Title: Universit
1Università degli Studi di FirenzeFacoltà di
Medicina Management per le funzioni di
coordinamento nellarea della prevenzione
Master 1 livello
- Lorganizzazione del lavoro i principi di
direzione, matrice delle responsabilità,
organigramma e funzionigramma caratteristiche e
metodi di costruzione - Scienze tecniche mediche applicate
a.a. 2008/09 Dott.ssa
Gabriella Graziani
2PRESENTAZIONE
- Dott.ssa Gabriella Graziani
- E-mail gabriella.graziani_at_asf.toscana.it
- Laurea in Scienze della Formazione
Università degli Studi di Firenze - Master in Qualità della formazione
Università degli Studi di Firenze - Master I Livello Management per le funzioni di
Coordinamento nellarea della Prevenzione
Università degli Studi di Firenze - Laurea in Scienze della Prevenzione
Università degli Studi di
Firenze - Direttore U.O. Tecnici della Prevenzione in
ambito veterinario Azienda USL 10 Firenze
3Obiettivi generali delle lezioni
- Conoscere il ruolo della struttura di base
nellorganizzazione del lavoro, i modelli di
direzione, lorganigramma e il funzionigramma, - Saper rilevare le caratteristiche di un
organigramma e funzionigramma di una
organizzazione - Saper costruire un organigramma in base
allorganizzazione studiata e al modello
utilizzato - Saper riconoscere le competenze delle diverse
figure professionali afferenti allorganizzazione
- Essere in grado di riconoscere le attribuzioni
di responsabilità e compiti e valutarne la
coerenza
4Tempi e metodi
- 18-19 febbraio 2009 ore 9
-
Metodologia Lezione frontale
esercitazione
sullindividuazione delle
responsabilità - discussione
5Contenuti
- Ø La struttura di base, alcuni modelli di
organizzazione del lavoro, principi di direzione,
organigramma e funzionigramma - Ø Nozioni base sullapproccio ai vari modelli di
analisi organizzativo, campi di applicazione,
relativamente alla costruzione dellorganigramma
e del funzionigramma - Il ruolo dellanalisi delle competenze di figure
professionali, per la valutazione delle
congruenze organizzative, per la valutazione
del livello di possesso delle competenze - I profili di competenze professionali e di ruolo
relativi allambito operativo e alle
responsabilità - Quadri di riferimento normativo
6La struttura organizzativa
- Insieme di elementi di base del sistema di ruoli
dellazienda ed esprime i criteri con cui viene
attuata la divisione del lavoro nel rispetto dei
ruoli e delle competenze
7Modello Vaccani
- Struttura di base
- La divisione gerarchica (organigramma)
- La divisione delle funzioni, mansioni e compiti
(funzionigramma) - La divisione e composizione degli spazi fisici e
ambientali - La divisione dellorganico (pianta organica)
- La divisione e attribuzione delle risorse
impiantistico-tecnologiche - La divisione e attribuzione delle risorse
economiche
8Modello Vaccani
Espressione grafica della gerarchia, della
responsabilità e della struttura di una
organizzazione
- Lorganigramma
- Il funzionigramma
Rappresentano e influenzano landamento
dellorganizzazione e delle prestazioni
Descrive chi fa che cosa
9Modello Vaccani
- Una specifica
- Funzione
- mansione
- compito
- operazione
Ampia discrezionalità dintervento e
dazione(funzione amministrativa, sanitaria ecc.)
Definisce il mandato interno alla funzione, non
hanno una politica di azione propria
Poca discrezionalità centrato sugli atti più
che sugli obiettivi
Ulteriore parcellizzazione del lavoro massima
esecutività nessuna discrezionalità
10Modello Vaccani
- Le organizzazioni in base alle loro dimensioni,
alle loro finalità e complessità - necessitano
- divisione e distribuzione di lavoro in
sottosistemi
Garantiscono la missione dellorganizzazione
La macrodivisione è rilevabile dallorganigramma
e dal funzionigramma
11Modello Vaccani
- Maggiore è la dimensione di unorganizzazione
maggiore è la complessità relativa allelevato
numero di soggetti, ruoli, sottosistemi
organizzativi da tenere sotto controllo
Processo di divisione e scomposizione in
sottosistemi aziendali
12Integrazione di funzioni
- Processo di divisione e scomposizione in
sottosistemi aziendali
Rischia di frazionare la risposta
necessita
Ruoli di coordinamento Momenti collegiali di
integrazione Direzione per obiettivi-piani-program
mi
13Modello H. Mintzberg
- lorganizzazione può essere definita
semplicemente come il complesso delle modalità
secondo le quali viene effettuata la divisione
del lavoro in compiti distinti e quindi viene
realizzato il coordinamento fra tali compiti
14Modello H. Mintzberg
Divisione in compiti distinti
Necessita
coordinamento dellattività
15 La divisione del lavoro
- DIPENDE
- DALLE ATTIVITA SVOLTE
- E
- DAL SISTEMA TECNICO PER REALIZZARLE
16Modello H. Mintzberg
- Divisione del lavoro in compiti distinti e il
loro coordinamento
governati
Da cinque meccanismi di coordinamento
Controllo e comunicazione
17Modello H. Mintzberg
- cinque meccanismi con cui viene effettuato il
coordinamento - Adattamento reciproco
- Supervisione diretta
- Standardizzazione
dei processi di lavoro - Standardizzazione
degli output - Standardizzazione
delle capacità dei lavoratori
Comb i na z i one
Coord. Attraverso informazione informale,comunicaz
ione diretta
Responsabilità del lavoro degli altri - regista
Si specificano e si programmano i contenuti del
lavoro
Si specificano i risultati di lavoro
Si specifica il tipo di formazione richiesta per
eseguire il lavoro
leadership
?
