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Storia del diritto romano

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Storia del diritto romano PROGRAMMA DEL CORSO Contenuto e finalit Preparazione dell esame - Studenti frequentanti: potranno preparare l esame sugli appunti ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Storia del diritto romano


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Storia del diritto romano
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PROGRAMMA DEL CORSO
  • Contenuto e finalità
  • Preparazione dellesame
  • - Studenti frequentanti potranno preparare
    lesame sugli appunti presi a lezione (quale
    testo di supporto si consiglia Fr. Amarelli - L.
    De Giovanni - P. Garbarino - V. Marotta - A.
    Schiavone - U. Vincenti, Storia del diritto
    romano e linee di diritto privato, a cura di A.
    Schiavone, Giappichelli, Torino, 2005, sino a p.
    286)

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  • - Studenti non frequentanti prepareranno lesame
    su uno dei seguenti testi
  • - V. Arangio-Ruiz, Storia del diritto romano,
    Jovene, Napoli, ultima edizione
  • - G. Grosso, Lezioni di storia del diritto
    romano, Giappichelli, Torino, ultima edizione

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  • Lettura consigliata (non parte del programma di
    esame)
  • Storia di Roma (a cura di A. Giardina e A.
    Schiavone), Einaudi, Torino, 1999.
  • Ulteriori dati e informazioni relativi al corso
    potranno essere forniti tramite il sito
    dellUniversità e la piattaforma e-learning
    consultabile sul medesimo sito.

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PREMESSA
  • Le ragioni principali per cui lo studio del
    diritto romano deve ritenersi, ancora oggi, una
    tappa fondamentale per la formazione del giurista
    europeo

6
  1. Il ruolo della cultura storica per la formazione
    del giurista
  2. La scienza giuridica romana quale fonte della
    cultura giuridica europea
  3. Il diritto romano quale modello per lo studio
    scientifico del diritto
  4. Il diritto romano quale diritto vigente in Europa
    sino all1 gennaio del 1900

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LA RISCOPERTA DELDIGESTO GIUSTINIANEO
  • 1050 d.C. Littera Pisana (1406 d.C. Littera
    Florentina)
  • XII sec. Scuola dei Glossatori (Irnerio)
  • Accursio (Magna Glossa)
  • XIII-XIV secc. Scuola dei Post-Glossatori o dei
    Commentatori (Cino da Pistoia, Bartolo da
    Sassoferrato, Baldo degli Ubaldi)

8
  • XVI-XVII secc. Scuola Culta (Alciati, Cuiacio,
    Gotofredo, Fabro)
  • XVII-XVIII secc. Scuola del diritto naturale
    (Grozio, Leibniz, Pufendorf)
  • XIX sec. inizio prime codificazioni nazionali (21
    marzo 1804 Code Napoléon)
  • Scuola storica tedesca (Gustavo Hugo, Carlo von
    Savigny)

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LE FONTI DI COGNIZIONE DEL DIRITTO ROMANO
  • Opere giuridiche (tecniche)
  • Corpus Iuris Civilis (Codex, Institutiones,
    Digesta)
  • Novellae Iustiniani (raccolte private)
  • Codex Theodosianus
  • Novellae Theodosiani (raccolte private)
  • Institutiones Gai
  • Leggi romano-barbariche
  • Altre compilazioni postclassiche (Epitome Gai,
    Fragmenta augustodunensia, Fragmenta Vaticana,
    Pauli Sententiae, Tituli ex corpore Ulpiani,
    Mosaicarum et romanarum legum collatio,
    Consultatio veteris cuiusdam iurisconsulti,
    Scholia sinaitica)

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  • Ritrovamenti archeologici
  • Epigrafi/iscrizioni
  • Papiri
  • Pergamene
  • Tavole cerate
  • Fonti letterarie (Tradizione)

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IL PROBLEMA DELLATTENDIBILITA STORICA E
GIURIDICA DELLE FONTI
  • Errori, omissioni, vere e proprie falsificazioni
  • La tradizione manoscritta
  • Interpolazioni postclassiche e giustinianee

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  • La storiografia romana (da Q. Fabio Pittore, III
    sec. a.C., ad Ammiano Marcellino sec. d.C.)
  • Il contributo alla conoscenza della storia e del
    diritto di Roma fornito dai grammatici, dagli
    eruditi, dai retori, dagli oratori, dagli
    antiquari latini (Varrone, Festo, Aulo Gellio,
    Quintiliano, Cicerone)

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  • il progressivo superamento dello storicismo
    ipercritico anche grazie alle conferme derivate
    dalla documentazione epigrafica, archeologica,
    numismatica etc.

