Title: Presentazione di PowerPoint
1CENTRALE IDROELETTRICA
DIGA
BACINO
OPERA DI RESTITUZIONE
VALVOLA
TURBINA
CONDOTTA FORZATA
TRASFORMATORE
ALTERNATORE
Clicca sui tondini immagine per proseguire
?PROSEGUIMENTO TESINA
A.S. 2009/10
2BACINO
Il bacino e' un invaso dacqua che si ottiene per
effetto dello sbarramento del corso di un fiume.
Forma e dimensioni di un bacino idrografico sono
generalmente determinati dalle caratteristiche
geologiche della zona, mentre la ramificazione
del reticolo idrografico, ovvero la densita' dei
corsi d'acqua minori, dipende in modo essenziale
anche dal regime delle precipitazioni, dai tipi
di suolo e di vegetazione e dall'attivita' umana.
3Valvola a farfalla
Valvola a fuso
Valvola rotativa
I tipi di valvola utilizzati nelle centrali
idroelettriche sonoa Farfalla costituite da
una lente circolare che ruota attorno ad un perno
girevole ad asse perpendicolare alla tubazione in
cui la valvola e' inserita. Sono impiegate in
impianti con salti fino a 200 m ed hanno diametri
massimi di 4-5 metri.Rotative costituite da un
corpo sferico nell'interno del quale si muove un
otturatore rotante, che ha la stessa sezione
trasversale della condotta. L'impiego di questo
tipo di valvola, che ha raggiunto diametri di 4
metri, e' adatto a salti fino a 1500-1600 m.a
Fuso l'organo otturatore di questo tipo di
valvola ha la forma di un fuso che viene spostato
in direzione assiale per le manovre di chiusura o
apertura.
4Le condotte forzate sono generalmente costituite
da tubazioni metalliche in lamiera d'acciaio o in
calcestruzzo armato. Sono munite in testa di
organi di chiusura e sicurezza (in genere valvole
a farfalla) ed al piede di organi di
intercettazione (valvole rotative o a farfalla)
di sicurezza delle turbine, a valle delle quali
sono installati gli organi di regolazione
(distributori di turbina) direttamente connessi
alle stesse turbine.
5Il trasformatore e' una macchina elettrica
statica atta a trasferire, sfruttando il fenomeno
dell'induzione elettromagnetica, energia
elettrica a corrente alternata da un circuito a
un altro modificandone le caratteristiche.
Schematicamente un trasformatore e' costituito da
due avvolgimenti, ciascuno formato da un certo
numero di spire di filo di rame avvolte attorno a
un nucleo di ferro di elevata permeabilita'
magnetica, dei quali uno riceve energia dalla
linea di alimentazione, mentre l'altro e'
collegato ai circuiti di utilizzazione.
6ALTERNATORE
L'alternatore e' un generatore di corrente
elettrica. È costituito da due parti
fondamentali, una fissa e l'altra rotante, dette
rispettivamente statore e rotore, su cui sono
disposti avvolgimenti di rame isolati. I due
avvolgimenti si dicono induttore (sul rotore) e
indotto (sullo statore).
7La ruota idraulica antica
In breve Le turbine occupano un posto importante
tra i motori. Nel caso delle turbine che
sfruttano l'energia cinetica dell'acqua, il
funzionamento è assicurato dalla diga posta in un
livello superiore, l'acqua arriva alla turbina
mediante una condotta forzata, in questo modo la
turbina inizia a girare e, tramite un albero
motore collegato all'alternatore, produce energia
elettrica da energia cinetica. Le turbine si
differenziano a seconda del dislivello a cui è
sottoposta l'acqua che le fa muovere.
Negli impianti idroelettrici moderni vengono
costruite grandi unità in presenza di dislivelli
elevati, impiegando generalmente turbine Kaplan
fino a 60 metri e turbine Francis fino a 600
metri. L'impianto che dispone del dislivello
maggiore (circa 1770 metri) si trova a Reisseck,
in Austria, e utilizza una turbina Pelton, mentre
singole unità di notevoli dimensioni sono
installate nell'impianto di Itaipu, in Brasile
si tratta di 18 turbine Francis da 700 megawatt
ciascuna, per una capacità complessiva di 12.600
megawatt.
