Epidemiologia dei disturbi mentali Aspetti transculturali - PowerPoint PPT Presentation

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Epidemiologia dei disturbi mentali Aspetti transculturali

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Title: Epidemiologia dei disturbi mentali Aspetti transculturali


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Epidemiologia dei disturbi mentaliAspetti
transculturali
  • Università degli Studi di Trieste
  • Facoltà di Psicologia
  • Corso di Psichiatria Sociale a.a. 2006/2007

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Alcune definizioni
  • Epidemiologia ? studio sulla gente
  • è stata variamente definita
  • studio dellaspetto di massa delle malattie
  • studio nel tempo e nello spazio della
    distribuzione delle malattie nelle popolazioni

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  • Unità di studio ? popolazione o gruppo
  • Obiettivi
  • stabilire se esistono differenze nella frequenza
    di comparsa di un disturbo o di una malattia tra
    due o più popolazioni
  • saggiare ipotesi relative a fattori che sono
    ritenuti importanti per linsorgenza o il decorso
    di un disturbo o di una malattia
  • possono esservi diversi approcci di studio
    (descrittivo, analitico, sperimentale, teoretico)

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Epidemiologia descrittiva
  • Misura la frequenza di una malattia in una
    popolazione e studia la sua distribuzione secondo
    le variabili della persona, del tempo e dello
    spazio. Confronta gruppi o popolazioni con
    caratteristiche diverse.
  • Tipo di studio
  • Analisi dei dati di mortalità
  • Studi di prevalenza
  • Studi di incidenza
  • Analisi dati derivanti dai registri di malattia
  • Indagini su popolazioni isolate geograficamente

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Epidemiologia analitica
  • Valuta lassociazione tra un fattore di rischio
    ed una malattia. Confronta individui con o senza
    una caratteristica per testare unassociazione.
    Il ricercatore non può decidere lassegnazione
    dei soggetti ai due gruppi assegnazione non
    controllata.
  •  
  • Tipo di studio
  • Studio caso-controllo retrospettivo
  • Studio caso-controllo trasversale
  • Studio prospettivo
  • Studio longitudinale storico
  •  

6
Epidemiologia sperimentale
  • Valuta lefficacia di una cura. Confronta
    individui o gruppi sottoposti o non sottoposti ad
    una misura terapeutica o preventiva. Si può
    decidere riguardo allassegnazione dei soggetti
    ai due gruppi assegnazione controllata.
  •  
  • Tipo di studio
  • Esperimento clinico controllato (Clinical trial)
  • Esperimento di comunità (Community trial)

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Epidemiologia teoretica
  • Costruisce modelli esplicativi o predittivi del
    manifestarsi delle malattie in una popolazione.

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Primi studi epidemiologici in psichiatria
  • Ospedale di Bethlem a Londra
  • Tabelle di ricoveri in ospedale psichiatrico e
    dimissioni dal 1684 al 1787
  • 3.403 pazienti trattati di cui curati 924 (13)
  • 1850 Edward Jarvis USA ? Legge di Jarvis
    correlazione negativa tra distanza geografica
    dallospedale psichiatrico ed uso dellospedale
    da parte della popolazione residente

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Alcune definizioni
  • Morbilità psichiatrica ? somma dei disturbi e del
    disagio mentale grave di una popolazione
  • Si misura in percentuale
  • Prevalenza ? percentuale di persone con un certo
    disturbo in un dato momento
  • Incidenza ? numero di nuovi casi diagnosticati in
    un periodo in una popolazione

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  • Tasso ? numero di persone affette da un disturbo
    o che presentano una determinata caratteristica,
    per unità di popolazione, per unità di tempo (es.
    anno o mese o giorno)

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Fattori di rischio
  • fattori associati con le variazioni dei tassi nel
    tempo, nello stesso luogo o in luoghi diversi
  • caratteristiche condizioni che sembrano aumentare
    la probabilità di comparsa, presente o futura, di
    un disturbo psichiatrico
  • Il fattore di rischio può essere
  • causale
  • correlato con la presenza di un altro fattore di
    rischio
  • sequela del disturbo

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  • lesistenza di una associazione statisticamente
    significativa tra disturbo e fattore di rischio
    non ha necessariamente un valore eziologico
  • Es. schizofrenia e bassa classe sociale,
    relazioni disturbate nella famiglia e malattia
    mentale
  • Occorre chiarire la direzione dellassociazione

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5 criteri per decidere se una relazione
statistica possa avere significato causale
  • 1) Il criterio della sequenza temporale degli
    eventi. Per essere causale la variabile
    indipendente deve precedere quella dipendente,
    per cui nella ricerca eziologica in psichiatria è
    essenziale identificare con una certa precisione
    il momento della prima comparsa dei sintomi e
    della malattia.
  •  
  • 2) Il criterio della costanza e della
    replicabilità delle associazioni in tempi ed in
    luoghi diversi. La mancanza di questo criterio è
    decisamente un elemento a sfavore del nesso
    causale, anche se la sua presenza non è
    sufficiente a stabilire in modo chiaro e
    definitivo tale nesso.

