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Gli incentivi

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Corso base Il conto energia Corso base Parte I Obiettivi del conto energia Diffondere l uso della rinnovabile solare Istituire un sistema di incentivi automatici L ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Gli incentivi


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Gli incentivi
  • Corso base

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Il conto energia
  • Corso base
  • Parte I

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Obiettivi del conto energia
  • Diffondere luso della rinnovabile solare
  • Istituire un sistema di incentivi automatici
  • L'obiettivo nazionale di potenza nominale
    fotovoltaica cumulata da installare e' stabilito
    in 3000 MW entro il 2016.
  • Il limite massimo della potenza elettrica
    cumulativa di tutti gli impianti che possono
    ottenere le tariffe incentivanti e il premio per
    lefficienza energetica degli edifici e'
    stabilito in 1200 MW.

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Definizioni (1)
  • Impianto o sistema solare fotovoltaico (o
    impianto fotovoltaico) e' un impianto di
    produzione di energia elettrica mediante
    conversione diretta della radiazione solare,
    tramite l'effetto fotovoltaico esso e' composto
    principalmente da un insieme di moduli
    fotovoltaici, nel seguito denominati anche
    moduli, uno o piu' gruppi di conversione della
    corrente continua in corrente alternata e altri
    componenti elettrici minori
  • Impianto fotovoltaico non integrato e' l'impianto
    con moduli ubicati al suolo, ovvero con moduli
    collocati, con modalita' diverse dalle tipologie
    di cui agli allegati 2 e 3, sugli elementi di
    arredo urbano e viario, sulle superfici esterne
    degli involucri di edifici, di fabbricati e
    strutture edilizie di qualsiasi funzione e
    destinazione
  • Impianto fotovoltaico parzialmente integrato e'
    l'impianto i cui moduli sono posizionati su
    elementi di arredo urbano e viario, superfici
    esternedegli involucri di edifici, fabbricati,
    strutture edilizie di qualsiasi funzione e
    destinazione
  • Impianto fotovoltaico con integrazione
    architettonica e l'impianto fotovoltaico i cui
    moduli sono integrati in elementi di arredo
    urbano e viario, superfici esterne degli
    involucri di edifici, fabbricati, strutture
    edilizie di qualsiasi funzione e destinazione

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Caratteristiche impianti parzialmente integrati
  • Moduli fotovoltaici installati su tetti piani e
    terrazze di edifici e fabbricati. Qualora sia
    presente una balaustra perimetrale, la quota
    massima, riferita all'asse mediano dei moduli
    fotovoltaici, deve risultare non superiore
    all'altezza minima della stessa balaustra.
  • Moduli fotovoltaici installati su tetti,
    coperture, facciate, balaustre o parapetti di
    edifici e fabbricati in modo complanare alla
    superficie di appoggio senza la sostituzione dei
    materiali che costituiscono le superfici
    d'appoggio stesse.
  • Moduli fotovoltaici installati su elementi di
    arredo urbano, barriere acustiche,
    pensiline,pergole e tettoie in modo complanare
    alla superficie di appoggio senza la sostituzione
    dei materiali che costituiscono le superfici
    d'appoggio stesse.

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Caratteristiche impianti integrati
architettonicamente (1)
  • Sostituzione dei materiali di rivestimento di
    tetti, coperture, facciate di edifici e
    fabbricati con moduli fotovoltaici aventi la
    medesima inclinazione e funzionalita
    architettonica della superficie rivestita
  • Pensiline, pergole e tettoie in cui la struttura
    di copertura sia costituita dai moduli
    fotovoltaici e dai relativi sistemi di supporto
  • Porzioni della copertura di edifici in cui i
    moduli fotovoltaici sostituiscano il materiale
    trasparente o semitrasparente atto a permettere
    l'illuminamento naturale di uno o piu' vani
    interni
  • Barriere acustiche in cui parte dei pannelli
    fonoassorbenti siano sostituiti da moduli
    fotovoltaici
  • Elementi di illuminazione in cui la superficie
    esposta alla radiazione solare degli elementi
    riflettenti sia costituita da moduli fotovoltaici

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Caratteristiche impianti integrati
architettonicamente (2)
  • Frangisole i cui elementi strutturali siano
    costituiti dai moduli fotovoltaici e dai relativi
    sistemi di supporto
  • Balaustre e parapetti in cui i moduli
    fotovoltaici sostituiscano gli elementi di
    rivestimento e copertura
  • Finestre in cui i moduli fotovoltaici
    sostituiscano o integrino le superfici vetrate
    delle finestre stesse
  • Persiane in cui i moduli fotovoltaici
    costituiscano gli elementi strutturali delle
    persiane
  • Qualsiasi superficie descritta nelle tipologie
    precedenti sulla quale i moduli fotovoltaici
    costituiscano rivestimento o copertura aderente
    alla superficie stessa

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Definizioni (2)
  • Potenza nominale (o massima, o di picco, o di
    targa) dell'impianto fotovoltaico e' la potenza
    elettrica dell'impianto, determinata dalla somma
    delle singole potenze nominali (o massime, o di
    picco, o di targa) di ciascun modulo fotovoltaico
    facente parte del medesimo impianto, misurate
    alle condizioni nominali.
  • Condizioni nominali sono le condizioni di prova
    dei moduli fotovoltaici nelle quali sono rilevate
    le prestazioni dei moduli stessi, secondo un
    protocollo definito dalle norme CEI EN 60904-1
  • Energia elettrica prodotta da un impianto
    fotovoltaico e l'energia elettrica misurata
    all'uscita del gruppo di conversione della
    corrente continua in corrente alternata, ivi
    incluso l'eventuale trasformatore, prima che essa
    sia resa disponibile alle utenze elettriche del
    soggetto responsabile e/o immessa nella rete
    elettrica
  • Punto di connessione e' il punto della rete
    elettrica, di competenza del gestore di rete, nel
    quale l'impianto fotovoltaico viene collegato
    alla rete elettrica

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Definizioni (3)
  • Data di entrata in esercizio di un impianto
    fotovoltaico e' la prima data utile a decorrere
    dalla quale sono verificate tutte le seguenti
    condizioni
  • l'impianto e' collegato in parallelo con il
    sistema elettrico
  • risultano installati tutti i contatori necessari
    per la contabilizzazione dell'energia prodotta e
    scambiata o ceduta con la rete
  • risultano attivi i relativi contratti di scambio
    o cessione dell'energia elettrica
  • risultano assolti tutti gli eventuali obblighi
    relativi alla regolazione dell'accesso alle reti
  • Soggetto responsabile e' il soggetto responsabile
    dell'esercizio dell'impianto e che ha diritto,
    nel rispetto delle disposizioni del presente
    decreto, a richiedere e ottenere le tariffe
    incentivanti
  • Soggetto attuatore e' il Gestore dei servizi
    elettrici GSE S.p.a., gia' Gestore della rete
    di trasmissione nazionale S.p.a., di cui al
    decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
    11 maggio 2004
  • Potenziamento e' l'intervento tecnologico
    eseguito su un impianto entrato in esercizio da
    almeno due anni, consistente in un incremento
    della potenza nominale dell'impianto, mediante
    aggiunta di moduli fotovoltaici la cui potenza
    nominale complessiva sia non inferiore a 1 kW, in
    modo da consentire una produzione aggiuntiva
    dell'impianto medesimo, come definita al punto
    seguente

