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LA SINDROME DEL

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LA SINDROME DEL BURNOUT Il funzionamento dei servizi e la qualit degli interventi offerti dipendono anche da: - stato di salute degli operatori ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA SINDROME DEL


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LA SINDROME DEL BURNOUT 
2
  • Il funzionamento dei servizi e la qualità degli
    interventi offerti dipendono anche da
  • - stato di salute degli operatori
  • - loro capacità di resistere a condizioni
    di lavoro molto stressanti
  • Se un operatore sanitario non riesce ad
    affrontare con successo certe situazioni, rischia
    di bruciarsi, di essere colpito da quella che
    viene definita la sindrome del burnout
  • (essa rappresenta uno dei costi legati al
    lavorare in certe condizioni e a contatto con
    categorie di utenti problematici)

3
  • In particolare, gli operatori possono trovarsi
    nella situazione di dover rispondere a bisogni e
    a domande non sempre soddisfacibili, sia per
  • - la limitatezza delle risorse del
    servizio
  • - la sua inadeguata organizzazione
  • - le richieste improprie
  • dopo un certo periodo
    di tempo
  • stato di logoramento e di stress
    psicofisico
  • con minore attenzione e disponibilità nei
    confronti degli utenti
  • calo professionale e psicologico con insorgenza
    di
  • conflittualità o deterioramento interpersonale
  •  
  •  

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IN COSA CONSISTE LA SINDROME DA BURNOUT?
  • Psicologicamente rappresenta un tipo di risposta
    a una situazione avvertita come intollerabile, in
    quanto loperatore percepisce una distanza
    incolmabile tra
  • - quantità delle richieste rivoltegli
    dagli utenti, e
  • - risorse disponibili (individuali e
    organizzative) per rispondervi
  •  
  • senso di impotenza acquisita
  • (per la convinzione di non potere far nulla per
  • modificare la situazione di incongruenza)
  •  
  • Esaurimento di energie
  • che si può manifestare con

5
  • sintomi fisici
  • (fatica, mal di testa frequenti, disturbi
    gastrointestinali, insonnia, cambiamenti nelle
    abitudini alimentari, uso di farmaci)
  • sintomi psicologici
  • (senso di colpa, negativismo, alterazioni
    dellumore, scarsa fiducia in sé, irritabilità,
    scarsa empatia e capacità di ascolto)
  • reazioni comportamentali
  • (sul luogo di lavoro, quali assenze,
    ritardi, tendenza a rinviare gli appuntamenti,
    scarsa creatività)
  • cambiamenti di atteggiamento
  • (nei confronti dei pazienti quali chiusura
    difensiva al dialogo, cini- smo,
    spersonalizzazione nei rapporti, distacco emotivo
    e indiffe- renza ai problemi dellaltro)

6
  • Secondo Maslach e Jackson (1984) il burnout è
    caratterizzato da 3 dimensioni inter-indipendenti
  •  
  • 1. esaurimento emotivo
  • svuotamento delle risorse emotive, personali
    e la sensazio-ne di essere inaridito e di non
    aver più niente da offrire a livello psicologico
  •  
  • 2.  depersonalizzazione
  • espressa in atteggiamenti negativi di
    distacco, cinismo, freddezza ed ostilità nei
    confronti degli utenti
  • 3.  ridotta realizzazione personale
  • la percezione della propria inadeguatezza e
    incompetenza nel lavoro, la caduta dellautostima
    e lattenuazione del desiderio di successo

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  • Questa definizione ha assunto molto rilievo,
    perché è alla base di uno specifico strumento
    d'indagine,
  • Maslach Burnout Inventory (MBI)
  • testato e adattato anche in versione italiana
  • (Sirigatti e Stefanile, 1993)
  • per
  • - operatori dei servizi sociosanitari
  • - educatori
  • - personale insegnante
  •  

8
  •  
  • Alcune ricerche sottolineano che il burnout si
    verifica quando certe risorse
  • - vengono a mancare o
  • - risultano inadeguate a soddisfare le
    richieste
  • - non consentono di raggiungere le
    aspettative
  • Gli esiti sono
  • - intenzione a cambiare lavoro
  • - minore coinvolgimento nellorganizzazione
  • - diminuita percezione al lavoro
  • - minore soddisfazione lavorativa.
  • Ciò significa che
  • le persone sono più sensibili alle richieste
    lavorative,
  • piuttosto che alle risorse disponibili
  •  

9
ALTRE RICERCHE EMPIRICHE SUL BURNOUT
  • Altri ricercatori, tra cui Cherniss (1980),
    descrivono il burnout come un processo articolato
    in 3 fasi
  • 1. disequilibrio fra risorse e richieste
    (stress)
  • 2.  tensione emotiva, fatica, esaurimento
    immediato, a breve ter- mine (strain)
  • 3.  cambiamenti negli atteggiamenti e nel
    comportamento, come la tendenza a trattare i
    pazienti
  • - in modo distaccato o
  • - con una preoccupazione cinica
    circa la gratificazione dei propri
  • bisogni (coping difensivo)
  •  

