Title: Gli amminoacidi
1 Gli amminoacidi
2- Le proteine rappresentano gli elementi
strutturali e funzionali più importanti nei
sistemi viventi. - Qualsiasi processo vitale dipende da questa
classe di molecole p. es. la catalisi delle
reazioni metaboliche (enzimi), le difese
immunitarie (immunoglobuline), il trasporto di
ossigeno (emoglobina), il trasporto di nutrienti
(albumina), il movimento (actina, miosina).
3- Le proteine sono macromolecole costituite
dallunione di un grande numero di unità
elementari gli amminoacidi (AA) - Sebbene in natura esistano più di 300
amminoacidi, soltanto 20 sono incorporati nelle
proteine dei mammiferi poiché sono gli unici
codificati dal DNA - La caratteristica strutturale comune a tutte le
proteine è di essere dei polimeri lineari di
amminoacidi - Ciascuna proteina ha però una propria struttura
tridimensionale che la rende capace di svolgere
specifiche funzioni biologiche
4Struttura degli amminoacidi
- Ogni amminoacido (eccetto la prolina) possiede un
carbonio centrale, chiamato carbonio a, al quale
sono legati quattro differenti gruppi - un gruppo amminico basico (-NH2)
- un gruppo carbossilico acido (-COOH)
- un atomo di idrogeno (-H)
- una catena laterale, diversa per ciascun
amminoacido (-R)
5(No Transcript)
6Gli aminoacidi
Anatomia di un amminoacido. Ad eccezione della
prolina e dei suoi derivati, tutti gli
amminoacidi che si trovano comunemente nelle
proteine possiedono questo tipo di struttura.
7- Tutti gli amminoacidi (tranne la glicina) hanno
latomo di carbonio a legato a quattro gruppi
diversi il carbonio a (asimmetrico) è quindi un
centro chiralico o otticamente attivo - Gli amminoacidi che hanno un centro asimmetrico
nel carbonio a possono esistere in due forme
speculari (D ed L) dette stereoisomeri, isomeri
ottici o enantiomeri - Le proteine contengono solo L- amminoacidi
8Champe et al., Le basi della biochimica, Ed.
Zanichelli
9- Quando un amminoacido viene sciolto in H2O
diventa uno ione dipolare (zwitterione) che può
agire sia come acido (donatore di protoni) che
come base (accettore di protoni) - Le sostanze che hanno questa doppia natura si
definiscono anfòtere o anfoliti. - Al pH fisiologico (valore attorno a 7,4) tutti
gli amminoacidi hanno - il gruppo carbossilico dissociato,
- si forma lo ione negativo carbossilato
- (-COO-)
- il gruppo amminico protonato (-NH3)
10Champe et al., Le basi della biochimica, Ed.
Zanichelli
11- Oltre alla parte funzionale, comune a tutti, ogni
amminoacido presenta un gruppo -R proprio - La natura del gruppo -R conferisce proprietà
diverse a ciascun amminoacido - Punto isoeletrico (pI) è il valore di pH al
quale un amminoacido ha carica netta 0 cioè è
elettricamente neutro - Il pI è una caratteristica di ogni singolo
amminoacido
12- Nelle proteine quasi tutti i gruppi carbossilici
e amminici degli amminoacidi sono uniti in legami
peptidici - Le proprietà di ciascun amminoacido dipendono
dalle catene laterali (-R) che sono i gruppi
funzionali responsabili della struttura, delle
funzioni e della carica elettrica delle proteine - Ciò che sostanzialmente determina il ruolo di un
amminoacido in una proteina è la natura della
catena laterale (-R)
13- Gli amminoacidi possono essere classificati in
base alle proprietà delle loro catene laterali - (-R), considerando la loro polarità o non
polarità al pH fisiologico e quindi la tendenza
ad interagire con lacqua - Gli amminoacidi con catene laterali cariche,
idrofiliche, sono generalmente esposti sulla
superficie delle proteine - I residui idrofobici, non polari, si trovano in
genere allinterno delle proteine, protetti dal
contatto con lacqua
14Amminoacidi con gruppi -R alifatici (non polari)
- Glicina, alanina, valina, leucina, isoleucina,
metionina, prolina. - Le loro catene laterali sono costituite da una
catena idrocarburica satura sono idrofobici. - La metionina è uno dei due amminoacidi
contenenti zolfo. - La prolina ha una caratteristica struttura ad
anello, formato dalla catena laterale e dal suo
gruppo amminico, e differisce dagli altri
amminoacidi perché contiene un gruppo imminico
(R-NH-R). - E solo moderatamente polare.
