Title: Qualcosa e
1Qualcosa e cambiato?- prevenzione e intervento
di rete per le persone a rischio di psicosi
- (programma per la prevenzione e lintervento
precoce nella psicosi in adolescenti e giovani
adulti) - A.S.S n. 1 Triestina
2Esordio
- Si parla di psicosi e non di schizofrenia sec.
DSM. - Esordio della malattia primo sintomo, di primo
ordine (Haefner), fase prodromica. - Esordio dellepisodio primo segno non specifico.
- Periodo prepsicotico / prodromico / esordio
- Prodromo concetto retrospettivo, non si
definisce linizio. Abolito dal DSM IV. E già
malattia? - Esordio sintomi negativi (4-6 aa prima ) poi
positivi (2 aa). In media 2 aa., mediana 1 a. - Varie definizioni di prodromi. K
(riproducibilità) - specificità ? (Cameron). Esp.
Somatiche bizzarre (Haefner). - Adolescenti australiani. Risoluzione spontanea
(sdr. Simile ai prodromi). - Falsi positivi (altra patologia) e falsi-falsi
positivi (guariscono prima). Stati mentali a
rischio.
3Razionale
- Non esistono - anche in questarea - interventi
sanitari che non abbiano effetti jatrogeni. Le
persone hanno motivi validi per non rivolgersi ai
servizi la possibilità di remissione spontanea,
lo stigma sociale, gli effetti collaterali delle
terapie biologiche. - Un approccio precoce non deve riprodurre gli
strumenti della psichiatria clinica, bensì
mettere in atto strategie mirate sui bisogni.
Durante il ritardo di trattamento intervengono
comunque agenti informali.
4Razionale
- Il consenso alle cure e la compliance sono
fortemente dipendenti dallatteggiamento e
dallorientamento del contesto degli altri
significativi che sono riconosciuti come
autorevoli o affidabili dal paziente e che hanno
potere ed influenza su di lui (i familiari
soprattutto, poi gli amici, ecc). - Il progettointervento si propone dunque di
rendere più competenti le reti di sostegno e di
cura e di ridurre il gap di accesso al
trattamento, facilitando questultimo. - Esso intende arrivare gradualmente a realizzare
un vero intervento di sistema per la rete di
prossimità e di prevenzione.
5Criticità del sistema attuale
- particolare criticità ancora é costituita dalla
prevalenza di esordi di tipo acuto in soggetti
giovani che utilizzano i canali dellemergenza ed
arrivano in prima istanza al terminale
ospedaliero (SPDC), probabilmente per la
persistenza di stereotipi e pregiudizi nella
popolazione generale ed una ancora carente
consapevolezza ed informazione orientata degli
agenti di invio.
6Obiettivi generali
- Ottimizzare il sistema di riconoscimento ed
intervento precoce sulla psicosi negli
adolescenti e nei giovani adulti, per ridurre il
tempo intercorrente tra esordio e presa in carico
integrata da parte dei servizi territoriali - mettere in rete su questarea il D.S.M., il
D.d.D., i Distretti, i servizi sociali, il
volontariato ed il privato-sociale realizzare
una rete di prossimità con MMG e scuole, per
segnalare situazioni a rischio verso un singolo
punto di accesso della domanda - incrementare le competenze per il riconoscimento
precoce e migliorare la qualità delle cure
tramite un percorso specifico e sperimentale di
trattamento e valutarne il rapporto
costo-efficacia.
7Obiettivi (2)
- Quindi la costruzione di un percorso di arrivo
non stigmatizzante ai servizi di salute mentale
per gli adulti ed a quelli per ladolescenza, che
faciliti il contatto e la presa in carico ove
opportuna. - Ciò richiede lottimizzazione del sistema di
riconoscimento ed intervento precoce sulla
psicosi negli adolescenti e nei giovani adulti,
per ridurre il tempo intercorrente tra esordio e
presa in carico integrata da parte dei servizi
territoriali.
