Il controllo delle vie aeree in emergenza - PowerPoint PPT Presentation

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Il controllo delle vie aeree in emergenza

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... III tentativo con mandrino luminoso Sellick no Che fare ? no CRICO-TIROTOMIA INTUBAZIONE OROTRACHEALE Il paziente reattivo non tollera la laringoscopia e si ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Il controllo delle vie aeree in emergenza


1
Il controllo delle vie aeree in emergenza A.Monti
2
OBIETTIVI
  • Scopi controllo vie aeree
  • Intubazione orotracheale
  • Intubazione tracheale difficile
  • Presidi sovraglottici
  • Cricotiroidotomia

3
  • Perché è importante il controllo delle vie aeree
  • Protezione dalla inalazione polmonare
  • Garantire adeguata ossigenazione (apporto O2) e
    ventilazione (eliminazione CO2)

4
  • MANOVRE/PRESIDI DI BASE
  • apertura bocca e iperestensione del
    capo/sublussazione mandibola con capo in asse
    se traumatizzato
  • cannula oro faringea
  • cannula rinofaringea

5
Cannula oro-faringea
  • Tollerata solo in casi di coma profondo con
    completa assenza riflessi delle vie aeree, pena
    la stimolazione del vomito, tosse (incremento
    pressione intracranica nei traumatizzati)

6
Cannula rino-faringea
  • Utile come presidio ponte
  • Utile in caso di trisma da ipossiemia
  • Poche controindicazioni assolute(es.gravi lesioni
    massiccio faciale, bambino) e relative (frattura
    base cranica

7
CANNULA RINO-FARINGEA

8
  • PRESIDI AVANZATI
  • Tubo tracheale
  • Tubo laringeo
  • Cricotiroidotomia con cricotireotomo di Patil
  • Cricotiroidotomia con ago 14G o sistema di
    Ravussine

9
Tubo tracheale
10
  • Intubazione orotracheale
  • O2 100
  • Prevenzione della inalazione
  • Aspirazione tracheale
  • Ventilazione ottimale
  • Somministrazione di farmaci

11
Quando intubare?1.Tutti i pz con problemi di
A2. Tutti i pazienti gravemente ipossici
SpO2 lt 85 90 in O2 (maschera e reservoir)
3.Tutti i pazienti con GCS ? 8
12
Lintubazione tracheale deve essere sempre
preceduta dallossigenazione del
paziente. Lossigenazione va mantenuta durante i
vari tentativi di intubazione prolungati.
13
(No Transcript)
14
Laringoscopi
15
(No Transcript)
16
A. I tre assi (buccale, faringeo e
laringeo) B. Allineamento dellasse larin-
geo e dellasse faringeo C. Allineamento dei 3
assi
17
Intubazione tracheale per via orale con lama
curva di Macintosh 1. ugola 2. epiglottide 3.
orificio della glottide 4. corde vocali
18
(No Transcript)
19
Lintubazione difficile
20
  • Algoritmo dellintubazione difficile

I e IItentativo con mandrino ( eventuale
B.U.R.P.)
IOT (prevista e/o non) difficile
no
Sellick
no
Che fare ?
III tentativo con mandrino luminoso
Pz ventilabile in maschera? Tempi di
ospedalizzazione brevi?
  • cannula rino/orofaringea
  • ventilazione M-P

no
Esperto nellutilizzo dei presidi sovraglottici
? (Tubo Laringeo)

no
Utilizza presidi sovraglottici (max 3 tentativi)
CRICO-TIROTOMIA
no
B
Successo?

