Title: Universit
1Università degli Studi di UdineFacoltà di
Medicina e ChirurgiaC.d.L. in Scienze
InfermieristicheCorso Integrato di Area
OncologicaPsico-Oncologia
- Docente Barbara Muzzatti, PhD PsyD
- Durata 16 ore
- Anno di corso II
- AA 2010-2011
- Moduli 1, 2, 3
2OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO
- Conoscere le are e le modalità di intervento
della psicologia e della psico-oncologia - Comprendere i contributi che la psico-oncologia
può offrire al professionista infermiere - Comprendere limpatto della malattia oncologica
sulla vita dellindividuo che ne viene colpito,
conoscendo i risvolti psicologici di ciascuna
fase di malattia (dalla diagnosi alla terminalità
o lungovivenza) e le peculiarità in termini
psico-sociali di questa malattia - Conoscere le peculiarità dellesperienza
oncologica nellinfanzia e nelladolescenza - Conoscere le credenze, gli atteggiamenti e i
comportamenti tipici, rispettivamente, del
cittadino ingenuo, del familiare e delloperatore
sanitario di fronte alla malattia oncologica - Conoscere aspetti della comunicazione, della
relazione e del counseling, funzionali
allattività infermieristica in ambito oncologico
3CONTENUTI DEL CORSO
- Contenuti, metodi e aree di pertinenza della
Psico-Oncologia e suoi rapporti con la Psicologia
in generale e con la Psicologia clinica ed
ospedaliera in particolare - Limpatto della malattia oncologica nella vita
dellindividuo lo shock della diagnosi, la fase
di crisi, il fronteggiamento dei trattamenti, la
remissione, la ricaduta, la terminalità, la
lungovivenza oncologica - Le principali dimensioni psico-sociali della
malattia oncologica (distress emozionale,
compromissioni dellimmagine corporea e del
funzionamento intimo-sessuale, risvolti
interpersonali e sociali, ripercussioni sul
funzionamento cognitivo, cancer related fatigue,
crescita post-traumatica) - I principali fattori socio-anagrafici, personali
e clinici che possono amplificare o ridurre gli
effetti psicosociali della malattia oncologica
genere, età, tratti di personalità, sostegno
sociale, diagnosi, prognosi, trattamenti,
preesistenti condizioni di salute - Normalità e psico-patologia in contesti
oncologici - La malattia oncologica nel bambino e
nelladolescente - Limpatto della malattia oncologica negli altri
non malati nel cittadino ingenuo, nei familiari
del malato, nelloperatore sanitario - Il ruolo dello psicologo nellequipe curante
oncologica - I principali strumenti psicologici a
disposizione dellinfermiere che opera in ambito
oncologico la comunicazione, la relazione, le
abilità di counseling - La ricerca in psico-oncologia
4BIBLIOGRAFIA PER LESAME
- Morasso G. e Tomamichel M. a cura di (2005). La
sofferenza psichica in oncologia, Modalità di
intervento. Roma Carocci. - Guarino A. (2006). La psico-oncologia nelletà
evolutiva. Trento Edizioni Erikson (capitoli
4-8). - Un testo a scelta tra
- 3.1 Verda S. (1994). Il male addosso. Torino
Bollati Boringhieri. - 3.2 Casciaro E. (2004). Pianeta K.
Castrovillari Il Coscile. - 3.3 Terzani T. (2004). Un altro giro di giostra.
MilanoLonganesi. - 3.4 Bidinost M. (2008) Mi riprendo il
biglietto Un nuovo cielo dopo la chemio.
Aviano Donando (ristampato da Omino Rosso). - 3.5 Altro libro di narrativa incentrato
sullesperienza oncologica concordato con la
Docente. - Articoli e/o lucidi messi a disposizione in aula.
