Title: Diagnosi prenatale
1Diagnosi prenatale
2Diagnosi prenatale
3Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Nessuna famiglia è immune da una malattia
genetica. Ciascuno di noi può incontrare il
rischio di trasmettere una malattia ereditaria ai
loro figli. - Quando la malattia ha già colpito una o più
persone della famiglia e la coppia sta
programmando una gravidanza di solito richiede
risposte sui possibili rischi. - In alcune situazioni la coppia può utilizzare la
consulenza genetica.
4Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Consulenza genetica è la risposta alla domanda
(spontanea o guidata da un professionista) di una
coppia, di una persona. - Si tratta di una procedura medica in senso pieno
del termine dato che si riferisce ad una
patologia, sulla base della diagnosi precisa
della malattia in questione.
5Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Un'altra caratteristica di consulenza genetica è
il fatto che, a seguito di tale consultazione, la
coppia deve fare una scelta, di decidere se o non
un bambino sulla base di un concetto astratto ha
la probabilità di avere malattia di famiglia. -
- La diagnosi prenatale che, ha aperto nuove e reso
possibile la diagnosi pre-impianto (PGD),è
riuscita a cambiare la situazione, trasformando
la domanda di rischio in una certezza il bambino
è o non è affetto.
6Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Tuttavia, a causa della varia-bile espressione di
malattie genetiche, una certezza circa il livello
di realizzazione non può essere sempre ottenuta
dalla DPN.
7Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- La consulenza genetica è diversa dalla
informazione genetica che può essere
somministrata da un medico senza una vera
domanda.
8Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- La consultazione genetica è quell'atto medico che
permette, in D.P., di valutare la probabilità che
un bambino ha di nascere malato o malformato per
patologia congenita, inten-dendo con tale termine
una malattia - a trasmissione ereditaria,
- per patologia cromosomica,
- per fattori ambientali.
9Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Quando ci sono esami idonei a chiarire il rischio
(cariotipo, test genetici, diverse indagini,
ecc.), questi devono essere eseguiti prima della
gravidanza, nel contesto di una consulenza
genetica. - La complessità , la diversità e il gran numero di
malattie genetiche richiede un medico
specializzato in genetica medica raggiunge tale
consultazione.
10Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- La consulenza genetica è possibile solamente dopo
avere effettuato un accurato studio della coppia
e di entrambe le famiglie della coppia in esame
(stato di salute degli ascendenti, tipo di unioni
antecedenti familiari ecc), in modo da escludere
dal gruppo delle patologie ereditarie le
malformazioni dovute a cause teratogene esogene - - malattie infettive
- - farmaci
- - agenti fisici (le radiazioni ionizzanti,
ipertermia) - - malattie materne ecc.
11Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Il rischio genetico è al tempo stesso oggettivo e
soggettivo. - Obbiettivo, perché è calcolato a partire dai dati
che riguardano le modalità di trasmissione
genetica della malattia e il rapporto con il
paziente. - Soggettivo, dal momento che può essere valutato
in modo significativamente diverso dal consulente
e dal genetista, ma anche dai due partner della
coppia.
12Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Una domanda viene spesso chiesto "e per voi,
questo numero è grande o piccolo? - Dal momento in cui sappiamo che il rischio zero
non esiste, come integrare lentità di un singolo
rischio, rispetto ad un tipo di rischio? Un
rischio è un numero. - Ma dietro il rischio, vi è il peso della
patologia, la sua esperienza da parte del
paziente, dei suoi genitori, della sua famiglia,
e soprattutto le conseguenze di aspettarsi dalla
malattia, disabilità fisica, mentale, estetica,
generato dal l'aspettativa di vita e di qualità .
13Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- La consulenza genetica oltre alla quantificazione
del rischio fornirà anche l'indicazione per il
depistage della malattia, depistage che sarà - preconcezionale
- prenatale
- postnatale.
14Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Test genetici
- La genetica molecolare applicata alla
identificazione di geni ha determinato un vero e
proprio sconvolgimento nella consulenza genetica
che ha reso più affidabile ed ha reso possibile,
per alcune malattie, la diagnosi prenatale. - Quando la posizione del gene è nota od
addirittura è stato individuato il gene i test
genetici possono essere sviluppati.
15Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Test genetici
- Mediante i test genetici la consulenza genetica
non è limitata alla costruzione di un albero,
alla individuazione di una minore anomalia
clinica o biologica od alla stima del rischio
teorico in base ai dati che il consulente deve
sia scoprire, capire e accettare. - È possibile determinare se un soggetto è a
rischio o portatore del gene responsabile o se
il feto ha ereditato la patologia.
16Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Vanno indirizzati alla consulenza genetica
- coppie con uno o entrambi i coniugi con una
disabilità , - coloro che hanno uno o più congiunti con
patologia congenita - coloro che ha avuto un figlio malformato e/o
disabile, - coppie di cui i coniugi sono con età avanzata
(nelle donne rischio di anomalie cromosomiche,
nell'uomo di mutazioni).
17Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Qualunque sia la situazione, la scoperta di una
malattia genetica in una famiglia deve indurre il
medico a consigliare il paziente di consultare un
genetista clinico prima di intraprendere una
gravidanza. - Consulenza genetica, infatti, non può essere
limitata al periodo prenatale, ma deve essere
preconceptionale per consentire alla coppia a
rischio di conoscere il suo status in tempo reale
e per valutare meglio la condizione di attesa per
i suoi figli.
18Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Quando la prima consulenza genetica ha luogo nei
primi mesi di gravidanza, può portare a un vicolo
cieco una DPN non è sempre possibile, la coppia
può negare la nascita del figlio e chiedere di
interrompere la gravidanza senza nemmeno
conoscere il suo status.
19Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Consulenza genetica nelle patologie cromosomiche
- Sono anomalie con perdita o guadagno di materiale
genetico. - Le anomalie numeriche o strutturali hanno un
forte impatto sulla mortalità e morbilità (aborti
spontanei, morti, malformazioni o ritardo
mentale). - Le più frequenti anomalie dei cromosomi sessuali
sono causa di patologia molto meno grave, ma
possono essere responsabili di disturbi
riproduttivi.
20Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Consulenza genetica nelle patologie cromosomiche
- Anomalie cromosomiche ultramicroscopique
(microdeletions), non sono visibili nella
valutazione tradizionale del cariotipo e possono
essere rilevate con i nuovi strumenti di
citogenetica molecolare. -
- Esse sono la causa di un certo numero di sindromi
clinicamente identificate.
21Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Patologie cromosomiche
- sono causa del
- 60 circa degli aborti spontanei
- 7 circa della natimortalitÃ
- 0,5 sono presenti nei neonati
- Si distinguono
- in anomalie numeriche generalmente incompatibili
con la vita ad eccezione delle trisomie (21, 13,
18), delle anomalie dei cromosomi sessuali e dei
mosaicismi. - in anomalie strutturali, sovente equilibrate
delle quali l'80 sono ereditarie
22Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Malattie monogeniche o mendeliane
- Esse sono legate alla modifica del DNA (acido
desossiribonucleico) nucleare ed interessano solo
una coppia di geni, da cui il nome di malattie
monogeniche e sono trasmesse secondo le leggi di
Mendel (chiamato anche malattie mendeliane). - Essa può essere essere data da una mutazione
eterozigote (una delle due copie sono alterati)
od omozigote (entrambe le copie sono modificate).
23Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Malattie monogeniche o mendeliane
- Queste malattie possono essere dominanti o
recessive, autosomiche o legate al cro-mosoma X. - Queste sono malattie autosomica domi-nante,
autosomica recessiva, X-linked recessiva, o
X-linked dominante .
24Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Malattie monogeniche o mendeliane
- La penetranza del gene alterato può essere più o
meno completa (tutti gli individui con la
mutazione non esprimono la malattia) e
l'espressività della malattia varia notevolmente
da una persona ad un'altra. - La mutazione può anche non essere ereditata da un
genitore (mutazione de novo).
25Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- La consulenza genetica nelle patologie
autosomiche dominanti. - Si definisce patologia autosomica dominante
quella patologia ereditaria dovuta alla presenza,
nel patrimonio genetico, di un gene anomalo che è
capace di manifestarsi in dose singola. - QUINDI
- Per il manifestarsi della malattia è sufficiente
che uno solo degli alleli sia anomalo
26Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Nel caso di patologia autosomica dominante il
rischio di avere un figlio affetto è del 50. - Sarà il caso a decidere quale dei due cromosomi
(uno solo dei quali sarà il portatore del gene
anomalo) sarà presente nel gamete che formerà lo
zigote e non esiste in tali casi alcuna
differenza di sesso in quanto il gene anomalo è
allocato in un cromosoma autosomico.
27Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Questo gene, dato che l'allele sano non è capace,
come avviene nel caso della patologia autosomica
recessiva, di proteggere il soggetto portatore
della malattia, determinerà la comparsa della
malattia in condizioni di eterozigosi. - In genere, l'omozigosi nella patologia
autoso-mica dominante non è compatibile con la
vita.
28Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- In caso di patologia autosomica dominante un
malato affetto avrà uno dei genitori malato così
come anche il 50 dei figli saranno malati. - La malattia dominante di norma si trasmette senza
salto generazionale tranne che per difetti di
penetranza ed in tal caso si avrà una
manifestazione irregolare - E' ovvio da quanto visto finora che i fratelli di
un soggetto malato saranno indenni come indenni
saranno anche i loro figli sani. - Pur tuttavia occorre essere prudenti in quanto
una bassa penetranza potrà essere causa di un
consiglio genetico errato.
29Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Le malattie ereditarie dominanti sono almeno 934.
- ESEMPI DI MALATTIE EREDITARIE DOMINANTI
- - acondroplasia
- corea di Huntington
- - retinoblastoma ereditario
- cataratta congenita
- sindrome di Marfan
- miotomia di Steinert
30Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- La consulenza genetica in caso di patologia
autosomica recessiva. - Nella patologia autosomica recessiva i portatori
sani sono numerosissimi ma l'allele sano allogato
nel cromosoma omologo proteggerà quel soggetto
dalla manifestazione della malattia. - Al contrario il malato di tale patologia è un
soggetto omozigote con entrambi gli alleli
anomali - I suoi genitori, apparentemente sani, sono, per
contro, eterozigoti.
31Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- In caso di unione di due portatori sani, i figli
saranno malati nel 25, portatori nel 50 e
totalmente indenni nel rimanente 25. - Sarà il caso a decidere di quale dei tre gruppi
il figlio farà parte e la malattia in tal caso
non avrà alcun rapporto con il sesso.
32Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Se il gene anomalo per patologia recessiva è
allocato nel cromosoma X parleremo di patologia
legata al sesso. - Un grosso contributo al trattamento di tali forme
di patologia verrà dallo screening dei portatori
sani ove esso è possibile. - Screening assolutamente indispensabile nel caso
di fratelli di soggetti malati.
33Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Si comprende quindi facilmente che sono da
sconsigliare i matrimoni tra consanguinei in
quanto la consanguineità con-centra
artificialmente i portatori sani di una patologia
recessiva consentendo l'unione di alleli
patologici identici.
34Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- ESEMPI DI MALATTIE EREDITARIE RECESSIVE
- Talassemia
- Malattia fibrocistica
- Fenilchetonuria
- Condrodistrofia
- Retinite pigmentosa
35Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Ereditarietà legata al sesso
- L'ereditarietà legata al sesso segue le leggi
della patologia autosomica recessiva con la
differenza che, essendo il gene malato
localizzato nel cromosoma X, la mani-festazione
della malattia si avrà solamente in caso di figli
maschi, ove il cromosoma X è uno solo e quindi si
comporta come omozigote, mentre la manifestazione
della malattia sarà sempre assente nelle femmine
che, con due cromosomi X, saranno delle
portatrici sane eterozigoti.
36Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- In funzione di quanto su detto potremo
quantificare al 50 il rischio di figli maschi
malati ed al 50 l'incidenza delle femmine
portatrici sane. - La consulenza genetica in tali forme di malattie
è agevole in quanto, ricostruendo l'albero
genealogico si vede che la patologia si riscontra
solo nella linea materna. - Nel caso in cui nessun membro delle famiglia
materna è malato sono possibili due eventualità o
esiste una bassa penetranza o ci troviamo di
fronte a un problema di nuova mutazione.
37Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- L'unione di un malato con una donna sana darÃ
luogo alla nascita di maschi sani e figlie tutte
portatrici mentre l'unione di un malato con una
portatrice, pos-sibile tra consanguinei, può dare
luogo alla nascita di figlie malate.
38Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- ESEMPI DI MALATTIE LEGATE AL SESSO
- deficit di glucosio 6-fosfatodeidrogenasi
- miopatia di Duchenne
- emofilia
39Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Il matrimonio tra consanguinei.
- Aumenta la possibilità che si uniscano due
portatori sani della stessa patologia con
conseguente aumento del rischio che nasca loro un
bambino malato. - Il matrimonio tra consanguinei ha un incidenza
che oscilla intorno all1 ed in questa
situazione è possibile prevedere la nascita di un
bambino malato nel 25 dei casi.
40Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Questi rischi di patologia conge-nita derivano
dal fatto che nella popolazione in genere - un soggetto su 22 è portatore sano di
mucoviscidosi, - uno su 30 di albinismo
- ed uno su 30 di sordità .
41Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- I nati malformati
- Nella maggior parte dei casi la malformazione è
accidentale. - Solo in un numero ridotto di casi essa può essere
di natura ereditaria e queste solo raramente si
trasmettono con le leggi dell'ereditarietÃ
monofattoriale ma più spesso con quelle delle
ereditarietà multifattoriale
42Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Alla nascita di un malformato è, quindi,
necessario fare un'accurata anamnesi. - Si cercherà , così, di individuare un eventuale
agente teratogeno quali malattie infettive (es.
rosolia), farmaci, ormoni, radiazioni ionizzanti,
diabete materno, inquinanti ambientali ecc. che,
quando evidenziato, ci consentirà di prevedere
una successiva gravidanza normale rassicurando in
tal modo i genitori .
43Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- In genere vale la regola che se la malformazione
è bilaterale e simmetrica è ereditaria
contrariamente alle malformazioni unilaterali ed
isolate. - Tale suddivisione non è netta
- Molte malformazioni ereditarie si determinano con
le regole dell'ereditarietà multifattoriale ove
ai fattori ereditari si sommano i fattori
ambientali. - In questo caso è necessario che le due concause
si sommino affinchè si manifesti la patologia
malformativa.
44Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Nella genesi delle malformazioni un ruolo
importante viene svolto anche dalla patologia
cromosomi-ca. numerica o strutturale, che è la
causa del 7 delle malformazioni.
45Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Nel dare il consiglio genetico, in caso di un
figlio malformato, occorre una grande esperienza
nonché una approfondita conoscenza della
letteratura perché accanto a quadri molto chiari
esistono quadri di difficile interpretazione
quali alcune sindromi malformative che si
accompagnano a ritardo mentale e che sono
trasmesse secondo le regole della ereditarietÃ
autosomica recessiva.
46Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- NatimortalitÃ
- II consiglio genetico in questi casi sarÃ
possibile solamente dopo che è stata fatta la
diagnosi mediante cariotipo, fotografia,
radiografia, autopsia del nato morto. - Ricordiamo che la patologia cromosomica è causa
di natimortalità nel 5-10 dei casi. - Altre importanti cause di natimortalità sono le
malattie genetiche trasmesse ereditariamente
secondo le regole dell'ereditarietà autosomica,
recessiva e legata al sesso.
47Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Aborti
- In caso di aborto ripetuto è sempre consigliabile
fare il cariotipo del prodotto abortivo e di
entrambi i genitori anche se solamente nel 2-3
dei casi si troverà , nella coppia, una patologia
cromosomica. - Se non si riscontra alcun tipo di patologia una
ulteriore gravidanza non va sconsigliata.
48Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- Per potere effettuare una corretta consulenza è
indispensabile - una corretta valutazione dei fattori di rischio
- la conoscenza della patologia in causa.
49Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- -Informazione chiara e dettagliata In modo che
la coppia possa scegliere con tutte le
informazioni possibili. - Il consiglio genetico non deve assoluta-mente
servire per fare eugenetica.
50Diagnosi prenatale Consultazione genetica
- La Diagnosi Prenatale (DP) nata nel 1972 con
l'amniocentesi ha un effetto positivo sul
prosieguo della gravidanza a rischio in quanto
spesso rassicura la coppia. - La valutazione del rischio, valutato
preliminarmente, resta sempre alla base della
proposta della DP. - Non è corretto influenzare la coppia ma lasciarli
liberi nei loro ideali. Occorre solamente
informarli. - La richiesta di DP in questi anni è fortemente
aumentata, banalizzata fin quasi a renderla
desiderabile per tutte le gravidanze.
51Diagnosi prenataleTecniche di prelievo per la
D.P.
- Villocentesi
- Ha l'inconveniente di poter essere alterata da
una contaminazione di tessuti matemi. - analisi del cariotipo (prelievo precoce,
maggiori rischi rispetto all'amniocentesi,
difficoltà interpretative) - analisi di malattie metaboliche (dosaggio
diretta dell'attività enzimatica) - nella biologia molecolare (per le malattie
genetiche cui è stato localizzato e mappato il
gene)
52Diagnosi prenataleVillocentesi
- PRELIEVO DEI VILLI CORIALI
- II principale vantaggio è quello di poter fornire
una D.P. in epoca molto precoce (10 o 11
settimana)
53Diagnosi prenataleTecniche di prelievo per la
D.P.
- Amniocentesi
- Nata nel 1972 rimane valida dall'80 al 90 dei
casi. - Analisi del cariotipo
- Analisi genetiche
- Analisi per Malattie Infettive
54Diagnosi prenataleTecniche di prelievo per la
D.P.
- Cordocentesi
- rapido cariotipo fetale (per indicazioni non
programmate) - malattia genetica di un derivato del sangue
(emofilia, deficit di a-1-antripsina) - malattia genetica di un elemento figurato del
sangue (linfociti T o B nei deficit immunitari,
talassemia) - malattie parassitarie o virali.
55Diagnosi prenataleTecniche di prelievo per la
D.P.
- Fetoscopia
- Ha perso l'indicazione principale per cui era
stata ideata il prelievo del sangue fetale.
L'alto rischio connesso con questa metodica ha
fatto sì che oggi essa è limitata alla - visione diretta del feto per una diagnosi certa
di un preciso danno morfologico (sindattilia
cutanea nella acrocefalosindattilia) - biopsia cutanea del feto nelle gravi
genodermatosi (keratoma maligno, eritrodermia
bollosa, ittiosi grave, ecc) - biopsia epatica (in alcune enzimopatie deficit
di fenilalanina idrossilasi, enzimi del ciclo
dell'urea)
56Diagnosi prenataleTecniche di prelievo per la
D.P.
- La D.P. presuppone, come abbiamo visto, un
prelievo embrio-fetale che per definizione è
invasivo e quindi responsabile di un certo numero
d'inconvenienti tra i quali predomina la minaccia
d'aborto. - Occorre distinguere quanto tocca alla D.P. e
quanto tocca al rischio spontaneo.
57Diagnosi prenataleTecniche di prelievo per la
D.P.
- Non è facile
- alcune minacce d'aborto si verificano per
anomalie cromosomiche che scoperte durante una
D.P. possono condurre ad una interruzione della
gravidanza indipendentemente da essa - un certo numero di interruzioni mediche sono
determinate da anomalie che da sole avrebbero
determinato la minaccia d'aborto
58Diagnosi prenataleTecniche di prelievo per la
D.P.