21
Intubazione difficile Per intubazione difficile
si intende una procedura che sia stata
caratterizzata da una laringoscopia difficile (3
e 4) o abbia richiesto almeno 4 tentativi o più
di 5 minuti per la sua esecuzione
indipendentemente dal grado di esperienza
dellanestesista SIAARTI
22
(No Transcript)
23
(No Transcript)
24
(No Transcript)
25
(No Transcript)
26
Scala di Cormack e Lehane
27
  • Algoritmo dellintubazione difficile

I e IItentativo con mandrino ( eventuale
B.U.R.P.)
IOT (prevista e/o non) difficile
no
Sellick
no
Che fare ?
III tentativo con mandrino luminoso
Pz ventilabile in maschera? Tempi di
ospedalizzazione brevi?
  • cannula rino/orofaringea
  • ventilazione M-P

no
Esperto nellutilizzo dei presidi sovraglottici
? (Tubo Laringeo)

no
Utilizza presidi sovraglottici (max 3 tentativi)
CRICO-TIROTOMIA
no
B
Successo?

28
INTUBAZIONE OROTRACHEALE Il paziente reattivo non
tollera la laringoscopia e si oppone alla manovra
29
  • FARMACI ADIUVANTI LINTUBAZIONE
  • Benzodiazepine
  • diazepam
  • midazolam
  • Fentanyl
  • Barbiturico (TPS)
  • Ketamina
  • Propofol

30
SEDATIVI e ANALGESICI
Midazolam (Ipnovel fiale da 15 mg/3ml) dopo la
somministrazione lazione sedativa si manifesta
entro 2-3 e dà unamnesia anterograda di 1-1.5
ore. Lemivita di distribuzione è di 4-30,
lemivita di eliminazione è di 1,5-3
ore Fentanyl (Fentanest fiale da 100mcg/2ml)
leffetto analgesico compare dopo 2-3 e persiste
per 30 . Lemivita è di circa 3 ore e mezza.
31
IPNOTICI
  • Ketanest (50mg/2 ml), diprivan (200mg/20
    ml),farmotal (500mg da diluire a 20cc.)
  • induzione in 30-40
  • il ketanest è da preferire negli shockati
    perché, a differenza degli altri non da
    ipotensione

32
  • Dosaggi farmaci adiuvanti lintubazione tracheale
  • midazolam 0.1 0.3 mg./Kg.
  • fentanyl 1 - 2 mcg./Kg.
  • TPS 2 - 5 mg./Kg.
  • Ketamina 2 mg./Kg.
  • Propofol 1 - 2 mg./Kg.

33
  • MANOVRE CHE FACILITANO LINTUBAZIONE TRACHEALE
  • Mandrino nel tubo tracheale
  • Manovra di Sellick

34
(No Transcript)
35
(No Transcript)
36
  • Verifica del corretto posizionamento del tubo
    tracheale
  • Passaggio del tubo tra le corde vocali
  • Lunghezza del tubo alla bocca (21-23cm.)
  • Osservazione dellespansione del torace
  • Auscultazione del torace e dellepigastrio

37
  • Precauzioni post-intubazione
  • Fissaggio attento del tubo tracheale (e
    riascoltazione)
  • Attenzione alla mobilizzazione del paziente
  • Rischio di estubazione accidentale

