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UNIVERSITA

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Title: TESINA MASTER DA EUCLIDE AD HILBERT Author * Last modified by * Created Date: 8/9/2004 8:11:49 AM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: UNIVERSITA


1
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMOMASTER
UNIVERSITARIO DI I LIVELLO
  • ANNO ACCADEMICO
  • 2003/2004

2
COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE SCIENTIFICADA
EUCLIDEAD HILBERT( levoluzione della geometria)
  • a cura di
  • GIOSUE PASSACQUALE

3
MENU INIZIALE
  • LA NATURA DELLA GEOMETRIA
  • GLI ELEMENTI DI EUCLIDE
  • LA CRISI DEI FONDAMENTI DELLA GEOMETRIA
  • I GRUNDLAGEN DER GEOMETRIE (FONDAMENTI DELLA
    GEOMETRIA)
  • DI HILBERT
  • SIGNIFICATO CULTURALE DELLA GEOMETRIA
  • BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
  • RINGRAZIAMENTI

4
LA NATURA DELLA GEOMETRIA
  • Che cosè la geometria?
  • Qual è loggetto di studio della geometria?
  • Quali sono le origini della geometria?
  • Qual è il metodo della geometria?

5
La geometria è larte di fare i ragionamenti
giusti sulle figure sbagliate.
  • Definizione ironica e paradossale, ma
    profondissima che presenta tutte le componenti
    essenziali della geometria
  • il ragionamento (logico) deduttivo
  • i ragionamenti giusti
  • lintuizione concreta
  • il riferimento alla realtà
  • le figure, che non sono il vero oggetto dello
    studio della geometria.

6
figure o immagini mentali
  • Le figure non sono il vero oggetto dello studio
    della geometria, ma un appoggio alla formazione
    di quelle immagini mentali (vero oggetto di
    studio della geometria) che sono le elaborazioni
    fantastiche con cui la nostra mente descrive le
    forme degli oggetti reali.
  • Le figure, cioè i segni, cioè i simboli, NON
    vanno letti in modo ingenuo e superficiale, MA
    vanno tradotti nei significati che noi conveniamo
    di attribuire loro, di cui noi vogliamo
    caricarli. Tutte le figure, prese come meri segni
    grafici, sono sempre sbagliate, per definizione
    ma se ci serviamo convenzionalmente di esse per
    rappresentare un particolare concetto astratto,
    allora possono essere un utile guida per i nostri
    ragionamenti logico deduttivi.

7
Le radici della geometria
  • Non vi sono dubbi che la geometria storicamente
    sia partita dalla realtà (il nome stesso
    letteralmente vuol dire misura della terra),
    pensiamo alle esigenze di agrimensori, astronomi,
    architetti, Ma, come ogni altra branca della
    matematica, dopo aver risposto ad esigenze più o
    meno pratiche, sotto la pressione della loro
    necessità, essa inevitabilmente acquista valore
    in se stessa e trascende i confini dellutilità
    pratica.

8
Il metodo ipotetico deduttivo
  • Se loggetto della geometria non è, come abbiamo
    già detto, la realtà fisica in sé ma le immagini
    mentali che ci creiamo per descriverla, allora è
    altrettanto vero che il metodo dindagine della
    geometria devessere diverso da quello del
    fisico, basato sullosservazione di un fenomeno
    (e sulla sua riproducibilità in laboratorio).
  • La costruzione del complesso edificio della
    geometria è basata sul metodo ipotetico-deduttivo
  • si fissano degli enti primitivi e degli assiomi
    che descrivono le proprietà di cui godono tali
    enti, poi, a partire da questi, si deducono nuovi
    risultati i teoremi.
  • Questi ultimi assumono valore di verità solo
    dopo essere stati dimostrati!
  • Tale metodo ebbe origine in matematica ai tempi
    di Eudosso di Cnido e si consolidò negli
    Elementidi Euclide.

9
Chi è più lungo fra T ed S? e fra i segmenti AF e
BF?
C
D
F
T
S
A
B
E
10
E adesso che ho ripulito il disegno? Mai fidarsi
delle apparenze!
F
T
S
A
B
11
Qual è il vero quadrato?
12
EUCLIDE chi?!
  • Considerata la fama degli Elementi e del loro
    autore, le notizie che abbiamo sulla vita di
    Euclide sono sorprendentemente scarse (non si sa
    neppure dove sia nato). Certo è che, intorno al
    300 a.C., insegnò matematica ad Alessandria
    dEgitto, nellaccademia nota come il MUSEO. Le
    leggende lo dipingono come uomo abbastanza
    anziano e di temperamento gentile. Ma

