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Presentazione di PowerPoint

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A quel tempo le condizioni di vita non erano certo come le nostre ora: -Molti uomini vivevano nelle case con animali: cani, pecore, capre, maiali ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
La crisi del 1300
2

Le carestie
A metà del Milletrecento una serie di fenomeni
collegati fra loro colpì lEuropa
  • -carestie,
  • pestilenze,
  • guerre tra popoli,
  • rivolte popolari.

3
A quel tempo le condizioni di vita non erano
certo come le nostre ora -Molti uomini vivevano
nelle case con animali cani, pecore, capre,
maiali ecc (anche perché questi animali
scaldavano le famiglie durante i gelidi
inverni) -non esistevano i bagni ma solo un
angolino della casa dove facevano i loro bisogni
e quindi non era presente ligiene -le strade
non erano asfaltate ma piene di terra, polvere,
sporcizia -lacqua non cera nelle case ma
bisognava andare al lago o al lavatoiodunque
ligiene personale non era affatto curata.
4
Laumento della popolazione e la crisi di cibo
nelle città
Dopo il Mille ci fu un forte aumento demografico
che non accennava a calare mentre le risorse
rimanevano la stesse cresceva così il numero di
persone da sfamare, come crescevano gli abitanti
della città che non producevano cibo ma ne
richiedevano.
5
Carestie e fame anche nelle campagne
Spesso anche le campagne non fornivano tanto cibo
quante erano le persone, perché bastava una
gelata improvvisa, la siccità, una serie di
grandinate, una vendemmia scarsa, una semina
tardiva perché il raccolto fosse cattivo e perciò
insufficiente. Inoltre gli eserciti di passaggio
devastavano i campi coltivati con fatica perché
mancavano i giovani forti, impegnati nelle guerre.
6
Il calo di popolazione e la peste
Tutti questi motivi portarono a un brusco calo
della popolazione. A queste drammatiche
circostanze, poi, si aggiunse unepidemia di
peste mai vista fino ad allora.
La peste del 1348 provocò la più grave crisi
demografica della storia europea ci vollero ben
150 anni (fine del 1400) perché gli abitanti del
continente ritornassero ad essere 80 milioni,
come prima dellepidemia. Una città come Milano,
ad esempio, prima della peste contava 150.000
abitanti, dopo la peste solo 90.000, Venezia
passò da 120.000 a 84.000 e Pisa da 38.000 a meno
di 10.000
7
Le conseguenze furono opposte a quelle prodotte
dallaumento demografico le città tornarono a
svuotarsi, i villaggi vennero abbandonati, le
campagne, non più coltivate.
LE CONSEGUENZE
8
Perché nel 1300 diminuisce la popolazione?
9
la gente moriva anche di malattie non gravi
perché mancavano le conoscenze mediche
Diminuisce la popolazione perché
mancava il cibo
Si diffondevano più facilmente le epidemie, le
infezioni, le malattie
Mancava ligiene
Scoppia una gravissima epidemia di peste
10
Ma perché mancava il cibo?
11
Diminuisce la popolazione perché
mancava il cibo
mancava il cibo
12
Quali erano le conseguenze della mancanza di cibo?
13
Diminuisce la popolazione perché
mancava il cibo
14
Quali erano le conseguenze della mancanza di
igiene?
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Diminuisce la popolazione perché
Si diffondevano più facilmente le epidemie, le
infezioni, le malattie
Mancava ligiene
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la gente moriva anche di malattie non gravi
perché mancavano le conoscenze mediche
Diminuisce la popolazione perché
mancava il cibo
Si diffondevano più facilmente le epidemie, le
infezioni, le malattie
Mancava ligiene
Scoppia una gravissima epidemia di peste
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Nel 1348 scoppia la peste
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La peste nera venne diffusa da topi provenienti
dalla Cina che la passarono ai soldati.
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Ben presto gli eserciti, spostandosi da paese a
paese contagiarono gran parte della popolazione.
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Come si manifestava la peste?
La peste si manifestava con bubboni che
diventavano neri e ricoprivano tutto il corpo e
febbre altissima. I malati venivano portati in
ospedali speciali detti lazzaretti. Le salme
dei morti erano portate via da uomini che erano
miracolosamente guariti dalla peste.
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I medici non sapevano come fronteggiare la
malattia non sapevano da cosa fosse causata e
non avevano cure. Succedeva dunque che i
contagiati morivano dopo pochi giorni e i
bambini, stremati dalle malattie che li colpivano
più facilmente perché denutriti, morivano a pochi
mesi.
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I cittadini e i medici davano la colpa della
peste agli astri o addirittura a Dio, che secondo
loro avrebbe mandato la peste per punirli di
qualche colpa che avevano commesso. Per
contrastare la peste si facevano processioni e si
pregavano santi, soprattutto San Rocco perché
liberasse le città dalla malattia.
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Gli appestati venivano portati in luoghi lontani
(lazzaretti) e dopo la loro morte i loro vestiti
e le loro cose venivano bruciate, come le loro
stesse salme.
24
Il terrore della morte. Ovunque cerano dipinti
che rappresentavano la morte come uno scheletro
con una falce ed un mantello nero. In alcuni
dipinti la morte giungeva di sorpresa uccidendo
ricchi, poveri e bambini.
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Lavoro realizzato da
  • Antonio, Giulia, Mirko
  • Classe II
  • A.s. 2006/2007
  • Scuola Media Piancavallo
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