8FRANCIS
Le turbine Francis dispongono di un distributore
a pale mobili accuratamente profilate e molate,
azionato da un servomotore. Le giranti Francis
sono fuse in un unico pezzo di acciaio
inossidabile e accuratamente lavorate. Le bussole
delle pale direttrici sono in materiale
autolubrificante ed i cuscinetti turbina
realizzati nel rispetto assoluto della purezza
dell'acqua.La turbina Francis è utilizzata per
cadute e portate medie, relative a salti tra i 10
e i 250 metri. Dalla forma molto compatta,
Francis assicura risultati ottimali, sia ad asse
verticale che orizzontale.
9PELTON
10KAPLAN
La turbina Kaplan è costruita per piccole cadute,
inferiori ai 40 metri, e grandi portate. Grazie
alla doppia regolazione, elica- distributore, il
suo alto rendimento viene mantenuto fino al 25
della portata nominale.Le turbine Kaplan,
anch'esse disponibili sia in versione verticale
che orizzontale.
11La centrale idroelettrica trasforma l'energia
idraulica di un corso d'acqua, naturale o
artificiale, in energia elettrica. In linea
generale lo schema funzionale comprende l'opera
di sbarramento, una diga o una traversa, che
intercetta il corso d'acqua creando un invaso che
puo' essere un serbatoio, o un bacino, dove viene
tenuto un livello pressoche' costante dell'acqua.
Attraverso opere di adduzione, canali e gallerie
di derivazione l'acqua viene convogliata in
vasche di carico e, mediante condotte forzate,
nelle turbine attraverso valvole di immissione(di
sicurezza) e organi di regolazione della portata
(distributori) secondo la domanda d'energia.
L'acqua mette in azione le turbine e ne esce
finendo poi nel canale di scarico attraverso il
quale viene restituita al fiume. Direttamente
collegato alla turbine, secondo una disposizione
ad asse verticale o ad asse orizzontale, e'
montato l' alternatore, che e' una macchina
elettrica rotante in grado di trasformare in
energia elettrica l'energia meccanica ricevuta
turbina. L'energia elettrica cosi' ottenuta deve
essere trasformata per poter essere trasmessa a
grande distanza. Pertanto prima di essere
convogliata nelle linee di trasmissione,
l'energia elettrica passa attraverso il
trasformatore che abbassa l'intensita' della
corrente prodotta dallalternatore, elevandone
pero' la tensione a migliaia di Volts. Giunta sul
luogo di impiego, prima di essere utilizzata,
l'energia passa di nuovo in un trasformatore che
questa volta, alza l'intensita' di corrente ed
abbassa la tensione cosi' da renderla adatta agli
usi domestici.
12Opera di restituzione
Lacqua una volta passata dalle varie turbine
viene restituita tramite della condotte al corso
dacqua naturale verso valle.
13DIGA
Opera di sbarramento di un corso d'acqua, che
serve a formare un bacino o un serbatoio, dotata
di opere di imbocco di gallerie o canali, di
opere di sfioro dell'acqua in eccesso e di opere
di scarico. Le dighe si possono dividere in due
grandi categorie diga a gravita' e dighe ad
arco. Le dighe a gravita' hanno generalmente
sezione verticale triangolare o trapezoidale, e
sezione orizzontale ad asse rettilineo o talvolta
curva. La stabilita' e la resistenza alla spinta
idrostatica sono affidate unicamente al peso
della costruzione.Nelle dighe ad arco la spinta
idrostatica delle acque d'invaso viene
trasferita, sulle pareti laterali su cui poggia
la diga stessa. Con forma convessa, possono
essere costruite solo per sbarrare valli non
molto larghe con fianchi rocciosi.
