Reattivit - PowerPoint PPT Presentation

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Reattivit

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Reattivit degli alogenuri alchilici Gli alogenuri alchilici sono caratterizzati dalla presenza di un gruppo X, attaccato direttamente al carbonio. – PowerPoint PPT presentation

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Title: Reattivit


1
Reattività degli alogenuri alchilici
2
  • Gli alogenuri alchilici sono caratterizzati dalla
    presenza di un gruppo X, attaccato direttamente
    al carbonio. La sua elettronegatività non solo fa
    sì che il legame C-X sia polarizzato a favore di
    questultimo ma comporta anche che tutti i legami
    C-H, fino al carbonio in b, siano polarizzati a
    favore dei rispettivi carboni.

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  • Questa situazione spiega la reattività degli
    alogenuri alchilici che può essere riassunta in
  • 1) sostituzione di X per opera di un nucleofilo
    (sostituzione nucleofila)
  • 2) allontanamento di un H dal carbonio in b con
    contemporanea formazione di un doppio legame
    carbonio-carbonio e uscita dello ione alogenuro
    (eliminazione)

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  • Le due diverse reazioni possono avvenire secondo
    meccanismi differenti che sono determinati da
  • tipo di alogenuri per quanto riguarda sia R
    (primario, secondario, terziario) sia X
  • forza del nucleofilo e sue proprietà basiche
  • natura del solvente
  • temperatura

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Meccanismi unimolecolari sostituzione nucleofila
unimolecolare (SN1)
  • Un alogenuro che reagisca con questo meccanismo
    lo fa in due stadi, il primo dei quali è lento e
    consiste nella dissociazione dellalogenuro
    stesso con formazione del carbocatione.
  • Nel secondo passaggio, che è veloce, il
    carbocatione si combinerà con il nucleofilo per
    dare il prodotto.
  • Poiché lo stadio lento interessa un solo
    reagente, il meccanismo è detto unimolecolare, e
    la velocità globale della reazione dipende solo
    dalla concentrazione dellalogenuro
  • v k RX
  • mentre è indifferente sia il tipo di nucleofilo
    sia la sua concentrazione.

6
(No Transcript)
7
  • Inoltre, poiché si passa attraverso la formazione
    di un carbocatione, questo meccanismo sarà quello
    preferito dagli alogenuri che formano
    carbocationi più stabili, come i terziari o il
    benzilico e lallilico.
  • A parità di radicale, la reazione sarà più veloce
    quanto meglio potrà portare la carica negativa il
    gruppo uscente (X-)
  • RIgtRBrgtRClgtRF.

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  • Per quanto riguarda la configurazione sterica, il
    fatto che il carbocatione intermedio sia planare
    e che possa essere attaccato da ambo il lati,
    consente di ottenere metà prodotto con la stessa
    configurazione dellalogenuro di partenza e metà
    con configurazione opposta.

9
(No Transcript)
10
Vediamola allopera
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Meccanismi unimolecolari eliminazione
unimolecolare (E1)
  • Anche quando un alogenuro alchilico procede
    secondo questo meccanismo, la reazione passa
    attraverso due stadi. Il primo, che è quello
    lento e determina la velocità della reazione, è
    identico al primo della SN1 e consiste nella
    formazione del carbocatione

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  • Nel secondo stadio, invece, un base allontana un
    idrogeno dal carbonio in b, lasciando il
    doppietto sul carbonio stesso. Immediatamente il
    doppietto si sposta a formare un doppio legame
    carbonio-carbonio

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  • Qualora fossero attaccabili più idrogeni e quindi
    fossero possibili più alcheni, vale la regola di
    Saytzeff, secondo la quale si forma
    prevalentemente lalchene più sostitutito nella
    forma trans.

CH3O- ?
I
18
63
19
14
  • Anche in questo meccanismo sono importanti solo
    le caratteristiche e la concentrazione dellunico
    composto che partecipa allo stadio lento della
    reazione e cioè di RX.
  • Come già succedeva con la SN1, questo modo di
    reagire sarà preferito da alogenuri che formano
    carbocationi più stabili, come terziari,
    benzilici e allilici e sarà tanto più veloce
    quanto meglio il gruppo uscente potrà ospitare la
    carica negativa.

