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DEPRESSIONE: LA MALATTIA LE CURE

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DEPRESSIONE: LA MALATTIA LE CURE Dott. Roberto Mondin La depressione come sofferenza emotiva descritta fin dall antichit : Molto varie le descrizioni ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: DEPRESSIONE: LA MALATTIA LE CURE


1
DEPRESSIONELA MALATTIALE CURE
  • Dott. Roberto Mondin

2
  • PERCHE PARLARE DI DEPRESSIONE?
  • LA DEPRESSIONE E UN AMPIO PROBLEMA INDIVIDUALE E
    SOCIALE
  • E così diffusa che nel corso dell'esistenza
    colpisce almeno una volta una persona su cinque.
  • Si calcola che il 50 dei pazienti depressi non
    viene diagnosticato.
  • Circa il 10 delle assenze dal lavoro è dovuto a
    sintomi riferibili a depressione con un costo
    sociale molto elevato.

3
  • La depressione come sofferenza emotiva
  • è descritta
  • fin dallantichità

4
I tormenti del Re Saul nellAntico Testamento
-libro di Samuele - alleviati con la musica dal
giovane Davide
5
Aiace Telamonio suicida nellIliade di Omero
amareggiato per non avere avuto le armi di
Achille
.. sarebbero oggi descritti come depressione.
6
  • Nel tempo sono stati fatti continui tentativi di
    descrivere e comprendere la depressione, ad es.
  • Ippocrate nel 400 a.c. parla della melancolia
  • 30 d.c. Auro Cornelio Celso in De re medicina
    correla la melancolia con le alterazioni della
    bile nera tale concetto perdura per tutto il
    medioevo
  • Nel 1686 Bonet descrive la maniaco-melancholicus
    (disturbo bipolare)
  • Nel 1899 Emil Kraepelin differenzia il disturbo
    maniaco-depressivo dalla demenzia precox
    (schizofrenia).

7
  • Molto varie le descrizioni letterarie
  • il male oscuro lanemia dellanima il male
    di vivere

8
ma anche cliniche si è parlato di
melanconia, depressione endogena, di depressione
reattiva, nevrosi depressiva, di depressione
mascherata, di depressione senile, di depressione
organica, di depressione atipica, di valenze
ciclotimiche, ecc. ecc. ecc.
9
  • Attualmente si ritiene che non si debba parlare
    di malattie diverse e separate, ma di un
    continuum tra una forma e l'altra che varia a
    seconda della struttura di personalità, dei casi
    della vita, delle vicende personali e relazionali
    o, con altro approccio medico - biologico, della
    qualità e quantità del deficit dei
    neuro-trasmettitori cerebrali e dalla
    correlazione di sintomi evidenziati.

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LA DEFINIZIONE ATTUALE DI DEPRESSIONE
  • in termini clinici per DEPRESSIONE si intende
    una irregolarità del tono dellumore,
  • protratta nel tempo per un periodo di almeno
    due settimane,
  • associato a sensibili modificazioni del
    pensiero, del comportamento e delle funzioni
    fisiologiche,
  • con disagio significativo o significativa
    compromissione del funzionamento sociale,
    lavorativo, relazionale ecc.

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IL TONO DELLUMORE COME MECCANISMO DI ADATTAMENTO
  • La modificazione dellumore (al pari dellansia
    o del dolore fisico) è un esperienza emotiva
    universale,  connaturata all'essere umano e
    rappresenta una delle modalità con cui l'uomo si
    relaziona col mondo esterno e permette all'uomo,
    nelle difficoltà, di fermarsi e di riadattare e
    riorganizzare i propri comportamenti per superare
    le frustrazioni, le delusioni e le perdite
    oppure, nelle situazioni felici, di attivarsi per
    sfruttare al meglio le occasioni.
  • Vivere significa affrontare costantemente dei
    cambiamenti e quindi è sempre presente il rischio
    di passare da adattamenti dellumore fisiologici
    alla depressione patologica.

