Title: I Processi di Business
1I Processi di Business
2Processi
- Tutte le organizzazioni, a prescindere dalle
dimensioni o dal settore di appartenenza, operano
mediante Processi - Un Processo (organizzativo) è quel insieme di
attività svolte dallorganizzazione per
raggiungere uno dei propri scopi. Ad esempio - Operare un paziente
- Preparare un passaporto
- Arrestare un ladro
- Progettare un radar
- Costruire una nave
- -----
3Processi
- Come si nota un qualunque processo è un compito
descrivibile con un verbo (generico) e un nome
(specifico) - I Processi possono essere continuativi (ongoing)
ovvero ripetersi nel tempo o esaurirsi in un arco
di tempo limitato - Nel secondo caso si chiamano, più propriamente,
Progetti
4Processi Vs Progetti
- La rapida variazione delle situazioni al contorno
sta imponendo alle aziende di ricorrere sempre
meno a una gestione per Processi continuativi e
sempre di più alla gestione per Progetti - Nel seguito useremo solo la parola Processi
5I Processi
- Nei Processi si svolgono due tipi di attività
- fisiche (attività svolte su un qualche elemento
di materia/energia come trasformare, spostare,
immagazzinare/attendere, controllare) - informative (attività svolte su un qualche
elemento informativo come memorizzare, elaborare,
presentare, ...)
6Attività informative
- In un Processo il sistema informativo è
paragonabile al sistema nervoso del corpo umano - Le attività informative/informatiche sono
pertanto rilevanti e sempre di più (con gli
avanzamenti dellinformatica) lo diventeranno
7Attività informative vs fisiche
- Non esistono Processi esclusivamente fisici o
informativi - Esistono però molti processi in cui sono
assolutamente prevalenti gli aspetti informativi - Ad esempio
- preparare una TAC
- programmare la produzione
- progettare un radar
- .
8Attività informative vs fisiche
100 di attività informative
Processi con attività informative prevalenti
Processi con poche attività informative
100 di attività fisiche
100 processi
0
9I Processi di Business
- I Processi svolti dalle aziende commerciali
prendono ovviamente il nome di Processi di
Business insieme di attività con il compito di
Creare Valore (per i Clienti) tramite un ben
definito tipo di Prodotto (bene e/o servizio) - Un Processo di Business è quindi identificato dal
suo output - Progettare Prodotto A
- Gestire Manutenzione cliente B
- .
10Unosservazione
- La Creazione di Valore per i clienti è lunico
motivo che giustifica lesistenza di ogni azienda
e, quindi, dei suoi Processi - Un cliente senza unazienda campa benissimo
unazienda senza un cliente no!
11Il Valore
- Il Valore è il prezzo che il cliente è disposto a
pagare nel momento in cui decide di acquistare
uno specifico prodotto (bene o servizio o
entrambi) - Il Valore per il cliente, stella polare di
qualunque azienda, viene quindi definito dal
cliente ma viene creato dai Processi ed è da
questa dicotomia che nascono molti problemi
12I Processi di Business
- È necessario che i processi di business interni
(ed interaziendali) siano ben gestiti ed
ottimizzati perché le aziende possano essere
competitive e possano sopravvivere in un mercato
sempre più dinamico
13I Processi di Business
- Sono solo Processi sempre migliori che permettono
di - offrire ai clienti prodotti e servizi più
rapidamente dei concorrenti - rispondere immediatamente alle mutate esigenze
del mercato - soddisfare al meglio le specifiche richieste dei
clienti - diminuire i costi
- ridurre gli investimenti
- aumentare la soddisfazione dei dipendenti
- .......
14Una domanda
- Oggigiorno è pensabile produrre in modo corretto
un prodotto industriale senza formalizzarlo ?
Ovvero senza disporre del disegno, delle
caratteristiche, della distinta base/ricetta, etc?
15Altra domanda
- È allora pensabile oggigiorno far funzionare in
modo corretto unazienda senza conoscere
formalmente comè fatta? Ovvero quali siano
disegni, caratteristiche, distinte, etc. dei suoi
Processi?