5INFORMAZIONI DI CARATTERE PRATICO
- Modalità di svolgimento dellesame prova scritta
(15 domande a scelta multipla 1 domande
aperta breve in 30). - Ricevimento studenti al termine della lezione o
prima del suo inizio - E-mail per chiarimenti e richieste scrivere a
barbara.muzzatti_at_libero.it
6CONTENUTI
- Contenuti, metodi e aree di pertinenza della
Psico-Oncologia e suoi rapporti con la Psicologia
in generale e con la Psicologia clinica ed
ospedaliera in particolare - Limpatto della malattia oncologica nella vita
dellindividuo lo shock della diagnosi, la fase
di crisi, il fronteggiamento dei trattamenti, la
remissione, la ricaduta, la terminalità, la
lungovivenza oncologica - Le principali dimensioni psico-sociali della
malattia oncologica (distress emozionale,
compromissioni dellimmagine corporea e del
funzionamento intimo-sessuale, risvolti
interpersonali e sociali, ripercussioni sul
funzionamento cognitivo, cancer related fatigue,
crescita post-traumatica)
7 PSICOLOGIA
- La psicologia può essere definita, in generale,
come la scienza del
comportamento e dei processi mentali, di cui
cerca di descrivere e spiegare il funzionamento,
al fine di stabilire le leggi che ne regolano
lattività - La professione di psicologo comprende luso di
strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi e le attività di
abilitazione-riabilitazione e di sostegno in
ambito psicologico rivolte alle persone, ai
gruppi, agli organismi sociali e alle comunità.
Comprende altresì le attività di sperimentazione,
ricerca e didattica in tale ambito - Possiede numerosi ambiti di ricerca e
applicazione
8 CLINICA
- Etimologia cline letto
- Indica sia la condizione di malattia e cura, sia
latteggiamento terapeutico, basato sulla
vicinanza al paziente, e sullintervento fatto
direttamente a contatto con il malato,
connotandolo nel suo specifico approccio
metodologico di conoscenza personalizzata e di
ricostruzione della storia della sua malattia
9PSICOLOGIA CLINICA
- E unapplicazione della psicologia
- E la disciplina che comprende linsieme delle
conoscenze e delle competenze psicologiche
utilizzate per affrontare i problemi delle
persone questi possono presentarsi come
difficoltà di adattamento, stati di disagio e di
sofferenza soggettivi, anche a livello corporeo,
sintomi fisici, disturbi del comportamento e
manifestazioni psicopatologiche - Psicologo clinico Psicologo Medico
Internista Medico - Psicologia clinica ltgt Psichiatria
10PSICO-ONCOLOGIA (BIONDI ET AL., 1995)
- E la disciplina che si occupa delle implicazioni
psicosociali dei tumori - Contribuisce allapproccio olistico
(bio-psico-sociale) al paziente oncologico - I suoi obiettivi principali sono
- Prevenzione, diagnosi precoce, adesione
terapeutica - Valutazione della morbilità psichiatrica/psicologi
ca in oncologia e sua prevenzione - Qualità della vita del paziente e qualità degli
interventi psicologici - Formazione dei curanti
11TERMINOLOGIA
- Cancro
- Carcinoma
- Male brutto / Uno di quei mali
- Neoformazione
- Neoplasia
- Oncologia /Oncologico
- Tumore
- Esiste un ampio ventaglio di termini ed
espressioni che comprende le più tecniche e le
più ingenue
12IL CANCRO SIGNIFICATI PSICO-SOCIALI
- Minaccia esistenziale
- Compromissioni somatiche (temporanee o
permanenti) dolore, fatigue, nausea/vomito,
mutilazioni chirurgiche, modificazioni
nellaspetto e nellimmagine corporea - Cambiamenti nella vita socio-relazionale ruoli
lavorativi, sociali, familiari - Sconquasso per la vita e le dinamiche familiari
13LA DIAGNOSI NEOPLASTICA
- E un vero e proprio evento traumatico
- Dà origine ad una crisi
- Richiede un processo di adattamento
14 IL CANCRO COME CRISI
- Crisi
- Evento o situazione il cui improvviso e
inaspettato insorgere, mettendo in pericolo