14La turbina Pelton è consigliata per cadute
elevate, superiori ai 60 metri, combinate con
portate relativamente piccole. Gli ottimi
rendimenti sono mantenuti fino al 25 della
portata nominale.Dotate di ruote in acciaio
inox. Le turbine Pelton possono essere realizzate
sia in versione orizzontale che verticale e
munite da uno a quattro iniettori. Per
applicazioni su acquedotti, i materiali di
costruzione utilizzati sono inossidabili e non
inquinanti.Le giranti in acciaio inossidabile,
calcolate di volta in volta appositamente per
ogni progetto, vengono fuse da fonderie
specializzate e accuratamente molate a specchio
per poter raggiungere gli alti livelli di
rendimento che le contraddistinguono.
15(No Transcript)
16La più antica e semplice turbina idraulica è la
ruota idraulica, usata dapprima nell'antica
Grecia e successivamente adottata nella maggior
parte dell'Europa antica e medievale per la
macinazione del grano. Nella sua forma più
semplice consisteva in un albero verticale, con
una serie di alette o palette radiali oblique,
posizionato in corsi d'acqua a flusso rapido o in
condotte forzate. La potenza prodotta era di
circa 0,5 cavalli. La ruota idraulica
orizzontale (cioè una ruota a palette radiali
montata su un albero orizzontale) fu descritta
per la prima volta nel I secolo a.C.
dall'architetto romano Marco Vitruvio Pollione
17MATERIE Macchine a fluido Elettrotecnica Ingles
e Italiano Storia
18M.a.f. Turbine ad azione PELTON
La turbina in questione è costituita da una
girante ad asse orizzontale o raramente ad asse
verticale alla cui periferia sono fissate delle
pale a forma di doppio cucchiaio che vengono
investite da un getto dacqua effluente da dei
distributori. Ricevendo lenergia potenziale
dellacqua viene trasformata in energia
cinetica, quindi essa appartiene alla categoria
di turbine ad azione. Usata per salti non
inferiori a 1000 metri, essa è pressochè fusa in
un unico pezzo dove allinterno non vi devono
essere bolle o cricche interne, in quanto
sottoposta a grosse forze e masse dacqua,
potrebbe cedere e quindi rompersi. Suo peso
minino è di 20 tonnellate
19- Elettrotecnica
- Motore in c.c.
- Il motore in corrente continua (brevemente motore
in CC) è stato il primo motore elettrico
realizzato, ed è tuttora utilizzato ampiamente
per piccole e grandi potenze, inoltre tale motore
può funzionare da dinamo. Sono a corrente
continua (o comunque alimentabili in corrente
continua) numerosi motori di piccola potenza per
usi domestici, come anche motori per trazione
ferroviaria e marina della potenza di molte
centinaia di kW - Motore CC a magneti permanenti
- Sono i motori elettrici piu classici e semplici
da costruire, ma che possono - essere alimentati solo da correnti continue o
pilotati da impianti elettronici. - Non sono realizzabili per grosse potenze in
quanto il peso dei magneti - permanenti diventerebbe insostenibile.
- Motore a spazzole
- Il classico motore in corrente continua ha una
parte che gira detta appunto rotore o anche
armatura e una parte che genera un campo
magnetico fisso detta statore. Un interruttore
rotante detto commutatore o collettore a spazzole
inverte due volte ad ogni giro la direzione della
corrente elettrica che percorre i due
avvolgimenti generando un campo magnetico che
entra ed esce dalle parti arrotondate
dell'armatura. Nascono forze di attrazione e
repulsione con i magneti permanenti fissi. - La velocità di rotazione dipende da
- Tensione applicata.
- Corrente assorbita dal rotore.
- Carico applicato.
- La coppia generata è proporzionale alla corrente
ed il controllo più semplice agisce sulla
tensione d'alimentazione. Tutti i motori CC (a
magneti permanenti e non) hanno un comportamento
reversibile diventano generatori di corrente
continua se si fa ruotare lalbero. Si può allora
prelevare l'energia elettrica prodotta
collegandosi alle spazzole. Inoltre da questo si
può intuire la sua capacità di agire anche da
freno, talvolta usato anche per il recupero
dell'energia nei mezzi ibridi nel caso più
semplice collegando alle spazzole un resistore,
l'energia meccanica trasmessa all'albero si
dissipa in calore su questo resistore.
