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STUDI DI FATTIBILIT

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Title: SISTEMI INFORMATIVI Author: Paolo Atzeni Last modified by: Paolo Atzeni Created Date: 2/12/1999 8:10:11 AM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: STUDI DI FATTIBILIT


1
STUDI DI FATTIBILITÀ DI SISTEMI INFORMATIVI
  • Paolo Atzeni
  • Dipartimento di Informatica e Automazione
  • Università Roma Tre
  • (con materiale di C. Batini, M. Gentili, G.
    Lazzi, M. Mecella)
  • 10/11/2008

2
Riferimento principale
  • Linee guida sulla qualità dei beni e dei servizi
    ICT per la definizione ed il governo dei
    contratti della Pubblica Amministrazione
  • Manuale applicativo Analisi di Fattibilita per
    lAcquisizione delle Forniture ICT
  • CNIPA, Maggio 2008, versione 1.1
  • http//www.cnipa.gov.it/site/_files/820Manuale20
    applicativo20Analisi20Fattibilita20ICT20v1.12
    027-05-08.doc

3
Studio di fattibilità
  • attività volta a determinare la convenienza della
    realizzazione di un intervento
  • o, meglio,
  • a fornire ai responsabili le informazioni
    necessarie alla decisione per leffettivo avvio
    della realizzazione di un progetto e quindi
    sullinvestimento necessario

4
Perché lo studio di fattibilità
  • uno strumento importante per ottenere un
    miglioramento nellutilizzo dei sistemi
    informativi e nellefficienza, nellefficacia e
    nelleconomicità delle iniziative
  • aumenta la consapevolezza nelle decisioni di
    investimento e consente quindi di valutare gli
    effettivi obiettivi (e i benefici attesi) a
    fronte dei costi richiesti
  • diminuisce lincertezza dei progetti e fornisce
    strumenti per governare la complessità e ridurre
    i rischi
  • purché sia uno strumento di lavoro in cui si
    crede e non un mero adempimento formale

5
Aspetti della fattibilità
  • Tecnica  verifica la realizzabilità esistono
    strumenti, quantitativamente e qualitativamente
    idonei?
  • Organizzativa  verifica se la proposta è
    realizzabile nellambito dellorganizzazione
    esistente
  • Motivazionale  verifica quanto il sistema sarà
    accettato e utilizzato
  • Economica  verifica se i costi (le risorse
    necessarie) per la realizzazione sono
    giustificate dai benefici (ritorni attesi)
  • Temporale  verifica se la realizzabilità si può
    concretizzare in tempi accettabili (rispetto ai
    quali il sistema continua ad essere utile)
    ovviamente tempo e costo non sempre sono
    indipendenti

6
Tipi di progetto
  • I progetti informatici sono di tanti tipi, ad
    esempio
  • Realizzazione (o reingegnerizzazione) di sistemi
    applicativi
  • Realizzazione (o reingegnerizzazione) di
    infrastrutture tecnologiche
  • Installazione e diffusione su larga scala di
    sistemi applicativi o di infrastrutture
    tecnologiche
  • Informatizzazione di base e diffusione di servizi
    di base (automazione d'ufficio, posta
    elettronica, intranet)
  • Gestione operativa dei sistemi (e outsourcing)
  • Formazione informatica
  • La struttura standard che vediamo va quindi
    adattata al caso specifico

7
Collocazione dello studio di fattibilità
  • Lo studio di fattibilità parte da un'idea di
    progetto
  • Dove?
  • Nell'ambito della pianificazione (come visto a
    suo tempo)
  • Dall'analisi dei processi e la relativa diagnosi
  • Dal rilevamento di situazioni insoddisfacenti, ad
    esempio a seguito di controllo di qualità o
    valutazioni di costi
  • A seguito di riflessioni e considerazioni non
    sempre formalizzate, magari in situazioni di
    urgenza

8
Dove si colloca
9
Avvertenza
  • Si parla di studio di fattibilità in contesti
    diversi e si distingue talvolta (ad esempio il
    DoD degli USA) fra
  • pre-fattibilità, finalizzata alla decisione
  • fattibilità, finalizzata all'approvvigionamento e
    al piano realizzativo
  • Uno studio di fattibilità ha di solito entrambi
    gli obiettivi, ma potrebbe averne uno solo

