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Lezione 24

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Title: Capitolo 15: il mercato dei beni in economia aperta Author: Pasquale Last modified by: Economia Created Date: 8/23/2002 11:21:14 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Lezione 24


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Lezione 24
  • La politica fiscale

Corso di Macroeconomia (L-Z) Prof. Andrea
Fumagalli, Università di Pavia
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1. Lequivalenza ricardiana
  • Supponiamo che, a parità di spesa pubblica,
    questanno il governo riduca le imposte di 1,
    finanziandosi con unemissione di debito.
  • Il governo annuncia che lanno prossimo aumenterà
    le imposte di (1r) per rimborsare il debito.
  • Qual è leffetto sul consumo del taglio delle
    imposte? Nessuno.

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1. Lequivalenza ricardiana
  • I consumatori si rendono conto che minori imposte
    questanno verranno compensate da maggiori
    imposte lanno prossimo.
  • Il valore presente scontato del reddito da lavoro
    rimane invariato.
  • Alternativamente
  • il risparmio privato aumenta esattamente di
    quanto è cresciuto il disavanzo.
  • Secondo lequivalenza ricardiana, se il governo
    finanzia una data spesa pubblica col debito, il
    risparmio privato aumenta in misura pari alla
    riduzione del risparmio pubblico.

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1. Lequivalenza ricardiana
Fig. 25.1. risparmio privato e pubblico, negli
Stati Uniti in percentuale del Pil, 1968-2002.
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1. Lequivalenza ricardiana
  • Come dovremmo considerare lequivalenza
    ricardiana?
  • Nella realtà, quanto più lontani nel tempo e
    incerti sembrano gli aumenti delle imposte future
    agli occhi dei consumatori, tanto più probabile è
    che essi li ignorino.
  • In questo caso, lequivalenza ricardiana è
    destinata a fallire.

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1. Lequivalenza ricardiana
  • In generale
  • il disavanzo pubblico ha effetti rilevanti
    sullattività economica.
  • Nel breve periodo
  • forti disavanzi fanno aumentare la domanda e la
    produzione.
  • Nel lungo periodo
  • un maggior debito pubblico riduce laccumulazione
    di capitale e quindi la produzione.

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1. Lequivalenza ricardiana
  • Ipotesi centrale del teorema di equivalenza
    ricardiana
  • i consumatori si rendono perfettamente conto del
    vincolo di bilancio cui è soggetto il governo.
  • Il consumo totale è uguale al reddito totale meno
    il valore presente scontato della spesa pubblica.
  • Secondo lequivalenza ricardiana, il modo in cui
    il governo finanzia la spesa pubblica è
    irrilevante.

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1. Lequivalenza ricardiana
  • Il limiti del teorema dellequivalenza
    ricardiana
  • perché levidenza empirica mostra che la politica
    finanziaria del governo non è irrilevante?
  • Ipotesi formulate per ottenere il risultato
    dellirrilevanza
  • 1. le imposte non sono distorsive
  • 2. i consumatori possono prendere e dare a
    prestito al medesimo tasso di interesse
  • 3. lorizzonte temporale dei consumatori è uguale
    a quello del governo.

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2. Il ruolo di avanzi e disavanzi
  • Il disavanzo corretto per il ciclo costituisce un
    punto di riferimento in base al quale giudicare
    landamento della politica fiscale.

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2.1. Disavanzi, stabilizzazione della produzione
e disavanzo corretto per il ciclo
  • Per valutare se una data politica fiscale sia
    appropriata, gli economisti hanno costruito delle
    misure del disavanzo che dicono a che livello
    esso si collocherebbe se la produzione fosse al
    suo livello naturale tenendo conto della
    legislazione fiscale e delle regole di spesa
    esistenti.
  • Tali misure prendono nomi diversi disavanzo di
    pieno impiego, disavanzo standardizzato per la
    disoccupazione, disavanzo strutturale
    (questultimo è il termine usato dallOcse) o
    disavanzo corretto per il ciclo.

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2.2. Guerre e disavanzi
  • Le guerre generano grandi disavanzi di bilancio.
  • È giusto che i governi ricorrano al disavanzo per
    finanziare le guerre?
  • Sì, per due motivi
  • 1. motivo di natura redistributiva
  • Il disavanzo è un modo di distribuire parte
    dellonere della guerra alle generazioni future
  • 2. motivo di natura economica
  • Il disavanzo consente di ridurre le distorsioni
    fiscali

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3. Il bilancio pubblico dellItalia
3.1. La situazione corrente
  • Negli ultimi due decenni anche la dinamica del
    debito pubblico è migliorata, con un netto
    spartiacque in corrispondenza dellanno 1994. Dal
    1980 al 1994, il rapporto debito/Pil è cresciuto
    costantemente, passando dal 56,9 al 121,8.
  • A partire dal 1995 il rapporto è sceso fino al
    103,8 nel 2004. Nel biennio successivo il debito
    ha ricominciato a salire, per poi scendere
    nuovamente nel 2007 al 104 del Pil.

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3.2. Le prospettive di medio periodo
  • La finanza pubblica italiana si è posta
    lobiettivo di raggiungere il sostanziale
    pareggio di bilancio nel 2011. Questo obiettivo,
    annunciato dal governo nel 2007, è stato
    confermato nel più recente Documento di
    programmazione economico-finanziaria (Dpef) per
    gli anni 2009-2013.
  • Il raggiungimento dellobiettivo del pareggio di
    bilancio comporterà interventi di circa 35
    miliardi di misure correttive nel totale del
    triennio 2009-2011 rispetto all'attuale
    situazione di legislazione vigente e a politiche
    invariate.

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3.2. Le prospettive di medio periodo
  • La spesa pubblica italiana tende a crescere più
    velocemente del Pil nominale nellultimo
    decennio, a fronte di un tasso di crescita del
    Pil nominale medio del 3,9, la spesa corrente al
    netto degli interessi è cresciuta del 5,1.
  • Per affrontare alcune di tali rigidità e
    migliorare al contempo la qualità della spesa
  • il governo ha avviato un processo di riforma del
    bilancio dello Stato e il programma di revisione
    della spesa pubblica (Spending Review).
  • La riforma del bilancio dello Stato ha promosso
    la formulazione di una nuova struttura del
    bilancio, che prevede che le risorse pubbliche
    vengano riclassificate secondo due livelli di
    aggregazione, le Missioni e i Programmi.

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3.3. Le sfide di lungo periodo qualità della
spesa pubblica, pensioni e previdenza sociale
  • Qualità della spesa pubblica. Lobiettivo di
    contenimento della spesa pubblica è strettamente
    collegato allaumento dellefficienza e
    dellefficacia della stessa.
  • Pensioni e previdenza sociale. La spesa
    pensionistica è la voce più importante di spesa
    del bilancio pubblico italiano. Il miglioramento
    previsto per questultimo decennio è dovuto
    essenzialmente al passaggio per tutti i
    pensionati dal sistema di calcolo misto a quello
    contributivo e alla progressiva scomparsa delle
    generazioni del baby boom.
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