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Definizioni (4)
  • Produzione aggiuntiva di un impianto e'
    l'aumento, ottenuto a seguito di un potenziamento
    ed espresso in kWh, dell'energia elettrica
    prodotta annualmente, di cui alla lettera e),
    rispetto alla produzione annua media prima
    dell'intervento, come definita al punto
    segfuente per i soli interventi di potenziamento
    su impianti non muniti del gruppo di misura
    dell'energia prodotta, la produzione aggiuntiva
    e' pari all'energia elettrica prodotta
    dall'impianto a seguito dell'intervento di
    potenziamento, moltiplicata per il rapporto tra
    l'incremento di potenza nominale dell'impianto,
    ottenuto a seguito dell'intervento di
    potenziamento, e la potenza nominale complessiva
    dell'impianto a seguito dell'intervento di
    potenziamento
  • Produzione annua media di un impianto e' la media
    aritmetica, espressa in kWh, dei valori
    dell'energia elettrica effettivamente prodotta,
    di cui alla lettera e), negli ultimi due anni
    solari, al netto di eventuali periodi di fermata
    dell'impianto eccedenti le ordinarie esigenze
    manutentive

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Definizioni (5)
  • Rifacimento totale e' l'intervento
    impiantistico-tecnologico eseguito su un impianto
    entrato in esercizio da almeno venti anni che
    comporta la sostituzione con componenti nuovi
    almeno di tutti i moduli fotovoltaici e del
    gruppo di conversione della corrente continua in
    corrente alternata
  • Piccola rete isolata e' una rete elettrica cosi'
    come definita dall'art. 2, comma 17, del decreto
    legislativo 16 marzo 1999, n. 79, e successive
    modificazioni e integrazioni
  • Servizio di scambio sul posto e' il servizio di
    cui all'art. 6 del decreto legislativo 29
    dicembre 2003, n. 387, come disciplinato dalla
    deliberazione dell'Autorita' per l'energia
    elettrica e il gas 10 febbraio 2006, n. 28/06, ed
    eventuali successivi aggiornamenti.

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I requisiti
  • Non devono aver beneficiato già di incentivi
  • La potenza nominale degli impianti deve essere
    non inferiore a 1 kW
  • Gli impianti fotovoltaici devono essere entrati
    in esercizio in data successiva alla data di
    entrata in vigore del decreto
  • Gli impianti fotovoltaici e i relativi componenti
    devono essere conformi alle norme tecniche
  • Gli impianti devono essere realizzati con
    componenti di nuova costruzione o comunque non
    gia' impiegati in altri impianti.
  • Devono essere collegati alla rete elettrica o a
    piccole reti isolate con un unico punto di
    connessione

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Semplificazioni amministrative (1)
  • Ai sensi dell'art. 12, comma 5, del decreto
    legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, per la
    costruzione e l'esercizio di impianti
    fotovoltaici per i quali non e' necessaria alcuna
    autorizzazione, come risultante dalla
    legislazione nazionale o regionale vigente in
    relazione alle caratteristiche e alla ubicazione
    dell'impianto, non si da' luogo al procedimento
    unico di cui all'art. 12, comma 4, del medesimo
    decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.387, ed
    e' sufficiente per gli stessi impianti la
    dichiarazione di inizio attivita'.
  • Qualora sia necessaria l'acquisizione di un solo
    provvedimento autorizzativo comunque denominato,
    l'acquisizione del predetto provvedimento
    sostituisce il procedimento unico di cui all'art.
    12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.
    387. Le predette previsioni si applicano anche
    agli impianti che hanno acquisito il diritto alle
    tariffe incentivanti ai sensi dei decreti
    interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio
    2006.

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Semplificazioni amministrative (2)
  • Gli impianti di cui all'art. 2, comma 1, lettere
    b2) e b3), nonche', ai sensi dell'art. 52 del
    decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, gli
    impianti fotovoltaici di potenza non superiore a
    20 kW sono considerati impianti non industriali e
    conseguentemente non sono soggetti alla verifica
    ambientale di cui al decreto del Presidente della
    Repubblica 12 aprile 1996 come modificato ed
    integrato dal decreto del Presidente del
    Consiglio dei Ministri 3 settembre 1999,
    sempreche' non ubicati in aree protette.
  • Ai sensi dell'art. 12, comma 7, del decreto
    legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, anche gli
    impianti fotovoltaici possono essere realizzati
    in aree classificate agricole dai vigenti piani
    urbanistici senza la necessita' di effettuare la
    variazione di destinazione d'uso dei siti di
    ubicazione dei medesimi impianti fotovoltaici.

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Le procedure (1)
  • 1. Inoltro al gestore di rete del progetto
    preliminare dell'impianto
  • 2. Richiesta al gestore della rete della la
    connessione alla rete ai sensi dell'art. 9, comma
    1, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79,
    e di quanto previsto dall'art. 14 del decreto
    legislativo 29 dicembre 2003, n. 387. Per gli
    impianti di potenza nominale non inferiore a 1 kW
    e non superiore a 20 kW, ci si può avvalere del
    servizio di scambio sul posto prodotta.
  • 3. Il gestore della rete secondo la modalità e la
    tempistica stabilita dall'Autorita' per l'energia
    elettrica e il gas comunica il punto di consegna
    ed esegue la connessione dell'impianto alla rete
    elettrica, prevedendo penali nel caso di mancato
    rispetto e definendo le modalita' con le quali
    tali condizioni si applicano anche agli impianti
    che hanno acquisito il diritto alle tariffe
    incentivanti ai sensi dei decreti
    interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio
    2006.
  • 4. A impianto ultimato, comunicazione di
    ultimazione dei lavori.

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Le procedure (2)
  • 5. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in
    esercizio dell'impianto il soggetto responsabile
    e' tenuto a far pervenire al soggetto attuatore
    richiesta di concessione della pertinente tariffa
    incentivante, unitamente alla documentazione
    finale di entrata in esercizio elencata
    nell'allegato 4, fatte salve integrazioni
    definite nel provvedimento di cui all'art. 10,
    comma 1. o
  • 6. Entro sessanta giorni dalla data di
    ricevimento della richiesta, completa di tutta la
    documentazione, il soggetto attuatore comunica al
    soggetto responsabile la tariffa riconosciuta.

