Diapositiva 1 - PowerPoint PPT Presentation

1 / 26
About This Presentation
Title:

Diapositiva 1

Description:

Title: Diapositiva 1 Author: XP Last modified by: SNardone Created Date: 9/25/2004 3:58:27 PM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:72
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 27
Provided by: XP198
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Diapositiva 1


1
Workshop INNOVAZIONE DI PRODOTTO E DI
PROCESSO Unione degli Industriali di Caserta, 1
dicembre 2006
Ricerca e Trasferimento Tecnologico per lo
sviluppo del territorio lesperienza
TechnoDistrict
prof. FURIO CASCETTA (furio.cascetta_at_unina2.it) De
legato del Rettore allInnovazione e
Trasferimento Tecnologico Facoltà di Ingegneria,
Aversa Seconda Università degli Studi di Napoli
2
Il presupposto essenziale per il conseguimento di
un moderno modello di sviluppo economico e
produttivo è sicuramente rappresentato, in
maniera sintetica, dal binomio ricerca
innovazione. Numerosissimi sono gli inviti che
frequentemente vengono lanciati in questa
direzione, affinché il sistema industriale
italiano possa reagire e competere con le sfide
sempre più impegnative del mercato
globalizzato. Unanalisi del sistema ricerca
innovazione nella Regione Campania, ha
evidenziato che in questo territorio si investe
in ricerca il triplo della media nazionale (solo
0.5 del PIL). Ciò indubbiamente infonde
ottimismo ed è incoraggiante, ma non è ancora
sufficiente.
3
  • Ecco alcuni tra i principali vizi del sistema
    dellinnovazione italiana, ed in particolare del
    sistema campano
  • inadeguatezza dei capitali,
  • difficoltà di interazione con la burocrazia e le
    istituzioni pubbliche,
  • mancanza di una cultura tecnologica che sappia
    riconosce linnovazione,
  • difficoltà a realizzare in maniera autonoma
    ricerca e sviluppo.
  • Ne consegue una ridotta competitività delle PMI,
    sia a livello nazionale che regionale.

4
  • E necessario focalizzare lattenzione sui
    settori strategici che stanno trainando la
    crescita del PIL, ma ciò da solo non è
    sufficiente.
  • La competizione è ormai globale, ne consegue la
    necessità di attrezzarsi con un sistema di
    innovazione continua che coinvolga tecnologia,
    ricerca, risorse umane, scuola, università e
    imprese, in maniera adeguata alla velocità del
    cambiamento.
  • Per fare questo occorre un modello virtuoso
    (autorevole cabina di regia) basato su 3
    livelli di capacità
  • avere una chiara visione del futuro,
  • tradurla in obiettivi concreti (prioritari e
    condivisi) e in azioni per realizzarli,
  • misurare i risultati conseguiti (in termini di
    RD).

5
Un processo così complesso ha bisogno di essere
ben governato, in maniera efficiente ed
illuminata. Le Istituzioni sono una risorsa del
territorio, ma occorre che esse diano prova di
efficienza attraverso gestioni innovative. Occorre
sperimentare nuove strade e nuovi metodi di
interlocuzione e di collaborazione tra le
Istituzioni e le Imprese. E su queste basi che
la Seconda Università degli studi di Napoli (SUN)
si costituita come soggetto promotore ed
attuatore di TECHNODISTRICT il TecnoDistretto
della Provincia di Caserta
6
Lidea di base di TD è quello di creare un modo
nuovo di interloquire e cooperare tra mondo
Accademico, quello delle Istituzioni e quello
delle Imprese, diventando un riferimento nel
territorio della provincia di Caserta. Obiettivo
di TD è quello di promuovere la ricerca
applicata, il trasferimento tecnologico e lo
sviluppo pre-competitivo nei 3 settori
strategici bioscienze, domotica, sistemi di
trasporto.
7
I principali attori di TECHNODISTRICT Sono
stati firmati due protocolli dintesa (2005,
2006) finalizzati alla definizione, progettazione
e realizzazione di TECHNODISTRICT, tra i seguenti
soggetti pubblici e privati
8
  • I principali obiettivi di TECHNODISTRICT
  • supporto alle imprese del territorio casertano
    nellidentificazione dei loro bisogni tecnologici
    e nella ricerca di partner nazionali/transnazional
    i
  • creazione di un sistema informativo della
    ricerca (banca dati dei brevetti, su scala
    mondiale)
  • costituire una rete virtuale (networking) con i
    principali centri di ricerca e sviluppo nel
    mondo
  • creare uno sportello per le PMI per recepire le
    loro esigenze ed aspettative nel settore
    innovazione tecnologica e sviluppo
    precompetitivo
  • offerta di soluzioni tecnologiche per
    lincremento della competitività (incubatore di
    idee progettuali, studi di fattibilità,
    prototipazione, ingegnerizzazione)
  • creazione di laboratori di prove, misure e
    collaudi a servizio delle imprese
  • aiuto alle imprese e ai centri di ricerca locali
    per individuare partner europei interessati allo
    sfruttamento delle loro soluzioni tecnologiche
    innovative

