Title: Politiche e strumenti di conciliazione
1Politiche e strumenti di conciliazione
- Progetto EGO Enterprise Gender Oriented
2Conciliazione vita-lavoro
- Il principio di uguaglianza fra uomini e donne
rende essenziale superare gli svantaggi
affrontati dalle donne rispetto alle condizioni
di accesso e di partecipazione nel mercato del
lavoro e gli svantaggi affrontati dagli uomini
rispetto alla partecipazione alla vita familiare.
- Questi svantaggi basati sul genere nascono da
modelli sociali predeterminati che tendono a
presupporre che le donne siano essenzialmente
responsabili del lavoro non retribuito connesso
alla cura della famiglia. - Daltra parte, il lavoro retribuito che deriva da
unattività economica viene analizzato come
responsabilità principale degli uomini.
3Conciliazione vita-lavoro
- La partecipazione equilibrata di donne ed uomini
nel mercato del lavoro e nella vita familiare è
essenziale allo sviluppo della società . - Maternità , paternità e i diritti dei bambini sono
valori essenziali che hanno bisogno di essere
salvaguardati dalla società , dagli stati membri e
dallUE. - Lobiettivo di una partecipazione equilibrata di
donne e uomini nella vita lavorativa e familiare,
unito allobiettivo di una partecipazione
equilibrata di donne e uomini nel processo
decisionale, costituiscono due condizioni
essenziali per il raggiungimento delle pari
opportunità .
4Conciliazione vita-lavoro
- Migliorare lequilibrio vita-lavoro di donne e
uomini con responsabilità di cura o altre resp.
familiari è obbligatorio per implementare
luguaglianza di genere. - Politiche e pratiche che aiutano a conciliare
vita privata e lavorativa possono migliorare
loccupazione femminile, che è prerequisito per
affrontare la mancanza di lavoro e le carenze di
competenze dovute ai cambiamenti demografici. - Inoltre, condizioni lavorative che permettano
alle persone di trovare un miglior equilibrio tra
lavoro retribuito e altre sfere delle loro vita
migliora la soddisfazione lavorativa e i
risultati di dipendenti, aumentando così la
produttività delle imprese.
5Conciliazione vita-lavoro
- A partire dalla Strategia europea per
loccupazione del 1997, tre aspetti principali
sono sempre stati al centro delle strategie di
conciliazione - La predisposizione di servizi per linfanzia e
per gli anziani accessibili, abbordabili e di
qualità - Organizzazione del lavoro flessibile e orari di
lavoro che permettano ad uomini e donne con
responsabilità di cura di conciliare sia carriera
che vita privata - Opportunità di reinserimento lavorativo per
coloro (principalmente donne) che hanno
abbandonato il mercato del lavoro per crescere i
figli o per prendersi cura di parenti bisognosi.
6Conciliazione vita-lavoro
- Gli Stati comunitari sono perciò incoraggiati a
sviluppare strategie integrate che tengano conto
dei seguenti aspetti - Esaminare lopportunità di accordare ai
dipendenti uomini un diritto al congedo di
paternità , mantenendo i diritti relativi
allimpiego, e diritti che garantiscano loro una
maggior supporto verso la vita familiare - Rafforzare misure per incoraggiare una
condivisione equilibrata fra uomini e donne per
la cura di figli, anziani, disabili o altre
persone a carico
7Conciliazione vita-lavoro
- Rafforzare misure per incoraggiare lo sviluppo d
strutture di sostegno per le famiglie,
specialmente il miglioramento di strutture di
accudimento per bambini - Accordare, se appropriato, una specifica
protezione per famiglie monoparentali - Esaminare la possibilità di armonizzare ore
lavorative e ore scolastiche - Sviluppare incentivi e misure di sostegno per
organizzazioni non governative impegnate nella
promozione delle pari opportunitÃ
8Conciliazione vita-lavoro
- Lanciare e promuovere campagne di informazione e
di consapevolezza per sviluppare una prospettiva
più progressista sia nel pubblico generico sia
fra target group specifici - Incoraggiare le imprese, in particolare le
piccole e medie imprese, a introdurre e
sviluppare pratiche di gestione del personale che
tengano in considerazione la vita familiare dei
lavoratori.
