Title: Gli incentivi
1Gli incentivi
2Il conto energia
3Obiettivi del conto energia
- Diffondere luso della rinnovabile solare
- Istituire un sistema di incentivi automatici
- L'obiettivo nazionale di potenza nominale
fotovoltaica cumulata da installare e' stabilito
in 3000 MW entro il 2016. - Il limite massimo della potenza elettrica
cumulativa di tutti gli impianti che possono
ottenere le tariffe incentivanti e il premio per
lefficienza energetica degli edifici e'
stabilito in 1200 MW.
4Definizioni (1)
- Impianto o sistema solare fotovoltaico (o
impianto fotovoltaico) e' un impianto di
produzione di energia elettrica mediante
conversione diretta della radiazione solare,
tramite l'effetto fotovoltaico esso e' composto
principalmente da un insieme di moduli
fotovoltaici, nel seguito denominati anche
moduli, uno o piu' gruppi di conversione della
corrente continua in corrente alternata e altri
componenti elettrici minori - Impianto fotovoltaico non integrato e' l'impianto
con moduli ubicati al suolo, ovvero con moduli
collocati, con modalita' diverse dalle tipologie
di cui agli allegati 2 e 3, sugli elementi di
arredo urbano e viario, sulle superfici esterne
degli involucri di edifici, di fabbricati e
strutture edilizie di qualsiasi funzione e
destinazione - Impianto fotovoltaico parzialmente integrato e'
l'impianto i cui moduli sono posizionati su
elementi di arredo urbano e viario, superfici
esternedegli involucri di edifici, fabbricati,
strutture edilizie di qualsiasi funzione e
destinazione - Impianto fotovoltaico con integrazione
architettonica e l'impianto fotovoltaico i cui
moduli sono integrati in elementi di arredo
urbano e viario, superfici esterne degli
involucri di edifici, fabbricati, strutture
edilizie di qualsiasi funzione e destinazione
5Caratteristiche impianti parzialmente integrati
- Moduli fotovoltaici installati su tetti piani e
terrazze di edifici e fabbricati. Qualora sia
presente una balaustra perimetrale, la quota
massima, riferita all'asse mediano dei moduli
fotovoltaici, deve risultare non superiore
all'altezza minima della stessa balaustra. - Moduli fotovoltaici installati su tetti,
coperture, facciate, balaustre o parapetti di
edifici e fabbricati in modo complanare alla
superficie di appoggio senza la sostituzione dei
materiali che costituiscono le superfici
d'appoggio stesse. - Moduli fotovoltaici installati su elementi di
arredo urbano, barriere acustiche,
pensiline,pergole e tettoie in modo complanare
alla superficie di appoggio senza la sostituzione
dei materiali che costituiscono le superfici
d'appoggio stesse.
6Caratteristiche impianti integrati
architettonicamente (1)
- Sostituzione dei materiali di rivestimento di
tetti, coperture, facciate di edifici e
fabbricati con moduli fotovoltaici aventi la
medesima inclinazione e funzionalita
architettonica della superficie rivestita - Pensiline, pergole e tettoie in cui la struttura
di copertura sia costituita dai moduli
fotovoltaici e dai relativi sistemi di supporto - Porzioni della copertura di edifici in cui i
moduli fotovoltaici sostituiscano il materiale
trasparente o semitrasparente atto a permettere
l'illuminamento naturale di uno o piu' vani
interni - Barriere acustiche in cui parte dei pannelli
fonoassorbenti siano sostituiti da moduli
fotovoltaici - Elementi di illuminazione in cui la superficie
esposta alla radiazione solare degli elementi
riflettenti sia costituita da moduli fotovoltaici
7Caratteristiche impianti integrati
architettonicamente (2)
- Frangisole i cui elementi strutturali siano
costituiti dai moduli fotovoltaici e dai relativi
sistemi di supporto - Balaustre e parapetti in cui i moduli
fotovoltaici sostituiscano gli elementi di
rivestimento e copertura - Finestre in cui i moduli fotovoltaici
sostituiscano o integrino le superfici vetrate
delle finestre stesse - Persiane in cui i moduli fotovoltaici
costituiscano gli elementi strutturali delle
persiane - Qualsiasi superficie descritta nelle tipologie
precedenti sulla quale i moduli fotovoltaici
costituiscano rivestimento o copertura aderente
alla superficie stessa
8Definizioni (2)
- Potenza nominale (o massima, o di picco, o di
targa) dell'impianto fotovoltaico e' la potenza
elettrica dell'impianto, determinata dalla somma
delle singole potenze nominali (o massime, o di
picco, o di targa) di ciascun modulo fotovoltaico
facente parte del medesimo impianto, misurate
alle condizioni nominali. - Condizioni nominali sono le condizioni di prova
dei moduli fotovoltaici nelle quali sono rilevate
le prestazioni dei moduli stessi, secondo un
protocollo definito dalle norme CEI EN 60904-1 - Energia elettrica prodotta da un impianto
fotovoltaico e l'energia elettrica misurata
all'uscita del gruppo di conversione della
corrente continua in corrente alternata, ivi
incluso l'eventuale trasformatore, prima che essa
sia resa disponibile alle utenze elettriche del
soggetto responsabile e/o immessa nella rete
elettrica - Punto di connessione e' il punto della rete
elettrica, di competenza del gestore di rete, nel
quale l'impianto fotovoltaico viene collegato
alla rete elettrica
9Definizioni (3)
- Data di entrata in esercizio di un impianto
fotovoltaico e' la prima data utile a decorrere
dalla quale sono verificate tutte le seguenti
condizioni - l'impianto e' collegato in parallelo con il
sistema elettrico - risultano installati tutti i contatori necessari
per la contabilizzazione dell'energia prodotta e
scambiata o ceduta con la rete - risultano attivi i relativi contratti di scambio
o cessione dell'energia elettrica - risultano assolti tutti gli eventuali obblighi
relativi alla regolazione dell'accesso alle reti - Soggetto responsabile e' il soggetto responsabile
dell'esercizio dell'impianto e che ha diritto,
nel rispetto delle disposizioni del presente
decreto, a richiedere e ottenere le tariffe
incentivanti - Soggetto attuatore e' il Gestore dei servizi
elettrici GSE S.p.a., gia' Gestore della rete
di trasmissione nazionale S.p.a., di cui al
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
11 maggio 2004 - Potenziamento e' l'intervento tecnologico
eseguito su un impianto entrato in esercizio da
almeno due anni, consistente in un incremento
della potenza nominale dell'impianto, mediante
aggiunta di moduli fotovoltaici la cui potenza
nominale complessiva sia non inferiore a 1 kW, in
modo da consentire una produzione aggiuntiva