16Processi ISO 90002000
- Secondo ISO i Processi sono un insieme di
attività correlate o interagenti che trasformano
elementi in ingresso in elementi in uscita - Nota 1 - Gli elementi in entrata in un processo
provengono generalmente dagli elementi in uscita
da altri processi - Nota 2 - I processi di un'organizzazione sono di
regola pianificati ed eseguiti in condizioni
controllate al fine di aggiungere valore
17Processi altra definizione
- Altri definiscono Processo un insieme di
attività, collegate fra loro da una relazione di
sequenzialità o di complementarietà, aventi come
fine lobiettivo di fornire del Valore a un
cliente tramite un output costituito dai prodotti
18Procedure
- Ci si riferisce invece a una Procedura per
identificare - le modalità di svolgimento di un Processo
- chi deve svolgere le attività del Processo
- i vincoli da rispettare
19Secondo ISO 90002000
20Le Procedure
- Una procedura può essere definita in modo formale
o informale - Nel primo caso, specialmente per processi
caratterizzati dalla componente informativa, si
possono usare tecniche informatiche di
funzionamento conosciute come Work Flow
21Processi come Imprese
- Una prima evidenza l Impresa intesa nel senso
giuridico del termine è un Processo (il Macro
Processo) - LImpresa infatti, come si desume dalla
definizione di imprenditore che allart. 2082
fornisce il vigente Codice Civile, è un insieme
di attività economiche, professionalmente
organizzate, al fine della produzione e/o dello
scambio di beni e/o servizi
22Processi come Imprese
- L'Impresa è caratterizzata cioè da un determinato
risultato (outcome ? produzione o scambio di beni
o servizi) economico (che abbiano Valore per un
cliente finale) che deve essere ottenuto tramite
un insieme di attività svolte secondo specifiche
modalità (organizzazione, procedure e
professionalità)
23Processi come Imprese
- In relazione a questa analogia possiamo
chiederci, anche alla luce di quanto detto da ISO
alla nota 1 - Un Processo ha dei confini oggettivi ad esempio
quelli giuridici dellImpresa?
24Processi come Imprese
- Ovviamente la risposta può solo essere NO
- I confini oggettivi del Processo vanno dalla
sorgente del Valore ovvero da dove si svolgono le
prime attività del processo alla foce ovvero al
cliente e queste attività possono essere
realizzate da Imprese giuridicamente diverse
25I confini
- Un processo si presenta cioè come un fiume in cui
scorre il Flusso del Valore, con la sorgente
principale ed, eventualmente, tanti affluenti con
sorgenti secondarie
- Quali sono i confini di un fiume?
26I confini
- La nota 1 ISO dovrebbe pertanto essere modificata
in gli elementi in entrata nel processo
principale provengono generalmente o dalla
sorgente o dagli elementi in uscita da altri
sottoprocessi secondari - Altrimenti si presuppongono suddivisioni del
processo principale in sotto processi
suddivisioni non legate a necessità oggettive
27I confini
- Le suddivisioni del Processo principale e dei
sottoprocessi sono infatti generalmente legate ad
aspetti non di razionalità oggettiva (ad esempio
per una miglior progettazione del Processo) ma
contingenti - Giuridici legati alla proprietà
- Organizzativi legati a specifici aspetti
funzionali - -----
- Un Processo per sua natura deve necessariamente
essere unitario
28I confini
- Tutti i confini posti allinterno, qualunque sia
il motivo, possono solo renderlo meno
efficace/efficiente in ottica del cliente - Questo aspetto tra processo come sistema unitario
e processo come insieme di sotto processi è uno
degli aspetti che differenziano il Lean Thinking
dal Sistema Qualità
29Le risorse come Azienda
- Se un Processo è unImpresa si può allora
identificare il sistema delle risorse come
lAzienda che svolge il Processo, che realizza
cioè lImpresa
30Le risorse come Azienda
- Comè noto infatti, sotto il profilo giuridico,
lazienda altro non è che il complesso delle
risorse, dei beni organizzati dallimprenditore
per lesercizio dellimpresa - Il precedente diagramma è quindi equivalente al
successivo
31Le risorse come Azienda
32Le risorse come Azienda
