Title: Malattie sessualmente trasmesse
1Malattie sessualmente trasmesse
2- Gonorrea
- Sifilide
- Ulcera venerea
- Linfogranuloma venereo
- Granuloma inguinale
- Herpes genitale
- Verruche genitali
- AIDS
Altre Uretrite non gonococcica- cervicite-
Vaginite Malattia infiammatoria
pelvica
3GONORREA
La Gonorrea (dal greco gonos, organo genitale
rhoia, flusso) o Blenorragia o Infezione
gonococcica è una infezione batterica contratta
nel corso di un rapporto sessuale con persona
infetta
4EZIOLOGIA DELLA GONORREA
E causata da un batterio , Neisseria gonorrhoeae
o gonococco, appartenente al genere Neisseria
(dal nome di A. Neisser, scopritore del
gonococco), famiglia Neisseriaceae
5NEISSERIA
Malattia
Microrganismo
Uretrite-Cervicite-Salpingite
Malattia infiammatoria pelvica
Proctite-Batteriemia-Faringite
N. gonorrhoeae
Meningite Meningoencefalite
Batteriemia Polmonite
Artrite-Uretrite
N. meningitidis
Altre specie di Neisseria
Infezioni opportunistiche
6Neisseria
Le Neisserie sono cocchi gram -negativi,
aerobi obbligati, immobili, asporigeni. Le
cellule si presentano caratteristicamente
riunite a paia (diplococchi), a chicco di caffè.
7Il genere Neisseria comprende numerose specie.
Le specie patogene per luomo sono Neisseria
gonorrhoeae e Neisseria meningitidis. Le altre
specie di Neisseria sono considerate commensali
(in qualche raro caso possono comportarsi da
patogeni opportunisti) Le specie patogene per
luomo si coltivano su agar cioccolato un
atmosfera contenente il 3-10 di CO2, richiedono
una incubazione di almeno 2 giorni. Lhabitat
naturale sono le mucose delluomo e di numerosi
animali a sangue caldo Penetrano nelle cellule
per endocitosi e si sviluppano
8Fattori di virulenza di Neisseria gonorrhoeae
Capsula Attività antifagocitaria
Pilina Proteina che media lattacco iniziale alle cellule umane, comprese le cellule dellepitelio della vagina, delle tube di Falloppio e della cavità buccale
Por (proteina I) Porina-promuove la sopravvivenza intracellulare prevenendo la fusione dei fagolisosomi nei neutrofili
Opa (proteina II) Proteina dellopacità Determina una forte adesione alle cellule epiteliali e la loro invasione
Rmp (proteina III) Proteina modificabile per riduzione protegge altri antigeni di membrana (proteina Pot, LOS) dagli anticorpi protettivi
Tbp1-Tbp2 Dallinglese Two tranferrin-binding proteins permette lassunzione di ferro necessario al metabolismo del batterio
Lbp Dallinglese Lactoferrin-binding protein-permette lassunzione di ferro necesario al metabolismo del batterio
LOS Lipo-oligosaccaride-E unendotossina
IgA1-Proteasi Distrugge le IgA1 (il suo ruolo nella virulenza è sconosciuto)
Beta-lattamasi Idrolizza lanello beta-lattamico delle penicilline
9TRASMISSIONE DELLA GONORREA
La malattia si trasmette quasi sempre per
contagio diretto, in seguito a rapporti
sessuali, raramente per contagio indiretto,
tramite materiale contaminato
10Sintomatologia della gonorrea
Nelluomo provoca una uretrite, con produzione
di un liquido prima catarrale, poi purulento e di
colore giallo-verdastro, dolore, bruciore sia in
stato di riposo che durante la minzione. Nella
donna provoca una cervicite, di solito
asintomatica. Può provocare anche una uretrite
con sintomatologia meno eclatante che nelluomo a
causa della differenza anatomica delluretra nei
due sessi.
11Sintomatologia della gonorrea
- Una situazione molto particolare è quella del
neonato che contrae linfezione durante il
passaggio nel canale del parto, ne segue una
congiuntivite, che tuttavia oggi è di rara
osservazione.