- Gli aborti osservati rappresentano la somma dei
casi dovuti al prelievo e di quelli spontanei - Nella popolazione in generale il rischio della
minaccia d'aborto è del 2.1
59Diagnosi prenataleTecniche di prelievo per la
D.P.
- Fattori che possono aumentare i rischi
dell'aborto spontaneo sono quelli che inducono la
coppia a richiedere la D.P. - - età materna avanzata (cromosomopatie e minore
"capacità " dell'utero) - - precedenti aborti spontanei (tasso d'aborto
spontaneo del 5,5 0,6/1,4) - - precedenti interruzioni mediche della
gravidanza.
60Diagnosi prenataleAmniocentesi
- Lamniocentesi è il prelievo, per via
transaddominale, di liquido amniotico. - Si distingue una amniocentesi precoce che si
pratica per la diagnosi prenatale quale
completamento della consulenza genetica ed una
amniocentesi tardiva che serve a monitorare una
gravidanza patologica (es. studio dei fosfolipidi
del L.A. )
61Classificazione
- Precocissima
- 13 - 14 Settimana
Precoce 15 - 18 Settimana
Tardiva dopo la 20 Settimana (26-28)
- PREFERITA
- Minor rischio abortivo
- Volume utero e liquido amniotico adeguati
- Ottimo rapporto cellule vitali-non vitali
INDICAZIONI OSTETRICHE PIU SPECIFICHE
62AmniocentesiTecnica di prelievo di liquido
amniotico in cui sono contenute cellule di
sfaldamento fetale
63Diagnosi prenataleAmniocentesi
- Epoca di prelievo
- II prelievo di norma si effettua alla 17
settimana tra la 16 e la 18 (confermata
ecograficamente) - Tale periodo è il più favorevole in quanto
- si è già superato il periodo di maggior frequenza
di aborto spontaneo. - le cellule vitali sono numerose
- il prelievo è tecnicamente facile (l'uovo occupa
tutta la cavità uterina, il L.A. oscilla tra 100
e 280 ml, l'utero è divenuto organo addominale,
l'abbondanza del L.A. salvaguarda dalla
possibilità di ledere il feto).
64Diagnosi prenataleEsami su siero materno
- ESAMI SU SIERO MATERNO
- Screening DTN
65Diagnosi prenataleScreening per DTN
- L'alfa-fetoproteina (AFP) è una proteina
oncofetale la cui funzione nel feto umano resta
largamente sconosciuta. - E' prodotta dal fegato fetale e dal sacco
vitellino ed è la più importante proteina sierica
nella vita fetale precoce.
66Diagnosi prenataleScreening per DTN
- I livelli plasmatici fetali hanno picco a 10-13
settimane per poi ridursi progressivamente fino
al momento del parto. - Anche i livelli nel liquido amniotico hanno un
picco nel secondo trimestre, mentre quelli nel
siero materno continuano ad aumentare fino alla
28-32 settimana di gestazione. -
- Questa discrepanza può essere dovuta al rapido
aumento della superficie deputata alla diffusione
transplacentare e transamniotica in questo
periodo.
67Diagnosi prenataleScreening per DTN
- Appena dopo la scoperta dell'AFP, sono state
notate associazioni tra alcune neoplasie e la
presenza di AFP nel siero. - Nel 1967 è stata osservata un'associazione tra
AFP del fluido amniotico (AFAFP) e la nefrosi
finnica, prima correlazione riconosciuta con una
condizione fetale. - Nel 1974 Wald e coll. e Brock e coll. hanno
evidenziato, in modo indipendente, un rapporto
tra difetti del tubo neurale fetale ed alti
livelli di AFP nel siero materno (MSAFP).