18 Scuola dei Principi di direzione
- 1916 Henry Fayol supervisione diretta
dell0rganizzazione - Seguaci Luther Gulick e Lyndall Urwick
- unità del comando
- linea gerarchica
- ampiezza di controllo
- 1920 Frederick Taylor ha
fondato il movimento Scientific Management
standardizzazione dei processi di lavoro
programmazione del contenuto del lavoro
operativo - miglioramento dei processimiglioramento
della qualità dei processimaggiore profitto -
19Principi di direzione
- 1920 Max Weber strutture burocratiche
- funzionamento formalizzato attraverso regole
- descrizione di mansioni e formazione
- 1939 Roethlisberger e Dickson
- organizzazione in divenire organizzazione
informale
ladattamento reciproco costituisce un
importante meccanismo di coordinamento - 1960 E. Mayo
- relazioni umane
- studio delle variabili psicologiche e sociali
che condizionano le organizzazioni- contesto
sociale,aspettative degli operatori,
sentimenti e motivazioni
20Principi di direzione
- 1960 Lawrence e Lorsch modello INPUT,
INSIDE e OUTPUT - organizzazione condizionata dagli influssi
ambientali - 1970 Donabediam
- modello Struttura, processo e
OUTCOME organizzazione finalizzata allesito
- 1980 Dror
- modello Input, struttura,Processo,
output-normale
(prodotto di uscita),output-reale(outcome) org
anizzazione puntata sullintegrazione di tutti i
fattori
21Principi di direzione
- Vaccani, Tonelli organizzazione è
considerata in modo globale vengono
studiate le interazioni fra - meccanismi di coordinamento
- domanda
- condizioni di lavoro
- innovazioni tecnologiche
- tipi di business
-
- .
22Lorganigramma e funzionigramma specchio
dellOrganizzazione
- Modello H. Mintzberg
- Le cinque parti fondamentali dellorganizzazione
- Vertice strategico
- Linea intermedia
- Nucleo operativo
- Tecnostruttura
- Staff di supporto
23Lorganigramma e funzionigramma specchio
dellOrganizzazione
- Le cinque parti fondamentali dellorganizzazione
- Vertice strategico Management -
mission aziendale formulazione della
strategia - Linea intermedia autorità formale, autorità
diretta sugli operatori gerarchia
Carattere direttivo Separazione fra chi svolge il
lavoro e/o controlla
24Lorganigramma e funzionigramma specchio
dellOrganizzazione
- Linea intermedia
- Manager
- Compiti nel flusso di supervisione diretta
Autorità sopra
Feed back
- Deve
- Mantenere contatti con gli altri managers, gli
analisti, gli addetti allo staff, soggetti
esterni - Formulare strategie per la sua Unità coerenti con
quelle aziendali - Decide le allocazioni delle risorse, le regole e
i piani di attuazione
Dipendenti sotto
25Lorganigramma e funzionigramma specchio
dellOrganizzazione
- Le cinque parti fondamentali dellorganizzazione
- Nucleo operativo produzione output
Cuore di ogni organizzazione
26Lorganigramma e funzionigramma specchio
dellOrganizzazione
- Le cinque parti fondamentali dellorganizzazione
- Tecnostruttura costituita da analisti per
rendere più efficace il lavoro, lo
progettano, pianificano,addestrano il
personale- realizzano standardizzazioni - Staff di supporto Unità specializzate
esterne al flusso del lavoro operativo,
mini organizzazioni, forniscono servizi
27Organigramma e funzionigramma
Lorganigramma
Rappresenta in modo immediato la configurazione
di base della struttura di una organizzazione
Il funzionigramma
Rappresenta chi fa che cosa nel rispetto dei
ruoli e delle competenze
28organigramma
Rappresenta in modo immediato la configurazione
di base della struttura di una organizzazione
- Rappresentazione grafica
- della responsabilità di funzionamento,
- del coordinamento
- Del controllo tecnico- professionale del
personale - Della divisione del lavoro
- delle varie posizioni nellorganizzazioni
- delle modalità di raggruppamento delle posizioni
in unità - del flusso dellautorità formale
29organigramma
- In una organizzazione è utile per capire
- gli organi