15Champe et al., Le basi della biochimica, Ed.
Zanichelli
16Amminoacidi con gruppi -R aromatici
- Fenilalanina, tirosina, triptofano
- Le loro catene laterali sono aromatiche
- Sono relativamente non polari (idrofobici)
- Possono partecipare tutti ad interazioni
idrofobiche - I gruppi -OH della tirosina ed NH del
triptofano possono formare legami a idrogeno
17Amminoacidi aromatici
Non polare
ionizzabile
Non polare
18Amminoacidi con gruppi -R polari, non carichi
- Serina, treonina, cisteina, asparagina,
glutammina - Sono polari ma in condizioni fisiologiche sono
privi di carica elettrica. - I loro gruppi -R sono più idrofilici di quelli
degli AA non polari contengono gruppi funzionali
che formano legami idrogeno con lacqua. - La polarità di serina e treonina è dovuta al
gruppo ossidrilico (-OH), quella della cisteina
al gruppo sulfidrilico (-SH), quella di
asparagina e glutammina ai gruppi ammidici
(-CONH2), dove sia la porzione carbonilica che
quella amminica possono entrare in gioco.
19(No Transcript)
20Amminoacidi con gruppi -R carichipositivamente
(basici)
- Lisina, arginina, istidina
- Sono accettori di protoni
- Le loro catene laterali, contenenti gruppi
amminici, a pH fisiologico sono ionizzate ed
hanno carica positiva - Listidina è debolmente basica (pKa 6,0) ed a
pH fisiologico lamminoacido libero è in gran
parte non ionizzato quando si trova incorporata
in una proteina può recare una carica positiva o
essere neutra (proprietà molto importante!)
21Struttura degli amminoacidi
22Amminoacidi polari con carica
Si dispongono allesterno della molecola
proteica a contatto con il solvente
23Amminoacidi con gruppi -R carichi negativamente
(acidi)
- Acido aspartico, acido glutammico.
- Sono donatori di protoni.
- I gruppi carbossilici delle loro catene laterali,
al pH fisiologico, sono ionizzati ed hanno carica
negativa.
24PROTEINE ACIDE E BASICHE
Le proteine nelle quali il rapporto (?lys
?arg ) / (?asp ?glu ) gt1 sono
basiche. Quando tale rapporto (?lys ?arg )
/ (?asp ?glu ) lt1 sono acide.
25Struttura degli amminoacidi
26Amminoacidi con caratteristiche particolari
27Champe et al., Le basi della biochimica, Ed.
Zanichelli
28Dal punto di vista biochimico gli amminoacidi si
possono classificare in
- Essenziali quegli AA che una determinata specie
non è in grado di sintetizzare (o li sintetizza
in quantità non sufficienti ) - - devono essere introdotti con la dieta
- - Phe, Val, Thr, Try, Ile, Met, Leu, Lys, His,
Arg - ( sono necessari nella dieta solo durante lo
stadio giovanile di crescita) - Non essenziali quegli AA che una determinata
specie è in grado di sintetizzare.
29- Glucogenici tutti gli AA dal cui catabolismo
otteniamo acido piruvico o un intermedio del
ciclo di Krebs e che quindi possono essere
utilizzati per riformare glucosio (Asp, Glu, Asn,
Gln, His, Pro, Arg, Gly, Ala, Ser, Cys, Met,
Val). - Chetogenici gli AA dal cui catabolismo otteniamo
acetilCoA o acetoacetilCoA, che quindi non
possono essere utilizzati per riformare glucosio
(leucina e lisina). - Sia chetogenici che glucogenici dal loro
catabolismo otteniamo acido piruvico o un
intermedio del ciclo di Krebs, oltre che acetil
CoA o acetoacetilCoA (Phe, Tyr, Trp, Ile, Thr).