8Obiettivi (3)
- Occorre mettere in atto una strategia di
prevenzione indicata mirata per popolazioni già
con sintomatologia iniziale - differentemente da
quanto esiste già in termini di risposta al
disagio definito in termini ampie e generici,
come ad esempio in iniziative messe in atto dai
Distretti sanitari o dal Dipartimento per le
Dipendenze. - Occorre quindi implementare una serie di reti
interconnesse, tra soggetti della comunità -
formali ed informali - e servizi sociosanitari.
9Reti per il riconoscimento
- Occorre realizzare una rete di prossimità con MMG
e scuole, per segnalare situazioni a rischio
verso un singolo punto di accesso della domanda.
Ciò coinvolgendo - I MMG, sia come informant delle famiglie e quindi
non solo vettori ma attori primi di percorsi di
educazione sanitaria, che come agenti per una
diagnosi precoce, per il monitoraggio delle
situazioni a rischio, per linvio di secondo
livello ai servizi del DSM - le scuole, come luoghi di socializzazione
secondaria dopo la famiglia, e di crescita e
sviluppo umano degli adolescenti nel passaggio
alletà adulta, nonché di riproduzione di una
cultura sociale sulla salute e sulla malattia
mentale.
10Reti per lintervento
- Per la diagnosi e lintervento
- occorre mettere in rete il D.S.M., il D.d.D., i
Distretti, i servizi sociali, il volontariato ed
il privato-sociale - incrementare le competenze per il riconoscimento
precoce - migliorare la qualità delle cure tramite un
percorso specifico e sperimentale di trattamento
e valutarne il rapporto costo-efficacia.
11Metodologia di implementazione
- La metodologia va definita in rapporto alle 4
aree di intervento del progetto - 1) MMG
- 2) Comunità
- 3) Rete servizi sociosanitari / équipe di
valutazione ed intervento - 4) Implementazione e valutazione di efficacia di
interventi innovativi nellambito degli esordi
psicotici.
121. La metodologia impiegata prevede attività
formative circa il ruolo del MMG in 2 aree
- Ø1) Ruolo nellindividuazione dei casi precoci /
a rischio (formazione al riconoscimento dei
disturbi psicotici e dei segni prodromici
collaborazione nel contatto iniziale,
consultazioni informali) qui verranno usate
metodologie note quali lapproccio diagnostico
proposto da Falloon (PS-checklist 10-questions
screening) e da McGorry per lidentificazione dei
casi a rischio.
13Corso per MMG
- 2) Ruolo nel trattamento
- come autorevole agente di invio al servizio di
salute mentale per consigliare e orientare i
familiari al rapporto col servizio pubblico - come collaboratore del trattamento, sia per
terapie e counselling che per la prevenzione
delle ricadute e/o per il mantenimento di
continuità terapeutica nei casi dimessi e
rinviati dal CSM in quanto gestibili fuori da un
rapporto diretto col servizio di salute mentale).
- Metodologie lavoro di gruppo e role-playing con
simulazione di casi, dopo il corso, verifica
formativa fatta individualmente ed informalmente,
attraverso discussione di casi concreti e
supervisioni.
142.Campagna di sensibilizzazione.
- Costituzione di un gruppo di azione e
progettazione costituito da giudici, personale
della polizia, giornalisti, insegnanti, studenti
delle scuole superiori, utenti dei servizi di
salute mentale, familiari, operatori - Organizzazione di una campagna sui mass media
attraverso incontri coi giornalisti e
coinvolgimento degli operatori del master di
comunicazione della scienza come ospiti e
co-progettisti di materiali informativi - Sensibilizzazione e coinvolgimento di
associazioni comunitarie sul tema, anche
giovanili, ad es. ass.ni sportive, centri sociali
e per il tempo libero, ecc.