12TERAPIA della gonorrea
La Neisseria gonorrhoeae mostra una resistenza
alle penicilline (per produzione di beta
lattamasi) In Italia tale resistenza è
piuttosto bassa, quindi la penicillina è
lantibiotico di scelta
13SIFILIDE
La Sifilide o Lue è una malattia infettiva,
contagiosa, a decorso cronico granulomatoso
14EZIOLOGIA DELLA SIFILIDE
E causata da un batterio, Treponema pallidum o
Spirocheta pallida, appartenente al genere
Treponema, famiglia Spirochaetaceae.
15ORDINE SPIROCHAETALES
FAMIGLIA SPIROCHAETACEAE
LEPTOSPIRACEAE
16FAMIGLIA SPIROCHAETACEAE
GENERE Cristipira
Serpulina
Spirocheta Treponema
Borrelia
17MALATTIE NELLUOMO
GENERE Treponema
GENERE Borrelia
Sifilide Sifilide endemica Framboesia Pinta
Febbre ricorrente epidemica Febbre ricorrente
endemica Borreliosi di Lyme
GENERE Leptospira
Leptospirosi
18TREPONEMA
Sono microrganismi spiraliformi (spirochete),
gram-negativi, anaerobi obbligati o
microaerofili, molto sottili (0, 15 ?m) mobili
per endoflagelli.
19 Treponema pallidum
20(No Transcript)
21A causa del diametro ridotto delle cellule, ai
limiti della risoluzione del microscopio ottico,
per losservazione dei Treponemi si deve
ricorrere a speciali colorazioni (colorazione di
Ryu) o a particolari tecniche (microscopio a
contrasto di fase). Alcune specie di Treponemi
possono essere coltivate in terreni arricchiti
con varie sostanze (siero, liquido ascitico),
mentre altre specie, microaerofile (in quanto
richiedono una concentrazione di ossigeno
dell1,5-5,0) non si possono coltivare sui
terreni ma crescono solo in vivo.
22Il genere Treponema comprende specie patogene
per luomo (microaerofile) e specie non patogene
(anaerobi obbligati, e fanno parte della normale
flora del tratto intestinale, del tratto genitale
e della cavità orale delluomo ( infatti nei
pazienti affetti da periodontite i treponemi
costituiscono più del 50 di tutti i
batteri). Tutti i treponemi patogeni sono germi
molto delicati che muoiono rapidamente al di
fuori dellorganismo.
23TREPONEMA PALLIDUM
Per limpossibilità di coltivare in vitro i
treponemi patogeni, mancano dati sulla loro
fisiologia e sulla loro composizione chimica
24Trasmissione della Sifilide
Luomo è lunico ospite La sifilide venerea si
trasmette per contatto sessuale o per
trasmissione congenita. Altre infezioni da
Treponema si trasmettono per contatto delle
mucose con lesioni infette rara linfezione
congenita
25SINTOMATOLOGIA della Sifilide
La malattia evolve in tre stadi e può causare
lesioni in qualsiasi organo o tessuto. Può
anche essere trasmessa al feto attraverso la
placenta da una madre infetta (Sifilide congenita)
26SINTOMATOLOGIA della Sifilide
Stadio primario compare circa 3-4 settimane dopo
il contagio, è una lesione ulcerata e non dolente
detta Sifiloma. Guarisce spontaneamente senza
lasciare cicatrici. Stadio Secondario- Dopo 2-3
mesi si manifestano lesioni cutanee o mucose
diffuse che possono essere transitorie o
persistere per mesi. Vi possono essere
ingrossamento dei linfonodi, cefalea, febbre,
dolori ossei. Stadio Terziario- un terzo dei
pazienti non trattati sviluppa dopo un periodo di
latenza asintomatico, che può durare anche molti
anni, una ripresa generalizzata della malattia
con lesioni tipiche, dette gomme sifilitiche, a
carico di molti organi e tessuti. In questo
stadio si possono avere lesioni a carico del
Sistema Cardiovascolare, soprattutto aneurismi
dellaorta, lesioni neurologiche, fino alla
demenza.