13
GENTILE, MA DECISO
  • Si narra che Tolomeo I, illuminato monarca che
    istituì ad Alessandria laccademia nota come il
    Museo e che chiamò tra gli altri Euclide ad
    insegnarvi matematica, abbia chiesto una facile
    introduzione alla geometria allo stesso Euclide,
    il quale, si dice, abbia fermamente replicato che
    non esiste nessuna strada regale che porti alla
    geometria
  • Evidentemente Euclide non dava molta importanza
    agli aspetti pratici della sua disciplina
    infatti si racconta che quando un allievo gli
    chiese che utilità avesse lo studio della
    geometria, Euclide si rivolse al suo schiavo
    dicendogli di dare una monetina allallievo
    perché ha bisogno di trarre guadagno da ciò che
    impara

14
STRUTTURA DEGLI ELEMENTI
15
I libri da I a VI degli Elementi
  • libro I proprietà sulle figure rettilinee
  • libro II lalgebra geometrica
  • libro III la geometria dei cerchi
  • libro IV figure inscritte e circoscritte a
    cerchi
  • libro V la teoria delle proporzioni
  • libro VI le figure simili

16
I libri da VII a IX degli Elementi
  • libro VII proprietà dei numeri interi
  • libro VIII le proporzioni continue (prog. geo.)
  • libro IX teo. su numeri quadrati, cubi, piani e
    solidi e altri teoremi sulle prog. geometriche

17
Il libro X
  • La classificazione degli incommensurabili
  • (ad es. contiene la dimostrazione
    dellirrazionalità di radice quadrata di due)

18
I libri da XI a XIII degli Elementi
  • libro XI inizia a trattare la geometria solida
  • libro XII teoremi sulle aree e i volumi (in
    particolare di fig. curvilinee e di fig.
    delimitate da superfici) e metodo di esaustione
  • libro XIII proprietà dei poligoni regolari il
    problema di come inscrivere i cinque solidi
    regolari in una sfera e non possono esistere più
    di cinque solidi (poliedri) regolari (e convessi)

19
I libri XIV a XV degli Elementi(entrambi postumi)
  • libro XIV dovuto a Ipsicle (150 a.C.)
  • libro XV alcune parti furono scritte
    probabilmente intorno al VI secolo d.C.

20
I CINQUE SOLIDI PLATONICI
  • Mentre nel piano possiamo costruire poligoni
    convessi regolari con un numero arbitrario di
    lati, è sorprendente che nello spazio
    tridimensionale sia possibile costruire solo
    cinque poliedri convessi regolari tetraedro,
    cubo (o esaedro), ottaedro, dodecaedro e
    icosaedro.

21
LE DEFINIZIONI DEGLI ELEMENTI
  • D1. Punto è ciò che non ha parti.
  • D2. Linea è lunghezza senza larghezza.
  • D3. Estremi di una linea sono i punti.
  • D4. Linea retta è quella che giace ugualmente
    rispetto ai suoi punti.
  • D5. Superficie è ciò che ha solo lunghezza e
    larghezza.
  • D6. Estremi di una superficie sono linee.
  • D7. Superficie piana è quella che giace
    ugualmente rispetto alle sue rette.

22
ALTRE DEFINIZIONI DEGLI ELEMENTI
  • D15. Cerchio è una figura piana limitata da
    ununica linea tale che tutte le linee rette
    condotte su di essa da un punto fra quelli che
    giacciono allinterno della figura sono uguali
    fra loro.
  • D16. E il punto viene detto centro del cerchio.
  • D17. Diametro del cerchio è una retta tracciata
    per il centro e limitata in entrambe le direzioni
    dalla circonferenza del cerchio, e una tale retta
    biseca anche il cerchio.
  • D23. Parallele sono quelle rette che, essendo
    nello stesso piano e venendo prolungate
    indefinitamente in entrambe le direzioni, non si
    incontrano fra loro in nessuna di queste.

23
OSSERVAZIONI ALLE DEFINIZIONI
  • OD1. E cosa significa precisamente?
  • OD2. Linea qui significa curva. Spazio ad una
    dimensione.
  • OD3. Questa def. mette chiaramente in evidenza
    che per Euclide una linea o curva ha sempre
    lunghezza finita.
  • OD4. La retta per Euclide, in accordo con la
    def.3, è il nostro segmento. Alcuni studiosi
    sostengono che tale def. sia stata suggerita
    dalla livella del muratore.
  • OD5. Spazio a due dimensioni.
  • OD17. Notare che la circonferenza non è stata
    mai definita esplicitamente.
  • OD23. In realtà la def. data riguarda due
    segmenti paralleli e non due rette.

24
LE CINQUE NOZIONI COMUNI ( O ASSIOMI )
  • A1. Cose uguali ad una medesima cosa sono uguali
    anche tra loro
  • A2. Se a cose uguali si aggiungono cose uguali,
    le somme sono uguali
  • A3. Se da cose uguali si sottraggono cose
    uguali, i resti sono uguali
  • A4. Le cose che coincidono fra loro sono uguali
    fra loro
  • A5. Il tutto è maggiore della parte.

