INFEZIONI CUTANEE BATTERICHE - PowerPoint PPT Presentation

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INFEZIONI CUTANEE BATTERICHE

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INFEZIONI CUTANEE BATTERICHE IN ETA PEDIATRICA INTRODUZIONE Composizione della flora residente Micrococcacee Stafilococchi, Peptococchi, Micrococchi Organismi ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: INFEZIONI CUTANEE BATTERICHE


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INFEZIONI CUTANEE BATTERICHE
  • IN ETA PEDIATRICA

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INTRODUZIONE
  • Composizione della flora residente
  • Micrococcacee
  • Stafilococchi, Peptococchi, Micrococchi
  • Organismi Corineiformi
  • Corinebatteri, Brevibatteri, Propionibatteri
  • Acinetobaacter
  • Pityrosporum

La cute sana è colonizzata da un gran numero di
microrganismi che vivono come saprofiti sulla sua
superficie
  • Fattori condizionanti la flora cutanea
  • Sede corporea
  • Ospedalizzazione
  • Età
  • Razza
  • Medicazioni
  • Adesione batterica

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INFEZIONI CUTANEE BATTERICHE
  • Le infezioni cutanee batteriche sono il gruppo di
    malattie dermatologiche più frequenti in età
    pediatrica, responsabili del 17 di tutte le
    visite cliniche
  • Spesso precedute da condizioni che alterano
    lintegrità della cute
  • Traumi
  • Abrasioni
  • Punture di insetti
  • Dermatiti

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CLASSIFICAZIONE
  • Impetigine 10
  • Streptococco
  • (ricorda altre pato cute scarlattina)
  • Stafilococco
  • SSSSStaphilococcal Scalded Skin Syndrome
  • Eruzione scarlattiniforme non-streptococcica
  • Dermatite streptococcica perianale
  • Follicolite
  • Foruncolosi
  • Ectima
  • Cellulite
  • Erispela
  • Fascite necrotizzante
  • Panniculite
  • Facciale
  • Orbitaria
  • Carbonchio
  • Paronichia acuta
  • Eritrasma

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IMPETIGINE
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IMPETIGINE
  • Infezione cutanea molto comune
  • Circa il 10 di tutti i problemi dermatologici
    delletà pediatrica
  • Più frequente nei mesi estivi
  • Eziologia variabile
  • Clinica
  • Lesioni lievi, crostose, bollose
  • Classificazione generale in
  • Non bollosa
  • Bollosa

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CLINICAIMPETIGINE NON BOLLOSA
70 dei casi
  • Viso ed estremità in seguito a trauma
  • Punture di insetto, abrasioni, lacerazioni,
    varicella, scabbia, ustioni
  • Inizia con minuscola vescicola o pustola?crosta
    color miele diametro inferiore a 2 cm, alone
    eritematoso
  • Lesioni asintomatiche, occasionalmente prurito
  • Adenopatia regionale nel 90 dei casi
  • Leucocitosi nel 50 dei casi
  • Si può diffondere ad altre parti del corpo
    attraverso le dita, vestiti, asciugamani
  • Risoluzione spontanea senza cicatrice in circa 2
    settimane? nessuna terapia
  • Cause
  • Virali Herpes simplex o zoster
  • Fungine tinea corporis, kerion
  • Parassitarie scabbia, pediculosis capitis
  • Batteriche Staffilococco Aureo il più
    frequente negli USA !!

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IMPETIGINE STAFFILOCOCCICA
  • In particolare Stafilococchi aurei
  • Quadri clinici
  • Impetigine bollosa
  • IMP diffonde dal naso alla cute normale e poi la
    infetta ? DD SBEA
  • SSSS ? Stafficolocco aureo di gruppo II
  • Eruzione scarlattiniforme non-streptococcica

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? IMPETIGINE BOLLOSA
  • Tipica del neonato e bambini molto piccoli
  • Insorgenza su cute integra e sana
  • Manifestazione di SSSS localizzata
  • Viso, glutei, tronco, perineo, zona del
    pannolino, estremità
  • Eziologia sempre Staffilococco aureo
  • DD streptococco
  • Sede glutei e tronco
  • Piccole vescicole
  • che si espandono rapidamente
  • fino a diventare vere e proprie bolle che tendono
    a confluire tra loro
  • Contenuto inizialmente è di colorito chiaro, ma
    successivamente diviene torbido ? posso isolare
    il germe !
  • Le bolle si rompono facilmente, lasciano la cute
    esposta con erosione superficiale, umida a bordo
    esiguo e successivamente si formano croste
    giallastre
  • Terapia
  • Antibiotica mirata per via sistemica
  • Antibiotici per uso topico

