Title: La Tecnologie per il Controllo dell
1La Tecnologie per il Controllo dellImpatto
Ambientale nella Produzione di Energia
Master T.E.R.S.O.
- Daniele Cocco
- Dipartimento di Ingegneria Meccanica
- Università degli Studi di Cagliari
- cocco_at_dimeca.unica.it
Cagliari, Gennaio 2009
2I Sistemi Energetici
- Centrali Termoelettriche a Vapore
- Turbine a Gas
- Impianti Combinati Gas/Vapore
- Motori Alternativi (MCI)
- Impianti di Gassificazione (IGCC)
- Impianti Eolici
- Impianti Idroelettrici
- Impianti Solari, .
3e il loro impatto ambientaIe
- Altri impatti
- Impatto visivo
- Occupazione del suolo
- Emissioni elettromagnetiche
- altro ...
4La Normativa Ambientale
- Normativa sulle emissioni in atmosfera
- Normativa sulle acque
- Normativa sui rifiuti
- Normativa sulle emissioni acustiche
- Caratteristiche dei combustibili
- Quote di emissione di gas serra
- Valutazione di Impatto Ambientale
- Autorizzazione Integrata Ambientale
5Il D.lgs. 3 Aprile 2006 n. 152
- Il D.lgs. 152/2006 Norme in Materia Ambientale
che ha sintetizzato in un testo unico ambientale
la maggior parte delle preesistenti norme in
materia ambientale, include - Parte seconda, le procedure per la valutazione
ambientale strategica (VAS), per la valutazione
d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione
ambientale integrata (IPPC) Parte terza, la
difesa del suolo e la lotta alla
desertificazione, la tutela delle acque
dall'inquinamento e la gestione delle risorse
idriche Parte quarta, la gestione dei rifiuti e
la bonifica dei siti contaminati Parte quinta,
la tutela dell'aria e la riduzione delle
emissioni in atmosfera Parte sesta, le norme
per il risarcimento dei danni contro l'ambiente.
6Impatto Ambientale nella Produzione di Energia
Inquinanti Atmosferici
7D.lgs. 152/2006 Parte V
- Il Titolo I, ai fini della prevenzione e della
limitazione dell'inquinamento atmosferico, si
applica agli impianti industriali che producono
emissioni in atmosfera e stabilisce i valori di
emissione, le prescrizioni, i metodi di
campionamento e di analisi ed i criteri per la
valutazione della conformità delle misure ai
valori limite (sono esclusi dal campo di
applicazione gli impianti di incenerimento
disciplinati dal D.lgs 133/2005) - Il Titolo II disciplina gli impianti termici
civili aventi potenza termica nominale inferiore
a prefissate soglie, tranne quelli che utilizzano
carbone, coke, antracite e prodotti antracitosi
con potenza superiore a 3 MW - Il Titolo III disciplina le caratteristiche
merceologiche dei combustibili che possono essere
utilizzati negli impianti di cui ai titoli I e II.
8D.lgs. 152/2006 Parte V
- inquinamento atmosferico ogni modificazione
dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione
nella stessa di una o di più sostanze in quantitÃ
e con caratteristiche tali da ledere o da
costituire un pericolo per la salute umana o per
la qualità dell'ambiente oppure tali da ledere i
beni materiali o compromettere gli usi legittimi
dell'ambiente - effluente gassoso lo scarico gassoso, contenente
emissioni solide, liquide o gassose la relativa
portata volumetrica è espressa in Nm3/ora,
valutata sul secco e con un prefissato tenore di
ossigeno - migliori tecniche disponibili le più efficienti
ed avanzate modalità di realizzazione, esercizio
e chiusura dell'impianto, disponibili a
condizioni economicamente e tecnicamente valide
nell'ambito del pertinente comparto industriale,
in grado di garantire un elevato livello di
protezione dell'ambiente nel suo complesso.
9Inquinanti e Gas Serra
- Ossidi di Zolfo (SOx). Si formano a partire dallo
zolfo contenuto nel combustibile
- Ossidi di Azoto (NOx). Si formano a partire
dallazoto dellaria e del combustibile
- Particolato. Si forma a partire dalle sostanze
solide presenti nel combustibile
- Ossido di Carbonio e HC. Si formano per
combustione incompleta
- Anidride Carbonica (CO2). Si forma durante la
combustione di tutti i combustibili a base di
carbonio.
10Concentrazione Inquinanti
- a) Bilanci di massa b) Fattori di Emissione
c) Misure sul campo.
Unità di misura delle concentrazioni mg/m3,
ppmv, ppmm
N2O2
Eccesso daria
Diluizione
Aria stechiometrica
CO2H2O N2 SOX NOXPolveri
Reazioni di combustione
Combustibile (C, H, O, N, S, Ceneri, H2O)
Ceneri pesanti
11Bilancio di massa
SO2SO2
1 kg di S 2 kg di SO2
1kg carbone 12 kg di aria 13 kg di gas
combusti
?