Riassumendo si può affermare che il motore CC ha
tutte le funzioni necessarie per un mezzo mobile
oltre alla funzione di motore può recuperare
l'energia funzionando da dinamo quando serve
l'azione frenante o agire semplicemente da freno.
20- Il suo limite principale è nella necessità del
commutatore a spazzole - Le spazzole sono in grafite, mentre nei piccoli
servomotori e nei tipi utilizzati nei lettori
CD/DVD o registratori a cassette sono in lega
metallica bianca.La differenza è nella frequenza
della loro sostituzione, infatti nelle macchine
utensili come smerigliatrici o trapani, si
utilizzano spazzole in grafite, perché è molto
semplice e veloce sostituirle, le spazzole in
metallo, sono usate su apparecchi dove risulta
scomodo o non conveniente cambiarle, come nei
motori d'avviamento dei mezzi di trasporto. - Le spazzole pongono un limite alla massima
velocità di rotazione maggiore è la velocità e
più forte è la pressione che bisogna esercitare
su di esse per mantenere un buon contatto,
comunque i motori universali usati negli
aspirapolvere e negli elettroutensili portatili
(trapani, mole, ect.) possono raggiungere i
3.500-4.500 giri al minuto. - Tra spazzole e collettore, nei momenti di
commutazione, si hanno transitori di apertura
degli avvolgimenti induttivi e quindi scintillio,
attenuabile con l'anticipazione della
commutazione dei vari avvolgimenti rotorici (le
spazzole devono essere ruotate assialmente in
anticipo rispetto alla rotazione dell'indotto),
soluzione applicabile per motori che devono
ruotare sempre in una sola direzione. - Queste scintille comportano disturbi elettrici
sia irradiati nell'ambiente circostante che
trasmessi al generatore di tensione (che alimenta
il motore) questi disturbi, in determinati
settori di impiego, possono causare problemi di
compatibilità elettromagnetica è possibile
attenuarli tramite dei filtri. - La presenza di avvolgimenti elettrici sul rotore
ha anche due aspetti negativi - Se il motore è di grossa potenza si hanno dei
problemi di smaltimento del calore (gli
avvolgimenti si riscaldano per effetto Joule e il
campo magnetico alternato nel nucleo del rotore
genera altre perdite, causate da isteresi
magnetica e correnti parassite nel nucleo stesso,
e quindi altro calore. - Gli avvolgimenti appesantiscono il rotore
(aumenta il momento d'inerzia) se il motore deve
rispondere con rapidità e precisione (come
avviene nelle automazioni industriali e nella
robotica) il controllo diventa più complesso per
piccole potenze (da 1 a 200W) e servocontrolli a
volte si usano particolari tipi di motori con
rotore con avvolgimenti a forma di bicchiere e
privo del nucleo di ferro, detti "ironless"
hanno bassa inerzia e rendimento elettrico più
elevato dei loro corrispondenti con rotore
avvolto su nucleo di ferro.
21INGLESEPetrol EngineCLICK ON VIDEO
The core of an engine is the cylinder. The piston move up and down inside the cylinder. Have a for stroke
22IS COMPOSED
23- ITALIANO
- LUIGI PIRANDELLO
Nacque ad Agrigento nel 1867. Grazie a esso,
cambia il modo di fare teatro (teatro moderno) I
suoi due più famosi romanzi sono Fu Mattia
Pascal 1904 (parla di Mattia che perde lidentità
e finge un secondo omicidio) Uno nessuno e
centomila 1926 (parla del naso storto del marito,
di cui la moglie se ne accorge solo dopo anni e
glielo fa notare, lui dice che è nessuno e
centomila in quanto tutti lo vedono in maniera
diversa. RELATIVISMO PIRANDELLIANO Gli uomini
nascono liberi ma il Caso interviene nella loro
vita precludendo ogni loro scelta l'uomo nasce
in una società precostituita dove ad ognuno viene
assegnata una parte secondo la quale deve
comportarsi. Ciascuno è obbligato a seguire il
ruolo e le regole che la società impone, anche se
l'io vorrebbe manifestarsi in modo diverso solo
per l'intervento del caso può accadere di
liberarsi di una forma per assumerne un'altra,
dalla quale non sarà più possibile liberarsi per
tornare indietro, come accade al protagonista de
Il fu Mattia Pascal. L'uomo dunque non può capire
né gli altri né tanto meno se stesso, poiché
ognuno vive portando - consapevolmente o, più
spesso, inconsapevolmente - una maschera dietro
la quale si agita una moltitudine di personalità
diverse e inconoscibili. Queste riflessioni
trovano la più esplicita manifestazione narrativa
nel romanzo Uno, nessuno e centomila Uno perché
ogni persona crede di essere un individuo unico
con caratteristiche particolari Centomila
perché l'uomo ha, dietro la maschera, tante
personalità quante sono le persone che ci
giudicano Nessuno perché, paradossalmente, se
l'uomo ha 100.000 personalità invero non ne
possiede nessuna, nel continuo cambiare non è
capace di fermarsi nel suo vero "io".
