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Nessun titolo diapositiva

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Title: Nessun titolo diapositiva Author: SCOGNAMIGLIO NUNZIO Last modified by: x Created Date: 5/23/2004 7:54:16 AM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: Nessun titolo diapositiva


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Progetto Comenius Projet COMENIUS
2004-2005 Le città e lacqua
Les villes et leau
ITALIA
2
"Fauna e Flora" Le aree protette
Ninfa
Il Parco Nazionale del CIRCEO
Fogliano
PROGETTO COMENIUS LICEO
A. MEUCCI Aprilia (LT) Le città
e lacqua

3
Villa Fogliano
Quando si arriva per la prima volta a Fogliano,
si ha la sensazione di essere in un mondo
immaginario. Le rovine degli edifici residenziali
ricordano unantica villa borghese, ma qualche
metro più in là, i magazzini, il bestiame e in
lontananza il Casale fanno pensare a tuttaltra
cosa tutto sembra essere sorvegliato dalla
presenza di unimportante costruzione, che
contrasta completamente con laspetto del luogo
..
In realtà Fogliano è miracolosamente
sopravvissuta alla Palude e alle trasformazioni
del territorio circostante oggi resta come
testimonianza del rapporto stretto e inseparabile
delluomo con la natura.
4
Villa Fogliano
Il complesso che attualmente chiamiamo Villa
Caetani  è in realtà formato da un insieme di
costruzioni edificate in periodi successivi che
testimoniano lutilizzazione diversa delle
proprietà costiere e della evoluzione nel modo di
vivere e di pensare . Sulle carte geografiche
del XVIII s., la struttura appare con il nome di
 Casino  in seguito nel 1877 con il nome di
 Palazzina  e poi di  Casale  nel 1899.
Si chiamerà definitivamente  Villa  dopo la
bonifica delle paludi pontine. Il  Casino  o
padiglione di caccia fu costruito nel 1742 dal
duca Michelangelo per le battute di caccia in
inverno.
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Villa Fogliano (storia)
Nel Medio Evo linvasione e le lotte sanguinarie
dei Longobardi condussero allabbandono delle
campagne e, alla fine, dei lavori di bonifica,
che fino a quel momento erano stati molto
efficaci, provocando la progressione della
palude. La presenza della chiesa di S. Andrea
sulla riva del lago di Fogliano, unico edificio
in mattoni del Medio Evo e alcuni documenti
forniscono informazioni sulle condizioni di vita,
sulla presenza di una popolazione che viveva in
modeste capanne costruite vicino al luogo sacro.
Il nome di questo luogo appare per la prima volta
in un contratto daffitto del 977 dove si porta a
conoscenza di una fortificazione allinterno del
 fundus , duna torre, duna chiesa dedicata a
S. Donato e di altri resti, che dovevano
appartenere alla grande villa di Camenio.
Esistono tracce della presenza umana già a
partire dalla preistoria, anche se le principali
scoperte risalgono al primo secolo a.c. I
documenti e gli scavi archeologici voluti nel
corso del XIX secolo da Ada Wilbraham, moglie di
Onorato Caetani, testimoniano la presenza duna
grande villa romana, ampliata fino al quarto
secolo d. C. e ben collegata al contesto sociale
di Roma. La villa di Alfio Camenio, personaggio
importante, prefetto, giudice di pace e
governatore della Numidia, non era soltanto la
residenza di un aristocratico esigente, ma aveva
ugualmente una serie di strutture in muratura
destinate allallevamento dei pesci e alle
diverse attività.
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Il mosaico incredibile di  biomi  presenti nel
Parco è il tema del passaggio seguente, tratto
dal volume Parchi e Aree naturali protette
d'Italia del Touring Club Italia.
E  uno dei 5 parchi storici "Nazionali"dItalia.
L'istituzione del Parco Nazionale del Circeo nel
1934, salvò quel poco di foresta  
planiziaria  e Zone Umide sopravvissuta alla
bonifica diligente delle Paludi pontine voluta
dal fascismo.
Il Monte Circeo. E  un promontorio calcareo che
si leva sul mare, nel Pliocene era un  isola
separata dalla terraferma. Il lato Nord, Quarto
Freddo è ricoperto da una foresta fitta di querce
verdi e ad altitudine più bassa, conserva un
piccolo bosco di sughere. Il versante
meridionale, Quarto Caldo è caratterizzato al
contrario da piante e da arbusti della macchia
querce verdi, olivi selvatici, arbustive, lauri
nella parte alta cisto, lentisco, rosmarino,
mirto molto più in basso. E altresì presente qui
anche la palma nana, la palma spontanea unica sul
nostro continente. Sul promontorio, tra i
mammiferi, sont presenti il tasso, il moscardino
e alcune specie di pipistrelli tra gli uccelli,
al di là del codirosso spazzacamino e del picchio
muraiolo ci sono delle coppie di falchi stranieri
rari.
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Il  fundus  diventa una proprietà della potente
famiglia dei Caetani e cessa di fare parte del
patrimonio ecclesiastico, quando nel 1298 Pietro
Caetani comperò Ninfa dopo aver ottenuto una
concessione da parte del Papa Bonifacio. Nel XVI
sec. le terre continuavano a spopolarsi a causa
della palude, malgrado i due progetti di bonifica
delle acque al primo progetto partecipò Leonardo
stesso. Per accrescere la loro egemonia e
fortificare il sistema difensivo, i Caetani, dopo
aver ottenuto lautorizzazione della Camera
Apostolica, fecero costruire due torri costiere
torre Paola e Torre Fogliano.
Le strutture e le piccole guarnigioni presenti
portarono la ripresa delle attività produttive,
ma non garantivano il processo dabbandono che si
accentuava ancora di più nel XVIII secolo, quando
Francesco fu esiliato a Vienna e la situazione
finanziaria della famiglia crollò. Michelangelo