1kg carbone 0,02 kg di S 0,04 kg di SO2
?
1,182 m3 a 180 C e 1,1 bar
1 kg di gas combusti
0,780 m3 a 0 C e 1,0 atm
0,04 kg di SO2
CSO2
2600 mg/m3 (3900 mg/Nm3)
131,182 m3 di gas
0,04 kg di SO2
CSO2
3080 ppm,m (1393 ppm,v)
13 kg di gas
12Fattori di Emissione
5,44 kg di NOX
mIFmC
CNOX
418 ppm,m 535 mg/Nm3
13 t di gas
13Misura delle Emissioni
a) Correzione per temperatura e pressione
T p0
C0 C (T,p)
T0 p
b) Correzione al secco
1
U tenore di acqua
CS CU
(1-U)
c) Correzione allossigeno di riferimento
O2,Rif O2 di riferimento
(21-O2,Rif)
CO CM
(21-O2,Mis)
O2,Mis O2 misurato nei fumi
14D.lgs. 152/06 limiti di emissione
- Il D.lgs. fissa dapprima i valori limite di
emissione validi per le attività industriali in
generale - Vengono poi stabiliti i valori limite di
emissione validi per alcune specifiche tipologie
di impianti, come gli impianti di combustione
fino a 50 MWt, le Turbine a Gas, i Motori a
Combustione Interna, i Cementifici, Fonderie,
Raffinerie, etc. - Vengono inoltre stabiliti i valori limite per i
Grandi Impianti di Combustione, ovvero quelli
oltre 50 MWt, differenziati in relazione al
combustibile utilizzato.
15D.lgs. 152/06 limiti di emissione
- Limiti di emissione per i Grandi Impianti di
Combustione (ovvero oltre 50 MWt)
I limiti sono espressi in mg/Nm3, riferiti a fumi
secchi e con un tenore di ossigeno del 6 in
volume.
16Come ridurre le emissioni
- Impiego di combustibili puliti gas naturale,
olio combustibile BTZ, ecc. - Pre-trattamento del combustibile lavaggio del
carbone, gassificazione - Controllo della combustione uso di sorbenti,
iniezione di acqua e vapore, combustione a stadi,
ricombustione, ecc. - Trattamento dei gas combusti Filtri per la
rimozione di particolato, Desolforatori per gli
SOX, sistemi catalitici per NOX e CO.
17La linea trattamento fumi
Fumi
carbone
generatore di vapore
aria
DeNOx
Camino
FGD
ESP
Ceneri leggere
Gesso
18La linea trattamento fumi
Configurazione High-Dust
Utilizzata in impianti nuovi e con ESP a
freddo Il sistema SCR opera con gas ricchi di
polveri e SOX Il rendimento dellimpianto rimane
elevato
19La linea trattamento fumi
Configurazione Low-Dust
Utilizzata in impianti nuovi e con ESP a
caldo Il sistema SCR opera senza polveri Il
rendimento dellimpianto rimane elevato
20La linea trattamento fumi
Configurazione Tail-End
Adatta al retrofit di impianti esistenti Il
sistema SCR opera senza polveri e SOX Il
rendimento dellimpianto diminuisce parecchio
21Riduzione catalitica NOX
Gas depurati
Gas con NO e NO2
350 C
4NH3 4NO O2 4N2 6H2O
Si neutralizzano circa l80-85 degli NOX
22Riduzione catalitica NOX
23Rimozione ceneri leggere
Filtro elettrostatico (ESP)
24Precipitatori Elettrostatici
particolato
Piastre di raccolta
Elettrodi di scarica
25Precipitatori Elettrostatici
particolato
LESP rimuove oltre il 99 del particolato
26Precipitatori Elettrostatici
ESP piccoli 20 m2/(m3/s) ESP medi 40
m2/(m3/s) ESP grandi 80 m2/(m3/s)
Rendimenti elevati (gt99,9) Basse perdite di
carico Costo iniziale elevato Funzionamento anche
a caldo
27Rimozione ceneri leggere
Manica filtrante
Uscita gas
Ingresso gas
Filtro a manica
28Filtri a manica
Il filtro rimuove oltre il 99 del particolato
29Filtri a manica
Rendimenti elevati (gt99,9), ma con alte perdite
di carico e temperature operative non molto
elevate
30Rimozione SOX
Rendimenti minimi S1 80-90 S4 95-98 (S
Sulcis 6-7)
31Rimozione SOX con sorbenti
32Processi FGD ad umido
CaCO3 H2O SO2 0,5O2 CaSO4 H2O CO2
33Processi FGD ad umido
H2O100 kg
SO22 kg
FGD (?95)
SO2 40 kg
S 20 kg
120 kg di gesso
1 t di carbone (S2)
34Emissioni atmosferiche
35LEmission Trading
- La Direttiva 2003/87/EC ha istituito un sistema
per lo scambio delle quote di emissione (Emission
Trading) dei gas serra, finalizzato a ridurre le
emissioni secondo criteri di efficienza ed
economicità - I grandi impianti sono obbligati ad ottenere un
permesso allemissione in atmosfera di gas serra
e a rendere alla fine dellanno un numero di
quote (1 t ciascuna) pari alle emissioni
rilasciate nellanno - In base al Piano Nazionale di Allocazione a
ciascun impianto viene assegnata una quota di
emissione, che può essere oggetto di vendita o di
acquisto - La mancata resa di una quota di emissione
comporta una sanzione di 40 /t nel periodo
2005-2007 e di 100 /t nel periodo successivo
36Piano Nazionale di Allocazione
Le quote di emissione sono poi ripartite fra
i singoli impianti in relazione alla loro
tipologia (TG, IV, CC, etc.), al combustibile
primario utilizzato (gas naturale, carbone, etc.)