dell'impianto medesimo, come definita al punto
seguente
10Definizioni (4)
- Produzione aggiuntiva di un impianto e'
l'aumento, ottenuto a seguito di un potenziamento
ed espresso in kWh, dell'energia elettrica
prodotta annualmente, di cui alla lettera e),
rispetto alla produzione annua media prima
dell'intervento, come definita al punto
segfuente per i soli interventi di potenziamento
su impianti non muniti del gruppo di misura
dell'energia prodotta, la produzione aggiuntiva
e' pari all'energia elettrica prodotta
dall'impianto a seguito dell'intervento di
potenziamento, moltiplicata per il rapporto tra
l'incremento di potenza nominale dell'impianto,
ottenuto a seguito dell'intervento di
potenziamento, e la potenza nominale complessiva
dell'impianto a seguito dell'intervento di
potenziamento - Produzione annua media di un impianto e' la media
aritmetica, espressa in kWh, dei valori
dell'energia elettrica effettivamente prodotta,
di cui alla lettera e), negli ultimi due anni
solari, al netto di eventuali periodi di fermata
dell'impianto eccedenti le ordinarie esigenze
manutentive
11Definizioni (5)
- Rifacimento totale e' l'intervento
impiantistico-tecnologico eseguito su un impianto
entrato in esercizio da almeno venti anni che
comporta la sostituzione con componenti nuovi
almeno di tutti i moduli fotovoltaici e del
gruppo di conversione della corrente continua in
corrente alternata - Piccola rete isolata e' una rete elettrica cosi'
come definita dall'art. 2, comma 17, del decreto
legislativo 16 marzo 1999, n. 79, e successive
modificazioni e integrazioni - Servizio di scambio sul posto e' il servizio di
cui all'art. 6 del decreto legislativo 29
dicembre 2003, n. 387, come disciplinato dalla
deliberazione dell'Autorita' per l'energia
elettrica e il gas 10 febbraio 2006, n. 28/06, ed
eventuali successivi aggiornamenti.
12I requisiti
- Non devono aver beneficiato già di incentivi
- La potenza nominale degli impianti deve essere
non inferiore a 1 kW - Gli impianti fotovoltaici devono essere entrati
in esercizio in data successiva alla data di
entrata in vigore del decreto - Gli impianti fotovoltaici e i relativi componenti
devono essere conformi alle norme tecniche - Gli impianti devono essere realizzati con
componenti di nuova costruzione o comunque non
gia' impiegati in altri impianti. - Devono essere collegati alla rete elettrica o a
piccole reti isolate con un unico punto di
connessione
13Semplificazioni amministrative (1)
- Ai sensi dell'art. 12, comma 5, del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, per la
costruzione e l'esercizio di impianti
fotovoltaici per i quali non e' necessaria alcuna
autorizzazione, come risultante dalla
legislazione nazionale o regionale vigente in
relazione alle caratteristiche e alla ubicazione
dell'impianto, non si da' luogo al procedimento
unico di cui all'art. 12, comma 4, del medesimo
decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.387, ed
e' sufficiente per gli stessi impianti la
dichiarazione di inizio attivita'. - Qualora sia necessaria l'acquisizione di un solo
provvedimento autorizzativo comunque denominato,
l'acquisizione del predetto provvedimento
sostituisce il procedimento unico di cui all'art.
12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.
387. Le predette previsioni si applicano anche
agli impianti che hanno acquisito il diritto alle
tariffe incentivanti ai sensi dei decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio
2006.
14Semplificazioni amministrative (2)
- Gli impianti di cui all'art. 2, comma 1, lettere
b2) e b3), nonche', ai sensi dell'art. 52 del
decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, gli
impianti fotovoltaici di potenza non superiore a
20 kW sono considerati impianti non industriali e
conseguentemente non sono soggetti alla verifica
ambientale di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 12 aprile 1996 come modificato ed
integrato dal decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 3 settembre 1999,
sempreche' non ubicati in aree protette. - Ai sensi dell'art. 12, comma 7, del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, anche gli
impianti fotovoltaici possono essere realizzati
in aree classificate agricole dai vigenti piani
urbanistici senza la necessita' di effettuare la
variazione di destinazione d'uso dei siti di
ubicazione dei medesimi impianti fotovoltaici.
15Le procedure (1)
- 1. Inoltro al gestore di rete del progetto
preliminare dell'impianto - 2. Richiesta al gestore della rete della la
connessione alla rete ai sensi dell'art. 9, comma
1, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79,
e di quanto previsto dall'art. 14 del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387. Per gli
impianti di potenza nominale non inferiore a 1 kW
e non superiore a 20 kW, ci si può avvalere del
servizio di scambio sul posto prodotta. - 3. Il gestore della rete secondo la modalità e la
tempistica stabilita dall'Autorita' per l'energia
elettrica e il gas comunica il punto di consegna
ed esegue la connessione dell'impianto alla rete
elettrica, prevedendo penali nel caso di mancato
rispetto e definendo le modalita' con le quali
tali condizioni si applicano anche agli impianti
che hanno acquisito il diritto alle tariffe
incentivanti ai sensi dei decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio
2006. - 4. A impianto ultimato, comunicazione di
ultimazione dei lavori.
16Le procedure (2)
- 5. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in
esercizio dell'impianto il soggetto responsabile
e' tenuto a far pervenire al soggetto attuatore
richiesta di concessione della pertinente tariffa
incentivante, unitamente alla documentazione
finale di entrata in esercizio elencata
nell'allegato 4, fatte salve integrazioni
definite nel provvedimento di cui all'art. 10,
comma 1. o - 6. Entro sessanta giorni dalla data di
ricevimento della richiesta, completa di tutta la
documentazione, il soggetto attuatore comunica al
soggetto responsabile la tariffa riconosciuta.
17La documentazione (1)
- 1. Richiesta di concessione della tariffa
incentivante stampata dal portale e comprensiva
di data e firma del soggetto responsabile
(allegato A1 della Delibera AEEG n. 90/07) - 2. scheda tecnica finale dimpianto stampata dal
portale e comprensiva di data, firma e timbro del - professionista o tecnico iscritto allalbo
professionale (allegato A2 della Delibera AEEG n.