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RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLANDAMENTO DELLUMORE
MANIA
IPOMANIA
TONO DELLUMORE
NORMALITA
DEPRESSIONE SUBCLINICA
DEPRESSIONE
TEMPO
UMORE NORMALE EPISODIO MANIACALE DEPRESSIONE
MAGGIORE
13
I SINTOMI DELLA DEPRESSIONE
  • Emotivita e cognitività tristezza,
    disperazione, indifferenza, non provare
    sensazioni, vuoto interno, apatia indecisione,
    anedonia, diminuita capacità attentiva e
    mnemonica, pessimismo, idea di morte, idee di
    rovina,di auto-svalutazione, di indegnità, senso
    di colpa.
  • Comportamento rallentamento, ipomimia,
    irrequietezza, inibizione.
  • Funzioni fisiologiche insonnia e ipersonnia,
    sento di tensione, diminuzione di forze,
    vertigini, ipotensione, dispnea, stipsi, colite,
    perdita di appetito, perdita di peso, senso di
    freddo, cardiopalmo, dolori diffusi ecc.

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Il DSM-IVTR Manuale diagnostico e statistico
dei disturbi mentali dellAmerican Psychiatric
Association, descrive i criteri per la diagnosi
di Depressione Maggiore
  • Episodio Depressivo maggiore
  • 5 o più dei seguenti sintomi devono essere
    presenti durante lo stesso periodo di due
    settimane e rappresentare un cambiamento rispetto
    alla funzionalità precedente almeno uno dei
    sintomi deve essere l'umore depresso o la perdita
    di interesse o di piacere.  
  • 1) Umore depresso per la maggior parte del
    giorno, quasi ogni giorno, come indicato sia da
    un'osservazione soggettiva (sentirsi tristi o
    vuoti), sia osservato da altri (apparire
    piangente)N.B. In bambini o adolescenti può
    essere osservata irritabilità
  • 2) Marcata perdita di interesse o di piacere in
    tutte o quasi tutte le attività per la maggior
    parte del giorno, quasi ogni giorno (come
    indicato sia da un'osservazione soggettiva, sia
    osservato da altri)
  • 3) Significativa perdita di peso (quando non a
    dieta) o aumento di peso (per esempio un
    cambiamento di più del 5 di peso corporeo in un
    mese), o diminuzione o aumento dell'appetito
    quasi ogni giornoN.B. In bambini considerare
    anche il mancato aumento ponderale atteso
  • 4) Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
  • 5) Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi
    ogni giorno (osservabile da altri, non sensazioni
    meramente soggettive di di incapacità di rimanere
    fermo o di essere rallentati)

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Episodio Depressivo maggiore(seguito)
  • 6) Perdita di energia o stanchezza quasi ogni
    giorno
  • 7) Sentimenti di mancanza di valore o di colpa
    eccessiva o inappropriata (che può essere
    delusionale) quasi ogni giorno (non meramente
    auto-punitivi o sul fatto di essere malati)
  • 8) Diminuita capacità di riflettere e
    concentrarsi, o indecisione, quasi ogni giorno
    (sia sensazioni soggettive, sia osservabili da
    altri)
  • 9) Pensieri ricorrenti di morte (non solo paura
    di morire), ricorrenti ideazioni di suicidio
    senza un piano specifico o tentativi di suicidio
    o piani specifici di suicidio
  • .
  • I sintomi causano un disagio clinicamente
    significativo o senso di inferiorità nella vita
    sociale, nel lavoro e in altre aree importanti
  • I sintomi non devono essere dovuti a effetti
    psicologici di una sostanza (ad esempio un
    medicamento, una droga) o a una condizione
    patologica generale (per esempio ipertiroidismo)

