Title: Presentazione di PowerPoint
1Analgesia postoperatoria tecniche, farmaci,
monitoraggio
Dr. Michele DIVELLA
Policlinico Universitario UDINE Clinica di
Anestesia e Rianimazione Dir. Prof. G. Della
Rocca
2Analgesia postoperatoria 2003
- il dolore continua ad essere sottogestito
- Questionario telefonico su pazienti random
(USA) - 80 ha conosciuto dolore di cui 86 moderato,
severo, estremo che è continuato dopo la
dimissione. - 25 ha conosciuto effetti collaterali ma sono
stati soddisfatti dellanalgesia postop. - Apfelbaum JL. An An 2003
3Definizione I.A.S.P. International Association
Study of Pain
DOLORE esperienza sensoriale ed emotiva poco
piacevole associata a danno ai tessuti reale o
potenziale o descritta in termini di questo
danno.
Merskey H. IASP 94
4Dolore acuto definizione
- Un dolore ad inizio recente e probabile durata
limitata. E un sintomo e generalmente ha una
correlazione causale e temporale identificabile
con un danno tissutale o con una malattia. - Caratterizzato da ampia variabilità individuale
nella sensibilità e tolleranza al dolore. - differenze genetiche interindividuali
- modulazione non fisiologica che fanno da contorno
ad ogni condizione di dolore l'ansia, la paura,
il senso del controllo, il substrato
etno-culturale e le precedenti esperienze
dolorose.
5Saunders C. The last stages of life. Tidsskr Nor
Laegeforen. 1967
6Dolore postoperatorio-1
- E evidente come il dolore postoperatorio
rappresenti il modello del dolore acuto, il cui
studio, vista la potenziale riproducibilità, può
essere di estremo aiuto nella comprensione della
fisiopatologia di base del dolore.
Haddox JD. Psychological aspects of pain. In
Abram SE (eds.) The pain clinic manual,
Philadelphia, Lippincott 1990
7Dolore postoperatorio-2
- L'intervento chirurgico determina due tipi di
dolore - un dolore estremamente violento dovuto alle
manovre chirurgiche dolore intraoperatorio - un dolore, successivo all'atto chirurgico,
innescato dalle lesioni tissutali e prodotto
dalla stimolazione dei recettori periferici
dolore postoperatorio - (Woolf, 1989).
8Dolore postoperatorio -3
- DOLORE NOCICETTIVO consegue a stimolo adeguato
sui recettori per il dolore situati su strutture
somatiche o viscerali. - Somatico penetrante, lancinante / urente
- Viscerale sordo o crampiforme
- a distanza di tempo e in alcuni casi..
NEUROPATICO conseguente allattivazione in sede
anomala delle vie del dolore (neurinoma, lesione
iatrogena).
9Intervento Livello dolore
CHIRURGIA GENERALE Appendicectomia medio
Ernia inguinale medio
Ernia ombelicale medio
Emorroidectomia medio-alto
Amputazione arto inf. medio-alto
Colecistectomia e vie biliari medio-alto
Epatectomia elevato
Gastroresezione elevato
Resezione intestinale elevato
Esofagotomia via toracotomica elevato
10Come reagisce lorganismo al dolore?
11(No Transcript)
12(No Transcript)
13(No Transcript)
14ANALGESIA e OUTCOME
Danno chirurgico Dolore REAZIONE DA STRESS
Terapia del dolore Sofferenza lt Degenza
ospedaliera? Ritardo fisioterapia
e mobilizzazione
15Dolore e sistema cardiovascolare
ASSE SIMPATICO - ADRENERGICO e NEUROENDOCRINO c
onsumo O2 miocardio ipervolemia
vasocostrizione ( MVO2 ) pre-carico
aggregazione PLT Tachicardia gt
Contrattilità ischemia trombosi gt
Post-carico insuff. cardiaca Brown DL J
Cardioth Anesth 1990 Reiz S Reg Anesth 1982
16Dolore e sistema respiratorio
Ch. Toracica e addominale Anomala
funzionalità Alterato V/Q Diaframma e mm.
Intercostali Atelettasie Volumi
Polmonari Ipossiemia FRC (16-48 h)
Polmonite Liu S Anesthesiology 1995 Duggan
J Anesth Analg 1987
17Dolore e sistema gastrointestinale
Attivazione sistema ortosimpatico Archi
riflessi Ileo paralitico degenza
prolungata ritardata Nutriz.