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La documentazione (1)
  • 1. Richiesta di concessione della tariffa
    incentivante stampata dal portale e comprensiva
    di data e firma del soggetto responsabile
    (allegato A1 della Delibera AEEG n. 90/07)
  • 2. scheda tecnica finale dimpianto stampata dal
    portale e comprensiva di data, firma e timbro del
  • professionista o tecnico iscritto allalbo
    professionale (allegato A2 della Delibera AEEG n.
    90/07)
  • 3. dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
    stampata dal portale, sottoscritta dal soggetto
    responsabile e corredata da copia fotostatica,
    non autenticata, di un documento di identità del
    sottoscrittore in corso di validità (allegato A4
    della Delibera AEEG n. 90/07)
  • 4. documentazione finale di progetto, realizzata
    in conformità alla norma CEI-02, firmata da
    professionista o tecnico iscritto allalbo
    professionale, corredata da almeno 5 distinte
    fotografie e da elaborati grafici di dettaglio
    dellimpianto (tale documentazione dovrà essere
    fornita anche su CD in formato pdf)

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La documentazione (2)
  • 5. elenco dei moduli fotovoltaici e dei
    convertitori, da fornire su supporto cartaceo
    oppure magnetico indicante modello, marca e
    numero di matricola (preferibilmente inseriti
    nello stesso CD contenente la documentazione
    finale di progetto e le fotografie lelenco dei
    moduli fotovoltaici e dei convertitori deve
    essere comunque caricato nel portale)
  • 6. certificato di collaudo contenente le seguenti
    prove continuità elettrica e connessioni tra i
    moduli, messa a terra di masse scaricatori,
    isolamento dei circuiti elettrici delle masse,
    corretto funzionamento dellimpianto, verifiche
    prestazionali dellimpianto previste dal DM
    19/02/2007 (dal sito del
  • GSE è possibile scaricare un fac-simile del
    certificato di collaudo richiesto)
  • 7. dichiarazione di proprietà dellimmobile
    destinato allinstallazione dellimpianto, ovvero
    autorizzazione allinstallazione dellimpianto
    sottoscritta dal/i proprietario/i dellimmobile

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La documentazione (3)
  • 8. copia del permesso di costruire ottenuto per
    linstallazione dellimpianto ovvero copia della
    denuncia di inizio attività qualora non sia
    necessario né il permesso di costruire né la
    denuncia di inizio attività, il soggetto
    responsabile dellimpianto deve esplicitare tale
    situazione con unapposita dichiarazione
  • 9. copia della comunicazione con la quale il
    gestore della rete locale ha notificato al
    soggetto responsabile dellimpianto il codice
    identificativo del punto di connessione alla rete
    dellimpianto fotovoltaico (cosiddetto POD
    definito allarticolo 37, comma 37.1, della
    deliberazione n. 111/06).
  • 10. copia della denuncia di apertura di officina
    elettrica presentata allUTF (soltanto per
    impianti superiori a 20 kWp o superiori a 30 kWp
    se ricadenti in territori montani) oppure, se
    limpianto immette tutta lenergia prodotta nella
    rete, copia della comunicazione fatta allUTF
    sulle caratteristiche dellimpianto (circolare
    17/D del 28 maggio 2007 dellAgenzia delle
    Dogane disposizioni applicative del Dlgs 2
    febbraio 2007, n. 26).

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Destinatario delle domande
  • Gestore dei Servizi Elettrici - GSE S.p.A.
  • Viale Maresciallo Pilsudski 92, 00197 Roma
  • riportando sul plico esterno la seguente
    dicitura
  • GSE Incentivazione impianti fotovoltaici ai
    sensi del DM 19/02/2007 Richiesta di
    Concessione della tariffa incentivante - Numero
    Identificativo Impianto (N .).
  • Le richieste di incentivazione possono essere
    fatte pervenire al GSE tramite
  • plico raccomandato con avviso di ricevimento
    (A.R.)
  • posta celere, prioritaria o ordinaria
  • corriere
  • consegna a mano.
  • Ciascun plico deve contenere una sola richiesta.

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Le tariffe incentivanti per 20 anni
Potenza nominale dellimpianto Non integrato Parzialmente integrato Integrato
Tra uno e tre kw 0.40 0.44 0.49
Compresa tra 3.1 e 20 kw 0.38 0.42 0.46
Maggiore di 20 kw 0.36 0.40 0.44
22
Un premio aggiuntivo alle tariffe (5)
  • Autoproduttore
  • Impianti il cui soggetto responsabile e' una
    scuola pubblica o paritaria di qualunque ordine e
    grado o una struttura sanitaria pubblica
  • Superfici esterne degli involucri di edifici,
    fabbricati, strutture edilizie di destinazione
    agricola, in sostituzione di coperture in eternit
    o comunque contenenti amianto
  • Enti locali con popolazione residente inferiore a
    5000 abitanti

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Gli impianti realizzati con il conto energia
24
Irradiazione
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Costi e ricavi
  • Costi
  • Elevato investimento iniziale
  • Costi di esercizio sono ridotti al minimo in
    quanto lirragiamento solare è gratuito
  • Costi di manutenzione sono limitati poiché il
    sistema, nella maggior parte dei casi, è privo di
    parti in movimento.
  • Costo di un impianto si aggira tra 5000 e 7000
    euro per chilowatt di potenza installata.
  • La fornitura dei moduli rappresenta la voce di
    costo più rilevante e spesse volte può superare
    il 60 dellintero costo dellimpianto.
  • I costi di esercizio e manutenzione annui sono
    abitualmente stimati in circa 1-1,5 del costo
    dellimpianto.
  • La vita utile dellimpianto è calcolata in almeno
    20 anni e, a partire dal decimo anno, è buona
    norma prevedere interventi di manutenzione
    straordinaria per la sostituzione di alcuni
    componenti elettrici, soprattutto dellinverter.
  • Ricavi
  • Tariffe incentivanti riconosciute a tutta
    lenergia elettrica prodotta dallimpianto
    fotovoltaico
  • I premi aggiuntivi per il risparmio energetico
    o per altre determinate condizioni
  • Valorizzazione dallenergia elettrica prodotta
    dallimpianto

26
Regime fiscale e ritorno investimento
  • Regime fiscale da applicare ai ricavi
  • Il regime fiscale di tassazione agisce sui
    seguenti ricavi ottenuti dal soggetto
    responsabile
  • 1. tariffe incentivanti ottenute per lenergia
    prodotta dallimpianto
  • 2. vendita dellenergia prodotta dallimpianto e
    ceduta al distributore locale (gestore di rete).
  • Le modalità di tassazione dei suddetti ricavi
    dipendono dal tipo di servizio effettuato
    dallimpianto
  • Ritorno investimento
  • Italia settentrionale 11 13 anni
  • Italia centrale 9 11 anni
  • Italia meridionale 7 9 anni

27
Geotermia
28
Il PO Calabria 2007-2013
  • Corso base
  • Parte II

29
Asse II Energia e ambiente
30
Obiettivi operativi e linee di intervento
31
Gli obiettivi (1)
  • Obiettivo Operativo 2.1.1 - Diversificare le
    fonti energetiche e aumentare l'energia prodotta
    da fonti rinnovabili.
  • realizzazione di impianti per la produzione di
    energia da fonti rinnovabili che assicurino un
    saldo ambientale positivo, riducano il consumo di
    fonti energetiche primarie e i costi energetici
    di specifiche filiere produttive e/o servizi
    pubblici, che siano ubicati in prossimità degli
    utilizzatori dellenergia e, ove possibile,
    attivino produzioni di tecnologie avanzate e
    impianti nel settore energetico
  • la realizzazione di impianti e microimpianti
    diffusi per lutilizzo di risorse endogene per la
    produzione di energia e per la produzione di
    biocarburanti e biocombustibili allinterno di
    specifiche filiere agroenergetiche
  • la realizzazione di iniziative pilota di ricerca
    e sperimentazione finalizzate allo sviluppo di
    prototipi e prodotti industriali di tecnologie e
    impianti per le filiere produttive connesse
    allutilizzo di energia prodotta da fonti
    rinnovabili.

