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LEZIONE 16

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... (People propose, Science studies, Tecnology Conforms) ... successivamente man mano che si raggiungeva accordo su determinati nodi del progetto ho iniziato a ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: LEZIONE 16


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LEZIONE 16
  • INFORMATICA GENERALE
  • Prof. Luciano Costa

Ottimizzazione grafica di Liano Capicotto
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Le Caste e la Paupersuasion
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Le Caste e la Paupersuasion
  • Dallo schema dellAncora, la suddivisione
    dellUmanità si arricchisce di una nuova casta,
    accanto ai ricchi ed ai poveri visti in
    precedenza, si affianca la nuova casta dei
    Comunicatori. Ma non ci bastano ancora 3 caste,
    dobbiamo aumentare la suddivisone, introducendo
    una nuova casta, nata da una gemmazione dei
    Pauperes, ed al di sotto di essi. Dividiamo
    lumanità in 4 caste. La società divisa in caste
    si sovrappone perfettamente allo schema
    dellancora. Ancòra in alto avremo i Padroni, nel
    blocco immediatamente inferiore troviamo i
    Comunicatori, sotto i Pauperes ubbidienti e ancor
    più giù la nuova casta dei nullatenenti,
    irraggiungibili persino dalla più potente
    Comunicazione. Sono i profughi, tartassati da
    guerre e carestie, i barboni senza casa, i
    migranti e tutti coloro dei quali si sa poco e
    dei quali tutto sommato a nessuno importa un gran
    che, tanto non hanno soldi. Quindi,
    essenzialmente 4 caste i Padroni, i
    Comunicatori, gli Ubbidienti, gli Altri.

4
I Pauperes integralisti, fondamentalisti,
credenti.
5
  • La casta su cui principalmente è fruttifero
    lavorare è quella degli Ubbidienti. Non è una
    casta di Poveri in senso letterale vi troviamo
    infatti moltissimi laureati, anche biologi,
    matematici, ingegneri, ma come lavoratori
    dipendenti nel settore privato. E la casta più
    docile e più umile grandi lavoratori, pensatori
    ed ottimi padri di famiglia. Ma non hanno
    conoscenze e raccomandazioni. Hanno trovato un
    lavoro e lo svolgono con puntualità e cortesia,
    ma sono esposti a tutto, e non cè nessuno che
    gli levi le multe. Ben diversi sono i loro
    equivalenti nel settore pubblico sono ancora
    impiegati, lavoratori dipendenti, ma, per il
    fatto di far parte dello Stato, li collochiamo di
    diritto a metà strada tra il blocco 2, dei
    Comunicatori, ed il blocco 3, dei Comunicandi
    Ubbidienti. Non tutti, ovviamente, ma
    grandissima parte di essi sa molte più cose del
    più bravo degli ingegneri della più sofisticata
    multinazionale privata che operi nel territorio
    nazionale, e riescono a farsi togliere le multe.
    Limpiegato della multinazionale privata è
    veramente lultimo a sapere, lultimo a capire
    quello che succede, anche allinterno della sua
    stessa multinazionale, che avrà tutto linteresse
    a comunicargli solo quello che serve che egli
    sappia, per ottemperare alla necessità di stare
    allegri e motivati, felici e contenti, ma lontani
    dai problemi. Nel quarto blocco ricordiamo che
    collochiamo con affetto i più poveri,
    disoccupati, operai, contadini dipendenti e tutti
    gli altri poveri che combattono giorno per giorno
    per la sopravvivenza. Non ci interessano,
    soprattutto perché non interessano la
    comunicazione. Cè ben poco da togliere a questa
    casta di superpoveri. Anche se la nostra
    filosofia sociale prevede che si debba togliere
    ai poveri per dare ai ricchi, non sono questi i
    poveri da sfruttare. I veri poveri da sfruttare
    sono quelli un po meno poveri della casta
    superiore. Qui prospera il business della
    comunicazione.