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  • Es. il cd. Lapis Satricanus
  • ----------? / iei steterai Popliosyo
    Ualesiosio / s(u)odales Mamartei
  • (i sodali di Publio Valerio posero a Marte)

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IL LAPIS SATRICANUS
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  • La tomba François di Vulci (1857) e
  • La Tavola di Lione (1528)

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La tomba François di Vulci
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  • MACSTRNA (MASTARNA)
  • CAILE VIPINAS (CAELES VIBENNA)
  • MARCE CAMITLNAS (MARCUS CAMILLUS)
  • CNEVE TARCHUNIES RUMACH (CNEUS TARQUINIUS ROMANUS)

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IL CIPPUS VETUSTISSIMUS DEL FORO
  • Iscrizione in caratteri latini arcaici, disposti
    in verticale e con andamento bustrofedico, incisa
    sulle cinque facce di un blocco di tufo a forma
    troncopiramidale, mancante della parte superiore,
    scoperto nel 1899 sotto la Niger Lapis,
    databile al tempo della monarchia di Servio
    Tullio, vi si legge il sostantivo rex, in forma
    dativa arcaica, recei (riga 5 faccia 2) al
    nominativo rex (riga 7 della faccia 2)

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(No Transcript)
21
  • Le interpolazioni postclassiche e giustinianee

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LINEE DI STORIA DELLA COSTITUZIONE ROMANA
  • 1) (La fase protourbana X-VIII a.C.) Letà regia
    754/3 (?)-510 a.C.
  • 2) Letà repubblicana 509-24 a.C.
  • 3) Letà del Principato 23 a.C.-283 d.C.
  • 4) Letà del Dominato 284-526 d.C.
  • 5) Letà giustinianea 527-565 d.C.

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LA FASE PROTOURBANA
  • X sec. Triginta populi Albenses (Albani,
    Veliensi, Querquetulani, Vimitellari) X sec. a.C.
  • VIII sec. rito del Septimontium (Palatium e
    Cermalus, cime del Palatino - Velia - Cispius,
    Oppius e Fagutal, cime dellEsquilino - Celio -
    Subura), legame religioso tra i pagi che
    esistevano sul territorio ove sarebbe sorta Roma

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ORDINAMENTO COMUNITA INSEDIATE SUL PALATINO
  • Il sistema patriarcale
  • Il sistema gentilizio

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IL SISTEMA PATRIARCALE
  • Familia proprio iure (da distinguere dalla
    familia communi iure)
  • Pater familias titolare di potestas, manus,
    mancipium

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FAMILIA PROPRIO IURE
  • P
  • / / \
  • f f m (conventio in
    manum)
  • /
  • n

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FAMILIA COMMUNI IURE
  • p
  • / \ \
  • fltPgt fltPgt m (caput et finis
    familiae)
  • /
  • n

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IL SISTEMA GENTILIZIO
  • Il carattere politico, militare della gens quale
    struttuta autonoma
  • Le 3 tribù gentilizie dei Tities, Ramnes,
    Luceres (per la tradizione solo con Romolo e
    lunità civica, secondo parte della dottrina solo
    a seguito della fusione Latini/Sabini,
    Romolo/Tito Tazio)
  • Clientes (non ingenui)/patroni

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LA FONDAZIONE DI ROMA
  • 753? Secondo Varrone
  • 752 secondo i Fasti Capitolini
  • 752/1 ovvero lanno I della VII olimpiade secondo
    Dionigi di Alicarnasso
  • 751/0 ovvero lanno II della VII olimpiade
    secondo Polibio e Diodoro
  • 750 per Livio
  • 748 per Fabio Pittore
  • 729/8 ovvero lanno V della XII olimpiade secondo
    Cincio Alimento
  • 848 (lo stesso anno della fondazione di
    Cartagine) per Timeo di Tauromenio

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LETA REGIA
  • 1. Romolo (per un periodo assieme a Tito Tazio)
    (753? a.C. - 716 a.C.)
  • 2. Numa Pompilio (715 a.C. - 674 a.C.)
  • 3. Tullo Ostilio (673 a.C. - 642 a.C.)
  • 4. Anco Marzio (642 a.C. - 617 a.C.)
  • 5. Tarquinio Prisco (616 a.C. - 579 a.C.)
  • 6. Servio Tullio (Mastarna?) (578 a.C. - 535
    a.C.)
  • 7. Tarquinio il Superbo (535 a.C. - 510 a.C.)
  • Complessivamente, secondo la tradizione circa
    245 anni 754/3-509/7

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LA MONARCHIA LATINO-SABINA
  • 1) ROMOLO (TITO TAZIO)
  • 2) NUMA POMPILIO
  • 3) TULLO OSTILIO
  • 4) ANCO MARZIO

