Title: I PRINCIPI DELLA FORMAZIONE
1I PRINCIPI DELLA FORMAZIONE
2Patto daula
- La formazione significati e finalitÃ
- Evoluzione della formazione
- Andragogia
- Apprendimento
3Significati e finalità della formazione
- La formazione tende a proporsi non più solo come
strumento per ma come atteggiamento di base, modo
di essere verso il lavoro, verso le sfide, verso
i cambiamenti, come sistema organizzato per
produrre, accumulare e diffondere conoscenza. - Lo sviluppo di un sistema organizzato richiede
massimo impegno per sviluppare integrazione e
sinergia tra sistema scolastico, università ,
fonti del know how e imprese, valorizzando la
circolarità delle informazioni e la loro
fruibilità .
4La formazione allinterno di unazienda è
- Unattività organizzativa specifica e progettata
si basa su interventi ad hoc per specifici
obiettivi di sviluppo superando la crescita
spontanea e generica - Ad apprendimento concentrato punta a facilitare
lo sviluppo e ad accelerarlo rispetto ai ritmi e
ai tempi della normale e spontanea motivazione
delle persone e dellimpresa - Orientata a favorire lo sviluppo(individuale e
organizzativo) è un investimento per la
costruzione di risorse nuove rivolte ai risultati
futuri e non orientata solo ai risultati
operativi immediati
5Principali finalità della formazione nellazienda
- Sviluppare, aggiornare, adeguare conoscenze,
competenze, atteggiamenti professionali del
personale - Valorizzare le potenzialità umane disponibili
- Sostenere e facilitare lo sviluppo professionale,
di responsabilità , di carriera - Facilitare linserimento nellorganizzazione, nei
gruppi di lavoro, nel ruolo - Sostenere e rafforzare i processi di cambiamento
e sviluppo organizzativo - Favorire e sostenere la comunicazione, lo scambio
di esperienze, linformazione
6Evoluzione della formazioneANNI SESSANTA
- FORMAZIONE IN SERIE
- Programmi formativi brevi basati su dimostrazioni
e sulladdestramento pratico, fortemente
standardizzati nei contenuti e nelle metodologie
per essere somministrati ad un gran numero di
persone - Diffusione di un atteggiamento nuovo che
valorizza le relazioni e le variabili umane al di
là delle logiche strettamente economiche
7Evoluzione della formazioneANNI SETTANTA
- FORMAZIONE PRODOTTO
- Progettazione e realizzazione di corsi di
formazione e seminari, senza una progettazione
definita in cui lanalisi dei bisogni e la
valutazione dei risultati risultano limitati e
scarsamente sistematizzati - Non viene ancora riconosciuto e dedicato alla
formazione un tempo specifico gli interventi
precedono o seguono la normale attività di
lavoro, oppure assumono la natura di una vacanza
premio
8Evoluzione della formazioneANNI OTTANTA
- FORMAZIONE PROCESSO
- Diffusione di attività formative fondate su un
preciso percorso di progettazione che prevede una
serie di operazioni articolate e conseguenti
tra loro - I numerosi interventi formativi realizzati sono
però episodici, in quanto non ancora inseriti in
un disegno strategico di coerenza e continuitÃ
tra valutazione dei risultati e analisi dei
bisogni
9Evoluzione della formazioneANNI NOVANTA
- FORMAZIONE SISTEMA
- Sviluppo di interventi formativi progettati e
realizzati secondo una logica in cui la
valutazione dei risultati e lanalisi dei bisogni
costituiscono due momenti legati tra loro in una
prospettiva di sistema valutare i risultati
raggiunti consente di programmare cosa occorre
ancora fare in unipotesi concreta di formazione
permanente - Diffusione di una formazione individualizzata, su
misura, ancorata ai bisogni reali delle
organizzazioni e particolarmente attenta alla
qualità realizzata centralità delle risorse,
importanza delle variabili relazionali proprie
dei sistemi organizzativi.