152a - Interventi specifici previsti per la campagna
- 1 operatore del gruppo di lavoro del progetto
come referente per ciascuna scuola superiore
coinvolta. - Progettazione di materiali informativi
(audiovisivi, posters, depliant) sul progetto e
di azioni specifiche nelle scuole (es. tramite
films inerenti allargomento) volte alla
promozione ed educazione alla salute, alla
destigmatizzazione ed alla facilitazione di
percorsi collaborativi e di aiuto nei coetanei,
nei genitori e negli insegnanti.
163.Riunioni strategiche con i servizi
sociosanitari.
- Øricognizione e verifica delle risorse
utilizzabili - Øidentificazione e valutazione dello specifico
contributo al progetto dei Servizi e programmi
coinvolti - Øazioni formative
- Øidentificazione e costituzione di ununità di
valutazione ed intervento sperimentale tra vari
servizi.
17azioni formative
- Percorso formativo per gli operatori di tipo
specialistico (riconoscimento precoce e
trattamento) 3 giorni verranno usate
metodolgie di lavoro di gruppo e role-playing con
simulazione di casi, e dopo il corso seguirà una
verifica formativa fatta individualmente ed
informalmente, attraverso discussione di casi
concreti e supervisioni. - Percorso formativo di terapia cognitivo-comportame
tale in collaborazione con il NIMHE dellEast
Region e luniversità dellEast Anglia Norwich
Seminario di 3 giorni. - Percorso formativo per gli operatori della linea
telefonica.
18articolazione del programma 1 semestre
- Definizione della composizione del gruppo
collaborativo relativamente alle 3 aree
individuate - 1) MMG tramite Distretto, verranno contattati i
singoli medici ed i loro organismi associativi e
rappresentativi - 2) Enti e rappresentanti della comunità, dei mass
media e dellassociazionismo / terzo settore - 3) Operatori dei servizi sociosanitari coinvolti
sarà analizzato lo stato dellarte e le
prospettive degli specifici contributi dei
servizi coinvolti. - I tre gruppi passeranno poi alla definizione
consensuale dei contenuti e dei metodi dei
programmi formativi e comunitari.
19Gruppo di azione e progettazione costituito da
giudici, personale della polizia, giornalisti,
insegnanti, studenti, utenti, familiari,
operatori.
- Scuole Medie Superiori di Trieste Provveditorato
agli Studi (N. 30 insegnanti di scuole medie
superiori) - Università di Trieste, Facoltà di Psicologia.
- Associazioni di Familiari e di Utenti della
Salute Mentale. - Cooperative sociali
- Tribunale di Trieste
- Giornali quotidiani
- RAI Regione FVG
- Scuola Internazionale Studi Superiori Avanzati
Master in Comunicazione della Scienza -
20Operatori socio-sanitari direttamente coinvolti
- N. 15 operatori del DSM (3 per CSM di diversa
professionalità, 2 del SPDC, 1 del SAR). - 4 psichiatri, 4 psicologi, 4 infermieri, 2
assistenti sociali, 1 tecnico della
riabilitazione - N. 8 Operatori dei Distretti Sanitari (2 per
UOBA, psicologi, assistenti sociali ed
infermieri) - N. 4 operatori del Ser.T. (medico, psicologo,
infermiere, assistente sociale) - N. 4 assistenti Sociali del S. Soc. di Base (1
per Area)
21Il Distretto Sanitario ruoli possibili
- Luogo per la raccolta e lorientamento della
domanda, oltre che per lincontro a fini di
valutazione, specie sui casi a rischio o dubbi, e
talora di monitoraggio e trattamento. - UOBA segnalazioni di adolescenti con problemi da
scuole, famiglie, pediatri, ed interventi
coordinati sulle psicosi dellinfanzia e di
prevenzione (sullhandicap) Centro per poco
(comunità di accoglienza breve per crisi in
adolescenti) - CF figli di famiglie a rischio specifiche
iniziative rivolte al disagio adolescenziale e
giovanile. - AD possibili trattamenti domiciliari congiunti
- Riabilitazione disabili psichici (possibili
psicosi dinnesto)
22Altri Servizi SS
- D.d.D. per la collaborazione su interventi
informativi in ambito comunitario, e per il
trattamento dei casi con comorbidità. - Il Servizio sociale di base (v. integrazione L.