32
Gli obiettivi (2)
  • Obiettivo Operativo 2.1.2 - Promuovere
    l'efficienza energetica e il risparmio
    dell'energia.
  • definire, sperimentare e diffondere modelli di
    utilizzazione razionale dellenergia per la
    diminuzione dei consumi di energia negli usi
    finali (uso civile, uso produttivo) e la
    riduzione delle emissioni climalteranti
  • migliorare lefficienza energetica e ambientale
    nellutilizzazione finale dellenergia anche
    attraverso lo sviluppo della cogenerazione
    diffusa (di elettricità e calore) e della
    trigenerazione (di elettricità, calore e freddo).
  • Obiettivo Operativo 2.1.3 - Incrementare la
    disponibilità di risorse energetiche per usi
    civili e produttivi e l'affidabilità dei servizi
    di distribuzione.

33
Le linee di intervento (1)
  • Linea di Intervento 2.1.1.1 - Azioni per la
    realizzazione di impianti per la produzione di
    energia da fonti rinnovabili.
  • La Linea di Intervento prevede il sostegno, nel
    rispetto della normativa comunitaria e nazionale
    sulle fonti rinnovabili di energia, alla
    realizzazione di impianti per la produzione di
    energia da fonti rinnovabili che
  • assicurino un saldo ambientale positivo
  • siano ubicati in prossimità degli utilizzatori
  • riducano il consumo delle fonti energetiche
    primarie e i costi energetici di specifiche
    filiere produttive e/o servizi pubblici
  • attivino, ove possibile, produzioni di tecnologie
    avanzate e impianti nel settore energetico.
  • I progetti devono riguardare prioritariamente le
    seguenti fonti rinnovabili di energia i) solare
    termico a bassa e ad alta temperatura ii) solare
    fotovoltaico iii) idrico iv) eolico.

34
Le linee di intervento (2)
  • Linea di Intervento 2.1.1.2 - Azioni per la
    realizzazione di impianti per l'utilizzo di
    risorse endogene per la produzione di energia e
    per la produzione di biocarburanti e
    biocombustibili.
  • Iimpianti, che utilizzano tecnologie
    agroenergetiche, per la produzione di energia
    elettrica e energia termica da biomasse
    agroforestali, residui zootecnici e
    agroindustriali
  • Impianti che utilizzano colture energetiche no
    food per la produzione di biocarburanti e
  • biocombustibili
  • Impianti, che utilizzano biomasse per la
    produzione di biocarburanti e biocombustibili di
    seconda
  • generazione.

35
Le linee di intervento (3)
  • Linea di Intervento 2.1.1.3 - Iniziative Pilota
    per la sperimentazione di tecnologie, prototipi e
    impianti
  • Tecnologie e prototipi per lutilizzo di energia
    prodotta da fonti rinnovabili, con ricadute
    dirette nellindustria impiantistica
  • Tecnologie e prototipi rivolti allutilizzo della
    luce solare naturale allinterno degli edifici
  • Progetti pilota innovativi per la realizzazione
    di impianti sperimentali per la produzione,
    limmagazzinamento e lutilizzazione di energia,
    idrogeno e bioetanolo da fonti rinnovabili
  • Progetti pilota per la sperimentazione di
    impianti solari innovativi per il riscaldamento
    ed il raffrescamento degli edifici
  • Progetti pilota innovativi per la realizzazione
    di impianti sperimentali per la produzione e
    lutilizzazione di energia da fonti rinnovabili.

36
Le linee di intervento (4)
  • Linea di Intervento 2.1.2.1 - Azioni per la
    definizione, sperimentazione e diffusione di
    modelli di utilizzazione razionale dell'energia
    per la diminuzione dei consumi negli usi finali
    civili e industriali.
  • Linea di Intervento 2.1.2.2 - Azioni per
    migliorare l'efficienza energetica e ambientale
    nell'utilizzazione finale dell'energia attraverso
    lo sviluppo della cogenerazione e della
    trigenerazione.
  • Progetti pubblici di cogenerazione di elettricità
    e calore per la produzione di energia elettrica e
    calore
  • Progetti pubblici di trigenerazione di
    elettricità, calore e freddo per la produzione di
    energia elettrica, il teleriscaldamento e il
    teleraffrescamento, nellambito di determinati
    bacini di utenza da
  • individuare
  • Aiuti ambientali agli investimenti delle imprese
    in misure di risparmio energetico
  • Aiuti ambientali agli investimenti nella
    cogenerazione ad alto rendimento
  • Aiuti ambientali agli investimenti delle imprese
    per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

37
Le linee di intervento (5)
  • Linea di Intervento 2.1.3.1 - Azioni per il
    completamento della rete di distribuzione del
    metano e per il miglioramento del servizio
    elettrico.
  • Progetti per la realizzazione delle reti di
    distribuzione del metano nelle aree della regione
    (aree interne) nelle quali la domanda dellutenza
    non raggiunge la soglia minima per attivare gli
    investimenti degli Operatori privati
  • Progetti per migliorare le condizioni di qualità
    ed affidabilità di erogazione del servizio di
    fornitura di energia elettrica alle imprese nelle
    aree della regione nelle quali la domanda
    dellutenza non raggiunge la soglia minima per
    attivare i necessari investimenti degli Operatori
    privati
  • Realizzazione di un sistema di monitoraggio
    regionale per la verifica della qualità dei
    servizi di trasporto e distribuzione dellenergia
    elettrica e del metano.

38
Il POI 2007-2013
  • Corso base
  • Parte III

39
La strategia di integrazione
40
Gli assi del POI e gli obiettivi specifici
  • Asse I Produzione di energia da fonti
    rinnovabili (Promuovere e sperimentare forme
    avanzate di interventi integrati e di filiera
    finalizzati allaumento della produzione di
    energia da fonti rinnovabili)
  • Asse II Efficienza energetica ed ottimizzazione
    del sistema energetico (Promuovere lefficienza
    energetica e ridurre gli ostacoli materiali e
    immateriali che limitano lottimizzazione del
    sistema).
  • Asse III Assistenza Tecnica e azioni di
    accompagnamento (Migliorare lefficienza e la
    qualità dellattuazione e la conoscenza del
    Programma)

41
Obiettivi operativi dellasse I
  • 1. Identificare e realizzare modelli di
    intervento integrati e di filiera per le fonti
    rinnovabili
  • 2. Promuovere e sostenere lutilizzo delle fonti
    rinnovabili per il risparmio energetico degli
    edifici pubblici e utenze pubbliche o ad uso
    pubblico
  • 3. Identificare e realizzare interventi
    sperimentali per ampliare il potenziale
    sfruttabile di fonti di energia rinnovabili
  • 4. Definire e realizzare modalità e interventi
    finalizzati allaumento della produzione di FER
    in territori individuati per il loro valore
    ambientale e naturale.