10Evoluzione della formazioneANNI 2000
- FORMAZIONE STRATEGIA
- Sviluppo di interventi formativi basati
sullinnovazione dei dispositivi metodologici, su
repertori delle competenze, sui processi di
certificazione delle competenze,
sullaccreditamento e sulla misurazione della
qualità delle offerte
11Formazione vs Aggiornamento
- FORMAZIONE
- PUNTI DI FORZA
- Orientamento ai problemi cognitivi, pragmatici e
relazionali tipici del setting professionale dei
discenti - Possibilità di sviluppare modelli originali di
interpretazione e di intervento - Maggiore efficienza nellimpiego del
tempo-discente - Coinvolgimento maggiore e diretto dei discenti
- Promozione e sostegno delle motivazioni
- Possibilità di affrontare aspetti relazionali
- Feed-back valutativo e possibilità di controllo e
modulazione dellimpianto didattico - Maggiore efficacia nel raggiungimento di
miglioramenti delle performance professionali
12Formazione vs Aggiornamento
- FORMAZIONE
- PUNTI DI DEBOLEZZA
- Entità dellimpegno e delle risorse
- Costi elevati
13Formazione vs Aggiornamento
- AGGIORNAMENTO
- PUNTI DI FORZA
- Semplicità di preparazione e di organizzazione
- Costi bassi
14Formazione vs Aggiornamento
- AGGIORNAMENTO
- PUNTI DI DEBOLEZZA
- Minimo orientamento verso il setting
professionale dei discenti - Scarsa/nulla attenzione allo sviluppo di modelli
originali di interpretazione e di intervento - Scarsa efficienza nellimpiego del tempo-discente
- Minimo o nullo coinvolgimento dei discenti
- Scarsa/nulla azione di sostegno delle motivazioni
- Prevalente intervento sugli aspetti cognitivi
- Nessuna possibilità di controllo
dellapprendimento
15COMPLETARE IN MENO DI CINQUE RIGHE LA FRASE
SEGUENTE
- APPRENDO NEL MODO MIGLIORE QUANDO
- CONFONTATE A COPPIE LE SITUAZIONI CHE AVETE
DESCRITTO
16ANDRAGOGIAandros uomoeagogos guida
17La formazione
- Non possiamo insegnare direttamente a qualcuno
possiamo solo facilitare il suo apprendimento - Non si sottolineerà mai troppo che ogni
istruzione è unautoistruzione - Se date ad ogni vostro discente una copia delle
formulazioni dei vostri obiettivi, può darsi che
non vi resti molto altro da fare - Solo le persone umili diventano buoni insegnanti
per gli adulti. - In una classe di adulti lesperienza dello
studente conta quanto il sapere del docente
(M. Knowles)
18Elementi dellapprendimento degli adulti
- Ladulto apprende modificando le sue conoscenze
precedenti - modificando le esperienze
- dando rilievo allesperienza concreta di chi deve
apprendere
19Elementi dellapprendimento degli adulti
- Ladulto apprende modificando limmagine di sé e
del proprio ruolo - nelle organizzazioni limmagine di sé è frutto
dellesercizio di attività e capacità - lapprendimento è cambiamento
- azione-reazione-variazione effetti sui
sottosistemi
20Elementi dellapprendimento degli adulti
- Ladulto apprende modificando il proprio modello
dei rapporti interpersonali - il ruolo è un concetto sociale
- nelle organizzazioni chi apprende rielabora le
proprie relazioni interpersonali e i propri
fenomeni emozionali
21Elementi dellapprendimento degli adulti
- Ladulto apprende se ha bisogno di farlo
- lapprendimento si rinforza se si è coscienti del
bisogno dellapprendimento - ladulto non delega ad altri la conoscenza del
fine dellapprendimento
22Elementi dellapprendimento degli adulti
- Ladulto apprende se può autogovernare il
proprio apprendimento - per apprendere è necessaria la visione globale
del problema, oggetto dellapprendimento - il discente-adulto apprende inserendo nella
visione globale le informazioni - la visione globale del problema-materia viene
infine riesaminata per il consolidamento
23Elementi dellapprendimento degli adulti
- Ladulto apprende se è totalmente coinvolto nel
processo - limportanza della componente emozionale nel
processo di apprendimento - la componente emozionale deve integrarsi alla
componente intellettuale.