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  • Esempi se ne possono fare tanti. Uno che è di
    grande attualità è quello della Strada del Vino.
    Controllati, contati e misurati da una sapiente
    comunicazione, gli impiegati delle multinazionali
    diventeranno tutti gourmet raffinatissimi e
    sofisticati sommellier. Basterà convincere
    qualche grosso operatore delle crociere su nave a
    fermarsi in un certo porto delle nostre coste, e
    poi, con un adeguato gioco di pulman, gli
    impiegati percorreranno strade del vino e del
    formaggio, ingozzandosi di prodotti tipici e DOC,
    e lasciando gli ultimi spiccioli che dovranno
    risudarsi e riguadagnarsi. E un gioco
    facilissimo. Si riesce a convincere i Pauperes di
    qualunque cosa, quando si parla della Qualità, di
    DOC, DOCXX e altre amenità del genere. Sono certi
    di quello che sanno, ed è semplice e veloce
    farceli diventare, è facile convincerli, basta
    dirglielo in un certo modo e con un certo tipo di
    immagini, che un certo vino o automobile sia
    migliore. Ma in realtà non sanno niente, né di
    quel vino né di quella automobile. Funzionano da
    cassa di risonanza di corde fatte vibrare da
    abili violinisti. Li chiameremo i Pauper
    Integralisti, o Pauper fondamentalisti, credenti.
    Contenti loro.limportante è che comprino e
    bevano. E si che la Bibbia parla dl vino in modo
    ben diverso leggiamo cosa scrive
  • Levitico 10
  • 9 "Non bevete vino o bevanda inebriante né tu né
    i tuoi figli, quando dovete entrare nella tenda
    del convegno, perché non moriate sarà una legge
    perenne, di generazione in generazione 10
    questo perché possiate distinguere ciò che è
    santo da ciò che è profano e ciò che è immondo da
    ciò che è mondo 11 e possiate insegnare ai
    Fratelli tutte le leggi che il Signore ha date
    loro per mezzo di Mosè".  

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Formiche e Gran Signori Incrocio Via Tal dei
Tali -Via Pinco Pallino (non possiamo mettere i
nomi veri)
  • Incrocio tra via Via Tal dei Tali -Via Pinco
    Pallino (non possiamo mettere i nomi veri per
    prudenza) sulla destra si può ammirare una
    splendida villa, paragonabile per bellezza ed
    architettura alla Villa dellAlgardi di Villa
    Pamphili. A sinistra, guardando verso il basso,
    dove il palazzo fa angolo, cè un seminterrato,
    profondo, alcuni metri sotto il livello stradale.
    In questo appartamento seminterrato passano la
    loro giornata lavorativa alcuni esseri umani,
    chiaramente dei pauperes, che si trascinano
    faticosamente per tutta la giornata per
    racimolare uno stipendio o combinare delle
    vendite di loro prestazioni. Loro non vedono il
    mondo esterno, le finestre che danno sulla strada
    sono molto piccole e devono essere tenute
    rigorosamente chiuse, per via degli autobus ma,
    soprattutto, dei cani, che orinerebbero con
    grande piacere sui computer dei Pauperes. Sono
    arrivati da chissà quale remota periferia, con le
    loro vetturette a sedici valvole, (aggressive e
    corsaiole, spesso anche grintose, anche se pagate
    a rate..), hanno pagato il pizzo alle Autorità ed
    ai banditi parcheggiatori abusivi, evidentemente
    autorizzati, che, si sa, hanno lo stesso
    tariffario per le multe da comminare. Nella
    nostra città, infatti, in molti posti strategici
    dove i Pauperes debbono lasciare la loro
    vetturetta, esistono due categorie di guardiani,
    quello pubblico, che si chiama Ausiliario della
    circolazione, e quello privato, che si chiama
    quasi sempre Salvatore. Il pizzo va pagato ad
    entrambi. Al primo, sotto forma di foglietti da
    grattare o di bigliettini da comprare presso
    strane macchinette normalmente dallaltra parte
    della strada, il secondo pizzo in contanti. Se
    non paghi, ti viene fatto un danno di 68,50 euri,
    dalloperatore pubblico sotto forma di multa, da
    Salvatore con una coltellata alle gomme o una
    artigliata alla carrozzeria fiammante, per una
    cifra che è ancora di 68,50 euri. Dal loro
    sotterraneo non si affacciano mai, né si crede
    proprio che qualcuno abbia interesse verso le
    povere formicuzze, meno che mai il grande Potente
    che entra ed esce ogni tanto dalla splendida
    villa con splendide Mercedes, che non hanno alcun
    bisogno di ausilio dagli ausiliari e che nessuno
    graffierà mai. Nessuno si interessa a queste
    differenze. Fa molto più piacere sapere la
    differenza tra un vino rosso ed uno bianco
    (veleni entrambi, ndr), che non la differenza che
    porta a tali differenze di trattamenti sociali.