9Un concetto di tempo attento al genere
- L accelerazione del Tempo
- Tempo come bene relazionale
- La tripartizione del Tempo delle donne (Tempo del
Lavoro, Tempo di Cura e Tempo Sociale) - La Doppia Presenza delle donne
- Il concetto di ecologia del tempo
10Politiche europee sullorganizzazione del tempo
di lavoro
- Le misure per raggiungere la conciliazione
tradizionalmente includono congedi parentali,
congedi di maternità , congedi di paternità ,
assistenza ai bambini, benefits, ecc. - Siccome la tematica è strettamente legata alle
politiche per limpiego, include adesso anche
accordi per gli orari di lavoro, forme di lavoro
flessibile, flessibilità nel mercato del lavoro,
congedi specifici, ecc.
11- Gli argomenti affrontati dallUE includono
- Congedi speciali includono congedi per
formazione,congedi di maternità e parentali,
congedi per lutto - Part-time lorario di lavoro a part-time può
essere concordato per facilitare sia dipendente
che datore di lavoro - Tempo flessibile permette ai lavoratori di
aggiustare e personalizzare il proprio tempo di
lavoro - Settimana lavorativa compressa il dipendente
lavora a tempo pieno per un ridotto numero di
giorni a settimana
12- Job-sharing permette a due o più lavoratori di
condividere una posizione a tempo pieno - Telelavoro permette ai lavoratori di equilibrare
il lavoro e gli impegni familiari senza
rinunciare al lavoro - Sostegno per bambini la previsione di strutture
di sostegno per bambini è cruciale per i genitori
che lavorano - Flessibilità negli schemi orari il numero di ore
lavorate per giorno, mese, ecc può variare da un
limite minimo ad uno massimo, per rispondere ad
esigenze produttive (periodi di maggiore o minore
picco) e facilitare lorganizzazione
personalizzata dellorario di lavoro
13Legge n. 53/2000 ? Disposizioni per il sostegno
della maternità e della paternità , per il diritto
alla cura e alla formazione e per il
coordinamento dei tempi delle cittÃ
- Soggetti ammessi a richiedere il
finanziamentoLe aziende private e quelle a
partecipazione o a capitale pubblico Sono
escluse le Pubbliche amministrazioni e gli Enti
Pubblici (vedi Circolare n. 4/03 del MLPS IV
Divisione 10/3/2003) - Destinatari
- - In via prioritaria le lavoratrici madri ed i
lavoratori padri, compresi quelli adottivi o
affidatari - Progetti ammessi ai finanziamenti
- - Progetti le cui finalità siano quelle di
promuovere ed incentivare la flessibilitÃ
dinteresse dei lavoratori e delle lavoratrici
attraverso forme di articolazione dellorario del
lavoro volte a conciliare tempo di vita e di
lavoro
14Tipologie di azioni finanziabili
- a) Progetti per consentire alla lavoratrice madre
o al lavoratore padre di usufruire di particolari
forme di flessibilità degli orari e
dellorganizzazione del lavoro tra cui - part-time reversibile,
- telelavoro e lavoro a domicilio,
- orario flessibile in entrata ed in uscita
- Banca delle ore
- flessibilità sui turni
- orario concentrato
- con priorità per i genitori che abbiano bambini
fino a 8 anni di età o fino a 12 anni (in caso di
affidamento o adozione) - b) Programmi di formazione per il reinserimento
dei lavoratori dopo il periodo di congedo - c) Progetti che sostituiscano il titolare
dimpresa o del lavoratore autonomo, che benefici
del periodo di astensione obbligatoria o dei
congedi parentali, con altro imprenditore o
lavoratore autonomo
15Flessibilità dorario
- Art. 9 Misure a sostegno della flessibilità di
orario - I fondi sono allocati alle imprese, 50 delle
quale con almeno 50 dipendenti, che applicano
accordi contrattuale che prevedono AP per la
flessibilità - Progetti per consentire alla lavoratrice madre o
al lavoratore padre (anche se lav. autonomo o se
figlio in affido o adozione) di usufruire di
forme di flessibilità degli orari e dellorg. del
lavoro - Programmi di formazione per il reinserimento dei
lavoratori dopo il periodo di congedo - Sostituzione del titolare dimpresa o del
lavoratore autonomo, che prenda un congedo di
maternità o parentale, con altro imprenditore o
lav. autonomo
16Art. 5 congedi per la formazione
- I dipendenti pubblici o privati, con almeno 5
anni di anzianità di servizio, possono chiedere
una sospensione del rapporto di lavoro per
formazione per un periodo non sup. a 11 mesi,
continuativo o frazionato, nellarco della vita
lavorativa. - Il dipendente mantiene il posto di lavoro, non ha
diritto a retribuzione, non rientra
nellanzianità di servizio, né è cumulabile con
ferie, malattie o altri congedi. - Il congedo per formazione è finalizzato a
completare la scuola dellobbligo, a conseguire
un diploma di secondo grado o universitario, o a
partecipare a corsi di formazione prof. diversi
da quelli finanziati dal datore di lavoro.