10
Contenuti dello studio e finalità
11
Fattibilità e BPR (o origine "tecnologica")
12
Fattibilità ed esame delle alternative
13
Tipi di studi di fattibilità, a seconda di input
e output
  • Valutazione di una soluzione data
  • Formulazione di soluzioni e scelta
  • Formulazione e analisi di diverse soluzioni

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Studio a partire da soluzione data
  • Input
  • soluzione tecnica, o almeno organizzativa, già
    data (ad esempio dal BPR)
  • Output
  • fattibilità della soluzione
  • rischi
  • costi
  • benefici
  • scelta "make or buy" (e relativi dettagli)

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Proposta di scelta tra diverse soluzioni
  • Input
  • diagnosi dell esistente
  • Output intermedio
  • un insieme di soluzioni tecnico organizzative
  • Output finale
  • analisi comparata della fattibilità, dei rischi,
    dei costi, dei benefici
  • una soluzione scelta
  • scelta del make or buy

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Analisi di diverse soluzioni
  • Input
  • diagnosi dell esistente
  • Output intermedio
  • un insieme di soluzioni tecnico organizzative
  • Output finale
  • analisi comparata della fattibilità (senza scelta
    della soluzione), dei rischi, dei costi, dei
    benefici delle diverse soluzioni
  • analisi del make or buy

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Tipici input allo studio di fattibilità
  • Piano progetti e budget
  • BPR processi da modificare
  • Assessment (processo mediante il quale
    un'organizzazione valuta l'efficacia e
    l'efficienza del proprio sistema informativo e
    individua le cause di disfunzioni)

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Possibili conclusioni di uno studio di
fattibilità
  • il progetto si può realizzare con un intervento
    sostanzialmente organizzativo
  • il progetto non si può realizzare, perché ...
  • il progetto si può realizzare con questa
    soluzione, con questi costi, con questi rischi
  • il progetto si può realizzare con varie
    soluzioni, ..., "scegli tu"

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Prodotti dello studio di fattibilità
  • Analisi di fattibilità tecnico organizzativa e
    rischi
  • Progetto di massima dei prodotti, dei servizi e
    della loro qualità
  • Costi
  • Benefici
  • Analisi degli investimenti
  • Forma di acquisizione (make or buy e )
  • In caso di buy Capitolato tecnico e contratto

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Prospettive alternative
  • Un fornitore vuole partecipare ad una gara
    bandita da una amministrazione oppure rispondere
    ad una richiesta di offerta di un committente
  • deve studiare i costi dal proprio punto di vista
    e la propria capacità di risolvere il problema
  • Una azienda vuole offrire un prodotto sul
    mercato
  • lo studio di fattibilità è finalizzato a
    determinare la convenienza dell'iniziativa i
    benefici sono i possibili ritorni economici

21
Soprattutto per le pubbliche amministrazionisi
può affidare allesterno?
  • lo studio di fattibilità è una attività di valore
    strategico, e quindi essere sotto stretto
    controllo del committente (azienda o
    amministrazione)
  • ove possibile, non andrebbe affidato allesterno
  • spesso, però, non si hanno le forze per
    realizzarlo bene in casa e allora è meglio
    affidarlo allesterno

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 Studio di fattibilità e successiva realizzazione
  • Chi svolge lo studio può poi realizzare il
    progetto/sistema?
  • lo studio deve fornire una prima definizione del
    progetto e una valutazione dei costi chi lo
    svolge non deve avere condizionamenti e altri
    interessi
  • lo studio di fattibilità può (e spesso deve)
    lasciare spazio a realizzazioni diverse,
    proponibili dai fornitori
  • la legge ha indicato una incompatibilità fra le
    due attività (D. L.vo 39/93, art 13)
  • lincompatibilità riguarda singoli progetti, non
    il rapporto fra ente e fornitore in generale