90/07) - 3. dichiarazione sostitutiva di atto di notorietÃ
stampata dal portale, sottoscritta dal soggetto
responsabile e corredata da copia fotostatica,
non autenticata, di un documento di identità del
sottoscrittore in corso di validità (allegato A4
della Delibera AEEG n. 90/07) - 4. documentazione finale di progetto, realizzata
in conformità alla norma CEI-02, firmata da
professionista o tecnico iscritto allalbo
professionale, corredata da almeno 5 distinte
fotografie e da elaborati grafici di dettaglio
dellimpianto (tale documentazione dovrà essere
fornita anche su CD in formato pdf)
18La documentazione (2)
- 5. elenco dei moduli fotovoltaici e dei
convertitori, da fornire su supporto cartaceo
oppure magnetico indicante modello, marca e
numero di matricola (preferibilmente inseriti
nello stesso CD contenente la documentazione
finale di progetto e le fotografie lelenco dei
moduli fotovoltaici e dei convertitori deve
essere comunque caricato nel portale) - 6. certificato di collaudo contenente le seguenti
prove continuità elettrica e connessioni tra i
moduli, messa a terra di masse scaricatori,
isolamento dei circuiti elettrici delle masse,
corretto funzionamento dellimpianto, verifiche
prestazionali dellimpianto previste dal DM
19/02/2007 (dal sito del - GSE è possibile scaricare un fac-simile del
certificato di collaudo richiesto) - 7. dichiarazione di proprietà dellimmobile
destinato allinstallazione dellimpianto, ovvero
autorizzazione allinstallazione dellimpianto
sottoscritta dal/i proprietario/i dellimmobile
19La documentazione (3)
- 8. copia del permesso di costruire ottenuto per
linstallazione dellimpianto ovvero copia della
denuncia di inizio attività qualora non sia
necessario né il permesso di costruire né la
denuncia di inizio attività , il soggetto
responsabile dellimpianto deve esplicitare tale
situazione con unapposita dichiarazione - 9. copia della comunicazione con la quale il
gestore della rete locale ha notificato al
soggetto responsabile dellimpianto il codice
identificativo del punto di connessione alla rete
dellimpianto fotovoltaico (cosiddetto POD
definito allarticolo 37, comma 37.1, della
deliberazione n. 111/06). - 10. copia della denuncia di apertura di officina
elettrica presentata allUTF (soltanto per
impianti superiori a 20 kWp o superiori a 30 kWp
se ricadenti in territori montani) oppure, se
limpianto immette tutta lenergia prodotta nella
rete, copia della comunicazione fatta allUTF
sulle caratteristiche dellimpianto (circolare
17/D del 28 maggio 2007 dellAgenzia delle
Dogane disposizioni applicative del Dlgs 2
febbraio 2007, n. 26).
20Destinatario delle domande
- Gestore dei Servizi Elettrici - GSE S.p.A.
- Viale Maresciallo Pilsudski 92, 00197 Roma
- riportando sul plico esterno la seguente
dicitura - GSE Incentivazione impianti fotovoltaici ai
sensi del DM 19/02/2007 Richiesta di
Concessione della tariffa incentivante - Numero
Identificativo Impianto (N .). - Le richieste di incentivazione possono essere
fatte pervenire al GSE tramite - plico raccomandato con avviso di ricevimento
(A.R.) - posta celere, prioritaria o ordinaria
- corriere
- consegna a mano.
- Ciascun plico deve contenere una sola richiesta.
21Le tariffe incentivanti per 20 anni
Potenza nominale dellimpianto Non integrato Parzialmente integrato Integrato
Tra uno e tre kw 0.40 0.44 0.49
Compresa tra 3.1 e 20 kw 0.38 0.42 0.46
Maggiore di 20 kw 0.36 0.40 0.44
22Un premio aggiuntivo alle tariffe (5)
- Autoproduttore
- Impianti il cui soggetto responsabile e' una
scuola pubblica o paritaria di qualunque ordine e
grado o una struttura sanitaria pubblica - Superfici esterne degli involucri di edifici,
fabbricati, strutture edilizie di destinazione
agricola, in sostituzione di coperture in eternit
o comunque contenenti amianto - Enti locali con popolazione residente inferiore a
5000 abitanti
23Gli impianti realizzati con il conto energia
24Irradiazione
25Costi e ricavi
- Costi
- Elevato investimento iniziale
- Costi di esercizio sono ridotti al minimo in
quanto lirragiamento solare è gratuito - Costi di manutenzione sono limitati poiché il
sistema, nella maggior parte dei casi, è privo di
parti in movimento. - Costo di un impianto si aggira tra 5000 e 7000
euro per chilowatt di potenza installata. - La fornitura dei moduli rappresenta la voce di
costo più rilevante e spesse volte può superare
il 60 dellintero costo dellimpianto. - I costi di esercizio e manutenzione annui sono
abitualmente stimati in circa 1-1,5 del costo
dellimpianto. - La vita utile dellimpianto è calcolata in almeno
20 anni e, a partire dal decimo anno, è buona
norma prevedere interventi di manutenzione
straordinaria per la sostituzione di alcuni
componenti elettrici, soprattutto dellinverter.
- Ricavi
- Tariffe incentivanti riconosciute a tutta
lenergia elettrica prodotta dallimpianto
fotovoltaico - I premi aggiuntivi per il risparmio energetico
o per altre determinate condizioni - Valorizzazione dallenergia elettrica prodotta
dallimpianto
26Regime fiscale e ritorno investimento
- Regime fiscale da applicare ai ricavi
- Il regime fiscale di tassazione agisce sui
seguenti ricavi ottenuti dal soggetto
responsabile - 1. tariffe incentivanti ottenute per lenergia
prodotta dallimpianto - 2. vendita dellenergia prodotta dallimpianto e
ceduta al distributore locale (gestore di rete). - Le modalità di tassazione dei suddetti ricavi
dipendono dal tipo di servizio effettuato
dallimpianto
- Ritorno investimento
- Italia settentrionale 11 13 anni
- Italia centrale 9 11 anni
- Italia meridionale 7 9 anni
27Geotermia
28Il PO Calabria 2007-2013
29Asse II Energia e ambiente
30Obiettivi operativi e linee di intervento
31Gli obiettivi (1)
- Obiettivo Operativo 2.1.1 - Diversificare le
fonti energetiche e aumentare l'energia prodotta
da fonti rinnovabili. - realizzazione di impianti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili che assicurino un
saldo ambientale positivo, riducano il consumo di
fonti energetiche primarie e i costi energetici
di specifiche filiere produttive e/o servizi
pubblici, che siano ubicati in prossimità degli
utilizzatori dellenergia e, ove possibile,
attivino produzioni di tecnologie avanzate e
impianti nel settore energetico - la realizzazione di impianti e microimpianti
diffusi per lutilizzo di risorse endogene per la
produzione di energia e per la produzione di
biocarburanti e biocombustibili allinterno di
specifiche filiere agroenergetiche - la realizzazione di iniziative pilota di ricerca
e sperimentazione finalizzate allo sviluppo di
prototipi e prodotti industriali di tecnologie e
impianti per le filiere produttive connesse
allutilizzo di energia prodotta da fonti
rinnovabili.