16
  • FORME DI DEPRESSIONE
  • I sintomi fin qui esposti si collocano con
    diverse modalità/gravità in diverse forme di
    depressione che sono
  • Disturbo depressivo maggiore (DDM) noto anche
    come depressione unipolare e disturbo unipolare,
    si tratta di un disturbo depressivo episodico
    grave. I sintomi devono essere presenti per
    almeno due settimane e rappresentano una
    modificazione rispetto al funzionamento
    precedente. Più comune nelle donne che negli
    uomini (21). Variazione diurna dei sintomi con
    peggioramento nelle prime ore del mattino. Sono
    presenti rallentamento o agitazione psicomotoria.
    Associato a segni vegetativi e deliri congruenti
    con l'umorepossono essere presenti
    allucinazioni. Età mediana di esordio 40 anni, ma
    può manifestarsi ad ogni età.
  • Disturbo distimico (precedentemente noto come
    nevrosi depressiva) meno grave del DDM, è più
    comune e cronico nelle donne. Esordio insidioso.
    Si manifesta più spesso con storia di stress
    cronico o perdite improvvise spesso coesiste con
    altri disturbi psichiatrici, ad esempio abuso di
    sostanze, disturbi di personalità e DOC.
    Dovrebbero essere presenti almeno due dei
    seguenti sintomi scarso appetito, iperfagia,
    disturbi del sonno, facile affaticabilità, scarsa
    autostima, scarsa capacità di concentrazione o
    difficoltà nel prendere decisioni e sentimenti di
    disperazione.
  • Depressione reattiva o reazione depressiva si ha
    quando i sintomi sono legati ad un evento
    scatenante (grave perdita, cambiamento di vita,
    stress elevato). Si tratta di un fenomeno senza
    caratteri cronici (sintomi per meno di due mesi).
  • Disturbo Bipolare (varie tipologie) episodi
    depressivi associati ad episodi maniacali
    (periodi di umore euforico coninsonnia,
    affaccendamento, logorrea, ideazioni grandiose,
    megalomania, disinibizione ecc.).

17
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELANDAMENTO DEL TONO
DELLUMORE NELLA DEPRESSIONE MAGGIORE
MANIA
TONO DELLUMORE
IPOMANIA
DEPRESSIONE SUBCLINICA
DEPRESSIONE
TEMPO
DEPRESSIONE MAGGIORE
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RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELANDAMENTO DEL TONO
DELLUMORE NELLA DISTIMIA
MANIA
TONO DELLUMORE
IPOMANIA
DEPRESSIONE SUBCLINICA
DEPRESSIONE
TEMPO
DISTIMIA
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RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELANDAMENTO DEL TONO
DELLUMORE NELLA DEPRESSIONE REATTIVA
EVENTO STRESSANTE
MANIA
TONO DELLUMORE
IPOMANIA
DEPRESSIONE SUBCLINICA
DEPRESSIONE
TEMPO
DEPRESSIONE REATTIVA
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RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELANDAMENTO DEL TONO
DELLUMORE NEL DISTURBO BIPOLARE
MANIA
FASE MANIACALE
TONO DELLUMORE
IPOMANIA
DEPRESSIONE SUBCLINICA
FASE DEPRESSIVA
DEPRESSIONE
TEMPO
DISTURBO BIPOLARE
21
LE CAUSE DELLA DEPRESSIONE
  • Attualmente i meccanismi che causano la
    Depressione sono sconosciuti esistono però ampi
    studi che evidenziano vari fattori che possono
    essere correlati alla comparsa della depressione
  • Ereditarietà è probabile che si erediti la
    predisposizione ad ammalarsi ad es. i gemelli
    monozigoti si ammalano più spesso degli
    eterozigoti si evidenzia spesso familiarità nei
    disturbi depressivi e ancor di più nei disturbi
    bipolari. Se si hanno dei parenti diretti malati
    di depressione il rischio di malattia può essere
    il triplo rispetto alla popolazione normale.
  • Condizioni di malattia la depressione si
    presenta spesso in associazione ad altri
    disturbi fisici, specialmente disturbi a livello
    endocrino e cerebrale, quali la sindrome di
    Cushing, il morbo di Alzheimer e Parkinson.
  • Uso di farmaci Antiipertensivi bloccanti
    l'adrenalina Antiparkinsoniani con azione
    dopaminergica Ormoni corticosteroidi e
    estroprogestinici Antitumorali Neurolettici.
  • Cambiamenti nel flusso sanguigno cerebrale La
    PET mostra un aumento del flusso sanguigno nella
    corteccia frontale nei depressi rispetto agli
    individui normali.

