Title: Determinazione Orbitale di Satelliti Artificiali Lezione 1
1Determinazione Orbitale di Satelliti
ArtificialiLezione 1
- Alessandro Caporali
- Università di Padova
2Generalità del Corso (1/2)
- Obbiettivi
- Stimare il vettore di stato di un satellite ad
unepoca note misure di distanza e/o angolari e/o
Doppler - Predirre il vettore di stato di un satellite a
una data epoca noto il vettore di stato ad altra
epoca e il campo di forze - N.B. Stima e Predizione sono intese in senso
statistico valore nominale covarianza
3Generalità del Corso (2/2)
- Programma
- Metodi di inseguimento
- Modelli degli osservabili in funzione delle
variabili di stato - Analisi statistica dei dati di inseguimento
- Propagazione del vettore di stato e della sua
matrice di covarianza
4Le coordinate di una stazione terrestre (1/2)
- Le coordinate geodetiche di una stazione, nel
senso di latitudine longitudine e quota, fanno
generalmente riferimento a un Datum, cioè a un
sistema di riferimento definito per convenzione
internazionale. - Un Datum è definito dai parametri di un
ellissoide di rotazione (sferoide), e da un
orientamento astronomico. Attualmente i Datum
incorporano anche un campo di velocità , per tener
conto della deriva delle placche litosferiche
sulle quali insistono le stazioni terrestri. - Lo sferoide definisce una forma teorica della
Terra, quella cioè che assumerebbe in assenza di
variazioni laterali di densità e nellipotesi di
rotazione a velocità angolare uniforme, intorno
ad un asse costante. Gli assi dello sferoide sono
pertanto gli assi del sistema ECEF (Earth
Centered and Earth Fixed). Lo sferoide non
rappresenta esattamente la figura di equilibrio
degli oceani (medio mare). Di conseguenza anche
laltezza di una stazione riferita allo sferoide
può differire dalla quota s.l.m. fino a 100 m
circa. - Uno sferoide è definito dal semiasse a
dellellisse meridiana, e dallo schiacciamento
equatoriale f1-b/a, ove b è il semiasse minore.
Due sferoidi molto comuni hanno i parametri
seguenti
DATUM ED50 (European Datum 1950) GRS80 (Geodetic Reference System 1980)
a 6378388 km 6378137 km
1/f 297 298.255
5Le coordinate di una stazione terrestre (2/2)
- Trasformazione da coordinate geodetiche nominali
(f,l,h) a coordinate cartesiane, per dati (a,1/f)
e velocità di deriva in latitudine e longitudine
f,l. (NB h è la distanza della stazione
dallellissoide di riferimento differisce dalla
quota H sul geoide per due termini uno costante,
londilazione del goeide in quel punto, laltro
variabile nel tempo, leffetto delle maree solide
e oceaniche)
1. Da geodetiche nominali (epoca t0) a geodetiche
attuali (epoca t)
2. Da geodetiche attuali a cartesiane attuali
6Scale dei tempi in dinamica orbitale
1 sec (leap second
- Distinguiamo quattro scale dei tempi
- ET tempo effemeride (ephemeris time)
- A1 tempo atomico
- UT1è il tempo solare di Greenwich,
- UTC è lapprossimazione di UT1 con la scala
atomica A1 - Dicussione ET è la variabile indipendente t
che compare nelle equazioni del moto. ET è
definito dal moto dei pianeti. A1 è una scala
definita sulla base di standard atomici di
frequenza (Oscillatori al Cesio). A1 e ET sono
sincroni, a meno di un offset costante fissato
per convenzione internazionale e effetti
relativistici di ordine superiore. UT1 era la
scala dei tempi fondamentale prima dellavvento
degli oscillatori atomici. UT1 è definito
dallangolo di fase del meridiano di Greenwich
rispetto al Sole. Le irregolarità della rotazione
terrestre, periodiche e secolari, causano una
deriva sistematica della scala UT1 da A1, oggi
considerata la più stabile. La scala UTC è
sincrona con A1, ma ha delle discontinuitÃ
intenzionali di 1 secondo ogni 6-12 mesi, per
convenzione internazionale, al fine di mantenere
la differenza tra UT1 e UTC entro 1 secondo. - La differenza UT1-UTC è la variazione in
lunghezza del giorno DLOD, da considerarsi nel
calcolo dellangolo orario di Greenwich allepoca
di osservazione, che generalmente è definita
sulla scala UTC.
