Title: Malattie croniche infiammatorie intestinali (MICI)
1Malattie croniche infiammatorie intestinali (MICI)
- Rettocolite ulcerosa (RCU)
- M.di Crohn
- Coliti indeterminate (10-15 dei casi
indistinguibili) - Colite collagenosica, Colite linfocitaria
2Malattia di Crohn
3Malattia di Crohn
- EPIDEMIOLOGIA
- E più comune nei paesi industrializzati
- In Italia prevalenza 50 - 55 casi per 100.000
abitanti - (CU 60 - 70 x 100.00)
- Incidenza 3.7 4.2 casi per 100.000
abitanti - (CU 5 5.5 x 100.00)
- Lincidenza della malattia di Crohn è aumentata
progressivamente negli ultimi 50 anni
stabilizzandosi negli anni 80. - Età di più frequente presentazione lt 20 anni (tra
i 15 e 25 anni è la più frequente causa organica
di dolore addominale ricorrente) - Lievemente più frequente nei maschi
4Malattia di Crohn
- EZIOLOGIA
- Infettiva
- E stata proposta lassociazione con alcuni
agenti infettivi in particolare - - Un Micobatterio para-tubercolare (responsabile
di una malattia granulomatosa intestinale nei
ruminanti) potrebbe avere un ruolo potenziale in
cross reazioni immunologiche - - Il virus del morbillo (i nati durante epidemie
di morbillo presentano una maggiore incidenza di
Crohn) - Mancano dimostrazioni dirette (es. isolamento
costante del batterio o presenza del genoma
virale)
5Malattia di Crohn
- EZIOLOGIA
- Allergia alimentare
- Sono stati determinati molti anticorpi contro
antigeni alimentari. Fattore primario o solo
espressione secondaria della aumentata
permeabilità dovuta alla malattia ? - Gli antigeni subiscono tuttavia una selezione.
Es. Elevato titolo di ASCA (ab anti saccaromyces
cerevisiae, un lievito) si trovano comunemente
nella MC ma non nella CU. - Altri possibili fattori di patogenesi riscontro
di microelementi esogeni nelle zone infiltrate e
nei granulomi (titanio, abrasivi della pasta
dentifricia, etc)
6Malattia di Crohn Decorso
Acuta nel 10 dei casi Subdola senza sintomi
caratteristici nella maggioranza dei casi
Esordio 1-4 anni Diagnosi Remissioni 1-25
anni Riaccensioni Complicanze 2
anni 1 intervento
chirurgico Recidiva Remissioni
Malattia non complicata
Malattia complicata
Recidiva post-chirurgica
7Malattia di Crohn
8(No Transcript)
9(No Transcript)
10(No Transcript)
11Malattia di Crohn
12(No Transcript)
13(No Transcript)
14(No Transcript)
15(No Transcript)
16(No Transcript)
17(No Transcript)
18Colite Ulcerosa
- Diffusione in tutti i paesi
- In Italia prevalenza 60 - 70 casi x 100.000
abitanti - Incidenza 5 5.5 casi x 100.000 abitanti
- Lincidenza tende a rimanere stabile nei decenni
a differenza della Malattia di Crohn - Maggiore frequenza di presentazione tra i 20 ed i
40 anni con un secondo picco di frequenza nella
sesta settima decade - Uguale prevalenza nei due sessi
19Colite Ulcerosa - eziologia
- INFETTIVA
- Manca lindividuazione di un agente specifico
- Ipotesi selezione di ceppi di E.Coli produttori
di necrolisine ed endotossine patogene o che
esprimono adesine - Nei modelli animali la condizione germ-free
previene la malattia - ALLERGIE ALIMENTARI
- Osservazione di un frequente associazione con la
intolleranza al lattosio. 20 dei pazienti
beneficiano dellesclusione del latte dalla dieta - FATTORI AMBIENTALI
- Fumo ? influenza la qualità di glicoproteine nel
muco prodotto dalla mucosa del colon il flusso
ematico e la permeabilità intestinale - ? la CU è più comune nei fumatori ed il il
rischio resta elevato nei primi 2 anni di
sospensione del fumo - Contraccettivi Orali ? non confermato
- Appendicectomia ? la CU è più frequente nei
pazienti con appendice ciecale in sede (ruolo
protettivo dellappendicectomia?)