25
I CINQUE POSTULATI ( O
RICHIESTE )
  • P1. si possa tracciare una retta da un punto
    qualsiasi ad un punto qualsiasi
  • P2. si possa prolungare indefinitamente una linea
    retta
  • P3. si possa descrivere un cerchio con un centro
    qualsiasi ed un raggio qualsiasi
  • P4. tutti gli angoli retti siano uguali tra loro
  • P5. se una retta che interseca due altre rette
    forma dalla stessa parte angoli interni
    inferiori a due angoli retti, allora le due
    rette, se prolungate indefinitamente, si
    incontrano da quella parte dove gli angoli sono
    inferiori a due retti.

26
Il postulato delle parallele
27
Differenza fra ASSIOMI e POSTULATI secondo
Aristotele
  • ASSIOMA
  • gli assiomi o nozioni comuni devono essere
    convincenti di per se stessi, sono verità comuni
    a tutte le scienze
  • (dal greco axios, degno di credibilità)
  • POSTULATO
  • i postulati sono meno evidenti e non
    presuppongono lassenso dellallievo, poiché
    riguardano soltanto la disciplina in questione
  • (dal latino postulare, richiedere)
  • I matematici moderni non fanno alcuna
  • differenza essenziale fra un assioma e un
    postulato

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PREGI DEGLI ELEMENTI
  • Sono la maggiore e più antica opera matematica
    greca che ci sia pervenuta
  • Sono il più autorevole manuale di matematica di
    tutti i tempi, la prima fonte di conoscenza
    matematica
  • Il concetto di matematica, la nozione di
    dimostrazione e lordinamento logico dei teoremi
    vennero appresi dal loro studio
  • Euclide sottolinea limportanza di dimostrare
    lesistenza delle figure prima di inserirle nella
    struttura logica della geometria
  • La scelta degli assiomi fatta da Euclide è assai
    sofisticata
  • a partire da un piccolo gruppo di assiomi riesce
    a dimostrare centinaia di teoremi alcuni dei
    quali molto profondi
  • Lassioma delle parallele è gestito con
    particolare intelligenza

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DIFETTI DEGLI ELEMENTI
  • Luso della sovrapposizione (manca una base
    logica per il concetto di moto spostando una
    figura chi ci garantisce che essa conservi tutte
    le sue proprietà?)
  • La vaghezza di alcune definizioni (vedi libroV)
  • Linutilità di alcune definizioni (punto, rette,
    superficie,)
  • Numerose definizioni, come la D17, presuppongono
    un assioma
  • Euclide usa fatti, evidenti dalle figure o
    intuitivamente veri, senza mai dimostrarli
  • Vi sono anche difetti nelle dimostrazioni alcuni
    teoremi vengono enunciati in generale ma
    dimostrati solo in casi particolari
  • I tredici libri non costituiscono un corpo
    unitario, ma sono compilazioni di opere precedenti

30
E INOLTRE
  • Se non è rigorosa la geometria non è nulla I
    metodi di Euclide non sono, per consenso quasi
    universale, eccezionali per il loro rigore.
    (Henry J. S. SMITH, 1873)
  • Quando Euclide, considerato come libro di testo,
    veniva attaccato era uso difenderlo dicendo che
    la sua eccellenza logica è trascendente, e
    consente un invalutabile esercizio al potere
    giovanile di ragionamento.
  • In realtà la forza dimostrativa di una valida
    dimostrazione sta nel non disegnare alcuna
    figura, ma molte delle dimostrazioni di Euclide
    cadono se sottoposte a questa prova. (BERTRAND
    RUSSELL, 1902)

31
  • VALIDA DIMOSTRAZIONE?
  • Dato un triangolo ABC, costruiamo la bisettrice
    CH dellangolo ACB e lasse DH del lato AB.
  • Queste due rette si intersecano in un punto H
    (vedi fig.), allora tracciamo le perpendicolari
    ai lati BC e AC uscenti dal punto H siano queste
    HE e HF rispettivamente.
  • I triangoli CFH e CEH sono uguali, perché hanno
    rispettivamente CFHCEH (ang. retti) CH in
    comune FCHECH (per ipotesi CH bisettrice di
    FCE).
  • In particolare
  • CFCE e FHEH
  • I triangoli AHF e BHE sono uguali, perché hanno
    rispettivamente AFHBEH (ang. retti) FHEH
    (preced. dim.) AHBH (per una proprietà
    dellasse di un segmento). In particolare
  • FAEB
  • Ma allora i lati CA e CB sono uguali perché
    somma di segmenti uguali
  • CACFFACEEBCB
  • Pertanto il triangolo ABC è isoscele.
  • C.V.D

C


E
F
H
x
x
A
B
D
  • FALSO TEOREMA.
  • Ogni triangolo
  • è isoscele.