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  • Molti Autori sottolineano lo stress derivante
    dalla discrepanza tra
  • - le aspettative e ideali del soggetto
  • - la realtà del lavoro quotidiano
  •  
  • Lo stress può essere
  • - riconosciuto consapevolmente, oppure
  • - rimanere nascosto per lungo tempo
  • gradualmente l
    individuo comincia a
  • sentirsi emozionalmente
    esaurito e a
  • cambiare i suoi
    atteggiamenti nei con-
  • fronti del
  • - lavoro

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  • Concludendo
  • una maggiore autonomia lavorativa
  • lincremento delle proprie competenze
  • lattribuzione di importanza e di significato
    alle proprie azioni
  • la constatazione di uninfluenza di tali azioni
    sullambiente lavorativo
  • SONO LEGATI AD UNA DIMINUZIONE
  • DEI LIVELLI DI BURNOUT 

12
  • FATTORI PREDITTIVI DEL BURNOUT
  •  
  • I fattori di insorgenza del burnout sono oggetto
    di numerosi studi e seguono 3 orientamenti
    principali
  •  
  • 1. approcci di tipo individualistico
  • - sottolinea il ruolo dei processi
    intrapersonali
  • - è di tipo descrittivo
  • - tende a rilevare la discrepanza tra
    aspettative e la realtà
  • quotidiana
  •  

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  • 2. approcci di tipo interpersonale
  • considerano soprattutto le relazioni di
    squilibrio tra
  • - l'attività del "prendersi cura" e
    l'utente e
  • - le dinamiche delle relazioni sociali nel
    contesto lavorativo
  • (colleghi, superiori, altre istituzioni,
    ecc.)
  •  
  • 3. approcci organizzativi
  • In questo ambito è emerso che la qualità
    dell'organizzazione,
  • dell'ambiente di lavoro e del lavoro in sé,
    può incidere sulla
  • esperienza dello stress e sulla salute
    degli operatori

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  • I tre tipi di orientamento non si escludono a
    vicenda
  • Nelle ricerche più recenti si considera il
    burnout come un fenomeno multidimensionale, in
    cui interagiscono
  • - fattori socioambientali (relativi ad
    aspetti fisici e organizzativi del

  • luogo di lavoro) e
  • - variabili individuali (relative a
    caratteristiche motivazionali e a trat-

  • ti di personalità)
  •   
  • La situazione di burnout viene intesa come una
    strategia particolare, adottata dagli operatori
    per fronteggiare la condizione di stress
    lavorativo, dovuto a uno squilibrio tra
  • - richieste ed esigenze lavorative e
  • - risorse disponibili

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  • il burnout, quindi,
  • - non è l'intero processo di stress,
  • - ma una delle possibili modalità di risposta
    alle difficoltà del lavoro quotidiano, tipiche
    delle professioni d'aiuto
  •  
  • BURNOUT E VARIABILI DEMOGRAFICHE
  • sesso femminile, età media e maggiore
    anzianità
  • sono fattori che incidono sulle
    manifestazioni del
  •   BURNOUT E VARIABILI INDIVIDUALI
  • L'insorgenza e gli effetti del burnout sono
    legati anche ad aspetti individuali le persone
    rispondono in maniera diversa alle situa-zioni
    stressanti in rapporto a caratteristiche di
    personalità e stili di vita acquisiti.
  •  
  •  

16
STRATEGIE DI GESTIONE E DI PREVENZIONE
  • Le ricerche condotte hanno messo in
    evidenza la possibilità di individuare strategie
    di intervento efficaci, a livello di
  • - prevenzione
  • - riduzione del disagio in atto (se i
    sintomi dello stress si sono già
  • manifestati)
  •  
  • Se il burnout è visto
  • - sia come un sintomo di una sofferenza
    individuale, collegata alla
  • attività di lavoro
  • - sia come un possibile indicatore di
    inadeguatezze organizzative
  • - sia come un problema di natura sociale
  • allora occorre individuare delle indicazioni
    operative

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  • Santinello e Furlotti hanno individuato
    4 categorie generali
  • di programmi di intervento,
    sottolineando la necessità, per
  • un'organizzazione che intenda agire sul
    fronte della preven-
  • zione, di
  • - partire da un'accurata valutazione
    dei bisogni e dei problemi in-
  • dividuali e organizzativi
  • - lavorare per obiettivi e piani
  •        - promuovere la partecipazione del
    personale ai momenti decisio-
  • nali
  • (favorisce il coinvolgimento e
    consente un flusso di informazioni
  • più aperto)

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  •   
  • - agire sulla struttura dei compiti e delle
    mansioni
  • prevedere dei margini di autonomia professionale
  • varietà delle mansioni
  • attribuzione di significato al proprio lavoro
  • Sono tutti fattori incidenti sulle motivazioni
  • se accompagnati da occasioni di
  • formazione e aggiornamento
  • Necessità di realizzare un sistema di
    monitoraggio periodico con l'obiettivo di
    cogliere
  • il clima psicologico presente
  • gli atteggiamenti e le opinioni su aspetti e
    condizioni di lavoro

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  • Nella prevenzione del burnout è importante
  • la formazione degli operatori a livello di
  • formazione di base
  • interventi di formazione continua in ambito
    lavorativo
  • di supervisione.
  •  
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