17Art 6 congedi per la formazione continua
- I lavoratori, occupati e non occupati, hanno
diritto di proseguire i percorsi di formazione
per tutto larco della loro vita, per accrescere
conoscenze e competenze prof. - Lo Stato, le regioni e gli enti locali assicurano
unofferta formativa articolata sul territorio,
al fine di consentire percorsi personalizzati,
certificati e riconosciuti come crediti formativi
a livello europeo e naz. - La contrattazione coll. di categoria stabilisce
il monte ore da destinare a tali congedi
18Art. 22 tempi della cittÃ
- Le Regioni prevedono incentivi finanziari per i
Comuni per predisporre piani territoriali degli
orari e banche del tempo. - Le Regioni promuovono corsi di qualificazione del
personale impiegato nella progettazione dei piani
territoriali degli orari e nei progetti di
riorganizzazione dei servizi. - Le leggi regionali indicano
- Criteri generali per gli orari di apertura al
pubblico dei servizi pubblici e privati, degli
uffici della pubblica amm, dei negozi, dei
trasporti, del turismo - Criteri per ladozione dei piani territoriali
degli orari - Criteri per la concessione ai comuni di
finanziamenti per ladozione dei piani
territoriali degli orari e delle banche del tempo
19Art. 24 piano territoriale degli orari
- Il piano è uno strumento unitario per finalità ed
indirizzi,articolato in progetti, anche
sperimentali, relativi al funzionamento dei
diversi sistemi orari dei servizi urbani e alla
loro armonizzazione e coordinamento. - Nellelaborazione del piano si tiene conto degli
effetti sul traffico, sullinquinamento,e sulla
qualità della vita cittadina degli orari di
lavoro pubblici e privati, degli uffici pubblici
e delle attività commerciali.
20- Art. 26 Orari della pubblica amministrazione
- Gli orari di apertura al pubblico dei servizi
della pubblica amministrazione devono tenere
conto delle esigenze dei cittadini che risiedono,
lavorano ed utilizzano il territorio di
riferimento. - Art. 27 Banche dei Tempi
- Gli enti locali promuovono la creazione di
associazioni chiamate Banche dei Tempi, con lo
scopo di scambiare parte del loro tempo per
impieghi di reciproca solidarietà e interesse. - E prevista anche la creazione di un Fondo per
larmonizzazione delle Banche dei Tempi.
21Buone pratiche Cremona BIC-benessere in cittÃ
- Soggetto promotore Comune di Cremona
- Finanziamento Piano dei Tempi e degli orari di
città , cofinanziamento Regione Lombardia - Obiettivi diminuire traffico e inquinamento
negli orari di ingresso e uscita dalle scuole,
liberare tempo a genitori che accompagnano i
bambini a scuola, favorire la mobilità autonoma
dei bambini e la loro conoscenza della città ,
introdurre flessibilità e accessibilitÃ
dellofferta del trasporto pubblico
locale,sperimentare orari di flessibilitÃ
giornaliera per le lavoratrici e i lavoratori di
enti pubblici e del commercio nel centro storico
per meglio conciliare lavoro e famiglia. - Azioni Azioni nelle scuole, con insegnanti e
genitori, su mobilità , inquinamento e
conciliazione per i geniori, azioni per la
mobilità urbana, orari e tempi di lavoro,
promozione delluso della bicicletta,
flessibilità oraria negli uffici pubblici - Risultati Costituzione di un Laboratorio di
genere per monitorare sugli interventi attivati
nella cittÃ
22Torino figura di sostituzione
- Soggetto promotore Comune di Torino
- Finanziamento Progetto Equal
- Obiettivi Offrire il servizio di figura di
sostituzione per sostituire il/la manager o
il/la lavoratore/trice autonomo in congedo di
maternità o parentale con una figura
professionale selezionata e qualificata. - Azioni studio di fattibilità per evidenziare i
problemi del mercato del lavoro, campagna
informativa di promozione del servizio presso
imprenditrici e figure di sostituzione, creazione
di un database di figure professionali
selezionate. - Risultati Tre sostituzioni avviate, una si è
trasformata in collaborazione professionale
23Ipercoop Livorno LIsola del tempo.Autogestione
degli orari di lavoro
- Soggetto promotore Unicoop Tirreno
- Obiettivi dare la possibilità alle cassiere, che
fanno i turni, di conciliare le esigenze di
lavoro e di vita attraverso un sistema di
autogestione degli orari di lavoro. - Azioni 6 isole del tempo (ognuna con 25
cassiere) sono state create ogni gruppo
determina autonomamente la distribuzione
dellorario di lavoro. - Risultati Alto livello di soddisfazione delle
lavoratrici, anche per i vantaggi economici
derivanti dai risparmi su babysitter ed
assistenza domestica.