20Colite Ulcerosa Decorso
- Nel 75 dei casi ha un decorso intermittente
- Nel 20 dei casi ha un decorso cronico continuo
- Nelle fasi di remissione le lesioni infiammatorie
floride si estinguono
21Colite ulcerosa prevenzione del cancro
- Il rischio di cancerizzazione diviene consistente
dopo 8 10 anni di malattia ed è maggiore nei
pazienti con malattia più estesa - Pertanto i pazienti dovrebbero iniziare un
programma di sorveglianza endoscopica - Colonscopia ogni 3 anni fino a 20 anni di
malattia - Colonscopia ogni 2 anni da 20 a 30 anni di
malattia
22(No Transcript)
23Diagnosi differenziale tra MC e CU
- La presenza di sangue nelle feci si riscontra
solo nel 25 - 30 dei pazienti con colite di
Crohn - La presenza di lesioni perianali o fistolose è in
favore della malattia di Crohn - La presenza di lesioni segmentarie è in favore
della malattia di Crohn - La presenza di granulomi è in favore della
malattia di Crohn - La positività per p-ANCA è più significativa per
la CU e per i p-ASCA per la malattia di Crohn
24MICI - Complicanze
- Malattia di Crohn
- Stenosi
- Fistole
- Ascessi
- Colelitiasi
- Urolitiasi
- Colite Ulcerosa
- Megacolon
- Perforazione
- Spondilite anchilosante
- Colangite sclerosante
- Cancro
25Colite Ulcerosa
26(No Transcript)
27(No Transcript)
28(No Transcript)
29(No Transcript)
30THE LARGE INTESTINE
The hepatic flexure
The splenic flexure
Transverse colon
Descending colon Rectosigmoid
junction Sigmoid colon Rectum Anus
The ascending colon
The caecum
The appendix
31(No Transcript)
32POLIPO qualsiasi neoformazione che aggetta nel
lume di un organo cavo
- MUCOSA (Epiteliali e Mesenchimali)
- - SOTTOMUCOSA (Mesenchimali)
33In rapporto alle caratteristiche
anatomo-patologiche
34POLIPI DEL COLON
Polipi iperplastici
- I polipi iperplastici sono lesioni polipoidi con
assente o basso potenziale di trasformazione
neoplastica. Essi sono conseguenti a ed
espressione di infiammazione cronica della mucosa
intestinale - piccoli, sessili, a superficie papillare
- caratterizzati istologicamente da un quadro di
iperplasia che - non ha, di per sé, un potenziale di
trasformazione maligna
- Sindrome da poliposi iperplastica
- presenza di gt20 polipi iperplastici nel colon
- presenza di CRC sincroni nel 25-33 dei casi (gt
freq. prossimali) - età media alla diagnosi di CRC 66 aa
- progressione passando per il polipo
adenomatoso - screening colonscopia ogni 2-3 aa da 1 anno
dopo la diagnosi.
35POLIPI DEL COLON
Polipi amartomatosi
AMARTOMA formazione caratterizzata dalla
distribuzione anarchica di tessuti normalmente
presenti in un certo organo essa è conseguente a
ed espressione di un aberrante processo di
differenziazione.
36Polipi amartomatosi
- Lesione non neoplastica
- Alterata organizzazione di tessuti autoctoni
epiteliali e/o mesenchimali - La maggior parte appartengono a poliposi
eredofamiliari come la sindrome di Peutz- Jeghers
37POLIPI DEL COLON
Adenomi piatti
- Possibile associazione con una sindrome
familiare HFAS - Hereditary Flat Adenoma
Syndrome.
- Associazione con HNPCC
- polipi presenti nel 5-15 dei casi.