- le posizioni
- le relazioni
Deve rappresentare la realtà dellorganizzazione
30Struttura di costruzione organigramma
simbologia
Manager sovraordinato
Collega parigrado
Dipendente subordinato
Assistente
31Strutture divisionali e funzionali
Struttura divisionali
Struttura funzionale
- Stessa funzione
- Competenze e capacità tecniche omogenee
- Tecnologia omogenea
- Fasi del processo
- Stessa tipologia di domanda
- Stessa area geografica
- Stesso tipo di prodotto
Criteri omogenei di aggregazione
Es. Per territorio Distretto 1, 2
Es. Per attività Veterinaria, Medic. del lavoro
32ORGANIGRAMMA
- divisionista
- (rigida, gerarchica, autoritaria)
- a matrice
- (compiti con collegamento trasversale)
33Stili di direzione
- Caratterizza i processi dinfluenza fra
responsabili e subordinati
Si analizza in base al grado di orientamento -
alla produzione - alle persone - alla modalità
di esercizio dellautorità
34Stili di direzione
- Autoritari
- Accentuazione potere di punizione
- Accentuazione elementi manipolatori
- Accentuazione elementi formalizzati
- Partecipativi
- Ricerca del consenso
- Accentuazione della consultazione e della
partecipazione condivisa
35Normativa DPR 14/01/1997
Requisiti strutturali, tecnologici e
organizzativi minimi per lesercizio delle
attività sanitarie da parte delle strutture
pubbliche e private
- . È adottato un documento in cui vengono
esplicitate - Lorganigramma con il quale vengono individuati i
responsabili delle articolazioni operative e
delle funzioni di supporto tecnico amministrativo
e definite le loro funzioni - I livelli di responsabilità
- Le modalità di erogazione del servizio
- Le prestazioni e/o le attività erogate
36Normativa DPR 14/01/1997
Requisiti strutturali, tecnologici e
organizzativi minimi per lesercizio delle
attività sanitarie da parte delle strutture
pubbliche e private
- Lorganigramma con il quale vengono individuati i
responsabili delle articolazioni operative e
delle funzioni di supporto tecnico amministrativo
e definite le loro funzioni - I livelli di responsabilità
- E indispensabile che tutti i ruoli e le
posizioni funzionali siano ricoperte da personale
in possesso dei titoli previsti dalla normativa
vigente
?
Il titolo (conoscenze e competenze) non sempre
è riconosciuto e allocato coerentemente
37Normativa DPR 14/01/1997
Requisiti strutturali, tecnologici e
organizzativi minimi per lesercizio delle
attività sanitarie da parte delle strutture
pubbliche e private
- Lorganigramma con il quale vengono individuati i
responsabili delle articolazioni operative e
delle funzioni di supporto tecnico amministrativo
e definite le loro funzioni - I livelli di responsabilità
- La Direzione definisce il fabbisogno di personale
- In termine numerici
- Per professione o qualifica professionale
- Per posizione funzionale
- Per qualifica
38Norme di riorganizzazione sanitaria
- D.Lgs. 502/92
- D.Lgs. 517/93
- D.Lgs. 229/99
- CCN
- Leggi Regionali e PSR
39Profili Professionali
- Assistente sanitario
- Decreto Ministeriale n. 69/97
- Tecnico della Prevenzione
- Decreto Ministeriale n. 58/97
Competenze specifiche
40Individuazione delle responsabilità
- Resp. diretta per lattività
- Resp. per la parte di competenza
- Collaborazione allattuazione dellattività
- Resp. Organizzativo
41- Legge Regione Toscana n.40/05
- Piano Sanitario Regionale Toscana 2005/07
- Piano Sanitario Regionale Toscana 2008/09
- Decreti del Ministero della Sanità
- n.58/97 e n. 69/97
- Esempi di organigramma
- Esempi di funzionigramma
42Bibliografia
- Borgonovi- Valutazione e motivazione delle
risorse nelle organizzazioni - Angeli Milano 1996
- H. Mintzberg- La progettazione dellorganizzazione
- Il Mulino 1985
- L.M. Spencer e S.M. Spencer - Competenza nel
lavoro modelli per una performance superiore - Angeli Milano 1996
- R.Vaccani La sanità incompiuta
- La Nuova Italia Scientifica 1992