labituale equilibrio e larmonia esistenziale
fino a quel momento raggiunti, può far emergere
una molteplicità di fenomeni e di dinamiche
emozionali che hanno le caratteristiche di uno
sconvolgimento profondo - Problema Opportunità
- Esperienza di pericolo e rischio Esperienza di
separazione e perdita - Convenzionalmente dura 6-8 settimane
- Per il 70 dei pazienti oncologici si esaurisce
entro 3 mesi
15ADATTAMENTO ALLA MALATTIA 4 FASI
Fase Problematiche Psicologiche
Shock Senso di catastrofe e frattura nel proprio corso esistenziale. Bisogno di dilazionare il confronto diretto e crudo con una realtà che non si è pronti ad affrontare
Reazione Si reagisce alla malattia, resa reale dai trattamenti, con angoscia, rabbia, disperazione, amarezza
Elaborazione Coincide con la fine dei trattamenti, quindi con una situazione obiettivamente mutata Il bisogno è quello di cercare un senso a ciò che è successo. Si mettono in discussione scelte passate e spesso si rivedono priorità, valori e progetti
Ri-orientamento Segue ciascun follow-up Vede il ripresentarsi delle problematiche delle fasi precedenti
16DETERMINANTI DELLA REAZIONE ALLA MALATTIA
- La malattia stessa il decorso, i sintomi,
eventuali recidive, il tipo di trattamento, gli
effetti collaterali - Tipologia e stili di fronteggiamento e
adattamento alla malattia, alle avversità e allo
stress, peculiari del singolo (coping) - Tratti di personalità flessibilità, ottimismo,
locus of control, stili attribuzionali,
autostima - Fase del ciclo di vita e stadio di realizzazione
dei relativi obiettivi evolutivi - Fattori culturali, religiosi ed
etnoantropologici - Supporto sociale disponibile e supporto sociale
percepito - Disponibilità al lavoro psicologico (motivazione
intrinseca, capacità introspettiva..) - Significato soggettivo attribuito alla malattia
17IMPATTO PSICOLOGICO DELLE DIVERSE TERAPIE LA
RADIOTERAPIA
- Ambiente rumoroso e nuovo
- Necessità che il paziente rimanga solo durante la
terapia - Diverse fantasie possibili rimanere radioattivi,
trasmettere radioattività, lesioni cutanee o di
altri organi - Corrette e dettagliate informazioni sul
trattamento attenuano le paure/preoccupazioni e
dissipano le fantasie
18IMPATTO PSICOLOGICO DELLE DIVERSE TERAPIE LA
CHEMIOTERAPIA
- Effetti collaterali spesso pesanti (nausea,
vomito, astenia, perdita dei capelli, fatigue)
che interferiscono con la QdV - Spesso vissuta come unintrusione pesante e come
un attacco alla propria integrità
19IMPATTO PSICOLOGICO DELLE DIVERSE TERAPIE
LORMONOTERAPIA
- In genere meglio tollerata della CT
- Fanno eccezione le donne in età fertile, che
temono linfertilità e le conseguenti minacce
alla loro identittà femminile e alla propria vita
relazionale/familiare
20IMPATTO PSICOLOGICO DELLE DIVERSE TERAPIE LA
CHIRURGIA
- Possibili timori collegati allintervento,
allanestesia, - al decorso post-operatorio
- Preoccupazioni inerenti aspetti funzionali e/o di
immagine corporea
21ALCUNI CONSIGLI PER GLI OPERATORI
- Seguire una linea operativa incentrata sul
paziente e non solo sulla malattia (Cfr. i
fattori soggettivi che influenzano lesperienza
di malattia) - Comprendere ed accogliere sia i bisogni fisici
che quelli psicologici - Curare correttamente laspetto informativo
- Aiutare il Pz. ad esprimere le proprie emozioni
- Avvalersi di una comunicazione chiara ed efficace
- Considerare il paziente un interlocutore
efficace e potente
22LA FINE DEI TRATTAMENTI
- Affaticamento e/o malessere per laccumulo degli
effetti collaterali dei trattamenti - Incertezza perché non sono ancora chiari (o
eclatanti) gli effetti della terapia - Possibilità/Necessità di riappropriarsi dei
tempi, prima occupati dalla malattia - Nuovi spazi mentali per riflettere su sé e la