38Classificazione dei polipi adenomatosi
- In base alla superficie
- - liscia - villosa
- In relazione alla base dimpianto - sessili
originano direttamente dalla mucosa
intestinale - - peduncolati sono unite alla parete
da un peduncolo - In base al numero
- - unici - multipli (1-100) -
poliposi (gt100)
39Classicazione istologica
- Adenoma tubulare (gh neoplastiche con
architettura tubulare) - Adenoma villoso (strutture vasculo-stromali
ricoperte da epitelio adenomatoso (villi)) - Adenoma tubulo-villoso
- Adenoma serrato ( architettura sovrapponibile al
polipo iperplastico con un epitelio che presenta
le caratteristiche citologiche delladenoma)
40Polipi neoplastici (adenoma)
Nella mucosa intestinale normale
Lattività proliferativa è presente solamente ai
2/3 inferiori delle cripte
ghiandolari 1/3 inferiore elevata
sintesi DNA POLIPO Shift della zona
proliferativa dalle base verso lapice con
conseguente accumulo di cellule proliferanti
sulla superficie mucosa
41adenoma tubulare
42adenoma villoso
43Anatomia patologica
- Aumentata proliferazione cellulare
- Alterata differenziazione epiteliale
- Morfologia cellulare atipica
- Disordine architetturale
Alterazioni tipiche delladenoma
Variano in rapporto al grado di displasia - lieve
- moderata -severa
44POLIPI DEL COLON
Caratteri anatomo-patologici - propensione alla
trasformazione - sindromi genetiche associate
Caratteristiche Anatomo-patologiche Potenziale di trasformazione Potenziale di trasformazione S. Genetiche Associate Neoplasie extracoliche
POLIPO IPERPLASTICO POLIPO IPERPLASTICO -/ - -
POLIPO AMARTOMATOSO POLIPO AMARTOMATOSO
ADENOMA PIATTO ADENOMA PIATTO /- -
POLIPO ADENOMATOSO POLIPO ADENOMATOSO
45(No Transcript)
46Percentuali di trasformazione maligna in atto per
i diversi tipi di polipi in funzione del tipo e
delle dimensioni al momento del loro riscontro
Istotipo/dimensioni lt 1 cm gt 2 cm
Villoso 9,5 52,9
Tubulo-villoso 3,5 45,8
Tubulare 1 34,7
47Epidemiologia
- Polipi adenomatosi
- neoplasia colorettale frequente Paesi
Occidentali - 5-10 della popolazione
- 33 della popolazione gt50 aa
- frequ. sesso M età V VI decade
In ordine di frequenza Adenoma tubulare
(64) Adenoma tubulo villoso (27) Adenoma
villoso (7)
48Fattori di rischio
- Dieta (elevato consumo di carni rosse e di grassi
saturi e basso consumo di fibre e di pesce.) - Obesità e scarsa attività fisica
- Fumo di sigaretta
- Storia familiare
- rischio da 2 a 4 volte
- 1 solo familiare
- rischio da 4 a 6 volte
- 2 familiari
49Diagnosi
- Colonscopia 1 scelta
- Consente inoltre -
asportazione del polipo - - esecuzione di
biopsie - magnificazione
delle immagini
(cromoscopia) - Complicanze
- Emorragia (0,7 -2,5)
- Perforazione intestinale 1
- Rottura del colon rarissima
50POLIPECTOMIA ENDOSCOPICA
K.Kremer e Coll., 1996
51Poliposi adenomatose
- Poliposi adenomatosa familiare
- Sindrome di Gardner
- Sindrome di Turcot
52Poliposi adenomatosa familiare
- Malattia genetica a trasmissione autosomica
dominante ad alta penetranza - 1/7000 nati
- Caratterizzata dallo sviluppo in giovane età
- (50 entro i 15 anni) di centinaia-migliaia di
adenomi nellintestino crasso - Questi pz. vanno incontro allinsorgenza di ca.
colorettale nella V decade di vita
53Poliposi adenomatosa familiare
- Gene alterato
- APC locus 5q21
- Proteina che regola la migrazione e ladesione
cellulare - La mutazione di questo gene rappresenta il 1
gradino nella progressione verso il Ca
colorettale sec. il modello di Volgestein.