30La struttura delle proteine
31Proteine globulari e fibrose
- Le proteine possono essere classificate in due
gruppi principali proteine globulari e fibrose. -
- Proteine globulari
- Le catene polipeptidiche sono ripiegate ed
assumono forma compatta, sferica o globulare. - Contengono più tipi di struttura secondaria.
- Le proteine globulari comprendono enzimi,
proteine di trasporto (p.es. albumina,
emoglobina), proteine regolatrici,
immunoglobuline, etc.
32- Proteine Fibrose
- Hanno catene polipeptidiche disposte in lunghi
fasci o in foglietti. - In genere presentano un unico tipo di struttura
secondaria. - Sono insolubili in H2O per la presenza di elevate
di AA idrofobici. - Le catene polipeptidiche si associano in
complessi sopramolecolari in modo da nascondere
al solvente le superfici idrofobiche. - Sono adatte a ruoli strutturali (p.es.
a-cheratina, collageno).
33Proteine Fibrose e Globulari
- Le proteine possono essere divise in due classi
Proteine Globulari
Proteine fibrose
34 Le Proteine Fibrose
- Sono di origine animali,
- insolubili in acqua,
- Assolvono ruoli strutturali per lo più.
- Si dividono in tre categorie
- le cheratine
- i collageni
- le sete
Formano tessuti protettivi
Formano tessuti connettivi
Come i bozzoli dei bachi da seta
35Le Proteine Fibrose
- Cheratine e collageni hanno strutture ad elica,
- Le sete hanno struttura foglietto beta
Gruppi apolari e ponti disolfuro tendono a
conferire rigidità e insolubilità alle proteine
fibrose.
36 Le Proteine Globulari
- Sono solubili in acqua,
- di forma quasi sferica,
- Assolvono funzioni biologiche.
- Possono essere
- Enzimi
- Ormoni
- Proteine di trasporto
- Proteine di deposito
37Le Proteine Globulari
- Contengono amminoacidi con catene polari e
carichi, - Sono strutture elicoidali.
Mioglobina, proteina globulare che trasporta
lossigeno nei muscoli.
Le interazioni sono dovute a ponti disolfuro,
alla polarità o meno dei gruppi R, e alla
capacità di formare legame ad idrogeno.
38Proteina
molecole composte da una o più catene
polipeptidiche
Proteine monomeriche
Proteine multimeriche
eteromultimeriche
omomultimeriche
(stesso tipo di polipeptide)
(diversi tipi di polipeptidi)
39Le proteine
- Fondamentali in ogni organismo, hanno molteplici
ruoli - Componenti strutturali (collagene, tessuto
connettivo, citoscheletro, pelle) - Trasportatori (emoglobina, albumina)
- Trasmettitori di messaggi (ormoni peptidici)
- Catalizzatori di reazioni chimiche (enzimi)
- Difesa contro i patogeni (immunoglobuline)
- Controllo e regolazione dellespressione genica
(istoni) - Deposito di materiale (ferritina)
- Proteine dei sistemi contrattili (miosina)
Es. Albumina aumenta solubilita degli acidi
grassi nel sangue Istoni proteine nucleiche,
formano la cromatina insieme al DNA
40Molte malattie sono dovute al difettoso
ripiegamento di una proteina
Alcune patologie derivano da proteine che non
sono in grado di raggiungere la loro struttura
funzionale e che tendono a formare grossi
aggregati (fibrille o forme amiloidi) Alzheimer,
Parkinson, encefalopatia spongiforme, diabete di
tipo II.
In altri casi mutazioni puntiformi generano
proteine che non raggiungono la loro locazione
finale o che non sono più in grado di svolgere la
loro funzione perché incapaci di legare i loro
substrati. Fibrosi cistica difetto nella
proteina transmembrana che agisce come un canale
degli ioni cloro nelle cellule epiteliali (CFTR
1480 amminoacidi). La mutazione più comune è la
delezione di un amminoacido (Phe 508) e la
proteina mutata non si avvolge correttamente.
