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Politiche e strumenti di conciliazione

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Politiche e strumenti di conciliazione Progetto EGO Enterprise Gender Oriented Conciliazione vita-lavoro Il principio di uguaglianza fra uomini e donne rende ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Politiche e strumenti di conciliazione


1
Politiche e strumenti di conciliazione
  • Progetto EGO Enterprise Gender Oriented

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Conciliazione vita-lavoro
  • Il principio di uguaglianza fra uomini e donne
    rende essenziale superare gli svantaggi
    affrontati dalle donne rispetto alle condizioni
    di accesso e di partecipazione nel mercato del
    lavoro e gli svantaggi affrontati dagli uomini
    rispetto alla partecipazione alla vita familiare.
  • Questi svantaggi basati sul genere nascono da
    modelli sociali predeterminati che tendono a
    presupporre che le donne siano essenzialmente
    responsabili del lavoro non retribuito connesso
    alla cura della famiglia.
  • Daltra parte, il lavoro retribuito che deriva da
    unattività economica viene analizzato come
    responsabilità principale degli uomini.

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Conciliazione vita-lavoro
  • La partecipazione equilibrata di donne ed uomini
    nel mercato del lavoro e nella vita familiare è
    essenziale allo sviluppo della società.
  • Maternità, paternità e i diritti dei bambini sono
    valori essenziali che hanno bisogno di essere
    salvaguardati dalla società, dagli stati membri e
    dallUE.
  • Lobiettivo di una partecipazione equilibrata di
    donne e uomini nella vita lavorativa e familiare,
    unito allobiettivo di una partecipazione
    equilibrata di donne e uomini nel processo
    decisionale, costituiscono due condizioni
    essenziali per il raggiungimento delle pari
    opportunità.

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Conciliazione vita-lavoro
  • Migliorare lequilibrio vita-lavoro di donne e
    uomini con responsabilità di cura o altre resp.
    familiari è obbligatorio per implementare
    luguaglianza di genere.
  • Politiche e pratiche che aiutano a conciliare
    vita privata e lavorativa possono migliorare
    loccupazione femminile, che è prerequisito per
    affrontare la mancanza di lavoro e le carenze di
    competenze dovute ai cambiamenti demografici.
  • Inoltre, condizioni lavorative che permettano
    alle persone di trovare un miglior equilibrio tra
    lavoro retribuito e altre sfere delle loro vita
    migliora la soddisfazione lavorativa e i
    risultati di dipendenti, aumentando così la
    produttività delle imprese.

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Conciliazione vita-lavoro
  • A partire dalla Strategia europea per
    loccupazione del 1997, tre aspetti principali
    sono sempre stati al centro delle strategie di
    conciliazione
  • La predisposizione di servizi per linfanzia e
    per gli anziani accessibili, abbordabili e di
    qualità
  • Organizzazione del lavoro flessibile e orari di
    lavoro che permettano ad uomini e donne con
    responsabilità di cura di conciliare sia carriera
    che vita privata
  • Opportunità di reinserimento lavorativo per
    coloro (principalmente donne) che hanno
    abbandonato il mercato del lavoro per crescere i
    figli o per prendersi cura di parenti bisognosi.

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Conciliazione vita-lavoro
  • Gli Stati comunitari sono perciò incoraggiati a
    sviluppare strategie integrate che tengano conto
    dei seguenti aspetti
  • Esaminare lopportunità di accordare ai
    dipendenti uomini un diritto al congedo di
    paternità, mantenendo i diritti relativi
    allimpiego, e diritti che garantiscano loro una
    maggior supporto verso la vita familiare
  • Rafforzare misure per incoraggiare una
    condivisione equilibrata fra uomini e donne per
    la cura di figli, anziani, disabili o altre
    persone a carico

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Conciliazione vita-lavoro
  • Rafforzare misure per incoraggiare lo sviluppo d
    strutture di sostegno per le famiglie,
    specialmente il miglioramento di strutture di
    accudimento per bambini
  • Accordare, se appropriato, una specifica
    protezione per famiglie monoparentali
  • Esaminare la possibilità di armonizzare ore
    lavorative e ore scolastiche
  • Sviluppare incentivi e misure di sostegno per
    organizzazioni non governative impegnate nella
    promozione delle pari opportunità

