Title: Universit
1Università degli Studi di CataniaCorso di laurea
in Medicina e ChirurgiaCorso integrato
diEmergenze Medico ChirurgicheAnestesiologia e
Rianimazione
Prof. M. ASTUTO
2 Il rischio anestesiologico può essere definito
come la possibilità che si verifichino
conseguenze infauste nel periodo perioperatorio,
come risultato dellanestesia.
3 COMPONENTI DEL RISCHIO ANESTESIOLOGICO
- Paziente
- Intervento chirurgico
- Anestesia
4 CLASSIFICAZIONE ASA
5 la condotta anestesiologica inizia con la
preparazione psicologica e se necessario con la
premedicazione
6 OBIETTIVI DELLA PREMEDICAZIONE
- Ridurre lansia
- Ridurre il dolore postoperatorio
- Ridurre le secrezioni bronchiali e la salivazione
- Ridurre il volume e lacidità del succo gastrico
- Controllare linsorgenza del PONV
7 COMPONENTE PSICOLOGICA DELLA PREPARAZIONE
PREOPERATORIA
una visita pre-operatoria informativa e
tranquillizzante può sostituire molti mg. di
farmaci
8 ATTREZZATURE DA CONTRALLARE IN SALA OPERATORIA
- APPARECCHI
- EROGAZIONE GAS
- MONITOR
- PICCOLE ATTREZZATURE (Coperte termiche,pompe
dinfusione,aspiratori,ecc.) - FARMACI
9Il posizionameto del paziente eun atto
preparatorio allintervento tanto importante
quanto tutta lanestesia
10 NARCOSI
E uno stato dincoscienza, analgesia,
rilasciamento muscolare e depressione dei
riflessi.
11 OBIETTIVI DURANTE LANESTESIA GENERALE
- Depressione del S.N.C.
- Mantenimento, miglioramento o non danneggiamento
degli organi
12Anestesia
- Abolizione, mediante lutilizzo di farmaci, della
sensibilità dolorosa anche patologica, in corso
di atti chirurgici - Si distinguono, in particolare
- Anestesia generale, che comporta labolizione
della coscienza - Anestesia loco-regionale, che interessa una
limitata parte del corpo e non comporta quindi
labolizione della coscienza
13Rianimazione
- Scienza il cui obiettivo, in situazioni di
pericolo di vita, è quello di mantenere o
riportare in equilibrio le funzioni fisiologiche
vitali
14Anestesia generale
- Gli scopi principali dell'anestesia generale
sono - ipnosi (abolizione della coscienza)
-
- analgesia (abolizione del dolore)
- miorisoluzione (rilassamento/paralisi dei
muscoli) - amnesia (abolizione del ricordo di tutto quanto
accade)
15FASI DELLANESTESIA GENERALE
- Induzione
- Mantenimento
- Risveglio
- Trasferimento dalla S.O.
16I farmaci per lanestesia generale
17Pentothal o TPS (1)
- Classe dei barbiturici (derivati dallacido
gamma-amino-butirrico, GABA) - Riduce il metabolismo e il flusso ematico
cerebrale - Si distribuisce ai tessuti più perfusi come il
cervello dando leffetto clinico. Poi avviene la
redistribuzione verso tessuti meno perfusi come
il muscolo ? fine delleffetto della dose di
induzione
18Pentothal o TPS (2)
- Dose 3-5 mg/Kg
- Diluizione 500 mg/20 ml di acqua per
preparazioni iniettabili 25 mg/ml - Il farmaco si lega alle proteine plasmatiche. La
parte libera, non legata è quella attiva
farmacologicamente - Quindi pz. Ipoproteinemico ridurre la dose,
mentre in pz. Etilista il dosaggio va aumentato x
induzione enzimatica - Metabolismo epatico, ma il risveglio dipende
dalla redistribuzione
19Pentothal o TPS (3)
- Effetti sul SNC riduzione del metabolismo
cerebrale, depressione dellEEG dose dipendente
fino a EEG piatto - Respirazione depressione del respiro dose
dipendente - Cardiovascolare Riduce la gittata, aumenta la FC
con aumento del consumo di ossigeno da parte del
miocardio
20Propofol (1)
- utilizzato sia come induttore per anestesia
generale che, da solo, per sedazioni in rapide
manovre diagnostiche o chirurgiche - Esempi gastroscopie, rettoscopie, interruzioni
di gravidanza, raschiamenti - Metabolismo epatico x glicurono-coniugazione,
trasformato in composti idrosolubili ed eliminati
x via renale
21Propofol (2)
- Effetti sul cuore ipotensione anche importante,