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ROMOLO, LATINO(TITO TAZIO, SABINO)
  • Il mito (Numitore gt Rea Silvia, Marte gt Romolo
    e Remo, Amulio, Faustolo, Acca Larenzia, Rhome?)
  • Le riforme che Romolo avrebbe operato secondo la
    tradizione (critica storica)
  • a) divisione populus in patricii e plebeii
  • b) 3 tribù gentilizie
  • c) curiae (comitia curiata)
  • d) 3 centuriae equites
  • e) consilium patrum (gentium)
  • f) Fratres Arvales
  • g) heredium
  • Divisione del regnum con Tito Tazio (ratto delle
    sabine)
  • Gens Romilia, necropoli del Foro

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NUMA POMPILIO, SABINO
  • Re sacerdote e legislatore
  • Le riforme che avrebbe operato secondo la
    tradizione (critica storica) a) Regia
  • b) collegi sacerdotali (Flamines, Vestali,
    Pontifex, Salii)
  • c) riforma del calendario 12 mesi, 355 giorni
    ogni 2 anni mese Mercedonio (fine Febbraio),
    distinzione dies Fasti/dies Nefasti, 3 giorni di
    riferimento (kalendae, Idi, Nonae)

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TULLO OSTILIO, LATINO
  • Re guerriero distruzione di Albalonga
    (combattimento Orazi/Curiazi)
  • Provocatio ad populum?

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ANCO MARZIO, SABINO
  • Le riforme che avrebbe operato secondo la
    tradizione (critica storica) a) Fetiales
  • b) infrastrutture (Pons Sublicius, porto di
    Ostia, via Ostiense, carcer)

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LE ISTITUZIONI DI ROMA DURANTE LA MONARCHIA
LATINO-SABINA
  • 1) REX
  • 2) POPULUS (PATRICII - PLEBEII)
  • 3) CURIAE (COMITIA CURIATA)
  • 4) 3 TRIBUS GENTIUM
  • 5) CONSILIUM PATRUM GENTIUM (SENATUS)
  • 6) COLLEGI SACERDOTALI
  • 7) GENTES (CLIENTES)
  • 8) FAMILIAE

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IL REX
  • Sacerdote - capo militare (vitalizio? dinastico?)
    FONDAMENTALE ELEMENTO DI MEDIAZIONE FRA GLI DEI E
    LA CIVITAS, IL PRINCIPALE GARANTE DELLA PAX
    DEORUM (AUSPICIA)
  • NOMINA INTERREGNUM (auspicia ad patres redeunt,
    interrex, creatio, lex curiata de imperio,
    inauguratio)

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  • - POTERI POTESTAS espressivo di unautorità
    politico-religiosa sulla civitas di analoga a
    quella spettante ai patres sulle gentes e sulle
    familiae e esercitata in concorrenza con questa
    (IMPERIUM, ma solo a partire dalla monarchia
    etrusco-latina)
  • 1) comando militare
  • 2) regolamentazione rapporti civitas con altri
    stati (bellum iustum/Fetiales)
  • 3) direzione vita civitas in relazione a
    questioni interne di generale interesse
  • Prendere gli auspicia (funzione di primaria
    importanza)
  • leges regiae
  • convocazione comitia curiata

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  • d) coercizione recalcitranti alla
    potestas-imperium (in vincula deductio,
    verberatio, multae dictio, pignoris capio, poena
    capitis)
  • e) repressione dei crimina (perduellio,
    parricidium)
  • (di solito senza la neceisstà di un intervento da
    parte del rex piacula, talio, consecratio
    capitis et bonorum)
  • f) esercizio della iurisdictio (ius dicere)

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  • INSEGNE trono davorio coperto di toga purpurea,
    scarpe rosse, corona dalloro, scettro davorio
    con laquila di Giove, toga picta, toga palmata,
    currus, 12 lictores con fasci e scuri, sella
    curulis (le ultime 2, però, di sicuro connesse
    con la titolarità dellimperium e, quindi, con la
    fase etrusco-latina)
  • AUSILIARI quaestores parricidii, duovi
    perduelliones, tribuni celerum
  • SOSTITUTI Flamen Dialis, Magister populi/Dictator

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POPULUS
  • Patricii (compito di curare i sacra, di rivestire
    le magistrature, di esercitare la iurisdictio e
    di amministrare lo Stato assieme al rex)/Plebeii
    (compito di attendere allagricoltura, alla
    pastorizia ed ai commerci)
  • - le diverse ipotesi in ordine al fondamento
    socio-giuridico della distinzione
  • - Punti sicuri
  • Patricii appartenenti alle comunità originarie
    delle gentes
  • Plebei etimo ???????(lat. moltitudo) - gentes
    non habent