ed al numero di ore di funzionamento (impianti di
base o di punta)
37Riduzione emissioni di CO2
IV a carbone 800-900 g/kWh CC a metano 300-400
g/kWh IV a biomassa 0 g/kWh?
38Riduzione emissioni di CO2
La CO2 può essere rimossa dai gas combusti con
processi di separazione a base di solventi
chimici o fisici. Limpianto è costoso,
ingombrante e penalizzante sul rendimento (8-10
punti) ma adatto al retrofit di impianti
esistenti.
39Riduzione emissioni di CO2
La CO2 può essere rimossa dal combustibile,
previa conversione chimica (reforming o
gassificazione) in miscele di H2 e
CO2. Limpianto è meno costoso, ingombrante e
penalizzante sul rendimento (5-6 punti) ma non
adatto al retrofit di impianti esistenti.
40Riduzione emissioni di CO2
La CO2 può essere rimossa facendo condensare
lacqua dai gas combusti prodotti dalla
combustione operata con ossigeno puro in luogo
dellaria. Limpianto, compresa la sezione di
potenza, deve essere completamente riprogettato.
41Impatto Ambientale nella Produzione di Energia
Residui Solidi
42I Residui Solidi nelle CTE
- Le ceneri (leggere e pesanti) derivano dalle
sostanze minerali presenti nel combustibile. I
gessi sono il prodotto dei processi di rimozione
dei composti dello zolfo (SO2 e SO3) mediante
liniezione di calcare (carbonato di calcio,
CaCO3).
43I Residui Solidi nelle CTE
- Le ceneri pesanti e leggere derivanti dagli
inerti del combustibile possono essere
riutilizzate nellindustria del cemento - I residui solidi prodotti dalla sezione di
desolforazione dei gas (gesso) trovano
solitamente un utilizzo in edilizia - Le piccole quantità di altri residui (fanghi,
catalizzatori esausti, rifiuti vari) devono
essere smaltiti in apposite discariche.
44I Residui Solidi nelle CTE
45Impatto Ambientale nella Produzione di Energia
Acque Reflue
46D.lgs. 152/2006 Parte III
- Sezione 1. Difesa del suolo e lotta alla
desertificazione. Tali disposizioni sono volte ad
assicurare la tutela ed il risanamento del suolo
e del sottosuolo, il risanamento idrogeologico
del territorio tramite la prevenzione dei
fenomeni di dissesto, la messa in sicurezza delle
situazioni a rischio e la lotta alla
desertificazione - Sezione 2. Tutela delle acque dallinquinamento.
Tali disposizioni definiscono la disciplina
generale per la tutela delle acque superficiali,
marine e sotterranee - Sezione 3. Gestione delle risorse idriche. Tale
sezione disciplina la gestione delle risorse
idriche e il servizio idrico integrato per i
profili che concernono la tutela dell'ambiente e
della concorrenza e la determinazione dei livelli
essenziali delle prestazioni del servizio idrico
integrato e delle relative funzioni fondamentali
di Comuni, Province e città metropolitane.
47I consumi di acqua in Italia
- Contrariamente alla situazione attuale, fino agli
anni 80 il consumo di acqua e la produzione di
effluenti liquidi nel settore energetico non ha
rappresentato un problema cui prestare una
particolare attenzione.
48Lacqua nelle centrali elettriche
49Le acque reflue nelle CTE
- Materiali in sospensione (dimensioni inferiori a
circa 0,1 micron), costituite da solidi o da oli - Sostanze in dispersione colloidale (con
dimensioni fra quelle delle molecole e quelle
delle particelle solide) - Sostanze disciolte sotto forma molecolare o
ionica.