41- I 20 amminoacidi che si trovano comunemente nelle
proteine sono uniti luno allaltro da legami
peptidici. - La sequenza lineare degli amminoacidi legati
contiene linformazione necessaria a generare una
proteina con una forma tridimensionale esclusiva. - La struttura di una proteina è complessa
organizzazione in 4 livelli gerarchici (struttura
primaria, secondaria, terziaria, quaternaria).
42Gli amminoacidi possono unirsi tra loro con
legami peptidici
Estremità amminica
Il ripetersi di questa reazione dà luogo a
polipeptidi e proteine.
43Proprieta del legame peptidico
- Planare, ha una forza intermedia tra il legame
semplice ed il legame doppio.
44(No Transcript)
45Champe et al., Le basi della biochimica, Ed.
Zanichelli
46Il legame peptidico è rigido e planare
Gli atomi di Ca di amminoacidi adiacenti sono
separati da tre legami covalenti Ca C
N Ca
47(No Transcript)
48Il legame peptidico è rigido e planare
- e ? sono di 180 quando il polipeptide è nella
conformazione complanare estesa e tutti i gruppi
peptidici sono sullo stesso piano. - e ? possono assumere tutti i valori compresi tra
-180 e 180, ma molti valori risultano proibiti
per interferenze steriche tra gli atomi dello
scheletro del polipeptide e quelli delle catene
laterali.
49(No Transcript)
50peptidi, polipeptidi e proteine
- gli aminoacici sono uniti tra loro da legami
peptidici
energia di legame 100 Kcal/mol
- non vengono rotti con lebollizione, ma solo con
lazione prolungata di acidi o basi concentrate - gli enzimi proteolitici sono in grado di rompere
tali legami
esistono sequenze lunghe da pochi aminoacidi a
migliaia di aminoacidi con peso molecolare da 5 a
1000 KDalton (1 Dalton 1/12 massa 12C)
aminoacidi peptide (oligopeptide) lt20 po
lipeptide lt60 proteina gt60
51Polarità del legame peptidico
Legame peptidico
52Caratteristiche del legame peptidico
- Ha il carattere di un doppio legame parziale (è
più corto di un legame singolo). - E rigido e planare (non è possibile la rotazione
attorno al legame tra il carbonio carbonilico e
lazoto del legame peptidico). - In genere è un legame di tipo trans, a causa di
interferenze steriche tra i gruppi -R (i legami
tra un Ca e un gruppo a-amminico o a-carbossilico
possono ruotare!) - I gruppi -CO ed -NH del legame peptidico non
hanno una carica elettrica (a differenza del
gruppo a-amminico allestremità N-terminale ed
a-carbossilico al C-terminale) ma sono polari e
partecipano alla formazione di legami a idrogeno.
53Denominazione dei peptidi
- Lunione di più amminoacidi mediante legami
peptidici produce una catena denominata
polipeptide. - Per convenzione, lestremità amminica libera
della catena peptidica (estremità N) si scrive a
sinistra mentre quella carbossilica libera
(estremità C) si scrive a destra. - Le sequenze di amminoacidi si leggono sempre
dallestremità N allestremità C del peptide.
54- I singoli amminoacidi in una catena peptidica
sono chiamati residui amminoacidici. - In genere le proteine sono composte da 50-2000
residui amminoacidi. - La struttura primaria di una proteina è definita
dalla sequenza lineare dei residui amminoacidici.
55proteine struttura primaria
- riguarda la sequenza lineare degli aminoacidi
- struttura covalente (legami peptidici)
.Sequenza di 2 20 x 20 202 400 dipeptidi
diversi .Sequenza di 3 20 x 20 x 20 203 8000
tripeptidi diversi .Sequenza di 100 20100
1.27x10130 peptidi diversi Di tutte queste
possibili forme, levoluzione ha scelto solo
alcune, che rappresentano il risultato di una
precisa selezione mirata ad ottimizzare la
funzione della proteina
56Struttura primaria
- La sequenza degli aminoacidi di una proteina si
chiama struttura primaria. - Nelle proteine, gli amminoacidi sono uniti
covalentemente con legami peptidici. - I legami peptidici sono legami ammidici tra il
gruppo a- carbossilico (-COOH) di un amminoacido
ed il gruppo a-amminico (-NH2) dellamminoacido
successivo. - Durante la formazione del legame peptidico viene
eliminata una molecola di acqua (reazione di
condensazione).
