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Lo specchio

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Lo specchio Una proposta per un tavolo di confronto Emilio Molinari Un sistema complesso. A volte, sembra che ci capiti di vivere in una casa dalle molte stanze ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Lo specchio


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Lo specchio
  • Una proposta per un tavolo di confronto

  • Emilio Molinari

2
Un sistema complesso.
  • A volte, sembra che ci capiti di vivere in una
    casa dalle molte stanze, quando passiamo, da una
    allaltra, crediamo di cambiare voltocome se ci
    mancasse uno specchio per dirci che siamo sempre
    gli stessi
  • A volte, noi siamo docenti, ma anche genitori,
    amici, lettori, studiosi,lavoratori dipendenti,
    politici, elettori,sindacalizzati e no,
    responsabili, esperti,ricercatori

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Ci serve uno specchio.
  • Necessità di un sistema complesso, articolato e
    partecipato di controllo di tutti i nodi del
    sistema stesso. Le caratteristiche dei Progetti
    Pilota, il problema degli standard, la
    certificazione delle competenze.

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Un monitoraggio capace di
  •   Sufficiente complessità, tale da registrare
    le molte operazioni che sottostanno al sistema
    stesso, dal rapporto col territorio alle attese
    delle famiglie, dalle tutele sindacali al
    monitoraggio delle spese
  • Forte articolazione, tale da gestire in modo
    efficace il processo di verifica sia quantitativa
    che qualitativa di realtà tanto diversificate nel
    nostro paese e nella nostra regione, attraverso
    degli standard credibili e condivisi, così da
    rendere credibile una certificazione di
    competenze a livello nazionale.
  • Livello elevato di partecipazione, tale 1)
    da arricchire i livelli e le pratiche di
    democrazia e 2) da garantire il confronto e la
    dinamica del dialogo tra soggetti portatori di
    culture ed aspettative anche diverse, ma
    accomunate dal comune rispetto nei confronti
    delle legge fondamentale del nostro stato, la
    Costituzione.

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Le componenti
  • Necessità di cogliere le aspettative dellutenza
    e della società, il grado di soddisfazione e la
    misura dellefficacia, secondo il progetto
    condiviso.
  • Rilanciare lidea di scuola come quella di un
    luogo in cui si definiscono percorsi didattici e
    strategie educative in modo condiviso (il POF) e
    parimenti saccostano coerenti azioni di
    monitoraggio, trasparenti e descritte con
    sufficiente chiarezza.

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Le norme.
  • Necessità di azione coerente con la Costituzione
    le modifiche (titolo V e il federalismo) e le
    leggi applicative lautonomia in primis.
    Lequità delle opportunità di apprendimento e lo
    sviluppo del cittadino Rischi e scommesse.
  • Casi esemplari le troppe differenziazioni di
    giudizio, la sorte e la fortuna.

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Il POF e lautonomia
  • La coerenza tra POF e azione didattica, la
    trasparenza dei percorsi e le evidenze formative.
  • I processi di verifica interni, rischi di
    tecnologia valutativa.
  • Le operazioni in una scuola devono essere guidate
    dalla fiducia che lindividuo ha tempi evolutivi
    e strutture mentali simili, ma non
    riproducibili in assoluto e che la vera capacità
    educativa è ancora quella della levatrice di
    Socrate.

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La professione docente
  • Necessità di prendere atto delle modifiche in
    atto nella professione docente. Le molte
    competenze procedure, rapporto con
    listituzione, didattica e relazioni ampie.
  • Necessità di confrontarsi con le trasformazioni
    socio-culturali delle nuove generazioni. I nuovi
    media ed il sapere.
  • Diverse ineguaglianze.

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Valutare cosa.
  • Rapporto tra qualità dell insegnamento e
    risultati dapprendimento.
  • Funzione complessa da simulare e da valutare. Il
    vero nodo la valutazione, ma per quale
    didattica?
  • La valutazione è sempre il tratto conclusivo di
    una didattica la riflessione, apparentemente
    banale, rimette al centro la coerenza tra scelte
    metodologiche e di programmazione con i sistemi
    di monitoraggio - verifica.

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Come iniziare
  • Il processo didattico non è (più) questione
    individuale la responsabilità deve interpellare
    tutto il consiglio di classe/collegio e la logica
    della condivisione di successi/insuccessi deve
    prevalere sulle performances individuali del
    docente. Di qui un largo riconoscimento dei
    momenti di programmazione condivisa che vanno
    potenziati.
  • Lazione didattica deve evitare la strettoia tra
    irrilevanza/impotenza e una pretesa di
    onnipotenza da una parte studenti e studentesse
    comunque passano a scuola un terzo della loro
    giornata, con loro qualcosa è possibile,
    dallaltra una quota dinsuccesso è per certi
    aspetti irriducibile.

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Proposta
  • non pochi espertissimi, lanciati nella
    carriera, ma équipes di progettazione verticale,
    ( ex consigli di classe stabilizzati, almeno per
    un intero ciclo) nate dal basso, in nome
    dellautonomia,quote da concordare e
    contrattare a livello provinciale, riconosciute
    come modello da diffondere, in unottica di
    generalizzazione delle procedure virtuose.
  • nuovi professionisti del processo formativo
    complesso
  • incremento reale delle retribuzioni che sostenga
    le pratiche necessarie alla gestione concordata
    dellattività didattica, in cui tutte le
    componenti interessate si riconoscano e siano
    protagoniste.

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Dentro il contratto
  • Necessità del sindacato di guidare le
    trasformazioni una categoria da ripensare e da
    rilanciare, per lallargamento degli spazi
    democratici e per la società della conoscenza
    condivisa. 
  • Lattuazione del CCNL, attraverso gli incontri in
    sede Aran, di quanto previsto allart.22,
    rappresenta un passaggio importante .

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Gestire la transizione
  • Si delinea una fase transitoria, nella quale
    potrebbe essere considerata la possibilità di
    attribuire alle scuole in regime di autonomia la
    titolarità per introdurre opportunità legate alla
    realizzazione dei Piani dellOfferta Formativa e
    criteri per il riconoscimento dellimpegno
    professionale allinterno della collegialità di
    ciascuna scuola, in un clima di condivisione

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Il livello locale, una proposta
  • Si tratta dintervenire, con chiarezza e
    decisione, nella gestione del personale e delle
    risorse (ad oggi il FdIstituto) per incentivare i
    docenti ed il personale ATA che si dichiarino
    disponibili a lavorare insieme, nella forma
    precedentemente delineata di équipe aperta, per
    attivare quei percorsi di scuola condivisa, che
    prevedano forme di monitoraggio diversificate ed
    ampie, di verifica del percorso, di valutazione
    in cui tutti i protagonisti (genitori e studenti)
    trovino ruolo e collocazione.
  • La Direzione interessata dellURSL e lIRRE
    Lombardia potrebbero esercitare una sorta di
    tutoraggio su tali iniziative.

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(No Transcript)
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