23
 Unalternativa concorso di progettazione
  • L'amministrazione emana un bando di gara per la
    formulazione di proposte di soluzione di un
    problema, con incluse valutazioni di costi e
    benefici, individuando premi e sceglie una
    soluzione (o un'integrazione di soluzioni), su
    cui poi basa la realizzazione (con altra gara)
  • il governo rimane ancor di più allamministrazione
    ma i contributi esterni sono molteplici e
    valorizzati
  • Per quanto questa possibilità sia indicata da
    tempo, non sembra sia stata utilizzata

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Sintesi e dettaglio
  • uno studio di fattibilità deve
  • assumere un punto di vista complessivo sul
    processo di interesse (non solo sul sistema
    informatico)
  • raggiungere un livello di dettaglio che permetta
    di raggiungere gli obiettivi di verifica di
    fattibilità e valutazione dei costi, dei rischi e
    dei benefici (ma senza pretesa di completezza)
  • Nota
  • lo studio di fattibilità ha i suoi costi e i suoi
    tempi, che non vanno sottovalutati (ma che
    debbono essere contenuti)

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Concretezza dello studio di fattibilità
  • Per raggiungere gli obiettivi lo studio di
    fattibilità deve
  • individuare soluzioni architetturali,
    organizzative (per il sistema e per la sua
    realizzazione) e le scadenze
  • e quindi deve includere un progetto di massima
  • lo studio di fattibilità segue lindividuazione
    di un problema e di una idea progettuale
    risolutiva deve quindi riferirsi concretamente
    al problema e alla soluzione
  • Inoltre, nel caso di affidamento della
    realizzazione allesterno (questione che va
    valutata nello studio stesso) lo studio di
    fattibilità deve fornire tutte le informazioni
    necessarie a redigere la relativa documentazione
    (capitolato tecnico e criteri di scelta)

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Studio di fattibilità una possibile
articolazione
  1. La situazione attuale contesto, problema,
    analisi e diagnosi, vincoli, definizione
    obiettivi
  2. Progetto di massima della soluzione requisiti
    (del processo e del sistema), specifiche,
    modalità di realizzazione
  3. Analisi del rischio fattori di rischio, analisi,
    modalità di gestione
  4. Modalità di attuazione del progetto segmentazione
    , specifiche globali, acquisizioni e
    realizzazioni previste, piano di massima
  5. Analisi di impatto costi-benefici valutazione
    dei benefici, stima dei costi, analisi
    dellinvestimento
  6. Gestione del cambiamento strategia, strumenti,
    azioni
  7. Raccomandazioni per le fasi realizzative per
    lapprovvigionamento (forma di acquisizione), per
    la gestione del progetto, per la stesura del
    capitolato e/o del contratto

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Attività per lo studio di fattibilità
  • In linea di massima corrispondono alle sezioni
    documento finale
  • Precedute da un piano dello studio (con
    individuazione delle risorse necessarie)
  • Debbono prevedere specifici momenti di confronto
    con il committente

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Tempi e risorse
  • Tempi relativamente brevi (pochi mesi anche per
    un progetto pluriennale)
  • Risorse umane poche ma qualificate (con capacità
    di interlocuzione ad alto livello e competenze
    ampie le competenze specialistiche possono
    essere acquisite ove necessario con contributi
    specifici)
  • Coinvolgimento della dirigenza ad alto livello
    (del committente)

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1. La situazione attuale
  • Il contesto dello studio
  • Ripresa della visione strategica (servizi,
    organizzazione, tecnologia)
  • Ripresa dei principali passaggi che hanno portato
    allindividuazione del progetto
  • Collocazione del progetto allinterno della
    pianificazione
  • Descrizione della problematica
  • Descrizione del problema/opportunità
  • Rilevanza del problema/opportunità (progetto
    "obbligato"/strategico/)
  • Esigenze da soddisfare (rispetto a utenti interni
    e esterni)
  • Descrizione della situazione attuale del sistema
    informativo
  • Individuazione e rappresentazione dei processi
    coinvolti
  • Individuazione e rappresentazione dei flussi
    informativi
  • Individuazione e rappresentazione della struttura
    organizzativa e dellutenza coinvolta
  • Attuale livello di automazione
  • Analisi e diagnosi della situazione attuale
  • individuazione dei fenomeni che costituiscono le
    cause del problema
  • collocazione di tali fenomeni sulle diverse
    componenti del processo di servizio
  • individuazione di metriche atte a rappresentare i
    fenomeni critici e la loro evoluzione
  • misurazione della situazione attuale
  • Identificazione dei vincoli