accompagnata da bradicardia momentanea - Effetti sulla respirazione provoca apnea la cui
durata dipende dalla dose e dal tempo di
somministrazione. Solitamente lapnea dura 30-60
secondi - Effetti sul SNC diminuisce la pressione
endocranica. Essenzialmente è un ipnotico - Può provocare dolore vivo in sede di iniezione se
la vena è di piccolo calibro, come nella mano
22Propofol (3)
- Di solito è un farmaco ben tollerato e
considerato piacevole da parte dei pazienti
linduzione è dolce e al risveglio descrivono
spesso una sensazione di benessere - Dosaggio 2 mg/kg (adulti) 4 mg/kg (bambini) per
indurre una vera anestesia generale - Per blande sedazioni come in gastroscopia 1 mg/kg
23Midazolam (Ipnovel)
- Potente sedativo utilizzato nella premedicazione
dei pazienti da sottoporre ad intervento
chirurgico - Utilizzato anche in terapia intensiva per la
sedazione estemporanea dei pazienti (bolo da 1 a
5 mg ev) o in pompa siringa (45 mg in 50 ml, a 2
-3 ml/ora) - Utilizzato anche come induttore dellanestesia
generale
24Midazolam (Ipnovel) (2)
- Può dare disorientamento specialmente nei
pazienti anziani - Sonnolenza
- Disturbi della memoria
- Potenziamento degli effetti di altre molecole
deprimenti il SNC (etanolo) - Tolleranza e dipendenza
25Succinilcolina (Midarine)
- Miorilassante depolarizzante (depolarizza la
placca neuromuscolare) a brevissima durata di
azione, viene utilizzato per favorire
lintubazione tracheale - Durata breve perché idrolizzata dalle
pseudocolinesterasi presenti nel fegato e nel
plasma - Se il pz ha poche colinesterasi per patologie
epatiche, il blocco può risultare molto più lungo
del previsto
26Succinilcolina (Midarine) (2)
- Complicanze
- Bradicardia anche importante, fino allasistolia
in alcuni casi, soprattutto dopo una seconda
somministrazione ravvicinata - Dolore muscolare postoperatorio causato dalle
fascicolazioni muscolari asincrone prima del
blocco - Aumento del K tale da determinare anche arresto
cardiaco in determinate patologie (es. ustionati
e malattie neuromuscolari)
27Succinilcolina (Midarine) (3)
- Aumenta la pressione intraoculare, (per
contrazione delle miofibrille dellocchio e per
vasodilatazione dei vasi oculari) quindi non si
deve usare in pazienti con traumi dellocchio o
con glaucoma - Aumenta la pressione intracranica, quindi non
andrebbe usato in pazienti con traumi o tumori
cerebrali - Nel paziente emorragico, es. nellaneurisma
dellaorta addominale rotto, non andrebbe usato
per il rischio che le fascicolazioni muscolari
favoriscano lemorragia in un paziente al momento
tamponato
28Atracurium (tracrium)
- Curaro largamente usato in anestesia generale. Si
usa per lintubazione del paziente e per
mantenerne il rilasciamento - Ad azione non depolarizzante, quindi non ci sono
fascicolazioni, nel postoperatorio il paziente
non avverte dolore muscolare - Onset più lungo della succinilcolina
29Altri curari non depolarizzanti di comune utilizzo
- Vecuronio (Norcuron)
- Cisatracurium (Nimbex)
- Rocuronio (Esmeron)
- Mivacurium (Mivacron) questultimo viene
idrolizzato dalle pseudocolinesterasi
plasmatiche, come la succinilcolina. Ha una breve
durata di azione, circa 10-15 minuti ma un onset
più lento .Come per la succinilcolina, si può
avere blocco prolungatro in pazienti con bassi
livelli di colinesterasi
30Fentanil (fentanest)
- Morfinomimetico 50 volte più potente della
morfina nel provocare analgesia chirurgica
31Fentanil (2)
- Molteplici usi
- Premedicazione
- Durante anestesia generale
- Adiuvante nelle anestesie locoregionali
32Fentanil (3)
- Complicanze
- Nausea e vomito
- Depressione respiratoria
- Ipotensione e bradicardia
33Fentanil (4)
- Dato che provoca insufficienza respiratoria non
dovrebbe essere usato in pazienti obesi e/o già
compromessi dal pdv respiratorio - In caso di apnea da Fentanest la terapia si basa
sulla somministrazione di naloxone, che lo
antagonizza.