57(No Transcript)
58(No Transcript)
59La peculiare sequenza amminoacidica di una catena
polipeptidica rappresenta la struttura primaria
Lisozima
60collagene
Per funzionare una proteina deve assumere una
struttura tridimensionale precisa
mioglobina
61Struttura secondaria
- Si riferisce alla conformazione locale della
catena polipeptidica. - E determinata da interazioni di tipo legame a
idrogeno fra lossigeno di un gruppo carbonilico
del legame peptidico e lidrogeno del gruppo
ammidico di un altro legame peptidico. - Esistono due tipi di strutture secondarie
- l a-elica ed il foglietto b.
62proteine struttura secondaria
strutture dovute ad interazioni locali di tipo
ponte-H
- b-foglietto
- legami idrogeno fra aminoacidi di catene diverse
- foglietto piegato
- a-elica
- ponte-H ogni 3,6 aminoacidi
- Il legame H si instaura tra lH dellazoto
amidico e lO del gruppo carbonilico - residui esterni alla spirale
63Struttura secondaria (a-elica)
- E una struttura in cui la catena polipeptidica è
avvolta a spirale . - Le catene laterali degli amminoacidi (-R) si
protendono verso lesterno rispetto allasse
della spirale. - La-elica è stabilizzata da legami idrogeno
intracatena che si formano tra lossigeno
carbonilico di un legame peptidico e lidrogeno
ammidico di un legame peptidico situato a 4
residui di distanza sulla catena. - La prolina interrompe la-elica!!!
- Gli amminoacidi con catene laterali (-R )
voluminose o cariche possono interferire con la
formazione della-elica.
64 Struttura secondaria alfa elica
Legame idrogeno
Le proprietà idrofobiche o idrofiliche di una
alfa-elica dipendono dalle catene laterali degli
aa
65Champe et al., Le basi della biochimica, Ed.
Zanichelli
66Ogni idrogeno ammidico è coinvolto in un legame
idrogeno con il carbonile di un altro
amminoacido
67Legame H
- a-elica
- ponte-H ogni 3,6 aminoacidi
- Il legame H si instaura tra lH dellazoto
amidico e lO del gruppo carbonilico
68Esempio di proteina composta da alfa eliche
69Struttura secondaria (foglietto b)
- E una struttura ripiegata, formata da 2 o più
catene polipeptidiche (filamenti) quasi
completamente distese. - I legami a idrogeno sono intercatena e
perpendicolari allo scheletro del peptide. - Tutti i componenti di un legame peptidico
partecipano alla formazione di legami a idrogeno. - Tali legami si realizzano tra lossigeno di un
gruppo carbonilico di un legame peptidico e
lidrogeno del gruppo ammidico di un altro legame
peptidico appartenente ad un filamento diverso.
70Struttura secondaria foglietto beta
71Nei foglietti pieghettati ci sono ancora dei
legami ad idrogeno, ma stavolta sono tra fogli
adiacenti (sheet)
72Struttura secondaria (foglietto b)
- I polipeptidi che formano un foglietto b possono
disporsi in modo parallelo o anti-parallelo. - Un foglietto b può essere formato anche da una
singola catena polipeptidica ripiegata su se
stessa in tal caso i legami a H sono legami
intracatena. - La superficie dei foglietti b è pieghettata.
73b Sheet
Stabilizzata da legami H intercatena tra N-H
CO
2 Orientations
Parallel Not optimum H-bonds less stable
Anti-parallel Optimum H-bonds more stable
74(No Transcript)
75Struttura secondaria (sequenze non ripetitive)
- Queste strutture non ripetitive non sono
casuali. - Hanno una forma meno regolare rispetto all
a-elica ed al foglietto b. - La catena polipeptidica assume una conformazione
ad anse ed avvolgimenti.
76Una proteina tende a ripiegarsi in una
configurazione compatta
Cosa determina la forma di una proteina?
77Struttura terziaria struttura tridimensionale
dellintero polipeptide che deriva
dallinterazione fra le catene laterali di aa
anche distanti nella sequenza primaria
78Struttura terziaria
- La struttura terziaria è la conformazione
tridimensionale, avvolta, di una proteina. - La struttura primaria di una catena polipeptidica
determina la sua struttura terziaria. - Quando una proteina si avvolge su se stessa, gli
AA che si trovano in regioni lontane della
sequenza polipeptidica possono ugualmente
interagire tra loro.