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Formiche e Gran Signori Incrocio Via Tal dei
Tali -Via Pinco Pallino (non possiamo mettere i
nomi veri)
Lo splendido contrasto tra la Villa di Via Po ed
il sinistro sotterraneo dove sformicuzzano alcuni
Pauperes, palesemente Soldolesi.
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La Paupersuasione (La PERSUASIONE de Pauper) -
Separare i soldi dai gonzi
  • Di alcuni software ella nostra memoria abbiamo
    chiare conoscenza, di altri no. Sono quei
    pacchetti che si caricano fuori del nostro
    controllo e che determinano nostri strani
    comportamenti, che valutati col senno di poi, i
    fanno riflettere sul come sia stato possibile
    laver fatto un certo acquisto o il non aver
    saputo resistere a qualche stimolo esterno, a
    qualche tentazione. Ed è proprio su questi
    sistemi software inconsci che si basa il successo
    dei comunicatori. Farti credere che la mountain
    bike ti dia la libertà della montagna o che
    esista veramente un valore aggiunto
    nelleleganza, o che abbia senso fare il tifo per
    qualche protagonista sportivo, rappresenta da
    sempre il grimaldello che consente di separare i
    soldi dai cretini. Molti esempi sono citati nel
    libro di Costa "Il riscatto dellhomo pauper". I
    Pauperes credenti vengono credentizzati, da
    sapienti catechismi laici che li prende da
    piccoli e li trasforma in Integralisti
    Fondamentalisti, certi e convinti. Questo
    catechismo di norma non attecchisce presso i
    Pauperes impiegati dello Stato, i cosiddetti
    Statali. Per diversi motivi il primo è che essi,
    lavorando nello Stato, entrano in contatto con i
    Potenti, che spesso si aprono con loro e gli
    rivelano i misteri del Sociale Vero. Il secondo
    è che molto spesso i pauperes impiegati dello
    Stato, per aver ottenuto quel posto debbono in
    qualche modo far parte del mondo dei Potenti.
    Inoltre, molti di loro hanno una casa in campagna
    ed un pezzo di terra, anche se minimo e conoscono
    molte cose della vita, per esempio come si fa il
    vino, e, difficilmente si potranno far
    catechizzare da DOC e DOP e culture analoghe.

10
2.6.1 - L'interazione mediata e le interfacce
nelle nuove tecnologieBy Nicola Dibenedetto
  • Questo contributo nasce da una riflessione
    sullesistenza di un parametro costante
    nellinformatica e quindi elemento basilare nelle
    sette rivoluzioni descritte dal Prof. Luciano
    Costa.
  • Infatti il compimento di ognuna delle
    rivoluzioni, presuppone linterazione tra un uomo
    e una macchina, ovvero di due universi
    differenti. Il primo universo è costituito da
    materia organica quindi da carne e ossa,
    mentre il secondo da chip di silicio, inoltre,
    entrambi posseggono un codice per la
    comunicazione completamente differente, pertanto
    diviene indispensabile per far comunicare i due
    universi lausilio di una sorta di traduttore,
    linterfaccia appunto.
  • Le interfacce di mediazione sono presenti su
    qualsiasi oggetto tecnologico, dal classico PC ai
    telefonini, al bancomat, alle console per
    video-games, alla tv digitale terrestre, e su
    tantissimi altri prodotti.
  • Questo indispensabile sviluppo di interazione
    mediata da interfacce sarà visionato
    sinteticamente partendo dalle necessità reali
    dellutente.