24Esso dice che non esiste una una verità assoluta,
ma esistono tante verità.E convinto che
accettando le cose che la società ci impone, noi
perdiamo una parte della nostra personalità, nel
senso che non riusciremo mai ad essere noi
stessi. Ognuno di noi porta una sorta di
maschera nella vita. Questultima fa
accettare situazioni che il nostro spirito non
accetterebbe, però senza questa maschera non
saremmo accettati.Altre sue composizioni
sono- Così è se vi pareParla della signora
Frola ed il signor Ponza, suo genero. La vita di
una tranquilla cittadina di provincia viene
scossa dall'arrivo di un nuovo impiegato,il
Signor Ponza, e della suocera, la Signora Frola,
scampati ad un terribile terremoto nella Marsica.
Si mormora, tuttavia, che assieme ai due sia
giunta in città anche la moglie del nuovo
arrivato, anche se nessuno l'ha mai vista. Il
signor Ponza vive con la moglie all'ultimo piano
di un caseggiato periferico, mentre la suocera
vive in un elegante appartamentino. Il trio viene
così coinvolto nelle chiacchiere del paese, che
vedono il signor Ponza come un "mostro" che
impedisce alla suocera di vedere la figlia tenuta
chiusa a chiave in casa. Il superiore del signor
Ponza, il consigliere Agazzi, si reca perciò dal
prefetto affinché metta in luce la verità e
chiarisca la vicenda. Questa richiesta,
comunicata alla moglie e ad altri conoscenti
riuniti in casa del consigliere, provoca
l'ilarità dello scettico cognato Laudisi, che
difende i nuovi arrivati dalla curiosità del
paesino affermando l'impossibilità a conoscere
gli altri e, più in generale, la verità
assoluta.La signora Frola è quindi sottoposta ad
un vero e proprio interrogatorio sulla vita della
sua famiglia. Per sottrarsi dall'inchiesta che la
colpisce direttamente, giustifica l'esagerata
possessività del genero nei confronti della
moglie. Anche il signor Ponza è sottoposto al
medesimo interrogatorio, durante il quale
dichiara la pazzia della suocera. A suo dire essa
è impazzita a causa della morte della figlia
Lina, sua prima moglie, e si è convinta che
Giulia (seconda moglie) sia in realtà la figlia
ancora viva. Per questo lui e la moglie, per
tener viva l'illusione della donna, hanno dovuto
prendere una serie di precauzioni che hanno
insospettito gli abitanti del paese.Sconcertati
dalla rivelazione, i presenti sono tuttavia
rassicurati dalle parole del signor Ponza.