38
Tubo Laringeo (LT ed LTS)
39
TUBO LARINGEO - LT
E un tubo monolume che consente lintubazione
alla cieca (senza bisogno del laringoscopio).
Viene posizionato nellipofaringe. E di silicone
privo di lattice e si dovrebbe poter sterilizzare
fino a 50 volte in autoclave a 134 C (273 F).
40
TUBO LARINGEO - LTS
ventilazione
ventilazione
Aspirazione gastrica
Aspirazione gastrica
E un tubo bilume che consente lintubazione alla
cieca (senza bisogno del laringoscopio). Viene
posizionato nellipofaringe. E di silicone privo
di lattice e si dovrebbe poter sterilizzare fino
a 50 volte in autoclave a 134 C (273 F).
41
Modello LT
42
Raccordo ISO provvisto di codice colore
Linea monocanale per il gonfiaggio sequenziale di ambedue le cuffie
Markers di riferimento per larcata dentaria
Cuffia faringea a bassa pressione stabilizza il tubo e blocca lorofaringe e il rinofaringe
Fori di ventilazione si posizionano di fronte al laringe e permettono il passaggio di un sondino o di un fibroscopio
Cuffia esofagea a bassa pressione blocca lesofago e riduce il rischio di inviare gas nello stomaco
LT
43
Modello LT
44
Modello LT
45
Modello LT
46
Modello LT Misure disponibili
Misura Paziente Peso/Altezza Colore del raccordo Volume
0 Neonati lt 5 Kg Trasparente Circa 10 ml
1 Lattanti 5 12 Kg Bianco Circa 20 ml
2 Bambini 12 25 Kg Verde Circa 35 ml
3 Ragazzi e adulti piccoli 30 60 Kg (lt155 cm) Giallo Circa 60 ml
4 Adulti medi 50 90 Kg (155-180 cm) Rosso Circa 80 ml
5 Adulti grandi gt 90 Kg ( gt 180 cm) Viola Circa 90 ml
47
Modello LT
Controllare che entrambe le cuffie siano
completamente sgonfie e lubrificate. E
consigliabile la pre-ossigenazione del paziente
48
Modello LT
Posizionare uno spessore sotto la testa del
paziente. Mantenere la bocca aperta ed assicurasi
che la lingua non venga spinta indietro.
Inserire il tubo nella cavità orale fino a
posizionare lapposito marker a livello dei denti.
49
Modello LT
Gonfiare le cuffie con i volumi di aria
consigliati sulla siringa. Se è disponibile
lapposito manometro, regolare la pressione a 60
cm di H20.
50
Modello LT
Controllare la ventilazione polmonare mediante
auscultazione. Nel caso in cui la ventilazione
non fosse sufficiente, spostare il tubo in
direzione distale o prossimale.
51
Modello LT
Per lestubazione, è necessario sgonfiare
completamente entrambe le cuffie, con la siringa.
52
  1. laspiratore e il pallone di Ambu devono sempre
    essere a portata di mano
  2. Unalta pressione nelle vie aeree può causare la
    deviazione dei flussi gassosi nello stomaco e/o
    allesterno
  3. Lintubazione tracheale classica, in mani
    esperte, rimane sempre lopzione di prima scelta.

