Title: Ezechiele
1Ezechiele
Parrocchia Santa Maria della Consolazione
I venerdi di 2005 Avvento
don Alfonso Capuano
2(No Transcript)
3Ez 1,1-28
- Il cinque del quarto mese dell'anno trentesimo,
mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del
canale Chebàr, i cieli si aprirono ed ebbi
visioni divine. Il cinque del mese - era l'anno
quinto della deportazione del re Ioiachìn - la
parola del Signore fu rivolta al sacerdote
Ezechiele figlio di Buzì, nel paese dei Caldei,
lungo il canale Chebàr. Qui fu sopra di lui la
mano del Signore.
4Per la comprensione
- Ezechiele (l'ebr. Jehezge'el può essere
interpretato "Dio è forte" e "Dio fortificato"
la forma greca Hizgi'el significa "Dio è la mia
forza") è il terzo dei quattro grandi profeti
scrittori dell'AT. Era figlio di Buzi,
appartenente alla famiglia sacerdotale
gerosolimitana di Zadok. Con i maggiorenti della
città fu condotto in esilio a Babilonia nell'anno
598, dopo l'assedio di Gerusalemme da parte di
Nabucodonosor e la resa della città. Cinque anni
dopo, cioè nel 593, iniziò l'attività profetica
che esercitò per venticinque anni l'ultimo suo
oracolo è datato all'inizio del 571 (40,1).
5Per la comprensione
- E probabile che, prima della prigionia, abbia
officiato personalmente nel tempio, ma non ne
abbiamo la sicurezza perché ignoriamo che età
avesse allorché fu deportato lo storico ebreo
Giuseppe Flavio scrive che il profeta era un
"fanciullo" quando fu condotto in esilio, ma il
termine greco "fanciullo" ha un significato
piuttosto ampio.
6Per la comprensione
- Certo è che cinque anni dopo l'inizio della
prigionia, quando egli data l'inizio della
propria missione, la chiamata divina, appare un
uomo maturo. Non v'è dubbio che fin dalla sua
giovinezza ricevette quell'impronta sacerdotale
che trasparirà poi eloquentemente da tutta la sua
persona egli infatti fu imbevuto dello spirito
del Dt e della "legge di santità" Levitico II,
5. All'inizio dell'esilio abitò in una
imprecisata località, presso il canale Chebar,
nelle vicinanze di Babilonia, ed è presso questo
canale - ove forse si era recato a pregare - che
ebbe luogo la chiamata e la prima visione.
7Ez 1,1-28
- Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal
settentrione, una grande nube e un turbinìo di
fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si
scorgeva come un balenare di elettro
incandescente. Al centro apparve la figura di
quattro esseri animati, dei quali questo era
l'aspetto avevano sembianza umana e avevano
ciascuno quattro facce e quattro ali. Le loro
gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi
erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello,
splendenti come lucido bronzo. Sotto le ali, ai
quattro lati, avevano mani d'uomo tutti e
quattro avevano le medesime sembianze e le
proprie ali, e queste ali erano unite l'una
all'altra.
8Ez 1,1-28
- Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma
ciascuno andava diritto avanti a sé. Quanto alle
loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze
d'uomo poi fattezze di leone a destra, fattezze
di toro a sinistra e, ognuno dei quattro,
fattezze d'aquila. Le loro ali erano spiegate
verso l'alto ciascuno aveva due ali che si
toccavano e due che coprivano il corpo. Ciascuno
si muoveva davanti a sé andavano là dove lo
spirito li dirigeva e, muovendosi, non si
voltavano indietro.
9(No Transcript)
10Ez 1,1-28
- Tra quegli esseri si vedevano come carboni
ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo
a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si
sprigionavano bagliori. Gli esseri andavano e
venivano come un baleno. Io guardavo quegli
esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro
fianco, di tutti e quattro. Le ruote avevano
l'aspetto e la struttura come di topazio e tutt'e
quattro la medesima forma, il loro aspetto e la
loro struttura era come di ruota in mezzo a
un'altra ruota. Potevano muoversi in quattro
direzioni, senza aver bisogno di voltare nel
muoversi.