68Diagnosi prenataleScreening per DTN
- Oltre all'età gestazionale, è stato osservato che
numerosi altri fattori influenzano i livelli di
MSAFP, e quindi l'interpretazione del rischio
peso materno, razza, presenza di diabete mellito
insulino-dipendente (IDDM) e gravidanze multiple. - Nelle donne di grossa corporatura si determina
una diluizione dell'AFP che origina dal feto e si
hanno quindi livelli medi di MSAFP più bassi. - Le donne nere hanno livelli di MSAFP dal 10 al
15 più elevati delle donne non nere e i livelli
di MSAFP nelle gravidanze di IDDM sono più bassi
che nella popolazione generale.
69Diagnosi prenataleScreening per DTN
- La quantità di AFP che entra nel circolo materno
è direttamente proporzionale al numero dei feti
perciò, è circa doppia in gravidanze gemellari. - Sono stati anche studiati gli effetti del fumo di
sigaretta sui livelli di AFP e i valori medi
delle donne che fumano sono più alti del 30
rispetto a quelli di donne che non fumano.
70Diagnosi prenataleScreening per DTN
- Poiché, ripetendo l'esame, i valori che in primo
prelievo erano agli estremi delle curve di
distribuzione si spostano verso il centro delle
suddette curve, da un terzo a metà delle donne
con indagini inizialmente positive ha un secondo
test negativo. - Se a un esame ripetuto una paziente ha una MSAFP
elevata, è consigliabile eseguire un'ecografia
per confermare le date, escludere parti gemellari
o morti fetali intrauterine e per ricercare
eventuali anomalie.
71Diagnosi prenataleScreening per DTN
- I programmi di screening sono capaci di
evidenziare sino al 90 di feti anencefalici e
l'80 di spine bifide aperte, con un tasso di
falsi positivi del 4 (limite di MOM 2,0). - Possono essere evidenziati quasi tutti i feti con
gastroschisi e sino al 70-80 di quelli con
onfalocele.
72Diagnosi prenataleScreening per DTN
- Di pari passo con lo sviluppo di nuovi metodi di
screening dell'MSAFP, è andata migliorando anche
l'ecografia fetale. - Dal 1986, da quando cioè Nicolaides e coll. hanno
notato che la spina bifida aperta è quasi sempre
associata ad alterazioni dell'anatomia
intracranica evidenziate all'ecografìa, la
sensibilità della scoperta della spina bifida
aperta è aumentata sino a raggiungere ora il
100. - Il tasso di diagnosi di anencefalia dovrebbe
essere del 100 in tutti i centri che effettuano
l'ecografia. I tassi di diagnosi riportati per la
spina bifida aperta variano in rapporto al
centro, ma vanno generalmente dal 71 al 100.
73Diagnosi prenataleScreening Down
- Diminuzione dell'MSAFP.
- Appena dopo l'introduzione del test della MSAFP
per la diagnosi di difetti del tubo neurale nei
primi anni ottanta, è stato osservato che feti
con sindrome di Down avevano un'MSAFP più bassa
nel secondo trimestre. - In gravidanze in cui il feto ha una sindrome di
Down, i livelli di AFP in siero materno, liquido
amniotico e cordone fetale sono tutti più bassi.
74Diagnosi prenataleScreening Down
- Altri markers biochimici.
- Dopo l'introduzione dello screening della MSAFP,
sono stati studiati altri markers biochimici da
utilizzare in screening per la diagnosi di
sindrome Down - E' stato osservato che sia l'estriolo non
coniugato (uE3) che la gonadotropina corionica
umana (HCG) aggiungono specificità e sensibilitÃ
allo screening biochimico del secondo trimestre
per la sindrome Down
75Diagnosi prenataleScreening Down
- Come l'AFP, l'uE3 ha dimostrato in alcuni studi
di essere dal 25 al 30 inferiore nelle
gravidanze con sindrome Down. - Al contrario, i livelli di HCG sono più elevati
nelle gravidanze affette, con un valore mediano
circa doppio rispetto a quello dei controlli
normali.
76Diagnosi prenataleScreening Down
- Associazione di markers biochimici.