54Poliposi adenomatosa familiare
- In genere
- Adenomi tubulari (colon sx)
- Asintomatica (anemia, rettorragia, mucorrea,
dolore addominale) - S. di Gardner poliposi intestinale
osteomi multipli
cisti epidermoidi - S. di Turcot poliposi colo-rettale
tumori cerebrali
55(No Transcript)
56(No Transcript)
57(No Transcript)
58(No Transcript)
59(No Transcript)
60MUTAZIONI GENETICHE ASSOCIATE
- Perdita di geni oncosoppressori
- Attivazione di proto-oncogeni
- Geni oncosoppressori
- APC (cromosoma 5q)
- iniziatore della proliferzione adenomatosa
- 1 gradino del processo neoplastico
- 60 degli adenomi
- TP53 (cromosoma 17p)
- ruolo determinante nella trasformazione maligna
- 75 degli adenocarcinomi
61MUTAZIONI GENETICI ASSOCIATE
- Oncogeni
- K-ras mutazioni in più del 50 adenomi gt1cm
più del 50 carcinomi - Continuo stimolo delle vie che controllano la
proliferazione e la differenziazione
cellulare
62DATI A FAVORE DELLA SEQUENZA ADENOMA-CARCINOMA
- STESSA DISTRIBUZIONE ANATOMICA PER ADENOMA E CCR
- ETA MEDIA DI INSORGENZA ADENOMI PRECEDE DI 10
ANNI -
- QUELLA DEI CCR
- POLIPI gt 1 CM RISCHIO AUMENTATO DI CCR
- MOLTI CCR INSORGONO SU POLIPI ADENOMATOSI DI
-
- COSPICUE DIMENSIONI
- PAZIENTI CON FAP HANNO UN RISCHIO ENORMEMENTE
- AUMENTATO DI SVILUPPARE CCR
- LELIMINAZIONE DEI POLIPI ADENOMATOSI RIDUCE
-
- LINCIDENZA DI CCR
63CaCANCRO DEL COLON - Lesioni Precancerose
64COLORECTAL CARCINOMAS
Most colorectal adenocarcinomas are thought to
arise in adenomatous polyps, most often villous
adenomas. Villous adenomas are registered because
of their capacity to turn malignant.
A segment of rectum showing polyposis coli. A
carcinoma has developed just above the anal
margin.
65 An adenocarcinoma of the colon - L. This is
likely to have arisen in a solitary polyp which
has since been destroyed by the tumour.
66CANCRO DEL COLON
Poliposi multipla Con aree di Degenerazione
carcinomatosa
Singoli polipi degenerati
67(No Transcript)
68EPIDEMIOLOGIA
69Fattori di rischioambientali
- CONSUMO ECCESSIVO DI GRASSI ANIMALI
- INGESTIONE ECCESSIVA DI CARNE (MANZO)
- DIETA ECCESSIVAMENTE IPERCALORICA
- VITA SEDENTARIA
- BEVANDE ALCOOLICHE
- OBESITA
- BIRRA (CARCINOMA DEL RETTO)
- FUMO
70Fattori di rischio
- AMBIENTALI
- POLIPI ADENOMATOSIla gt parte dei Ca. Colorettali
originano da un polipo adenomatoso
sequenza adenoma carcinoma - FATTORI FAMILIARI ED EREDITARI
- FAMILIARITA NEOPLASTICA
- MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE (RCU M di
Chron)
71Anatomia Patologica
- CARCINOMI
- ASPETTI MACROSCOPICI
- VEGETANTI
- ULCERATI
- INFILTRANTI
- ANULARI-STENOSANTI
72(No Transcript)
73(No Transcript)
74(No Transcript)
75IL CANCRO DEL COLON
76Cancro del colon stenosante
Resecato chirurgico
77Clisma opaco
78IL CANCRO DEL COLON
IL CANCRO DEL COLON
79(No Transcript)
80(No Transcript)
81Anatomia Patologica
- CARCINOMI ASPETTI MICROSCOPICI
- TUMORI EPITELIALI
- ADENOCARCINOMA
- ADENOCARCINOMA MUCINOSO
- ADENOCARCINOMA CON CELLULE A CASTONE
- CARCINOMA SQUAMOSO
- CARCINOMA ADENOSQUAMOSO
- CARCINOMA INDIFFERENZIATO