- Dove lazienda, come insieme delle risorse
organizzate che nel diagramma ISO facevano parte
dellinput, è ora distinta dagli altri input - Questo aspetto è molto importante quando
prenderemo in esame i costi fissi (dovuti
allazienda) e variabili (dellinput) del
Processo
33I Processi nellImpresa
- Se un Impresa (giuridicamente autonoma) opera su
più Processi lImpresa stessa si configura come
un Gruppo di Processi ovvero come gruppo di
Unità di Business e, quindi, dovrebbe essere
gestita con Strategia Corporate - Ad esempio lImpresa C, figura successiva, opera
su tre Processi e, quindi, deve gestire tre Unità
di Business
34Flusso di Valore Processo 2
Flusso di Valore Processo 1
35I Processi nellImpresa
- Si deve cioè capire bene come i Processi che
transitano in unimpresa non solo debbano essere
gestiti con le altre Imprese nellambito del
Flusso del Valore ma come devono rapportarsi fra
loro per effetto dei rapporti parentali
(sinergie) fra Unità di Business
36Classificazioni
37Classificazioni
- I Processi sono entità complesse che necessitano
di essere esaminate con ottiche diverse - È quindi opportuno classificarli
38UNA PRIMA CLASSIFICAZIONE
- Processi a Valore e a non Valore
39Processi a Valore e a non Valore
- Si è detto che i Processi e le Attività che li
compongono sono giustificati solo se portano
Valore al Cliente - Possono pertanto essere classificati in
- A Valore quando il Cliente è disposto a pagare
perché il Processo/lAttività siano realizzati - A non Valore quando il Cliente non è disposto a
pagare perché il Processo/lAttività siano
realizzati
40Processi a Valore e a non Valore
- È ovvia limportanza di questa classificazione
- I Processi e le Attività a non Valore vanno
eliminati!!!! - Con la Riconfigurazione dei Processi tramite il
Lean Thinking (più orientato agli aspetti fisici)
e/o con il Business Process Reengineering (più
orientato agli aspetti informativi) ci si propone
proprio questo obiettivo
41Processi a Valore e a non Valore
- I risultati in termini di costo, di qualità e,
soprattutto in termini di tempo, saranno
sbalorditivi il miglioramento non si misura in
pochi punti per cento ma dal 50 al 95!!
42UNA SECONDA CLASSIFICAZIONE
- Processi primari e secondari
43Processi primari e secondari
- Una altra grande suddivisione è
- Processi primari o operativi
- Processi secondari o di controllo
44I Processi Operativi
- Ogni progetto umano, ha un ben definito compito
da svolgere - Compito verbo nome
- Il compito dei Processi Operativi è
- Creare Valore (per i clienti)
45I Processi Operativi
- I Processi operativi sono quindi i veri e propri
Processi di business - Sono svolti per soddisfare i clienti (customer
satisfaction) ma devono anche, in un trade off
continuo, rapportarsi con gli altri stakeholders
(creando valore anche per loro stakeholders
satisfaction efficacia) consumando poche
risorse (efficienza)
46Gli Stakeholders
- Gli Stakeholders sono i portatori di interesse
nei confronti dellazienda e, quindi, dei suoi
processi - In ordine di importanza sono
- Clienti (sono gli unici che pagano)
- Personale (in azienda svolgono il ruolo centrale)
- Proprietari (Shareholders)
- Pubblica Amministrazione
- Fornitori
- ------
47I Processi di Controllo
- I Processi operativi sono però soggetti a
disturbi - È necessario allora tenerli sotto controllo
ovvero fare in modo che, malgrado i disturbi,
svolgano con continuità ed in modo corretto il
loro compito
48I Processi di Controllo
- Il controllo può riguardare o singoli processi o
tutto il Gruppo - Si dovrà quindi parlare di processi di controllo
a livello - Del Flusso del Valore fra diverse aziende
- Dellintero Gruppo dei Processi (controllo
corporate) di unimpresa - Dei singoli Processi interni (controllo di
dettaglio)
49I Processi di Controllo
- La domanda è i processi di controllo creano
Valore? - Ovviamente, per definizione, no! E, quindi, come
fare? - È ovvio ridurli al minimo (magari eliminarli)
senza pregiudicare il Valore per i clienti! - Ovvero progettare dei Processi Operativi che
abbiano scarsa necessità di essere controllati
(robust design)
50Come fare?
