Title: EPILESSIA CD
1EPILESSIA
2EPILESSIA
- Patologia caratterizzata da improvvise
manifestazioni parossistiche, improvvise,
transitorie e ricorrenti, legata ad una scarica
eccessiva di gruppi di neuroni. - Le manifestazioni possono essere varie, motorie,
sensoriali, psico-motorie, con o senza perdita di
coscienza.
3EPILESSIA
- Patologia frequente che può interessare sino
all1 della popolazione. - Prevalenza è di 600 casi per 100.000 abitanti
- Incidenza è di 30-60 casi per 100.000 abitanti
- Malattia uniformemente diffusa nel mondo, forse
con leggera prevalenza per i maschi.
4Etiopatogenesi
- Nei soggetti con epilessia generalizzata spesso è
possibile riscontrare nei membri della stessa
famiglia episodi di crisi convusive più frequenti
sino a quattro volte che nel resto della
popolazione
5Etiopatogenesi
- Elevata eccitabilità di un gruppo di cellule
nervose o di tutti i neuroni della corteccia
cerebrale. - Quantità eccessiva di impulsi sinapici eccitatori
sulle cellule delle aree epilettogene - Deficit di inibizione da parte del GABA con
depolarizzazione della membrana dei neuroni - Alla PET aumento del metabolismo glicidico nel
corso di crisi parziali e riduzione nei periodi
intercritici.
6Classificazione delle crisi epilettiche
- Crisi essenziali
- Crisi sintomatiche (da ictus, tumori cerebrali,
esiti di traumi cranici, ecc)
7Classificazione delle crisi epilettiche
essenziali
- Crisi generalizzate
- Crisi parziali
- Crisi non classificabili
8Classificazione delle crisi generalizzate
- Crisi tonico-cloniche
- Crisi toniche
- Crisi cloniche
- Crisi atoniche
- Assenze
- Crisi miocloniche
9Classificazione delle crisi parziali
- Crisi parziali semplici (senza alterazione della
coscienza) - motorie
- somatosensoriali
- vegetative
- psichiche
- Crisi parziali complesse (con alterazione della
coscienza) - con solo disturbo di coscienza
- con automatismi
- Crisi parziali secondariamente generalizzate
10Crisi convulsive tonico-cloniche (fase tonica)
- Comparsa improvvisa
- Perdita completa di coscienza
- Esordio talora accompagnato da un grido
- Fase tonica con caduta al suolo e contrazione
generalizzata dl tronco e degli arti - Arresto respiratorio per contrazione mm.
respiratori, con pallore o cianosi - Durata fase tonica lt 1 minuto
11Quadri di epilessia generalizzata
12Crisi convulsive tonico-cloniche (fase clonica)
- Comparsa di movimenti involontari anche molto
violenti a tutti e 4 gli arti - Talora morsicatura della lingua
- Talora incontinenza urinaria
- Aumento della salivazione
- Respirazione profonda
- Dopo la crisi, confusione, sonnolenza anche per
diversi minuti - Il soggetto non ricorda niente del periodo critico
13Assenze
- Brevi interruzioni della coscienza di 3-20
secondi - Da poche sino a un centinaio al giorno
- Il soggetto è completamente immobile, solo
qualche lieve tremore palpebrale - Non cadute o alterazioni del tono
- Dopo la crisi ripresa immediata della coscienza
- Età di esordio 3-20 anni
- Difficoltà nella diagnosi iniziale
14Crisi miocloniche
- Contrazioni improvvise dei muscoli degli arti e
del tronco isolate o generalizzate - Talora si osservano in pazienti con assenze
- Cause encefaliti virali, anossie, patologie
cerebrali degenerative
15Crisi atoniche
- Improvvisa perdita del tono muscolare con caduta
al suolo - Insorgono senza preavviso e sono di brevissima
durata - Esordio nellinfazia, spesso in soggetti con
ritardo psicomotorio
16Spasmi infantili (Sindrome di West)
- Esordio tra 3 e 8 mesi
- Flessioni brusche, bilaterali e simmetriche, di
pochi secondi del collo e degli arti superiori,
più volte al giorno - In più del 75 di casi da lesioni cerebrali
perinatali, anossia, encefaliti, ecc - Quadro EEG ipsaritmia
- Evoluzione sfavorevole verso un ritardo
psicomotorio
17Epilessia riflessa
- Crisi focali o generalizzate da vari stimoli
(luce intermittente, stimoli uditivi, tattili) - Rara come come malattia isolata
18Convulsioni febbrili
- Crisi generalizzate in neonati o bambini di età
inferiore a 4 anni in corso di febbre - Tendono a ripetersi in occasioni di altri rialzi
febbrili - Sono benigne
- Scompaiono dopo i 5 anni di età
- Talora si osserva familiarità
- Non vanno trattate con farmaci antiepilettici