42
Asse I
43
Asse I segue
44
Linee intervento 1.1
  • Realizzazione di impianti a biomassa allinterno
    di distretti produttivi che si sviluppano, in
    molti casi, in ambiti interregionali (si pensi ai
    distretti della lavorazione del legno e del
    mobile imbottito),. Ogni impianto userebbe gli
    scarti e i residui prodotti allinterno del
    distretto e restituirebbe allo stesso distretto
    energia elettrica e termica per la copertura del
    fabbisogno delle aziende del distretto
  • Interventi che prevedano limpiego per scopi
    energetici degli incrementi annui di biomassa
    provenienti da messa a coltura di biomasse in
    territori in stato di dissesto ogni intervento
    dovrebbe essere preceduto da un esame del
    contesto idrogeologico e pedoclimatico
    finalizzato a individuare le essenze che
    assicurano la miglior resa per ettaro e,
    contestualmente, i migliori risultati in termini
    di prevenzione del rischio idrogeologico. Ogni
    impianto di produzione energetica sarebbe
    dimensionato sulla produzione di biomassa
    prevista, e realizzato secondo criteri di
    modularità, in modo da rispondere a criteri di
    funzionalità rispetto al programma di messa a
    coltura delle biomasse
  • Interventi che utilizzino per scopi energetici
    gli scarti delle manutenzioni boschive, in
    particolare quelli ottenuti da programmi di
    prevenzione degli incendi in zone a rischio. Si
    tratterebbe di interventi da realizzare in aree
    nelle quali le statistiche sugli incendi
    suggeriscono interventi costruzione di linee
    tagliafuoco e di gestione dei boschi, i cui
    scarti e sottoprodotti dovrebbero essere
    destinati alla valorizzazione energetica in
    impianti appositamente dimensionati

45
Linee intervento 1.1 (segue)
  • Realizzazione di impianti a biomassa con impiego
    del calore cogenerato per la dissalazione
    dellacqua da destinare a scopi irrigui,
    industriali o potabili. Si tratta di intervenire
    in realtà nelle quali sussistono difficoltà di
    approvvigionamento di acqua. Anche in tale
    ambito, visto che la problematica investe
    territori che travalicano i confini
    amministrativi delle singole Regioni, gli
    interventi non possono che rivestire carattere di
    interregionalità. A titolo esemplificativo,
    limpiego del calore cogenerato per la
    dissalazione dellacqua in impianti di potenza
    elettrica dellordine del MW può assicurare la
    produzione di 15-20 milioni di litri di acqua
    lanno. Pertanto, un impianto di 10 MW sarebbe in
    grado di assicurare la copertura del fabbisogno
    dacqua per oltre 2000 persone (assumendo un
    fabbisogno pro capite di circa 200 litri/giorno)
  • Sostegno alla realizzazione di impianti
    innovativi di trasformazione in biocarburanti
    della materia prima agricola proveniente dai
    suoli agricoli riconvertiti a coltivazioni
    bioenergetiche, in connessione con i programmi di
    sviluppo rurale e nel rispetto dellammissibilità
    della spesa dei fondi comunitari. Per questi
    interventi, la filiera di trasformazione e di
    utilizzo può non essere locale, dal momento che
    la politica europea e nazionale di incentivazione
    dei biocarburanti ne prevede lutilizzo su larga
    scala, prioritariamente in miscelazione con
    carburanti petroliferi.

46
Linee intervento 1.1 (segue)
  • Realizzazione di centrali di piccola-media taglia
    a servizio di un sistema di teleriscalmento
    teleraffrescamento, alimentate da un mix di
    biomasse provenienti dalla manutenzione di
    terreni marginali (ad esempio, pertinenze
    stradali e ferroviarie) e non. Il ricorso a
    impianti decentrati e di dimensioni ridotte
    consentirebbe un approvvigionamento locale della
    materia prima, limitando i costi economici e
    ambientali del trasporto e riducendo la
    dipendenza dalle importazioni.
  • Realizzazione di iniziative che trasformano gli
    scarti delle lavorazioni agricola ed
    agroalimentare e/o la frazione organica della
    raccolta differenziata in biogas di alta qualità
    mediante fermentazione anaerobica abbinando la
    riduzione dei costi aziendali, la produzione di
    energia e ladozione di pratiche di smaltimento
    di rifiuti più corrette.

47
Indicatori asse I
48
Obiettivi operativi dellAsse II
  • 1. Identificare e realizzare modelli di
    intervento integrati e di filiera per
    l'efficienza energetica
  • 2. Sperimentare e realizzare forme avanzate di
    interventi di efficientamento energetico su
    edifici e utenze pubbliche o ad uso pubblico
  • 3. Definire e realizzare modalità e interventi
    finalizzati allaumento della produzione di FER e
    allefficienza energetica in territori
    individuati per il loro valore ambientale e
    naturale
  • 4. Potenziare e adeguare linfrastruttura della
    rete di trasporto ai fini della diffusione delle
    fonti rinnovabili e della piccola e micro
    cogenerazione e il teleriscaldamento
  • 5. Migliorare le conoscenze, le competenze e
    laccettabilità sociale in materia di energie
    rinnovabili ed efficienza energetica

49
Asse II
50
Indicatori asse II (1)
51
Indicatori asse II (2)
52
Obiettivi operativi dellAsse III
  • 1. Approfondire lanalisi del potenziale
    sfruttabile ai fini energetici
  • 2. Rafforzamento della capacità di indirizzo e di
    gestione del Programma
  • 3. Rafforzamento della capacità strategica e di
    comunicazione del Programma

53
Asse III
54
Il PII Progetto di innovazione industriale
Efficienza energetica
  • Corso base
  • Parte IV

55
Obiettivi
  • Sviluppare una nuova tecnologia e/o integrare
    tecnologie esistenti in sistemi innovativi
    complessi multifunzionali e/o sviluppare modelli
    applicativi totalmente nuovi, in grado di
    modificare sostanzialmente i prodotti/processi e
    il loro contenuto di conoscenza e valore
    aggiunto, ovvero sviluppare lapplicazione in un
    contesto nuovo di una tecnologia esistente o di
    una sua evoluzione, in grado di determinare un
    significativo cambiamento dei prodotti/processi
  • Modificare sensibilmente lo stato dellarte
    tecnologico, in modo da incidere sulla
    competitività a livello internazionale
  • Realizzare e qualificare un prototipo del
    prodotto e/o servizio innovativo che abbia
    validità industriale
  • Essere proposti da un partenariato qualificato,
    che preveda la partecipazione significativa di
    PMI
  • Prevedere modalità realizzative, finanziarie e
    gestionali, nonché un programma di utilizzo dei
    risultati, che garantiscano il pieno
    conseguimento degli obiettivi prefissati.