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Conciliazione vita-lavoro
  • Lanciare e promuovere campagne di informazione e
    di consapevolezza per sviluppare una prospettiva
    più progressista sia nel pubblico generico sia
    fra target group specifici
  • Incoraggiare le imprese, in particolare le
    piccole e medie imprese, a introdurre e
    sviluppare pratiche di gestione del personale che
    tengano in considerazione la vita familiare dei
    lavoratori.

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Un concetto di tempo attento al genere
  • L accelerazione del Tempo
  • Tempo come bene relazionale
  • La tripartizione del Tempo delle donne (Tempo del
    Lavoro, Tempo di Cura e Tempo Sociale)
  • La Doppia Presenza delle donne
  • Il concetto di ecologia del tempo

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Politiche europee sullorganizzazione del tempo
di lavoro
  • Le misure per raggiungere la conciliazione
    tradizionalmente includono congedi parentali,
    congedi di maternità, congedi di paternità,
    assistenza ai bambini, benefits, ecc.
  • Siccome la tematica è strettamente legata alle
    politiche per limpiego, include adesso anche
    accordi per gli orari di lavoro, forme di lavoro
    flessibile, flessibilità nel mercato del lavoro,
    congedi specifici, ecc.

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  • Gli argomenti affrontati dallUE includono
  • Congedi speciali includono congedi per
    formazione,congedi di maternità e parentali,
    congedi per lutto
  • Part-time lorario di lavoro a part-time può
    essere concordato per facilitare sia dipendente
    che datore di lavoro
  • Tempo flessibile permette ai lavoratori di
    aggiustare e personalizzare il proprio tempo di
    lavoro
  • Settimana lavorativa compressa il dipendente
    lavora a tempo pieno per un ridotto numero di
    giorni a settimana

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  • Job-sharing permette a due o più lavoratori di
    condividere una posizione a tempo pieno
  • Telelavoro permette ai lavoratori di equilibrare
    il lavoro e gli impegni familiari senza
    rinunciare al lavoro
  • Sostegno per bambini la previsione di strutture
    di sostegno per bambini è cruciale per i genitori
    che lavorano
  • Flessibilità negli schemi orari il numero di ore
    lavorate per giorno, mese, ecc può variare da un
    limite minimo ad uno massimo, per rispondere ad
    esigenze produttive (periodi di maggiore o minore
    picco) e facilitare lorganizzazione
    personalizzata dellorario di lavoro

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Legge n. 53/2000 ? Disposizioni per il sostegno
della maternità e della paternità, per il diritto
alla cura e alla formazione e per il
coordinamento dei tempi delle città
  • Soggetti ammessi a richiedere il
    finanziamentoLe aziende private e quelle a
    partecipazione o a capitale pubblico Sono
    escluse le Pubbliche amministrazioni e gli Enti
    Pubblici (vedi Circolare n. 4/03 del MLPS IV
    Divisione 10/3/2003)
  • Destinatari
  • - In via prioritaria le lavoratrici madri ed i
    lavoratori padri, compresi quelli adottivi o
    affidatari
  • Progetti ammessi ai finanziamenti
  • - Progetti le cui finalità siano quelle di
    promuovere ed incentivare la flessibilità
    dinteresse dei lavoratori e delle lavoratrici
    attraverso forme di articolazione dellorario del
    lavoro volte a conciliare tempo di vita e di
    lavoro