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5 criteri per decidere se una relazione
statistica possa avere significato causale
  • 3) Il criterio della intensità dellassociazione,
    da non confondere con il livello di
    significatività statistica. Esempio esistenza di
    una relazione tipo dose-risposta tra esposizione
    (dose) e disturbo o malattia (risposta).
  •  
  • 4) Il criterio della specificità
    dellassociazione esso è importante, ma la
    mancanza di specificità non esclude la
    caratteristica causale dellassociazione, anche
    perché in psichiatria i fattori causali veramente
    specifici, cioè quelli unici, necessari e
    sufficienti a determinare la malattia sono
    veramente rari.
  • 5) Il criterio della plausibilità e della
    coerenza.

15
I sistemi di classificazione dei disturbi mentali
  • ICD 10
  • DSM IV

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ICD - 10
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ICD-10 SETTORE V DISTRURBI PSICHICI E
COMPORTAMENTALI
  • F00 -F09 Sindromi e disturbi psichici di natura
    organica, compresi quelli sintomatici
  • F10 - F19 Sindromi e disturbi psichici e
    comportamentali dovuti alluso di sostanze
    psicoattive
  • F20 - F29 Schizofrenia, sindrome schizotipica e
    sindromi deliranti
  • F30 - F39 Sindromi affettive (distrurbi
    dellumore)
  • F50 - F59 Sindromi e disturbi comportamentali
    associati ad alterazioni delle funzioni
    fisiologiche e a fattori somatici
  • F60 - F69 Disturbi della personalità e del
    comportamento
  • F70 - F79 Ritardo mentale
  • F80 - F89 Sindromi e disturbi da alterato
    sviluppo psicologico
  • F90 - F98 Sindromi e disturbi comportamentali ed
    emozionali con esordio abituale nellinfanzia e
    nelladolescenza
  • F99 - Disturbo mentale non specificato

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F20-F29 SCHIZOFRENIA, SINDROME SCHIZOTIPICA E
SINDROMI DELIRANTI
ICD-10 SETTORE V DISTRURBI PSICHICI E
COMPORTAMENTALI
  • F20 Schizofrenia
  • F21 Sindrome schizotipica
  • F22 Sindromi deliranti persistenti
  • F24 Sindrome delirante indotta
  • F25 Sindromi schizoaffettive
  • F29 Psicosi non organica non specificata

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F30-F39 SINDROMI AFFETTIVE (DISTRURBI DELLUMORE)
ICD-10 SETTORE V DISTRURBI PSICHICI E
COMPORTAMENTALI
  • F30 Episodio maniacale
  • F31 Sindrome affettiva bipolare
  • F32 Episodio depressivo
  • F33 Sindrome depressiva ricorrente
  • F34 Sindromi affettive persistenti
  • F38 Altre sindromi affettive
  • F39 Sindrome affettiva non specificata

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F40-F48 SINDROMI FOBICHE, LEGATE A STRESS E
SOMATOFORMI
ICD-10 SETTORE V DISTRURBI PSICHICI E
COMPORTAMENTALI
  • F40 Sindromi fobiche
  • F41 Altre sindromi ansiose
  • F42 Sindrome ossessivo-compulsiva
  • F43 Reazioni a gravi stress e sindromi da
    disadattamento
  • F44 Sindromi dissociative (da conversione)
  • F45 Sindromi somatoformi
  • F48 Altre sindromi nevrotiche