gli successe e intraprese un risanamento delle
finanze, ma dopo le trasformazioni storiche e
sociali, si appassionò allarte e alla
cultura. E così che il duca di Sermoneta inizia
lultima fase della storia familiare, che nel
nostro territorio ha lasciato dei segni
tangibili. Attraverso questi edifici noi
possiamo dunque ricostruire gli ultimi secoli
della storia locale.
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La costruzione della palazzina testimonia
linteresse dei Caetani per Fogliano, non
soltanto dal punto di vista economico, ma
soprattutto per la realizzazione di un progetto
culturale destinato a recuperare lidentità
storica della famiglia. I monumenti importanti e
significativi del progetto sono presentati dalla
campagna degli scavi archeologici di Rio Martino,
dalla realizzazione della Palazzina con il suo
giardino, dalla valorizzazione di Ninfa e dalla
pubblicazione degli archivi di famiglia.
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Il Casino inglese costituisce una delle più
particolari strutture architettoniche del posto e
di tutta la piana pontina. Esso è stato
realizzato da Onorato Caetani e da sua moglie Ada
Wilbraham Crawford più o meno tra il 1893 e
1916. E stato costruito per ospitare le famiglie
dei contadini, degli stagionali, dei guardiani
del bestiame, che si occupavano dellallevamento
dei bufali e dei cavalli. La struttura interna
mostra lorganizzazione comunitaria della
residenza. Alla fine del XIX s. gli antichi
edifici sono stati trasformati per adattarli alle
nuove esigenze della produzione dellimpresa.
Luso residenziale della Palazzina cessa e oggi
fa ormai parte con il Padiglione di caccia di un
unico complesso.
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Il giardino nasce durante la seconda metà de XIX
s., grazie ad Ada Caetani. Realizzandolo ha
espresso al meglio le tendenze artistiche
dellepoca e lo ho arricchito di elementi
significativi e unici nel suo genere. Sul
versante del lago della Palazzina cera un
roseto, che con le sue rose rampicanti nascondeva
la casa del padrone del luogo. Tuttavia sono le
palme a caratterizzare di più il paesaggio del
borgo di Fogliano e che , come i roseti, si sono
ben adattate al clima del luogo. 
Lago di Fogliano
Dopo un lungo periodo dabbandono, si può
ammirare oggi la bellezza del giardino della
Palazzina, che deve il suo rigoglio in parte al
clima, che ha favorito la nascita di numerose
specie di flora mediterranea.
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Il Parco Nazionale del Circeo Situato
allincrocio delle maggiori linee migratorie,
il Parco nazionale del Circeo vanta la sua punta
di diamante nell avi-fauna, rappresentata da
ben 25 specie di uccelli tra cui cormorani,
folaghe, falchi pescatori, aquile di mare,gru. E
uno dei parchi naturali italiani più piccoli ma
rappresenta una ricchezza inestimabile in
termini di bio-diversità ben 5 ambienti sono
rappresentati e ciascuno popolato di animali
piante caratteristiche salvate dalle opere di
bonifica che interessarono la regione nei primi
decenni del 900
CERRO
Uccelli del Parco del Circeo
12
Il Promontorio del Circeo con le sue grotte
misteriose e ricche di storia, una foresta
demaniale di 3.400 ettari. 4 laghi costieri,
delle dune marine, una zona umida, dinteresse
internazionale l isola di Zannone del gruppo
delle isole Pontine, fa parte del più piccolo
dei Parchi nazionali italiani. E  in questa
zona che si trovano le città di Sabaudia e di
San Felice Circeo così come una parte del
territorio di Latina.
Oasi di Cerasella
Grotta delle capre
Il Parco offre al visitatore numerosi aspetti
naturalistici, paleontologici, archeologici
(vestigia della grandiosa Villa di Domiziano, la
Fonte di Lucullo ) e storici (le Torri di
avvistamento del XVI secolo).
In una delle numerose grotte preistoriche marine
suggestive che si aprono intorno al
promontorio, sono stati ritrovati i resti
di un uomo dellepoca di Neanderthal
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(No Transcript)
14
   E su di una cima rocciosa scalai ad
esplorare e mi apparve lassù del fumo, della
terra, strade ampie, la casa di Circe, fra le
fitte querce e la macchia..   Così,
nellOdissea, Omero descrive il luogo dove la
maga Circe viveva
Il Monte Circeo ( o Circello)
Il Circeo è un promontorio calcareo che
divide una striscia di litorale caratterizzata
da dune, da laghi costieri e da zone
acquitrinose . Un mosaico di ambienti diversi
con forti dislivelli, dai 541 m del Picco di
Circe, sul Monte Circeo fino al livello del
mare, dove all aridità delle dune si oppongono
delle ampie zone umide e paludose.
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La Foresta Al nord di Sabaudia , si può
ancora esplorare una parte interessante
dell'antica foresta di Terracina, una foresta
 planiziaria  che si estendeva su 11. 000
ettari. Si tratta di un bosco di latifoglie
ove i cerri  e il  farnetto  predominano.
Nelle " piscine", zone di
foresta inondate si trovano   farnie  e  
ontani . Tra le presenze faunistiche, al di là
dei numerosi cinghiali troviamo molte specie di
anfibi e di rettili tra cui  il rospo comune 
 lo smeraldino   il tritone volgare  e
 crestato 
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LA FLORA DELLL 'AMBIENTE GOLENALEPiante
acquatiche o legate allambiente acquatico
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Uccelli ai Pantani dinferno
Lairone cenerino invece è una specie stanziale
molto frequente.
  • I due uccelli del disegno sono il Fenicottero e
    la Folaga (fino a 12.000 esemplari!), due tipici
    uccelli di passo.