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SSSSStaphilococcal Scalded Skin Syndrome
  • Massiva e disseminata epidermolisi e
    desquamazione di tutto il mantello cutaneo
  • Manifestazione più severa sostenuta dalla tossina
    esfoliativa prodotta da uno stafilococco aureo
    tipo II
  • Primi 3 mesi di vita, a volte bimbi più grandi
  • Qualche gg dopo episodio infettivo
  • Faringite o congiuntivite o otite o ascessi o
    batteriemia
  • Esordio drammatico
  • Cute diffusamente eritematosa febbre elevata
  • Bolle grandi a contenuto limpido
  • Si rompono cute esfoliata, grinzosa
    dallaspetto ustionato
  • Terapia tempestiva
  • Evitare le sovrainfezioni secondarie ?
    Antibiotico
  • Ristabilire la TC e bilancio idro-eklettrolitico
    ? Liquidi ev
  • Risoluzione del quadro clinico in 10-15 gg con
    adeguata terapia

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.in costruzione .
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? ERUZIONE SCARLATTINIFORME NON-STREPTOCOCCICA
  • Forma frusta di SSSS
  • Presenza di quadro infettivo faringite, otite,
    congiuntivite
  • Cute diffusamente eritematosa, ruvida, tipo carta
    vetrata
  • Febbre
  • Assenti lingua color fragola e enantema palatino
    tipici di scarlattina
  • 5 gg dopo esordio inizia a desquamare in senso
    cranio-caudale
  • Guarigione in 10 gg

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IMPETIGINE STREPTOCOCCICA
  • Infezione altamente contagiosa
  • Età tipica pre-scolare
  • Frequente nei mesi estivi, scarsa igiene
  • Streptococco beta-emolitico di gruppo A
  • SBEA
  • particolari ceppi M2, 49, 53, 55, 56, 57, 60
  • Clinica lesioni vescicolo-pustole-croste
  • Sedi esposte viso, estremità, cmq ovunque

GRAM
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CLINICA
  • Colonizza la cute 10 giorni prima dello sviluppo
    dellimpetigine, poi dopo 2-3 settimane va al
    nasofaringe
  • Vescicolo-pustola
  • Diametro piccolo, max 1-2 cm
  • FABRIZI
  • Si rompe facilmente lasciando il posto a lesioni
    crostose caratteristicamente di colore giallastro
  • Associazione a prurito, bruciore, eritema,
    adenopatia locale

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PROGNOSI
  • Essendo superficiale non lascia cicatrici, né
    ulcerazione
  • Guarigione
  • LAB modesta leucocitosi
  • COLTURA lIquido delle vescicole

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COMPLICANZE
  • Senza terapia
  • Persistenza per settimane con comparsa di nuove
    lesioni
  • Glomerulonefrite acuta !!!

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TERAPIA
  • In base al numero delle lesioni e dellestensione
  • LOCALE
  • Basso numero
  • Antibiotico crema (muciprocina, bacitracina,
    neomicina) 2-3 volte/die per 1 settimana dopo la
    scomparsa delle lesioni
  • SISTEMICA
  • Forme più estese
  • Penicillina o derivati
  • dicloxacillina 15 mg/Kg/die in 4 dosi per 7-12
    gg
  • o eritromicina 30-40 mg/Kg/die in 3 dosi per
    7-10 gg
  • o cefalexina 50 mg/Kg/die in 2 dosi per 7-10 gg

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NELLA PRATICA AMBULATORIALE
  • Augmentin per os
  • Se allergico amoxicillina dai panacef per os
    muciropina locale
  • Impacchi con soluzione fisiologica per
    ammorbidire le corste, NON strofinare!
  • Pomata locale
  • Bactroban 3 applicazioni/die
  • Oppure Fucidin crema 2 volte/die
  • Controllo dopo 8 gg

