controlli sui movimenti di capitale.
- Per esempio, la Malesia, allindomani della crisi
che investì il Ringgit nel 1997, reintrodusse
controlli sui cambi. Questa scelta di politica
economica suggeriva che le autorità malesiane
attribuivano le cause della crisi al
comportamento puramente speculativo degli
investitori e non alla debolezza dei
fondamentali delleconomia. Se la diagnosi
fosse stata contraria (la causa della crisi
attribuita alla debolezza dei fondamentali),
lintroduzione dei controlli sui capitali non
sarebbe stata una misura coerente. - Come vedremo, queste due spiegazioni alternative
(debolezza dei fondamentali delleconomia e
comportamento speculativo) sono alla base dei
modelli che cercano di spiegare le crisi
valutarie.
9Caratteristiche delle crisi valutarie
- Una caratteristica fondamentale delle crisi
valutarie è rappresentata dal fatto che esse
solitamente si accompagnano ad uninversione del
flusso di capitali. - Ciò è vero soprattutto per le economie emergenti,
più esposte alle crisi valutarie rispetto ai
paesi avanzati. Ricordiamo che le economie
emergenti hanno un livello del risparmio interno
relativamente basso e offrono potenzialmente
elevati rendimenti sugli investimenti. Questa
circostanza spiega perché la mobilità
internazionale dei capitali è potenzialmente
vantaggiosa sia per le economie emergenti che per
i paesi sviluppati. - Solitamente, le economie emergenti che sono
investite da una crisi valutaria presentano un
elevato flusso netto di capitali in entrata (e
quindi un deficit di conto corrente) prima della
crisi. Una volta innescata la crisi, il flusso
netto di capitali in entrata si inverte
drasticamente in un flusso netto di capitali in
uscita.
10Source World Bank Development Indicators CD ROM
2003
11Caratteristiche delle crisi valutarie
- Come lesperienza dei paesi investiti dalle
recenti crisi valutarie insegna (Messico, 1994-5
Asia, 1997-8 Brasile, 1999 Turchia, 2001
Argentina, 2002), il tentativo di questi paesi di
mantenere stabile il tasso di cambio si
accompagnava ad un massiccio flusso netto di
capitali in entrata. - Con il tasso di cambio fisso e con un tasso di
interesse più elevato rispetto a quello dei paesi
avanzati (per esempio, gli USA), non era
sorpendente che questi paesi incamerassero
entrate di capitali. In molti casi, i prestiti
erano contratti in valuta estera per effettuare
investimenti denominati in valuta locale - Con linnescarsi di aspettative pessimistiche
circa lo stato di salute delleconomia e circa la
sostenibilità del cambio, linversione del flusso
di capitali rendeva inevitabile il deprezzamento
12Caratteristiche delle crisi valutarie
- Il deflusso di capitali e il deprezzamento non
esauriscono gli effetti di una crisi valutaria
essi stessi possono generare una crisi
finanziaria interna ai paesi investiti dalla
crisi valutaria. - Nel mercato dei fondi mutuabili, il deflusso di
capitali implica che la scheda dellofferta di
risparmio si sposta a sinistra determinando una
riduzione degli investimenti. Inoltre, un deficit
in conto capitale deve essere controbilanciato da
un surplus di parte corrente e quindi da un
eccesso di risparmio sugli investimenti - Inoltre, il fatto che molti prestiti contratti da
banche e imprese locali sono denominati in valuta
estera determina un accrescimento del valore
reale dei loro debiti deteriorando, in tal modo,
la loro posizione finanziaria. Infine, laumento
del tasso di interesse praticato dalla BC per
difendere il cambio dagli attacchi speculativi
determina un ulteriore aggravamento della
situazione del sistema finanziario in termini di
selezione avversa e azzardo morale
13 Real income growth and capital account crises Real income growth and capital account crises Real income growth and capital account crises Real income growth and capital account crises Real income growth and capital account crises
real GDP growth
Country crisis year previous year crisis year following year
Argentina 1995 5.8 -2.8 5.5
Brazil 1999 0.2 0.8 4.2
Indonesia 1998 4.5 -13.1 0.8
Korea 1998 5.0 -6.7 10.9
Mexico 1995 4.4 -6.2 5.2
Philippines 1998 5.2 -0.6 3.3
Thailand 1998 -1.4 -10.8 4.2
Turkey 1994 7.7 -4.7 8.1
Source IMF (April 2002). Source IMF (April 2002).
14Source World Bank Development Indicators CD ROM
2003
15Median changes in private capital flows and current account Median changes in private capital flows and current account Median changes in private capital flows and current account Median changes in private capital flows and current account
percent of GDP percent of GDP percent of GDP
Year private capital inflows () current account deficit (-) private capital inflows () current account deficit (-) private capital inflows () current account deficit (-)
t-3 4 -3
t-2 4.5 -3.5
t-1 2 -3
crisis year t -2.5 2.5
t1 -0.5 2
t2 0 1.5
t3 1.2 -0.5
Source IMF (April 2002). Source IMF (April 2002).