328) in situazioni verificate di famiglie a
rischio, ma anche per sostegno e risposta a
bisogni e diritti sociali fondamentali (casa,
reddito).
23articolazione del programma entro il 1 anno
- Verranno definiti i programmi degli interventi
formativi nel loro dettaglio e si definiranno i
temi della loro attuazione, ossia corsi per MMG,
operatori del gruppo di intervento, operatori
della linea telefonica. - Corso per MGG si auspica il coinvolgimento per
la formazione di circa n. 150 MMG, operanti sul
territorio cittadino e provinciale
24Lunità di valutazione e di intervento
- E unéquipe multidisciplinare pluriprofessionale
dei servizi sociosanitari, formata da operatori
provenienti da tutte e 4 le aree distrettuali. - Verranno definite le procedure di valutazione e
di presa in carico. - Il programma di trattamento sperimentale per
lesordio da essa attuato e denominato Qualcosa
sta cambiando, costituirà una sorta di percorso
protetto declinato attraverso una gamma di
interventi.
25Programma di interventoQualcosa sta cambiando
(1)
- Contatto personalizzato col coinvolgimento degli
agenti di invio - Case management individuale con i referenti di
zona dellunità di valutazione e intervento. - Presa in carico di norma senza ricovero in SPDC
accoglienza in casa di crisi trattamento crisi a
domicilio eventuale attivazione reperibilità. - Coinvolgimento famigliari
- Informazione mirata entro 48 ore
- Intervento terapeutico familiare
- Coinvolgimento nel gruppo di accoglienza
26Programma di interventoQualcosa sta cambiando
(2)
- ØIntervento terapeutico e di ascolto individuale
uso di TCC - Gruppo incontro per giovani allesordio
- Intervento formativo e riabilitativo di gruppo su
identità / esplorazione di sé recovery (corso) - ØInterventi personalizzati di socializzazione ed
reinserimento allo studio ed al lavoro - ØFarmacoterapia uso di linee-guida
- ØFollow-up minimo di 6 mesi (lavoro terapeutico)
ed osservazione prolungata fino a 1 anno.
27Programma di interventoQualcosa sta cambiando
(3)
- Altre componenti
- attivazione del telefono speciale per la
prevenzione del suicidio - del D.d.D. per comorbidità specifiche (alcool,
droghe) per p.in carico congiunta e/o interventi
di informazione / educazione sanitaria.
28Gruppo incontro per giovani al primo contatto col
CSM per un esordio psicotico
- gruppo di lavoro e di studio che vede i
partecipanti impegnati a dare e ricevere
informazioni su ciò che é loro successo, svolgere
unanalisi, a far emergere contenuti a partire
dal racconto della loro storia, delle loro
esperienze, su che cosa si può fare, su quale
significato dare a questo episodio, come
collocarlo nel proprio percorso di vita, nel
bagaglio delle proprie esperienze. - Ogni singolo protagonista può così verificare che
ciò che gli é capitato é un fatto comune anche ad
altri, che può usare questo spazio come luogo di
discussione e di confronto tra le personali
strategie messe in atto da ciascuno per
affrontare questa esperienza e nel quale può
imparare dalle strategie messe a punto dagli
altri.
29Gruppo incontro
- Qui si può comprendere che si hanno abbastanza
conoscenze sullargomento, che si può affrontare
la sofferenza, che ci si può appropriare di
strumenti atti ad affrontarla, a superarla, a
conviverci anche comunque a metterla a frutto. - Si può forse individuare collettivamente e
avviare singolarmente percorsi e progetti con un
senso informare, informarsi sulle possibilità
del territorio, della città, della rete, delle
reti riscoprire interessi e luoghi riconoscere
e rappresentare i propri bisogni, essere capaci o
venire messi in grado di cogliere opportunità per
costruire il proprio itinerario di recovery (v.
corso formaz.)