Enterale Liu S Anesthesiology 1995
18Dolore e sistema emocoagulativo
Attivazione sistema ortosimpatico
ipercoagulabilità gt T allettamento (ch.
magg) morbilità tromboembolica
TVP Tuman KJ, Anesth Analg 1991 Modig J , Reg
Anesth 1986
19Dolore come e perché si misura?
Lesatta misurazione dellintensità del dolore
aiuta a inquadrare il progresso del paziente,
consente di valutare il risultato, e infine guida
la terapia.
- Esistono scale monodimensionali che si prestano
bene alla valutazione del dolore postop. acuto
(VAS, VNS, VRS). - Le multidimensionali servono per individuare il
grado di interferenza del dolore sulle funzioni
vitali (Mc Gill Pain Questionnaire, Brief Pain
Inventory).
20- espresso in cm o decine di mm
- formato tascabile
- stampabile su cartella raccolta dati
21(No Transcript)
22(No Transcript)
23Misurazione del dolore quale metodo migliore ?
Tutte le tre metodiche si correlano
egregiamente. Nei trials clinici, la scala
numerica VNS si è dimostrata più malleabile
rispetto al VAS, specialmente nei pazienti di
bassa scolarità. Le scale numeriche rendono
bene lintensità del dolore da cancro poiché sono
facili da capire e da quantificare.
24(No Transcript)
25Il corretto protocollo antalgico
- considerare il tipo intervento chirurgico
(compresa sede della ferita e trauma
intraoperatorio) - considerare il tipo di anestesia eseguito
- considerare le risorse disponibili
- stabilire con quale tecnica e da quale via
praticare la terapia del DPO - valutare la qualità, l'intensità e la presunta
durata del DPO - decidere quando cominciare il trattamento del
DPO.
26Intervento Livello dolore Protocollo
CHIRURGIA GENERALE Appendicectomia medio Ketorolac ev x 3 / i.c.
Ernia inguinale medio Tramadolo ev X 3 / i.c.
Ernia ombelicale medio
Emorroidectomia medio-alto T / K ev x 3 / i.c.
Amputazione arto inf. medio-alto AL Peridurale
Colecistectomia e vie biliari medio-alto T K ec i.c./ AL Peridurale
Epatectomia elevato Morfina AL Peridurale
Gastroresezione elevato
Resezione intestinale elevato
Esofagotomia via toracotomica elevato
Tipo di intervento e protocollo
27VAS
28D.P. O. Linee guida SIAARTI
29Farmaci analgesici sec. OMS
30(No Transcript)
31Controindicazioni alluso dei FANS
- Patologia gastroenterica ulcera
gastroduodenale - Asma bronchiale
- Coagulopatie
- Nefropatie oliguriche ( creatinina gt 1.5mg/l)
- Shock
- Ipovolemia, oliguria Insufficienza cardiaca,
ascite - Ipoperfusione aterosclerotica renale grave
- Terapia in atto con diuretici
- Allergia
- Età e cachessia (restrizione della dose )
-
32FANS secondo linee guida S.I.A.A.R.T.I.
33Oppioidi minori o deboli
- Tramadolo potenza 1/5-1/10 morfina
- Duplice meccanismo dazione
- debole attività agonistica oppioide (sui
recettori m) - inibizione reuptake noradrenalina e serotonina
(a livello del sistema discendente di controllo
inibitorio sulla trasmissione dei messaggi
nocicettivi, comportandosi in modo analogo agli
antidepressivi triciclici) - utile per il controllo del dolore neuropatico,
oltre che nocicettivo - effetto tetto per dosaggi 400-600 mg /die
- Codeina potenza 1/10 Morfina
- - bassa affinità per recettori m
- - preparazione disponibile cp, supposte di 30 mg
associato a paracetamolo 500 mg - - effetto tetto per 360 mg /die
-
34OPPIOIDI MAGGIORI
- Agonisti puri metadone, morfina e derivati
sintetici (meperidina, fentanyl, sufentanil) - Agonisti-antagonisti buprenorfina
- Antagonisti naloxone
35(No Transcript)
36OPPIOIDI MAGGIORI effetti
- Si distinguono 5 recettori degli oppioidi (m, k,
d, s, e) e dei sottotipi per i recettori m, k e s
. - I recettori m1 mediano l'analgesia sopraspinale,
il rilascio di prolattina e l'euforia. - I recettori m2 mediano la depressione
respiratoria e la dipendenza fisica. - I recettori d e k sono parzialmente responsabili
dell'analgesia spinale. - La miosi e la sedazione sono il risultato
dell'attività del recettore k - I recettori s provocano disforia e allucinazioni.
