Title: Forme di interdipendenza
1Forme di interdipendenza 1Una prima
distinzione attiene al tipo di legame tra risorse
o tra attività (relazioni di scambio).
Distingueremo interdipendenzea. sequenziali
(transazionali) lattività A genera un output
che, trasferito, sarà linput dellattività B.
Meccanismi di gestione prezzi e scorte,
programmi e procedure e coordinamento gerarchico.
2Forme di interdipendenza 2b. reciproche (o
transazionali complicate dalla presenza di
complessità informativa) loutput di A è input
di B e viceversa. La bidirezionalità e la non
predicibilità delle relazioni rende più complesse
queste interdipendenze.Meccanismi di gestione
relazioni laterali, ruoli di collegamento e
gruppi di lavoro.
3Forme di interdipendenza 3Una seconda
distinzione attiene allunione di sforzi
richiesta, allallineamento di comportamenti e
allazione comune (interdipendenze cooperative,
Thompson). Distingueremo interdipendenzea.
Pooled generate dallaggregazione e dalluso di
risorse comuni (edifici, know-how) o di attività
(aggregazione di sforzi).Meccanismi di gestione
code e tariffe, procedure e programmi,
supervisione e controllo reciproco.
4Forme di interdipendenza 4b. interdipendenze
intensive le parti devono definire le azioni da
compiere aggiustandole luna rispetto
allaltra.Meccanismi di gestione condivisione
delle informazioni, delle decisioni e della
proprietà.
5- Forme di interdipendenza - Osservazioni1. E
necessario un coordinamento più complesso se i
contributi e le azioni non sono osservabili (e si
potrebbe essere incentivati alluso improprio
delle risorse o alla riduzione inosservata del
contributo)2. Linterdipendenza aiuta a capire
e progettare i meccanismi di coordinamento tra
u.o. ma non i confini efficienti delle stesse.
6Le variabili fondamentali dellanalisi e della
progettazione organizzativa1. Economie di
specializzazione2. Economie di scala3.
Economie di raggio dazione4.
Complementarietà5. Insostituibilità delle
risorse6. Complessità informativa e
incertezza7. Forme di interdipendenza8.
Conflitto tra interessi e potenziale di
opportunismo9. Incertezza e divergenza tra
interessi sulle soluzioni organizzative.
7Le economie di specializzazione - 11. Sono
basate sullapprendimento2. Possono essere
statiche (ripetizione dellattività sulla base
della stessa tecnica) o dinamiche (portano alla
scoperta di nuovi modi di fare le cose e di nuove
cose su cui si possa applicare la stessa
tecnica)
8Le economie di specializzazione - 23. La
difficoltà è direttamente proporzionale al tempo
necessario per apprendere e allimportanza
dellapprendimento per svolgere la stessa4.
Possono produrre diseconomie di varietà (i
soggetti difficilmente riusciranno a possedere
più di una mentalità)5. Si manifestano, oltre
che con la divisione del lavoro e la
focalizzazione su una tecnica, anche con la
specializzazione delle risorse tecnologiche
9Le economie di specializzazione - 36.
Difettano di flessibilità (capacità di
adattamento), quindi generano vantaggi solo se la
domanda per una certa attività è stabile7. La
sola presenza di economie di specializzazione non
è sufficiente a far scegliere forme di
organizzazione basate sulla massima divisione del
lavoro. Occorre infatti valutare tali economie
alla luce delle altre variabili fondamentali di
progettazione.
10Le economie di scala1. Consistono nella
diminuzione dei costi unitari di prodotto al
crescere della scala in cui sono impiegati i
fattori di produzione2. Valgono anche qualora
si realizzino servizi (il costo di fornitura di
un servizio assicurativo decresce se la compagnia
accorpa i rischi di molti assicurati)3.
Valgono anche per le risorse umane nel momento in
cui si satura la capacità di una persona con
capacità specialistiche senza lasciare la risorsa
parzialmente inutilizzata.
11Fonti delle economie di scala 11. Quanto
maggiori sono i costi o le difficoltà tecniche di
divisione delle attività e di creazione di
scorte, tanto maggiore sarà la spinta ad
integrare le attività. Però- se le E.s. sono su
un insieme di fasi, verrà favorita lintegrazione
in ununica- se le E.s. sono allinterno di una
fase (E.s. specifiche), verrà favorita
lespansione su alti volumi2. La domanda deve
poter assorbire quanto prodotto.
12 Le economie di raggio dazione
1Consistono in una diminuzione dei costi
unitari di prodotto grazie alla produzione
congiunta di più tipi di beni o servizi.
Fonti1. Apprendimento - scoprire quali nuove
attività potrebbero essere sinergiche con quelle
svolte2. Risorse in eccesso che
permetterebbero lo svolgimento di attività
ausiliarie3. Risorse di base (core)
relativamente universali
13Limiti delle economie di raggio dazione1.
Difficoltà nellappropriarsi delle risorse di
base (rischio di imitazione)2. Trasferibilità
le risorse devono essere difficilmente
trasferibili perché tali economie portino
allespansione per diversificazione delle unità
organizzative.