Title: LE GRANDI SINDROMI NEFROLOGICHE
1LE GRANDI SINDROMI NEFROLOGICHE (con qualche
notizia su anomalie urinarie isolate, edemi e
proteinuria)
2- SINDROME NEFROSICA
- SINDROME NEFRITICA ACUTA
- SINDROME NEFRITICA CRONICA
- INSUFFICIENZA RENALE ACUTA
- SINDROME UREMICA ACUTA
- INSUFFICIENZA RENALE CRONICA
- INSUFFICIENZA RENALE RAPIDAMENTE PROGRESSIVA
- SINDROME UREMICA CRONICA
- ANOMALIE URINARIE ISOLATE
3Sindrome nefrosica
- proteinuria gt 3-3,5g/24 ore
- ipoalbuminemia lt3 g/dL
- ipoprotidemia lt6 g/dL
- un terzo elemento caratterizzante è rappresentato
dagli edemi declivi - Facoltativa la presenza di ipercolesterolemia e
di oliguria
4Sindrome nefritica acuta
- - ematuria di recente improvvisa comparsa (con
eventuale cilindruria ematica) - - almeno un segno di compromissione funzionale
renale, con insorgenza cronologicamente
correlata - riduzione del filtrato glomerulare, con eventuale
iperazotemia e/o aumento della creatininemia - ipertensione arteriosa
- oliguria
- edemi.
5Sindrome nefritica cronica
- Elementi semeiotici analoghi alla sindrome
- nefritica acuta, ma con caratteri di cronicità.
- In presenza di una riduzione dei valori della
clearance della creatinina le si preferisce
spesso il termine di insufficienza renale
cronica.
6(No Transcript)
7Insufficienza renale acuta
Implica in genere, oltre al concetto di
instaurazione molto rapida, quello della
reversibilità, peraltro in genere sicura solo nel
follow-up. Spesso con oligo-anuria, può essere a
diuresi conservata. Quando è clinicamente
sintomatica si parla di sindrome uremica acuta
8Insufficienza renale cronica
Il termine è spesso impiegato per indicare
l'esistenza di una compromissione funzionale
renale anche modesta, che non ha ancora causato
una sindrome uremica (cronica), che ne
rappresenta la fase clinicamente sintomatica.
Linsufficienza renale rapidamente progressiva
(che ha dato il nome a un gruppo di
glomerulonefriti rapidamente evolutive, che non
ne sono peraltro le unichwe responsabili) si
caratterizza per un rapido decorso verso lo
stadio terminale
9SINDROME UREMICA
rappresenta la fase clinicamente sintomatica
dellinsufficienza renale. In pratica sono
coinvolti tutti gli organi ed apparati. Luremia
è una malattia dellintero organismo.
10Anomalie urinarie isolate
Sono definite dalla presenza, singola o
contemporanea, di ematuria, leucocituria, prote
inuria (lt3 g/24 ore), senza segni di
compromissione funzionale del rene, ipertensione
arteriosa o altre indicazioni evidenti di
nefro-uropatia.
11ANOMALIE URINARIE ISOLATE
EMATURIA
12DEFINIZIONE
1) EMATURIA ISOLATA (MACROSCOPICA O MICROSCOPICA)
in assenza di compromissione funzionale ed
ipertensione arteriosa
2) PROTEINURIA NON NEFROSICA
13EMATURIA MICROSCOPICA
- 13 della popolazione
- limite normale di GR al sedimento
- 3-8 GR/pcm (Corwin Clin. Lab.Med. 1988)
- gt1 GR p.c.m. 400X su un campione di orine fresco
(Ponticelli Nephron, 1996)
gt2 GR p.c.m. su
orine centrifugate Froom Br. Med. J., 1984 - gt1 GR p.c.m. su orine centrifugate Thompson J.