11Ez 1,1-28
- La loro circonferenza era assai grande e i cerchi
di tutt'e quattro erano pieni di occhi
tutt'intorno. Quando quegli esseri viventi si
muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a
loro e, quando gli esseri si alzavano da terra,
anche le ruote si alzavano. Dovunque lo spirito
le avesse spinte, le ruote andavano e ugualmente
si alzavano, perché lo spirito dell'essere
vivente era nelle ruote. Quando essi si
muovevano, esse si muovevano quando essi si
fermavano, esse si fermavano e, quando essi si
alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si
alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente
era nelle ruote.
12Ez 1,1-28
- Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi
era una specie di firmamento, simile ad un
cristallo splendente, disteso sopra le loro
teste, e sotto il firmamento vi erano le loro ali
distese, l'una di contro all'altra ciascuno ne
aveva due che gli coprivano il corpo. Quando essi
si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile
al rumore di grandi acque, come il tuono
dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta,
come il tumulto d'un accampamento. Quando poi si
fermavano, ripiegavano le ali. Ci fu un rumore al
di sopra del firmamento che era sulle loro teste.
13Ez 1,1-28
- Sopra il firmamento che era sulle loro teste
apparve come una pietra di zaffiro in forma di
trono e su questa specie di trono, in alto, una
figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembrava
essere dai fianchi in su, mi apparve splendido
come l'elettro e da ciò che sembrava dai fianchi
in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato
da uno splendore il cui aspetto era simile a
quello dell'arcobaleno nelle nubi in un giorno di
pioggia. Tale mi apparve l'aspetto della gloria
del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia
a terra e udii la voce di uno che parlava.
14(No Transcript)
15Per la comprensione
- La prima visione di Ezechiele presenta quattro
animali e il carro (ebr. merkabah) divino. Si
tratta dei quattro cherubini aventi lo
straordinario compito di trasferire la gloria
divina dal tempio in mezzo ai deportati e, in
seguito, dai deportati di nuovo in patria. La
scena è descritta in modo maestoso e su di essa
si basa la teologia ebraica del carro.
16Per la comprensione
- La visione sottolinea il fatto che Jhwh non è
legato al tempio di Gerusalemme o a un paese, ma
si reca presso i deportati per fare di essi un
popolo nuovo da ricondurre poi in patria visione
che giustamente avrà una risonanza grandissima.
La visione, inoltre, risponde ad almeno due
difficoltà teologiche che minano la fede dei
deportati.
17GERUSALEMME
18TEMPIO
19PRESENZA DI JHWH
20Problematiche teologiche
- Se Dio risiede nel suo Tempio
- il popolo deportato in Babilonia è rimasto senza
Dio? - come è possibile che il Tempio sia stato
distrutto?
21Gerusalemme
Il popolo deportato in Babilonia è rimasto senza
Dio?
Israele
Come è possibile che il Tempio sia stato
distrutto?
Tempio
Gloria di JHWH
Dio è con Il suo popolo deportato in Babilonia
Il Tempio è stato distrutto perché non cera più
la Presenza di Dio
Babilonia
22I quattro esseri
- Partendo dall'aspetto di questi cherubini,
descritti come aventi le forme "di uomo", "di
leone" "di bue" e "di aquila", e tenendo presente
Gv 1,14, nonché il fatto che coloro che ci
portano il Verbo sono gli evangelisti, s. Ireneo
ebbe l'intuizione di additare gli evangelisti in
questi quattro animali di Ezechiele il bue in
Luca, l'uomo in Matteo, il leone in Giovanni,
l'aquila in Marco. Ma ebbe maggiore fortuna
qualche secolo più tardi la sentenza di s.
Gerolamo che, fondandosi sugli inizi dei vangeli,
additò l'aquila in Giovanni, l'uomo in Matteo, il
leone in Marco, il bue in Luca. Anche
l'Apocalisse di Giovanni dà ai quattro "viventi"
i tratti di questi quattro animali (c. 4).
23Per sorridere un po
- Parlando di antichi viaggiatori dello spazio, può
essere utile una rilettura della famosa visione
biblica del carro di fuoco del profeta Ezechiele. - Joseph Blumrich, uno dei costruttori del vettore
Saturno V, nel suo libro "E il cielo si aprì"
(1973), pone degli sconvolgenti interrogativi
Ezechiele vide in realtà una nave spaziale i cui
occupanti gli impartirono direttive divine? Il
carro di Dio, descritto dal profeta, non era
forse unastronave extraterrestre? - Ezechiele (600 a.C.) assistette alla distruzione
del regno di Salomone da parte degli Egiziani e
Babilonesi. Fatto prigioniero fu deportato dai
Babilonesi a Chebar accanto allEufrate, e in
questo luogo dopo qualche anno ebbe la visione
del carro di Dio.