24Banca del Tempo Isola dElba
- Soggetti promotori associazioni di cittadini
- Obiettivi Intensificare i contatti sociali fra
le persone, incoraggiare uneconomia solidale,
creare una rete di aiuto e di supporto, creare
strumenti per proteggere il patrimonio culturale
dellisola. -
- Azioni 1) Scambi di tempo 2) Mercatino del
Baratto 3) Iniziative di gruppo - Risultati collegamento in rete con altre Banche
del Tempo a livello nazionale, coinvolgimento
attivo delle persone e del territorio.
25Politiche di conciliazione per promuovere
leguaglianza
- Combattere la discriminazione sulla base delle
responsabilità familiari è difficile,
considerando la persistenza del ruolo
tradizionale del maschio breadwinner senza
responsabilità familiari come modello per il
lavoratore ideale. - Perciò, è necessario evidenziare alcuni
orientamenti per misure di conciliazione
vita-lavoro che eliminino ineguaglianze
dopportunità e di trattamento nel mercato del
lavoro.
261) Riconoscere il ruolo di cura degli uomini
- Molte politiche e misure destinate a ridurre i
conflitti fra lavoro e vita ed a proteggere i
lavoratori con responsabilità familiari possono
contribuire, in pratica, a rinforzare la
distribuzione di genere delle responsabilitÃ
familiari ed a perpetuare il modello del maschio
breadwinner. - Una spiegazione è che queste misure presuppongono
che la cura dei familiari a carico sia
responsabilità esclusiva delle donne e falliscono
nel riconoscere che anche gli uomini hanno un
ruolo di cura. - Per esempio, misure correlate a responsabilitÃ
familiari, come congedi parentali dopo il congedo
di maternità obbligatorio or facilitazioni per la
cura dei bambini, dovrebbero essere fruibili sia
da uomini che da donne.
272) Rendere il lavoro più compatibile con la
famiglia
- Attenzione particolare dovrebbe essere data alle
misure generali per migliorare le condizioni
lavorative e la qualità della vita, includendo
misure finalizzate a - la progressiva riduzione dellorario di lavoro
giornaliero e la riduzione dello straordinario - Misure più flessibili circa i turni di lavoro, il
periodo di riposo e le ferie. - Politiche che mettono in crisi il modello del
lavoratore ideale scoraggiando un orario di
lavoro eccessivo e promuovendo la flessibilità di
tutti i lavoratori, aiuterebbero a rendere il
lavoro più compatibile con la vita dei lavoratori
e con la vita familiare per coloro che hanno
responsabilità di cura.
283) Rendere le responsabilità familiari più
compatibili con il lavoro
- Per famiglie con figli, far combaciare gli orari
familiari con il normale orario lavorativo può
risultare difficile gli orari di apertura di
scuole ed asili nido possono non essere
convenienti, non cè possibilità di accudimento
dei bambini durante il pranzo o dopo la scuola,
le vacanze scolastiche sono più lunghe delle
ferie e non necessariamente sincronizzate. - La disponibilità di servizi per linfanzia
accessibili sia in fase prescolastica che per
doposcuola è un fattore chiave per i mantenimento
del posto di lavoro da parte delle donne e per un
alleggerimento del loro carico familiare.
294) Adeguato regolamento e supervisione del
part-time e telelavoro
- E importante assicurare che i termini e le
condizioni dei lavoratori part-time e dei
telelavoratori siano adeguatamente regolate, così
che i lavoratori con responsabilità familiari che
usino tali opzioni non si trovino in situazioni
vulnerabili, pagando un caro prezzo per gli
obblighi familiari.