79La Struttura Terziaria
- La struttura terziaria è la conformazione
tridimensionale assunta da una proteina. - È stabilizzata da legami non covalenti come ponti
idrogeno, interazioni idrofobiche tra amminoacidi
non polari e legami ionici.
È indispensabile per la sua attività biologica.
80La Struttura Terziaria
- Ma anche da legami covalenti, sotto forma di
ponti disolfuro fra due cisteine. - Le interazioni che si instaurano a livello
tridimensionale coinvolgono amminoacidi non
necessariamente vicini nella struttura primaria.
81ossidazione
82proteine struttura terziaria
- Determina la struttura 3D
- Stabilizzata da
- ponti S-S
- interazioni idrofobiche
- interazioni elettrostatiche (legami ionici)
- legami di Wan der Waals
- Suscettibile di denaturazione-rinaturazione
- R apolari verso linterno (eccetto in proteine
integrali di membrana) - R polari verso lesterno (solvatati da H2O)
83Come si forma una struttura terziaria?
Ponti S_S
Interazioni idrofobiche
Formazione di sali
Legame idrogeno
84(No Transcript)
85La struttura terziaria è stabilizzata da 4 tipi
di interazioni
- Interazioni idrofobiche gli amminoacidi con
catene laterali non polari tendono a localizzarsi
allinterno della molecola dove si associano con
altri residui idrofobici. - Interazioni ioniche i gruppi con carica negativa
(-COO-) possono interagire con gruppi carichi
positivamente (-NH3) - Legami a idrogeno
- Legami disolfuro
86Legame disolfuro
- E un legame covalente che deriva dalla
ossidazione del gruppo sulfidrilico (-SH) di due
residui di cisteina con formazione di un residuo
di cistina. - Le due cisteine possono essere molto lontane
nella stessa catena polipeptidica o appartenere a
due diverse catene. - Essendo legami covalenti, i legami disolfuro
concorrono a stabilizzare la struttura delle
proteine impedendone la denaturazione
nellambiente extracellulare.
87La Struttura Terziaria
- Quando le interazioni vengono meno, in presenza
di elevate temperature, di pH non ottimale o di
detergenti, la struttura tridimensionale viene
persa, così la proteina va incontro a
denaturazione, perdendo la sua attività
biologica.
la denaturazione a volte è un processo
reversibile, e, allontanando l'agente
denaturante, la proteina riprende spontaneamente
la sua conformazione tridimensionale (che è
dettata dalla struttura primaria).
88Denaturazione e rinaturazione di una proteina
RNasi nativa
RNasi nativa
RNasi denaturata
La sequenza aminoacidica contiene tutta
linformazione necessaria a specificare la forma
tridimensionale di una proteina
89Form between adjacent cysteine sulfhydryl groups
(-S-H). Formation is oxidation, disulfide
breaking is reduction.
Denatured inactive ribonuclease
90Champe et al., Le basi della biochimica, Ed.
Zanichelli
91Struttura terziaria di proteine
Proteine Fibrose Insolubili in acqua Utilizzate
per tessuti connettivi Seta, collagene, cheratina
Proteine globulari Solubili in acqua Usate per
proteine cellulari Hanno un struttura complessa
tridimensionale
92Struttura terziaria (i domini)
- Le catene polipeptidiche formate da più di 200
amminoacidi in genere comprendono 2 o più domini,
piccole unità compatte. - I domini sono le unità strutturali e funzionali
di una proteina. - Ciascun dominio è una regione globulare,
compatta, che si forma per la combinazione di più
elementi strutturali secondari (a-eliche,
foglietti b, sequenze non ripetitive). - Strutturalmente, ciascun dominio è indipendente
da altri domini della stessa catena
polipeptidica. - La struttura terziaria riguarda sia il
ripiegamento di ciascun dominio sia la
disposizione reciproca finale dei domini di un
polipeptide.