- Gli agonisti puri presentano affinità per i
recettori m1, m2, d e k, spiegando l'effetto
analgesico centrale e spinale, così come gli
effetti indesiderati dose relativi e la
potenziale dipendenza.
37Classificazione recettoriale (OP1-2-3)?
Rec Attività Morfina Fentanyl Alfentanil Sufentanil Remifentanil Meperidina Buprenorfina Naloxone Naltrexone
m1 m2 Analgesia sopraspinale Euforia Depressione respiratoria dipendenza fisica Ago Ago Ago parz Anta
k Analgesia spinale Sedazione Miosi Ago / ? Anta
d Analgesia spinale Ago / / Anta
s Disforia Allucinazioni ? / / Anta ??
38Effetti collaterali degli oppioidi e loro
trattamento
Ritalin ?
39(No Transcript)
40(No Transcript)
41Regole generali in terapia antalgica - 2
- Il principio di mantenere i livelli di un farmaco
al di sopra dei valori terapeutici è ben
consolidato in altri campi della medicina, per
farmaci come gli antibiotici, i glicosidi
cardioattivi e gli antiipertensivi, mentre gli
analgesici continuano a essere somministrati
erroneamente secondo necessità. -
- Il dolore deve essere trattato come un'infezione,
mantenendo nel sangue livelli ematici di farmaco
costantemente terapeutici. (De Nicola, 1994)
42- L'analgesico non deve essere assunto "a
richiesta" ossia alla comparsa del dolore, ma ad
"orari fissi. - Attenzione al dolore da fine dose .
43(No Transcript)
44VIE E SISTEMI DINFUSIONE
Per os Infusione continua sottocutanea Trans
dermica Endovenosa / i.m. Elastomero Patien
t Controlled Analgesia
45Linfusione continua (i.c.) tramite elastomero
PRO
Velocità fisse e variabili
PCA- PCA i.c.
Impostazione semplice
Facilmente trasportabile
Resistenti a più rifornimenti
CONTRA
Velocità inaffidabile
Non segnala ostruzione
Necessita via venosa dedicata
Possibile accumulo nella via dinfusione
46P. C. A .
- Patient Controlled Analgesia
- Autosomministrazione dellanalgesico secondo le
necessità individuali e che si adegua alle
patologie di base - (es. epatiche, renali).
- - Efficace nel dolore di intensità
- medio alta
- Indicata nel dolore incostante
- 2 scelta nel dolore dinamico
- Sicuro
- PCA i. c. non migliora lanalgesia ma aumenta
lincidenza degli effetti collaterali e gli
errori di programmazione
47PCA vs i. m.
- Differenza della concentrazione plasmatica tra
PCA e somministrazione i.m. - I.M. peaks and valley therapy
48PRO CONTRA
Pazienti con dolore di intensità medio-alta Oppioidi loro effetti collaterali. La depressione respiratoria è circa 0.1 (stessa che per morfina i.m. e epidurale)
Dolore non costante Anamnesi con abuso di alcool o farmaci (relativa)
Utilizzo di dosi inferiori di oppiacei Incapacità del paziente a comprendere la tecnica
Bambini gt 8 anni Età estreme (relativa)
Minore tempo ed impegno da dedicare al pz. per lanalgesia da parte del personale di assistenza, allarmi, controllo consumo totale. Necessita personale medico ed infermieristico preparato possibili errori nella programmazione
49Infusione con gocciolatore Pompa elastomerica Pompa elettronica
Poco affidabile Affidabile Affidabile
Poca accuratezza del flusso impostato Accuratezza del flusso Massima accuratezza del flusso programmato
Ingombrante Poco ingombrante Relativamente ingombrante
Il paziente non può deambulare liberamente Il paziente può deambulare ed uscire Il paziente può deambulare ed uscire (dipende dai modelli)
Non richiede manutenzione Non richiede manutenzione Richiede manutenzione
Poco accetta dal paziente Bene accetta dal paziente Bene accetta dal paziente
Bene accetta dall'infermiere Bene accetta dall'infermiere Non sempre bene accetta dall'infermiere
Possibili diversi flussi Gamma di flussi definita Ampia gamma di flussi programmabili
E' possibile una manomissione E' impossibile una manomissione Con certi modelli è possibile qualche manomissione
E' possibile sottrarre farmaci Non è possibile sottrarre farmaci Spesso è possibile sottrarre farmaci.