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Tipologie di azioni finanziabili
  • a) Progetti per consentire alla lavoratrice madre
    o al lavoratore padre di usufruire di particolari
    forme di flessibilità degli orari e
    dellorganizzazione del lavoro tra cui
  • part-time reversibile,
  • telelavoro e lavoro a domicilio,
  • orario flessibile in entrata ed in uscita
  • Banca delle ore
  • flessibilità sui turni
  • orario concentrato
  • con priorità per i genitori che abbiano bambini
    fino a 8 anni di età o fino a 12 anni (in caso di
    affidamento o adozione)
  • b) Programmi di formazione per il reinserimento
    dei lavoratori dopo il periodo di congedo
  • c) Progetti che sostituiscano il titolare
    dimpresa o del lavoratore autonomo, che benefici
    del periodo di astensione obbligatoria o dei
    congedi parentali, con altro imprenditore o
    lavoratore autonomo

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Flessibilità dorario
  • Art. 9 Misure a sostegno della flessibilità di
    orario
  • I fondi sono allocati alle imprese, 50 delle
    quale con almeno 50 dipendenti, che applicano
    accordi contrattuale che prevedono AP per la
    flessibilità
  • Progetti per consentire alla lavoratrice madre o
    al lavoratore padre (anche se lav. autonomo o se
    figlio in affido o adozione) di usufruire di
    forme di flessibilità degli orari e dellorg. del
    lavoro
  • Programmi di formazione per il reinserimento dei
    lavoratori dopo il periodo di congedo
  • Sostituzione del titolare dimpresa o del
    lavoratore autonomo, che prenda un congedo di
    maternità o parentale, con altro imprenditore o
    lav. autonomo

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Art. 5 congedi per la formazione
  • I dipendenti pubblici o privati, con almeno 5
    anni di anzianità di servizio, possono chiedere
    una sospensione del rapporto di lavoro per
    formazione per un periodo non sup. a 11 mesi,
    continuativo o frazionato, nellarco della vita
    lavorativa.
  • Il dipendente mantiene il posto di lavoro, non ha
    diritto a retribuzione, non rientra
    nellanzianità di servizio, né è cumulabile con
    ferie, malattie o altri congedi.
  • Il congedo per formazione è finalizzato a
    completare la scuola dellobbligo, a conseguire
    un diploma di secondo grado o universitario, o a
    partecipare a corsi di formazione prof. diversi
    da quelli finanziati dal datore di lavoro.

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Art 6 congedi per la formazione continua
  • I lavoratori, occupati e non occupati, hanno
    diritto di proseguire i percorsi di formazione
    per tutto larco della loro vita, per accrescere
    conoscenze e competenze prof.
  • Lo Stato, le regioni e gli enti locali assicurano
    unofferta formativa articolata sul territorio,
    al fine di consentire percorsi personalizzati,
    certificati e riconosciuti come crediti formativi
    a livello europeo e naz.
  • La contrattazione coll. di categoria stabilisce
    il monte ore da destinare a tali congedi

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Art. 22 tempi della città
  • Le Regioni prevedono incentivi finanziari per i
    Comuni per predisporre piani territoriali degli
    orari e banche del tempo.
  • Le Regioni promuovono corsi di qualificazione del
    personale impiegato nella progettazione dei piani
    territoriali degli orari e nei progetti di
    riorganizzazione dei servizi.
  • Le leggi regionali indicano
  • Criteri generali per gli orari di apertura al
    pubblico dei servizi pubblici e privati, degli
    uffici della pubblica amm, dei negozi, dei
    trasporti, del turismo
  • Criteri per ladozione dei piani territoriali
    degli orari
  • Criteri per la concessione ai comuni di
    finanziamenti per ladozione dei piani
    territoriali degli orari e delle banche del tempo

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Art. 24 piano territoriale degli orari
  • Il piano è uno strumento unitario per finalità ed
    indirizzi,articolato in progetti, anche
    sperimentali, relativi al funzionamento dei
    diversi sistemi orari dei servizi urbani e alla
    loro armonizzazione e coordinamento.
  • Nellelaborazione del piano si tiene conto degli
    effetti sul traffico, sullinquinamento,e sulla
    qualità della vita cittadina degli orari di
    lavoro pubblici e privati, degli uffici pubblici
    e delle attività commerciali.

