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Presentazione di PowerPoint

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Malattia peptica Alcolismo Sepsi Farmaci Vomito Laboratorio Ematocrito Gruppo e prove crociate Tempo di funzionalit epatica EMATEMESI MELENA Le cause pi comuni di ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
Anamnesi ed esame obiettivo Malattia
peptica Alcolismo Sepsi Farmaci Vomito
Laboratorio Ematocrito Gruppo e prove
crociate Tempo di funzionalità epatica
EMATEMESI MELENA
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  • Le cause più comuni di emorragia del tratto
    digestivo superiore sono la malattia ulcerosa, le
    gastriti indotte da farmaci o alcool e le varici
    esofagee. Una gastrite da stress deve essere
    sospettata in presenza di traumi o sepsi. Il
    vomito può lacerare la mucosa gastrica o esofagea
    (sindrome di Mallory-Weiss). Cause rare di
    sanguinamento sono il carcinoma gastrico,
    l'esofagite e l'emobilia.

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  • L'ematemesi definisce e la melena implica
    un'emorragia (gt200 ml) del tratto gastroenterico
    superiore raramente la melena è secondaria ad
    una lesione del colon destro in pazienti con
    rallentato transito.

EMATEMESI MELENA
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EMATEMESI MELENA
Rianimazione Lavaggio gastrico
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  • Le priorità nel trattamento rianimatorio
    consistono nella esatta stima delle perdite
    ematiche e nel mantenimento del circolo polso,
    pressione, diuresi e stato di coscienza sono gli
    indici più affidabili, dato che l'ematocrito
    impiega dalle 24 alle 48 ore per modificarsi.
    Deve essere eseguito un lavaggio dello stomaco
    con acqua tiepida mediante sondino nasogastrico,
    per rimuovere i coaguli e valutare l'entità e
    l'attività del sanguinamento tale manovra non ha
    alcuna valenza terapeutica.

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  • Occorre iniziare l'infusione di liquidi
    (cristalloidi). L'inserimento di un sondino
    nasogastrico (32-36 Fr) permette di verificare se
    il sanguinamen-to è ancora in corso l'assenza di
    sangue nello stomaco non esclude un sanguinamento
    distale al piloro. Se le perdite stimate di
    sangue eccedono il litro, occorre procedere a un
    'emotrasfusione.

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  • Il trattamento medico inizia con un lavaggio
    gastrico con soluzione salina. Lomeprazolo,
    inibitore della pompa protonica, deve essere
    somministrato per via endovenosa (20 mg ogni 12
    ore). L'impiego di antiacidi come lidrossido di
    alluminio e magnesio (30-120 ml/h) può aumentare
    il pH gastrico ma è utile solo nelle emorragie di
    lieve entità.

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EMATEMESI MELENA
Rianimazione Lavaggio gastrico
Sanguinamento attivo
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  • Per sanguinamento attivo (10 circa dei ricoveri
    per ematemesi) si intende un fabbisogno
    trasfusionale superiore a 2000-2500 ml (8 unità
    circa) nelle prime 24 ore per mantenere
    l'equilibrio del circolo ed una relativa costanza
    dell'ematocrito. Il sanguinamento non dominabile
    sottintende la grave e rapida compromissione del
    circolo (shock emorragico) associata ad imminente
    pericolo di vita in questi casi il volume
    dell'emorragia o le condizioni del paziente non
    permettono il più delle volte l'esecuzione di una
    endoscopia preliminare alla laparotomia d'urgenza
    od alle manovre emostatiche.

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Sanguinamento attivo
Endoscopia
Ulcera gastrica
Ulcera da stress
Origine non identificata
Varici esofagee
Ulcera duodenale
S. Mallory-Weiss
Gastrite
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  • In assenza di cirrosi la localizzazione della
    lesione sanguinante deve essere effettuata ad
    addome aperto con l'ausilio dell'endoscopia. In
    caso di indisponibilità di quest'ultima, una
    pilorotomia longitudinale permette di valutare
    l'origine gastrica, esofagea (10) o duodenale
    del sanguinamento, tenendo conto che le lesioni
    peptiche sono responsabili del 75 dei
    sanguinamenti acuti.

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Origine non identificata
Pilorotomia
Sanguinamento prossimale
Sanguinamento distale
Gastrotomia trasversale
Vagotomia antrectomia
13
Quando è necessario procedere all'intervento
prima di aver potuto identificare l'origine del
sanguinamento, occorre eseguire una pilorotomia
longitudinale per ispezionare lo stomaco distale
e il duodeno prossimale. Se l'origine del
sanguinamento non è identificata, la pilorotomia
viene chiusa trasversalmente e si eseguirà una
gastrotomia trasversale per esaminare la mucosa
gastrica prossimale.
Sanguinamento attivo
Endoscopia
Origine non identificata
14
  • Quando è necessario procedere all'intervento
    prima di aver potuto identificare l'origine del
    sanguinamento, occorre eseguire una pilorotomia
    longitudinale per ispezionare lo stomaco distale
    e il duodeno prossimale. Se l'origine del
    sanguinamento non è identificata, la pilorotomia
    viene chiusa trasversalmente e si eseguirà una
    gastrotomia trasversale per esaminare la mucosa
    gastrica prossimale.