19Quadri di epilessia parziale
20Crisi parziali semplici
- Legate allarea di cervello interessata
- Parziali motorie interessano larea motoria
(crisi jacksoniana) - Autonomiche bisogno di urinare, di bere
- Somatosensoriali parestesie in una determinata
zona corporea - Visive, uditive, olfattive (flash di luci, odori
sgradevoli) - Crisi psichiche dejà vu, pensiero coatto
21Crisi parziali complesse
- Dette anche pseudo-assenze
- Sospensione di coscienza da 1 a 3 minuti
- Possono esordire con sintomi psichici,
allucinatori sono seguiti da sospensione della
coscienza con automatismi. Sono per lo più a
partenza del lombo temporale, ma anche da altre
zone del cervello - Automatismi più comuni deglutire, masticare,
succhiare muoversi da una stanza allaltra,
toccarsi i vestiti
22Diagnosi
- TC o RM encefalo con e senza mezzo di contrasto
(ricerca di tumori, malformazioni artero-venose,
esiti di accidenti cerebrovascolari, ecc) - Elettroencefalogramma
23Elettroencefalogramma
- Registra le modificazioni dei potenziali generali
dai neuroni della corteccia cerebrale,
amplificati circa 1 milione di volte e registrati
mediante elettrodi di superficie. - In un adulto normale a riposo con occhi chiusi
- attività alfa 8-13 Hz
- attività beta gt 14 HZ
24Elettroencefalogramma
- Ritmi patologici
- attività theta 4-7 Hz
- attività delta lt 4 HZ
25Elettroencefalogramma
- Tracciati in corso di epilessia
- ipsaritmia tracciato completamente irregolare e
aritmico - assenze ritmo 3 Hz punte-onda, polipunte-onda,
con tracciato di fondo normale - crisi parziali complesse attività locale di
10-13 Hz che aumenta progressivamante fino a
diffondersi a uno o ai due emisferi
26Terapia farmacologica
- Carbamazepina
- Topiramato
- Lamotrigina
- Valproato
- Clonazepan
- Fenitoina
- Fenobarbital
27Terapia farmacologica
- Barbiturici sonnolenza, depressione,
iponatriemia - Carbamazepina anemia aplastica, atassia,
sonnolenza - Valproato disturbi funzionalità piastrinica,
pancreatiti, alopecia, irregolarità mestruali - Clonazepam aumento ponderale
- Lamotrigina dermatite bollosa
- Topiramato sonnolenza, calcoli renali
28Stato di male epilettico
- Convulsioni ripetute nel corso delle quali il
paziente non riacquista il normale stato di
vigilanza - Situazione gravissima che si può concludere con
la morte o con lesioni cerebrali gravi - Somministrazione di farmaci anticonvulsivanti per
via e.v. (diazepam, fenitoina, talora necessaria
anestesia generale con barbiturici)
29Epilessia Cosa fare
- Somministare i farmaci prescritti ad orario e
controllare che vengano assunti - Segnalare casi di intolleranza a farmaci
- Descrivere in maniera dettagliata le crisi
osservate - Cercare di fornire valide spiegazione al paziente
sulla sua malattia, cercando di mantenere un
atteggiamento tranquillo nei confronti del
paziente e dei suoi familiari
30Epilessia Cosa non fare
- Lasciare i farmaci prescritti sul comodino senza
verificarne la corretta assunzione da parte del
paziente - Essere imprecisi nella descrizione della crisi
31Crisi epilettiche generalizzateCosa fare
- Mantenere un atteggiamento calmo
- Se possibile, impedire la brusca caduta al suolo
- Se il soggetto ha una crisi lasciarlo a terra con
la testa su un appoggio morbido, lontano da
oggetti lesivi - Se possibile, mettere il soggetto su un fianco
con la testa ruotata di lato - Slacciare il colletto
- Osservare senza intervenire la fase post-critica
- Valutare polso, respiro e pressione
- Rassicurare il paziente dopo la ripresa di
coscienza
32Crisi epilettiche generalizzateCosa non fare
- Mettere oggetti tra i denti o tentare di aprire
la bocca - Trattenere gli arti durante la fase clonica
- Eseguire tentativi di rianimazione durante la
fase post-critica - Abbandonare il paziente per andare a chiamare
altre persone
33FATTORI SCATENANTI LE CRISI EPILETTICHE
- Lo studio di tali fattori e del loro rapporto con
loccorrenza delle crisi può contribuire alla
comprensione dei meccanismi fisiopatogenetici
delle crisi - La conoscenza di questi fattori e la
consapevolezza del loro ruolo nellinfluenzare le
crisi può far attuare strategie di evitamento o
orientare la terapia farmacologica contribuendo
cosi a migliorare il decorso della malattia.