32
LERA DELLE GEOMETRIE NON EUCLIDEE
  • Sebbene fossero state mosse critiche alla
    struttura logica degli Elementi di Euclide fin
    dal momento in cui vennero scritti, i difetti
    erano considerati di scarsa importanza. Fu il
    lavoro sulle Geometrie Non Euclidee(G.N.E.) a
    rendere consapevoli i matematici della reale
    importanza delle deficienze della struttura di
    Euclide, perché nel portare a termine le
    dimostrazioni dovevano essere particolarmente
    critici su ciò che stavano accetttando nelle
    G.N.E. veniva a mancare quella verità intuitiva
    (ma a volte fuorviante) dovuta al ricorso al
    disegno (ad es. il falso teorema sul triangolo).
  • Tutto ciò obbligò i matematici a dedicarsi alla
    costruzione dei fondamenti della geometria
    euclidea e di altre geometrie che potessero
    godere della stessa dignità di quella euclidea.
    Tale attività si sviluppò intensamente negli
    ultimi trentanni del XIX secolo.

33
Cenni sulle geometrie non euclidee
  • Il pensiero di Kant sulla geometria euclidea
  • Le ricerche sullassioma delle parallele
  • Lettera di Gauss a Bessel
  • Nicolaj Ivanovic Lobacevskij (il Copernico della
    geometria)
  • Janos Bolyai
  • Georg Bernhard Riemann

34
Il pensiero di Kant
  • Kant, nella Critica alla ragion pura (1781),
    sosteneva che le nostre menti sono obbligate a
    vedere il mondo esterno in un unico modo, quindi
    certi principi relativi allo spazio sono
    anteriori allesperienza. Tali principi e le loro
    conseguenze che Kant chiamava giudizi sintetici a
    priori sono quelli della geometria euclidea.

35
Lassioma delle parallele
  • Fra la fine del Settecento e linizio
    dellOttocento, cominciò a svilupparsi la critica
    ai fondamenti della geometria euclidea, con
    particolare riferimento al V postulato o delle
    parallele. Importanti risultati furono raggiunti
    da Girolamo Saccheri (1667-1733),
  • il quale convinto di aver dedotto tale
    postulato, pubblicò l Euclides ab Omni Naevo
    Vindicatus.

36
Lettera di Gauss a Bessel
  • Allinizio del XIX secolo,intorno al 1813, Karl
    Friedrich Gauss (1777-1855) cominciò a costruire
    una geometria che non ritenesse valido il V
    postulato di Euclide e in realtà si convinse che
    era logicamente coerente, ma non pubblicò mai
    unesposizione completamente deduttiva delle sue
    ricerche perché, come scrisse in una lettera a
    Bessel del 27 gennaio 1829, temeva le strida dei
    beoti

37
Nicolaj Ivanovic Lobacevskij (il Copernico della
geometria)
  • Lobacevskij (1793-1856), russo, fu il primo
    matematico a fare il passo rivoluzionario di
    pubblicare, nel 1829, sulla Gazzetta di Kazan, il
    saggio Sui principi della Geometria, in cui
    espone una nuova geometria, costruita
    specificamente su unipotesi in diretta
    contraddizione con il postulato delle parallele
    (geometria iperbolica)
  • per un punto P esterno ad una retta r si può
    tracciare nello stesso piano più di una retta
    parallela ad r.

38
Janos Bolyai
  • Bolyai (1802-1860) era un ufficiale ungherese e
    figlio di un insegnante di matematica in una
    città di provincia, tale Wolfgang Bolyai, tra
    laltro amico di Gauss, che aveva dedicato tutta
    la sua vita ai tentativi di dimostrare il
    postulato delle parallele. Il lavoro di Bolyai
    sulla geometria non euclidea (La scienza dello
    spazio assoluto) fu pubblicato solo nel 1832 in
    appendice ad un libro del padre, benchè rechi una
    licenza di stampa datata 1829, lo stesso anno in
    cui Lobacevskij pubblicò il suo. Lipotesi di
    Bolyai era leggermente differente da quella del
    collega russo (ma sempre geometria iperbolica)
  • nello stesso piano, per un punto P esterno ad
    una retta r esistono infinite rette parallele ad
    r.

39
Georg Bernahrd Riemann
  • Riemann (1826-1866) nonostante origini molto
    modeste riuscì ad ottenere uneducazione di
    ottimo livello, prima a Berlino e poi a Gottinga.
    Le geometrie di Riemann sono non euclidee in un
    senso molto più vasto di quelle di Lobacevskij e
    Bolyai. Secondo Riemann la geometria dovrebbe
    parlare solo di ennuple ordinate che vengono
    raggruppate secondo certe regole luso attuale
    del nome di Riemann, limitatamente alla geometria
    non euclidea ellittica, non dà pieno
    riconoscimento al radicale mutamento introdotto
    nel pensiero geometrico dalla sua lezione,
    Habilitationsvortrag, per il conseguimento del
    titolo di Privatdozent tenuta nel 1854 alla
    facoltà di Gottinga e successivamente
    pubblicata nel 1868 con il titolo Sulle ipotesi
    che stanno alla base della geometria.