Successivamente, però, entra la signora Frola
che, resasi conto di essere stata trattata come
una pazza, rivolge la stessa accusa al genero
lui è pazzo, almeno nel considerare Giulia come
seconda moglie. Afferma che, dopo la lunga
assenza della moglie in una casa di cura, egli
non l'avesse più riconosciuta, e non l'avrebbe
più accettata in casa se non si fossero svolte
delle seconde nozze, come se si trattasse di una
seconda donna. Tutti sono sbalorditi, non sapendo
più cosa pensare, eccetto Laudisi che prorompe in
una sonora risata.La ricerca delle prove per
determinare la verità è in realtà l'occasione per
Laudisi di svelare il senso di quest'opera egli
polemizza con la fiducia affidata ai "dati di
fatto" e rivendica uguale realtà al "fantasma"
della costruzione soggettiva, affermando in
questo modo l'insolubilità dell'enigma. Può
essere di esempio il dialogo di quest'ultimo con
la propria immagine riflessa nello specchio Eh
caro! chi è il pazzo di noi due? Eh lo so io
dico TU! e tu col dito indichi me. Va là che, a
tu per tu, ci conosciamo bene noi due. Il guaio è
che, come ti vedo io, gli altri non ti vedono...
Tu per gli altri diventi un fantasma! Eppure,
vedi questi pazzi? senza badare al fantasma che
portano con sè, in se stessi, vanno correndo,
pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! e
credono che sia una cosa diversa. Nel tentativo
di risolvere l'enigma, il consigliere Agazzi
organizza un incontro tra suocera e genero ne
derivano scene di concitata violenza, in cui il
signor Ponza aggredisce la suocera urlandole in
faccia la verità. Dopo si scuserà per questo suo
atteggiamento dicendo che era necessario fare la
parte del pazzo per mantenere viva l'illusione
della signora Frola.Nell'ultimo atto, dopo una
vana ricerca di prove certe tra i superstiti del
terremoto, viene condotta a casa di Agazzi la
moglie del signor Ponza, l'unica in grado di
risolvere la questione mettendo a conoscenza di
tutti la verità. Quest'ultima, con il viso
coperto da un velo nero, afferma di essere al
contempo sia la figlia della signora Frola che la
seconda moglie del signor Ponza mentre di sé
afferma di non essere nessuna "io sono colei che
mi si crede". Interviene così Laudisi, dopo una
risata, che dice, con uno sguardo di sfida
derisoria "Ed ecco, o signori, come parla la
verità! Siete contenti?"
25- -Il treno ha fischiato
- Il treno ha fischiato è una novella di Luigi
Pirandello pubblicata nel 1914 sul Corriere della
sera e successivamente inserita nella raccolta
Novelle per un anno. - Il protagonista Belluca, un impiegato mansueto,
sottomesso, metodico e paziente viene sottoposto
a pressioni sia nell'ambito familiare che
lavorativo. A lavoro, infatti, è sottoposto a
mobbing in quanto il capoufficio gli dà da
svolgere sempre del lavoro in più, che non
rientra nella sue mansioni e quindi nella sua
retribuzione. Una notte, dopo aver sentito il
fischio di un treno, si ribella alle angherie del
capoufficio producendosi in un imprecisato
vaniloquio. Con queste reazioni, fuori dagli
schemi della società, i suoi colleghi lo
ritengono pazzo e lo fanno rinchiudere
direttamente nell'ospizio. Nella novella l'ordine
cronologico è invertito. Non si va dalla
normalità alla pazzia ma dalla pazzia dobbiamo
risalire alle cause che l'hanno determinata che
affondano nella probabile normalità. - Il fischio del treno (che sarebbe il treno della
Fantasia) rappresenta un modo per uscire dalla
quotidianità. A differenza degli altri personaggi
pirandelliani lui non cerca di crearsi un'altra
vita (Mattia Pascal in Il fu Mattia Pascal) o è
in ribellione continua con tutte le regole della
società (Moscarda in Uno, nessuno e centomila),
ma ritorna semplicemente a condurre la sua vita
nello stesso modo di prima, solo che ogni tanto
si concede qualche viaggio con la mente. - Sei personaggi in cerca dautore
- Dramma più famoso di Luigi Pirandello. Esso fu
rappresentato per la prima volta il 9 maggio 1921
- Dopo aver raccontato la loro vicenda, i sei
personaggi convincono il capocomico a
rappresentarla, rifiutando però l'assegnazione
delle parti ai vari attori essi vogliono
rappresentare di persona il loro dramma. Subito
viene sollevato un problema dal capocomico
l'assenza di madama Pace, fondamentale per la
scena nell'atelier. Il padre offre subito una
soluzione ricreare l'atelier in modo che madama
Pace sia attratta sulla scena. Infatti appare
subito dopo la madama, con grande spavento da
parte di tutti gli attori, che scappano urlando.