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Importanza del gruppo uscente
  • Il gruppo uscente è tanto migliore quanto
  • ha una minore densità di carica
  • Lanione è poco basico

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  • E invece del tutto ininfluente la forza della
    base che attacca perché essa non partecipa allo
    stadio lento.
  • E1 e SN1 sono meccanismi che interessano
    contemporaneamente gli stessi composti e la prima
    è favorita da temperature più alte, mentre
    entrambe sono favorite da solventi polari protici
    che stabilizzano entrambi gli ioni che si
    ottengono dalla dissociazione dellalogenuro
    alchilico.

R
X-
17
Vediamo la E1 allopera
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Meccanismi bimolecolari sostituzione nucleofila
bimolecolare (SN2)
  • Quando un alogenuro reagisce con questo
    meccanismo lo fa in un unico stadio al qual
    partecipa assieme al nucleofilo. La velocità
    dipende dunque dalle concentrazioni di entrambi
  • v k RX Nu-

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  • Si ha dunque lingresso del nucleofilo
    contemporaneo allallontanamento del gruppo
    uscente.

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  • Durante lattacco i tre sostituenti del carbonio
    vengono rovesciati nel senso opposto a quello di
    entrata del nucleofilo la configurazione del
    carbonio subisce inversione.

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  • Inoltre, questo meccanismo, in cui il nucleofilo
    deve farsi strada attraverso i sostituenti
    presenti sul carbonio, è molto sensibile
    allingombro sterico gli alogenuri terziari sono
    quelli che più difficilmente reagiranno mentre
    quelli metilici sono quelli più favoriti.

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  • Con modelli a spazio pieno possiamo vedere meglio
    gli ingombri sterici negli intermedi
    pentacoordinati.

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  • La SN2 è favorita è favorita da solventi polari
    aprotici, come lacetone, poiché non si legano
    agli anioni. Il nucleofilo, che è un anione, è
    così libero di arrivare nudo al carbonio e di
    reagire con esso. Un solvente protico, invece,
    rivestendo il nucleofilo ne renderebbe difficile
    lazione.

24
(No Transcript)
25
Vediamo la SN2 in azione
26
Confronto SN1 con SN2
  • Per una SN2 occorre un nucleofilo di buona forza
  • Alogenuri alchilici

Tendenza alla SN1
metilico
primario
secondario
terziario
Tendenza alla SN2
27
Confronto dei meccanismi
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Meccanismi bimolecolari eliminazione
bimolecolare (E2)
  • Quando un nucleofilo ha buone caratteristiche
    basiche, strappa lidrogeno in b consentendo
    così al doppietto che rimane sul carbonio di
    formare un doppio legame e di allontanare
    lalogenuro.

29
  • La reazione avviene anche in questo caso in un
    unico passaggio e la velocità dipende, come
    nellSN2, dalle concentrazioni sia del nucleofilo
    sia dellalogenuro
  • v k RX Nu-
  • Vi è dunque, a ulteriore somiglianza con la
    sostituzione bimolecolare, un momento in cui il
    nucleofilo e il gruppo uscente sono attaccati
    contemporaneamente alla molecola ma, poiché
    lattacco avviene lontano dal centro di reazione,
    in questo caso lingombro sterico non è un
    problema. Anzi, gli alogenuri terziari, poiché
    più ricchi di idrogeni attaccabili, risultano più
    favoriti in questa reazione.

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  • Inoltre la base e il gruppo uscente si pongono da
    parti opposte dello stesso piano determinando
    così quale isomero geometrico si ottiene.

cis-3-esene
  • Anche in questo caso, come nella E1, si forma
    sempre lalchene più sostituito (Saytzeff).