24Per sorridere un po
- Ezechiele descrisse una solida calotta, portata
da quattro esseri alati, che saliva verso lalto
in una nuvola di fuoco. Gli esseri alati avevano
piedi metallici e ognuno pilotava una ruota.
Nella parte superiore della calotta il profeta
vide una sorta di trono sul quale era assisa una
figura "simile a un uomo", che gli parlò. Questa
visione, risalente al 600 a.C., si manifestò
altre tre volte, lultima delle quali verso il
572. Tre volte il profeta partecipò al volo della
calotta e le ultime due si sentì trasportare
dalle rive del Chebar verso Gerusalemme. Secondo
Blumrich Ezechiele dovette servirsi di ingegnosi
paragoni nel descrivere il veicolo spaziale,
essendo lui e i suoi lettori del tutto alloscuro
della tecnica astronautica. Blumrich riesce
ugualmente a ricostruire il veicolo spaziale
costituito da un corpo centrale a forma di
trottola, sostenuto da quattro elicotteri (gli
esseri alati), e da una capsula per il comandante
dellequipaggio posta nella parte superiore.
25www.angelologia.it/extra.htm
www.edicolaweb.net/nonsoloufo/da11_02i.htm
26Ez 2,8 3,3
- E tu, figlio dell'uomo, ascolta ciò che ti dico e
non esser ribelle come questa genìa di ribelli
apri la bocca e mangia ciò che io ti do". Io
guardai ed ecco, una mano tesa verso di me teneva
un rotolo. Lo spiegò davanti a me era scritto
all'interno e all'esterno e vi erano scritti
lamenti, pianti e guai. Mi disse "Figlio
dell'uomo, mangia ciò che hai davanti, mangia
questo rotolo, poi va' e parla alla casa
d'Israele". Io aprii la bocca ed egli mi fece
mangiare quel rotolo, dicendomi "Figlio
dell'uomo, nutrisci il ventre e riempi le viscere
con questo rotolo che ti porgo". Io lo mangiai e
fu per la mia bocca dolce come il miele.
27Per la comprensione
- Nella seconda visione Dio mostra al profeta un
rotolo scritto da ambo le parti, con
lamentazioni, gemiti e guai. E gli ordina
"Mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa
d'Israele"... Lo mangiai e fu per la mia bocca
dolce come il miele. È soltanto dopo che divenne
amaro come il fiele, allorché si recò a compiere
la sua missione tra i deportati a Tel-Aviv
("colle della primavera" o "delle spighe"). A
questo testo si allacciarono alcuni sionisti
quando nel 1909 e poi nel 1917 diedero il nome a
un quartiere della città di Giaffa, divenuta poi
la prima capitale dello stato d'Israele. Ma il
testo è anzitutto emblematico per la missione
profetica dolce e amara.
28Per la comprensione
Incontro con Dio Purificazione VocazioneMIssione
Isaia Vedi i lembi del manto Angelo tocca bocca con carbone Non veda, non oda, non comprenda
Geremia Il Signore gli parla Signore tocca la bocca Sradicare, demolire, piantare
Ezechiele Vede la Gloria di Dio Mangia il rotolo Ascoltino o no genia di ribelli
29Per la comprensione
- Nel dicembre-gennaio del 589-588 - nella terra
d'esilio, Ezechiele riceve notizia dell'inizio
dell'assedio di Gerusalemme. Poco dopo gli muore
la moglie, ed egli resta muto fino all'arrivo
dello scampato che gli annunzia (nel
dicembre-gennaio 586-585), cinque mesi dopo la
catastrofe del 587, la rovina della città. Per i
suoi compagni d'esilio la notizia segnò la fine
delle speranze e anche della fede nel Dio dei
padri chi passava al paganesimo e chi accusava
Jhwh di ingiustizia, ritenendo che egli punisse
nei figli i peccati dei padri. - I cc. 4-24 contengono quasi esclusivamente
rimproveri e minacce, sia contro questi deportati
la cui condotta non corrispondeva alla loro fede,
sia contro gli ebrei rimasti in Palestina (dopo
il 597).