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  • Art. 26 Orari della pubblica amministrazione
  • Gli orari di apertura al pubblico dei servizi
    della pubblica amministrazione devono tenere
    conto delle esigenze dei cittadini che risiedono,
    lavorano ed utilizzano il territorio di
    riferimento.
  • Art. 27 Banche dei Tempi
  • Gli enti locali promuovono la creazione di
    associazioni chiamate Banche dei Tempi, con lo
    scopo di scambiare parte del loro tempo per
    impieghi di reciproca solidarietà e interesse.
  • E prevista anche la creazione di un Fondo per
    larmonizzazione delle Banche dei Tempi.

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Buone pratiche Cremona BIC-benessere in città
  • Soggetto promotore Comune di Cremona
  • Finanziamento Piano dei Tempi e degli orari di
    città, cofinanziamento Regione Lombardia
  • Obiettivi diminuire traffico e inquinamento
    negli orari di ingresso e uscita dalle scuole,
    liberare tempo a genitori che accompagnano i
    bambini a scuola, favorire la mobilità autonoma
    dei bambini e la loro conoscenza della città,
    introdurre flessibilità e accessibilità
    dellofferta del trasporto pubblico
    locale,sperimentare orari di flessibilità
    giornaliera per le lavoratrici e i lavoratori di
    enti pubblici e del commercio nel centro storico
    per meglio conciliare lavoro e famiglia.
  • Azioni Azioni nelle scuole, con insegnanti e
    genitori, su mobilità, inquinamento e
    conciliazione per i geniori, azioni per la
    mobilità urbana, orari e tempi di lavoro,
    promozione delluso della bicicletta,
    flessibilità oraria negli uffici pubblici
  • Risultati Costituzione di un Laboratorio di
    genere per monitorare sugli interventi attivati
    nella città

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Torino figura di sostituzione
  • Soggetto promotore Comune di Torino
  • Finanziamento Progetto Equal
  • Obiettivi Offrire il servizio di figura di
    sostituzione per sostituire il/la manager o
    il/la lavoratore/trice autonomo in congedo di
    maternità o parentale con una figura
    professionale selezionata e qualificata.
  • Azioni studio di fattibilità per evidenziare i
    problemi del mercato del lavoro, campagna
    informativa di promozione del servizio presso
    imprenditrici e figure di sostituzione, creazione
    di un database di figure professionali
    selezionate.
  • Risultati Tre sostituzioni avviate, una si è
    trasformata in collaborazione professionale

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Ipercoop Livorno LIsola del tempo.Autogestione
degli orari di lavoro
  • Soggetto promotore Unicoop Tirreno
  • Obiettivi dare la possibilità alle cassiere, che
    fanno i turni, di conciliare le esigenze di
    lavoro e di vita attraverso un sistema di
    autogestione degli orari di lavoro.
  • Azioni 6 isole del tempo (ognuna con 25
    cassiere) sono state create ogni gruppo
    determina autonomamente la distribuzione
    dellorario di lavoro.
  • Risultati Alto livello di soddisfazione delle
    lavoratrici, anche per i vantaggi economici
    derivanti dai risparmi su babysitter ed
    assistenza domestica.

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Banca del Tempo Isola dElba
  • Soggetti promotori associazioni di cittadini
  • Obiettivi Intensificare i contatti sociali fra
    le persone, incoraggiare uneconomia solidale,
    creare una rete di aiuto e di supporto, creare
    strumenti per proteggere il patrimonio culturale
    dellisola.
  • Azioni 1) Scambi di tempo 2) Mercatino del
    Baratto 3) Iniziative di gruppo
  • Risultati collegamento in rete con altre Banche
    del Tempo a livello nazionale, coinvolgimento
    attivo delle persone e del territorio.

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Politiche di conciliazione per promuovere
leguaglianza
  • Combattere la discriminazione sulla base delle
    responsabilità familiari è difficile,
    considerando la persistenza del ruolo
    tradizionale del maschio breadwinner senza
    responsabilità familiari come modello per il
    lavoratore ideale.
  • Perciò, è necessario evidenziare alcuni
    orientamenti per misure di conciliazione
    vita-lavoro che eliminino ineguaglianze
    dopportunità e di trattamento nel mercato del
    lavoro.