31
Vediamo una E2 allopera
32
O anche
33
E adesso?
34
  • Come facciamo a prevedere secondo quale
    meccanismo reagiranno un certo alogenuro e un
    dato nucleofilo?
  • Si decide tenendo conto, in ordine, di
  • 1) alogenuro alchilico
  • 2) nucleofilo/base
  • 3) solvente
  • 4) temperatura

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Nucleofilo scadente Buon nucleofilo Buon nucleofilo Buon nucleofilo
debolmente basico Base forte non impedita stericamente Base forte impedita stericamente
H2O, RSH, ROH I-, Br-, CH3COO- OH-, CH3O- (CH3)3CO-
Alogenuro
metilico NON REAGISCE SN2 SN2 SN2
primario non impedito stericamente NON REAGISCE SN2 SN2 E2
primario impedito stericamente NON REAGISCE SN2 E2 E2
secondario SN1 lenta, E1 SN2 E2 E2
terziario SN1, E1 SN1, E1 E2 E2
benzilico o allilico SN1 SN1 SN1 SN1
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O anche
Gruppo Alchilico metilico metilico primario primario secondario secondario secondario terziario terziario Benzilico o allilico
attaccante Nucleof. debole H2O RSH ROH Ogni altro base ingombrante terz-butilato Nucleof. forte ma base debole I-, Br-, CH3COO- base forte OH-, RO- Nucleof. Debole H2O RSH ROH Nucleof. forte ma base debole I-, Br-CH3COO- base forte OH-, RO- nucle Debole H2O RSH ROH Tutti
solvente polare aprotico poco polare polare aprotico poco polare polare protico polare aprotico poco polare polare protico
temperatura alta bassa alta bassa (alta) bassa alta bassa (alta)
meccanismo prevalente NON REAGISCE SN2 E2 SN2 E2 SN1 (E1) SN2 E2 SN1 (E1) SN1
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In linea di massima ricordare che
  • Un metilico può solo dare SN2
  • Un primario dà solo meccanismi bimolecolari
  • Un terziario dà meccanismi unimolecolari con
    nucleofili deboli ed E2 con quelli forti
  • I secondari hanno comportamento che dipende da
    nucleofilo e solvente
  • Un nucleofilo forte, si fa sentire, e spinge
    verso meccanismi bimolecolari i secondari e
  • Benzilico e allilico danno solo SN1

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Al lavoro, con un po di esercizi
  • Cosa si ottiene da

CH3
DMSO
CH3CHCH2Br
I-
  • Alogenuro primario
  • Solvente aprotico
  • Nucleofilo forte/base debole
  • SN2

39
E questo?
Cosa si ottiene da
Br
acetone
CH3S-

CH3CHCH2CH3
  • Alogenuro secondario
  • Solvente aprotico
  • Nucleofilo forte/base debole
  • SN2

40
E ancora
  • Cosa si ottiene da

CH3OH
CH3OH
  • Alogenuro secondario
  • Solvente protico
  • Nucleofilo debole
  • SN1/ E1

41
Stanchi?
Cosa si ottiene da
acqua
OH-
  • Alogenuro terziario
  • Solvente protico
  • Nucleofilo forte/base forte
  • E2

(CH3)2CCHCH3 prevalente
CH2C(CH2CH3)CH3
42
Vediamo questo
  • Cosa si ottiene da

Cl
CH3CHCH2CH3
CH3OH/H2O T bassa
  • Alogenuro secondario
  • Solvente protico
  • Nucleofilo debole
  • SN1

43
Eh sì, dai, e dopo
Cosa si ottiene da
Cl
acqua

OH-
CH3CHCCH2CHCH2
CH3
CH3
  • Alogenuro terziario
  • Solvente protico
  • Nucleofilo forte/base forte
  • E2

44
Veloci che è lultimo
  • Cosa si ottiene da

Cl
acetone
I-

CH3
  • Alogenuro secondario
  • Solvente aprotico
  • Nucleofilo forte/base debole
  • SN2

45
Ci arrabbiamo se ne arriva ancora uno?
Cosa si ottiene da
Br
CH3OH
CH3O-

CH3CH2CHCH2CH3
  • Alogenuro secondario
  • Solvente protico
  • Nucleofilo forte/base forte
  • E2

CH3CH2CHCHCH3
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