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2ISTITUTO SUPERIORE DI EDUCAZIONE
FISICA DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA DELLO
SPORT PIAZZA BERNINI 12 TEL 011 7764708 FAX
011748251 10143 TORINO.
3Primo Corso base in
Psicologia dello Sport
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5Attività del Dipartimento. L'I.S.E.F. di Torino
ha istituito un Dipartimento con la finalità di
organizzare e coordinare l'attività della
Psicologia dello Sport in Piemonte. In questo
quadro, oltre ai servizi di consulenza, ricerca,
diagnostica e psicoterapia sia individuale sia di
gruppo, il Dipartimento ha istituito corsi di
formazione di diversi livelli. Lintento del
Dipartimento é quello di definire una specifica
Psicologia dello Sport.
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9Consulenza Il Dipartimento fornisce consulenza
per l'orientamento allo sport in età
adolescenziale, ottimizzazione della performance
agonistica, progetti di intervento su singoli
atleti, squadre, federazioni, enti e società
sportive.
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13Formazione Il Dipartimento intende sviluppare
un lavoro formativo su aree differenti di
professionalità organizzando 1. Formazione in
psicologia dello sport rivolta a tutti gli
operatori del settore. 2. Master in aree
specifiche di interesse. 3. Riunioni, seminari,
aggiornamento e qualifica in diverse competenze
professionali di psicologia dello sport.
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16Ricerca Il Dipartimento attiva e opera inoltre
con tutte le Istituzioni private e pubbliche che
intendono avviare un lavoro di ricerca e di
sperimentazione nell'ambito della psicologia
dello sport.
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19Cultura Il Dipartimento promuove iniziative
culturali e informative avvalendosi di strumenti
di comunicazione quali convegni, tavole rotonde,
giornate di studio, seminari, dibattiti, dialoga
con i mass-media mediante articoli e
pubblicazioni.
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22- La mentalità del vincente
- E una persona sicura di sé e non ha bisogno
dell'approvazione altrui. - Considera la gara un momento impegnativo, ma
divertente, eccitante. - E' orientata sempre al presente durante la gara,
non pensa né alle sconfitte del passato, né al
futuro che lo attende in caso di vittoria come
di sconfitta. - Considera le avversità come parte della realtà e
le affronta senza drammatizzare. - Insegue il successo (non tenta solo di evitare
la sconfitta), ma è obiettivo, si dà sempre
traguardi realistici. - Affronta la gara in modo elastico, è pronto a
cambiare strategia e sa attendere. - Da ogni gara sa trarre esperienza sia dal
successo che dallinsuccesso.
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25Sport individuali Corsa, salto in alto, nuoto,
alpinismo, attività subacquee, sci da fondo. Le
discipline che si praticano da soli sono ideali
per chi vuole avventurarsi nella propria
introversione, per imparare a conoscersi a
fondo, per mettersi in discussione tutte le volte
che si scende in campo, senza la possibilità di
nascondersi nella squadra, nel gruppo.
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28Sport di équipe. Calcio, pallacanestro, palla a
volo, rugby. Sono le attività ideali per
socializzare, per riuscire a eliminare eventuali
difficoltà di relazione con gli altri, per
cancellare la timidezza e l'isolamento. Dal
gruppo si ricava forza interiore e combattività,
si impara la cooperazione, si stempera
l'egoismo.
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33Sport di rischio. Paracadutismo, parapendio,
corse in auto e in moto, alpinismo estremo,
lanci nel vuoto attaccati a un elastico. In
queste discipline si mette spesso in gioco la
propria vita dietro alla passione sfrenata si
nasconde infatti un bisogno fisico di sensazioni
forti, di scariche adrenaliniche capaci di
cancellare la noia della vita.
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36Sport di duello Tennis e boxe, karate e judo,
scherma e ping-pong. Sono quelli che prevedono
lo scontro diretto e continuo con l'avversario.
Di fatto, sono duelli sublimati, dove in palio
non ci sono più la vita o la morte, ma la
vittoria oppure la sconfitta. Si sfogano così
l'aggressività e la competitività, e si rischia
lo stress.
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42IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL PRIMO CORSO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT IL DIPARTIMENTO DI
PSICOLOGIA DELLO SPORT NELLE PERSONE DI
UMBRO MARCACIOLI VERCELLI GIUSEPPE
CHISOTTI MARCO DEVOTI DOMENICO