27DIAGNOSI della Sifilide
Si basa su test sierologici-sierodiagnosi di
Wassermann Oggi sostituita da VDRL (Venereal
Disease Research Lavoratory) TPI (Test di
Immobilizzazione del Treponema pallidum) FTA
(Test di Immunofluorescenza)
28?
Chi è a rischio
- Adulti e adolescenti sessualmente attivi
-
- Bambini nati da madri con malattia attiva
29TERAPIA della Sifilide
La Penicillina è il farmaco di elezione. In
genere sono sufficienti 2-3 iniezioni di questo
antibiotico per debellare la Sifilide, in
qualsiasi stadio essa si trova. Nei soggetti
allergici alla penicillina si usano Eritromicina
o Tetraciclina
30PREVENZIONEdella Sifilide
Evitare i rapporti a rischio ed, eventualmente,
proteggersi utilizzando un preservativo
31ULCERA VENEREA
Eziologia è provocata da un batterio chiamato
Haemophilus ducreyi Appartiene al genere
Haemophilus, famiglia delle Pasteurellaceae, è un
batterio gram-negativo. Ulcera genitale,
caratterizzata da ulcerazioni genitali a margini
non induruti (a differenza delle ulcerazioni
sifilitiche) e notevolmente dolenti (altra
caratteristica che le differenzia dalle lesioni
sifilitiche)
32Linfogranuloma venereo
E una malattia a trasmissione sessuale,
sostenuta da una particolare specie di Chlamydia
33Famiglia Chlamydiaceae Dal greco clamùdion
piccolo mantello Caratteristiche
microbiologiche Struttura forma coccoide,
Gram-negativi, immobili,
parassiti intracellulari obbligati
hanno 2 morfologie cellulari - Corpo
elementare di aspetto piriforme a
sopravvivenza extracellulare, infettante -
Corpo reticolare o iniziale, forma
intracellulare replicativa, scarsamente
infettante Fisiologiamoltiplicazione nel
citoplasma della cellula ospite Specie patogene
per luomo Chlamydiae pneumoniae
Chlamydiae
trachomatis
34Ciclo di vita di Chlamydophila pneumoniae
Adesione
Corpo elementare
Cellula ospite
Forme abberranti
Endocitosi
Lisi celllulare
Corpo reticolare
Persistenza
Differenziazione
Replicazione
35- Chlamydophila pneumoniae
- Polmonite
- Epidemiologia
- Fasce detà coinvolte Tutte (soprattutto
anziani) - Diffusione esogena per via aerea
- Nessuna incidenza stagionale
- Episodi sporadici ed epidemici (famiglia,
comunità chiuse)
36- Chlamydophila pneumoniae
- Sindromi cliniche
- La maggior parte delle infezioni è asintomatica
o lieve - con tosse persistente
- Le infezioni più gravi a carico dellalbero
respiratorio - coinvolgono tipicamente un singolo lobo
polmonare - Cellule bersaglio - cellule epiteli - fagociti
mononucleati - Replicazione intracellulare
- Disseminazione per via ematica
- Espettorato raramente purulento (pochi leucociti
polimorfonucleati) - Prognosi buona
- Lospedalizzazione non è necessaria
37Chlamydophila pneumoniae ATEROSCLEROSI
- Studi sieroepidemiologici associano linfezione
da C. pneumoniae e laterosclerosi - La presenza di C. pneumoniae è stata dimostrata
in arterie aterosclerotiche
38Chlamydia trachomatis
- Tracoma
- Congiuntivite
- Uretrite non gonococcica
- Uretrite post gonococcica
39Sintomatologia del Linfogranuloma venereo
E caratterizzata da lesioni a livello genitale
che si manifestano 3-7 giorni dopo il rapporto e
scompaiono rapidamente. A distanza di 2-6
settimane fa seguito un ingrossamento dei
linfonodi, che possono confluire dando luogo a
masse di tessuto infiammato e dolente. La
localizzazione è allinguine nelluomo, mentre
nella donna i linfonodi interessati sono
allinterno delladdome e quindi non visibili