- Questo aspetto è realizzabile, fra laltro
- delegando il controllo alle persone che operano
nellambito dei Processi (Empowerment) facendole
opportunamente crescere e creando un clima
aziendale favorevole - attivando un adeguato sistema informativo che in
tempo reale faccia il punto della situazione ed
eventualmente intervenga tramite attività di
workflow
51Una terza classificazione
- Processi critici (strategici) e vitali
52Processi vitali
- Tutti i processi sono ovviamente vitali devono
essere fatti bene o almeno sopra una soglia
minima per non pregiudicare la sopravvivenza
dellazienda! - È pensabile tenere male la contabilità?
- È pensabile gestire male il magazzino?
- ------
- Svolgere bene i Processi è necessario purtroppo
.... - non è sufficiente !!
53Processi critici
- Alcuni (pochi) Processi fanno si che il Cliente
scelga unazienda piuttosto che unaltra - Questi Processi che differenziano lofferta di
Valore (al cliente) sono ovviamente critici - Tali Processi devono essere scelti a priori (in
fase strategica), messi in atto, seguiti e curati
in modo particolare
54Processi strategici
- Unazienda può scegliere di rapportarsi con il
cliente solo in tre modi - Innovazione di prodotto (soddisfarne dei bisogni
che gli altri non possono soddisfare) rapporto
di lungo termine - Intimità (conoscerne in dettaglio le esigenze per
servirlo al meglio) rapporto di medio termine - Eccellenza operativa (eccellere in tutte le
dimensioni costi, tempi, ...) rapporto di
breve termine
55Processi strategici
- A seconda della scelta Strategica i Processi
critici saranno ovviamente diversi
56Una quarta classificazione
- Dai macroprocessi alle attività
57Dai macroprocessi alle attività
- Come si è visto un Processo di business parte
dalla sorgente per arrivare al Cliente - Per motivi progettuali/gestionali può essere
conveniente suddividere il Processo in più sotto
processi - Tale suddivisione si ferma alle attività/task
ovvero a quei sotto processi che si sceglie di
non suddividere ulteriormente
58Le Best Practices
- In questa suddivisione valgono alcuni principi
assiomatici di Progettazione - Quelli che in gergo si chiamano Best Practices
59Primo Principio
- Se non si riesce ad identificare un insieme di
oggetti fisicamente capaci di svolgere il
compito (il Processo) previsto si deve
suddividere il processo in sottoprocessi più
semplici (process breakdown) - L'applicazione del metodo top-down porta quindi a
costruire una gerarchia dei compiti (e quindi dei
processi)
60Primo Principio
- È ovviamente necessaria una logica bottom-up per
verificare la congruenza - Nel procedere dall'alto verso il basso la domanda
è come? nel procedere dal basso in alto la
domanda è perchè?
61Primo Principio
- Ad esempio il macroprocesso dellazienda è
Soddisfare il cliente - Detto così non è operativo si deve quindi
aprire come soddisfare il cliente?
62Primo Principio
- Possono verificarsi situazioni in cui alcuni
compiti sono indipendenti gli uni dagli altri - Tali compiti indipendenti rispondono,
generalmente, alla domanda quando?
63Primo Principio
64Secondo Principio
- Un secondo principio assiomatico stabilisce che
un progetto ottimale deve, allo stesso livello
gerarchico, basarsi su compiti fra loro
indipendenti ovvero, nel caso di processi, di
processi fra loro indipendenti - In gergo tali processi indipendenti svolti in
ottica del cliente prendono il nome di Value
Stream
65Secondo Principio
- È un principio molto importante che esamineremo
parlando di Lean Thinking - Impone in pratica che due processi non possano
intersecarsi ovvero - avere risorse (lazienda) in comune
66Secondo Principio
- Lesempio classico riguarda le macchine non
devono essere utilizzate grosse macchine (i
monumenti) su cui far gravare più
prodotti/processi - Si devono utilizzare macchine più piccole (anche
se unitariamente le lavorazioni possano costare
di più) specificatamente dedicate ai singoli
processi
67Secondo Principio
- Un altro aspetto riguarda le Risorse Umane
- Anche in tal caso lindicazione è quella di
utilizzare per ogni Processo un Team
completamente dedicato da non condividere con
altri Processi
68I framework di classificazione dei processi
69Processi standard
- Non esiste, per quanto detto sui confini, un set