Attenzione!
53
(No Transcript)
54
LTS
Raccordo ISO provvisto di codice colore
Linea monocanale per il gonfiaggio sequenziale di ambedue le cuffie
Markers di riferimento per larcata dentaria
Cuffia faringea a bassa pressione stabilizza il tubo e blocca lorofaringe e il rinofaringe
Fori di ventilazione si posizionano di fronte al laringe e permettono il passaggio di un sondino o di un fibroscopio
Cuffia esofagea a bassa pressione blocca lesofago e riduce il rischio di inviare gas nello stomaco
Canale per laspirazione gastrica
55
Modello LTS
Controllare che entrambe le cuffie siano
completamente sgonfie e che il tubo LTS sia
stato ben lubrificato con un gel. Si consiglia di
tenere il tubo LTS tra le dita come se fosse una
penna, a livello del marker nero di riferimento.
56
Modello LTS
Con laltra mano, tenere aperta la bocca del
paziente ed assicurarsi che la lingua non venga
spinta allindietro durante la manovra di
inserimento. Mai esercitare una pressione
eccessiva.
57
Posizionare la parte piatta della punta del tubo
LTS contro il palato e farla scorrere
allinterno della cavità orale fino a posizionare
la linea di marker mediana a livello della arcata
dentaria superiore. In caso di difficoltà,
potrebbe essere utile unintubazione laterale.
Modello LTS
58
Modello LTS
Gonfiare entrambe le cuffie con il volume
indicato sulla siringa. Grazie alla speciale
linea di gonfiaggio sequenziale, la cuffia
prossimale sarà la prima a gonfiarsi per
stabilizzare il tubo. Una volta che la cuffia
prossimale si è ben adattata alla conformazione
anatomica del paziente, la cuffia distale si
gonfierà automaticamente.
59
Il tubo LTS è ora nella posizione corretta ed il
paziente può essere ventilato. Controllare la
ventilazione pol-monare mediante auscultazione,
capnografia e mediante le escur-sioni del torace.
Se la ventilazione non dovesse essere
sufficiente, riposizionare il tubo spingendolo in
direzione distale o tirandolo in direzione
prossimale, a seconda della anatomia del collo.
Modello LTS
60
Il canale di drenaggio consente linserimento di
un sondino per laspirazione gastrica. Per la
rimozione del tubo LTS, è estremamente importante
che entrambe le cuffie siano state completamente
sgonfiate per mezzo della siringa presente
allinterno del kit per impedire che vengano
danneggiate durante lestubazione 
Modello LTS
61
Modello LTS aspirazione gastroesofagea
62
LTS confezione singola pulita, con siringa
apposita
Misura Paziente Altezza Peso Codice colore
3 Adulti small lt 155 cm 30-60 Kg Giallo
4 Adulti medium 155-180 cm 60-90Kg Rosso
5 Adulti large gt 180 cm gt 90 Kg Viola
63
(No Transcript)
64
(No Transcript)
65
(No Transcript)
66
(No Transcript)
67
(No Transcript)
68
Pulizia e disinfezione 1/3
Lavare completamente entrambe le cuffie ed il
tubo con acqua saponata o con agenti
disinfettanti non aggressivi. Mai utilizzare
spazzole rigide o altri materiali che potrebbero
danneggiare le cuffie o la superficie. Eliminare
tutti gli eventuali residui dei disinfettanti
utilizzati sciacquando abbondantemente con acqua.
69
Pulizia e disinfezione 2/3
Ispezionare linterno del tubo per accertarsi
che non sia rimasto alcun corpo estraneo che
ostruisca il lume.
70
Sterilizzazione 1/3
Prima di procedere con la sterilizzazione in
autoclave, far fuoriuscire tutta laria da
entrambe le cuffie, mediante la siringa acclusa
nel kit, in modo tale che risultino perfettamente
sgonfie. Assicurarsi inoltre che la valvola del
LT e la siringa siano ben asciutte.
Eventuali residui di aria o di umidità rimasti
allinterno delle cuffie, a contatto con le
elevate temperature in autoclave, provocherebbero
unespansione tale da arrecare danni irreparabili
sia alle cuffie sia al palloncino spia.
71
Pulizia e disinfezione 3/3
La disinfezione deve essere fatta utilizzando
disinfettanti testati per gli strumenti medicali
ed approvati per il silicone ed i materiali
plastici termosensibili.
72
Sterilizzazione 2/3
Il tubo deve, poi, essere inserito in un apposito
sacchetto per la verifica autoclave.
73
Sterilizzazione 3/3
Per la sterilizzazione si consiglia il
procedimento in autoclave secondo EN 554 a 134C.
74
Dopo la sterilizzazione
Si consiglia di infilare la busta sigillata
contenente il tubo laringeo sterilizzato in
unaltra busta più grande in cui va infilata
anche la siringa non sterile con i codici colore.
In tal modo non si corre il rischio di perdere
lapposita siringa.
75
Cricotireotomo di Patil
76
(No Transcript)
77
(No Transcript)
78
(No Transcript)
79
(No Transcript)
80
(No Transcript)
81
(No Transcript)
82
Agocannula G 14
83
(No Transcript)
84
(No Transcript)
85
(No Transcript)
86
(No Transcript)
87
(No Transcript)
88
DOMANDE ?
ZZZZZ...
89
CONCLUSIONI
  • La pervietà delle vie aeree costituisce una
    priorità assoluta nel paziente critico
  • Lintubazione tracheale è la manovra ottimale
    esistono manovre e farmaci per facilitare la
    manovra
  • Se fallisce lintubazione, esistono vari presidi
    sovraglottici (es. tubo laringeo)
  • Se non si riesce a ventilare con nessun
    presidio, si impone la cricotiroidotomia
    demergenza