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F60-F69 DISTURBI DELLA PERSONALITÀ E DEL
COMPORTAMENTO NELLADULTO
ICD-10 SETTORE V DISTRURBI PSICHICI E
COMPORTAMENTALI
  • F60 Disturbi di personalità specifici
  • F61 Altri disturbi di personalità e forme miste
  • F62 Modificazioni durature della personalità non
    attribuibili a danno o malattia cerebrale
  • F63 Disturbi delle abitudini e degli impulsi
  • F64 Disturbi dellidentità sessuale
  • F65 Disturbi della preferenza sessuale
  • F66 Disturbi psicologici e comportamentali
    associali con lo sviluppo e lorientamento
    sessuale
  • F68 Altri disturbi della personalità e del
    comportamento nelladulto
  • F69 Disturbo non specificato della personalità e
    del comportamento nelladulto

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DSM - IV
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DSM-IV classi diagnostiche principali
  1. Disturbi diagnosticati per nellInfanzia, nella
    fanciullezza, adolescenza
  2. Delirium, Demenza e Disturbi Amnestici e altri
    Disturbi Cognitivi
  3. Disturbi Mentali dovuti a una Condizione Medica
    Generale
  4. Disturbi Correlati a Sostanze
  5. Schizofrenia e altri Disturbi Psicotici
  6. Disturbi dellUmore
  7. Disturbi dAnsia
  1. Disturbi Somatoformi
  2. Disturbi Fittizi
  3. Disturbi Dissociativi
  4. Disturbi Sessuali e dellIdentità di Genere
  5. Disturbi dellAlimentazione
  6. Disturbi del Sonno
  7. Disturbi del Controllo degli impulsi non
    classificati altrove
  8. Disturbi dellAdattamento
  9. Disturbi di Personalità
  10. Altre condizioni che possono essere oggetto di
    attenzione clinica

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Dati O.M.S.
  • Popolazione mondiale circa 6,2 miliardi di
    persone
  • 1.550 milioni di persone soffrono di disturbi
    neuropsichiatrici (includendo in essi disturbi
    mentali, comportamentali e abuso di sostanze)
    25 popolazione mondiale
  • Tra i disturbi mentali
  • 400 milioni di persone di disturbi ansiosi (
    attacchi di panico, fobie, disturbi ossessivi,
    compulsivi, disturbi da stress) 6,67
  • 340 milioni di persone soffrono di depressione
    (disturbi dellumore) 5,67
  • 45 milioni di persone sono affette da
    schizofrenia

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Epidemiologia della schizofrenia
  • Prevalenza ? 0,75 (45 milioni di persone nel
    mondo)
  • Incidenza annuale ? 0,2- 0,7 x 1000 ( 2 milioni)
  • Italia (57 mil di abitanti)
  • Prevalenza ? 500.000 casi
  • Incidenza annuale ? 15.000 casi
  • Trieste ( 240.000 abitanti)
  • Prevalenza ? 2000 casi
  • Incidenza annuale ? 75 casi

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Risultati degli studi epidemiologici degli ultimi
300 anni
  • la prevalenza delle malattie mentali trattate è
    andata gradualmente aumentando
  • tale aumento appare associato al miglioramento
    dei servizi
  •  
  • la povertà risulta un fattore correlato ad una
    maggiore prevalenza
  •  
  • i disturbi mentali sono più comuni tra coloro
    che vivono nelle aree urbane rispetto agli
    abitanti delle aree rurali
  • il trattamento e le cure ricevuti dai meno
    abbienti (quando essi ricevono cure) sono di gran
    lunga inferiori a quelli ricevuti da coloro che
    hanno più mezzi
  •  

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Aspetti transculturali.
  • Presupposto
  • uomo ? organismo bio-sociale
  • dotato di patrimonio culturale
  • influenzato dalla cultura di appartenenza
  • natura ? realtà universale che risponde a leggi
    immutabili
  • cultura ? realtà relativa che cambia le sue
    forme espressive

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Aspetti transculturali.
  • Cultura ? prodotto della vita sociale delluomo
  • La cultura genera
  • pensieri comuni
  • comportamenti di gruppo
  • opere comuni da realizzare

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Aspetti transculturali.
  • Alcune definizioni
  • Inculturazione ? assimilazione di leggi e
    concezioni della collettività di cui si fa parte
    (es. bambino, emigrante, iniziazioni)
  • Acculturazione ? arricchimento dovuto
    allincontro e allo scambio di due culture
  • Deculturazione ? perdita dovuta allincontro e
    allo scambio di due culture

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  • Ogni società ha i suoi malati mentali
  • Le categorie psichiatriche mal si applicano a
    società diverse
  • La nosologia occidentale ha spesso trascurato gli
    aspetti culturali
  • Intere categorie diagnostiche del DSM sono troppo
    pervase dalla cultura occidentale.
  • Disturbi della personalità
  • Disturbi dellalimentazione
  • Disturbi sessuali
  • Sia il DSM IV che lICD-10 hanno unappendice
    sulle sindromi culturali

