Determinazione della fase - PowerPoint PPT Presentation

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Determinazione della fase

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Title: Determinazione struttura proteine Subject: lezione chim fis biol Author: Gaetano Izzo Last modified by: DCCI Created Date: 12/23/2002 12:48:43 PM – PowerPoint PPT presentation

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Title: Determinazione della fase


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Determinazione della fase
  • Cristallografia delle piccole molecole
    Metodi diretti
  • Metodo della Sostituzione Isomorfa
  • Molecole Grandi (Proteine) (Sostituzione
    Isomorfa Multipla MIR, multiple
    isomorphous replacement).
  • MIR Introduzione di nuovi centri di scattering
    nella cella elementare
  • costituiti da atomi pesanti (in modo che essi
    contribuiscano significativamente alla
    diffrazione)
  • in numero limitato (per localizzarne la
    posizione)
  • non dovrebbero cambiare le caratteristiche
    strutturali della molecola e della cella
    (cristalli isomorfi).
  • In pratica la MIR si ottiene facendo diffondere
    diversi complessi di metalli pesanti nei canali
    dei cristalli preformati. Se le catene espongono
    gruppi SH, essi legheranno i metalli. Nelle
    metallo-proteine i metalli leggeri possono essere
    sostituiti con metalli più pesanti (es. Zn-Hg,
    Ca-Sm).

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Determinazione della fase
  • I metalli pesanti contengono molti più elettroni
    degli atomi leggeri (H,N,O,C,S) della proteina,
    diffondono i RX più intensamente. Dopo una MIR se
    tutte le interferenze fossero positive tutti i
    raggi diffratti aumenterebbero di intensità. Ma
    alcune interferenze sono negative, per cui dopo
    la MIR, alcuni spot aumentano di intensità, altri
    diminuiscono ed altri non variano. Dalle
    differenze di intensità prima e dopo la MIR, si
    possono dedurre le posizioni degli atomi pesanti
    nel cristallo. Le trasformate di Fourier di
    queste diff. di intensità forniscono le mappe dei
    vettori tra gli atomi pesanti (mappe di
    Patterson). Dalle mappe di Patterson si possono
    dedurre le posizioni degli atomi pesanti nella
    cella elementare, per cui da queste le ampiezze e
    le fasi e dal loro contributo ai raggi diffratti
    dal cristallo.

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Determinazione della fase
  • Conoscendo
  • Ampiezza e fase atomi pesanti
  • Ampiezza proteina
  • Ampiezza proteina-metalli pesanti
  • si può calcolare se linterferenza dei RX
    diffusi dai metalli pesanti e dalla proteina è
    costruttiva o distruttiva. Una stima della fase
    della proteina si può ottenere dallentità
    dellinterferenza con le informazioni sulla fase
    del metallo.
  • Sono però possibili due differenti angoli di
    fase, per distinguere tra le soluzioni possibili
    è necessario avere un complesso con un secondo
    atomo pesante che darà altri due angoli di fase
    possibili per la proteina. Quello che avrà lo
    stesso valore di uno degli angoli di fase
    determinati nel caso precedente sarà langolo di
    fase corretto.
  • In pratica si devono preparare più di due
    complessi proteina-metallo pesante per ottenere
    una fase buona per tutte le riflessioni.
  • Le ampiezze e le fasi dei dati ottenuti vengono
    impiegati per calcolare le mappe di densità
    elettronica dellunità ripetitiva del cristallo.

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(No Transcript)
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Costruzione del modello
  • La mappa di densità elettronica va interpretata
    in termini di catena peptidica (sequenza aa). Vi
    sono però limiti dei dati
  • imprecisioni da errori negli angoli di fase
  • risoluzione dei dati che dipende dallordine nei
    cristalli (misurata in A, minore è il suo valore
    più elevata è la risoluzione e quindi la quantità
    di dettagli che si possono osservare).
  • Bassa risoluzione (gt5) forma della molecola,
    regioni a elica come cilindri
  • Media risoluzione (ca.3) percorso della catena
    e fitting sequenza aa
  • Alta risoluzione ca.2 si discrimina tra
    catene laterali molto simili ca.1 atomi
    come sfere di densità elettronica
  • La costruzione del modello iniziale è un
    processo di prova/errore. Occorre
  • decidere in che modo la catena polipetidica
    traccia il suo percorso nella densità elettronica
  • si tenta di adattare in base allipotesi la
    densità delle catene laterali della sequenza nota
    del polipetide
  • Utilizzo computer grafica

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Costruzione del modello
  • La mappa di densità elettronica viene
    rappresentata sullo schermo del computer
    (computer grafica) in combinazione con una parte
    della catena polipeptidica.
  • La mappa di densità elettronica ottenuta viene
    interpretata adattandovi parti della catena
    polipeptidica con stechiometria nota (backbone e
    catene laterali).
  • Le unità della catena polipeptidica vengono
    ruotate e traslate rispetto alla densità
    elettronica fino a che si ottiene una buona
    corrispondenza tra le due.
  • Utilizzo mappa Fourier differenza (sia per
    aggiustare modello che per risolvere nuove
    strutture).

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Costruzione del modello R-factor
  • Il modello viene via via corretto mediante
    affinamento, per cui esso viene modificato
    minimizzando la differenza tra ampiezze osservate
    sperimentalmente e quelle calcolate per un
    ipotetico cristallo contenente il modello invece
    della molecola reale (minimi quadrati).
  • Questa differenza viene espressa come R-factor
    che rappresenta la discordanza residua (R0 per
    un accordo esatto, 0.59 per disaccordo totale).
  • Per una struttura proteica ben determinata R è
    compreso tra 0.15 e 0.20.
  • La diff. residua (ad alta risoluzione) non è
    dovuta a grossi errori nel modello, ma a errori e
    inesattezze nei dati che derivano principalmente
    da
  • Piccole variazioni nelle conformazione delle
    molecole proteiche
  • Correzioni inadeguate presenza solvente
  • Differenze orientamento microcristalli che
    formano il cristallo.
  • Il modello finale è media delle molecole
    (leggermente diverse in conformazione e
    orientamento) presenti nel cristallo, per cui il
    modello non corrisponde mai in modo esatto al
    cristallo reale.
  • La conoscenza della sequenza aa (da sequenza
    nucleotica nelle tecniche DNA ricmbinante per la
    produzione della proteina stessa) è
    indispensabile per la determinazione della
    struttura a RX. Le strutture determinate possono
    identificare errori nella determinazione della
    sequenza.

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Determinazione struttura proteine
Cristallo
Densità elettronica r (x,y,z)
Data Collection F, (hkl)
Fasi a(hkl)
Struttura
9
GMER
10
Actina
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