40
Gauss, Lobacevskij, Bolyai e Riemann
41
PRINCIPALI PROTAGONISTI DELLA RIFONDAZIONE
  • Moritz PASCH (1843-1930) Lezioni sulla nuova
    geometria, 1882.
  • Giuseppe PEANO (1858-1932) Principii di
    geometria, 1889
  • Giuseppe VERONESE (1854-1917) Fondamenti di
    geometria, 1891
  • David HILBERT (1862-1943) Grundlagen der
    geometrie, 1899

42
MORITZ PASCH
  • Moritz PASCH (1843-1930) fu il primo a dare
    contributi fondamentali alla fondazione della
    geometria famoso un suo assioma. Nelle sue
    Vorlesungen dice Se la geometria deve diventare
    una scienza genuinamente deduttiva, è essenziale
    che il modo in cui sono fatte le inferenze sia
    del tutto indipendente dal significato dei
    concetti geometrici, e anche dai disegni.

43
GIUSEPPE PEANO
  • Giuseppe PEANO (1858-1932) nei suoi Principii di
    geometria (1889), propose un insieme di assiomi
    per la geometria euclidea. Anchegli mise in
    evidenza che gli elementi fondamentali non sono
    definiti ed enunciò il principio secondo il quale
    ci devono essere meno concetti indefiniti
    possibili. Egli usò punti, segmenti e moti.

44
GIUSEPPE VERONESE
  • Giuseppe VERONESE (1854-1917) Fondamenti di
    geometria (1891), egli usò come elementi
    indefiniti rette, segmenti e congruenze di
    segmenti. Inoltre fu autore di diverse geometrie
    non archimedee.

45
HILBERT chi?!
  • David Hilbert (1862-1943), matematico tedesco
    nato a Konigsberg, molti lo considerano il più
    grande matematico del suo tempo soprattutto per
    limportanza da lui data allidea di struttura.
  • I pregi dei Grundlagen
  • La curva di Hilbert
  • I 23 problemi di Hilbert
  • Grundlagen der Geometrie

46
I SETTE PONTI DI KONIGSBERG
  • Esiste una passeggiata che permetta di
    attraversare tutti i 7 ponti di Konigsberg
    passando su ognuno di essi UNA ED UNA SOLA volta?
    (soluzione)
  • Si può partire da una delle 4 zone ( nord, sud,
    isola A, isola B) ma non stando già su uno dei
    ponti. Nella fig. a fianco è descritto un
    percorso che parte dallisola B e termina nella
    zona sud.

47
Soluzione problema dei 7 ponti
  • Definiamo zona di passaggio una zona toccata da
    un numero pari di ponti e zona non di passaggio
    una zona toccata da un numero dispari di ponti.
  • Se vogliamo realizzare una passeggiata che
    attraversi ogni ponte una ed una sola volta
    possono esserci al più due zone non di
    passaggio una di partenza e una di arrivo.
  • Contiamo quanti ponti toccano ogni zona 5
    lisola A e 3 tutte le altre zone.
  • Quindi abbiamo 4 zone non di passaggio
    TROPPE!!!

48
Altri problemi simili ai 7 ponti
  • Sapete trovare un modo per disegnare la casetta
    qui a fianco senza mai staccare la matita dal
    foglio?
  • E la busta chiusa qui a fianco?
  • E se la apriamo?
  • SOLUZIONI

49
SOLUZIONI
  • Ci sono esattamente due zone non di passaggio
    A (da cui escono 3 linee) e B (da cui ne escono
    5)
  • Anche qui 2 zone non di passaggio (i 2 vertici
    in alto del rettangolo)
  • Nella busta aperta tutti i punti sono zone di
    passaggio, quindi anche in questo caso esiste
    una soluzione

50
Hilbert fu preferito ad altri perché
  • Rappresenta il sistema di assiomi per la
    geometria (proiettiva) più semplice per i suoi
    concetti e per i suoi enunciati, ed è più vicino
    di altri a quello di Euclide
  • A partire dai suoi assiomi Hilbert dimostrò
    alcuni teoremi fondamentali della geometria
    euclidea (altri mostrarono che tutta la geom.
    Euclidea discende dagli assiomi)
  • Hilbert dimostrò che tutti gli assiomi di un
    certo gruppo non possono essere dedotti dagli
    assiomi degli altri quattro gruppi (problema
    dellindipendenza)
  • Una delle caratteristiche più belle degli assiomi
    di Hilbert è che gli assiomi per la geometria non
    euclidea iperbolica si ottengono immediatamente
    sostituendo lassioma euclideo delle parallele
    con lassioma di Lobatchevsky-Bolyai, tutti gli
    altri assiomi del sistema di Hilbert restano
    invariati.
  • Per ottenere gli assiomi per la geometria non
    euclidea ellittica, oltre ad abbandonare
    lassioma euclideo delle parallele in favore
    dellassioma di Riemann, si devono cambiare anche
    altri assiomi.