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La Storia dai professionisti ai pauperes
  • La sensazione di incapacità che si prova quando
    non si riesce nella realizzazione di unattività
    che presuppone lutilizzo di dispositivi prodotti
    dallindustria informatica ed elettronica,
    costituisce lincipit di questo lavoro.
  • La tecnologia informatica che nei decenni passati
    ha rappresentato il supporto per un target di
    utilizzo prevalentemente professionale ha
    necessariamente dovuto riorganizzare la propria
    interfaccia, dallinizio degli anni ottanta
    quando lindustria informatica ed elettronica
    espande il suo bacino di utenza e, quindi,
    lusabilità diviene un problema non solo per
    determinate classi di lavoratori di settori
    specifici ma per tutti.
  • Il modello su cui si era basato il mondo
    informatico prima di questo passaggio vedeva la
    Scienza fare le sue scoperte, lindustria
    applicarle nei suoi prodotti tecnologici e infine
    luomo adattarsi al loro utilizzo. La posizione
    subordinata dellutente nel rapporto
    uomo-macchina è evidente nelle dinamiche di
    utilizzo di moltissimi artefatti tecnologici con
    cui quotidianamente dobbiamo interagire. A
    nostre spese infatti, si evince la necessità di
    soddisfare più che le nostre esigenze quelle
    richieste per lutilizzo delloggetto
    tecnologico. Queste situazioni per noi possono
    essere spiacevoli, ansiogene, a volte persino
    inconsciamente rimosse, ma fanno comunque parte
    del sentimento di amore/odio verso questi
    oggetti, che potrebbero migliorare la qualità
    della vita e invece spesso la rendono solo più
    complicata. La proposta di Norman è quella di
    opporsi a questa visione, capovolgendo le
    priorità da adottare nella realizzazione di
    prodotti informatici
  • LUomo propone, la Scienza studia, la Tecnologia
    si adatta.(People propose, Science studies,
    Tecnology Conforms).In questo contesto la
    professione del Designer diviene centrale, in
    quanto chiamato ad assolvere il ruolo di
    mediatore nelle modalità di comunicazione e di
    interazione tra luomo e il computer, attraverso
    la realizzazione di interfacce grafiche.

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  • La responsabilità del Designer è di progettare
    sistemi informatici usabili decentrando
    lattenzione dalla tecnologia ai bisogni e alle
    esigenze dellessere umano.
  • Il Design partecipativo è non solo una
    filosofia di progettazione ma anche la storia di
    un movimento politico. Le cooperative di
    lavoratori che lhanno sostenuto chiedevano
    infatti la democratizzazione dei luoghi di lavoro
    e il coinvolgimento dellutente in tutti gli
    stadi del processo di progettazione
    dellartefatto (Stanford University, 2001).
    Secondo questo approccio Progettista e Utente
    devono lavorare fianco a fianco, allo scopo di
    costruire un sistema interattivo usabile che
    migliori gli strumenti già in possesso del
    lavoratore e non gli sottragga la possibilità di
    controllare e padroneggiare la propria attività.

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La comunicazione Sistema-Utente
  • Prima di analizzare il processo di progettazione
    degli artefatti tecnologici e in particolare di
    quelli che utilizziamo nella navigazione del Web,
    dei cellulari o della i-TV, è necessario
    comprendere a fondo un modello generale
    dellinterazione. Questo modello deve essere in
    grado di descrivere efficacemente i partner
    coinvolti in un processo dialogico di azione e
    retroazione (feedback) luomo (lutente) e la
    macchina (il sistema). I due partner possono
    dialogare tramite linterfaccia (Figura 1-1).
    Interfaccia, etimologicamente, è un termine che
    deriva dallinglese interface, composto dal
    suffisso inter(tra) e face, (faccia).
    Letteralmente è la superficie che mette a
    contatto due spazi o due entità distinte.

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Elaborazione Umana delle InformazioniOgni device
necessita di una propria interfaccia
  • Quando si progetta uninterfaccia questa deve
    essere pensata e ideata conoscendo dapprima il
    suo device di utilizzo, ovvero il dispositivo
    (computer, telefonino, televisione ecc.) su cui
    sarà utilizzata.

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  • Questa informazione preventiva è indispensabile,
    in quanto ogni dispositivo avrà proprie
    peculiarità e rispettivi limiti.
  • Linterfaccia del un progetto Spuntini di Svago
    che ho realizzato per il Laboratorio Mediaset
    -Telecom è stata realizzata per essere utilizzata
    su tre differendi device il computer, il
    telefonino, la televisione.
  • Interfaccia grafica per il web
    Interfaccia grafica per device mobili
  • pixelrisoluzione 800x600 pixel
    risoluzione 240x260

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Interfaccia grafica per il device televisivo
  • risoluzione 720x576

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  • La realizzazione di tre interfacce distinte, ha
    consentito lottimizzazione dei contenuti
    secondo le peculiarità di ogni device. La
    risoluzione video utilizzata per linterfaccia
    web è di 800x600 pixel, risoluzione ormai
    standard per la navigazione nella grande rete. Le
    generose dimensioni del diplay mi hanno
    consentito linserimento di un numero maggiore di
    contenuti, rispetto a quelli presenti
    nellinterfaccia per i dispositivi mobili con una
    risoluzione di 240x260 pixel. Linterfaccia
    televisiva introdotta da uno studio virtuale
    realizzato in grafica 3D utilizza la risoluzione
    dello standard televivo PAL 720x576 pixel.
  • Nonostante le notevoli differenze nella
    dimensione del display dei diversi device, ho
    cercato di realizzare un progetto grafico che
    esprimesse continuità tra le diverse interfacce.