90
G. Desiderio, G. Grana, O. DellArciprete TES TECN
ICHE SALVAVITA IN EMERGENZA 2004
91
METODOLOGIA DI APPROCCIO A Airway (nel trauma
imm.rachide cervicale) B Breathing ( OPACS) C
Circulation ( FC,PA) D Disability ( E,V,M,) E
Exposure Secondary (Esame TestaPiedi)
92
MANOVREA collare,O2,Guedel,RF,IOT,ecc.ecc.B
PE,DEC.PNX ,IOTC Emostasi,2
Linee,Fluidoterapia,IntraosseaD IOTE
Prot.Term. MonitoraggioSecondary
IMM.,CENTR.,
93
  • Quando intubare?
  • Tutti i pz con problemi di A
  • Tutti i pazienti gravemente ipossici SpO2 lt 85
    90 in O2 (maschera e reservoir) no PNX
  • Tutti i pazienti con GCS ? 8

94
Algoritmo dellintubazione difficile modificato
IOT prevista difficile
Ie II tentativo con mandrino
Sellick
no
no
Che fare ?
III tentativo con mandrino luminoso
  • cannula rino/orofaringea
  • ventilazione M-P

Pz ventilabile in maschera? Tempi di
ospedalizzazione brevi?
no
Esperto nellutilizzo dei presidi
sovraglottici (tubo laringeo)?

no
Utilizza presidi sovraglottici (max 3 tentativi)
no
Successo?
B

95
TRAUMA TORACICO
  • Mortalità per TT 10
  • 25 della mortalità globale per trauma
  • lt 10 traumi chiusi e lt 15-30 traumi
    penetranti ? richiedono toracotomia
  • PNX indicato come una delle causa di morti
    prevenibili sia in pre-H che in-H

Fisiopatologia ipossia ipercapnia ipotensione
96
quella sporca dozzina!
TRAUMA TORACICO
  • Lesioni immediatamente pericolose per la vita
  • Ostruzione delle vie aeree
  • Pneumotorace iperteso
  • Tamponamento cardiaco
  • Pneumotorace aperto
  • Emotorace massivo
  • Lembo toracico
  • Lesioni potenzialmente pericolose per la vita
  • Rottura traumatica dellaorta
  • Lesioni tracheobronchiali
  • Contusione polmonare
  • Contusione miocardica
  • Lesioni esofagee
  • Rotture di diaframma

Devono essere riconosciute e trattate durante la
VALUTAZIONE PRIMARIA
Devono essere riconosciute e trattate durante la
VALUTAZIONE SECONDARIA
97
  • Lesioni immediatamente pericolose per la vita
  • Pneumotorace iperteso (Pnx)

Aria nello spazio pleurico con meccanismo a
valvola collasso polmonare ? spostam.
mediastino ? riduz. ritorno venoso ? ipotensione
CAUSE Traumi penetranti Traumi chiusi con
lacerazioni parenchimali (che non si richiudono
spontaneamente es. fratture costali..) Ventilazion
e meccanica Pnx spontaneo (bolle enfisematose)
98
  • NB ENFISEMA SOTTOCUTANEO
  • Segno di trauma toracico con lacerazione del
    parenchima ? passaggio di aria spazio
    extra-pleurico
  • spesso associato a PNX (semplicegtiperteso)
  • NON è da solo indicazione di PNX iperteso

99
  • Lesioni immediatamente pericolose per la vita
  • Pneumotorace iperteso (Pnx)

DIAGNOSI Osserva Palpa Ascolta Conta Saturimetria
  • SEGNI E SINTOMI
  • Crepitio enfisema sottocutaneo
  • Ipossia severa (SaO2 lt90)
  • Dispnea con vie aeree pervie
  • Ipoventilazione monolaterale
  • Volet costale
  • Turgore delle vene giugulari in traumatizzato
    del torace

NB LRx tor. AP può non evidenziare un pnx
anteriore
Da linee guida PTC(IRC)
100
  • Lesioni immediatamente pericolose per la vita
  • Pneumotorace iperteso (Pnx)
  • TRATTAMENTO
  • Decompressione con ago 12-14 G nel II
    spz.Intercost. sulla emiclaveare
  • Drenaggio toracico
  • - la diagnosi di pnx iperteso E CLINICA, il
    trattamento NON DEVE essere ritardato dalla sua
    ricerca radiologica!!!!