51
LA CURVA DI HILBERT"
  • Il nome di Hilbert è legato a una semplice curva
    che riempie lo spazio. Essa viene generata
    continuando allinfinito il seguente processo
    suddividiamo un quadrato unitario in 4 quadrati
    uguali e congiungiamo i loro punti centrali con
    una linea spezzata aperta formata da 3 segmenti
    ora dividiamo ogni quadratino in altri 4 quadrati
    uguali e congiungiamo i centri dei 16 quadrati
    così ottenuti con una nuova linea spezzata e
    così via allinfinito. La curva di Hilbert è il
    limite delle successive curve poligonali
    costruite ad ogni passo.

52
La costruzione della curva di Hilbert 1
53
La costruzione della curva di Hilbert 2
54
con un segmento ti copro un quadrato
  • La curva di Hilbert fornì un altro esempio di
    applicazio-ne continua di un segmento in un
    quadrato infatti, poiché sia i sottoquadrati che
    le parti del segmento unitario si contraggono ad
    un punto al procedere della suddivisione,
    possiamo vedere intuitivamente che ad ogni punto
    del segmento unitario corrisponde un punto del
    quadrato.

55
Altre curve fastidiose
  • La curva di Giuseppe Peano (1858-1932)
  • Il fiocco di neve di HelgeVon Koch (1870-1924)

56
La curva di Peano
57
La curva di Von Koch
58
I 23 PROBLEMI DI HILBERT
  • Hilbert viaggiò molto, specialmente per
    partecipare ai congressi internazionali di
    matematica, che sono diventati caratteristici nel
    XX secolo. Il primo congresso ufficiale di
    matematica fu tenuto a Zurigo nel 1893, il
    secondo a Parigi nel 1900, e da allora in poi si
    sono ripetuti più o meno regolarmente ogni 4
    anni. A quello di Parigi, Hilbert, che era già un
    professore famoso a Gottinga, presentò una
    relazione in cui proponeva 23 problemi che a suo
    giudizio sarebbero stati o avrebbero dovuto
    essere quelli che maggiormente avrebbero
    impegnato lattenzione dei matematici del XX
    secolo.

59
La matematica è una scienza viva!
  • Se vogliamo farci unidea del probabile sviluppo
    della conoscenza matematica nellimmediato
    futuro, dobbiamo passare in rassegna davanti alla
    nostra mente le questioni irrisolte e guardare ai
    problemi che la scienza moderna ha di fronte e la
    cui soluzione ci aspettiamo dal futuro.
  • I problemi proposti da Hilbert interessavano la
    topologia, le equazioni differenziali, il
    calcolo delle variazioni, la struttura del
    continuo dei numeri reali, gli assiomi
    dellaritmetica e altre branche della matematica.
    Circa metà di essi sono rimasti irrisolti, anche
    perché la matematica si è sviluppata in parecchie
    direzioni che non erano state minimamente
    anticipate nel 1900.
  • Fin tanto che una disciplina scientifica
    presenta una grande quantità di problemi, essa
    continua ad essere viva.

60
STRUTTURA DEI GRUNDLAGEN
61
I GRUNDLAGEN IN SINTESI
  • Hilbert apre i Grundlagen con la seguente frase
    di Kant Ogni conoscenza umana parte da
    intuizioni, procede attraverso concetti e culmina
    in idee
  • subito dopo elenca i concetti indefiniti
  • punto, retta, piano, giacere su, stare fra,
    congruenza di coppie di punti e congruenza di
    angoli
  • poi presenta il suo sistema di assiomi che
    riunisce in un solo insieme la geometria
    euclidea piana e solida.
  • Gli assiomi sono suddivisi in 5 gruppi
  • assiomi di connessione, assiomi di ordinamento,
    assiomi di congruenza, assioma delle parallele e
    assiomi di continuità.

62
tavoli, sedie e boccali di birra
  • Secondo Hilbert, non è necessario assegnare alcun
    significato esplicito ai concetti indefiniti.
    Questi elementi, punto, retta, piano ed altri,
    potrebbero essere sostituiti, come disse Hilbert
    stesso, da TAVOLI, SEDIE, BOCCALI DI BIRRA e
    da altri oggetti. Gli assiomi non sono verità
    evidenti in sé, ma devono essere considerati
    arbitrari, anche se, di fatto, sono suggeriti
    dallesperienza

63
GLI 8 ASSIOMI DI CONNESSIONE (o di incidenza)
  1. Per ogni coppia di punti A e B, esiste una retta
    a che giace su A e B
  2. Per ogni coppia di punti A e B, esiste al più una
    retta a che giace su A e B
  3. Su ogni retta ci sono almeno due punti. Esistono
    almeno tre punti che non giacciono su una retta
  4. Per ogni terna di punti A, B, C che non giacciono
    su una retta, esiste un piano a che giace su
    questi tre punti. Su ogni piano cè almeno un
    punto
  5. Per ogni terna di punti non allineati A, B, C
    esiste non più di un piano che li contiene
  6. Se due punti di una retta a giacciono su un piano
    a, allora ogni punto sulla retta giace su a
  7. Se due piani a e ß hanno un punto A in comune,
    allora hanno almeno un altro punto B in comune
  8. Esistono almeno quattro punti che non giacciono
    sullo stesso piano