56
Aree di intervento ad alto potenziale innovativo
(1)
  • a1) solare fotovoltaico
  • 1. tecnologie innovative per la produzione di
    celle di silicio ad alta efficienza e a costi
    competitivi
  • 2. tecnologie innovative per la produzione di
    celle a film sottili o con soluzioni innovative
    di terza generazione
  • 3. sistemi innovativi a concentrazione per
    fotovoltaico
  • 4. componenti innovative per applicazioni
    nelledilizia, che integrino celle fotovoltaiche
    nei materiali di rivestimento e di supporto e
    nelle superfici vetrate
  • 5. tecnologie innovative per la produzione di
    collettori ibridi termicofotovoltaico

57
Aree di intervento ad alto potenziale innovativo
(2)
  • a2) solare termodinamico
  • 1. tecnologie innovative di generazione di
    energia da fonte solare a media e alta
    temperatura ad elevata efficienza
  • 2. tecnologie solari innovative per la
    dissalazione
  • 3. impianti dimostrativi per applicazioni
    multifunzione (dissalazione acqua di mare, calore
    per processi industriali, climatizzazione)
  • a3) bioenergia e produzione di energia dai
    rifiuti
  • 1. tecnologie innovative per la produzione di
    biocombustibili di seconda e terza generazione,
    anche con utilizzo di materiali di scarto
  • 2. tecnologie innovative per la produzione di
    energia da rifiuti speciali con minimizzazione
    dellimpatto ambientale

58
Aree di intervento ad alto potenziale innovativo
(3)
  • a4) celle a combustibile e idrogeno
  • 1. microcogeneratori basati su celle a
    combustibile con potenza rispettivamente di 3 e
    30 KW con caratteristiche di prestazioni, di
    affidabilità e di impatto ambientale tali da
    garantirne una significativa competitività sul
    mercato
  • 2. sistemi innovativi di accumulo di idrogeno per
    applicazioni stazionarie e di trasporto che, a
    seconda delle applicazioni consentano vantaggi
    sostanziali in termini di costi (applicazioni
    stazionarie) e/o di pesi e ingombri (applicazioni
    di trasporto) rispetto ai sistemi convenzionali
    di accumulo in serbatoi ad altissima pressione.
  • a5) generazione distribuita
  • 1. tecnologie innovative per la produzione di un
    microcogeneratore di taglia 0.5-1.5 kW, con basse
    emissioni specifiche e integrato di tutti i
    controlli e gli ausiliari per nterfacciarsi con
    la rete elettrica.

59
Aree di intervento ad alto potenziale applicativo
(1)
  • b1) eolico
  • 1. impianti dimostrativi non convenzionali per la
    conversione di energia eolica di tipologia
    offshore (anche in mare aperto) o ad alta quota
  • 2. impianti dimostrativi ad alta efficienza nel
    campo delle basse potenze (inferiore ai 200 kW) a
    basso impatto ambientale e in grado di funzionare
    anche a basse velocità del vento
  • b2) materiali ad alta efficienza per ledilizia e
    architettura bioclimatica
  • 1. tecnologie innovative per la produzione di
    componenti per ledilizia a costi competitivi e
    ad alto potenziale dintegrazione
  • 2. sistemi dimostrativi innovativi per la
    minimizzazione dei flussi energetici per edilizia
    complessa (terziario, ospedali, centri
    commerciali)

60
Aree di intervento ad alto potenziale applicativo
(2)
  • b3) macchine e motori elettrici ad alta
    efficienza
  • 1. tecnologie innovative per la produzione a
    costi competitivi di motori ad alta efficienza di
    classe EFF1 o superiore
  • b4) tecnologie avanzate per illuminazione
  • 1. tecnologie innovative per la produzione di
    sistemi di illuminazione e segnalazione ad
    altissima efficienza per esterni basate su
    elettroluminescenza organica e/o diodi
    elettroluminescenti
  • 2. tecnologie innovative per la produzione di
    sistemi di illuminazione per interni basate su
    elettroluminescenza organica e/o diodi
    elettroluminescenti

61
Aree di intervento ad alto potenziale applicativo
(3)
  • b5) elettrodomestici ad alta efficienza
    energetica
  • 1. tecnologie innovative per la produzione di
    elettrodomestici ad altissima efficienza, con
    ridotto impatto ambientale sullintero ciclo di
    vita in termini di riuso di materiali sia in fase
    di assemblaggio che di disassemblaggio
  • 2. tecnologie innovative finalizzate a sfruttare
    le complementarietà dei componenti, attraverso
    lintegrazione di sistemi di domotica volti a
    massimizzare i recuperi di energia e ottimizzarne
    lutilizzo
  • b6) tecnologie per lefficientamento energetico
    dei processi industriali
  • 1. tecnologie innovative e a costi competitivi
    per lo sviluppo di sistemi di combustione MILD
    Moderate and Intense Low Oxigen
    Dilution-(combustione senza fiamma).

62
Caratteristiche dei programmi (1)
  • I programmi devono prevedere attività di ricerca
    industriale e di sviluppo sperimentale che si
    concludono con la realizzazione di un prototipo
    esplicativo del prodotto o servizio innovativo.
  • In ogni caso, limporto dei costi agevolabili
    relativi allo sviluppo sperimentale deve essere
    superiore al 50 del totale dei costi
    agevolabili.
  • Ogni programma deve essere realizzato in forma
    congiunta da più soggetti, attraverso espliciti
    accordi di collaborazione, formalizzati o da
    formalizzare mediante appositi contratti e/o la
    costituzione di consorzi e altre forme di
    associazione, anche temporanee, tra imprese.
  • Alla data di presentazione della domanda deve
    risultare sottoscritto un esplicito accordo (ATI
    o RTI) che definisca con chiarezza gli aspetti
    relativi alla proprietà e allutilizzo dei
    risultati.
  • I soggetti richiedenti devono indicare, allatto
    della domanda di agevolazioni, la banca alla
    quale dovranno essere erogate le agevolazioni.

63
Caratteristiche dei programmi (2)
  • Ogni programma deve prevedere la presenza di
    almeno un organismo di ricerca che, attraverso la
    partecipazione diretta ai costi ovvero lo
    svolgimento di attività di ricerca contrattuale,
    svolga un ruolo qualificato e coerente con gli
    obiettivi del programma. Lorganismo di ricerca
    deve essere indicato nella domanda di
    agevolazione.
  • Per ogni programma deve essere individuato il
    primo proponente, intendendosi per tale
    limpresa partecipante cui compete il ruolo di
    coordinatore del programma stesso e della sua
    attuazione, nonché di referente ufficiale nei
    confronti del Ministero.
  • Limporto complessivo dei costi agevolabili
    previsti da ciascun programma non può essere
    inferiore a 10 milioni di euro.
  • Ai fini dellammissibilità i programmi devono
    essere avviati successivamente alla presentazione
    della domanda di agevolazioni.