101
(No Transcript)
102
Unimmagine che non dovremmo mai vedere.
103
Puntura esplorativa
INDICAZIONI
  • 1 dei seguenti sintomi
  • Dispnea severa
  • Ipossiemia (spO2lt90 in O2?100)
  • Ipotensione (PASlt90mmHg)

Enfisema sottocutaneo
  • e/o
  • Riduzione monolaterale del murmure


Da linee guida PTC(IRC)
104
Puntura esplorativa
Dx di pnx iperteso Puntura esplorativa
Individuazione repere Anestesia locale
105
  • Siringa senza stantuffo
  • Riempi con fisiol./lidocaina

106
  • Bolle ? Si
  • Puntura positiva!

X
107
Meccanismo
PNX semplice
P atm
vc
Ao
P gtatm
PNX iperteso
108
Minitoracotomia ?
Penetrazione digitale nel cavo pleurico
109
PNEUMOTHORAX SET
110
C Circulation
Obiettivi
  • Cercare e controllare le emorragie
  • Identificare i pazienti con segni di shock
  • Allertare la centrale 118 se vengono identificate
    condizioni di pericolo

111
LO SHOCK È UNA DELLE CAUSE DI MORTEPIÙ
COMUNINEL TRAUMATIZZATO
C Circulation
112
Prima di tutto
C Circulation
  • cerca e controlla emorragie esterne evidenti

113
Controllo delle emorragie esterne
C Circulation
  • Pressione diretta sul focolaio emorragico
  • di prima scelta (anche in caso di emorragie
    imponenti)
  • Torniquet
  • emorragie da moncone
  • in presenza di più feriti
  • emorragie altrimenti incontrollabili
  • Punti di pressione
  • manovra temporanea
  • emorragie da fratture esposte

114
C Circulation
Controllo delle emorragie esterne
Comprimere, non strozzare !
Posizionamento pacco di garze benda
autoretraente
115
C Circulation
  • Polso subito !!
  • radiale (presente se PAS gt 80 mmHg)
  • carotideo (presente se PAS gt 50 mmHg)
  • Pressione appena possibile !

116
C Circulation
La causa più frequente di shock nel trauma è
lemorragia
Segni clinici di shock
  • Ipotensione
  • Cute pallida e sudata
  • Estremità fredde
  • Agitazione, confusione, coma
  • Tachicardia con polso piccolo
  • Tachipnea

117
Quale strategia per il rimpiazzo volemico
preospedaliero?
118
Scoop and run
Stay and play
Scoop and treat in run
Early o late resuscitation
Crystalloids vs colloids
Penetrating vs closed injury
BP normal or hypotension
119
Shock Inadeguata perfusione tissutale per le
richieste metaboliche cellulari
120
Metabolismo aerobio Metabolismo
anaerobio Alterazioni equilibrio acido-base
121
Danno cellulare Mediatori vasoattivi Alterazioni
tono vascolare, permeabilità capillare,
riduzione contrattilità miocardica
122
Classificazione shock ipovolemico
Classe I Classe II Classe III Classe IV
Volemia lt15 15-30 30-40 gt 40
Perdite ml 750 800-1500 1500-2000 gt 2000
FC Tachicardia modesta 100 120 Polso piccolo 100 120 polso filiforme gt 120 radiale assente
FR Normale Normale Tachipnea Tachipnea
PAS Normale Normale Bassa n.v.
Sensorio Normale Ansia Sonnolenza Coma
123
sapendo che la volemia
  • Massa volemica adulto 8 P.C.(cioè pz 80 kg
    5.600 ml)

124
ETA PEDIATRICA
  • Massa volemica bambino 10 P.C.(cioè pz 20 kg
    2.000 ml)
  • lt 1 ANNO FC gt180.PERICOLO!!!!!!
  • gt1 ANNO FC gt 140.PERICOLO!!!!!!
  • N.B. VIA INTRAOSSEA lt 6 ANNI

125
PERDITE STIMATE
  • 3 CLASSE DI SHOCK ( 1700 ML in un pz
  • di 70 kg)
  • 4 CLASSE DI SHOCK ( 2500 ML in un pz
  • di 70 kg)