Iniziano subito la scena in cui, con una parlata
mezzo italiana e mezzo spagnola, la madama
annuncia alla figliastra l'arrivo di un cliente
(il padre), fino all'arrivo del padre. Il
capocomico, convinto dell'effetto della scena, fa
subito provare agli attori. A causa
dell'eccessiva artificiosità della
rappresentazione, però, la figliastra scoppia in
fragorose risate, convincendo il capocomico a
permettere che i personaggi stessi rappresentino
se stessi sulla scena. La rappresentazione
continua fino all'arrivo della madre e all'arrivo
di questa nella casa del padre con i tre figli.
Nell'ultima scena, per cui è allestito un
giardino, la madre scopre la bambina affogata
nella vasca e, presa da orrore, scorge dietro un
albero la figura del giovinetto che, con occhi da
pazzo, vede la sorella morta con una rivoltella
nascosta nella tasca. All'improvviso parte un
colpo di rivoltella e il grido di disperazione
della madre. Allo sconcerto degli attori, che non
sanno se il ragazzo sia morto o meno, il padre
grida la verità di quegli avvenimenti. Il
capocomico, indispettito dagli ultimi avvenimenti
e per la giornata di prove perduta, ordina
all'elettricista di spegnere tutto e licenzia
tutti. Ma dietro il fondo, in cui erano i
personaggi per soccorrere il giovinetto e la
bambina, si accende come per errore una luce
verde che proietta le loro ombre sul capocomico,
il quale scappa terrorizzato. Spento il
riflettore escono dal fondo il padre, la madre e
il figlio, che si fermano in mezzo alla scena.
Ultima ad uscire è la figliastra che, ripetendo
la sua perdizione, corre verso le scalette e con
una stridula risata rivolta agli altri scompare
dalla scena.
26STORIA IL FASCISMO Movimento dei fasci
di combattimento nasce nel 1919 e si concretizza
nel 1921 con a capo Benito Mussolini. I giovani
fascisti fanno molti morti per riportare lordine
nel paese, con metodi violenti (olio di ricino)
aspetto umiliante. In due anni seicento morti, al
governo fanno comodo in quanto tamponarono i
casini, pensando in secondo momento di
arrestarli. Nel 1921 il partito fascista ha già
troppi consensi. Nel 1922 la marcia su Roma,
ovvero qualche migliaio di fascisti male armati
per prendere il potere. Il primo ministro chiede
al Re Vittorio Emanuele III di firmare lo stato
di assedio, firmò ma poi convocò Mussolini per
formare un nuovo governo, sperando di restare a
governare assieme a lui, invece verrà messo da
parte! DELLITTO MATTEOTTI 1922 Mussolini è
sempre dellidea che il potere vada ai più
potenti. 1923 legge acerbo, il partito che
avrebbe ricevuto i 2/3 della maggioranza era come
se avesse ottenuto quella assoluta. 1924 si
tengono le elezioni sorvegliate dai fascisti, i
quali controllarono ogni singolo voto. Solo
Matteotti ebbe il coraggio di denunciare questo
grande imbroglio. Nel giugno del 1924, dopo la
denuncia Matteotti sparì. Dopo questo fatto, la
gente aspetta che il duce Parli Matteotti verrà
ritrovato cinque mesi dopo. Mussolini il
03/01/1925 si presenta in parlamento per parlare
del delitto e ammettere le sue colpe, mentre i
parlamentari e deputati corrotti fanno finta di
non sentire, pronunciò le parole ltlt RIVENDICO
GONI RESPONSABILITA MORALE, POLITICA E
CIVILEgtgt Il parlamento non pronuncia parola e da
quel momento in Italia iniziò la dittatura il
03/01/1925. Viene sciolto qualsiasi partito
politico, i sindacati, abolito lo sciopero,
abolita qualsiasi forma di opposizione, istituita
la censura e formata la OVRA (polizia fascista)