64
Spese ammissibili
  • a) il personale, relativamente alle retribuzioni
    lorde, compreso il contributo del datore di
    lavoro, per ricercatori, tecnici e altro
    personale ausiliario purché impiegati per la
    realizzazione del progetto. Viene preso in
    considerazione il personale dipendente, compreso
    quello con contratto a progetto
  • b) gli strumenti e le attrezzature di nuova
    acquisizione, nella misura e per il periodo in
    cui sono utilizzati per il programma, nel limite
    delle quote di ammortamento fiscali ordinarie
  • c) i fabbricati, nella misura e per il periodo in
    cui sono utilizzati per il programma di ricerca e
    sviluppo, nel limite delle quote di ammortamento
    fiscali ordinarie
  • d) la ricerca contrattuale, le competenze
    tecniche ed i brevetti, acquisiti o ottenuti in
    licenza da soggetti esterni, nonché i servizi di
    consulenza ed i servizi equivalenti utilizzati
    esclusivamente per lattività del programma,
    inclusa lacquisizione dei risultati di ricerca,
    di brevetti e di know-how, di diritti di licenza,
    nellambito di unoperazione effettuata alle
    normali condizioni di mercato
  • e) spese generali supplementari, basate su costi
    effettivi direttamente imputabili al programma
    sulla base di un calcolo pro rata secondo un
    metodo equo e corretto debitamente giustificato
  • f) altri costi di esercizio, inclusi i costi di
    materiali, forniture e prodotti analoghi (ad es.
    componentistica per la realizzazione del
    prototipo, materie prime per la sperimentazione,
    ecc.), connessi direttamente al programma.

65
La proposta tecnica (1)
  • Sezione 1 contenuti tecnico scientifici del
    programma
  • Questa sezione della proposta tecnica deve
    descrivere le caratteristiche tecniche,
    funzionali e dinnovazione tecnologica del
    programma in termini di
  • a) collocazione del programma rispetto allarea
    tecnologica di riferimento
  • b) indicazioni delle principali problematiche
    tecnico - scientifiche da risolvere per
    conseguire gli obiettivi del programma e delle
    soluzioni che si intendono adottare
  • c) avanzamento portato dal programma rispetto
    allo stato dellarte ed alla situazione della
    concorrenza
  • d) specifica tecnica del prodotto/servizio di cui
    sintende realizzare il prototipo, scomposizione
    del prodotto/servizio in termini di sottosistemi
    e componenti (rappresentazione ad albero del
    prodotto/servizio).

66
La proposta tecnica (2)
  • Sezione 2 piano di lavoro
  • Questa sezione della proposta tecnica deve
    descrive le modalità di realizzazione della
    soluzione tecnica proposta in termini di
  • a) scomposizione del programma in attività
    elementari (pacchi di lavoro), per ciascuna delle
    quali deve essere specificata
  • i. la responsabilità di esecuzione di uno dei
    soggetti proponenti
  • ii. le eventuali conoscenze, moduli, elementi
    componenti o risultati, già disponibili o
    acquisibili commercialmente, necessari per la
    realizzazione dell attività
  • iii. lappartenenza ad una delle due categorie di
    attività di ricerca industriale o di sviluppo
    sperimentale
  • iv. lallocazione delle risorse tecniche ed umane
    in funzione delle attività da svolgere,
    descrivendone le caratteristiche, anche con
    riferimento alla specializzazione e alla
    suddivisione per sesso
  • v. i risultati specifici dellattività
  • vi. la sede territoriale presso cui saranno
    svolte le attività, distinte in ricerca
    industriale e sviluppo sperimentale.
  • b) pianificazione delle attività elementari, che
    dettagli e identifichi le relazioni di
    collegamento logico e definisca una tempistica
    realistica ed accettabile delle attività e delle
    relative uscite del programma, con evidenza degli
    eventi cardine (milestone) da utilizzare per la
    verifica dello stato di avanzamento del
    programma
  • c) lista dei risultati del programma
    (deliverable) in relazione agli eventi ed alle
    fasi/sottofasi previste
  • d) identificazione, analisi e modalità di
    risposta ai rischi e alle criticità del
    programma
  • e) le modalità ed i parametri di verifica
    proposti per la valutazione in itinere e finale
    del programma, che consentano di valutarne
    lavanzamento e i risultati rispetto agli
    obiettivi prefissati.
  • Sezione 3 proposta gestionale
  • Questa sezione della proposta tecnica deve
    descrivere il modello gestionale utilizzato nel
    programma in termini di
  • a) struttura organizzativa del partenariato
    proponente, attraverso lindicazione del ruolo
    attribuito a ciascun soggetto e la puntuale
    descrizione degli accordi di collaborazione, già
    formalizzati o da formalizzare al momento
    dellottenimento delle agevolazioni richieste
    descrizione del ruolo e delle attività svolte
    dagli organismi di ricerca nel caso in cui non
    siano direttamente coinvolti nel partenariato
  • b) profilo dei soggetti proponenti e loro
    esperienza pregressa alle attività del programma
  • c) identificazione del responsabile di progetto
    complessivo del programma e di altre persone
    chiave, tra le quali almeno un responsabile per
    le attività svolte da ciascun soggetto componente
    il partenariato proponente, dotati di unadeguata
    e dimostrabile qualificazione rispetto ai ruoli
    assegnati (curricula)

67
La proposta tecnica (2)
  • Sezione 2 piano di lavoro
  • Questa sezione della proposta tecnica deve
    descrive le modalità di realizzazione della
    soluzione tecnica proposta in termini di
  • a) scomposizione del programma in attività
    elementari (pacchi di lavoro), per ciascuna delle
    quali deve essere specificata
  • i. la responsabilità di esecuzione di uno dei
    soggetti proponenti
  • ii. le eventuali conoscenze, moduli, elementi
    componenti o risultati, già disponibili o
    acquisibili commercialmente, necessari per la
    realizzazione dell attività
  • iii. lappartenenza ad una delle due categorie di
    attività di ricerca industriale o di sviluppo
    sperimentale
  • iv. lallocazione delle risorse tecniche ed umane
    in funzione delle attività da svolgere,
    descrivendone le caratteristiche, anche con
    riferimento alla specializzazione e alla
    suddivisione per sesso
  • v. i risultati specifici dellattività
  • vi. la sede territoriale presso cui saranno
    svolte le attività, distinte in ricerca
    industriale e sviluppo sperimentale.

68
La proposta tecnica (3)
  • Sezione 2 piano di lavoro
  • b) pianificazione delle attività elementari, che
    dettagli e identifichi le relazioni di
    collegamento logico e definisca una tempistica
    realistica ed accettabile delle attività e delle
    relative uscite del programma, con evidenza degli
    eventi cardine (milestone) da utilizzare per la
    verifica dello stato di avanzamento del
    programma
  • c) lista dei risultati del programma
    (deliverable) in relazione agli eventi ed alle
    fasi/sottofasi previste
  • d) identificazione, analisi e modalità di
    risposta ai rischi e alle criticità del
    programma
  • e) le modalità ed i parametri di verifica
    proposti per la valutazione in itinere e finale
    del programma, che consentano di valutarne
    lavanzamento e i risultati rispetto agli
    obiettivi prefissati.