93dominio proteicoparte di una catena
polipeptidica che si può ripiegare
indipendentemente in una struttura compatta
stabile
Struttura terziaria di una proteina chinasi
Src
2 domini con funzioni regolatorie 2 domini con
funzioni catalitiche
94Struttura quaternaria delle proteine
Molte proteine NON sono ununica catena
polipeptidica
Sono combinazione di oggetti Aggregati di
proteine (globulari o fibrose) Ci possono essere
parecchie unità identiche
Molte proteine inglobano un gruppo non
proteico che viene utilizzato per compiere una
funzione specifica e viene detto PROSTETICO
95Struttura quaternaria
- Molte proteine sono costituite da una sola catena
polipeptidica (proteine monomeriche). - Alcune proteine sono costituite da 2 o più catene
polipeptidiche (subunità) strutturalmente
identiche o diverse (proteine multimeriche). - Lassociazione di queste subunità costituisce la
struttura quaternaria. - Le subunità sono tenute insieme da interazioni
non covalenti.
96Struttura quaternaria associazione di più catene
polipeptidiche
97Alcune proteine contengono gruppi chimici diversi
dagli amminoacidi
Molti enzimi contengono solo amminoacidi e nessun
altro gruppo chimico ? PROTEINE SEMPLICI. Altre
proteine contengono, oltre agli amminoacidi,
gruppi chimici funzionali permanentemente
associati ? PROTEINE CONIUGATE. La parte non
amminoacidica viene definita GRUPPO PROSTETICO.
98proteine struttura quaternaria
emoglobina
- associazioni non covalenti di più subunità (
4, aspartato transcarbamilasi 12,
virus del mosaico del tabacco gt2000) - sede dellallosterismo (interazioni fra le
subunità con conseguenze funzionali)
- Modello di enzima allosterico
- A induce una conformazione con maggiore affinità
per S - I diminuisce laffinità dellenzima per S
99Carica e polarità di una catena polipeptidica
- La composizione in amminoacidi influenza le
proprietà chimico-fisiche di una proteina. - Proteine ricche in amminoacidi alifatici o
aromatici sono relativamente poco solubili in
acqua rispetto a quelle ricche in amminoacidi
polari. - Gli amminoacidi con catena laterale contenente
gruppi acidi o basici conferiscono carica
elettrica e capacità tampone ad una proteina.
100- In soluzione acquosa le proteine globulari hanno
una struttura compatta le catene laterali
idrofobiche si trovano nella parte interna della
molecola mentre i gruppi idrofilici in genere si
trovano in superficie. - In un ambiente non polare (lipidico), per esempio
una membrana, la disposizione è opposta catene
laterali idrofiliche allinterno, amminoacidi
idrofobici sulla superficie della molecola.
101Champe et al., Le basi della biochimica, Ed.
Zanichelli
102La proteina normale è chiamata PrPC
(Prion Related Protein Cellular). Questa
proteina, presente soprattutto nei tessuti
nervosi, è probabilmente coinvolta nel trasporto
di ioni (quali rame) e nei processi di
segnalazione cellulare o nella formazione di
sinapsi. Nella proteina normale sono presenti più
sequenze a-elica che sequenze foglietto b.
103Al contrario, nella proteina modificata PrPSc (Sc
da Scrapie), è maggiormente presente la
struttura a foglietto b. La proteina assume
facilmente questa conformazione poiché più
rilassata.
La struttura con prevalenza di sequenze a
foglietto b, oltre ad essere nociva per
lorganismo, è di gran lunga più resistente
alle proteasi dunque meno degradabile.
104Quando la PrPSc e la PrPC entrano in contatto, la
prima modifica irreversibilmente la seconda,
facendole assumere la sua stessa
conformazione. PrPSc PrPC 2 PrPSc
105I prioni mal ripiegati, provocano un sistema a
feed-back positivo. A causa della loro elevata
resistenza alle proteasi, si accumulano nei
tessuti nervosi, formando placche amiloidi e
provocando la morte delle cellule. Questo
fenomeno causa il tipico aspetto spongiforme del
cervello.
106Malattie da prioni
- Scrapie
- Kuru
- Fatal familial insomnia
- BSE (Bovine Spongiform Encephalopathy)
- Creutzfeldt-Jacob