Title: TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLA SPINA BIFIDA
1TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLASPINA BIFIDA
- NICOLA SMANIA
- Servizio di Rieducazione Funzionale
- Policlinico G.B. Rossi, Verona
2SPINA BIFIDA
- Difetto di chiusura del tubo neurale nel primo
mese di età gestazionale
Rachide normale
Meningocele
Mielomeningocele
3CLASSIFICATION
(Petrone, 1982)
4EZIOLOGIA
(95 MULTIFATTORIALE)
- Familiarità
- Incidenza più elevata nelle femmine
- Incidenza variabile in gruppi etnici diversi
- Variabilità del tasso di prevalenza in relazione
ad aborti precedenti - Incidenza più elevata in gemelli monozigoti
FATTORI GENETICI
- Modificazione prevalenza dopo migrazione di
gruppi etnici - Trends stagionali (gt nati in inverno)
- Deficit nutrizionali (vit. A e Zn)
- Rischi ambientali chimici e fisici
FATTORI AMBIENTALI
5DIAGNOSI PRENATALE
- Dosaggio della a-feto-proteina e
dellacetil-colinesterasi nel liquido amniotico - ecografia
PREVENZIONE
- Consulenza genetica
- Uso di multivitaminici in gravidanza
- Diagnosi prenatale
6PATOGENESI
7CLINICA
- Formazione cistica a diversi livelli spinali
- Deficit motorio agli arti inferiori
- Deformità ortopediche congenite
- Incontinenza anale
- Segno del sole calante
- Aumento circonferenza cranica
- Deficit sensitivo
8PATOLOGIE ASSOCIATE
- Idrocefalo
- Paralisi AAII
- Malformazioni encefaliche (microgiria)
- Disfunzioni urinarie
- Turbe dellevacuazione
Neurologiche
- Cardiopatie congenite
- Labiopalatoschisi
- Gastroschisi
- Atresia anorettale
- Deformità agli AAII
Non neurologiche
9TIPI DI LESIONE NEURALE
I
II
10RIABILITAZIONE NELLA SPINA BIFIDA
- OBIETTIVI
- Valutazione del deficit motorio
- Prevenzione dei danni secondari
- Raggiungimento della stazione eretta e/o ricerca
del miglior assetto posturale - Aumento dellautonomia
11SQUILIBRIO MUSCOLARE
- CARATTERISTICHE
- Deficit di forza muscoli antagonisti
- Retrazione muscolo agonista
- Limitazione articolarità
- Perdita funzione
12ORTESI NELLA SPINA BIFIDA
- Ortesi statiche prevengono danni secondari
- Ortesi dinamiche compensano il deficit di forza
- PROBLEMATICHE NELLADOZIONE DI ORTESI DINAMICHE
- Paralisi motoria e sensitiva
- Assenza di propriocezione
- Importanza della sensibilità per strutturazione
dello schema corporeo - Rappresentazione mentale dellortesi
- Importanza delladattamento
- Integrazione cognitivo-affettivo-funzionale
- Individuazione del tempo migliore per adozione
13REQUISITI DELLORTESI
- Semplicità di costruzione
- Affidabilità
- Praticità nelluso
- Comfort
- Estetica
14LIVELLO S3
Muscoli deficitari intrinseci del piede
ORTESI STATICHE
ORTESI DINAMICHE
- Scarpe ortopediche
- Plantari
- Speronature al tacco
15LIVELLO S2
- Estensori dellanca ()
- Ischio-crurali ()
- Plantiflessori estrinseci ()
- Intrinseci del piede ()
Muscoli deficitari
16ORTESI STATICHE
ORTESI DINAMICHE
17LIVELLO S1
- Grande e medio gluteo
- Ischio-crurali esterni
- Plantiflessori
- Intrinseci del piede
Muscoli deficitari
18ORTESI STATICHE
ORTESI DINAMICHE
19LIVELLO L5
- Grande e medio gluteo
- Ischio-crurali (semitendinoso)
- Loggia posteriore e anteriore della gamba
- Intrinseci del piede
Muscoli deficitari
20Ortesi dinamiche
Ortesi statiche
- Come livello S1
- Divaricatore di Putti
21LIVELLO L4
- Estensori delle anche
- Adduttori delle anche
Muscoli gravemente deficitari
- Abduttori delle anche
- Quadricipiti
Muscoli parzialmente deficitari
22ORTESI DINAMICHE
ORTESI STATICHE Come per L5
23LIVELLO L3
- Estensori dellanca
- Adduttori dellanca
- Abduttori dellanca
- Quadricipite
Muscoli gravemente deficitari
Muscoli parzialmente deficitari
- Flessori dellanca (sup. e prof.)
24ORTESI STATICHE
ORTESI DINAMICHE
25LIVELLO L2
DEAMBULAZIONE
STAZIONE ERETTA
- Estensori dellanca
- Adduttori dellanca
- Abduttori dellanca
- Quadricipite
Muscoli gravemente deficitari
Muscoli parzialmente deficitari
- Flessori dellanca (sup. e prof.)
- Quadrato dei lombi
26ORTESI STATICHE come per L3
ORTESI DINAMICHE
27LIVELLO L1
- Flessori dellanca
- Quadrato dei lombi
Muscoli gravemente deficitari
28ORTESI STATICHE come per L3
ORTESI DINAMICHE
29(No Transcript)
30(No Transcript)
31(No Transcript)
32SCOLIOSI NEUROGENA MIELOMENINGOCELE
- Prevalenza variabile 62 (Raycroft,Curtis.1972)
solo curve acquisite (sopralesionale) - 80-90
(Muller,Nordwall.Spine,1992) anche curve
congenite (lesionale) - Fattori predittivi per lo sviluppo di una curva
(Trivedi,Thomson et al. JBJS, 2002) - Livello lesionale alto (gtL3)
- Livello prima vertebra integra
- Dislocazione dellanca
- Perdita della deambulazione
- Associazione non causale con la spasticità e con
lasimmetria di livello motorio - Tethered cord syndrome, siringomielia
- Obliquità pelvica
33CORSETTO STATICO
34IDROCEFALO
- Accumulo di liquido cerebro-spinale causato da
- Eccesso di produzione
- Difetto di circolazione
- Deficit di riassorbimento
35IDROCEFALO NEL MIELOMENINGOCELE
CAUSE
- Stenosi dellacquedotto di Silvio
- Mancata apertura dei forami di Luska e Magendie
- Compressione del tronco encefalico da parte delle
tonsille cerebellari migrate nel canale cervicale
36ARNOLD CHIARI II
- Le malformazioni di Chiari costituiscono un
gruppo di anomalie che sono strettmente correlate
dal punto di vista patogenetico. - La più importante di questo gruppo è la
malformazione di tipo II o di Arnold-Chiari. - Le caratteristiche principali sono
- Mielomeningocele
- Canale vertebrale dilatato
- Ipoplasia della fossa cranica posteriore
- Erniazione di parte del verme e degli emisferi
cerebellari, della parte inferiore IV ventricolo
nel Forame Magno - Compressione dei nervi cranici
- Idromielia e siringomielia
37SINDROME DEL MIDOLLO ANCORATO
- Sintomi
- Spasticità
- Deficit di forza
- Parestesie
- Dolore
- Alterazione del controllo motorio
38CONCLUSIONI
- Il trattamento ortesico è parte integrante della
riabilitazione della spina bifida - Luso di ortesi dinamiche va introdotto
progressivamente rispettando le tappe di
acquisizione motoria - La riabilitazione è importante per ottenere
adattamenti allortesi