64
I 4 ASSIOMI DI ORDINAMENTO
  • Se un punto B giace fra i punti A e C, allora A,
    B, C sono tre punti diversi su una retta e
    inoltre B giace anche fra C e A
  • Per ogni coppia di punti A e C esiste almeno un
    punto B sulla retta AC tale che C giace fra A e B
  • Fra tre punti qualsiasi su una retta non più di
    uno giace fra gli altri due
  • DEF. Siano A e B due punti su una retta a, la
    coppia di punti A, B oppure B, A è detta SEGMENTO
    AB. I punti fra A e B sono detti punti del
    segmento AB o interni al segmento AB. A e B sono
    detti estremi del segmento. Si dice che sono
    esterni al segmento tutti gli altri punti della
    retta a.
  • (Assioma di Pasch) Siano A, B, C tre punti che
    non giacciono su una retta e sia a una retta
    qualsiasi nel piano di A, B, C che non passa per
    A, B e C. Se a passa per un punto del segmento
    AB, allora deve passare anche per un punto del
    segmento AC o per un punto del segmento BC

65
I 5 ASSIOMI DI CONGRUENZA
  • Se A, B sono due punti di una retta a e A è un
    punto di a o di unaltra retta a, allora su un
    lato fissato (definito in precedenza) di A sulla
    retta a si può trovare un punto B tale che il
    segmento AB sia congruente al segmento AB.
  • In simboli AB AB
  • Se AB e AB sono congruenti ad AB, allora AB
    AB
  • Siano AB e BC due segmenti su una retta a privi
    di punti interni comuni, e siano AB e BC
    segmenti su una retta a privi di punti interni
    comuni.
  • Se AB AB e BC BC, allora AC AC
  • Supponiamo che langolo lt(h,k) giaccia su un
    piano a e che la retta a giaccia su un piano a.
    Sia fissato un lato di a su a. Sia h un
    raggio di a che emana da un punto O. Allora in
    a esiste uno ed un solo raggio k tale che
    langolo lt(h,k) è congruente allangolo lt(h ,k)
    e tale che tutti i punti interni di lt(h,k)
    giacciano su un lato fissato di a in simboli
    lt(h,k) lt(h,k). Inoltre
    ogni angolo è congruente a se stesso.
  • Se per due triangoli ABC e ABC si ha che AB
    AB, AC AC e gli angoli ltBAC ltBAC
    allora anche gli angoli ltABC ltABC

66
LASSIOMA DELLE PARALLELE
  • Sia a una retta e A un punto non di a.
  • Allora nel piano di a e A esiste al più una
    retta per A che non incontra a.
  • OSS. Lesistenza di almeno una retta per A che
    non interseca a può essere dimostrata e quindi
    non è necessaria in questo assioma

67
I 2 ASSIOMI DI CONTINUITA
  • (Assioma di Archimede)
  • Se AB e CD sono due segmenti qualsiasi, allora
    esiste sulla retta AB una famiglia di punti A1,
    A2, An tali che i segmenti
  • AA1, A1A2, An-1An sono congruenti a CD
  • e tali che B giace fra A e An .
  • (Assioma di completezza lineare)
  • I punti di una retta formano una collezione di
    punti che, soddisfacendo gli assiomi di
    connessione, di ordinamento, di congruenza e di
    Archimede, non possono essere estesi ad una
    collezione più grande che continui a soddisfare
    gli stessi assiomi.

68
A
B
C
  • Primo assioma di ordinamento
  • Secondo assioma di ordinamento
  • Assioma di Pasch

A
B
C
C
a
B
A
69
A
B
C
a
  • Terzo assioma di congruenza
  • Assioma delle parallele
  • Assioma di Archimede

C
B
A
a
A
a
A
A1
An
B
A2
An-1
C
D
70
Il significato culturale della geometria
  • La geometria è stata al centro di momenti
    cruciali per lo sviluppo della scienza, anzi
    della civiltà occidentale
  • di più essa ne è stata spesso il motore.
    Francesco Speranza
  • Purtroppo la divisione delle due culture
    (scientifica e umanistica) è stata
    particolarmente nociva per la matematica e per la
    filosofia che costituivano fino allinizio
    dellOttocento una cerniera fra le due visioni
    del mondo. La matematica è stata percepita
    dallopinione pubblica principalmente (se non
    esclusivamente) come strumento di calcolo,
    perdendo così gran parte del suo fascino.
  • Non è raro trovare in qualche popolare talk-show
    televisivo importanti ed affermati personaggi del
    mondo della politica, della medicina o dello
    spettacolo che si vantano di aver raggiunto la
    loro posizione sociale senza aver mai capito
    nulla di matematica.
  • Ma allora la tesi di Speranza ricordata poco
    sopra è falsa? E se invece è vera, dove possiamo
    trovare argomenti che la sostengano?