22
IPOTESI NEUROCHIMICHE SULLA DEPRESSIONE
  • Numerose sono le teorie in questo settore
  • Ipotesi monoamminica la depressione sarebbe
    collegata a una diminuzione dei collegamenti
    sinaptici che utilizzano i neurotrasmettitori
    noradrenalina e serotonina.
  • Tale diminuzione è particolarmente
    caratteristica delle connessioni del sistema
    ipotalamico e di quello limbico. Poiché è stato
    notato che anche lo stato inverso, ovvero
    l'aumento di attività catecolamminergica, può
    essere un fattore della depressione, la sola
    ipotesi della monoammina non sembra più
    accettabile
  • Ipotesi della carente regolazione secondo questa
    teoria,la depressione dipenderebbe da un
    fallimento in un meccanismo regolativo che
    governa le operazioni del neurotrasmettitore e
    non soltanto da uno sfruttamento eccessivo del
    neurotrasmettitore così i danni al sistema di
    regolazione avrebbero come conseguenza un sistema
    di neurotrasmettitori che dà risposte non del
    tutto adeguate alle necessità ambientali
  • Ipotesi che coinvolge l'asse ipotalamo-ipofisi-sur
    rene da alcuni studi sulla sindrome di Cushing è
    emerso che un'eccessivo rilascio di ACTH da parte
    dell'ipofisi anteriore sia associato alla
    depressione.
  • Ipotesi che indica l'avvicendarsi delle stagionI
    Vi sono individui per i quali l'inverno porta
    inevitabilmente ad un periodo di depressione per
    alcuni di questi individui, la depressione
    invernale si avvicenda alla mania estiva. Questa
    sindrome viene detta DAS (Disturbo affettivo
    stagionale), e da alcuni studi sembra dipendere
    da cambiamenti nella durata della luce del
    giorno. In questo effetto antidepressivo della
    luce possono essere coinvolti dei mediatori
    neurochimici come la serotonina, la quale segue
    un marcato ritmo stagionale nell'uomo, con valori
    più bassi in inverno e primavera rispetto
    all'estate o all'autunno.

23
(No Transcript)
24
La depressione nella popolazione
  • Letà d'insorgenza della depressione è
    molto ampia dallinfanzia alletà senile.
  • Se si hanno dei parenti diretti malati di
    depressione il rischio di malattia può essere il
    triplo rispetto alla popolazione normale.
  • Differenze tra i due sessi ricerche in
    tutto il mondo evidenziano che le donne soffrono
    di depressione più degli uomini (21)
  • Sono state avanzate diverse ipotesi per
    giustificare queste differenze sessuali
  • Spiegazioni di tipo psicosociale a causa della
    discriminazione e della disparità sociale che
    penalizza le donne oppure secondo la teoria del
    concetto di modello appreso dell'impossibilità a
    reagire (Helplessness)secondo tale teoria
    l'helplessness è un valore femminile classico che
    viene alimentato dagli stereotipi sugli uomini e
    le donne.
  • Spiegazioni di tipo genetico si ipotizza che la
    depressione sia un disturbo ereditario collegato
    al cromosoma X femminile ma non si hanno conferme
    nelle ricerche scientifiche
  • Spiegazioni endocrinologiche benché la
    depressione sia spesso collegata a eventi del
    ciclo riproduttivo della donna, vi è poca
    relazione tra i livelli di ormoni circolanti,
    connessi alla fisiologia riproduttiva della
    donna, e il grado di depressione.
  • Spiegazioni epidemiologici sembra che l'uso
    sostenuto da parte della popolazione maschile di
    alcol, mascheri la depressione negli uomini,
    determinando così le differenze tra i sessi.