propria esperienza - Aspettative (proprie e/o altrui) per un ritorno
alla normalità - Possibili difficoltà di adattamento (o
riadattamento) e disagio emozionale
23 LA REMISSIONE
- Temporanea o permanente
- Evolve nella guarigione o nella progressione
(recidiva o metastatizzazione) - Peculiarità psicologiche
- - Sindrome della spada di Damocle
- - Variazione nellimmagine corporea
- - Sintomi condizionati
- Tre modalità di coping prevalenti (Murru, 2002)
evitamento, vissuto di crescita, preoccupazione
costante
24LA PROGRESSIONE
- Le terapie non guariscono, ma possono solo
tenere sotto controllo la malattia - Vissuti di sconfitta e frustrazione
- E spesso più disorganizzante della diagnosi
stessa
25STADI AVANZATI DI MALATTIA E TERMINALITA
- Sofferenza e limitazione fisica
- Restrizioni nella libertà e nella volontà
- Ricerca di sollievo contingente
- Modificazione nella percezione temporale
- Assenza di consapevolezza circa la propria reale
condizione in unampia percentuale dei casi
26RREAZIONI ALLA PROSPETTIVA REALE DELLA PROPRIA
MORTE (Kubler-Ross)
- Shock e negazione
- Rabbia (esistenziale, proiettata, verso i
curanti) - Patteggiamento
- Depressione (reattiva alle singole perdite e
preparatoria) - Accettazione
27ALCUNI DATI EPIDEMIOLOGICI (AIRTUM, 2007)
I tumori più frequenti in Italia, distinti per
sesso, e sopravvivenza relativa (tenendo conto
dellattesa di vita) a 1, 3 e 5 anni
Maschi Femmine
1 anno 3 anni 5 anni 1 anno 3 anni 5 anni
Prostata 94 85 80 Mammella 97 90 85
Polmone 39 16 12 Colon 76 63 58
Vescica 88 77 72 Polmone 41 19 15
Colon 78 64 58 Stomaco 53 35 32
- La sopravvivenza relativa a cinque anni si
aggira attorno al 53 per la maggior parte delle
diagnosi - In Italia, si registrano circa 300.000 nuovi
casi/anno - Nel complesso, si stimano attorno ai due milioni
gli italiani con un passato oncologico
28LA LUNGOVIVENZA ONCOLOGICA PRINCIPALI
DEFINIZIONI IMPIEGATE IN LETTERATURA
- Il survivor è chiunque è stato curato dal
cancro (Mullan, 1985) - Chi, in conseguenza di una diagnosi di cancro e
di un trattamento, rimane libero da malattia
(Knobf, 2007) - Chi ha ricevuto una diagnosi di cancro a
prescindere dallo stato di salute e dallessere
sottoposti o meno a trattamenti (National Cancer
Institute, 2007) - Pur riconoscendo diverse accezioni del termine
survivor (chiunque ha ricevuto una diagnosi di
cancro, chiunque ha terminato i trattamenti...),
si definisce tale la persona che si riconosce
nella condizione dal momento della diagnosi
(American Cancer Society, 2008) - Chi è libero da malattia e ha terminato i
relativi trattamenti da almeno cinque anni
(Annunziata et al., 2008) - I familiari di chiunque abbia ricevuto una
diagnosi di cancro (Feuerstein, 2007) - La condizione di sopravvivenza inizia dalla
diagnosi e termina con la morte (Rowland et al.,
2006)
29LA QUALITÀ DI VITA NELLA LUNGOVIVENZA ONCOLOGICA
Benessere
Fisico/Funzionale Psico-emotivo Sociale Spirituale
Fatigue Paura di ricorrenza Variazioni nelle dinamiche familiari Crescita post-traumatica
Dolore Paura per la propria salute Distress e paura di ricaduta nei familiari Rinnovata spiritualità
Linfedema Distress emozionale Preoccupazione nei familiari di ammalarsi a loro volta
Disfunzioni genito-urinarie, escretorie Immagine corporea compromessa Difficoltà nella vita di coppia
Infertilità Modificazioni nella cerchia amicale
Tumori iatrogeni Ricerca di sostegno e comprensione nei colleghi e nei sanitari aziendali
Riduzione nell orario/ mansionario lavorativo
30LE PRINCIPALI DIMENSIONI PSICO-SOCIALI DELLA
MALATTIA ONCOLOGICA
- Distress emozionale
- Compromissioni dellimmagine corporea e del
funzionamento intimo-sessuale - Risvolti interpersonali e sociali
- Ripercussioni sul funzionamento cognitivo
- Cancer related fatigue
- Crescita post-traumatica