16Modelli di crisi valutarie
- I modelli che spiegano le crisi valutarie possono
essere classificati secondo due dimensioni - La dimensione che riguarda il ruolo degli
investitori internazionali. Gli investitori
reagiscono meccanicamente al cambiamento di
aspettativa circa la sostenibilità del cambio
oppure essi stessi determinano linversione delle
aspettative? - La dimensione che riguarda le cause della crisi.
La crisi valutaria è dovuta alla debolezza dei
fondamentali delleconomia oppure ad un puro
attacco speculativo?
17Modelli di prima generazione
- Nei primi modeli di crisi valutarie (Krugman,
1979 Flood and Garber, 1984), gli investitori
giocano un ruolo passivo e la crisi valutaria è
dovuta totalmente a cattivi fondamentali
delleconomia. - Un tipico modello può essere rappresentato dalle
seguenti equazioni -
-
dove
18Modelli di prima generazione
- La prima equazione esprime il legame tra quantità
di moneta e prezzi (secondo la teoria
quantitativa). - La seconda equazione indica la condizione di
parità dei poteri di acquisto (PPP) o, se si
vuole, la legge del prezzo unico (i prezzi degli
stessi beni si equagliano al livello
internazionale). Il tasso di cambio deve
garantire sempre lequaglianza dei prezzi al
livello internazionale (se, per esempio, Pgt1, il
tasso di cambio deve aumentare, ossia deprezzarsi
se si vuole mantenere la PPP). - La terza equazione indica variazioni dellofferta
di moneta in seguito a variazioni del saldo di
bilancio pubblico e variazioni delle riserve.
19Modelli di prima generazione
- Se aumenta il deficit pubblico, lofferta di
moneta crescerà e quindi anche il livello dei
prezzi aumenterà, rendendo inevitabile un
deprezzamento. In questo caso, le condizioni
interne delleconomia sono incompatibili con il
mantenimeto di un cambio fisso. - Le autorità potrebbero controbilanciare il
finanziamento monetario del deficit pubblico con
una vendita di riserve (che riduce lofferta di
moneta in circolazione). Ovviamente, questa
manovra è perseguibile fino ad un certo punto
perché le riserve sono limitate. Una volta
esaurite le riserve, se la politica fiscale non
cambia, la quantità di moneta crescerà
determinando un aumento del livello di prezzi e,
a quel punto, il deprezzamento diventa
inevitabile.
20Modelli di prima generazione
- Come si comportano gli investitori internazionali
in questa situazione? Ovviamente, per non
incorrere in perdite in conto capitale, non
aspetteranno che la BC esaurisca le riserve ma
inizieranno a vendere prima di quel momento gli
investimenti denominati in valuta locale. - Questo significa che la crisi valutaria inizierà
in un punto nel tempo collocato tra linizio
della monetizzazione del deficit di bilancio e il
momento in cui la BC avrà esaurito le riserve.
Lipotesi sottostante è che gli investitori sono
razionali, conoscono cioè il funzionamento del
sistema economico. Lattacco speculativo da parte
degli investitori è così inevitabile e, se essi
agiscono allunisono, avrà successo.
21Modelli di prima generazione gli aspetti positivi
- Questi modelli di prima generazione possono
essere ritenuti utili sotto due punti di vista. - Dal punto di vista dellanalisi empirica, alcuni
economisti hanno osservato che gli attacchi
speculativi che provocano una crisi valutaria non
sono casuali. In media, si è osservato che essi
sono correlati alla tensione esistente tra i
fondamentali e il tasso di cambio fisso (Kaminsky
e Reinhart, 1999), come predice il modello. - Laltro motivo è che il modello spiega la
rapidità con cui si manifesta la crisi valutaria,
anche quando le autorità sembrano poter
fronteggiare la difesa del cambio. Il deflusso
repentino di capitali segnala che gli investitori
non sono più disposti a investire nella valuta
locale perché percepiscono lincompatibilità del
cambio fisso con le condizioni in cui versa
leconomia.
22Modelli di prima generazione i limiti
- Un limite che può essere rintracciato nei modelli
di prima generazione è che sia le autorità che
gli investitori si comportano in maniera
meccanica. - Le autorità non sono in grado di usare altri
strumenti come il tasso di interesse o il ricorso
ai mercati internazionali dei capitali - Gli investitori reagiscono ai cambiamenti
dellambiente economico ma il loro comportamento
non cambia lambiente economico. Essi possono
determinare il timing della crisi ma non sono
decisivi nel determinarla o meno.