25
TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONEGli
interventi efficaci nel trattamento della
depressione sono suddivisibili in due tipi
quello farmacologico e quello psicoterapeutico.L
e terapie farmacologiche sono generalmente
ritenute nella loro azione più specifiche, più
rapide, più efficaci, più economiche delle sole
psicoterapie e pertanto sono proposte come
trattamento di primo intervento.
26
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
  • Poiché la depressione maggiore è legata
    ad una ipoattività serotoninergica ,i farmaci
    antidepressivi funzionano alimentando il
    funzionamento delle sinapsi serotoninergiche.
  • Si tratta comunque di una terapia di tipo
    sintomatico in quanto modifica la carenza
    serotoninergica ma non modifica il processo che
    ha determinato questa carenza. I farmaci
    utilizzati sono

  • Antidepressivi classici
  • Bloccanti non selettivi della ricaptazione
    (Triciclici Amintriptilina, Desitramina,
    Nortriptilina, Dotiepina) Sono farmaci in
    commercio da molti anni e bloccano in modo
    variabile e non specifico la ricaptazione di
    noradrenalina e serotonina sono farmaci efficaci
    che però possono dare effetti collaterali di tipo
    sedativo e cardiovascolare. Sono pertanto
    controindicati in pazienti con glaucoma,
    ipertrofia prostatica e disturbi cardiaci e negli
    anziani in genere.
  • Inibitori irreversibili delle monoaminoossidasi
    (IMAO Fenelzina, Tranilcipromina) Possono dare
    ipertensione ed il loro uso richiede particolari
    restrizioni dietetiche ed attenzione alle
    interazioni farmacologiche.

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Antidepressivi di nuova generazione
  • Inibitori reversibili delle monoaminoossidasi
    (RIMA Moclobemide, toloxatone) Sono farmaci
    privi degli effetti delle IMAO e non richiedono
    restrizioni dietetiche.
  • Bloccanti selettivi della ricaptazione di
    serotonina (SSRI Fluoxetina, Fluvoxamina,
    Paroxetina, Sertralina, Citalopram) Questi
    farmaci sono selettivi nei confronti della
    serotonina, bloccando la ricaptazione solo di
    questo neurotrasmettitore e a parità di efficacia
    con gli antidepressivi classici hanno un profilo
    di sicurezza e di tollerabilità nettamente
    superiore. Possono essere utilizzati in pazienti
    con disturbi cardiovascolari ed altre patologie
    organiche sono indicati negli anziani.Come
    effetti collaterali possono essere presentiausea
    e disturbi gastrici transitori.
  • Bloccanti della ricaptazione della serotonina e
    noradrenalina (SNRI Venlafaxina, Milnacipram)
    Bloccano la ricaptazione sia della serotonina che
    della noradrenalina. Hanno uguale efficacia degli
    antidepressivi classici ma con effetti
    collaterali molto ridotti.
  • Bloccanti della ricaptazione della noradrenalina
    (NARI Reboxotina) Agisce bloccando la
    ricaptazione della noradrenalina, presentando
    buona efficacia e ridotti effetti collaterali,
    prevalentemente disturbi del sonno e pressori.

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Antidepressivi a meccanismo atipico
  • Mianserina, Maprotilina, Amineptina, Sulpiride,
    Levosulpiride, S-adenosil-metionina, Trazodone,
    Mirtazapina
  • Queste sostanze agiscono a livello dei
    recettori e non della ricaptazione, coinvolgendo
    sia le vie dopaminergiche che quelle
    serotoninergiche-noradrenergiche. Queste molecole
    sono molto diverse tra loro sia per il meccanismo
    dazione che per il profilo degli effetti
    collaterali.
  • Sono comunque efficaci e con effetti
    collaterali contenuti e transitori.

29
  • In genere il profilo rischio-beneficio degli SSRI
    e degli SNRI è spesso migliore di quello di un
    antidepressivo triciclico tradizionale per la
    presenza di minori effetti collaterali, migliore
    tollerabilità con una conseguente maggiore
    adesione ai trattamenti.
  • Nessuno dei farmaci antidepressivi induce
    dipendenza o assuefazione. Il loro uso, seppure
    per lunghi periodi, sotto questo profilo è sicuro
    così come in genere (almeno per quelli di nuova
    generazione) la loro tossicità è molto bassa.