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LA FAUNA DELLE ZONE UMIDEGli uccelli
19
La Duna Un elemento fondamentale che
dovrebbe bloccare l erosione delle nostre
coste, ma che soprattutto durante l estate è
presa sempre di più d'assalto dalle bande dei
bagnanti poco attenti al suo delicato
equilibrio. Sul cordone  dunario 
crescono delle piante pioniere come  leringio
Africano    Il  fico degli Ottentotti  e  
Il giglio di mare selvatico . Verso
l interno si trovano delle specie della macchia
mediterranea tra le quali il  ginepro
coccolone  e il Fenicio. Tra gli insetti
presenti sulle dune ricordiamo lo  scarabeo
stercorario  e tra le farfalle il  Brithys
crins  i bruchi multicolori preferiscono le
foglie del giglio di mare. Tra i mammiferi
attivi soprattutto nelle ore serali e notturne
ci sono conigli selvatici,volpi e ricci .
Sezione di duna
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La Zona Umida. I quattro laghi
salmastri di Paola o Sabaudia, Caprolace,
Monaci e Fogliano rappresentano il più
importante ecosistema paludoso del Lazio, e dal
1978 essi sono stati inseriti nella lista
delle zone umide d'interesse internazionale
protette dalla Convenzione di Ramsar. Esse
costituiscono l unico territorio rimasto
della palude pontina, bonificato negli anni
Trenta. I bordi dei laghi, i canali e gli
acquitrini circostanti sono frequentati da
circa 250 specie di uccelli migratori che
fanno i loro nidi numerosi i palmipedi e
le limicole nutrite le colonie di folaghe e
cormorani. Tra i rapaci, il falco
pescatore e il gufo di Palude. Lacquacultura
praticata riguarda soprattutto i frutti di mare,
anguille, muggini .
Lago di Paola o di Sabaudia
DUNA
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Ninfa

GiARDINI di NINFA Dichiarato " Monumento
naturale" dalla legge regionale, il giardino
accoglie delle piante provenienti da differenti
Paesi che hanno trovato qui un  habitat
naturale  crescendo e sviluppandosi in
maniera lussureggiante. Attraversati dal fiume
Ninfa, piccolo corso d acqua, i giardini offrono
un ambiente ospitale anche per diverse specie di
uccelli aironi, airone bianco, gallinelle
dacqua anatre, senza contare i merli d acqua,
gufi e molti altri ancora.
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NINFA , è una città medievale abbandonata alla
fine del XIV secolo, si possono ammirare ancora
le rovine delle chiese, delle case, del castello
e del municipio (restaurato) incastrato in uno
splendido giardino alllinglese, attraversato dal
fiume Ninfa, la cui sorgente si trova appena a
monte della cittadina. Una diga costruita verso
la fine del XIII secolo, raccoglie le acque in un
laghetto romantico. La cittadina è circondata
da un Parco Naturale, oasi per gli uccelli, che
si stende per 800 m circa. Il giardino è nato
nel 1922, creato dagli ultimi discendenti della
nobile famiglia Caetani che si è estinta nel
1977, con la morte di Donna Lelia Caetani Howard
.
Il laghetto Romantico
23
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