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CURIAE (COMITIA CURIATA)
  • Assemblea dei cives maschi, articolata in 30
    curie (10 per ognuna delle 3 TRIBU dei TITIES,
    dei RAMNES, dei LUCERES)
  • LUOGO DI RIUNIONE COMITIUM (da coeundo andare
    insieme)
  • COMPOSIZIONE
  • COMPETENZE (secondo la tradizione tradizione)
  • 1) FUNZIONE ELETTORALE
  • 2) LEX CURIATA DE IMPERIO
  • 3) FUNZIONE LEGISLATIVA
  • 4) FUNZIONE GIUDICANTE IN MATERIA CRIMINALE
    (PROVOCATIO AD POPULUM)

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  • CRITICA STORICA LE REALI ATTRIBUZIONI DEI
    COMITIA CURIATA
  • 1) PARTECIPAZIONE ALLE FUNZIONI RELIGIOSE
  • 2) LEX CURIATA DE IMPERIO (REGIFUGIUM, carattere
    non vitalizio rex?)
  • 3) INAUGURATIO
  • 4) PRESA DI CONOSCENZA DELLE DECISIONI E DELLE
    PRESCRIZIONI DI INTERESSE COLLETTIVO
  • 4) ADLECTIO GENTIS
  • 5) DETESTATIO SACRORUM
  • COMITIA CURIATA CALATA (24 marzo e 24 maggio)
  • 6) ADROGATIO (QRCF)
  • 7) TESTAMENTUM CALATIS COMITIIS (QRCF)

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CONSILIUM PATRUM (SENATUS)
  • COMPOSIZIONE E NOMINA
  • COMPETENZE
  • INTERREGNUM
  • 2) DARE PARERI SE RICHIESTO AL REX (VINCOLANTI?)
  • 3) AUCTORITAS PATRUM?

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COLLEGI SACERDOTALI
  • Vitalizi, cooptatio, inauguratio pro collegio o
    pro comitia curiata, inizialmente composti da
    soli patrizi
  • 1) Pontefici
  • 2) Feziali
  • 3) Auguri
  • 4) Fratres Arvales
  • 5) Vestali
  • 6) Flamines (Maiores - Minores)
  • 7) Luperci

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PONTEFICI
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FEZIALI
48
AUGURI
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FRATRES ARVALES
  • 12 componenti (figli di Faustolo)
  • Preposti al culto della Dea Dia (maggio, 3
    giorni lustratio)
  • Istituiti secondo la tradizione dallo stesso
    Romolo
  • Carmen e Acta Arvalium

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VESTALI
  • Albalonga - Rea Silvia (madre di Romolo e Remo)
  • A Roma istituite da Numa Pompilio?
  • COMPOSIZIONE (inizialmente 3 o 4 poi 6 fanciulle
    patrizie, di età compresa tra i 6 e i 10 anni,
    CAPTIO - il servizio sarebbe doveva durare 30
    anni 101010 - Atrium Vestae)
  • COMPITI
  • ONORI E PRIVILEGI
  • CAUSE DI CONDANNA

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FLAMINES
  • 3 MAIORES (DIALIS, MARTIALIS, QUIRINALIS) - 12
    MINORES
  • CONFARREATIO

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LUPERCI
  • LUPERCALIA (in onore del dio della fertilità
    Lupercus - 15 febbraio - grotta chiamata
    Lupercale sul Palatino)

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STRUTTURA ORDINAMENTO MONARCHIA LATINO-SABINA
  • 1. IL SISTEMA DEL FATUM (BHA FARI PARLARE,
    RIVELARE, il diritto rivelato dalla divinità,
    concretantesi in una serie di norme proibitive,
    nefas)
  • 2. IL SISTEMA DEL IUS QUIRITIUM (norme
    espressione dei MORES MAIORUM COMUNI ALLE GENTES,
    prodotto esclusivo della volontà umana)
  • 3. IL SISTEMA DELLE NORME POSTE IN ESSERE
    MEDIANTE ACCORDI (FOEDERA) TRA I PATRES GENTIUM O
    ANCHE MEDIANTE LEGES (LAG DIRE, PRONUNCIARE,
    STABILIRE) PROCLAMATE DAL REX (REGIAE)

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LE FONTI DI COGNIZIONEIN ETA REGIA
  • DIRETTE
  • Cippus vetustissimus sotto la Niger Lapis
  • La tomba François di Vulci

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  • INDIRETTE
  • Tecniche
  • Il liber singularis enchiridii di Sesto Pomponio
    conservato in D. 1.2.2
  • Gli Annales Maximi?
  • Atecniche
  • Le narrazioni di Diodoro Siculo, Polibio, Livio,
    Dionigi di Alicarnasso, Appiano, Plutarco etc.
    (tradizione)

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LA MONARCHIA ETRUSCO-LATINA
  • LUCIO TARQUINIO PRISCO
  • SERVIO TULLIO (MASTARNA?)
  • LUCIO TARQUINIO IL SUPERBO
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