69
La proposta tecnica (4)
  • Sezione 3 proposta gestionale
  • Questa sezione della proposta tecnica deve
    descrivere il modello gestionale utilizzato nel
    programma in termini di
  • a) struttura organizzativa del partenariato
    proponente, attraverso lindicazione del ruolo
    attribuito a ciascun soggetto e la puntuale
    descrizione degli accordi di collaborazione, già
    formalizzati o da formalizzare al momento
    dellottenimento delle agevolazioni richieste
    descrizione del ruolo e delle attività svolte
    dagli organismi di ricerca nel caso in cui non
    siano direttamente coinvolti nel partenariato
  • b) profilo dei soggetti proponenti e loro
    esperienza pregressa alle attività del programma
  • c) identificazione del responsabile di progetto
    complessivo del programma e di altre persone
    chiave, tra le quali almeno un responsabile per
    le attività svolte da ciascun soggetto componente
    il partenariato proponente, dotati di unadeguata
    e dimostrabile qualificazione rispetto ai ruoli
    assegnati (curricula)
  • d) piano di management per la descrizione delle
    procedure adottate per la gestione delle
    attività, anche con riferimento allapplicazione
    di strumenti di conciliazione vita lavoro volti a
    garantire unequilibrata partecipazione di genere
    al programma, con particolare attenzione
    allattività previste dal primo proponente per il
    controllo ed il coordinamento dei partner e la
    gestione dei rischi e delle criticità del
    programma.

70
La proposta tecnica (5)
  • Sezione 4 proposta economico-finanziaria
  • Questa parte della proposta tecnica deve fornire
    tutti i dati relativi alla determinazione dei
    costi che sono necessari per limplementazione
    della soluzione proposta, nel rispetto dei tempi
    di realizzazione richiesti. Sulla base del
    modello gestionale individuato, tali dati sono
  • a) unesposizione dei costi del programma,
    dettagliata per pacco di lavoro, per voce costo
    di cui allarticolo 5 del decreto e per soggetto
    richiedente. In particolare, la quantificazione
    dei costi del personale deve risultare
  • i. dallimpegno - espresso in mesi/uomo -
    richiesto per lo svolgimento delle attività da
    parte di specifiche figure professionali
  • ii. dai costi unitari delle suddette figure
    professionali
  • b) una pianificazione dei costi massimi
    agevolabili suddivisi per attività di ricerca
    industriale e sviluppo sperimentale, per ciascun
    soggetto componente il partenariato,coerente con
    quanto descritto al precedente punto a), conforme
    a quanto previsto dallarticolo 11 per le
    modalità di erogazione e da riportare nel modulo
    di domanda di agevolazioni, allegato 1.

71
La proposta tecnica (6)
  • Sezione 5 piano di sviluppo industriale
  • Questa parte della proposta tecnica deve essere
    finalizzata a dimostrare che lo sviluppo del
    prodotto/servizio proposto può avere una buona
    riuscita industriale. Deve contenere in
    particolare gli elementi seguenti
  • a) descrizione sommaria del progetto
    dinvestimento ed illustrazione dellimpresa
    ovvero delle imprese che intendono svilupparlo e
    del relativo management
  • b) presentazione dellimprenditore e del
    management (esperienze pregresse e ruoli nella
    iniziativa) che intendono attuare il progetto di
    investimento
  • c) indicazioni dei vantaggi competitivi
    ottenibili sul mercato, sulle caratteristiche
    della concorrenza e sui fattori critici (punti di
    forza e di debolezza rispetto al mercato),
    obiettivi di vendita ed organizzazione
    commerciale
  • d) descrizione della fattibilità tecnica del
    progetto dinvestimento relativamente al processo
    produttivo, alla necessità di investimenti in
    impianti, alla disponibilità di manodopera e di
    servizi quali trasporti, energie,
    telecomunicazioni, ecc.

72
La proposta tecnica (7)
  • Sezione 5 piano di sviluppo industriale
  • e) piano di fattibilità economico-finanziaria
    quadriennale con indicazione del fabbisogno
    finanziario complessivo (per investimenti
    tecnici, immateriali e per capitale circolante) e
    delle relative coperture.
  • f) valutazioni concernenti la redditività attesa
    dellinvestimento e sui fattori di rischio
    (tecnologico, di mercato e finanziario) che
    possono influenzare negativamente, partendo da
    ipotesi realistiche e prudenziali.
  • g) indicazioni degli investitori eventualmente
    coinvolti e/ o interessati al progetto
    dinvestimento
  • h) valutazione sintetica dellimpatto energetico
    e di sostenibilità ambientale del progetto
    dinvestimento, di sue eventuali ricadute in
    termini di trasversalità applicativa ed altre
    eventuali implicazioni
  • i) piano temporale di sviluppo delle attività
    relative al progetto dinvestimento
  • j) descrizione dei contenuti dellaccordo
    relativo alla proprietà ed allutilizzo dei
    risultati del programma sottoscritto da tutti i
    soggetti partecipanti (punto a) dellallegato 3
    alla domanda ed alla proposta tecnica).

73
La proposta tecnica (4)
  • Sezione 6 dimostrazione dellEffetto di
    incentivazione
  • Con riferimento alle attività svolte da soggetti
    partecipanti rientranti nella categoria delle
    grandi imprese secondo i criteri stabiliti
    dallallegato n. 1 al Regolamento (CE) 70/01 e
    successive modifiche e integrazioni e dal decreto
    del Ministro dello sviluppo economico del 18
    aprile 2005, la proposta tecnica deve contenere
    gli elementi utili a dimostrare laggiuntività
    dellaiuto come previsto dalla Disciplina
    comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore
    di ricerca, sviluppo e innovazione (2006/C
    323/01). In particolare deve essere dimostrato,
    allinterno della proposta, almeno uno dei
    seguenti elementi, sulla base di unanalisi
    controfattuale fra due situazioni caratterizzate,
    rispettivamente, dalla presenza e dallassenza di
    aiuti
  • a) aumento delle dimensioni del programma
    aumento dei costi totali del programma (senza
    diminuzione delle spese sostenute dal soggetto
    beneficiario dellaiuto rispetto a una situazione
    senza aiuti) aumento del numero di persone
    assegnate ad attività di ricerca e sviluppo (RS)

74
La proposta tecnica (4)
  • Sezione 6 dimostrazione dellEffetto di
    incentivazione
  • b) aumento della portata aumento del numero di
    elementi che costituiscono i risultati attesi del
    programma un programma più ambizioso,
    caratterizzato da una probabilità maggiore di
    scoperta scientifica o tecnologica o da un
    rischio di insuccesso più elevato (in particolare
    a causa del rischio più elevato inerente al
    programma di ricerca, alla lunga durata del
    programma e all'incertezza dei risultati)
  • c) aumento del ritmo tempi più ridotti per il
    completamento del programma rispetto alla
    realizzazione del medesimo senza aiuti
  • d) aumento dell'importo totale della spesa di
    ricerca e sviluppo aumento della spesa totale di
    RS da parte del soggetto beneficiario dell'aiuto
    modifiche dello stanziamento impegnato per il
    programma (senza una corrispondente diminuzione
    degli stanziamenti per altri programmi) aumento
    delle spese di RS sostenute dal soggetto
    beneficiario dell'aiuto rispetto al fatturato
    totale.
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