7Coordinate inerziali della stazione
- Normalmente conosciamo le coordinate della
stazione in un sistema ECEF (Earth Centered,
Earth Fixed), non inerziale in quanto ruotante
con la Terra - Poiché dobbiamo lavorare con le coordinate del
satellite e della stazione riferite a uno stesso
sistema di riferimento, e la rappresentazione del
campo di forze è espressa più convenientemente in
un sistema inerziale (assenza di forze
apparenti!), è opportuno rappresentare le
coordinate dellosservatore in un sistema
inerziale, anziché rappresentare le coordinate
del satellite in un sistema ECEF (questo viene
comunque fatto cf. ad esempio il modello
orbitale GPS contenuto nel messaggio di
navigazione) - La formula generale ECEF? inerziale prevede
quattro matrici di rotazione ed è la seguente - XinerzialePNSWXECEF
8La trasformazione ECEF?inerziale1 Moto del polo
W
W matrice di Wobble (moto del polo) le
coordinate ECEF di una stazione si riferiscono a
un sistema di riferimento terrestre il cui asse z
è rappresentato dallintersezione dellasse di
rotazione terrestre con la superficie della terra
a unepoca di riferimento (ad es. 1950.0,
2000.0). Ad altra epoca, la posizione dellasse
rispetto a quella di riferimento può variare di
angoli dellordine di 0.1, su scala anche
settimanale. Questo fenomeno, detto nutazione
libera o precessione euleriana, o più spesso
moto del polo, è dovuto al disallineamento
dellasse di rotazione con lasse di massimo
momento di inerzia, e in parte anche alla non
rigidità terrestre, ed ha come periodi
fondamentali 420 e 365 giorni. Le coordinate del
polo istantaneo xp,yp rispetto a quelle medie
sono definite in un sistema ortogonale
sinistrorso (asse y è 90 in senso orario
rispetto a x). Sono normalmente espresse in
secondi darco e disponibili presso lo IERS
(International Earth Rotation Service) a
intervalli di 1 giorno
Asse istantaneo
9La trasformazione ECEF?inerziale2. Rotazione
terrestre S
- Una volta rappresentate le coordinate nominali
(medie) della stazione in un sistema terrestre
con asse z allineato con lasse istantaneo di
rotazione terrestre, la rotazione terrestre viene
compensata con una rotazione intorno al nuovo z
di un angolo qg uguale allascensione retta del
meridiano di Greenwich. - Questa rotazione intorno a z porta il sistema
Earth Centered in un nuovo sistema, non
ruotante e con lo stesso asse z, detto sistema
True of Date.
Calcolo dellangolo orario di Greenwich qg
lespressione generale è
10La trasformazione ECEF?inerziale3 Precessione e
nutazione
- Il sistema true of date è inerziale, ma non
esattamente! Lo sarebbe se la Luna, il Sole e gli
altri pianeti non interagissero con il giroscopio
Terra, producendo una variazione
dellorientazione del momento angolare nello
spazio inerziale delle stelle fisse. Tale
variazione è risolta in due distinti fenomeni la
precessione e la nutazione. La precessione è una
rotazione dellasse x, intersezione dellequatore
con leclittica. La nutazione è una oscillazione
dellasse z intorno alla generatrice del cono di
precessione. - La matrice di nutazione porta il sistema
inerziale true of date in un sistema mean of
date, con lasse z coincidente con la generatrice
del cono di precessione allepoca. - La matrice di precessione porta il sistema mean
of date nel sistema mean of reference (ad es.
1950.0, oppure 2000.0), che puoò essere
considerato il sistema nominale definitivo, lo
stesso nel quale sono rappresentate le coordinate
e velocità del satellite come conseguenza
dellintegrazione delle equazioni del moto - Il sistema mean of reference entra nelle
equazioni del moto del satellite attraverso le
posizioni della Luna, del Sole e dei pianeti.
Queste sono usate per il calcolo delle
perturbazioni dirette sul satellite, e indirette
(variazioni mareali del campo gravitazionale
terrestre) - La trasformazione PN true of date?mean of
referenceè e necessaria quando si integrano le
equazioni del moto per diversi mesi. Altrimenti
leffetto non è significativo e si riduce a un
errore sistematico costante.
11Coordinate inerziali del satellite
- Le coordinate inerziali X del satellite sono
ottenute ad ogni istante t dalla integrazione
delle equazioni del moto