23Modelli di seconda generazione
- Nei modelli di seconda generazione, le
aspettative degli investitori determinano il
verificarsi o meno di una crisi valutaria. In
altri termini, le aspettative sono
auto-realizzanti - In questi modelli, sono presenti equilibri
multipli il verificarsi o il non verificarsi di
attacchi speculativi sono entrambi equilibri
possibili - Tali modelli si basano sulle seguenti tre ipotesi
- I policy maker possono avere delle ragioni per
deprezzare il tasso di cambio (stimolare le
esportazioni e/o ridurre lonere del debito del
settore privato) - I policy maker possono avere delle ragioni per
tenere fisso il tasso di cambio (credibilità) - I costi associati al mantenimento della parità da
parte delle autorità in presenza di aspettative
di deprezzamento degli investitori (questi ultimi
richiedono un premio sul tasso di interesse con
effetti negativi sulleconomia e sul sistema
finanziario)
24Source IMF International Financial Statistics
three month interbank interest rates (LDNBBA)
25Modelli di seconda generazione
- Per capire il funzionamento dei modelli di
seconda generazione (Krugman, 1996 Jeanne,
2000), introduciamo la funzione di perdita che i
policy maker devono minimizzare - con a, b gt0
- dove Etarget è il valore obiettivo del tasso di
cambio delle autorità - E fisso è il valore del tasso di
cambio corrente - Eatteso è il valore atteso del
tasso di cambio degli investitori - C è il costo di credibilità
associato alla rinuncia al
cambio fisso
26Modelli di seconda generazione
- Se Etargetgt E fisso significa che ci sono dei
vantaggi in termini di welfare se si rinuncia al
cambio fisso. - Se Cgt0, significa che ci sono dei costi di
credibilità rinunciando al cambio fisso. - Questi due termini rappresentano il trade off per
le autorità tra rinuncia al cambio fisso e
mantenimento del cambio fisso. - Il terzo elemento è rappresentato dal ruolo degli
investitori. Se questi ultimi si aspettano che il
tasso di cambio sarà mantenuto in futuro, si
avrà Eatteso E fisso . Ciò significa che
il corrispondente argomento nella funzione di
perdita sarà nullo e tutto si gioca in termini di
trade-off per le autorità tra rinuncia al cambio
fisso e mantenimento del cambio fisso. Se invece
gli investitori si aspettano Eatteso E target,
chiederanno un più alto tasso di interesse
accrescendo i costi nella funzione di perdita.
27Modelli di seconda generazione
- La presenza di equilibri multipli nel modello è
suggerita dalla seguente ineguaglianza - Quando Eatteso E fisso gli investitori ritengono
credibile il tasso di cambio corrente e vale la
prima parte della diseguaglianza il governo non
rinuncia al cambio fisso (perché i costi di
credibilità superano i benefici del
deprezzamento). - Quando invece Eatteso E target vale la seconda
parte della diseguaglianza ora il governo
rinuncia al cambio fisso e le aspettative degli
investitori portano ad una crisi valutaria (i
benefici del deprezzamento superano i costi di
credibilità) - Quale dei due equilibri verrà conseguito
dipenderà dalle aspettative auto-realizzanti
degli investitori
28I modelli di terza generazione
- In un certo senso, i modelli di terza generazione
(Krugman, 2000) riconciliano le due visioni
opposte che abbiamo analizzato in precedenza
circa il meccanismo di attivazione delle crisi
finanziarie - Abbiamo visto che i fondamentalisti sostengono
che la causa delle crisi valutarie risiede nelle
condizioni economiche del paese. In questo
contesto, gli investitori, attraverso il loro
comportamento, non fanno altro che accelerare la
crisi valutaria che si realizza unicamente
perché cè incompatibilità tra tasso di cambio
corrente e fondamentali delleconomia. - Gli aspettativisti, invece, ritengono che le
aspettative degli investitori sono cruciali nel
determinare o meno una crisi valutaria. Quale
delle due visioni è corretta?
29 I modelli di terza generazione
- Secondo Krugman, entrambe le visioni sono
corrette. Le due visioni possono essere
riconciliate in una sintesi rappresentata da un
circolo vizioso (vedi la figura che segue). La
principale differenza tra le due ipotesi consiste
nel punto di partenza su questo circolo. Una
volta che leconomia si muove lungo il circolo,
le differenze tra le due visioni scompare. - Supponiamo di iniziare da un calo di fiducia
degli investitori nella valuta nazionale. - Questo comporterà deflusso di
capitali deprezzamento del tasso di
cambio deterioramento della posizione
finanziaria delle imprese e delle banche
(prestiti denominati in valuta estera)
caduta degli investimenti e delloutput
calo di fiducia nella valuta nazionale, etc.
30Source Krugman (1999).
31I modelli di terza generazione
- Se iniziassimo dalla fragilità del sistema
finanziario invece che dal calo di fiducia nella
valuta nazionale, il punto di partenza sarebbe
diverso ma lanalisi sarebbe la stessa. - In ogni caso, il punto di partenza è importante
in termini di implicazioni di policy. Se si parte
dal calo di fiducia e si aderisce alla visione
degli aspettativisti, allora i mercati
internazionali dei capitali vengono ritenuti
responsabili della crisi e lintroduzione di
misure volte a limitare la mobilità
internazionale dei capitali sarebbero ritenute
provvedimenti adeguati. - Se invece si parte dal deterioramento della
posizione finanziaria di banche e imprese, le
misure sarebbero rivolte a migliorare il
funzionamento delle istituzioni finanziarie
32(No Transcript)
33(No Transcript)