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Espressioni somatiche associate alla depressione
in varie culture
  • Nigeria
  • Caldo alla testa
  • Sensazione brulicante di vermi e formiche
  • Sensazione di pesantezza alla testa
  • Sensazione pungente per tutto il corpo
  • Esaurimento nervoso (difficoltà visive,
    mnesiche, sonnolenza, stanchezza)
  •  
  • Messico
  • Mal di cervello
  • Il cervello sta per esplodere
  • Il cervello è incontrollabile
  •  
  • Zimbawe
  • Cuore pesante che fa male
  • Pakistan
  • Mi fa male il cuore
  • Dolore nel cuore
  • Il cuore sta affondando
  • Il cuore sta svanendo
  •  
  • Arabia Saudita
  • Oppressione al petto
  • Languore
  • Vietnam
  • Mal di testa
  • Mal di schiena
  • Dolori alle braccia e alle gambe
  • Mal di stomaco
  • Dolore al petto

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Le sindromi culturali
  • comportamenti drammatici che rispecchiano la
    cultura in cui si realizzano
  • Status di queste sindromi controverso
  • Colpiscono le classi più povere ed emarginate
    (es. le donne)
  • Spesso associate ad isolamento dalla comunità

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Le sindromi culturali
  • Amok (Malesia, Filippine, Laos, Polinesia, Sud
    Africa, Sud America, Corea, ecc.) ? isolamento,
    furia omicida, amnesia
  • Causa offesa
  • Funzione riabilitazione del proprio onore
    attraverso la forza
  • Latah (Malesia, Birmania, Thailandia, ecc.) ?
    imitazione coatta di gesti e parole
  • Causa possessione, fattura
  • I soggetti non vengono ritenuti strani

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Le sindromi culturali
  • Calendure
  • Colpiva i marinai nei mari del Sud
  • Sensazione di essere divorati dal fuoco e impulso
    a gettarsi in acqua
  • Morte psicogena
  • rapida (giorni)
  • lenta (settimane-mesi)
  • Violazione di tabù (Africa)
  • Magia (Australia)
  • peccato polinesia
  • Solo lo stregone risolve

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EMIGRAZIONE E PSICOPATOLOGIA
  • Saudade dei Brasiliani e il mal dAfrica
  • Marocchini più esposti nei primi 6 mesi in Italia
  • Senegalesi più a rischio dopo i primi 3 anni
  • Marocchini più a rischio dei senegalesi
  • Fattori protettivi nei senegalesi (confraternite
    religiose islamiche)
  • Marocchini provengono da aree caratterizzate da
    rivolgimenti socio-economici

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Aspetti transculturali linee guida
  • Accettare un rapporto clinico di tipo
    fenomenologico come elemento cardine di un primo
    confronto terapeutico
  • Riconoscere i limiti delle tecniche
    psicoterapeutiche specifiche delle culture
    occidentali
  • Pronta consulenza professionale mirata alla
    discussione e risoluzione di singole evenienze
    cliniche o psicopatologiche
  • Accettare e discutere i contributi provenienti da
    esponenti di etnie diverse

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Situazione attuale ed attese per il futuro
  •  
  • la validità della maggior parte delle diagnosi
    psichiatriche non è stata ancora dimostrata esse
    si basano su criteri descrittivi e sul giudizio
    clinico
  •  
  • non è stato dimostrato in modo inequivocabile
    nessun fattore di rischio biologico, per nessuno
    dei disturbi psichici
  •  
  • le conoscenze scientifiche sulla fisiopatologia
    dei suddetti disturbi sono grossolane e vaghe

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Situazione attuale ed attese per il futuro
  •  
  • i disturbi psichici, senza alcun dubbio, a più
    cause sono cioè multifattoriali
  • gli studi epidemiologici hanno dimostrato,
    nella maggior parte dei disturbi psichici,
    limportanza di variabili come il sesso, letà,
    la classe sociale, ecc., ma non hanno chiarito il
    meccanismo attraverso il quale esse esercitano la
    loro influenza
  •  
  • è essenziale integrare le ricerche sui fattori
    di rischio, tra i quali bisogna includere la
    storia familiare, fattore finora ampiamente
    trascurato, così come è necessaria una maggior
    integrazione tra ricerca epidemiologica e pratica
    clinica.
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