di processi/sotto processi Standard, accettato
a livello internazionali - Molti enti, generalmente no profit, propongono il
loro
70Macroprocessi
- Molti nellambito dei Sistemi Qualità, basandosi
sulla catena del valore di Porter, distinguono
tre processi principali - Operativi (progettazione, produzione, )
- Di supporto (gestione tecnologie, gestione
marketing, ) - Direzionali (controllo, analisi
economico-finanziarie, analisi competitive, )
71Catena del valore di Porter
72Processi interni e di filiera
- La catena del Valore di Porter prende in esame
solo i processi interni alle aziende - È ovvia la necessità, per quanto detto
sullunitarietà dei Processi, di prendere in
esame anche i processi esterni che si svolgono
fra più aziende in quanto il risultato, in ottica
della Customer Satisfaction, dipende non solo dai
singoli ma anche dal sistema
73Un framework
- Uno dei più noti framework dove sono indicati i
principali processi interni, secondo lo schema di
Porter, è APQC (American Productivity Quality
Center), sviluppato da APQCs International
Benchmarking Clearinghouse
74Il framework proposto
- Per noi i Processi (operativi) interni sono sei
suddivisi in due macro Processi - Progettazione e sviluppo delle relazioni con i
clienti (si faccia riferimento ad APQC) - Progetto/sviluppo strategia
- Progetto/sviluppo prodotti
- Progetto/sviluppo delle altre relazioni
- Progetto/sviluppo del sistema di
produzione/fornitura - Gestione delle relazioni con i clienti
- Gestione delle informazioni dallordine alla
consegna - Gestione della produzione
- Gestione del pre / post vendita e delle altre
relazioni
75I Processi
- I processi possono a loro volta essere suddivisi,
ricordando quanto precedentemente detto solo se
effettivamente utile, in sottoprocessi ancora più
specifici, ad esempio tramite APQC
76I sotto processi
- Se il Processo è realizzato da più aziende
diverse, per riuscire a coordinarne il
comportamento in relazione al Flusso del Valore,
è necessaria una elevata trasparenza e una
gestione pull dellintero processo - Questi aspetti, oggi giorno centrali, sono
conosciuti come SCM (Supply Chain Management)
77SCOR
- Uno dei framework più conosciuti di
classificazione dei Processi di Extended Supply
Chain è SCOR (Supply Chain Operations
Reference-model) proposto da
78Attività
- Unattività è, come detto, il micro processo
elementare (alcuni definiscono task i processi
elementari) oltre al quale si ritiene inutile
suddividere
79La Metrica dei Processi
80Gli Indicatori
- Si definiscono Indicatori di Performance le
informazioni di efficacia/efficienza sul
funzionamento dei Processi
81Gli Indicatori
- Si possono ipotizzare
- Microindicatori per gestire i processi o parti di
essi - Macroindicatori per coordinare i processi e per
valutare la funzionalità Corporate dellintera
azienda - Indicatori di SCM per la catena estesa
82I KPI
- Si definiscono Indicatori chiave di performance
(KPI Key Performance Indicators) gli indicatori
dei processi strategici - E possibile quindi valutare la performance
strategica dell'azienda tramite i KPI
83Balanced Scorecard
- La Balanced Scorecard - BSC, proposta da Kaplan
e Norton, è una delle più note metodologie
innovative per valutare in modo integrato e
bilanciato i KPI
84Balanced Scorecard
- Secondo la BSC le misure dovranno non eccedere la
ventina ed essere - Ex post o di risultato, quali, ad esempio,
laumento di Valore dellazienda - Ex ante o driver / guida, quali, ad esempio, la
customer satisfaction
85Indicatori
- Si devono utilizzare due tipi di indicatori
- Di efficacia per valutare la qualità dei
risultati - Di efficienza per valutare le modalità di
svolgimento dei processi nel fornire tale qualità
86Indicatori di efficacia
- Gli indicatori di efficacia devono valutare la
qualità per tutti gli stakeholder - i clienti
- i dipendenti
- gli azionisti
- i finanziatori
- i fornitori
- ..........
87Indicatori di qualità per i clienti
- Ad esempio, per i clienti
- Caratteristiche del prodotto rispetto alla
concorrenza - Rispondenza alle esigenze dei clienti valutata
con questionari - Conformità alle caratteristiche valutata tramite
il numero dei reclami e dei resi - Tempestività misurata tramite il tempo medio di
consegna - Servizi accessori valutati tramite questionari
- ..