82IL CANCRO DEL COLON
IL CANCRO DEL COLON
Adenocarcinoma mucoide
83Anatomia Patologica
GRADING DI DIFFERENZIAZIONE
- I grado ( ben differenziato) 20 dei casi
- II grado (moderatamente differenziato) le
cellule neoplastiche conservano ancora aspetti
ghiandolari
60 dei casi - III grado (scarsamente differenziato)
-
20 dei casi
84Manifestazioni cliniche
- IN RAPPORTO ALLA SEDE DELLA NEOPLASIA
- COLON DESTRO
- lume ampio
- contenuto liquido
- ca vegetante-ulcerato
Anemia sideropenica Sangue occulto nelle
feci Alterazioni dellalvo (diarrea) Dolore
addominale Massa palpabile
85Manifestazioni cliniche
- IN RAPPORTO ALLA SEDE DELLA NEOPLASIA
- COLON SINISTRO
- lume ristretto
- contenuto solido
- ca anulare-infiltrante
Enterorragia con sangue misto a
feci Alterazioni dellalvo (stipsi/diarrea) Dist
ensione addominale Massa palpabile
86- RETTO
- lume ampio
- apparato sfinteriale
- ca vegetante-ulcerato
Rettorragia Mucorrea Dolore perianale
(infiltraz. sfinteriale) Tenesmo Esplorazione
rettale
87(No Transcript)
88IL CANCRO DEL COLON Staging
89PROGNOSTIC FACTORS FOR COLORECTAL CANCER
- DUKES STAGE is the most widely accepted and used
staging system for colorectal cancer. It was
originally introduced as a pathological grade
(i.e. taken from the surgical specimen). - DUKES STAGE A Tumour confined to bowel wall
- DUKES STAGE B Tumour penetrated bowel wall
- DUKES STAGE C Regional lymph nodes involved
- DUKES STAGE D has been added more recently to
show that metastases are present.(Not possible to
tell this from a colectomy specimen) - Stage B may be divided according to whether
the tumour has just penetrated the outer surface
of the bowel wall (B1) or the surrounding tissues
are involved (B2), and stage C according to
whether the apical nodes are involved (C2) or not
(C1). - The ASTLER-COLLER system is based on Dukes but
the values - A, B1, B2, C1, C2, D1, D2 have slightly
different definitions.
90Modalità di diffusione
Localmente continuità nel
viscere contiguità nel grasso pericolico e
strutture adiacenti disseminazione esfoliativa
carcinosi peritoneale A distanza via linfatica
stazioni linfonodali loco-regionali via ematica
fegato, polmoni
91IL CANCRO DEL COLON Progressione metastatica
92Modalità di diffusione
- Via ematica
- - Fegato 12- 48 dei casi
- Polmone 10,0
- Surreni 14,0
- Rene 6,6
- Ossa 7,0
- Ovaio 18,2
- Cervello 8,3
- Via transcelomatica rara
93Metastasi epatiche di carcinoma del colon
94Metastasi epatiche di carcinoma del colon
95Metastasi epatiche di carcinoma del colon
Carcinoma del colon
96(No Transcript)
97Bowel Cancer Screening
- The incidence is increasing annually.
- No reduction in mortality over the last 30 years.
- 80 of bowel cancers are currently diagnosed at a
late stage. - Trials show a reduction in mortality with
screening
98Development of Bowel Cancer
- Normal Polyp Large
Bowel - polyp Cancer
- 10 TO 15 YEARS
-
99Screening Endoscopy
Sigmoidoscopy
Colonoscopy
100Fecal occult blood test
- Evidence based on trials
- 14-33 reduction in mortality