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Commenti
  • In buona parte si tratta di elementi preesistenti
    e noti, però da riassumere per garantire la
    consistenza ("autocontenimento") del documento
  • Vincoli e obiettivi sono da produrre
    esplicitamente
  • Gli obiettivi andrebbero il più possibile
    esplicitati con l'associazione di metriche per la
    verifica

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2. Progetto di massima della soluzione
  • Requisiti della Soluzione
  • Dettaglio del processo previsto (dopo la
    reingegnerizzazione)
  • Interventi sulle componenti non informative
    (flusso, organizzazione, personale, logistica...)
  • Necessità di modifica della normativa
  • Requisiti del sistema informativo da realizzare
  • Informazioni trattate - Funzioni informatizzate -
    Modalità di lavoro - Requisiti architetturali -
    Requisiti di qualità
  • Specifiche Generali del Sistema
  • Specifiche applicative
  • Architettura dati -Architettura applicativa -
    Interfaccia utente(con esame e valutazione delle
    eventuali alternative)
  • Specifiche tecnologiche
  • Architettura tecnologica (con esame e valutazione
    delle eventuali alternative)
  • Ambiente e strumenti di sviluppo (con esame e
    valutazione delle eventuali alternative)
  • Modalità di Realizzazione
  • Make or buy (con esame e valutazione delle
    eventuali alternative)
  • Riuso di componenti esistenti (con esame e
    valutazione delle eventuali alternative)
  • Avvio del nuovo sistema
  • Esercizio e manutenzione del nuovo sistema (con
    esame e valutazione delle ev alternative)
  • Formazione ed assistenza utenti

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Requisiti vs specifiche
  • Uno studio di fattibilità è spesso il passo
    preliminare per la impostazione di una
    acquisizione attraverso un contratto di fornitura
    (con il fornitore scelto attraverso una opportuna
    modalità ne parleremo più avanti)
  • Lo studio di fattibilità si può fermare ad un
    livello intermedio
  • Il capitolato (documento che descrive ai
    fornitori le caratteristiche del sistema su cui
    basare l'offerta) recepisce questo livello
    intermedio
  • I fornitori nell'offerta tecnica arricchiscono le
    specifiche fornendo specifiche e soluzioni
    complete (valore aggiunto)

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Soluzioni tecnologiche ed applicative
  • Aspetti tecnologici
  • Architettura di rete
  • Architettura elaborativa
  • Ambienti di sviluppo
  • Aspetti applicativi
  • Architettura dati
  • Architettura applicativa
  • Architettura di sicurezza
  • Interfaccia utente
  • Interfaccia verso altri sistemi
  • Aspetti di servizio
  • specifica dei servizi richiesti e livelli di
    servizio

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Modalità di realizzazione/acquisizione
  • Per ogni servizio e prodotto richiesto, vari
    aspetti
  • da una parte, con riferimento agli attori
    principali
  • fare in proprio
  • affidarsi a fornitori esterni (vedremo meglio in
    seguito)
  • dall'altra con riferimento all'oggetto da
    produrre o acquisire (in particolare per il
    software, un accenno)
  • Discorso simile per la gestione del sistema
  • in proprio o affidata all'esterno
  • Queste alternative possono essere esaminate e
    valutate nello studio di fattibilità e la scelta
    preferenziale può costituire
  • elemento vincolante (diventa requisito della
    richiesta di fornitura)
  • elemento di preferenza nella scelta della
    fornitura

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Alternative tipiche in un progetto di sviluppo
software per cambio di architettura
  • Sviluppo ad hoc
  • Porting del software nella nuova architettura
  • Affidamento ad un application service provider
  • Reingegnerizzazione del software, attraverso
    ridocumentazione (reverse engineering)
  • Personalizzazione di prodotti ERP
  • Soluzione mista
  • Riuso dei dati
  • Riuso delle specifiche dati/funzioni
  • Ricostruzione delle specifiche dati/funzioni