126
Quanto infondere? Target pressorio? Altri
monitoraggi? Cosa infondere?
127
  • Interventi tradizionali
  • controllo dellemorragia esterna
  • rapida espansione volemica
  • ripristino normale PA
  • rapido controllo operatorio dellemorragia

128
  • Traumi penetranti
  • Strategia scoop-and-run
  • Studi a supporto
  • animali
  • ferite penetranti toraco-addominali

129
Trauma cranico ed
ipotensione TCDB Traumatic Coma Data Bank Outcome
peggiore
130
  • Politrauma con trauma cranico
  • PAS ? 110 mmHg.
  • riduzione della pressione endocranica

131
Trauma cranico maggiore e mortalità
132
  • Ipotensione controllata?
  • no nel trauma cranico
  • non raccomandata nel trauma chiuso
  • sì nel trauma penetrante
  • no nellanziano

133
  • Fluidoterapia
  • praticabilità
  • efficacia
  • macroemodinamica
  • microcircolazione
  • sicurezza

134
  • Posizionamento vie venose
  • non comporta perdite di tempo eccessive
  • indicato anche nei pazienti in cui si comincia
    il rimpiazzo volemico tardivamente

135
  • Liquido ideale
  • buon recupero emodinamico e perfusionale
  • volumi infusionali ridotti
  • non edema interstiziale
  • compatibile con altri liquidi ed emoderivati

136
  • Liquido ideale
  • nessuna interferenza con i processi coagulativi
  • nessuna reazione allergica
  • non lesioni dorgano

137
  • Cristalloidi
  • Colloidi
  • Soluzione ipertonica

138
IVS
20
Crystalloids
EVS
80
139
IVS
Colloids
100
BP
140
IVS
5
EVS
GLUCOSIO
30
INC
65
141
Il volume di liquidi isotonici somministrati in
ambito preospedaliero è spesso insufficiente a
compensare la perdita ematica da trauma
142
Volumi infusi
ISS gt90 mmHg. lt90 mmHg. 25 50 845 46
1554 100 50 802 163 1245 148 plt
0.01 p lt 0.05 Kasewski, J Trauma 1990
30 1215 - 8
143
Small-volume resuscitation soluzione
ipertonica 250 ml. 2000 ml. isotonica
144
  • Soluzione ipertonica
  • NaCl 7.5 Destrano 70 6
  • Elevata osmolarità
  • Elevata oncoticità

145
  • Small volume resuscitation
  • Facilità di trasporto
  • Accesso venoso di calibro ridotto
  • Prevenzione ipotermia

146
QUANTO INFONDERE
  • COLLOIDI (11)
  • CRISTALLOIDI (14)
  • Ex 1.800 perdite stimate reintegrare con 1.800
    di colloidi e/o 7.200 di cristalloidi
  • Ex 2.500 perdite stimate reintegrare con 1.000
    di colloidi 6.000 di cristalloidi
  • NB 2 LINEE VENOSE DI GROSSO CALIBRO CON SACCA A
    PRESSIONE (Ex 14 G 350 ml/min..e con sacca a
    livello del pz)

147
C Circulation
La pressione ottimale
. Trauma chiuso PAS ? 90 mmHg ( mantenere
perfusione cerebrale ) Trauma penetrante PAS ?
70 mmHg ( preservare SNC, non ? perdite
) Trauma cranico (e/o midollare) PAS gt 110 mm
Hg ( ottimizzare prognosi neurologica )
148
(No Transcript)
149
(No Transcript)
150
(No Transcript)
151
D. DISABILITY (GCSavpu)
  • APERTURA OCCHI spontanea
    4

  • alla voce 3

  • al dolore 2

  • nessuna 1
  • RISPOSTA VERBALE orientata
    5
    confusa 4

  • parole inappropriate 3
  • suoni
    incomprensibili 2

  • nessuna 1
  • RISPOSTA MOTORIA ubbidisce al comando 6

  • localizza il dolore 5
  • retrae
    al dolore 4
  • flette
    al dolore 3
  • estende
    al dolore 2

  • nessuna 1
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