31IL DISTRESS EMOZIONALE
- Il termine distress indica unesperienza
multifattoriale, emozionalmente spiacevole, di
natura psicologica (cognitiva, comportamentale,
emozionale), sociale e/o spirituale che può
interferire con labilità di affrontare
efficacemente il cancro, i suoi sintomi fisici e
il suo trattamento (NCCN, 2010) - Può essere visualizzato come un continuum, le cui
ancore sono normali sensazioni di vulnerabilità,
tristezza, paura condizioni che, invece, possono
diventare disabilitanti, quali ansia,
depressione, panico, isolamento sociale, crisi
esistenziale e spirituale - Si connota soprattutto per stati ansiosi,
depressivi e/o disturbi delladattamento - La sua prevalenza e la sua persistenza
suggeriscono di considerarlo il sesto parametro
vitale in oncologia (Bultz e Carlson, 2006) - Prevalenza25-50
- gt nelle donne, nei soggetti più giovani, in chi
non è coniugato, in chi è sottoposto a CT non
sostanziali differenze imputabili alla fase di
malattia (fatta eccezione per quella avanzata) - Influenza la qualità di vita, ladesione
terapeutica, i bisogni - Se ne raccomanda lo screening sistematico
32COMPROMISSIONI DELLIMMAGINE CORPOREA
- Limmagine corporea
- E una componente del concetto di sé
- Coinvolge la percezione e la valutazione del
proprio corpo, come esso appare e funziona.
Implica, quindi, aspetti cognitivi ed emozionali,
che influenzano il modo di porsi nellambiente
circostante e il modo di proporsi nella relazione
con laltro - Prescinde dalleffettiva visibilità
delleventuale anomalia - In oncologia, spesso
- Alopecia, edema, rush cutaneo, cicatrici,
amputazioni, variazioni di peso, disturbi
funzionali, difficoltà (oggettiva o soggettiva)
riconducibile allimpiego di protesi o presidi - Limmagine corporea sembra correlare con le
preoccupazioni, con le capacità di
fronteggiamento, con ladesione terapeutica - In alcuni casi risente dellinfertilità indotta
33COMPROMISSIONI DELLA SFERA INTIMO-RELAZIONALE
- La sfera intimo-sessuale racchiude tutti i
comportamenti, gli atteggiamenti, le fantasie, i
pensieri e i valori connessi alla sessualità e
che, più di altri, veicolano vitalità e vita - Il funzionamento sessuale non dipende solo da
compromissioni organiche dellapparato genitale,
ma può risentire anche di una cattiva immagine
corporea e di una non accettazione del proprio
corpo o di una titubanza a proporsi al partner - In oncologia, tali problematiche sono spesso
relegate in secondo piano (rispetto, per es.,
alla sopravvivenza) - Barriere anche da parte degli operatori nel
trattare il tema - Alcuni trattamenti oncologici inducono
(temporaneamente o stabilmente) linfertilità
34RISVOLTI INTERPERSONALI E SOCIALI
- Self-perceived burden è il vissuto di
frustrazione, dispiacere e sofferenza,
conseguente allessere dipendenti da unaltra
persona (il caregiver) si basa sul
peggioramento, effettivo o presunto, della salute
mentale e fisica e della qualità di vita del
caregiver, nonché sulle ripercussioni finanziarie
a cui si pensa il caregiver sia soggetto - Il supporto sociale erogato dal/dalla partner si
associa a qualità di vita, mortalità (in
generale) e mortalità cancro-correlata - Variazioni nelle dinamiche e nei ruoli familiari
(cancro come malattia della famiglia) - Preoccupazioni connesse alla possibilità di
trasmettere una suscettibilità alla malattia e
possibili difficoltà relazionali con discendenti
e partner nel caso di tumori eredo-familiari - Nei contesti lavorativi rischio di subire
discriminazioni ed importanza di sostegno da
parte di colleghi, superiori, personale sanitario
aziendale
35RIPERCUSSIONI SUL FUNZIONAMENTO COGNITIVO
- Funzionamento cognitivo Insieme delle capacità
cerebrali (memoria, attenzione, funzioni
esecutive, linguaggio, abilità strumentali..)