34Remifentanil (Ultiva)
- Rapido inizio e termine delleffetto, entro 5
minuti indipendentemente dalla durata di
somministrazione - Usato sia in sala operatoria, per induzione
dellanestesia generale come per il mantenimento
della stessa - Usato anche in terapia intensiva per il
trattamento del dolore - Somministrazione avviene in infusione continua
con pompa siringa
35Remifentanil (Ultiva) (2)
- Complicanze
- Depressione respiratoria, come tutti i morfnici
- Rigidità muscolare si sospende linfusione e si
ha una risoluzione della sintomatologia dopo
pochi minuti - Ipotensione e bradicardia dose dipendente, si
tratta con la riduzione della velocità di
infusione
36Anestetici alogenati
- Sevoflurane (Sevorane), Isoflurane (Forane)
- Mantenimento dellanestesia generale
- Leffetto dipende dalla solubilità del gas nel
sangue e dalla concentazione inspirata del gas - Più è solubile nel sangue, più farmaco sarà
richiesto perchè arrivi a saturare il sangue per
cui linduzione sarà più lenta - Gas meno solubili come il protossido d azoto
saturano il sangue con piccole concentrazioni
quindi linduzione è rapida
37Ketamina (Ketanest)
- E lunico farmaco tra quelli usati in anestesia
che non deprime il sistema respiratorio e
cardiocircolatorio - Provoca analgesia e perdita di coscienza con una
anestesia definita dissociativa - Leffetto si ha in pochi secondi (30)
38Ketamina (ketanest) (2)
- Farmaco di prima scelta per indurre anestesia
generale nel paziente in stato di shock - Utilizzato nelle medicazioni dei pazienti
ustionati in respiro spontaneo - nei bambini sedazione, per via i.m., per
consentire lincannulamento di vena periferica.
Somministrato e.v. per la rapida riduzione di
fratture - Adiuvante nelle anestesie locoregionali
39Fase preoperatoria
- Premedicazione del paziente, mezzora prima
dellingresso in c.o. mediante ansiolitici. - Allarrivo nel blocco operatorio, si incannula
una vena periferica con agocannula di misura
adeguata al tipo di intervento e alle necessità
di infusione o trasfusione quindi lo si posiziona
sul lettino operatorio - Si monitorizza il paziente con NIBP,
pulsossimetro, ECG
40Preparazione allinduzione
- Maschera facciale di diametro adeguato al
paziente, da collegare al sistema di ventilazione
in ossigeno - Cannula di Mayo
- Laringoscopio a lama curva di dimensioni adeguate
al paziente e/o secondo preferenze
dellanestesista - Tubo tracheale (diametro 7.0 per donne e 7.5 per
uomini), con cuffia già testata e sgonfiata
completamente - Lubrificante per il tubo tracheale
- Mandrino da utilizzare in caso di difficoltà
allintubazione - Pinze di Magill se lintubazione è nasotracheale
- Siringa per gonfiare la cuffia del tubo tracheale
- Aspiratore sempre pronto per eventuali rigurgiti
41Tubo tracheale e laringoscopio
In questa immagine si possono vedere, sulla
sinistra il "Tubo Endotracheale", che permette la
respirazione durante anestesia generale ed il
"Laringoscopio", sulla destra che è lo strumento
che è utilizzato per introdurre il tubo
Endotracheale nella corretta posizione.
42Cannula di Mayo
E' una cannula di materiale plastico dotata di un
rinforzo nella zona dove, una volta posizionata
in modo adeguato, si appoggeranno le arcate
dentarie del paziente. Serve a mantenere pervie
le prime vie respiratorie tenendo ferma la lingua
sulla base della bocca, impedendone di cadere
all'indietro andando ad ostruire il passaggio
dell'aria nella faringe.