32Gli obiettivi (2)
- Obiettivo Operativo 2.1.2 - Promuovere
l'efficienza energetica e il risparmio
dell'energia. - definire, sperimentare e diffondere modelli di
utilizzazione razionale dellenergia per la
diminuzione dei consumi di energia negli usi
finali (uso civile, uso produttivo) e la
riduzione delle emissioni climalteranti - migliorare lefficienza energetica e ambientale
nellutilizzazione finale dellenergia anche
attraverso lo sviluppo della cogenerazione
diffusa (di elettricità e calore) e della
trigenerazione (di elettricità , calore e freddo). - Obiettivo Operativo 2.1.3 - Incrementare la
disponibilità di risorse energetiche per usi
civili e produttivi e l'affidabilità dei servizi
di distribuzione.
33Le linee di intervento (1)
- Linea di Intervento 2.1.1.1 - Azioni per la
realizzazione di impianti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili. - La Linea di Intervento prevede il sostegno, nel
rispetto della normativa comunitaria e nazionale
sulle fonti rinnovabili di energia, alla
realizzazione di impianti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili che - assicurino un saldo ambientale positivo
- siano ubicati in prossimità degli utilizzatori
- riducano il consumo delle fonti energetiche
primarie e i costi energetici di specifiche
filiere produttive e/o servizi pubblici - attivino, ove possibile, produzioni di tecnologie
avanzate e impianti nel settore energetico. - I progetti devono riguardare prioritariamente le
seguenti fonti rinnovabili di energia i) solare
termico a bassa e ad alta temperatura ii) solare
fotovoltaico iii) idrico iv) eolico.
34Le linee di intervento (2)
- Linea di Intervento 2.1.1.2 - Azioni per la
realizzazione di impianti per l'utilizzo di
risorse endogene per la produzione di energia e
per la produzione di biocarburanti e
biocombustibili. - Iimpianti, che utilizzano tecnologie
agroenergetiche, per la produzione di energia
elettrica e energia termica da biomasse
agroforestali, residui zootecnici e
agroindustriali - Impianti che utilizzano colture energetiche no
food per la produzione di biocarburanti e - biocombustibili
- Impianti, che utilizzano biomasse per la
produzione di biocarburanti e biocombustibili di
seconda - generazione.
35Le linee di intervento (3)
- Linea di Intervento 2.1.1.3 - Iniziative Pilota
per la sperimentazione di tecnologie, prototipi e
impianti - Tecnologie e prototipi per lutilizzo di energia
prodotta da fonti rinnovabili, con ricadute
dirette nellindustria impiantistica - Tecnologie e prototipi rivolti allutilizzo della
luce solare naturale allinterno degli edifici - Progetti pilota innovativi per la realizzazione
di impianti sperimentali per la produzione,
limmagazzinamento e lutilizzazione di energia,
idrogeno e bioetanolo da fonti rinnovabili - Progetti pilota per la sperimentazione di
impianti solari innovativi per il riscaldamento
ed il raffrescamento degli edifici - Progetti pilota innovativi per la realizzazione
di impianti sperimentali per la produzione e
lutilizzazione di energia da fonti rinnovabili.
36Le linee di intervento (4)
- Linea di Intervento 2.1.2.1 - Azioni per la
definizione, sperimentazione e diffusione di
modelli di utilizzazione razionale dell'energia
per la diminuzione dei consumi negli usi finali
civili e industriali. - Linea di Intervento 2.1.2.2 - Azioni per
migliorare l'efficienza energetica e ambientale
nell'utilizzazione finale dell'energia attraverso
lo sviluppo della cogenerazione e della
trigenerazione. - Progetti pubblici di cogenerazione di elettricitÃ
e calore per la produzione di energia elettrica e
calore - Progetti pubblici di trigenerazione di
elettricità , calore e freddo per la produzione di
energia elettrica, il teleriscaldamento e il
teleraffrescamento, nellambito di determinati
bacini di utenza da - individuare
- Aiuti ambientali agli investimenti delle imprese
in misure di risparmio energetico - Aiuti ambientali agli investimenti nella
cogenerazione ad alto rendimento - Aiuti ambientali agli investimenti delle imprese
per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
37Le linee di intervento (5)
- Linea di Intervento 2.1.3.1 - Azioni per il
completamento della rete di distribuzione del
metano e per il miglioramento del servizio
elettrico. - Progetti per la realizzazione delle reti di
distribuzione del metano nelle aree della regione
(aree interne) nelle quali la domanda dellutenza
non raggiunge la soglia minima per attivare gli
investimenti degli Operatori privati - Progetti per migliorare le condizioni di qualitÃ
ed affidabilità di erogazione del servizio di
fornitura di energia elettrica alle imprese nelle
aree della regione nelle quali la domanda
dellutenza non raggiunge la soglia minima per
attivare i necessari investimenti degli Operatori
privati - Realizzazione di un sistema di monitoraggio
regionale per la verifica della qualità dei
servizi di trasporto e distribuzione dellenergia
elettrica e del metano.
38Il POI 2007-2013
39La strategia di integrazione
40Gli assi del POI e gli obiettivi specifici
- Asse I Produzione di energia da fonti
rinnovabili (Promuovere e sperimentare forme
avanzate di interventi integrati e di filiera
finalizzati allaumento della produzione di
energia da fonti rinnovabili) - Asse II Efficienza energetica ed ottimizzazione
del sistema energetico (Promuovere lefficienza
energetica e ridurre gli ostacoli materiali e
immateriali che limitano lottimizzazione del
sistema). - Asse III Assistenza Tecnica e azioni di
accompagnamento (Migliorare lefficienza e la
qualità dellattuazione e la conoscenza del
Programma)
41Obiettivi operativi dellasse I
- 1. Identificare e realizzare modelli di
intervento integrati e di filiera per le fonti
rinnovabili - 2. Promuovere e sostenere lutilizzo delle fonti
rinnovabili per il risparmio energetico degli
edifici pubblici e utenze pubbliche o ad uso
pubblico - 3. Identificare e realizzare interventi
sperimentali per ampliare il potenziale
sfruttabile di fonti di energia rinnovabili - 4. Definire e realizzare modalità e interventi
finalizzati allaumento della produzione di FER
in territori individuati per il loro valore
ambientale e naturale.
