Astronomia 1 - PowerPoint PPT Presentation

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Astronomia 1

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Astronomia 1 Sfera celeste Coordinate equatoriali o assolute Valgono per qualsiasi osservatore (sistema assoluto) Polo nord, polo sud ed equatore celesti Meridiano ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Astronomia 1


1
Astronomia 1
2

Dove sono i corpi celesti?
  • Sfera celeste
  • Coordinate equatoriali o assolute
  • Valgono per qualsiasi osservatore (sistema
    assoluto)
  • Polo nord, polo sud ed equatore celesti

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Meridiano celeste fondamentale
  • passante per i punti equinoziali (21.3 ?, 23.9 ?)
  • ? e ? intersezione fra equatore celeste ed
    eclittica

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Posizione assoluta di un corpo celeste
  • Declinazione distanza angolare dallequatore
    celeste (latitudine)
  • Ascensione retta distanza angolare dal meridiano
    celeste fondamentale in senso antiorario(longitudi
    ne)

5
(No Transcript)
6
Coordinate relative
  • Per losservatore
  • Zenit
  • orizzonte astronomico (piano dellorizzonte
    apparente passante per il centro della Terra)

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Posizione di un corpo celeste coordinate
altazimutali
  • Meridiano locale passa per zenit e polo nord
    celeste
  • Altezza distanza angolare dallorizzonte
    (latitudine)
  • Azimut distanza angolare dal sud in senso
    orario (!) longitudine

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Lo spazio è affollato?
  • Distanze
  • Unità astronomica 150 milioni km
  • anno luce circa 104 miliardi di km (v. l. 3 105
    km / s)
  • parsec

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parallasse
  • Parallasse annua metà dello spostamento angolare
    apparente di una stella nellarco di 6 mesi
    rispetto alle stelle più lontane
  •                         

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Il Parsec
  • se langolo di parallasse vale 1 secondo (1")
  • la distanza dell'oggetto vale 1 parsec (pc)
  • 3.26 a.l.
  • D(parsec) 1/ p(parallasse in secondi)
  • più un oggetto è lontano minore è langolo di
    parallasse
  • metodo preciso fino a 100 parsec (1/100 di
    secondo di grado)

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Quali strumenti si usano?
  • I corpi celesti inviano tutti i tipi di
    radiazione
  • latmosfera le scherma tutte tranne luce (UV
    vicino), IR, OR
  • luce e IR (300-800 nm) telescopi (Keck sul Mauna
    Kea, very large telescope VLT, Cile)
  • OR radiotelescopi, antenne paraboliche. In
    serie radiointerferometri (Socorro, New Mexico,
    Medicina IT), corpi celesti privi di luce o
    troppo lontani

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telescopi
  • Sistema per concentrare la luce in un punto
    fuoco
  • Uno specchio concavo concentra le radiazioni
  • Potere di risoluzione distanza minima fra due
    punti visti come distinti, aumenta allaumentare
    delle dimensioni dello specchio, diminuisce
    allaumentare di ?
  • Ingrandimento aumenta allaumentare della
    distanza focale (fuoco-specchio)

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  • Telescopi orbitanti Hubble NASA 1990 specchio
    2,4 m prestazioni 4 volte migliori vs telescopi
    terrestri

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costellazioni,
  • stelle raggruppate alle quali sono stati
    attribuiti nomi di animali, di oggetti e di
    figure mitologiche
  • è un raggruppamento di stelle vicine le une alle
    altre solo per ragioni prospettiche e non
    prodotto da una reale prossimità fisica.
  • oggi individuano in maniera univoca un settore
    ben determinato della sfera celeste.

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Che cosa troviamo nello spazio?
  • Galassie
  • Nebulose
  • Mezzo interstellare
  •    

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Il Mezzo interstellare 99 gas
  • idrogeno (73 in massa), elio (25 in massa) e da
    minime percentuali di altri elementi (ammoniaca,
    formaldeide,ossido di carbonio, altre sostanze
    organiche!)
  • bassa densità e pressione
  • in forma atomica (neutra o ionizzata) o
    molecolare.
  • lidrogeno
  • -   atomico (più frequente)
  • -   ionizzato
  • -    molecolare (difficile da osservare)

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Come si distinguono i diversi tipi di idrogeno?
SPETTRI DI EMISSIONE
  • un corpo solido scaldato diventa prima rosso e
    poi sempre più chiaro fino a divenire bianco
  • un corpo nero emette uno spettro continuo di
    emissione
  • la luce che proviene da un gas rarefatto ad alta
    temperatura dà uno spettro di emissione a righe
  • il tipo di righe emesse è specifico e
    caratteristico per ciascun elemento o composto.
  • analizzando le righe spettrali è possibile
    eseguire una vera e propria analisi chimica a
    distanza