24Elementi dellapprendimento degli adulti
- Ladulto apprende dallesperienza, ma
dallesperienza elaborata - lesperienza mobilita le energie necessarie e
finalizza lapprendimento - il docente deve conoscere lesperienza del
discente e fornirgli gli strumenti per
elaborarla.
25Il modello andragogico presupposti sul discente
- Ladulto ha unampia base esperienziale
- Nel corso del tempo ha accumulato molte nozioni
- Ha un approccio allapprendimento pratico ed
operativo - Collega direttamente le nozioni apprese
allesame di realtà - E poco disposto ad accettare acriticamente ciò
che gli viene detto
26Il modello pedagogico presupposti sul
discente
- Necessità di conoscere e disponibilità ad
apprendere ciò che insegna il docente, per essere
promossi - Concetto di dipendenza del discente, alimentato
dal docente stesso - Scarso valore dellesperienza del discente
rispetto a quella del docente - Apprendimento centrato sulla materia
- Motivazione sorretta principalmente da fattori
esterni
27Il processo di apprendimento degli adulti alcune
regole
- Reciprocità , rispetto, collaborazione informale
(costruire clima) - Pianificazione comune (programmare il lavoro)
- Negoziazione comune (formulare gli obiettivi)
- Utilizzo di tecniche basate sullesperienza
- Valutazione comune
28Il processo di apprendimento degli adulti
rischi/limiti
- Atrofia cognitiva nei soggetti che nel corso
della vita hanno usato poco la mente - Riduzione ritmo di apprendimento. Difficoltà a
pervenire alle soglie di riproduzione - Perdita di memoria a breve
- Blocco cognitivo legato ad aspetti emotivi di
vario genere e alla predominanza di cognizioni
rispetto alle conoscenze
29Nella prima fase ogni partecipante pensa ad una
esperienza vissuta con un buon maestro, non
necessariamente compiuta in ambito lavorativo, e
ad una con un maestro incapace per ciascuna
delle esperienze individua rispettivamente i 3
punti di forza del buon maestro e i 3 punti di
maggior debolezza del maestro incapace. Nella
seconda fase i partecipanti lavorando a coppie
mettono in comune le rispettive esperienze e
stilano una lista delle caratteristiche delle
esperienze positive e delle esperienze negative.
30APPRENDIMENTO
31Apprendere è un fenomeno emozionale ed
intellettuale
32Lapprendimento è unattività che coinvolge
diversi aspetti della persona
33Lapprendimento è cambiamento
Lapprendimento modifica lorganizzazione
di conoscenze ed esperienze
Lesercizio di nuove attività e capacità modifica
limmagine di sé e del proprio ruolo
34Lapprendimento è un processo che comporta un
CAMBIAMENTO relativamente stabile nel modo di
pensare, sentire e agire del discente
35Alcune definizioni dellapprendimento
- una modificazione nella performance in funzione
della pratica McGeoch, 1942 - una modificazione adattiva del comportamento
durante ripetute prove Piéron, 1951 - lapprendimento è una modificazione adattiva del
comportamento individuale risultante
dallesperienza Thorpe, 1956 - è una modificazione relativamente stabile del
comportamento consecutiva alla pratica Mednick,
1964
36Caratteristiche dellapprendimento
- Modificazione del comportamento
- Trasformazione relativamente permanente,
progressiva e selettiva - Risultato della pratica, di ripetizioni e
dellesperienza - Il processo di apprendimento non è direttamente
osservabile