42Asse I
43Asse I segue
44Linee intervento 1.1
- Realizzazione di impianti a biomassa allinterno
di distretti produttivi che si sviluppano, in
molti casi, in ambiti interregionali (si pensi ai
distretti della lavorazione del legno e del
mobile imbottito),. Ogni impianto userebbe gli
scarti e i residui prodotti allinterno del
distretto e restituirebbe allo stesso distretto
energia elettrica e termica per la copertura del
fabbisogno delle aziende del distretto - Interventi che prevedano limpiego per scopi
energetici degli incrementi annui di biomassa
provenienti da messa a coltura di biomasse in
territori in stato di dissesto ogni intervento
dovrebbe essere preceduto da un esame del
contesto idrogeologico e pedoclimatico
finalizzato a individuare le essenze che
assicurano la miglior resa per ettaro e,
contestualmente, i migliori risultati in termini
di prevenzione del rischio idrogeologico. Ogni
impianto di produzione energetica sarebbe
dimensionato sulla produzione di biomassa
prevista, e realizzato secondo criteri di
modularità , in modo da rispondere a criteri di
funzionalità rispetto al programma di messa a
coltura delle biomasse - Interventi che utilizzino per scopi energetici
gli scarti delle manutenzioni boschive, in
particolare quelli ottenuti da programmi di
prevenzione degli incendi in zone a rischio. Si
tratterebbe di interventi da realizzare in aree
nelle quali le statistiche sugli incendi
suggeriscono interventi costruzione di linee
tagliafuoco e di gestione dei boschi, i cui
scarti e sottoprodotti dovrebbero essere
destinati alla valorizzazione energetica in
impianti appositamente dimensionati
45Linee intervento 1.1 (segue)
- Realizzazione di impianti a biomassa con impiego
del calore cogenerato per la dissalazione
dellacqua da destinare a scopi irrigui,
industriali o potabili. Si tratta di intervenire
in realtà nelle quali sussistono difficoltà di
approvvigionamento di acqua. Anche in tale
ambito, visto che la problematica investe
territori che travalicano i confini
amministrativi delle singole Regioni, gli
interventi non possono che rivestire carattere di
interregionalità . A titolo esemplificativo,
limpiego del calore cogenerato per la
dissalazione dellacqua in impianti di potenza
elettrica dellordine del MW può assicurare la
produzione di 15-20 milioni di litri di acqua
lanno. Pertanto, un impianto di 10 MW sarebbe in
grado di assicurare la copertura del fabbisogno
dacqua per oltre 2000 persone (assumendo un
fabbisogno pro capite di circa 200 litri/giorno) - Sostegno alla realizzazione di impianti
innovativi di trasformazione in biocarburanti
della materia prima agricola proveniente dai
suoli agricoli riconvertiti a coltivazioni
bioenergetiche, in connessione con i programmi di
sviluppo rurale e nel rispetto dellammissibilitÃ
della spesa dei fondi comunitari. Per questi
interventi, la filiera di trasformazione e di
utilizzo può non essere locale, dal momento che
la politica europea e nazionale di incentivazione
dei biocarburanti ne prevede lutilizzo su larga
scala, prioritariamente in miscelazione con
carburanti petroliferi.
46Linee intervento 1.1 (segue)
- Realizzazione di centrali di piccola-media taglia
a servizio di un sistema di teleriscalmento
teleraffrescamento, alimentate da un mix di
biomasse provenienti dalla manutenzione di
terreni marginali (ad esempio, pertinenze
stradali e ferroviarie) e non. Il ricorso a
impianti decentrati e di dimensioni ridotte
consentirebbe un approvvigionamento locale della
materia prima, limitando i costi economici e
ambientali del trasporto e riducendo la
dipendenza dalle importazioni. - Realizzazione di iniziative che trasformano gli
scarti delle lavorazioni agricola ed
agroalimentare e/o la frazione organica della
raccolta differenziata in biogas di alta qualitÃ
mediante fermentazione anaerobica abbinando la
riduzione dei costi aziendali, la produzione di
energia e ladozione di pratiche di smaltimento
di rifiuti più corrette.
47Indicatori asse I
48Obiettivi operativi dellAsse II
- 1. Identificare e realizzare modelli di
intervento integrati e di filiera per
l'efficienza energetica - 2. Sperimentare e realizzare forme avanzate di
interventi di efficientamento energetico su
edifici e utenze pubbliche o ad uso pubblico - 3. Definire e realizzare modalità e interventi
finalizzati allaumento della produzione di FER e
allefficienza energetica in territori
individuati per il loro valore ambientale e
naturale - 4. Potenziare e adeguare linfrastruttura della
rete di trasporto ai fini della diffusione delle
fonti rinnovabili e della piccola e micro
cogenerazione e il teleriscaldamento - 5. Migliorare le conoscenze, le competenze e
laccettabilità sociale in materia di energie
rinnovabili ed efficienza energetica
49Asse II
50Indicatori asse II (1)
51Indicatori asse II (2)
52Obiettivi operativi dellAsse III
- 1. Approfondire lanalisi del potenziale
sfruttabile ai fini energetici - 2. Rafforzamento della capacità di indirizzo e di
gestione del Programma - 3. Rafforzamento della capacità strategica e di
comunicazione del Programma
53Asse III
54Il PII Progetto di innovazione industriale
Efficienza energetica
55Obiettivi
- Sviluppare una nuova tecnologia e/o integrare
tecnologie esistenti in sistemi innovativi
complessi multifunzionali e/o sviluppare modelli
applicativi totalmente nuovi, in grado di
modificare sostanzialmente i prodotti/processi e
il loro contenuto di conoscenza e valore
aggiunto, ovvero sviluppare lapplicazione in un
contesto nuovo di una tecnologia esistente o di
una sua evoluzione, in grado di determinare un
significativo cambiamento dei prodotti/processi - Modificare sensibilmente lo stato dellarte
tecnologico, in modo da incidere sulla
competitività a livello internazionale - Realizzare e qualificare un prototipo del
prodotto e/o servizio innovativo che abbia
validità industriale - Essere proposti da un partenariato qualificato,
che preveda la partecipazione significativa di
PMI - Prevedere modalità realizzative, finanziarie e
gestionali, nonché un programma di utilizzo dei
risultati, che garantiscano il pieno
conseguimento degli obiettivi prefissati.