Urol., 1987
14EZIOPATOGENESI
- patologie del parenchima renale
- patologie vascolari
- alterazioni coagulatorie
- patologie della via escretrice
15SEDIMENTO URINARIOEmazie ben conservate
16(No Transcript)
17SEDIMENTO URINARIOEmazie
18(No Transcript)
19(No Transcript)
20PRINCIPALI CAUSE DI EMATURIA
1) NEFROPARENCHIMALE
GNIgA GNMembranoproliferativa LES SHP Goodpasture
s syndrome Vasculiti Alport Malattia membrane
sottili Nefriti interstiziali, PKD Anemia
falciforme Loin pain hematuria syndrome Traumi-Bio
psia renale
212) MALATTIE VASCOLARI
Emboli arteriosi Trombosi arteriose Trombosi
vena renale Malformazioni artero-venose Fistole
artero-venose Nutcracker syndrome
3) DISORDINI COAGULATORI
Piastrinopenie/piastrinopatie Deficit fattori
coagulazione Scorbuto Trattamento anticoagulante
224) MALATTIE DEL TRATTO URINARIO
Ulcere meatali Prostatite Ureterite Corpi
estranei Ipertrofia prostatica Prolasso
uretrale Condilomi Cateterizzazione Esercizio
fisico
Traumi Neoplasie Uropatia ostruttiva Cisti-
Teleangectasie Necrosi papillare Endometriosi Infe
zioni Irradiazione Cistiti da farmaci
23EDEMI E PROTEINURIA
24Il termine di edema viene in genere impiegato per
indicare un turgore di varia entità
localizzato, ad esempio al viso o agli arti
inferiori (segno della fovea), o diffuso. Quando
è massivo (e in tal caso le cavità sierose sono
in genere interessate da versamenti) si parla di
anasarca. Se ledema è secondario alla
ritenzione idrosodica, sono mediamente necessari
almeno 5 litri prima che diventi clinicamente
evidente. In tal caso si può definire la
situazione come ritenzione idrosodica
25Schematicamente si possono distinguere, in
rapporto alla loro patogenesi, edemi renali ed
edemi extrarenali. Ma in realtà è sempre il rene
che trattiene sodio ed acqua in eccesso (edemi
da ritenzione idrosodica). Edemi renali Edemi
cardiaci Edemi epatici Edemi gravidici Edemi
idiopatici Edemi secondari a condizioni
patologiche locali
26PROTEINURIE NELLE MALATTIE RENALI
1) Proteinuria glomerulare
2) Proteinuria tubulare
3) Proteinuria da iperafflusso (prerenale) 4)
Proteiniurie miste
27Proteinuria ortostatica o posturale
- E definita da una proteinuria fisiologica o di
poco aumentata che, in posizione ortostatica, può
aumentare 10 volte e più. In genere lt 1g die, di
rado supera i 3 g/die - Lematuria è assente, la clearance della
creatinina e lecografia del rene e delle vie
urinarie sono normali - Bisogna ricercarla, specie nei bambini e nei
giovani, nei casi con proteinuria modesta specie
se di intensità molto variabile - E presente nel 2-5 degli adolescenti, è rara
oltre i 30 anni.
28Proteinuria ortostatica o posturale
- La patogenesi è discussa
- - esagerazione dellincremento fisiologico della
proteinuria con il passaggio alla posizione
ortostatica - - in alcuni soggetti presenza di anomalie
glomerulari minori associate a fattori
emodinamici - - aumento in posizione eretta della liberazione
di angiotensina II e di norepinefrina con aumento
in soggetti suscettibili della permeabilità
glomerulare - - intrappolamento della vena renale tra aorta e a
mesenterica superiore (in 13 su 15 bambini con
proteinuria ortostatica, ma solo in 9 su 80 con
proteinuria normale).
29Proteinuria ortostatica o posturale
- La prognosi è favorevole
- in genere la funzione renale rimane normale
anche a lunga distanza (oltre 50 anni) - lanomalia tende a risolversi con letà secondo
uno studio longitudinale la sua prevalenza si
riduce al 50 dei casi al compimento di 10 anni
di età e al 17 dei 20 anni. - La diagnosi differenziale è nei confronti di
unaccentuazione della proteinuria in
ortostatismo frequente nelle glomerulonefriti,
nelle quali peraltro lescrezione proteica non si
normalizza (50 mg/in 8 ore) in posizione supina.
30Proteinuria da sforzo
31MICROALBUMINURIA
- Escrezione orinaria di albumina
- tra 30 e 300 mg/24h
- diabete
- ipertensione
- aterosclerosi
- marker di danno glomerulare e indice predittivo
per lo sviluppo di un danno renale progressivo
32PROTEINURIE NELLE MALATTIE RENALI
1) Proteinuria glomerulare
2) Proteinuria tubulare
3) Proteinuria da iperafflusso (prerenale)
33Proteinurie glomerulari
- Caratterizzate da albumina in quantità prevalente
come nel siero, traducono alterazioni della
permeabilità glomerulare (200-300mg/ gt30 g/24ore) - Possono essere essenzialmente costituite da
albumina e transferrina (proteinuria selettiva) o
da albumina (che resta prevalente) e proteine a
maggiori dimensioni (proteinuria non selettiva) - Indice di Cameronclearances IgG/albumina
(selettiva lt0,20 non selettiva gt0,20 - Indice di Mc Lean clearances alfa2 macroglob/
- transferrina (selettiva lt0,01 non sel. gt0,001)
34Proteinurie tubulari
- Dovute a insufficiente riassorbimento tubulare
di microproteine fisiologicamente presenti nel
plasma e liberamente filtrate dal glomerulo
(raramente superano i 2 g/24 ore) - Lalbumina è presente solo in piccole quantità
Sono costituite da proteine a basso PM ( tra 1500
e 40.000) beta2microglobulina, alfa 2
microglobulina, lisozima etc) - In assenza di IRC sono segno di danno tubulare
(es da antibiotici metalli pesantiPb, Hg, Au
da tubulopatie congenite, da nefriti
interstiziali, da rigetto).