88Indicatori di qualità per gli Shareholders
- Lindicatore per eccellenza è il Valore
Economico, non lUtile! - Il Valore Economico è una stima del Valore di
mercato dellazienda ovvero quanto lazienda
potrebbe valere nel caso gli Shareholders la
volessero vendere - Vediamo un semplice esempio
89QUALE AZIENDA VALE DI PIÙ ?
90QUALE AZIENDA VALE DI PIÙ ?
91Valore Economico
- Il Valore si calcola in base al flusso dei
dividendi (net cash flow) che lazienda potrà
dare nel futuro (metodo finanziario) - Nel caso precedente il Valore di Cash Company è
1.500 mentre quello di Earning Company è di 1.000
- In pratica si utilizzano dei modelli proxy per
capire se nel tempo il Valore cresce o diminuisce
92EVA
- Un indicatore proxy molto utilizzato che misura
la crescita del Valore è lEVA (Economic Value
Added) - EVA CF x (k r)
- con
- CF capitale proprio capitale finanziario di
prestito - k RON / CF
- RON Reddito Operativo Netto (depurato delle
imposte di competenza) - r costo opportunità
93EVA
- EVA misura in pratica la redditività dei capitali
finanziari investiti in azienda rispetto alla
remunerazione che potrebbero trovare in altri
impieghi con rischiosità simile (ad oggi per
una rischiosità media si stima che r 12 15 )
- Misura pertanto direttamente e a posteriori lo
Shareholders Value
94Indicatori di efficienza
- Devono essere in grado di valutare
- Tempo flessibilità
- Produttività costi
- Sono quelli che miglioreranno molto con
lintroduzione del Lean Thinking/ Reengineering - Agendo sul lato dellefficienza si potranno però
avere forti ricadute anche in termini di
efficacia
95PROCESSI VS ARCHITETTURA ORGANIZZATIVA FUNZIONALE
96Processi vs Architettura Funzionale
- Tradizionalmente le aziende utilizzano
architetture organizzative funzionali
(Tayloristiche) suddivise cioè nelle grandi
aree - Amministrazione
- Commerciale
- Produzione
- ..
97Processi vs Architettura Funzionale
- I Processi di business spesso (sempre) sono però
trasversali alle funzioni e sono spezzettati fra
le stesse sotto processi suddivisi su base
funzionale
98(No Transcript)
99Processi vs Architettura Funzionale
- Affinché in unazienda, basata su unarchitettura
funzionale, i processi operativi possano essere
efficaci/efficienti, è necessario un forte
coordinamento fra le funzioni
100Processi vs Architettura Funzionale
- Spesso infatti, per motivi di complessità e di
interessi di bottega, le isole di eccellenza
funzionale formano, in ottica dei clienti, un
arcipelago di mediocrità in quanto si perde di
vista il risultato del business, ovvero la
customer satisfaction, e, quindi, si mettono
ostacoli ai flussi del processo peggiorandone
efficacia ed efficienza
101Processi vs Architettura Funzionale
- Si faccia ad esempio riferimento al classico
processo di progettazione/realizzazione dei
prodotti - Le fasi sono
- Analisi di mercato per stabilire le richieste dei
clienti (funzione marketing) - Disegno (funzione progettazione)
- Costruzione e prove prototipo (funzione
produzione) - ----
102Processi vs Architettura Funzionale
- Nel processo la cosa importante è il risultato
ovvero progettare prodotti/servizi che
soddisfino i clienti - Tale processo di progettazione è svolto da
persone che tradizionalmente operano in funzioni
diverse
103Processi vs Architettura Funzionale
- In ottica dei processi le persone, pur
appartenendo a funzioni diverse, devono operare
insieme ed in modo molto coordinato e quindi - o si utilizza una architettura organizzativa a
Team, per sua natura coordinata (è quanto
previsto nel Lean Thinking) - o, pur operando in funzioni diverse, si deve
essere fortemente coordinati sul risultato
tramite uno strumento organizzativo e/o un
adeguato sistema informativo
104Processi vs Funzioni
- Nel caso della progettazione uno strumento
organizzativo molto noto è il QFD (Quality
Function Deployment) - Il Sistema informatico che integra il processo di
progettazione è il PLM (Product Lifecycle
Management) - Il sistema ERP integra invece i Processi di
gestione delle relazioni con clienti,
fornitori, ..