56Aree di intervento ad alto potenziale innovativo
(1)
- a1) solare fotovoltaico
- 1. tecnologie innovative per la produzione di
celle di silicio ad alta efficienza e a costi
competitivi - 2. tecnologie innovative per la produzione di
celle a film sottili o con soluzioni innovative
di terza generazione - 3. sistemi innovativi a concentrazione per
fotovoltaico - 4. componenti innovative per applicazioni
nelledilizia, che integrino celle fotovoltaiche
nei materiali di rivestimento e di supporto e
nelle superfici vetrate - 5. tecnologie innovative per la produzione di
collettori ibridi termicofotovoltaico
57Aree di intervento ad alto potenziale innovativo
(2)
- a2) solare termodinamico
- 1. tecnologie innovative di generazione di
energia da fonte solare a media e alta
temperatura ad elevata efficienza - 2. tecnologie solari innovative per la
dissalazione - 3. impianti dimostrativi per applicazioni
multifunzione (dissalazione acqua di mare, calore
per processi industriali, climatizzazione) - a3) bioenergia e produzione di energia dai
rifiuti - 1. tecnologie innovative per la produzione di
biocombustibili di seconda e terza generazione,
anche con utilizzo di materiali di scarto - 2. tecnologie innovative per la produzione di
energia da rifiuti speciali con minimizzazione
dellimpatto ambientale
58Aree di intervento ad alto potenziale innovativo
(3)
- a4) celle a combustibile e idrogeno
- 1. microcogeneratori basati su celle a
combustibile con potenza rispettivamente di 3 e
30 KW con caratteristiche di prestazioni, di
affidabilità e di impatto ambientale tali da
garantirne una significativa competitività sul
mercato - 2. sistemi innovativi di accumulo di idrogeno per
applicazioni stazionarie e di trasporto che, a
seconda delle applicazioni consentano vantaggi
sostanziali in termini di costi (applicazioni
stazionarie) e/o di pesi e ingombri (applicazioni
di trasporto) rispetto ai sistemi convenzionali
di accumulo in serbatoi ad altissima pressione. - a5) generazione distribuita
- 1. tecnologie innovative per la produzione di un
microcogeneratore di taglia 0.5-1.5 kW, con basse
emissioni specifiche e integrato di tutti i
controlli e gli ausiliari per nterfacciarsi con
la rete elettrica.
59Aree di intervento ad alto potenziale applicativo
(1)
- b1) eolico
- 1. impianti dimostrativi non convenzionali per la
conversione di energia eolica di tipologia
offshore (anche in mare aperto) o ad alta quota - 2. impianti dimostrativi ad alta efficienza nel
campo delle basse potenze (inferiore ai 200 kW) a
basso impatto ambientale e in grado di funzionare
anche a basse velocità del vento - b2) materiali ad alta efficienza per ledilizia e
architettura bioclimatica - 1. tecnologie innovative per la produzione di
componenti per ledilizia a costi competitivi e
ad alto potenziale dintegrazione - 2. sistemi dimostrativi innovativi per la
minimizzazione dei flussi energetici per edilizia
complessa (terziario, ospedali, centri
commerciali)
60Aree di intervento ad alto potenziale applicativo
(2)
- b3) macchine e motori elettrici ad alta
efficienza - 1. tecnologie innovative per la produzione a
costi competitivi di motori ad alta efficienza di
classe EFF1 o superiore - b4) tecnologie avanzate per illuminazione
- 1. tecnologie innovative per la produzione di
sistemi di illuminazione e segnalazione ad
altissima efficienza per esterni basate su
elettroluminescenza organica e/o diodi
elettroluminescenti - 2. tecnologie innovative per la produzione di
sistemi di illuminazione per interni basate su
elettroluminescenza organica e/o diodi
elettroluminescenti
61Aree di intervento ad alto potenziale applicativo
(3)
- b5) elettrodomestici ad alta efficienza
energetica - 1. tecnologie innovative per la produzione di
elettrodomestici ad altissima efficienza, con
ridotto impatto ambientale sullintero ciclo di
vita in termini di riuso di materiali sia in fase
di assemblaggio che di disassemblaggio - 2. tecnologie innovative finalizzate a sfruttare
le complementarietà dei componenti, attraverso
lintegrazione di sistemi di domotica volti a
massimizzare i recuperi di energia e ottimizzarne
lutilizzo - b6) tecnologie per lefficientamento energetico
dei processi industriali - 1. tecnologie innovative e a costi competitivi
per lo sviluppo di sistemi di combustione MILD
Moderate and Intense Low Oxigen
Dilution-(combustione senza fiamma).
62Caratteristiche dei programmi (1)
- I programmi devono prevedere attività di ricerca
industriale e di sviluppo sperimentale che si
concludono con la realizzazione di un prototipo
esplicativo del prodotto o servizio innovativo. - In ogni caso, limporto dei costi agevolabili
relativi allo sviluppo sperimentale deve essere
superiore al 50 del totale dei costi
agevolabili. - Ogni programma deve essere realizzato in forma
congiunta da più soggetti, attraverso espliciti
accordi di collaborazione, formalizzati o da
formalizzare mediante appositi contratti e/o la
costituzione di consorzi e altre forme di
associazione, anche temporanee, tra imprese. - Alla data di presentazione della domanda deve
risultare sottoscritto un esplicito accordo (ATI
o RTI) che definisca con chiarezza gli aspetti
relativi alla proprietà e allutilizzo dei
risultati. - I soggetti richiedenti devono indicare, allatto
della domanda di agevolazioni, la banca alla
quale dovranno essere erogate le agevolazioni.
63Caratteristiche dei programmi (2)
- Ogni programma deve prevedere la presenza di
almeno un organismo di ricerca che, attraverso la
partecipazione diretta ai costi ovvero lo
svolgimento di attività di ricerca contrattuale,
svolga un ruolo qualificato e coerente con gli
obiettivi del programma. Lorganismo di ricerca
deve essere indicato nella domanda di
agevolazione. - Per ogni programma deve essere individuato il
primo proponente, intendendosi per tale
limpresa partecipante cui compete il ruolo di
coordinatore del programma stesso e della sua
attuazione, nonché di referente ufficiale nei
confronti del Ministero. - Limporto complessivo dei costi agevolabili
previsti da ciascun programma non può essere
inferiore a 10 milioni di euro. - Ai fini dellammissibilità i programmi devono
essere avviati successivamente alla presentazione
della domanda di agevolazioni.
