Title: Presentazione di PowerPoint
1Gianfranco Purpura
Genesi delle consuetudini marittime mediterranee
Ostia. Operazioni di carico di grano in una
piccola nave mercantile (Isis Geminiana) alla
presenza dellexercitor, del mensor (forse
Abascantus) e del magister Farnaces. Receptum
nautarum con ceirejmbolon D. 4, 9, 1, 3
(Ulpiano)
2- Lex Rhodia
-
- Si trattava di una leggendaria codificazione,
frutto di uninvenzione dei giuristi classici? - o di una autentica legge di Rodi riguardante
soltanto lavaria? - o di una codificazione di usanze marittime e
mercantili varie, alle quali i Rodii dal III sec.
a. C. avrebbero offerto tutela? - o di una legge rodia concernente i dazi doganali
- ed incidentalmente il getto?
3Edizione Ashburner del Nomos Rhodion
Nautikos. (VII sec. d. C.)
4- Antiche consuetudini
- marittime mediterranee
- Diritto di naufragio (ius naufragii)
- Diritti di rappresaglia (suvlai)
- Diritto dasilo (asylum, asuliva)
- Dazi doganali (portoria, ejllimevnia)
5D. 47, 9, 10 (Ulpiano, De officio proconsulis)
Ne piscatores nocte lumine ostenso fallant
navigantes, quasi in portum aliquem delaturi,
eoque modo in periculum naves et qui in eis sunt
deducant sibique execrandam praedam parent,
praesides provinciae religiosa constantia
efficiant
I governatori della provincia provvedano con
attenta costanza affinchè i pescatori di notte
non ingannino i naviganti con lostentare una
luce, come se potesse condurre in qualche porto
e in tal modo indurre in pericolo le navi e
coloro che vi sono imbarcati, procacciandosi una
preda esecranda.
6 Symbolon con iscrizione etrusca
retrograda Araz Silqetenas Spurianas Roma VII/V
I sec. a.C.
7Montlaurès (Museo di Narbona)
Symbolon in corallo
Symbolon da Monte Iato (Palermo)
8Tessera di ospitalità. II sec a. C.
Kleistovj limhvn a Cesarea (Israele), grande
porto commerciale costruito nel I sec. d. C. da
Erode, il Grande
9Rinvenimento di due navi fenicie dellVIII sec.
a.C. al largo di Ascalona (Israele)
10Anello doro spezzato dal relitto di Ulu Burun.
XIV sec. a.C.
Tavoletta scrittoria con incisioni trasversali
per agevolare laderenza del sovrastante strato
di cera
11Reperti dal relitto di Ulu Burun. XIV sec. a. C.
12Anfore capovolte in un magazzino della
città tracia di Mesembria. IV/III sec. a.C.
Nellaccordo tra il re pontico Sadala e la città
di Mesembria, riferito in unepigrafe del 280/270
a.C., sembra che la rinuncia alle pretese sui
relitti e sulle navi si accompagni al versamento
di unindennità concordata di volta in volta sul
valore, una sorta di riscatto
13Cauno
Rodi
Le rotte del Mediterraneo antico erano
determinate dai venti prevalenti. Rodi si
trovava in posizione centrale.
14Il relitto del Titanic
Affondato nel 1912, si trova a circa 400 miglia
a sud-est di Terranova, ad oltre 4000 metri di
profondità
15Littera Florentina. Titolo de lege Rhodia de
iactu (D. 14, 2)
16D. 14, 2, 1 (Paolo, libro secundo Sententiarum)
D. 14, 2, 1 De lege Rhodia de iactu Paulus libro
secundo sententiarum. Lege Rhodia cavetur, ut, si
levandae navis gratia iactus mercium factus est,
omnium contributione sarciatur quod pro omnibus
datum est.
Nella Legge Rodia si stabilisce che, se è stato
fatto il getto delle merci in mare per
alleggerire la nave, si risarcisca con la
contribuzione di tutti ciò che è stato dato per
il vantaggio di tutti
17D. 14, 2, 2, 5 Paolo, libro 34 ad edictum.
Servorum quoque qui in mare perierunt non magis
aestimatio facienda est, quam qui si aegri in
nave decesserint aut aliqui se praecipitaverint.
Non si da luogo a stima del valore per la
contribuzione in caso di schiavi morti in mare,
sia che fossero morti per malattia nella nave, o
si fossero lanciati da se stessi in mare.
D. 14, 2, 10 Labeo libro primo pithanon a Paulo
epitomatorum. Si vehenda mancipia conduxisti, pro
eo mancipio, quod in nave mortuum est, vectura
tibi non debetur
Se ti sei impegnato a trasportare schiavi, per
quello schiavo che è morto in nave, non ti
spetta compenso per il trasporto
18D. 14, 2, 8 (Giuliano libro secundo ex Minicio)
Qui levandaltegt navis gratia res aliquas
proiciunt, non hanc mentem habent, ut eas pro
derelicto habeant, quippe si invenerint eas,
ablaturos et, si suspicati fuerint, in quem locum
eiectae sunt, requisituros ut perinde sint, ac
si quis onere pressus in viam rem abiecerit mox
cum aliis reversurus, ut eandem auferret.