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Esempio (superato, ma interessante)
  • Il Ministero delle Finanze deve acquisire ogni
    anno circa 20 milioni di dichiarazioni dei
    redditi dei soggetti fiscali
  • Attualmente i tempi di acquisizione sono elevati,
    il tasso di errore porta a lunghi ricicli
  • Alternative
  • Tramite data entry (soluzione precedente
    potenziata)
  • Tramite acquisizione telematica
  • Tramite dischetti
  • Tramite acquisizione ottica

37
2. Progetto di massima della soluzione
  • Requisiti della Soluzione
  • Dettaglio del processo previsto (dopo la
    reingegnerizzazione)
  • Interventi sulle componenti non informative
    (flusso, organizzazione, personale, logistica...)
  • Necessità di modifica della normativa
  • Requisiti del sistema informativo da realizzare
  • Informazioni trattate - Funzioni informatizzate -
    Modalità di lavoro - Requisiti architetturali -
    Requisiti di qualità
  • Specifiche Generali del Sistema
  • Specifiche applicative
  • Architettura dati -Architettura applicativa -
    Interfaccia utente(con esame e valutazione delle
    eventuali alternative)
  • Specifiche tecnologiche
  • Architettura tecnologica (con esame e valutazione
    delle eventuali alternative)
  • Ambiente e strumenti di sviluppo (con esame e
    valutazione delle eventuali alternative)
  • Modalità di Realizzazione
  • Make or buy (con esame e valutazione delle
    eventuali alternative)
  • Riuso di componenti esistenti (con esame e
    valutazione delle eventuali alternative)
  • Avvio del nuovo sistema
  • Esercizio e manutenzione del nuovo sistema (con
    esame e valutazione delle ev alternative)
  • Formazione ed assistenza utenti

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3. Analisi del rischio
  • Individuazione e valutazione dei fattori di
    rischio
  • La dimensione progettuale
  • Il grado di innovazione tecnologica
  • La complessità generale
  • Individuazione e quantificazione dei rischi di
    progetto
  • Probabilità di accadimento
  • Impatto
  • Individuazione della strategia di gestione del
    rischio
  • Graduatoria dei rischi (maggiore esposizione)
  • Matrice di gestione del rischio
  • Individuazione delle tipologie di contromisure
  • Approccio prevalente al contenimento del rischio
  • Tipologie di contromisure progressivamente
    applicabili

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Rischio
  • Misura dell'incertezza di un progetto riguardo al
    raggiungimento dei risultati entro i costi, tempi
    e qualità definiti
  • In generale
  • mancata conclusione
  • prodotti realizzati diversi da quelli richiesti
  • mancato rispetto di costi e i tempi
  • problemi di integrazione (tecnologico-applicativa,
    organizzativa)
  • mancato rispetto delle caratteristiche previste
    di qualità/economicità dei prodotti/servizi
    realizzati o il loro mantenimento nel tempo.
  • La gestione del rischio è onerosa ma è
    fondamentale
  • deve essere disciplinata da regole e non lasciata
    al caso.

40
Analisi, valutazione e gestione dei rischi
41
Fattore di rischio
  • Situazione che può causare il mancato
    raggiungimento dei risultati
  • Insieme di caratteristiche di un contesto che può
    generare rischi
  • Una classificazione
  • dimensione progettuale
  • numero di persone coinvolte, dimensione del
    prodotto in termini tecnici, dimensione economica
  • innovazione tecnologica
  • limitata esperienza con gli strumenti/ambienti/tec
    nologie
  • complessità generale
  • livello di comprensione degli obiettivi e dei
    risultati, nonché dell'impatto organizzativo

42
Valutazione dei fattori di rischio
  • Dettaglio
  • Quantificazione (ad esempio alto, medio, basso)

43
Fattori di rischio dimensione progettuale
  • Rilevanza strategica del progetto
  • Dimensione economica (costo di sviluppo)
  • Tempo di sviluppo
  • Effort (numero complessivo di mesi/persona
    previsti)
  • Dimensione del prodotto/servizio (p.e. FP o LOC
    per il sw, n. server per lhw, )
  • Dimensione gestionale (n. di committenti, utenti,
    località, installazioni, ecc.)
  • Numero di persone coinvolte nel coordinamento
  • Adeguatezza dei tempi e delle risorse finanziarie
  • Interconnessione con altri progetti.