71
GEOMETRIA E CULTURA(solo alcuni esempi)
  • Geometria e filosofia
  • Geometria ed epistemologia
  • Geometria ed arte

72
Rapporto geometria-filosofia
  • La crisi delle grandezze incommensurabli, viene
    liquidata come un problema tecnico
    linadeguatezza della matematica greca, e ci si
    addentra in un mare di calcoli prevalentemente
    senza interesse culturale
  • (i radicali).
  • Basterebbe sottolineare che questa crisi
    sconvolse lidea del mondo per i platonici
    (insieme finito di punti-atomi) e soprattutto,
    mettendo in crisi quello che i sensi sembravano
    asserire in modo incontrovertibile, portò i
    pensatori greci allidea che solo la ragione può
    condurre alla vera conoscenza nascita
    dellidealismo.

73
Rapporto tra geom. non euclideee nuovo
razionalismo
  • Lidea di introdurre elementi di geom. non
    euclidea nei programmi della scuola superiore è
    ottima, ma cè il rischio che , invece di
    sviluppare le idee più profonde scaturite dalla
    rivoluzione non euclidea, ci si limiti a
    dimostrare qualche ulteriore teorema magari
    accompagnato da alcune sparse notizie storiche.
  • I principali aspetti epistemologici da mettere in
    risalto dovrebbero essere il superamento della
    vecchia concezione della geometria la
    possibilità di pensare per modelli la doppia
    natura della geometria scienza empirica e
    scienza astratta (descrittrice della realtà e
    ideatrice di strutture astratte)
  • il nuovo razionalismo non può svilupparsi se non
    in stretta interazione con il pensiero
    scientifico e poiché il pensiero scientifico si
    trasforma, anche il nuovo razionalismo non può
    pretendere in alcun momento di aver trovato la
    soluzione definitiva ai problemi
    epistemologici.(Gonseth, 1937)

74
Modelli di Geometrie Non Euclidee
  • Modello di Poincarè, geom iperbolica
  • Modello di geometria ellittica
  • Modello di
  • geometria
  • iperbolica

75
Modello di Poincaré
  • È un modello per la geometria iperbolica piana
  • il piano è un cerchio
  • le rette sono archi di cerchio (interni al
    cerchio fissato, che lo tagliano ortogonalmente)
    e le rette per il suo centro.
  • Data una retta r ed un punto P che non le
    appartiene, esistono infinite rette passanti per
    P e parallele ad r.

76
Le rotte aeree sono archi di cerchi massimi
  • È un modello per la geometria ellittica
  • il piano è la superficie di una sfera
  • le rette sono cerchi massimi sulla sfera ( ad
    esempio lequatore e i meridiani terrestri)
  • Data una retta r ed un punto P che non le
    appartiene, non esiste alcuna retta passante per
    P e parallela ad r.

77
Rapporto geometria-arte
  • LeonBattista Alberti (1435) e Piero della
    Francesca (1478) Albrecht Durer (1525)
    anticipano di circa 200 anni la geometria
    proiettiva e con linvenzione della prospettiva e
    del punto di fuga sconfiggono lhorror infiniti
    dei greci
  • A lato Flagellazionedi Cristo, di Piero della
    Francesca(Galleria Nazionale delle Marche,
    Urbino) e Creazione meccanica dellimmagine
    prospettica, di Albrecht Durer

78
geometria e arteMAURITS CORNELIS ESCHER
79
(No Transcript)
80
(No Transcript)
81
(No Transcript)
82
(No Transcript)
83
Gruppi di trasformazioni inMAURITS CORNELIS
ESCHER
84
Gruppi di trasformazioni nellARTE ARABA
85
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
  • Carl B. BOYER, Storia della matematica, Arnoldo
    Mondadori Editore
  • Morris KLINE, Storia del pensiero matematico,
    Biblioteca Einaudi
  • Francesco SPERANZA, Scritti di epistemologia
    della matematica, Pitagora Editrice Bologna
  • R. COURANT e H. ROBBINS, Che cosè la
    matematica?, Serie Scientifica, Bollati
    Boringhieri
  • A.D. ALEKSANDROV, A.N. KOLMOGOROV, M.A.
    LAVRENTEV, Le matematiche, Serie Scientifica,
    Bollati Boringhieri
  • Nikolaj LOBACEVSKIJ, Nuovi principi della
    geometria (con una teoria completa delle
    parallele), Serie Scientifica, Bollati
    Boringhieri
  • Bernhard RIEMANN, Sulle ipotesi che stanno alla
    base della geometria, Serie Scientifica, Bollati
    Boringhieri
  • Emma CASTELNUOVO, Pentole, ombre, formiche (in
    viaggio con la matematica), La Nuova Italia
  • M.C. ESCHER, Grafica e disegni, Taschen

86
RINGRAZIO
  • Anna, Giorgia e Riccardo per la loro pazienza nei
    miei confronti e per lamore che sempre mi
    donano
  • Laura per avermi trasmesso la passione per la
    ricerca e il desiderio di capire
  • Il Prof. Eugeni e la Prof.ssa Ghiraldini per
    avermi dato loccasione di realizzare questo
    lavoro.
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