305) Più equilibrata condivisione degli obblighi
domestici
- Una più equilibrata condivisione degli obblighi
domestici e delle responsabilità familiari
contribuirebbe, in principio, alla riduzione
delle ineguaglianze nel mercato del lavoro fra
uomini e donne. - Ma le ricerche suggeriscono che anche quando gli
uomini trascorrono del tempo condividendo i
compiti domestici, tendono a trascorrere meno
tempo rispetto alle donne.
316) Alleggerire il carico
- Le autorità e gli organi competenti in ogni paese
dovrebbero promuovere azioni pubbliche e private
per alleggerire il carico derivante dalla
responsabilità familiare dei lavoratori. - Trovare modi per alleggerire il carico
contribuirebbe a ridurre gli ostacoli allimpiego
di coloro che sono responsabili di obblighi
domestici.
32Art. 3 legge 53/00 Congedi parentali
- 1. Nei primi 8 anni di vita del bambino, ciascun
genitore ha diritto di astenersi dal lavoro per
un periodo che non può superare il limite di 10
mesi in totale. - Questo diritto compete a
- La madre lavoratrice, dopo il periodo di
astensione obbligatoria, per un periodo non sup a
6 mesi (frazionati o continuativi) - Il padre lavoratore, per un periodo non sup a 6
mesi (frazionati o continuativi) - Se cè un solo genitore, per un periodo non sup a
10 mesi (frazionati o continuativi).
33Art. 3 legge 53/00 Congedi parentali
- 2. Se il padre lavoratore usufruisce di un
congedo per un periodo sup a 3 mesi, il limite di
6 mesi è elevato a 7 mesi, e il limite
complessivo è conseguentemente elevato a 11 mesi. - Entrambi i genitori,alternativamente, hanno
diritto di astenersi dal lavoro durante le
malattie del bambino di età inf a 8 anni, con il
limite di 5 giorni lavorativi per anno per
ciascun genitore.
34Art. 3 legge 53/00 Congedi parentali
- 3. Le lavoratrici hanno diritto all80 della
loro normale retribuzione per tutto il periodo di
astensione obbligatoria - Durante lastensione facoltativa, fino al terzo
anno di vita del bimbo, percepiscono 30 della
retribuzione - Durante lastensione per malattia, fino al terzo
anno di vita del bimbo, percepiscono solo la
contribuzione figurativa. - Tali norme si applicano anche a genitori adottivi
ed affidatari.
35Art. 4 legge 53/2000 Congedi per eventi e cause
particolari
- Il/la lavoratore/trice hanno diritto a un
permesso retribuito di 3 giorni lavorativi in
caso di morte o infermità del coniuge o di un
congiunto - I dipendenti pubblici e privati possono
richiedere, per gravi motivi familiari, un
congedo di due anni, durante il quale non perdono
il loro posto di lavoro e non percepiscono
salario.
36Art. 10 legge 53/2000 Sostituzione di lavoratori
in astensione
- Lassunzione di lavoratori a tempo determinato in
sostituzione di lavoratori in astensione
facoltativa o obbligatoria può avvenire anche un
mese prima rispetto allinizio dellastensione - In caso di lavoratrici autonome, durante il
congedo di maternità , e entro il primo anno della
vita del bimbo, è possibile impiegare un
lavoratore in sostituzione a tempo determinato,
per un periodo massimo di 12 mesi.
37- Art. 11 legge 53/2000 Parti prematuri
- In caso di parto prematuro, il periodo di congedo
obbligatorio (2 mesi) non usato prima del parto è
aggiunto al congedo obbligatorio dopo il parto (3
mesi). - Art. 12 legge 53/2000 FlessibilitÃ
nellastensione obbligatoria - La lavoratrice in gravidanza ha il diritto di
usare il congedo obbligatorio come segue 1 mese
prima del parto e 4 mesi dopo il parto, dietro
autorizzazione del medico curante.