- Poiché questi 3 markers - AFP, uE3 e HCG - sono
tutti indipendenti dall'età della madre e solo
debolmente correlati l'uno all'altro, possono
essere utilizzati in associazione per calcolare
il rischio di DS nel feto. - TRI-TEST
77Diagnosi prenataleScreening Down
- Come nello screening con AFP, i valori biochimici
sono usati in associazione all'età della madre. - L'impiego di tutti e tre i valori aumenta la
sensibilità ed abbassa il tasso di falsi positivi.
78Diagnosi prenataleScreening Down
- Con tale screening si riesce ad evidenziare dal
58 al 91 di feti Down. - I falsi positivi oscillano intorno al 5-6.
- La maggior parte dei centri ha fissato il valore
soglia su 1/270 che corrisponde al rischio di una
donna a 35 anni. Con tali valori si ottiene - la diagnosi nel 65 dei casi
- un tasso di falsi positivi del 7-8.
- Se si abbassa tale soglia si riducono sia le
diagnosi che i falsi positivi
79Diagnosi prenataleScreening Down
- Il protocollo per lo screening è analogo a quello
visto per MAFP. - Importanti sono
- il peso,
- la razza,
- il diabete insuline dipendente,
- la gravidanza multipla
- non il fumo di sigaretta.
- Come per l'AFP non è consigliabile ripetere il
test. - Anche per lo screening è essenziale l'esatta
determinazione dell'età gestazionale.
80Diagnosi prenataleScreening Down
- Screening nel primo trimestre
- Il tritest comporta una diagnosi alla 16 o 19
settimana di gravidanza. - Numerosi autori hanno valutato l'efficacia dello
screening biochimico nel primo trimestre.
81Diagnosi prenataleScreening Down
- Sembra che anche l'AFP e l'uE3 siano bassi nel
primo trimestre di una gravidanza DS, i livelli
di HCG totali sono normali mentre i livelli di
ß-HCG libero sembrano essere significativamente
aumentati in questo come anche nel secondo
trimestre. Osservazioni analoghe sono state fatte
anche per la PAPPA e per la dimeric inhibina A.
82Diagnosi prenataleScreening Down
- Nel I trimestre si utilizzano 2 markers
biochimici - BETA HCG libero
- PAPPA
- BI-TEST
- Spesso associato alla TRANSLUCENZA NUCALE
83Diagnosi prenataleScreening Down
- La valutazione della translucen-tezza nucale ha
evidenziato che una misura gt 3 mm si associa nel
75 ad un cariotipo anomalo indicando così una
sensibilità del 75 e un tasso di falsi positivi
del 4.
84Diagnosi prenataleScreening Down
- Il bi-test associato alla translucenza nucale ha
una sensibilità del 90- 95 circa
85Diagnosi prenataleScreening trisomia 18
- Diagnosi di trisomia 18
- In caso di trisomia 18 i tre analiti utilizzati
per lo screening Down sotto tutti notevolmente
ridotti. - L'AFP 0,6 MOM,
- l'uE3 0,5 MOM
- l'HCG 0,3 MOM.
86Diagnosi prenataleScreening in pz gt 35a
- Screening in pz gt 35a
- Uno screening biochimico in donne di età maggiore
ha vantaggi e limitazioni. - Poiché nel calcolo si usa l'età , una grande
percentuale di pazienti con più di 35 anni è
positivo allo screening.
87Diagnosi prenataleScreening in pz gt 35a
- Alcune anomalie cromosomiche sfuggono, anche se
la maggior parte è meno grave della trisomia 21
(cioè aneuploidie del cromosoma sessuale) o
associate a malformazioni strutturali talmente
significative (trisomia 13 o 18) che possono
essere in larga parte scoperte all'indagine
ecografica del secondo trimestre.
88Diagnosi prenataleScreening in pz gt 35a
- E' quindi importante che le donne di età maggiore
che scelgono lo screening biochimico siano a
conoscenza sia della natura dei test di screening
che del fatto che un risultato normale di uno
screening non può escludere una trisomia 21 o
altre aneuploidie cromosomiche nel loro feto.