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La necessità di realizzare prima un prototipo
  • La tecnica utilizzata per la prototipazione del
    progetto di SdS è stata per questioni di tempo
    di tipo Lo-Fi, ovvero prototipazione su carta. Ho
    in prima istanza disegnato su carta una bozza
    dinterfaccia, successivamente man mano che si
    raggiungeva accordo su
  • determinati nodi del progetto ho iniziato a
    disegnare e progettare linterfaccia su computer.
    La prototipazione su carta costruisce in modo
    semplice ed economico una simulazione del
    prodotto

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- Realizzare un sito animato con Flash
di Nico Dibenedetto
  • Flash è un programma della Macromedia che
    dallinizio degli anni 90 ha cominciato a
    catturare linteresse di molti webmaster, per le
    sue caratteristiche distintive rispetto allo
    standard sino ad allora incontrastato del
    linguaggio html nella creazione di nuovi siti
    web.
  • Le caratteristiche di questo programma che ne
    hanno decretato il successo sono essenzialmente

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  • lutilizzo di grafica vettoriale, che risulta
    molto più leggera da gestire rispetto alle
    classiche immagini bitmap.
  • la possibilità di realizzare animazioni molto
    particolari senza dover conoscere complessi
    linguaggi di programmazione.

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  • Lobiettivo di questo piccolo lavoro sul Flash è
    di trasmettere le prime nozioni basilari per
    poter iniziare da soli un nuovo sito in flash, in
    particolare impareremo
  • a creare un pulsante attivo
  • a creare una piccola animazione
  • a pubblicare la pagina che abbiamo creato con il
    pulsante e lanimazione
  • Iniziamo col descrivere la schermata che ci
    appare sul monitor quando avviamo Flash.

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  • Nella prima schermata di flash possiamo già
    distinguere 3 aree principali di lavoro
  • La linea temporale, che puo essere paragonata ad
    una serie di fogli di lavoro posti in
    successione.
  • Lo stage di lavoro è larea dove effettivamente
    disegneremo il nostro sito
  • Il pannello strumenti, dove troviamo i classici
    strumenti utili al fine di disegnare

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Creiamo il nostro primo pulsante
  • Selezioniamo con il mouse il primo frame nella
    linea temporale, selezioniamo il rettangolo e i
    colori nel pannello degli strumenti, ci portiamo
    con il mouse nellarea di lavoro e tenendo
    premuto il tasto sx muoviamo lentamente il mouse
    per creare un rettangolo delle dimensioni
    desiderate. Selezioniamo lo strumento testo e
    scriviamo il nome che vogliamo dare al pulsante.
    Fatto questo selezioniamo rettangolo e testo e
    clicchiamo il tasto dx del mouse e selezioniamo
    converti in simbolo.
  • Ora non ci resta che selezionare il comportamento
    del simbolo che stiamo creando che sarà
    pulsante e dargli un nome, poi un clik su OK.

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  • Ora il rettangolo e testo non sono pìù elementi
    separati ma un unico simbolo di tipo pulsante.
    Pertanto non ci resta che creare il link del
    pulsante che può essere unaltro frame dello
    stesso progetto o un link ad un URL esterno, come
    per esempio il sito del Prof.Luciano Costa.
  • Quindi selezioniamo il pulsante che abbiamo
    creato, un clik sul pannello azioni, scegliamo
    Azioni poi Browser/Rete poi get URL e
    digitiamo nella nella finestra lindirizzo URL
    con cui vogliamo creare un link.
  • Bene ora il pulsante è pronto!

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Creare una piccola animazione
  • Ora cerchiamo di creare una piccola animazione
    ovvero un rettangolo che si sposti da un punto A
    ad un punto B.
  • Aggiungiamo un nuovo livello, creiamo un
    rettangolo e con un clik sul tasto dx
    selezioniamo come abbiamo fatto prima per il
    pulsante converti in simbolo, questa volta però
    selezioniamo come comportamento del simbolo
    grafico , diamo un nuovo nome e premiamo ok.
  • Ora ci posizioniamo al frame 30 del livello2
    nella linea temporale, ovvero il livello in cui
    abbiamo creato il rettangolo da animare, e
    premiamo F6, in questo modo creiamo un nuovo
    fotogramma chiave nel frame 30 identico a quello
    presente nel frame 1.