9
  • I principali obiettivi di TECHNODISTRICT
  • informazione sui programmi di ricerca e
    sviluppo tecnologico dellUnione Europea
  • azioni di monitoraggio dei risultati conseguiti
    per i singoli progetti
  • servizi di consulenza sui diritti della
    proprietà intellettuale
  • servizi di consulenza sulle strategie di offerta
    e sfruttamento delle licenze
  • consulenza sul finanziamento dellinnovazione
  • consulenza sul venture capital e sulla creazione
    di joint venture internazionali
  • assistenza allo spin-off tecnologico e allo
    spin-off universitario.

10
BIOSCIENZE
I settori strategici di TECHNODISTRICT
  • biosensori
  • bioprocessi e bioprodotti per lindustria e per
    lambiente
  • biotecnologie per il comparto agro-alimentare
  • prodotti e processi per lindustria farmaceutica

11
DOMOTICA
I settori strategici di TECHNODISTRICT
  • componenti e sistemi per lindustria
    dellelettrodomestico
  • controllo a distanza delle utenze (telelettura
    contatori)
  • digitale terrestre
  • sistemi domotici per la sicurezza, il risparmio
    energetico ed il comfort

12
SISTEMI DI TRASPORTO
I settori strategici di TECHNODISTRICT
  • componenti e sistemi per lindustria ferroviaria
  • componenti e sistemi per lindustria
    automobilistica
  • componenti e sistemi per lindustria aeronautica
  • sistemi per il controllo e la gestione dei
    sistemi di trasporto

13
Il modello e la strategia di TECHNODISTRICTdall
idea al valore
  • Università, centri di ricerca, CRdC
  • Il mercato (le impresse)
  • Enti locali
  • Sistema finanziario e bancario
  • Il mondo della consulenza e delle pofessioni
  • Nuovo prodotto o processo
  • Nuova impresa
  • Nuovo brevetto

14
I Centri Regionali di Competenza delle aree
strategiche di TD
TRASPORTI
BIOTECNOLOGIE
15
TEST S.c.a.r.l. è una società consortile a
responsabilità limitata che opera il Centro di
Competenza Trasporti della Regione Campania (CRdC
Trasporti). Il Centro Regionale di Competenza
Trasporti è stato realizzato con un progetto
co-finanziato dalla Regione Campania (Misura 3.16
POR Campania 2000-2006 delibera C.R. del 31
luglio 2001 n 3793), finalizzato a integrare
lofferta di ricerca della Regione e a soddisfare
la domanda di innovazione nel settore dei
trasporti. In particolare il progetto ha
realizzato una struttura di ricerca dotata di
molteplici laboratori tecnologici in grado di
integrare le competenze di Università e Enti di
ricerca operanti nella Regione Campania, a
servizio dello sviluppo tecnologico del sistema
dei trasporti e delle qualificazioni delle
imprese locali che operano nel settore dei
trasporti aerei, marittimi e terrestri. Il
progetto ha individuato in particolare tre
obiettivi specifici di attività la riduzione
dellinquinamento ambientale, la sicurezza dei
veicoli ed una maggiore efficienza del sistema
dei trasporti. Di qui lacronimo TEST
(Technology, Environment, Safety, Transport), che
assume il Centro.
16
(No Transcript)
17
  • TEST S.c.a.r.l. è stata costituita il 1 febbraio
    2006 dai soggetti attuatori del progetto Centro
    di Competenza Trasporti
  • Università di Napoli Federico II (55)
  • Università degli Studi del Sannio (2)
  • Università degli Studi di Napoli Parthenope
    (2)
  • Università degli Studi di Salerno (20)
  • Istituto Universitario Orientale (2)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (17)
  • Consorzio Technapoli (2).
  • La società ha un capitale versato di 500.000 ed
    include nel suo patrimonio le attrezzature e le
    strumentazioni acquisite nel corso del progetto
    per un valore pari a circa 12 M.