44
Fattori di rischio innovazione tecnologica
  • novità della soluzione tecnica (HW/SW/reti)
  • livello di conoscenze e esperienza degli
    specialisti disponibili
  • livello di competenza dei progettisti,
    realizzatori e gestori del sistema
  • livello di familiarità di utenti e Direzione con
    la tecnologia adottata
  • utilizzo di nuovo software dambiente e di nuovi
    strumenti di sviluppo
  • necessità di integrazione di tecnologie
    eterogenee
  • necessità di software ad hoc
  • utilizzo di strumenti contrattuali innovativi.

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Fattori di rischio complessità generale
  • livello di criticità (misura del danno
    potenziale) indotto
  • grado di autonomia dellutente, intesa come
    maggiore/minore indipendenza dal Fornitore nella
    fruizione dei risultati
  • strutturabilità dati/processi/decisioni del
    sistema
  • integrazione del progetto nella organizzazione
    (con complessità crescente dei sistemi)
  • sistemi di base interni alla stessa area
    organizzativa
  • integrazione orizzontale più aree allo stesso
    livello organizzativo
  • integrazione verticale più livelli organizzativi
    di una struttura/responsabilità
  • integrazione con altre strutture più aree di
    diverse strutture (dipartimenti, ecc.)
  • integrazione con lesterno collegamento con
    altre organizzazioni (Enti, Imprese, cittadini)
  • impatto della soluzione
  • sui sottosistemi organizzativo, informativo,
    tecnologico
  • sulle componenti aziendali (struttura, procedure,
    risorse, prodotti, personale)
  • grado di innovazione (tecnologica/organizzativa/fu
    nzionale)
  • capacità di coinvolgimento (utente/Direzione
    committente) nella gestione del progetto
  • presenza di vincoli (rilevanti) su costi/tempi di
    esecuzione del progetto
  • implicazioni legali e normative (ad es. la
    produzione di documenti con valore legale)
  • incertezza dei requisiti
  • stabilità dellambiente e dei processi
  • disponibilità, chiarezza e stabilità dei
    requisiti

46
Valutazione dei fattori di rischio
47
Identificazione e quantificazione dei rischi
  • Sulla base dei fattori di rischio, si possono
    individuare i rischi
  • esistono dizionari e tassonomie
  • Per ciascuno si deve valutare
  • la probabilità di accadimento
  • l'impatto, cioè le conseguenze nel caso di
    concretizzazione della situazione indesiderata
  • Si può così definire una graduatoria dei rischi,
    concentrandosi su quelli più probabili e a
    maggiore impatto

48
Contromisure
  • Vari approcci (a seconda del tipo di rischio)
  • integrazione esterna contenimento delle
    problematiche organizzative e di interrelazione
    con altre iniziative esterne al progetto in esame
  • integrazione interna contenimento delle
    problematiche organizzative e gestionali interne
    al progetti
  • programmazione formale gestione formale e
    rigorosa del progetto
  • controllo di qualità
  • Inoltre
  • segmentazione del progetto
  • definizione dei punti di decisione (check-point)

49
3. Analisi del rischio
  • Individuazione e valutazione dei fattori di
    rischio
  • La dimensione progettuale
  • Il grado di innovazione tecnologica
  • La complessità generale
  • Individuazione e quantificazione dei rischi di
    progetto
  • Probabilità di accadimento
  • Impatto
  • Individuazione della strategia di gestione del
    rischio
  • Graduatoria dei rischi (maggiore esposizione)
  • Matrice di gestione del rischio
  • Individuazione delle tipologie di contromisure
  • Approccio prevalente al contenimento del rischio
  • Tipologie di contromisure progressivamente
    applicabili

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4. Modalità di attuazione del progetto
  • Segmentazione del progetto
  • Specifiche globali del sistema informativo da
    realizzare
  • Riepilogo delle acquisizioni e realizzazioni
    previste
  • Piano di massima del progetto
  • Piano dei rilasci
  • Punti di controllo
  • WBS, Pert, Gantt
  • Definizione del modello organizzativo di massima