64Spese ammissibili
- a) il personale, relativamente alle retribuzioni
lorde, compreso il contributo del datore di
lavoro, per ricercatori, tecnici e altro
personale ausiliario purché impiegati per la
realizzazione del progetto. Viene preso in
considerazione il personale dipendente, compreso
quello con contratto a progetto - b) gli strumenti e le attrezzature di nuova
acquisizione, nella misura e per il periodo in
cui sono utilizzati per il programma, nel limite
delle quote di ammortamento fiscali ordinarie - c) i fabbricati, nella misura e per il periodo in
cui sono utilizzati per il programma di ricerca e
sviluppo, nel limite delle quote di ammortamento
fiscali ordinarie - d) la ricerca contrattuale, le competenze
tecniche ed i brevetti, acquisiti o ottenuti in
licenza da soggetti esterni, nonché i servizi di
consulenza ed i servizi equivalenti utilizzati
esclusivamente per lattività del programma,
inclusa lacquisizione dei risultati di ricerca,
di brevetti e di know-how, di diritti di licenza,
nellambito di unoperazione effettuata alle
normali condizioni di mercato - e) spese generali supplementari, basate su costi
effettivi direttamente imputabili al programma
sulla base di un calcolo pro rata secondo un
metodo equo e corretto debitamente giustificato - f) altri costi di esercizio, inclusi i costi di
materiali, forniture e prodotti analoghi (ad es.
componentistica per la realizzazione del
prototipo, materie prime per la sperimentazione,
ecc.), connessi direttamente al programma.
65La proposta tecnica (1)
- Sezione 1 contenuti tecnico scientifici del
programma - Questa sezione della proposta tecnica deve
descrivere le caratteristiche tecniche,
funzionali e dinnovazione tecnologica del
programma in termini di - a) collocazione del programma rispetto allarea
tecnologica di riferimento - b) indicazioni delle principali problematiche
tecnico - scientifiche da risolvere per
conseguire gli obiettivi del programma e delle
soluzioni che si intendono adottare - c) avanzamento portato dal programma rispetto
allo stato dellarte ed alla situazione della
concorrenza - d) specifica tecnica del prodotto/servizio di cui
sintende realizzare il prototipo, scomposizione
del prodotto/servizio in termini di sottosistemi
e componenti (rappresentazione ad albero del
prodotto/servizio).
66La proposta tecnica (2)
- Sezione 2 piano di lavoro
- Questa sezione della proposta tecnica deve
descrive le modalità di realizzazione della
soluzione tecnica proposta in termini di - a) scomposizione del programma in attivitÃ
elementari (pacchi di lavoro), per ciascuna delle
quali deve essere specificata - i. la responsabilità di esecuzione di uno dei
soggetti proponenti - ii. le eventuali conoscenze, moduli, elementi
componenti o risultati, già disponibili o
acquisibili commercialmente, necessari per la
realizzazione dell attività - iii. lappartenenza ad una delle due categorie di
attività di ricerca industriale o di sviluppo
sperimentale - iv. lallocazione delle risorse tecniche ed umane
in funzione delle attività da svolgere,
descrivendone le caratteristiche, anche con
riferimento alla specializzazione e alla
suddivisione per sesso - v. i risultati specifici dellattivitÃ
- vi. la sede territoriale presso cui saranno
svolte le attività , distinte in ricerca
industriale e sviluppo sperimentale. - b) pianificazione delle attività elementari, che
dettagli e identifichi le relazioni di
collegamento logico e definisca una tempistica
realistica ed accettabile delle attività e delle
relative uscite del programma, con evidenza degli
eventi cardine (milestone) da utilizzare per la
verifica dello stato di avanzamento del
programma - c) lista dei risultati del programma
(deliverable) in relazione agli eventi ed alle
fasi/sottofasi previste - d) identificazione, analisi e modalità di
risposta ai rischi e alle criticità del
programma - e) le modalità ed i parametri di verifica
proposti per la valutazione in itinere e finale
del programma, che consentano di valutarne
lavanzamento e i risultati rispetto agli
obiettivi prefissati. - Sezione 3 proposta gestionale
- Questa sezione della proposta tecnica deve
descrivere il modello gestionale utilizzato nel
programma in termini di - a) struttura organizzativa del partenariato
proponente, attraverso lindicazione del ruolo
attribuito a ciascun soggetto e la puntuale
descrizione degli accordi di collaborazione, giÃ
formalizzati o da formalizzare al momento
dellottenimento delle agevolazioni richieste
descrizione del ruolo e delle attività svolte
dagli organismi di ricerca nel caso in cui non
siano direttamente coinvolti nel partenariato - b) profilo dei soggetti proponenti e loro
esperienza pregressa alle attività del programma - c) identificazione del responsabile di progetto
complessivo del programma e di altre persone
chiave, tra le quali almeno un responsabile per
le attività svolte da ciascun soggetto componente
il partenariato proponente, dotati di unadeguata
e dimostrabile qualificazione rispetto ai ruoli
assegnati (curricula)
67La proposta tecnica (2)
- Sezione 2 piano di lavoro
- Questa sezione della proposta tecnica deve
descrive le modalità di realizzazione della
soluzione tecnica proposta in termini di - a) scomposizione del programma in attivitÃ
elementari (pacchi di lavoro), per ciascuna delle
quali deve essere specificata - i. la responsabilità di esecuzione di uno dei
soggetti proponenti - ii. le eventuali conoscenze, moduli, elementi
componenti o risultati, già disponibili o
acquisibili commercialmente, necessari per la
realizzazione dell attività - iii. lappartenenza ad una delle due categorie di
attività di ricerca industriale o di sviluppo
sperimentale - iv. lallocazione delle risorse tecniche ed umane
in funzione delle attività da svolgere,
descrivendone le caratteristiche, anche con
riferimento alla specializzazione e alla
suddivisione per sesso - v. i risultati specifici dellattivitÃ
- vi. la sede territoriale presso cui saranno
svolte le attività , distinte in ricerca
industriale e sviluppo sperimentale.
68La proposta tecnica (3)
- Sezione 2 piano di lavoro
- b) pianificazione delle attività elementari, che
dettagli e identifichi le relazioni di
collegamento logico e definisca una tempistica
realistica ed accettabile delle attività e delle
relative uscite del programma, con evidenza degli
eventi cardine (milestone) da utilizzare per la
verifica dello stato di avanzamento del
programma - c) lista dei risultati del programma
(deliverable) in relazione agli eventi ed alle
fasi/sottofasi previste - d) identificazione, analisi e modalità di
risposta ai rischi e alle criticità del
programma - e) le modalità ed i parametri di verifica
proposti per la valutazione in itinere e finale
del programma, che consentano di valutarne
lavanzamento e i risultati rispetto agli
obiettivi prefissati.