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1) Riconoscere il ruolo di cura degli uomini
  • Molte politiche e misure destinate a ridurre i
    conflitti fra lavoro e vita ed a proteggere i
    lavoratori con responsabilità familiari possono
    contribuire, in pratica, a rinforzare la
    distribuzione di genere delle responsabilità
    familiari ed a perpetuare il modello del maschio
    breadwinner.
  • Una spiegazione è che queste misure presuppongono
    che la cura dei familiari a carico sia
    responsabilità esclusiva delle donne e falliscono
    nel riconoscere che anche gli uomini hanno un
    ruolo di cura.
  • Per esempio, misure correlate a responsabilità
    familiari, come congedi parentali dopo il congedo
    di maternità obbligatorio or facilitazioni per la
    cura dei bambini, dovrebbero essere fruibili sia
    da uomini che da donne.

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2) Rendere il lavoro più compatibile con la
famiglia
  • Attenzione particolare dovrebbe essere data alle
    misure generali per migliorare le condizioni
    lavorative e la qualità della vita, includendo
    misure finalizzate a
  • la progressiva riduzione dellorario di lavoro
    giornaliero e la riduzione dello straordinario
  • Misure più flessibili circa i turni di lavoro, il
    periodo di riposo e le ferie.
  • Politiche che mettono in crisi il modello del
    lavoratore ideale scoraggiando un orario di
    lavoro eccessivo e promuovendo la flessibilità di
    tutti i lavoratori, aiuterebbero a rendere il
    lavoro più compatibile con la vita dei lavoratori
    e con la vita familiare per coloro che hanno
    responsabilità di cura.

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3) Rendere le responsabilità familiari più
compatibili con il lavoro
  • Per famiglie con figli, far combaciare gli orari
    familiari con il normale orario lavorativo può
    risultare difficile gli orari di apertura di
    scuole ed asili nido possono non essere
    convenienti, non cè possibilità di accudimento
    dei bambini durante il pranzo o dopo la scuola,
    le vacanze scolastiche sono più lunghe delle
    ferie e non necessariamente sincronizzate.
  • La disponibilità di servizi per linfanzia
    accessibili sia in fase prescolastica che per
    doposcuola è un fattore chiave per i mantenimento
    del posto di lavoro da parte delle donne e per un
    alleggerimento del loro carico familiare.

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4) Adeguato regolamento e supervisione del
part-time e telelavoro
  • E importante assicurare che i termini e le
    condizioni dei lavoratori part-time e dei
    telelavoratori siano adeguatamente regolate, così
    che i lavoratori con responsabilità familiari che
    usino tali opzioni non si trovino in situazioni
    vulnerabili, pagando un caro prezzo per gli
    obblighi familiari.

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5) Più equilibrata condivisione degli obblighi
domestici
  • Una più equilibrata condivisione degli obblighi
    domestici e delle responsabilità familiari
    contribuirebbe, in principio, alla riduzione
    delle ineguaglianze nel mercato del lavoro fra
    uomini e donne.
  • Ma le ricerche suggeriscono che anche quando gli
    uomini trascorrono del tempo condividendo i
    compiti domestici, tendono a trascorrere meno
    tempo rispetto alle donne.

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6) Alleggerire il carico
  • Le autorità e gli organi competenti in ogni paese
    dovrebbero promuovere azioni pubbliche e private
    per alleggerire il carico derivante dalla
    responsabilità familiare dei lavoratori.
  • Trovare modi per alleggerire il carico
    contribuirebbe a ridurre gli ostacoli allimpiego
    di coloro che sono responsabili di obblighi
    domestici.

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Art. 3 legge 53/00 Congedi parentali
  • 1. Nei primi 8 anni di vita del bambino, ciascun
    genitore ha diritto di astenersi dal lavoro per
    un periodo che non può superare il limite di 10
    mesi in totale.
  • Questo diritto compete a
  • La madre lavoratrice, dopo il periodo di
    astensione obbligatoria, per un periodo non sup a
    6 mesi (frazionati o continuativi)
  • Il padre lavoratore, per un periodo non sup a 6
    mesi (frazionati o continuativi)
  • Se cè un solo genitore, per un periodo non sup a
    10 mesi (frazionati o continuativi).