Non richiede addestramento Non richiede addestramento Richiede addestramento
Poco leggera Leggera Relativamente leggera (dipende dai modelli)
Si danneggia se accidentalmente cade o batte Non si danneggia se cade o batte Si danneggia se accidentalmente cade o batte
Monouso Monouso Pluriuso
Molto economica Relativamente economica Costosa
Il funzionamento dipende dalla posizione d'uso Il funzionamento non dipende dalla posizione d'uso Il funzionamento non dipende dalla posizione d'uso
50(No Transcript)
51Terapia antalgica invasiva
BLOCCO CENTRALE RACHIDEO AD AZIONE
MIDOLLARE - CONTINUO
BLOCCO PERIFERICO PERINEURALE 1)
reversibile 2) continuo
52BLOCCO PERINEURALE
- distingue la fonte del dolore periferica da
centrale - dolore locale da riferito
- dolore somatico da viscerale
- propedeutico alle tecniche neurolesive o
ablative - reversibile e facilmente ripetibile
Valido strumento diagnostico
53BLOCCO PERINEURALE
- ..e terapeutico
- nellambito di strategia multimodale (associato
ad altre terapie ) - effettuabile anche in paz. critici o con terapie
controindicanti il blocco centrale (rachideo) - analgesia di breve durata ma prolungabile tramite
cateterino perineurale -
- Savoia G. , Pathos 94
54Blocco continuo intercostale tramite catetere
55ANALGESIA RACHIDEA
- indicata nellinsuccesso delle terapie
sistemiche - nellintolleranza agli effetti collaterali delle
terapie sistemiche. - La posologia delloppioide epidurale si riduce a
1/10 vs e.v. e ulteriormente con AL , la
posologia intratecale arriva 1/100. - localizzazione segmentaria, non diffusa del
dolore (es. postoperatorio ch. toracica e alto
addome)
56ANALGESIA RACHIDEA
- valida nel dolore dinamico o incident con AL
oppioide - tecnica reversibile
- controindicata in paz. con infezione in atto
(locale, sepsi), coagulopatie e crolli vertebrali - collegabile a devices come elastomero, PCEA,
pompe - totalmente impiantabili sottocute
57(No Transcript)
58Analgesia rachidea sistemi daccesso e durata
lt 1 mese
1-2 mesi
Tempo prolungato
Paz. giovane gt 6 mm
Abuso oppioidi
59Anestesia / Analgesia Rachidea
- Complicanze
- -blocco spinale alto
- -tossicità sistemica dopo AL (? vol.)
- -depressione respiratoria (oppioidi)
- -danno diretto sulle radici o sul midollo
- -ematoma peridurale
- -infezioni associate al catetere
- Effetti collaterali
- -nausea
- -vomito
- -prurito
- -ritenzione urinaria
- -ipotensione
- -blocco motorio
- - ? T
associati a seconda che si utilizzi un oppioide o
un A. L.
60 ALR
- spandimento ematico
- possibile
- EMATOMA
- EPIDURALE O INTRATECALE
Puntura accidentale plessi venosi fino al 22
casi Horlocker, 1998
Incidenza difficile da stimare 1 220.000
(subaracnoidee) 1 150.000 (epidurali)
Tryba, 1993
61FATTORI DI RISCHIO ACCERTATI PER EMATOMA
- Terapia in atto con anticoagulanti orali,
- eparina e.v. a dosi terapeutiche
- Preesistenti malattie ematologiche
- primitive o secondarie con segni clinici
- Neoplasie o metastasi midollo spinale
-
- Anomalie dei plessi epidurali
- Intossicazione da aspirina
Vandermeulen EP. Anesth Analg 1994 Schmidt A.
Anaesthesist 1992
62FATTORI DI RISCHIO AGGIUNTIVI PER EMATOMA
- Difficoltà tecnica (punture multiple)
- Associazione di farmaci interferenti con
coagulazione - Tecnica
- catetere epidurale gt epidurale bolo gt
subaracnoidea
rimozione inserimento
63Sedazione / depressione respiratoria
- Prevenire con maschera Venturi (FiO2)
controllando FR e SpO2 - Trattare titolando naloxone e aggiustare la
posologia - Utilizzare una scala clinica come quella di
Ramsey - Sveglio, agitato, irrequieto
- Collaborante, orientato , tranquillo
- Assopito o addormentato, risponde ai comandi
- Addormentato, risposta vivace allo stimolo
verbale - Addormentato, risposta lenta allo stimolo verbale
- Addormentato, nessuna risposta allo stimolo
verbale o doloroso
64Blocco motorio Bromage scale
65(No Transcript)
66Parametri di monitoraggio secondo SIAARTI