30
  • LE PSICOTERAPIE
  • Esistono diversi approcci di tipo
    psicologico al trattamento della depressione
    cognitivo-comportamentale, interpersonale,
    psicodinamico, fenomenologico, etc.
  • Gli studi più recenti indicano una
    percentuale di successo del 30-35 per la sola
    psicoterapia.
  • Particolarmente indicate nelle forme lievi
    e moderate, dove il tasso di successo sembra più
    elevato.
  • Nelle forme gravi, invece, il trattamento
    farmacologico rimane il punto basilare del
    trattamento, pur beneficiando di un approccio
    psicologico di supporto.

31
In senso generale le psicoterapie agiscono nel
modificare alcune convinzioni o pensieri o
attitudini (comportamenti) errati o a sostenere
e aiutare in modo continuativo lindividuo.. o
infine a migliorare le relazioni interpersonali e
la stima di sé. Può essere particolarmente
indicato un approccio psicoterapico nelle forme
depressive cosiddette reattive o situazionali,
scatenate cioè da eventi specifici e limitati nel
tempo (stress, lutti, conflitti personali e
relazionali). La psicoterapia non va
considerata una alternativa alla farmacoterapia e
comunque, qualunque sia lapproccio, andrebbe
sempre consigliata da uno specialista psichiatra.
32
ALTRE TERAPIE DELLA DEPRESSIONE
  • TERAPIA ELETTROCONVULSIVA benchè i meccanismi
    che la rendono efficace siano ancora sconosciuti,
    l' induzione, sotto anestesia, di convulsioni di
    25-30 sec.attraverso elettrodi, si è dimostrata
    efficace contro alcune forme di depressione
    gravi, resistenti alle terapie farmacologiche.
    Essa è tuttavia sconsigliabile nel caso siano
    presenti lesioni al SNC associate a pressione
    endocranica, con problemi cardiovascolari e in
    concomitanza all'uso di farmaci ipertensivi.
  • Un'altra terapia sperimentale ma non ancora
    approvata, è lo SHOCK MAGNETICO (simile
    all'elettroshock ma la convulsione viene
    provocata da campi magnetici e non campi
    elettrici, con minori effetti collaterali).

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  • TERAPIA DELLA LUCE Light Terapy
  • indicata per i Disturbi Emotivi
    Stagionali
  • TERAPIE RILASSANTI training autogeno - yoga -
    meditazione ecc. per le forme con alta componente
    ansiosa
  • SPORT - GINNASTICA libera endorfine naturali
  • N.B. questi tipi di trattamento sono
    sperimentali e non sono ancora riconosciuti dalla
    medicina ufficiale come reali alternative ai
    trattamenti farmacologici e psicoterapeutici

34
  • FITOTERAPIA
  • LErba di San Giovanni (Hypericum perforatum),
    usata diffusamente in Europa per il trattamento
    di depressioni lievi o moderate, ha recentemente
    riscosso interesse anche negli U.S.A. È una
    pianta gradevole, cespugliosa, a bassa crescita,
    che in estate si ricopre di fiori gialli, usata
    come rimedio popolare e nellerboristeria per
    secoli. A tuttoggi lHypericum è utilizzato in
    Germania nel trattamento della depressione.
  • Considerando le possibili interazioni
    farmacologiche ogni complemento terapeutico a
    base di erbe dovrebbe esser assunto solo dopo una
    consultazione col medico.

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nessuno sa quanto è profonda una pozzanghera,
fin quando non ci è caduto dentro
  • Al di là della diagnosi e delle terapie
    farmacologiche, è indispensabile che si crei una
    buona relazione tra il medico ed il  paziente
    non bisogna mai prescindere dalla relazione che
    permette di capire il senso e la profondità della
    sofferenza della persona depressa.

36
  • Il miracoloso dono della serenità può essere
    conquistato sempre in qualsiasi luogo, anche in
    quelli apparentemente più improbabili e anche
    nelle situazioni più tristi.e, se non tutto,
    almeno un po'.

37
GRAZIE PER LATTENZIONE
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