33
Art. 3 legge 53/00 Congedi parentali
  • 2. Se il padre lavoratore usufruisce di un
    congedo per un periodo sup a 3 mesi, il limite di
    6 mesi è elevato a 7 mesi, e il limite
    complessivo è conseguentemente elevato a 11 mesi.
  • Entrambi i genitori,alternativamente, hanno
    diritto di astenersi dal lavoro durante le
    malattie del bambino di età inf a 8 anni, con il
    limite di 5 giorni lavorativi per anno per
    ciascun genitore.

34
Art. 3 legge 53/00 Congedi parentali
  • 3. Le lavoratrici hanno diritto all80 della
    loro normale retribuzione per tutto il periodo di
    astensione obbligatoria
  • Durante lastensione facoltativa, fino al terzo
    anno di vita del bimbo, percepiscono 30 della
    retribuzione
  • Durante lastensione per malattia, fino al terzo
    anno di vita del bimbo, percepiscono solo la
    contribuzione figurativa.
  • Tali norme si applicano anche a genitori adottivi
    ed affidatari.

35
Art. 4 legge 53/2000 Congedi per eventi e cause
particolari
  • Il/la lavoratore/trice hanno diritto a un
    permesso retribuito di 3 giorni lavorativi in
    caso di morte o infermità del coniuge o di un
    congiunto
  • I dipendenti pubblici e privati possono
    richiedere, per gravi motivi familiari, un
    congedo di due anni, durante il quale non perdono
    il loro posto di lavoro e non percepiscono
    salario.

36
Art. 10 legge 53/2000 Sostituzione di lavoratori
in astensione
  • Lassunzione di lavoratori a tempo determinato in
    sostituzione di lavoratori in astensione
    facoltativa o obbligatoria può avvenire anche un
    mese prima rispetto allinizio dellastensione
  • In caso di lavoratrici autonome, durante il
    congedo di maternità, e entro il primo anno della
    vita del bimbo, è possibile impiegare un
    lavoratore in sostituzione a tempo determinato,
    per un periodo massimo di 12 mesi.

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  • Art. 11 legge 53/2000 Parti prematuri
  • In caso di parto prematuro, il periodo di congedo
    obbligatorio (2 mesi) non usato prima del parto è
    aggiunto al congedo obbligatorio dopo il parto (3
    mesi).
  • Art. 12 legge 53/2000 Flessibilità
    nellastensione obbligatoria
  • La lavoratrice in gravidanza ha il diritto di
    usare il congedo obbligatorio come segue 1 mese
    prima del parto e 4 mesi dopo il parto, dietro
    autorizzazione del medico curante.

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Art. 13 legge 53/2000 Astensione dal lavoro del
padre lavoratore
  • Il padre lavoratore può astenersi dal lavoro nei
    primi 3 mesi di vita del bambino se la madre è
    morta, gravemente inferma o in caso di
    affidamento esclusivo al padre.
  • Il periodo di congedo facoltativo possono essere
    presi dal padre
  • Nel caso in cui i figli siano affidati al solo
    padre
  • In alternativa alla madre lavoratrice che non se
    ne avvalga
  • Nel caso in cui la madre non sia lav. dipendente

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Art. 19 legge 53/2000 Permessi per lassistenza
a portatori di handicap
  • I genitori di un figlio disabile hanno diritto ad
    unestensione del congedo giornaliero (1-2 ore al
    giorno) fino al terzo anno di vita del bimbo
  • Possono richiedere un congedo pagato (3 giorni al
    mese) fino ai 18 anni del figlio
  • Continuano ad aver diritto ai 3 giorni al mese di
    congedo dopo i 18 anni del figlio se il figlio
    vive in famiglia, o se ha bisogno di cure
    continuative
  • Questo congedo può essere preso anche dai
    parenti, se i genitori non possono dare
    assistenza al figlio disabile.