30Gruppo incontro
- Ø Introdurre modelli di spiegazione del
disturbo. - Ø Focalizzazione sulla ripresa /
guarigione vedere come sta andando finora ed
incoraggiarli ad avere una visione ottimistica. - Ø Scambiare informazioni su cosa é stato
utile e pensano possa essere utile nel futuro,
anche ad altri. In questo senso, dare un parere
sul servizio ricevuto (informazioni importanti
per migliorarlo). - Ø Valorizzare il loro ruolo di
ricercatori di soluzioni e di
testimonianza-chiave per migliorare i servizi. - SCOPI per il servizio
- evitare labbandono del programma terapeutico,
migliorando la compliance - contrastare la percezione dello stigma legato al
contatto col circuito psichiatrico - rinforzo strategie di coping
- rinforzare/introdurre ottica della
ripresa/guarigione
31Contenuti del Corso per i MMG
- RUOLO DEL MMG NELLINDIVIDUAZIONE DEI CASI
PRECOCI / A RISCHIO - Formazione al riconoscimento dei disturbi
psicotici e dei segni prodromici (10-QS
PSChecklist e altro). - Contatto iniziale orientato sullutente nei
luoghi di sua elezione. - Consultazioni informali ogni persona con
presentazioni di sintomi inusuali riceve in tempi
brevi una valutazione specialistica dal CSM
evitano i ritardi.
32RUOLO DEI MMG NEL TRATTAMENTO
- Ø Come autorevole agente di invio al servizio di
salute mentale - consigliare i familiari, per orientare la loro
ricerca di aiuto restando nel conteso sociale
dellutente evitare invii al privato in prima
battuta, se ci sono pregiudizi o timori verso i
CSM evitare un ricovero in prima battuta
by-passando il CSM, specie fuori territorio
(dovrà tornare comunque continuità
terapeutica) indurre aspettative razionali nei
familiari no al mito dei luminari
sottolineare limportanza del servizio pubblico
per un programma integrato ed il lavoro
multidisciplinare - Ø Come facilitatore/mediatore del primo contatto
(es. a domicilio o nel proprio studio). - Ø Come detentore di informazioni clinico-sociali
- fornire unanamnesi medica, esami ematochimici,
ecc. e il background sociale in modo affidabile
fornisce elementi preziosi allapproccio
psichiatrico e ne accorcia i tempi.
33RUOLO DEI MMG NEL TRATTAMENTO
- Øcome diretto collaboratore del trattamento
- Per successivi colloqui congiunti prescrizione
di terapie sotto indicazione dello psichiatra
uso di strumenti semplici di registrazione che
sono pure di guida alla pratica. - Per la prevenzione secondaria
- riferire al servizio pubblico le situazioni
problematiche, di rifiuto o di non
consapevolezza segnalare possibili segni di
ricaduta in pazienti in carico al CSM segnalare
noxae somatiche che possono influenzare
direttamente o indirettamente la salute mentale
(traumi, abuso di alcool o sostanze anche legali,
patologie endocrine tiroide o neurologiche a
carattere degenerativo, ecc) o eventi di vita o
familiari gravi (incidenti, lutti, ecc.).