43Mandrini per intubazione difficile
In caso di difficoltà allintubazione per mancata
visualizzazione della glottide in corso di
laringoscopia diretta, il mandrino, di plastica,
più o meno rigido, a seconda del modello, viene
inserito nel lume del tubo tracheale. La rigidità
del mandrino ci dà la possibiltà di modificare
langolazione della parte distale del tubo stesso
(ad uncino) consentendoci di posizionare
correttamente il tubo
44Pinze di Magill
Consentono di afferrare il tubo tracheale,
passato dalle coane, e di indirizzarlo verso la
glottide qualora esso tenda a progredire verso
lesofago (glottide alta)
45Monitoraggio in anestesia
- ECG
- Pulsossimetro (se attendibile, la frequenza
delle pulsazioni riflette quella dellECG) - Capnometro (dopo intubazione conferma il
posizionamento del tubo in trachea e valuta
comunque la ventilazione più o meno adeguata del
paziente) - Pressione arteriosa non invasiva (NIBP) in corso
di ipotensione marcata potrebbe non essere utile - Pressione cruenta mediante cateterino inserito
in a. radiale, attendibile anche in ipotensione
importante
46Controllo della pressione arteriosa
- Questo bracciale serve per la misurazione della
pressione arteriosa. LAnestesista potrà
controllare in questo modo la sua pressione
arteriosa in qualunque momento.
47Pulsossimetro
48Importanza del saturimetro
- Informa su desaturazine del pz a volte
misconosciuta senza il saturimetro, ad esempio,
nel pz. anemico la manifestazione clinica può
essere ritardata - Ad esempio, lintubazione esofagea ovviamente
provoca calo repentino della SaO2. Attenzione
però che una buona ventilazione pre-intubazione
ritarda la comparsa di questo segnale di allarme - Le modificazioni della saturimetria non avvengono
in tempo reale guardare sempre la clinica!
49Questa è la curva di dissociazione
dell'emoglobina che dimostra la relazione tra la
quantità di ossigeno disciolto nel sangue
(pressione parziale) e la percentuale di
emoglobina saturata di ossigeno (SaO2). Questo
sta a significare che misurando con la
pulsiossimetria la saturazione in ossigeno
dell'emoglobina è possibile stimare
indirettamente la quantità di ossigeno presente
nel sangue. Questo è riportato nella tabella
seguente 97 saturazione 97 PaO2
(normale) 90 saturazione 60 PaO2
(pericolo) 80 saturazione 45 PaO2 (grave
ipossiemia)
50Monitoraggio della ventilazione
Questa immagine riporta le curve di alcuni
parametri che sono controllati durante anestesia
direttamente sul monitor e che fanno riferimento
alla respirazione artificiale che è messa in atto
ogni qual volta si proceda ad anestesia generale
51Capnometria
Questo è il tracciato "Capnografico" durante
anestesia. Questo tracciato misura la quantità di
Anidride Carbonica eliminata dai polmoni. La
parte ascendente della curva rappresenta la fase
espiratoria, cioè quella fase del ciclo
respiratorio che permette la eliminazione della
Anidride Carbonica, mentre la parte discendente
rappresenta la fase inspiratoria, cioè l'ingresso
nei polmoni di gas privi di Anidride Carbonica
52Importanza della capnometria
- Intubazione alla cieca uno dei parametri più
importanti è la capnometria se il tubo è in
realtà in esofago, ovviamente non ci sarà la
curva della PCO2. - Controllo della ventilazione se PCO2 è alta, il
paziente probabilmente è ipoventilato - Se è bassa, probabilmente il pz è iperventilato
- La PCO2 si riduce improvvisamente anche
nellembolia polmonare. Si azzera nellAC. Segno
di riuscita di una rianimazione cardiopolmonare è
infatti la ricomparsa della curva della PCO2
53BIS
La valutazione del livello di coscienza durante
anestesia è oggi possibile grazie ad
apparecchiature semplici che permettono l'analisi
dell'attività cerebrale attraverso l'applicazione
di elettrodi di plastica a livello della fronte
del paziente. Questo è un esempio di tracciato
rilevato con questo strumento. Il valore 100
riportato sulla scala corrisponde ad una
condizione di normaltà (paziente sveglio, vigile
e cosciente). Dopo l'inizio dell'anestesia si può
osservare un brusca caduta dell'indice BIS che si
porta a valori intorno a 35-40, che rappresentano
la condizione di anestesia completa.
54Monitoraggio della diuresi
Questo è il più semplice sistema (sacca di
raccolta) per controllare la produzione di urine
durante una procedura chirurgica. Richiede il
posizionamento di un catetere in vescica. Il
controllo della diuresi intraoperatoria è
utilizzato solo in particolari tipi di interventi
e non di "routine"
55Misura della temperatura corporea
- Il controllo della temperatura corporea in corso
di anestesia si attua semplicemente con delle
sonde termometriche che comunemente sono
posizionate a livello del faringe o dell'esofago.