riveste un ruolo fondamentale per il mantenimento
dellautonomia personale, sociale e lavorativa,
ovvero per la QdV - Possono essere indotte (temporaneamente o
permanentemente) da chirurgia, CT, RT - Chemobrain chemo fog syndrome Cambiamenti
cognitivi persistenti post-chemioterapici nei
lungoviventi oncologici, indipendenti da
depressione, ansia o fatigue - Disturbi cognitivi transitori possono dipendere
anche dal tono dellumore - Poiché il cancro è soprattutto una malattia
dellanziano, va fatta diagnosi differenziale
anche rispetto ai processi normali di
invecchiamento - Discrepanza tra dati oggettivi e report soggettivi
36LA CANCER RELATED FATIGUE (CRF)
- E il senso soggettivo, persistente e
disturbante, di stanchezza o esaurimento, fisico,
emozionale e/o cognitivo, connesso al cancro o ai
trattamenti, che non è proporzionale alle
attività svolte e interferisce con il
funzionamento abituale (NCCN) - Va differenziata dalla normale stanchezza, dalla
sindrome della stanchezza cronica, da disturbi
del tono dellumore - E pervasiva e sembra essere presente in tutte le
fasi di malattia (lungovivenza inclusa) - Interferisce con ladesione terapeutica e con la
QdV - Prevalenza 25-61 75 in caso di Ca avanzato
- Non sostanziali differenze imputabili alle
principali variabili socio-demografiche e
cliniche
37LA CRESCITA POST-TRAUMATICA (PTG)
- E lesperienza soggettiva, da parte
dellindividuo, di un cambiamento psicologico
positivo, conseguente a un evento traumatico
(Tedeschi e Calhoun) - Si differenzia dalla resilienza (Carver), che si
riferisce alla capacità dellindividuo di
mantenere le proprie competenze anche in
condizioni avverse - Tre domini immagine di sè, relazioni, filosofia
di vita ( maggiore senso di autoefficacia e
padroneggiamento delle situazioni problematiche,
maggiore apprezzamento delle relazioni
interpersonali e senso di altruismo ed empatia
verso persone in difficoltà, riorganizzazione
delle proprie priorità e valori e rinnovata
spiritualità) - Crescita reale ( acquisizione di nuove
competenze e di atteggiamenti diversi) VS.
Crescita illusoria ( ottenuta da
unelaborazione cognitiva peggiorativa del
passato) - In oncologia, sembra comparire già a pochi mesi
dalla diagnosi inoltre i principali moderatori
della relazione tra PTG e adattamento sembrano
essere rappresentati dal tempo trascorso
dallevento stressante, dalletà e
dallappartenenza etnica
38La Crescita Post-Traumatica nel Cancro e un
Incoraggiamento per Volontari ed Operatori
- Poi, la chemioterapia finisce, i controlli
cominciano ad andare bene, i medici si mostrano
ottimisti e così, un po alla volta, ritorno alla
vita. E ci ritorno arricchita dentro, in grado di
apprezzare quei momenti e quelle cose ai quali in
precedenza non ho dato nessuna importanza un
raggio di sole che mi scalda il viso, la pioggia
che batte sui vetri della finestra, una
passeggiata in campagna, e tutte le altre piccole
cose di cui prima ero a malapena cosciente. Ma
cè una cosa che più di tutte ho imparato ad
apprezzare il calore umano della gente, tanta,
che mi è stata vicina in questo mio percorso. Se
ho trovato la forza per combattere è perché un
intero paese si è stretto attorno a me, mi ha
incoraggiata e sostenuta, ha lottato al mio
fianco, ha combattuto con me la mia battaglia. E
a tutte queste persone, parenti, amici o semplici
conoscenti, che devo la mia sopravvivenza. - (Elvira Casciaro, Pianeta K).