69La proposta tecnica (4)
- Sezione 3 proposta gestionale
- Questa sezione della proposta tecnica deve
descrivere il modello gestionale utilizzato nel
programma in termini di - a) struttura organizzativa del partenariato
proponente, attraverso lindicazione del ruolo
attribuito a ciascun soggetto e la puntuale
descrizione degli accordi di collaborazione, giÃ
formalizzati o da formalizzare al momento
dellottenimento delle agevolazioni richieste
descrizione del ruolo e delle attività svolte
dagli organismi di ricerca nel caso in cui non
siano direttamente coinvolti nel partenariato - b) profilo dei soggetti proponenti e loro
esperienza pregressa alle attività del programma - c) identificazione del responsabile di progetto
complessivo del programma e di altre persone
chiave, tra le quali almeno un responsabile per
le attività svolte da ciascun soggetto componente
il partenariato proponente, dotati di unadeguata
e dimostrabile qualificazione rispetto ai ruoli
assegnati (curricula) - d) piano di management per la descrizione delle
procedure adottate per la gestione delle
attività , anche con riferimento allapplicazione
di strumenti di conciliazione vita lavoro volti a
garantire unequilibrata partecipazione di genere
al programma, con particolare attenzione
allattività previste dal primo proponente per il
controllo ed il coordinamento dei partner e la
gestione dei rischi e delle criticità del
programma.
70La proposta tecnica (5)
- Sezione 4 proposta economico-finanziaria
- Questa parte della proposta tecnica deve fornire
tutti i dati relativi alla determinazione dei
costi che sono necessari per limplementazione
della soluzione proposta, nel rispetto dei tempi
di realizzazione richiesti. Sulla base del
modello gestionale individuato, tali dati sono - a) unesposizione dei costi del programma,
dettagliata per pacco di lavoro, per voce costo
di cui allarticolo 5 del decreto e per soggetto
richiedente. In particolare, la quantificazione
dei costi del personale deve risultare - i. dallimpegno - espresso in mesi/uomo -
richiesto per lo svolgimento delle attività da
parte di specifiche figure professionali - ii. dai costi unitari delle suddette figure
professionali - b) una pianificazione dei costi massimi
agevolabili suddivisi per attività di ricerca
industriale e sviluppo sperimentale, per ciascun
soggetto componente il partenariato,coerente con
quanto descritto al precedente punto a), conforme
a quanto previsto dallarticolo 11 per le
modalità di erogazione e da riportare nel modulo
di domanda di agevolazioni, allegato 1.
71La proposta tecnica (6)
- Sezione 5 piano di sviluppo industriale
- Questa parte della proposta tecnica deve essere
finalizzata a dimostrare che lo sviluppo del
prodotto/servizio proposto può avere una buona
riuscita industriale. Deve contenere in
particolare gli elementi seguenti - a) descrizione sommaria del progetto
dinvestimento ed illustrazione dellimpresa
ovvero delle imprese che intendono svilupparlo e
del relativo management - b) presentazione dellimprenditore e del
management (esperienze pregresse e ruoli nella
iniziativa) che intendono attuare il progetto di
investimento - c) indicazioni dei vantaggi competitivi
ottenibili sul mercato, sulle caratteristiche
della concorrenza e sui fattori critici (punti di
forza e di debolezza rispetto al mercato),
obiettivi di vendita ed organizzazione
commerciale - d) descrizione della fattibilità tecnica del
progetto dinvestimento relativamente al processo
produttivo, alla necessità di investimenti in
impianti, alla disponibilità di manodopera e di
servizi quali trasporti, energie,
telecomunicazioni, ecc.
72La proposta tecnica (7)
- Sezione 5 piano di sviluppo industriale
- e) piano di fattibilità economico-finanziaria
quadriennale con indicazione del fabbisogno
finanziario complessivo (per investimenti
tecnici, immateriali e per capitale circolante) e
delle relative coperture. - f) valutazioni concernenti la redditività attesa
dellinvestimento e sui fattori di rischio
(tecnologico, di mercato e finanziario) che
possono influenzare negativamente, partendo da
ipotesi realistiche e prudenziali. - g) indicazioni degli investitori eventualmente
coinvolti e/ o interessati al progetto
dinvestimento - h) valutazione sintetica dellimpatto energetico
e di sostenibilità ambientale del progetto
dinvestimento, di sue eventuali ricadute in
termini di trasversalità applicativa ed altre
eventuali implicazioni - i) piano temporale di sviluppo delle attivitÃ
relative al progetto dinvestimento - j) descrizione dei contenuti dellaccordo
relativo alla proprietà ed allutilizzo dei
risultati del programma sottoscritto da tutti i
soggetti partecipanti (punto a) dellallegato 3
alla domanda ed alla proposta tecnica).
73La proposta tecnica (4)
- Sezione 6 dimostrazione dellEffetto di
incentivazione - Con riferimento alle attività svolte da soggetti
partecipanti rientranti nella categoria delle
grandi imprese secondo i criteri stabiliti
dallallegato n. 1 al Regolamento (CE) 70/01 e
successive modifiche e integrazioni e dal decreto
del Ministro dello sviluppo economico del 18
aprile 2005, la proposta tecnica deve contenere
gli elementi utili a dimostrare laggiuntivitÃ
dellaiuto come previsto dalla Disciplina
comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore
di ricerca, sviluppo e innovazione (2006/C
323/01). In particolare deve essere dimostrato,
allinterno della proposta, almeno uno dei
seguenti elementi, sulla base di unanalisi
controfattuale fra due situazioni caratterizzate,
rispettivamente, dalla presenza e dallassenza di
aiuti - a) aumento delle dimensioni del programma
aumento dei costi totali del programma (senza
diminuzione delle spese sostenute dal soggetto
beneficiario dellaiuto rispetto a una situazione
senza aiuti) aumento del numero di persone
assegnate ad attività di ricerca e sviluppo (RS)
74La proposta tecnica (4)
- Sezione 6 dimostrazione dellEffetto di
incentivazione - b) aumento della portata aumento del numero di
elementi che costituiscono i risultati attesi del
programma un programma più ambizioso,
caratterizzato da una probabilità maggiore di
scoperta scientifica o tecnologica o da un
rischio di insuccesso più elevato (in particolare
a causa del rischio più elevato inerente al
programma di ricerca, alla lunga durata del
programma e all'incertezza dei risultati) - c) aumento del ritmo tempi più ridotti per il
completamento del programma rispetto alla
realizzazione del medesimo senza aiuti - d) aumento dell'importo totale della spesa di
ricerca e sviluppo aumento della spesa totale di
RS da parte del soggetto beneficiario dell'aiuto
modifiche dello stanziamento impegnato per il
programma (senza una corrispondente diminuzione
degli stanziamenti per altri programmi) aumento
delle spese di RS sostenute dal soggetto
beneficiario dell'aiuto rispetto al fatturato
totale.