Coloro che lanciano alcune cose per alleggerire
la nave non hanno il proposito di abbandonarle
senza dubbio se le trovano le portino via e se
hanno il sospetto in qual luogo siano state
gettate le requisiscano come daltra parte
avviene se qualcuno oppresso per la via da un
fardello lo deponga per tornare subito con altri
per prenderlo.
19 D. 41, 2, 21, 1 e 2 (Giavoleno, l. 7 ex
Cassio) Quod ex naufragio expulsum est, usucapi
non potest, quoniam non est in derelicto, sed in
deperdito. Idem iuris esse existimo in his rebus,
quae iactae sunt quoniam non potest videri id pro
derelicto habitum, quod salutis causa interim
dimissum est.
Ciò che fu espulso dal naufragio, non può essere
usucapito, poichè non è abbandonato, ma perduto.
Pari condizione giuridica ritengo competa alle
cose gettate dalla nave poichè non può
considerarsi abbandonato ciò che per necessità
viene momentaneamente allontanato.
- Res derelictae res nullius occupabili
- Res deperditae del dominus inoccupabili
relitto galleggiante
20Epigrafe di Ostia del corpus dei locali
urinatores. I sec. d.C.
21Madrague de Giens (Francia). Relitto del I sec.
a.C. dal quale antichi urinatores hanno
recuperato anfore, abbandonando ciottoli di fiume
utilizzati per la discesa sul fondale
22D. 14, 2, 9 Volusius Maecianus ex lege
Rhodia. J Ajxivwsi? Eujdaivmono? Nikomhdevw?
pro? Ajntwnivnon basilea Kuvrie basileu
Ajntwnine, naufravgion poihvsante? ejn th/
Ijkariva/ dihrpavghmen ujpo tw dhmosivwn twn
tav? Kuklavvvvvvda? nhvso? oijkouvntwn.
Ajntwnivno? ei\pen Eujdaivmoni ejgw men tou
kovsmou kuvrio? oJ de novmo? th? qalavssh?.
Tw/ novmw/ twn JRodivwn krinevsqw tw/
nautikw/, ejn oi? mhv ti? twn h\meterwn
aujtw// novmo? ejnantioutai touto de aujto
kai oJ qeiovtato? Augousto? ekrinen.
Petizione di Eudemone di Nicomedia allimperatore
Antonino. Signor imperatore Antonino avendo
fatto naufragio in Icaria siamo stati spogliati
dai pubblicani delle Cicladi. Antonino dice ad
Eudemone io sono il signore del mondo, la legge
del mare. Si giudichi in base alla legge nautica
dei Rodii, in quanto non contrasti con le
nostre. Così giudicò anche il Divino Augusto.
23E 18 F 4 Nulla sarà riscosso per tutte le
imbarcazioni straniere che ripiegano o cercano
rifugio o svernano o trasformano qualcosa o
restaurano qualche parte o sostituiscono qualcosa
o anche parte delle restanti attrezzature
dellimbarcazione che sono inutilizzabili o per
le cose a loro mancanti delle quali potrebbero
ciascuno di loro avere (bisogno) o in
allestimento per la navigazione o per alcuna
scialuppa costruita
Ufficio doganale a Cauno, piccolo porto
commerciale rodio. I sec. d.C.
24Tertulliano, Adversus Marcionem, 3, 6, 2. Atque
ita coacta est cum Iudaico errore sociari et ab
eo argumentationem sibi struere, quasi Iudaei,
certi et ipsi alienum fuisse qui venit, non modo
respuerint eum ut extraneum verum et
interfecerint eum ut adversarium, agnituri sine
dubio et omni officio religionis prosecuturi, si
ipsorum fuisset. Scilicet nauclero illi non
quidem Rhodia lex, sed Pontica caverat, errare
Iudaeos in Christum suum non potuisse, quando, et
si nihil tale praedicatum in illos inveniretur,
vel sola utique humana condicio deceptui obnoxia
persuasisset Iudaeos errare potuisse, qua
homines, nec statim praeiudicium sumendum de
sententia eorum, quos credibile fuerit errasse.
Sintende che quellarmatore non si atteneva
alla legge Rodia, ma alla Pontica
25Colonna nel porto di Rodi con il celebre testo di
Paolo (D. 14, 2, 1)
Il porto di Rodi nel XVI sec.
26D. 14, 2, 1 De lege Rhodia de iactu Paulus libro
secundo sententiarum. Lege Rhodia cavetur, ut, si
levandae navis gratia iactus mercium factus est,
omnium contributione sarciatur quod pro omnibus
datum est.
27Gianfranco Purpura
Genesi delle consuetudini marittime mediterranee
Explicit