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Buone pratiche Arezzo Nido interaziendale
Bucaneve
  • Soggetto promotore USL 8, cooperativa Koinè,
    Federazione Italiana Scuole Materne
  • Finanziamenti FSE, Ministero del Lavoro e
    Regione Toscana
  • Obiettivi Fornire una possibilità di alta
    qualità educativa e sociale alle necessità di
    conciliare vita lavorativa e professionale
    delle/dei dipendenti dei soggetti partner, in
    particolare turniste ed atipiche
  • Azioni Co-progettazione fra pubblica
    amministrazione, USL 8 and cooperativa Koinè per
    la pianificazione del servizio, realizzazione di
    un nuovo servizio educativo per i figli dei
    dipendenti, aperto ai bambini del territorio.
  • Risultati Apertura del nido Bucaneve per 30
    bambini da 4 a 36 mesi. Gli orari di apertura del
    nido sono flessibili per rispondere alle
    esigenze di varie categorie di lavoratori

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Banca Toscana Maternità in banca
  • Soggetto promotore Banca Toscana, Comuni di
    Pescara, Teramo, Pisa, Siena
  • Obiettivi Supporto alla professionalità
    femminile durante il periodo di maternità e di
    congedo, così che il periodo di assenza dal
    lavoro non sia motivo di blocco della crescita
    professionale e sia facilitato il rientro in
    azienda
  • Azioni Ricerca quantitativa su dati e bisogni
    aziendali, sperimentazioni di interventi di
    affiancamento per il reinserimento al lavoro dopo
    il congedo, interventi formativi per dirigenti e
    resp delle risorse umane sul tema.
  • Risultati Larga partecipazione di lavoratrici
    interessate alliniziativa (70) valutazione
    positiva al termine della fase di affiancamento
    ricerca sulla normativa in materia

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Prato Progetto Mamme flessibili
  • Soggetto promotore Astir, associazione di
    cooperative
  • Obiettivi Rispondere alle esigenze delle
    lavoratrici di rientrare gradualmente in servizio
    al termine del congedo di maternità,
    telelavorando da casa.
  • Azioni In 2 anni sono state attivate postazioni
    di telelavoro nelle case di 8 donne, dove
    lavoravano per il 50 del loro orario di lavoro.
  • Risultati Esiti molto positivi, perché la
    produttività delle lavoratrici è aumentata grazie
    al telelavoro.

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Italiana Assicurazioni Concita conciliazione
orari di vita e di lavoro
  • Soggetto promotore Comitato Pari Opportunità
    Italiana Assicurazioni
  • Finanziamento l. 53/00, art. 9
  • Obiettivi migliorare il clima aziendale,
    assumere competenze di gestione delle differenze,
    andare incontro alle esigenze di conciliazione
    delle lavoratrici e dei lavoratori.
  • Azioni Sensibilizzazione del personale,
    flessibilità negli orari per madri con figli
    sotto gli 8 anni o con parenti anziani,
    negoziazione delle ora lavorativa tra dirigente e
    lavoratore/trice
  • Risultati 37 lavoratori coinvolti nel progetto,
    70 donne e 30 uomini aumento della
    flessibilità giornaliera, settimanale, mensile e
    annua, nuova cultura della conciliazione in
    azienda.

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Italiana Insurance Concita Rientro dalla
maternità
  • Soggetto promotore Comitato Pari Opportunità
    Italiana Assicurazioni
  • Finanziamento l. 53/00, art. 9
  • Obiettivi migliorare il clima aziendale,
    assumere competenze di gestione delle differenze,
    facilitare il rientro dal congedo.
  • Azioni forme di accoglienza personale e
    professionale, incontri tra lavoratrice e
    responsabile del personale, formazione dei
    manager sulla gestione delle differenze e sulla
    gestione delle lavoratrici in maternità.
  • Risultati Piena cooperazione fra datori di
    lavoro e lavoratori, maggiore tranquillità per le
    lavoratrici che devono andare in maternità.
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