Queste sonde consentono un controllo continuo
della temperatura il cui valore è visualizzato in
un display, come quello riportato nell'immagine.
56Induzione dellanestesia
- Preparazione dei farmaci necessari allinduzione
e al proseguimento dellanestesia, inclusi
farmaci di emergenza ritenuti necessari, marcando
le siringhe con segni di riconoscimento e/o con
etichette adesive. - Si induce il paziente con lagente ipnotico
mentre si somministra ossigeno tramite maschera
facciale collegata ad un circuito respiratorio o
ad un sistema va e vieni - Dopo la somministrazione del miorilassante, si
procede allintubazione trachealequalora fosse
contemplata per la tecnica anestesiologica
57Induzione dellanestesia (2)
- Dopo posizionamento del tubo tracheale lo si
cuffia e lo si collega al respiratore tramite
lapposito circuito - Si ausculta il torace per verificare il corretto
posizionamento del tubo - Si inizia il mantenimento dellanestesia generale
mediante i gas alogenati e/o mediante farmaci
endovenosi - Soprattutto nei primi minuti, si monitorizza di
frequente la P.A. per possibili ipotensioni
farmaco-indotte.
58Mantenimento dellanestesia
- Gas anestetici alogenati sevorane, isoflurane
vengono somministrati dal respiratore assieme
allossigeno monitorizzando il MAC. - I farmaci endovenosi (Propofol, remifentanil)
vengono invece somministrati mediante pompa
siringa impostata alla velocità di infusione
desiderata, che può essere modificata secondo le
esigenze. - Curaro x il rilasciamento muscolare
59Termine dellanestesia
- Pochi minuti prima della fine dellintervento ci
si prepara alla fase di risveglio, diminuendo il
dosaggio dei farmaci usati nel mantenimento
dellanestesia generale. - Graduale risveglio del paziente dopo smaltimento
dei gas e dei farmaci endovenosi somministrati. - Aspirare nel tubo tracheale e nel cavo orale
- Se il pz presenta autonomia dal supporto
respiratorio si rimuove il tubo tracheale - Eventualmente si assiste il pz dopo estubazione
con maschera facciale collegata a va e vieni - Valutare il grado di decurarizzazione chiedere
al paziente di stringere le mani, sollevare la
nuca dal lettino
60La sicurezza in anestesia
- Mantenere la calma anche in condizioni di
emergenza - Organizzare lassistenza dare compiti specifici
al personale - Verificare che un ordine impartito sia stato ben
compreso - Occhio clinico valutazione del paziente senza
fidarsi - ciecamente del monitoraggio
- Eventualmente cercare aiuto 4 mani sono meglio
di 2 - Cercare di tamponare al meglio le situazioni di
emergenza
61Fattori che influenzano la scelta delle tecniche
- La reale emergenza lintervento è davvero
indifferibile? - La storia medica del paziente (terapie assunte,
allergie, riferiti problemi in precedenti
anestesie) - Intervallo dallultimo pasto (spesso in urgenza i
pazienti non sono a digiuno) - Alternative allintubazione ( se è possibile
eseguire anestesia loco-regionale) - La possibilità o la certezza che lintubazione
sarà difficile
62Paziente a stomaco pieno (1)
- Il rischio è che il paziente possa vomitare senza
essere in grado di proteggere le vie aeree in
quanto addormentato - Le conseguenze, gravissime, sono essenzialmente
due - Una asfissia per ostruzione completa delle vie
aeree - Una inalazione di vomito con conseguente
polmonite ab-ingestis
63Paziente a stomaco pieno (2)
- Se possibile attendere 6 ore dallultimo pasto
- Valutare possibili fattori aggravanti (atonia
gastrica nei diabetici, gravidanza, occlusione
intestinale, ernia jatale) - Se possibile eseguire anestesia locoregionale
- Ridurre il rischio somministrando antiemetici e
gastroprotettori - Si deve addormentare? Induzione rapida e manovra
di Sellick
64Anestesia locoregionale
- Si distinguono principalmente
- Peridurale
- Spinale
- Caudale
- Plessica
65 TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE
- Prevenire le complicanze (ostruzioni delle vie
aere, ventilazione inadeduata, aspirazioni,
ipertensioni, ipotensioni, aritmie, eccitazioni
al risveglio,sanguinamento, lacerazioni delle
suture chirurgiche.) - Controllare il dolore