34PILETTICHCATENANTI LE CRISI EPILETTICHE
- CONCEZIONI ERRONEE COMPORTANO
- ANCORA OGGI PER IL SOGGETTO CON EPILESSIA
- Proibizioni/limitazioni inutili ai fini del
decorso di malattia e che invece incidono
negativamente sulla qualità della vita - Comportamenti che incidono negativamente sul
decorso della malattia
35FATTORI SCATENANTILE CRISI EPILETTICHE
- FATTORI NEL CONTESTO
- DELLO STILE DI VITA
- Fumo
- Alcol
- Privazione di sonno
- Iperventilazione
- Stimoli Luminosi Intermittenti
- Emozioni
- Rapporti Sessuali
36FATTORI SCATENANTILE CRISI EPILETTICHE
- Fumo
- Un consumo moderato non ha influenza
- Nel contesto di tabagismo possono esserci
influenze negative dirette (nicotina stimolante
SNC) o indirette (alterazioni del sonno) - Il bupropione, sostanza usata nello svezzamento
da fumo, e risultato essere proconvulsivante
37FATTORI SCATENANTILE CRISI EPILETTICHE
- Alcol
- Un consumo moderato non ha influenza
- Crisi in stato di ebbrezza
- Crisi in fase di astinenza acuta
- Crisi in fase di intossicazione cronica
38FATTORI SCATENANTILE CRISI EPILETTICHE
- Privazione di Sonno Notturno
- Come stress biologico in se
- In quanto provoca sonnolenza
- La privazione di sonno facilita le crisi
- sia quando e acuta
- sia quando è cronica
39FATTORI SCATENANTILE CRISI EPILETTICHE
- Iperventilazione
- Aumento dellipereccitabilità corticale
attraverso lalcalosi respiratoria dovuta a
maggior eliminazione di Co2 con conseguente
vasocostrizione - E particolarmente attivante nei bambini
- Precipita in particolar modo le Assenze Piccolo
male
40FATTORI SCATENANTILE CRISI EPILETTICHE
- STIMOLAZIONE LUMINOSA
- INTERMITTENTE
- Crisi esclusivamente scatenate da SLI
- Crisi spontanee crisi scatenate da SLI
- Crisi spontanee EEG positivo alla SLI
41SITUAZIONI DELLA VITA QUOTIDIANA IN CUI PUO
REALIZZARSI UNA SLI
- Davanti al televisore o al computer
- Giocando a videogiochi
- In discoteca
- Luci riflesse da specchio dacqua
- Attraversando Gallerie
- Percorrendo un viale alberato
42STRATEGIE PROTETTIVE IN SOGGETTI FOTOSENSIBILI
Evitare le situazioni/sorgenti di
stimolazioneProteggersi in caso non siano
evitabili
- Uso di schermi filtrati (TV ,Computer)
- Distanza dagli schermi di almeno tre metri
- Mantenere un ambiente circostante illuminato
- Occhiali Scuri
- Occhiali blu cobalto
- Se si avverte un iniziale fastidio coprire uno
dei due occhi
43FATTORI SCATENANTILE CRISI EPILETTICHE
- EMOZIONI
- Possono scatenare sia crisi parziali sia
generalizzate - Il fenomeno è aspecifico, difficilmente
quantificabile - I meccanismi sono verosimilmente multipli,
coinvolgendo circuiti nervosi connessi al
controllo della vigilanza e dellemotività
(sistema limbico) e fattori quali
liperventilazione
44FATTORI SCATENANTILE CRISI EPILETTICHE
- FATTORI NEL CONTESTO DI COMORBILITA
- Febbre
- Ipoglicemia
- Ipossiemia
- Squilibri Idroelettrolitici
45FATTORI SCATENANTI LE CRISI EPILETTICHE USO
DI FARMACI
- Antidepressivi triciclici
- Antipsicotici
- Sali di Litio
- Penicillina
- Cefalosporine
- Isoniazide
- Agenti antimalarici
- Teofillinici
- Contrasti Iodati
- Anestetici
46AFFRONTARE LEPILESSIA
- CURARE LEPILESSIA
- SOSTENERE IL SOGGETTO CON EPILESSIA
- SOSTENERE LENTOURAGE DEL SOGGETTO CON EPILESSIA
- -Interventi Psicologici
- -Interventi socio-sanitari
47Grazie per lattenzione