35Proteinurie da iperafflusso
- Dovute al superamento della capacità max tubulare
(TM) di riassorbire proteine liberamente
filtrate in quantità abnorme per una loro
eccessiva produzione e/o liberazione es. catene
leggere (proteinuria di Bence-Jones), emoglobina,
mioglobina, lisozima (leucemia mielocitica).
36Proteinurie miste
- NellIRC si ritrova spesso una proteinuria
glomerulare e tubulare - Nellevoluzione delle nefropatie croniche ad una
proteinuria tubulare può seguire una proteinuria
mista glomerulare e tubulare (ad es per la
comparsa di una glomerulosclerosi secondaria) - Una proteinuria mista glomerulare e da
iperafflusso può essere presente nel mieloma
37Proteinuria patologica quale significato?
- 1) Anche un suo aumento relativamente modesto
- può essere segno di una malattia renale
evolutiva (proteinuria marker nefrologico) - è predittivo di rischio aumentato per morbilità
e mortalità cardiovascolare (infarto miocardico
ed ictus) in gruppi selezionati di pazienti
(proteinuria marker cardiovascolare) - 2) Una proteinuria elevata (gt 3g/24 ore) conduce
alla sindrome nefrosica, potenzialmente molto
pericolosa - 3) Labnorme permeabilità glomerulare alle
proteine costituisce un importante mediatore per
la progressione del danno renale (proteinuria
fattore di progressione)
38Proteinuria patologica quale significato?
- Una proteinuria superiore a 2-2,5 g/24 ore è in
genere segno di prognosi negativa per la maggior
parte delle glomerulonefriti - Anche un suo aumento relativamente modesto può
essere segno di una malattia renale evolutiva,
glomerulare o non primitivamente glomerulare - In alcune nefropatie (es diabetica e
nefroangiosclerotica) un aumento della
proteinuria è segno di evoluzione sfavorevole - Ottenere una riduzione della proteinuria
consente spesso di rallentare il decorso
sfavorevole del danno renale
39Proteinuria patologica quale significato?
- Una proteinuria (microalbuminuria) patologica è
marker predittivo di rischio aumentato per
morbilità e mortalità cardiovascolare (infarto
miocardico ed ictus) nei soggetti - ipertesi (7-40)
- obesi
- diabetici (30-40)
- con anamnesi famigliare positiva per malattie
cardiovascolari o renali - anziani
- Questi soggetti richiedono una terapia aggressiva
che può far normalizzare la proteinuria ed
unattenta sorveglianza
40Proteinuria patologica quale significato?
- Labnorme permeabilità glomerulare alle proteine
costituisce un importante mediatore per la
progressione del danno renale (proteinuria come
fattore di progressione). - La contemporanea presenza di ipertensione
arteriosa accentua questo effetto negativo. - Provvedimenti
- controllo pressorio
- impiego di ACE inibitori
- restrizione dellapporto sodico (se elevato può
annullare leffetto degli ACE) e proteico -
41LA PROTEINURIA E UN IMPORTANTE ED INDIPENDENTE
FATTORE DI RISCHIO PER LA PROGRESSIONE DELLA
MALATTIA RENALE
AJKD, 2000
42PROTEINURIA DANNO MESANGIALE
Il quadro istologico delle nefropatie
proteinuriche che evolvono verso linsufficienza
renale presenta tratti comuni
Proliferazione cellule mesangiali
Infiltrazione macrofagi attivati
Infiltrazione macrofagi attivati
AUMENTATO TRAFFICO MESANGIALE DI MACROMOLECOLE
43PROTEINURIA DANNO TUBULO-INTERSTIZIALE
azione sulle cellule del tubulo prossimale
- Saturazione. Processo di endocitosi
- Sovraccarico reticolo-endoplasmatico
- Aumentata attivita lisosomiale con rilascio
degli enzimi nel citoplasma ed attivazione
infiammatoria
44PROTEINURIAtossicita tubulare diretta
- Aumentato traffico di proteine attraverso la
cellula del tubulo prossimale -------gtattivazione
lisosomiale -------gt leakage intracitoplasmatico
degli enzimi
45citochine proinfiammatorie
IL6 PDGF MCP-1
proteine della matrice extracellulare
fibronectina
MACROFAGI
FIBROBLASTI
CITOCHINE
46OBIETTIVI
- DEFINIRE LA PATOLOGIA CHE DETERMINA LA
PROTEINURIA -gt trattamento mirato della malattia
renale - VERIFICARE LA POSSIBILITA DI UNA STRATEGIA
TERAPEUTICA COMPLEMENTARE -gt (a) riduzione dei
valori pressori, impiego preferenziale di ACE
inibitori e/o di antagonisti recettoriali
dellangiotensina, (b) anti infiammatori, (c)
diete ipoproteiche, (d) coorezione di eventuali
fattori dismetabolici (es iperglicemia, obesità)
47Conclusioni
- Discriminare proteinuria patologica
- follow-up regolare della microalbuminuria
- diagnostica tempestiva della malattia causale,
anche in presenza di proteinurie di ridotta
entita,specie se associate a microematuria - sempre possibili le sorprese
- danno indipendende della proteinuria