51
Segmentazione
  • Soluzione unica
  • progetto realizzato con una unica attività
    continuativa
  • Realizzazione incrementale
  • realizzazione e collaudo avvengono per parti
    successive, ma i requisiti non cambiano nel corso
    della realizzazione
  • Realizzazione evolutiva
  • per parti successive, con i requisiti influenzati
    dal collaudo o dalla sperimentazione

52
Guida alla scelta della soluzione
53
Installazione
  • Approcci analoghi
  • installazione in soluzione unica
  • installazione incrementale (requisiti costanti)
  • installazione evolutiva (requisiti possono
    evolvere)

54
Riepilogo delle acquisizioni e realizzazioni
  • Ad esempio
  • le acquisizioni previste in termini di sistemi
    elaborativi
  • le acquisizioni previste in relazione alla rete
    (servizi di trasporto, apparecchiature..)
  • le acquisizioni previste in termini di software
    di base e dambiente e di pacchetti applicativi
  • le realizzazioni di software applicativo ad hoc
  • le acquisizioni di servizi professionali
  • ...

55
Modello organizzativo
  • Ad esempio
  • struttura organizzativa preposta al progetto per
    il committente
  • articolazione, figure chiave, compiti e
    responsabilità e competenze
  • valutazione (di massima) degli impegni richiesti
  • struttura organizzativa richiesta al fornitore
  • articolazione, con chiara individuazione del
    Responsabile di Progetto e, se applicabile, dei
    diversi Responsabili di servizio
  • definizione dei compiti e delle responsabilità
  • modalità operative di interazione tra
    Amministrazione committente e fornitore
  • classificazione delle forme di interazione
    previste (riunioni, prodotti e documenti,
    relative modalità di controllo e accettazione.)
  • eventuali strumenti e/o sistemi informatici a
    supporto di dette interazioni

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4. Modalità di attuazione del progetto
  • Segmentazione del progetto
  • Specifiche globali del sistema informativo da
    realizzare
  • Riepilogo delle acquisizioni e realizzazioni
    previste
  • Piano di massima del progetto
  • Piano dei rilasci
  • Punti di controllo
  • WBS, Pert, Gantt
  • Definizione del modello organizzativo di massima

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5. Analisi di impatto
  • (anche chiamata
  • Analisi costi-benefici o
  • Valutazione della bontà dell'investimento)
  • Costi del progetto
  • Benefici del progetto
  • Benefici monetizzabili
  • Benefici misurabili
  • Indici per la analisi di impatto
  • Indici finanziari
  • Indici di risultato

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Classificazione dei costi
  • Investimento (sviluppo) vs esercizio (gestione)
  • Diretti (del progetto) vs indiretti (altri costi,
    ad esempio spese generali, secondo un criterio di
    ripartizione)
  • Fissi (indipendenti dal progetto), di progetto
    (indipendenti dai volumi) e variabili (correlati
    ai volumi del progetto)
  • Interni (risorse del committente personale,
    logistica, supporto) vs esterni (pagamenti a
    fornitori)

59
Classificazione dei costi
60
Stima dei costi
  • Approccio
  • scomposizione
  • utilizzo, per ciascuna voce di elementi il più
    possibile affidabili
  • dimensionamento
  • costi unitari da ricerche di mercato o esperienze
    precedenti

61
Stima dei costi, spunti
62
Stima dei costi, esempio
  • Esempio

63
Benefici classificazione
  • Monetizzabili
  • possono essere espressi in termini monetari.
  • Misurabili
  • possono essere espressi in termini diversi da
    quelli monetari facendo riferimento agli
    indicatori di efficienza ed efficacia dei
    processi
  • Intangibili
  • possono essere valutati solo in base a
    considerazioni qualitative, aziendali, sociali o
    politiche

64
Benefici monetizzabili
  • risparmi, ad esempio
  • riduzione di personale (ev. assegnato ad altre
    funzioni)
  • riduzioni di preesistenti spese informatiche
    (interne ed esterne),
  • riduzioni di canoni affitto locali, spese di
    archiviazione
  • aumenti di entrate, ad esempio
  • incrementi (o anticipazione) nella riscossione
  • aumento dei servizi a pagamento (parziale/totale)