34RUOLO DEI MMG NEL TRATTAMENTO
- Ø Come tutor di salute
- per casi a rischio a causa della comorbidità per
gravi patologie somatiche e gravi disturbi
mentali, specie se lungoassistiti e privi di
famiglia compartecipe ai problemi. Fare piano di
controlli concordati col CSM. NB alta percentuale
di casi ignoti al MMG in questa popolazione. - Ø Come case manager
- sotto supervisione e consultazione a richiesta
del CSM (second opinion) per terapie
farmacologiche e counselling (in particolare per
i MMG specialisti in psichiatria il rischio è
però agire in modo non strategico e non
coordinato col CSM, ma alternativo) attivando
lADI per trattamento domiciliare di psicosi
acute, di concerto col CSM per la prevenzione
delle ricadute e/o per il mantenimento di
continuità terapeutica nei casi dimessi e
rinviati dal CSM in quanto gestibili fuori da un
rapporto diretto col servizio di salute mentale
(es. disturbi bipolari con lunghi intervalli
liberi - trattamenti profilattici con litio e
relativi controlli, ecc.).
35articolazione del programma 2 anno
- Nel secondo anno, gli interventi comunitari
passeranno alla fase attuativa, con la
realizzazione della campagna di sensibilizzazione
e di comunicazione sociale. - Si renderà operativa la rete di prossimità e
prevenzione. - Si definirà la funzione e loperatività del punto
di raccolta telefonica delle domande, con
eventuale istituzione un telefono per il disagio
giovanile, gestito anche con la collaborazione di
familiari ed associazioni per la salute mentale. - Inizierà a lavorare a pieno regime lUnità di
valutazione ed intervento, su segnalazione dei
vari agenti di invio tramite eventualmente la
linea telefonica attivata. Essa utilizzerà il
programma Qualcosa sta cambiando.
36articolazione del programma 2 anno
- Si realizzerà il contatto con lutente nel luogo
più opportuno. Una volta decisa leventuale presa
in carico, sarà individuato almeno un operatore
dei servizi del territorio di competenza come
case-manager. - Questi avrà il compito di mantenere i
collegamenti con léquipe del Centro di Salute
Mentale evitando percorsi separati, ma al tempo
stesso di favorire la massima personalizzazione
del programma terapeutico-riabilitativo
nellottica di massimizzare le risorse umane
strumentali disponibili e le opportunità di
ripresa/recupero per lutente - Si tenterà di differenziare quindi nel modo più
opportuno gli ambienti di cura, privilegiando ove
possibile il lavoro a domicilio.
37Valutazione del programma di intervento
- In relazione a questo, si attuerà un protocollo
di studio clinico randomizzato sul programma di
intervento, in comparazione con le modalità di
assistenza fin qui seguite dal D.S.M. - Si tratterà di una valutazione di efficacia
basata su esiti clinici (BPRS, FPS), sociali e
relativi alla sodddisfazione (strumenti ricerca
crisi CRIN, CRIFIN, CRIVAL e CRIFOL), con un
follow-up ad uno e due anni. Alla fine del
progetto saranno disponibili i dati preliminari. - Al termine del secondo anno si terrà un convegno
internazionale conclusivo sul tema con la
presentazione dei risultati.
38criteri e indicatori per la verifica dei
risultati finali raggiunti (1)
- Miglioramento qualitativo delle capacità
diagnostiche e di intervento (MMG operatori
dellA.S.S. n. 1 Triestina e dei servizi
sociali) messa a punto di un modulo formativo
ripetibile. - Educazione alla salute in funzione antistigma,
attenzionando servizi e strutture della comunità
e sensibilizzandoli sul problema almeno n. 5
incontri in contesti comunitari differenziati
(scuole, associazioni, media) e messa a punto di
un modulo in/formativo, con produzione di
relativi materiali per comunicazione sociale.
39criteri e indicatori per la verifica dei
risultati finali raggiunti (2)
- Messa in rete dei servizi sociosanitari
attivazione (con definizione di compiti e
competenze) di ununità di valutazione e di
intervento sperimentale tra servizi. - Sperimentazione di un programma innovativo di
intervento di rete tra servizi sociosanitari
valutazione di efficacia in comparazione col
percorso di trattamento attuale tramite
indicatori di esito a 1 e 2 anni.