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spettri di emissione
  •  atomico (idrogeno neutro o Regioni H I) emette
    una riga di 21 cm (onde radio) più frequente
  • ionizzato (Regioni H II) riga H? nel rosso
    (immagine)
  •  molecolare difficile da osservare

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Il Mezzo interstellare polveri
  •  La polvere è formata da particelle solide di
    minuscole dimensioni (0,1 - 1 ?),( ghiacci).
  • Leffetto principale della polvere è quello di
    assorbire e di diffondere (scattering) la luce.
  • diminuzione della luminosità delle stelle.

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nebulose
  • 50 del mezzo interstellare si concentra in nubi
    gravitazionalmente legate
  • luoghi ideali per la formazione di nuove stelle.
  • la materia nebulare può interagire in modo
    diverso con la radiazione proveniente dalle
    stelle
  • le nebulose ci appaiono come macchie di luce
    diffusa, tre tipi fondamentali di nebulose
  • Oscure
  • In emissione
  • In riflessione

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Nebulose oscure
  • si manifestano come macchie scure sul fondo
    stellato. Presentano dimensioni di pochi parsec
    (5-10 pc)
  • Testa di cavallo

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Nebulose in emissione
  • Sono regioni contenenti stelle giovani e massicce
  • Emissione di luce rossastra (Neb. Di Orione)
    derivante dallidrogeno ionizzato (regioni H II)

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nebulose in riflessione
  • Se le stelle nella nebulosa sono più fredde
  • il gas e le polveri diffondono e riflettono la
    radiazione emessa (colori bluastri)
  • No idrogeno ionizzato

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Altre nebulose
  • Nebulosa planetaria fase terminale della vita di
    una stella simile al Sole
  • Una stella nana bianca al centro
  • guscio di gas e polveri (espulse dalla stella) a
    circa 1 anno luce dal centro..

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Nebulosa da supernova
  • La fase terminale della vita di una stella
    massiccia è una esplosione (supernova)
  • Il residuo forma una nebulosa
  • Particolarmente studiata la nebulosa del Granchio
    (Crab Nebula), prodotta da una supernova
    osservata nel 1054 ed ancor oggi perfettamente
    visibile

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Galassie
  • stelle e nebulose sono raggruppati dalla forza di
    gravità in una galassia
  • In base alla loro forma spirali, ellittiche ed
    irregolari.
  • se le spire non partono dal nucleo galattico sono
    dette spirali barrate.
  •  

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La via Lattea
  •  galassia a spirale (barrata?)
  • il sole si trova a circa 3/5 del raggio sul
    braccio di Orione
  • forma di un disco del diametro di circa 100.000
    anni luce.
  • spessore del disco 1500 anni luce, in prossimità
    del centro un rigonfiamento detto nucleo
    galattico (spessore circa 15.000 anni luce).
  • Le spire ruotano sul piano galattico
  • circa 100 miliardi di stelle,
  • intorno alla galassia un enorme alone di materia
    oscura (non luminosa) che manifesta i suoi
    effetti gravitazionali modificando il
    comportamento della rotazione galattica.

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  • galassia ellittica contengono prevalentemente
    stelle di popolazione II antiche, oltre 10
    miliardi di anni , solo idrogeno ed elio
  •  galassie a spirale contengono prevalentemente
    stelle di popolazione I (come il sole) , più
    recenti, contengono quantità più o meno
    apprezzabili di tutti gli altri elementi chimici
  • galassie irregolari prive di simmetria (nubi di
    Magellano)

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Perché le galassie hanno forme diverse?
  • Ipotesi
  • le galassie si sarebbero formate dalla
    condensazione di gas in rotazione e in
    contrazione gravitazionale, la struttura della
    galassia dipende dalle condizioni in cui si sono
    formate
  • contrazione lenta galassia ellittica.
  • contrazione piu rapida, materiale arricchito
    dalle esplosioni di supernovae galassie a
    spirale.

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Distribuzione delle galassie
  • Alcune galassie hanno un legame gravitazionale
  • ammassi di galassie (anni Trenta Chioma di
    Berenice).
  • Gli ammassi formati solo da qualche decina di
    galassie sono detti gruppi.
  • Via Lattea una ventina di piccole galassie che
    che ruotano intorno ad un baricentro comune.
  • Gruppo Locale. (es Andromeda, 2 Nubi di
    Magellano)
  • Gli ammassi si possono aggregare in superammassi.
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