105I Process Owner
- Sono i proprietari dei Processi ovvero le nuove
figure organizzative che prevarranno nella
gestione delle aziende - In pratica sono dei dipendenti però resi
responsabili dei Processi verso i quali avranno
un comportamento da imprenditori
106Lobiettivo
- ltDARE POTERE A PERSONE E GRUPPI CONDIVIDENDO LE
RESPONSABILITA IN MODO CHE GLI STESSI ABBIANO UN
FORTE SENSO DI POSSESSO E DI IMPEGNO, PARTECIPINO
E CONTRIBUISCANO A LIVELLI ELEVATI, SIANO
CREATIVI ED INNOVATIVI, ASSUMANO RISCHI CALCOLATI
E SIANO DISPONIBILI AD ASSUMERSENE LA
RESPONSABILITA, DIMOSTRINO LEADERSHIPgt
SPENCER L.M.
IL REENGINEERING DELLE RISORSE UMANE
IL SOLE 24 ORE, MILANO, 1997
107La Mappatura
108La Mappatura
- È una rappresentazione grafica, secondo
schemi/notazioni standard, di un Processo - È lequivalente del Disegno di un prodotto
- Deve essere completata con altre informazioni ad
esempio, di tipo verbale
109La Mappatura
- Comè noto, ..
- un buon disegno vale più di un lungo discorso !!
- Poiché i processi sono complessi possono essere
necessarie viste diverse di uno stesso processo
a seconda di che cosa si vuole analizzare
110La Mappatura
- Quando la Mappatura è condotta con strumenti
standard informatici ha gli ovvi vantaggi di
maggior rapidità, di capacità di memorizzazione,
di funzionalità di zoom, di possibilità di
simulazione, .. - Cè lulteriore fondamentale vantaggio di poter
passare dalla descrizione del Processo alla
gestione informatizzata dello stesso attraverso
funzionalità informatiche di tipo SOA (Service
Oriented Architecture)
111La Mappatura
- Una delle prime rappresentazioni icastiche,
sintattiche e semantichestandard, supportate per
via informatica quale, è stata la Grammatica
IDEF proposta dal Ministero della Difesa
Americano (DoD)
112La grammatica IDEF
- Outcome risultati che si vogliono ottenere
- Processo compito da svolgere
- Input materia/energia e/o informazioni
- Controlli (procedure) regole che il processo
deve seguire - Meccanismi risorse del processo
113La mappatura
- Anche per rappresentare le attività si può
ricorrere, a specifiche rappresentazioni
standardizzate - Fra le più note e più antiche è quella codificata
dallIngegneria dei Processi
114Simboli standard
115Attività a Valore
- Una curiosità quali fra le precedenti attività
sono a valore per i clienti ? - Ovviamente se si fa reengineering del processo
eliminando le attività senza valore si possono (e
generalmente questo è il risultato) migliorare
molto gli indicatori
116Scomposizione dei processi
117Scomposizione dei processi
- Un sistema complesso può pertanto essere
rappresentato unendo le schematizzazioni IDEF
attività
118Scomposizione dei processi
Sistema A
119Mappatura dei flussi informativi
- Idef ed il simbolismo dellingegneria dei
processi descrivono i flussi di materia/energia - Altre metodologie (ingegneria del SW) mappano i
flussi informativi
120Mappatura dei flussi informativi
- Ad esempio fra le classiche
- Hipo (hierarchical input processing output)
- Dfd (data flow diagram)
121Metodologia HIPO
- Si basa sostanzialmente su due tecniche
specifiche - VTOC (Visual Table of Contents)
- Diagrammi IPO (Input, Process, Output)
122Tecnica VTOC
123Diagramma IPO
124DFD - Data Flow Diagram
- La procedura HIPO riesce ad evidenziare i
processi elaborativi - Non è però efficace nell'evidenziare i flussi dei
dati - Per sopperire si utilizza il DFD
125DFD - Data Flow Diagram
- Scompone una procedura complessa in
- Moduli ? processi elaborativi elementari
- Interfacce ? flussi di dati scambiati fra i
moduli
126DFD - Data Flow Diagram
127Flow Chart
- È una tecnica di rappresentazione utilizzata per
descrivere in dettaglio le procedure elaborative - Può essere usata a valle sia della HIPO che del
DFD
128Flow Chart
129I SW COMMERCIALI PER LA MAPPATURA
130SW commerciali
- Esistono numerosi sw commerciali utilizzabili per