18
(No Transcript)
19
La genesi e levoluzione
  • BioTekNet nasce il 14/02/2003 per potenziare,
    integrare e mettere al servizio del Paese le
    competenze presenti in Campania nel settore delle
    biotecnologie industriali
  • BioTekNet è uno dei 10 Centri di competenza
    finanziati dalla Regione nellambito del POR
    Campania 2000/2006, Mis. 3.16 (15 MEur ca)
  • BioTekNet è attualmente un network virtuale con
    una propria struttura gestionale dedicata e si
    trasformerà entro Dicembre 2006 in una Società
    Consortile per Azioni con un capitale di 700.000
    Euro

20
Enti partecipanti
21
La mission di BioTekNet
  • coinvolgere imprese e ricercatori pubblici nel
    processo di progettazione e realizzazione
    dellinnovazione
  • creare condizioni favorevoli per l'attrazione, in
    Campania, di investimenti industriali nellarea
    delle biotecnologie (attrazione di nuove imprese)
  • sostenere il tessuto produttivo locale, anche
    attraverso il trasferimento di know-how a
    comparti produttivi tradizionali
  • incubare imprese knowledge-based (spin-off di
    ricerca, start-up)
  • migliorare lofferta di consulenza tecnologica
    alle imprese
  • formare figure professionali ad alta
    specializzazione

22
Strutture laboratori
10 dipartimenti di 3 Università 1 Istituto
del CNR 1 Centro di ricerca ospedaliero 1
Istituto oncologico 2 Parchi scientifici
7.014 metri quadrati di laboratori 180
ricercatori strutturati 60 assegnisti di
ricerca 10 collaboratori staff gestionale
23
Risorse strumentali
BioTekNet è proprietario di un parco attrezzature
del valore di 10.955.000 Euro acquistato sui
fondi POR Campania 2000/2006
Attrezzature principali 2 spettrometri NMR 1
laboratorio per microscopia 1 supercomputer 1
laboratorio per processi di fermentazione 1
stabulario GLP ready
24
Aree di competenza
  • Tecnologie fermentative
  • Enzimologia industriale
  • Biosensori e nuovi sistemi di monitoraggio
  • Biosistemi per la valorizzazione di scarti di
    produzione
  • Biosistemi per la depurazione delle acque
  • Biotecnologie per la filiera agro-alimentare
  • Genomica
  • Proteomica
  • Bioinformatica e supercalcolo
  • Analisi chimico-fisiche avanzate

25
Lofferta
  • Ricerca applicata
  • ricerca industriale in compartecipazione con le
    imprese
  • Studi e ricerche per conto di imprese
  • Servizi
  • servizi ad alto valore aggiunto e con rilevante
    contenuto di ricerca
  • - Centro di saggio (normativa REACh),
  • - Centro di certificazione OGM free
  • Consulenze tecnologiche (caratterizzazioni
    chimico-fisiche, simulazioni, etc)
  • Trasferimento di know-how
  • Alta formazione

26
Settori e realizzazioni
Chimica Farmaceutica Diagnostica Biomedicale
Agro-alimentare Conciario Servizi ambientali
Nuovi prodotti Nuovi processi Piattaforme
tecnologiche Trasferimento di know-how Servizi
high tech Cogestione di progetti Difesa
brevettuale
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com