26
  • Bene ora dobbiamo creare in modo molto semplice
    lanimazione tra il punto A ovvero il frame 1 e
    il punto B ovvero il frame 30.
  • Ci posizioniamo su frame 30, selezioniamo il
    rettangolo giallo e lo spostiamo in una qualsiasi
    altra posizione dellarea di lavoro (stage).

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  • Abbiamo quasi finito, infatti ora non ci resta
    che fare un clik con tasto dx sul frame 30 nella
  • Linea temporale e selezionare la voce crea
    interpolazione di movimento , lanimazione è
    completa!

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Pubblichiamo il nostro lavoro
  • Bene ora non ci resta che pubblicare il nostro
    progetto, una delle caratteristiche di flash è il
    risultato del suo lavoro, che non è un file HTML
    come per gli altri programmi per la realizzazione
    di siti web ma un file di tipo SWF. Per essere
    pubblicato comunque on-line e aperto normalmente
    come un file html da qualsiasi Browser, flash in
    fase di pubblicazione di default crea un file SWF
    e un file HTML, quest ultimo ha il compito di
    comunicare con il browser e quindi richiamare il
    file SWF. Inoltre flash richiede lstallazione di
    una piccola plug-in che consenta al browser di
    interpretare il file SWF.
  • Selezioniamo dal menu File lopzione pubblica e
    il gioco è fatto!
  • Ora proviamo ad aprire il nostro lavoro
    allinterno di un browser come Internet Explorer
    per vedere il risultato.

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Risultato finale
  • Il risultato è come previsto un rettangolo
    animato in movimento e un pulsante che se
    clikkato mentre si è on-line ci invia al portale
    del Prof.Luciano Costa.
  • Ovviamente questa è un piccolissimo esempio delle
    potenzialità di questo programma, che consente
    animazioni e comandi di tipo Action Script molto
    più complessi.
  • Action Script è un linguaggio di programmazione
    interno al flash che nel nostro caso abbiamo
    semplicemente usato per creare il link al sito
    del professore.
  • Spero che questa piccola introduzione al mondo
    del Flash serva perlomeno ad incuriosire il
    lettore che non conosce flash ma che desidera
    cominciare a smanettare tra le funzioni di
    questo affascinante programma.
  • Un consiglio è quello di leggere le guide
    introduttive fornite nella sezione contrassegnata
    dal ? dello stesso programma.

30
Aspetti delle tecnologie video. By Luca Poren
  • Come funziona un monitor

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  • Il principio di funzionamento comune ai monitor
    con tubo a raggi catodici (CRT), a cristalli
    liquidi (LCD) e al plasma è basato sulla
    riproduzione dellimmagine digitalizzata (da
    qualunque fonte essa provenga), attraverso
    laccensione di tantissimi minuscoli punti di
    luce sullo schermo (pixels, contrazione di
    picture elements).
  • CRT - Nel primo caso, un adattatore da digitale
    ad analogico (DAC) presente sulla scheda video
    confronta i segnali digitali provenienti dal
    sistema con le tensioni necessarie per
    visualizzare i colori di base RGB (Red, Green,
    Blue Rosso, Verde, Blu), registrate in una
    tabella. Poi manda un segnale a tre cannoni
    elettronici posti nel retro del tubo catodico del
    monitor uno per ogni colore - che generano
    ognuno un flusso di elettroni di intensità pari a
    quella indicata dal DAC stesso. Il tubo inoltre
    orienta e focalizza i fasci elettronici,
    determinando risoluzione e refresh del monitor,
    in base ad ulteriori segnali inviati dal DAC. I
    flussi attraversano dei fori presenti in una
    maschera che li mantiene allineati in modo che
    colpiscano con intensità diverse tre fosfori,
    combinando in modo appropriato i tre colori di
    base. Ovviamente, se lintensità è pari a zero il
    colore sarà nero, se saranno accesi tutti e tre
    con la massima intensità avremo il bianco. Il
    termine DOT PITCH indica la misura della distanza
    tra i fori minore è migliore è la nitidezza. I
    fasci elettronici attraversano lo schermo in
    orizzontale dal primo punto a sinistra in alto
    allultimo a destra in basso, almeno 60 volte al
    secondo, realizzando la scansione raster. La
    modalità interlacciata si ha quando viene
    esplorata una riga sì ed una no durante ogni
    ciclo, per aumentare la risoluzione a parità di
    componenti, a scapito però della qualità, in
    quanto i fosfori decadono prima, passando più
    tempo fino alla successiva accensione.