mappare / cartografare i processi ed i flussi
informativi in modo da costruire il Repository
dei Processi - Il Leader ARIS di IDS Scheeer
- Overview
- Mappa
- Struttura organizzativa
- Panorama IT
- Enterprise Architecture
- Dati
131SW commerciali /standard
- Un altro SW commerciale è Mega
- Un sistema (free) che utilizzeremo nel
laboratorio è Intalio - Un sistema standard che sta acquistando sempre
maggiore importanza è BPMN (Business Process
Management Notation) di OMG (quella di UML) - www.omg.org
132Visual Modeling
- I SW di mappatura (Visual Modeling) sono però
anche unevoluzione dei sistemi CASE (Computer
Aided Software Engineering) - Offrono cioè non solo la produzione di diagrammi
grafici ma una gestione completa, anche
sintattica e semantica, dei modelli e del
passaggio dai modelli dei processi al SW per la
gestione dei processi stessi
133Visual Modeling
- Consentono cioè il round trip engineering ovvero
il - Forward engineering - generazione del codice a
partire dai modelli - Reverse engineering - identificazione dei modelli
a partire da un codice esistente
134ROUND TRIP ENGINEERING
135astrazione
Forward engineering
Reverse engineering
implementazione
136Da un punto di vista industriale
- Di recente, ad esempio, è uscito ARIS for
NetWeaver (SAP) per cui con ARIS si catturano e
si modellizzano i processi con NetWeaver si
prepara il SW (SAP) per gestirli - Ovviamente si può svolgere anche loperazione
inversa per cui con ARIS si modellizzano i
processi così come sono gestiti da SAP
(redocumentation)
137Progetto
- Come progetto proverete a generare codice con
Intalio utilizzando lo standard BPMN e alcuni
Services presenti in Internet
138PER RIASSUMERE
139Per riassumere
- Terminologia
- Impresa
- Gruppo di Processi di Business con il compito
di creare Valore per i clienti, senza trascurare
gli altri stakeholders, in particolare gli
Sharehoders (aumentare il Cash Flow Netto e
diminuire i rischi) - Processo di Business (Processo operativo)
- Sistema di Attività con il compito di
Progettare e Gestire le relazioni con i Clienti
producendo dei risultati (outcome) che
massimizzino il Valore per i clienti
140Per riassumere
- Possibilmente i Processi nellambito del Gruppo
devono essere indipendenti gli uni dagli altri
(principio assiomatico di progettazione) è una
delle regole del Lean Thinking) - Sottoprocessi
- Parti in cui si suddivide un processo di business
in relazione a diverse esigenze - Si deve però garantire che in questa suddivisione
il processo non perda in efficacia / efficienza
141Per riassumere
- Attività
- Motori per accrescere, in ottica dei Clienti/
Stakeholders, il Valore dei flussi (materie,
energie, informazioni) che attraversano i
Processi/Sottoprocessi - Processo di controllo
- Sistema di Attività con il compito di
controllare i processi di business
142Processi di controllo
- I Processi di controllo possono essere
- Direzionali (strategici e tattici) per
controllare il Gruppo dei Processi - Operativi quando controllano i processi operativi
- I Processi di controllo dovrebbero essere, per
quanto possibile, ridotti e svolti da chi
realizza le attività dei Processi di business
(autocontrollo)
143Reengineering
- I Processi vanno costantemente migliorati e,
quindi, bisogna definirne degli Indicatori per
tenerli sotto controllo - In questo continuo Reengineering sono ovviamente
necessarie adatti paradigmi (tecniche e strumenti
diversi e modalità organizzative)
144Informatica Processi
- Ovviamente linformatica può essere usata come
informatica per la gestione dei Processi già
reingegnerizzati (se sono Lean prende il nome di
Floware) o informatica di supporto al
Reengineering dei Processi per renderli più
efficaci/efficienti (BPR - Business Process
Reengineering) - Il BPM (Business Process Management) li comprende
entrambi
145(No Transcript)