50La acque reflue nel Dlgs 152/06
51La acque reflue nel Dlgs 152/06
52Il trattamento delle acque
- Gli impianti di trattamento degli effluenti
liquidi delle centrali elettriche sono molto
simili a quelli impiegati nelle altre industrie - Il trattamento delle acque include processi di
filtrazione, sedimentazione, flocculazione,
neutralizzazione e chiarificazione - Gran parte delle acque depurate possono essere
riutilizzate, con una forte riduzione degli
scarichi finali nellambiente circostante.
53Il trattamento delle acque
54Il trattamento delle acque
55Impatto Ambientale nella Produzione di Energia
Inquinamento Termico
56LInquinamento Termico
È la modifica dello stato termico naturale
- Inquinamento termico diretto deriva dal rilascio
di fluidi caldi nellambiente (camino, acqua di
raffreddamento, ecc.) e causa incrementi locali
di temperatura - Inquinamento termico indiretto deriva dalle
sostanze che interferiscono sugli scambi
energetici terrestri (effetto serra), prima fra
tutte lanidride carbonica, e causa incrementi
globali di temperatura.
57LInquinamento Termico
- Per i laghi la temperatura dello scarico non deve
superare i 30 C e lincremento di temperatura
del corpo recipiente non deve in nessun caso
superare i 3 C oltre 50 metri di distanza dal
punto di immissione. - Per il mare la temperatura dello scarico non deve
superare i 35 C e lincremento di temperatura
del corpo recipiente non deve in nessun caso
superare i 3 C oltre i 1000 metri di distanza
dal punto di immissione. - Lungo i corsi dacqua la variazione massima tra
le temperature medie di qualsiasi sezione del
corso dacqua a monte e a valle del punto di
immissione non deve superare i 3 C e su almeno
metà di qualsiasi sezione a valle, tale
variazione non deve superare 1 C.
58LInquinamento Termico
A livello locale, il principale rilascio termico
è dato dal raffreddamento del condensatore
energia elettrica
Vapore
turbina a vapore
generatore di vapore
Vapore
Acqua
Acqua di mare
Acqua
Conden- satore
Pompe
59LInquinamento Termico
Centrale a Biomassa ?25 PE10 MW PT30 MW
60LInquinamento Termico
Le problematiche inerenti linquinamento termico
interessano solo gli impianti di generazione
elettrica in tutto o in parte basati su cicli a
vapore
61Le opzioni a disposizione
62Le opzioni a disposizione
63LInquinamento Termico
64Le opzioni a disposizione
65Impatto Ambientale nella Produzione di Energia
Emissioni Acustiche
66Emissioni Acustiche
- I principi fondamentali in materia di
inquinamento acustico sono stabiliti dalla legge
26 ottobre 1995 n. 447 (Legge quadro
sullinquinamento acustico) - Fra i decreti di attuazione della 447/95 è di
fondamentale importanza il DPCM 14 novembre 1997
che stabilisce i valori limite di emissione, di
attenzione e di qualità , e il DPCM 16 marzo 1998
che stabilisce le tecniche di rilevamento e di
misura dellinquinamento acustico - Infine, il D.lgs. N. 194 del 19 agosto 2005 ha
recepito la direttiva europea 2002/49/CE relativa
alla determinazione ed alla gestione del rumore
ambientale, volta a definire un approccio comune
nella U.E. per evitare o ridurre gli effetti
nocivi prodotti dallesposizione al rumore.
67Le sorgenti di emissione
Livello di Potenza sonora LW LW10log(W/W0) Si
misura in dB Un raddoppio della potenza sonora
comporta un incremento di 3 dB del livello di
potenza sonora.
68Il livello di rumore
Livello di Pressione sonora Lp Lp20log(p/p0) Si
misura in dB LpLW - ?Ai Un raddoppio della
pressione sonora comporta un incremento di 6 dB
del livello di pressione sonora.
69La propagazione del rumore
LW
Divergenza geometrica Assorbimento
dellaria Riflessione del suolo Presenza di
barriere
LP
R
LPLW D (20 logR8) ?R Asuolo Abarriera
Assorbimento barriere
Assorbimento dellaria
Direzionalità sorgente
Divergenza geometrica
Effetto del suolo
70L. 447/95- La Zonizzazione
71I limiti di Emissione
- Il valore limite di emissione rappresenta il
valore massimo di rumore che può essere emesso da
una sorgente sonora, misurato in prossimità della
sorgente stessa in corrispondenza degli spazi
utilizzati da persone e comunitÃ
72I limiti di Immissione
- Il valore limite di immissione rappresenta
invece il valore massimo di rumore che può essere
immesso da una o più sorgenti sonore
nellambiente abitativo o nellambiente esterno,
misurato in prossimità dei recettori
73I limiti di Immissione
74FINE