65
Benefici intangibili
  • Esempi
  • Miglioramento del servizio all'utenza esterna
  • Miglioramento della immagine della organizzazione
  • Maggiore motivazione e autonomia del personale
  • Migliore disponibilità della informazione
  • Affidabilità della informazione
  • Riduzione dei supporti cartacei
  • Miglioramento della metodologia di lavoro
  • Efficacia e rapidità del processo decisionale
  • Per essere utili nella valutazione, andrebbero
    ricondotti a benefici tangibili

66
Analisi costi-benefici (indici finanziari)
  • Richiede una analisi dell'investimento, perché
    costi e benefici si presentano in momenti diversi

67
Indici di risultato
  • Gli indicatori chiave delle prestazioni (key
    performance indicators), esprimono (o sono
    connessi) al raggiungimento degli obiettivi e,
    anche nelle Amministrazioni pubbliche, sono il
    riferimento per la gestione nel suo complesso,
    secondo criteri di responsabilità ed autonomia
    decisionale.
  • Tra questi indicatori, per la P. A. assume
    particolare rilevanza a livello esogeno il
    livello di servizio reso agli utenti interni od
    esterni (altre Amministrazioni, Imprese,
    categorie sociali, singoli cittadini, ecc.), che
    fornisce una misura della qualità (percepita) del
    prodotto/servizio erogato mentre, a livello
    endogeno resta alta lattenzione per le
    iniziative in grado di migliorare la qualità di
    vita e del lavoro degli operatori.
  • La variazione indotta dal progetto su queste
    variabili (o su di un loro sottoinsieme)
    rappresenta una differente chiave di valutazione
    della validità del risultato atteso. Si tratta di
    una valutazione ovviamente più ampia rispetto a
    quella condotta tenendo conto delle sole
    variabili monetizzabili e che pertanto richiede
    ladozione di un differente approccio
    metodologico.

68
Indici di risultato
  • Modelli quantitativi con indici e pesi
  • Tre famiglie di benefici da misurare e pesare
  • Impatti finanziari o direttamente convertibili in
    denaro in termini di costo-opportunità
  • Impatti di tipo organizzativo e sul livello di
    servizio delle pubbliche amministrazioni
  • Impatti di tipo sociale in termini di
    miglioramento della qualità e dellofferta
    percepita dai cittadini rispetto ai servizi delle
    pubbliche amministrazioni

69
Indici di risultato, esempi per la P.A.
70
5. Analisi di impatto
  • Costi del progetto
  • Benefici del progetto
  • Benefici monetizzabili
  • Benefici misurabili
  • Indici per la analisi di impatto
  • Indici finanziari
  • Indici di risultato

71
6. Gestione del cambiamento
  • Definizione della strategia di programma
  • Analisi dei destinatari
  • Predisposizione degli strumenti
  • Definizione delle azioni per realizzare gli
    obiettivi di progetto
  • Definizione delle strategie di incentivazione
    alluso

72
7. Raccomandazioni per le fasi realizzative
  • Indicazioni per lapprovvigionamento
  • criteri per la determinazione della tipologia di
    fornitore
  • criteri di selezione delle offerte
  • indicazioni sulle modalità di approvvigionamento
  • Indicazioni per la gestione del progetto
  • indicazioni il piano di qualità e la gestione del
    rischio
  • indicazioni sul project management
  • esigenze di negoziazione delle varianti
  • Riepilogo degli elementi utili alla stesura del
    capitolato

73
Indicazioni per alcune categorie di progetti
  • Realizzazione di nuovi sistemi applicativi
  • Reingegnerizzazione di sistemi applicativi
    esistenti
  • Realizzazione di nuove infrastrutture
    tecnologiche
  • Reingegnerizzazione di infrastrutture
    tecnologiche esistenti
  • Installazione e diffusione di sistemi applicativi
    e/o infrastrutture tecnologiche
  • Affidamento allesterno della gestione operativa
    dei sistemi e di servizi ICT
  • Formazione informatica (e-learning)
  • Realizzazione nuovi S.I. tramite il riuso del
    software nella PA
  • Continuità operativa
  • ESEMPI
  • (estratti dal documento CNIPA citato sulla slide
    2 )
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