38Art. 13 legge 53/2000 Astensione dal lavoro del
padre lavoratore
- Il padre lavoratore può astenersi dal lavoro nei
primi 3 mesi di vita del bambino se la madre è
morta, gravemente inferma o in caso di
affidamento esclusivo al padre. - Il periodo di congedo facoltativo possono essere
presi dal padre - Nel caso in cui i figli siano affidati al solo
padre - In alternativa alla madre lavoratrice che non se
ne avvalga - Nel caso in cui la madre non sia lav. dipendente
39Art. 19 legge 53/2000 Permessi per lassistenza
a portatori di handicap
- I genitori di un figlio disabile hanno diritto ad
unestensione del congedo giornaliero (1-2 ore al
giorno) fino al terzo anno di vita del bimbo - Possono richiedere un congedo pagato (3 giorni al
mese) fino ai 18 anni del figlio - Continuano ad aver diritto ai 3 giorni al mese di
congedo dopo i 18 anni del figlio se il figlio
vive in famiglia, o se ha bisogno di cure
continuative - Questo congedo può essere preso anche dai
parenti, se i genitori non possono dare
assistenza al figlio disabile.
40Buone pratiche Arezzo Nido interaziendale
Bucaneve
- Soggetto promotore USL 8, cooperativa Koinè,
Federazione Italiana Scuole Materne - Finanziamenti FSE, Ministero del Lavoro e
Regione Toscana - Obiettivi Fornire una possibilità di alta
qualità educativa e sociale alle necessità di
conciliare vita lavorativa e professionale
delle/dei dipendenti dei soggetti partner, in
particolare turniste ed atipiche - Azioni Co-progettazione fra pubblica
amministrazione, USL 8 and cooperativa Koinè per
la pianificazione del servizio, realizzazione di
un nuovo servizio educativo per i figli dei
dipendenti, aperto ai bambini del territorio. - Risultati Apertura del nido Bucaneve per 30
bambini da 4 a 36 mesi. Gli orari di apertura del
nido sono flessibili per rispondere alle
esigenze di varie categorie di lavoratori
41Banca Toscana Maternità in banca
- Soggetto promotore Banca Toscana, Comuni di
Pescara, Teramo, Pisa, Siena - Obiettivi Supporto alla professionalitÃ
femminile durante il periodo di maternità e di
congedo, così che il periodo di assenza dal
lavoro non sia motivo di blocco della crescita
professionale e sia facilitato il rientro in
azienda - Azioni Ricerca quantitativa su dati e bisogni
aziendali, sperimentazioni di interventi di
affiancamento per il reinserimento al lavoro dopo
il congedo, interventi formativi per dirigenti e
resp delle risorse umane sul tema. - Risultati Larga partecipazione di lavoratrici
interessate alliniziativa (70) valutazione
positiva al termine della fase di affiancamento
ricerca sulla normativa in materia
42Prato Progetto Mamme flessibili
- Soggetto promotore Astir, associazione di
cooperative - Obiettivi Rispondere alle esigenze delle
lavoratrici di rientrare gradualmente in servizio
al termine del congedo di maternità ,
telelavorando da casa. - Azioni In 2 anni sono state attivate postazioni
di telelavoro nelle case di 8 donne, dove
lavoravano per il 50 del loro orario di lavoro. - Risultati Esiti molto positivi, perché la
produttività delle lavoratrici è aumentata grazie
al telelavoro.
43Italiana Assicurazioni Concita conciliazione
orari di vita e di lavoro
- Soggetto promotore Comitato Pari OpportunitÃ
Italiana Assicurazioni - Finanziamento l. 53/00, art. 9
- Obiettivi migliorare il clima aziendale,
assumere competenze di gestione delle differenze,
andare incontro alle esigenze di conciliazione
delle lavoratrici e dei lavoratori. - Azioni Sensibilizzazione del personale,
flessibilità negli orari per madri con figli
sotto gli 8 anni o con parenti anziani,
negoziazione delle ora lavorativa tra dirigente e
lavoratore/trice - Risultati 37 lavoratori coinvolti nel progetto,
70 donne e 30 uomini aumento della
flessibilità giornaliera, settimanale, mensile e
annua, nuova cultura della conciliazione in
azienda.
44Italiana Insurance Concita Rientro dalla
maternitÃ
- Soggetto promotore Comitato Pari OpportunitÃ
Italiana Assicurazioni - Finanziamento l. 53/00, art. 9
- Obiettivi migliorare il clima aziendale,
assumere competenze di gestione delle differenze,
facilitare il rientro dal congedo. - Azioni forme di accoglienza personale e
professionale, incontri tra lavoratrice e
responsabile del personale, formazione dei
manager sulla gestione delle differenze e sulla
gestione delle lavoratrici in maternità . - Risultati Piena cooperazione fra datori di
lavoro e lavoratori, maggiore tranquillità per le
lavoratrici che devono andare in maternità .