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  • LCD Semplificando le differenze tra le varie
    scelte tecniche, possiamo dire che questo tipo di
    schermo ha il vantaggio di essere piatto, non
    avendo allinterno un ingombrante tubo catodico,
    ma un pannello fluorescente che emana onde
    elettromagnetiche luminose, cioè luce. Un filtro
    polarizzatore lascia passare solo le onde
    orizzontali, con una certa tolleranza che rende
    possibili le gradazioni di colore. Davanti al
    pannello cè uno strato di celle a cristalli
    liquidi, le cui molecole hanno la forma di
    bastoncini. La scheda video invia una carica
    elettrica ad alcune di queste celle e le relative
    molecole si dispongono a spirale, secondo un
    angolo che va da 0 a 90, direttamente
    proporzionale allentità della carica. Maggiore è
    la carica, più attorcigliata è la spirale.
    Anche la luce filtrata dal polarizzatore,
    passando per la cella, si dispone secondo
    landamento di queste spirali e attraversa uno
    dei filtri dei colori RGB. Questa luce colorata
    passa infine per un altro filtro polarizzatore,
    che lascia passare solo le onde verticali, anche
    qui con una certa tolleranza. Lo stesso processo
    avviene per tutti i tre colori di base. Dallo
    schermo esterno locchio umano percepisce la
    combinazione dei tre punti luminosi come un'unica
    macchia di colore. Le combinazioni di colore sono
    date quindi dallintensità della carica infatti
    per esempio, se la carica è massima si avrà un
    colore pieno perché la luce orientata a 90 passa
    completamente nellultimo filtro polarizzatore
    se è intermedia, il colore sarà meno intenso
    perché londa, sebbene non perfettamente
    verticale, grazie alla tolleranza del filtro,
    passerà almeno in parte se la carica è nulla,
    non riuscirà a raggiungere lo schermo.
  • Ultimamente, anche nel mercato consumer, si
    stanno affermando i display LCD a matrice attiva,
    che garantiscono una maggiore nitidezza grazie
    alla presenza di un transistor per ogni cella da
    attivare.

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  • PLASMA Il display al plasma, come quello a LCD
    ha il vantaggio di essere piatto, ma in più di
    permette una visione ottimale anche da
    angolazioni elevate, poiché la luce non passa per
    filtri polarizzatori. La tecnologia costruttiva è
    semplice e probabilmente sarà la scelta più
    diffusa nel futuro, mentre ora è ancora troppo
    costoso.
  • Lo schermo contiene delle lunghe celle con
    fosfori colorati allinterno e riempite di gas
    neon e xeno, separate da barriere. Grazie a degli
    elettrodi posti alle estremità, queste celle sono
    attraversate da corrente elettrica, in base alle
    indicazioni di un apposito elettrodo degli
    indirizzi posto sul retro. Le molecole dei gas
    stimolati dallelettricità emettono raggi
    ultravioletti di intensità più o meno maggiore, a
    seconda che sia più o meno maggiore la quantità
    di corrente stessa. Questi raggi colpiscono i
    fosfori, che si illuminano creando diverse
    sfumature di colore.
  • Torniamo ai pixels. Le vecchie schede video
    offrivano una risoluzione massima di 640 x 480
    punti, con 256 colori. Oggi possiamo considerare
    obsoleta una combinazione di 800 x 600 pixels a
    65.000 colori, mentre il minimo che un PC dei
    giorni nostri ci offre è di 1024 x 768 a
    16.000.000 di colori, potendo spingerci a
    risoluzioni ancora superiori, monitor e scheda
    grafica permettendo, naturalmente. È facile
    intuire che, maggiore è la risoluzione, maggiore
    è la qualità visiva e la quantità di dati che è
    possibile visualizzare sullo schermo.
  • Quanto al refresh, maggiore è la sua frequenza,
    migliore è la qualità visiva e la sensazione per
    gli occhi. I più economici monitor di oggi sono
    in grado di offrire tranquillamente frequenze di
    85 Hertz a risoluzioni di 1024 x 768.

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