15
Ulcera da stress
Ulcera duodenale
Ulcera gastrica
S. Mallory-Weiss
Gastrite
Controllo endoscopico con 1) coagulazione ,
oppure 2) scleroterapia
16
  • In caso di emorragia dominabile o di arresto
    della stessa l'endoscopia permette di formulare
    una diagnosi nel 75-95 dei casi e, in caso di
    lesioni focali, di controllare il sanguinamento
    mediante laser, iniezione di epinefrina o
    elettrocoagulazione. Il trattamento endoscopico
    del sanguinamento permette di affrontare in
    elezione la causa responsabile.

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  • Il controllo endoscopico di un sanguinamento
    gastrico o duodenale è possibile con
    elettrocoagulazione, con fotocoagulazione laser,
    con "heater-probe" o con iniezione di etanolo,
    adrenalina o sostanze sclerosanti. L'e
    elettrocoagulazione è efficace come la
    fotocoagulazione laser ed è meno costosa per i
    sanguinamenti diffusi è un trattamento più
    effi-cace rispetto alla scleroterapia.
    L'iniezione di etanolo, adrenalina o sostanze
    sclerosanti (sodio-tetradecilsolfato all'1
    etanolamina oleato al 5) può essere praticata
    direttamente attorno ai vasi sanguinanti del
    cratere ulceroso.

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  • Le ulcere mucose di Mallory-Weiss (postemetiche)
    della giunzione gastroesofagea sono frequenti
    negli etilisti, e rendono difficoltosa la
    diagnosi differenziale con le varici. Il 90 di
    queste lesioni smette di sanguinare
    spontaneamente, ed il trattamento deve essere
    conservativo. Nella necessità di un intervento,
    la sutura è sufficiente.

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  • Angiodisplasie ed ulcere acute (da stress) sono
    lesioni focali facilmente dominabili in
    endoscopia si osservano nell' 1 dei casi.

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Controllo endoscopico con 1) coagulazione ,
oppure 2) scleroterapia
Angiografia con embolizzazione arteriosa oppure
vasopressina EV
Basso rischio
Alto rischio
Prossimale
Distale
Vagotomia antrectomia
Sopraggitto Vagotomia piloroplastica
Emigastrectomia
Vagotomia gastrectomia subtotale
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  • Se la procedura endoscopica non è in grado di
    controllare il sanguinamento di una gastrite da
    farmaci o da alcool, di una gastrite da stress o
    di una sindrome di Mallorv-Weiss, può essere
    tentata l'em-bolizzazione arteriosa (con Gelfoam
    o sostanze simili) si ottengono risultati
    positivi nel 70 circa dei pa-zienti. In
    alternativa si può tentare l'infusione
    endo-venosa di vasopressina (0,2-0,4 U/min) il
    sanguinamento si arresta in circa il 50 dei
    pazienti. L'infusione selettiva di vasopressina
    nell'arteria gastrica sinistra ottiene un 50-84
    di successi.

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  • Circa il 10 dei pazienti con sanguinamento del
    tratto digestivo superiore richiede l'intervento.
    Sia la mortalità operatoria che il rischio di
    recidiva del sanguinamento sono del 10.
    L'intervento è indicato quando le perdite
    superano i 2500-3000 ml nelle prime 24 ore di
    trattamento, o i 1500 ml nelle seconde 24 ore, o
    quando l'emorragia recidiva durante il
    trattamento.

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  • La mortalità dopo intervento per ulcera duodenale
    sanguinante è maggiore nei pazienti con più di 65
    anni che presentano patologie associate in
    questi pazienti è indicata la vagotomia con
    piloroplastica, mentre gli altri pazienti possono
    essere sottoposti a interventi più radicali (ma
    con maggior morbilità), come la vagotomia con
    antrectomia.

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  • Il tasso di mortalità per intervento d'urgenza
    per ulcera gastrica sanguinante è maggiore
    rispetto a quello per ulcera duodenale (15 vs
    5-10). Un'ulcera del cardias può essere trattata
    con un sopraggitto sui vasi sanguinanti,
    associando una vagotomia a piloroplastica. in
    alcuni casi si può pro-cedere all' escissione
    dell'ulcera. Un 'ulcera gastrica distale può
    essere escissa oppure si può eseguire un
    'emigastrectomia.

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  • Il sanguinamento da ulcera da stress resistente
    vagotomia richiede l'esecuzione di una
    gastrectomia subtotale. A causa delle gravi
    patologie associate, questo tipo di emorragia è
    fatale nel 30 dei pazienti.

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  • Embolizzazione o vasopressina vengono proposte
    solo nei pazienti con inaccettabile rischio
    chirurgico, data la ri-dotta percentuale di
    successo.
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