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DIAGNOSI DI IMPETIGINE
  • Colture di liquidi provenienti da una bolla
    intatta o da croste umide
  • Colorazione gram
  • Se pz aspetto sofferente emocoltura
  • Reperti istopatologici
  • Uguali nelle forme bollose e non bollose escluso
    per la formazione bollosa minima in quelle non
    bollose
  • Vedo granulazione neutrofili, edema del derma
    papillare, infiltrato di linfociti e neutrofili
    attorno ai vasi
  • DD
  • NEONATO
  • Epidermolisi bollosa, mastocitosi bollosa,
    infezione epatica, SSSS
  • BAMBINO
  • Dermatite allergica da contatto, ustioni, eritema
    multiforme, dermatosi cronica bollosa
    dellinfanzia, pemfigo, pemfigoide bolloso

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COMPLICANZE DI IMPETIGINE
  • Rare
  • Osteomielite
  • Artrite settica
  • Polmonite
  • Setticemia
  • Cellulite
  • ? Streptococco linfangite, linfoadenite
    suppurativa, psoriasi guttata, scarlattina
  • SBEA glomerulonefrite acuta post-streptococcica
  • Età 3-7 anni
  • Periodo latente tra impetigine e GN è in media
    18-21 giorni tra feringite e GN è 10 giorni

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TERAPIA IMPETIGINE
  • Antibiotica
  • Locale 3 volte al giorno per 7-10 giorni
  • Mupirocina
  • Oppure Acido Fusidico
  • Sistemica
  • se lesioni diffuse
  • vicino alla bocca il farmaco altrimenti in
    contatto con la mucosa orale
  • interessamento degli strati più profondi
    cellulite, foruncolosi, ascesso, linfoadenite
    suppurativa
  • Beta-lattamasi-resistente
  • Eritromicina etilsuccinato 40 mg/Kg/die divisi
    in 3-4 somministrazioni per 7 giorni
  • Oppure se presente resistenza augmentin, o
    cefalosporine
  • Se non si ottiene buona risposta in 7 giorni,
    eseguire coltura da tampone sollevando il bordo
    della crosta
  • Se trovo germe resistente, fai terapia
    antibiotica idonea per altri 7 giorni

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ECTIMA
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ECTIMA
  • Manifestazioni simili a impetigine non bollosa,
    ma il processo infiammatorio dellectima va più
    in profondità fino a coinvolgere il derma dove dà
    ulcera che poi si ricopre di croste
  • Ezio streptococco beta emolitico di gruppo A,
    stafilococco aureo
  • Precursori tipici traumi, punture di insetto,
    scabbia, pediculosi, escoriazioni

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CLINICA
  • Vescicolo-pustola con alone infiammatorio
    eritematoso
  • Aumento dimensioni, diametro max 4 cm
  • Poi si forma ulcera a margini rialzati,
  • Poi la crosta giallo-grigiastra che contribuisce
    alla persistenza dellinfezione e alla formazione
    di cicatrici
  • Sede gambe
  • Disseminazione per auto-inoculazione

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TERAPIA
  • Antibiotico sistemico come per impetigine
  • Ammorbidire le croste con garze calde,
    successivamente rimozione
  • Guarigione lenta
  • Esito cicatriziale
  • Complicanze
  • Linfangite
  • Cellulite
  • Raro glomerulonefrite post-streptococcica

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ECTIMA GANGRENOSA
  • Ulcera necrotica ricoperta da escara grigio-nera
  • Segno di sepsi di pseudomonas aeruginosa
  • Altro stafilo aureo, enterobacter, proteus,
    aspergillo, E.Coli, Candida
  • Pz immunodepressi
  • Macula rossa?vescicola?ulcera su cute
    eritematosa?crosta densa e nera a margini
    rilevati
  • Invasione di parete vascolare venosa, NO arterie
  • Lesioni singole o multiple
  • Se infezione sistemica, le sedi sono in aree
    apocrine
  • Emocolture, colture da biopsie cutanee

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INFEZIONI DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO
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INFEZIONI DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO
  • Classificate in forme
  • Non necrotizzanti
  • Risponde a terapia antibiotica
  • Necrotizzanti
  • Terapia antibiotica rimozione chirurgica
  • Potenzialmente pericolose per la vita
  • Rapida distruzione del tessuto locale e tossicità
    sistemica

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CELLULITI
  • Infezione e infiammazione del tessuto connettivo
    lasso, con coinvolgimento limitato del derma e
    relativo risparmio dellepidermide
  • Predisposizione a sviluppare cellulite se
  • Trauma pregresso, chirurgia o precedente lesione
    cutanea
  • Pz immunodepressi, stasi linfatica, diabete
    mellito
  • Eziologia
  • Frequenti Streptococco pyogene, Staffilococco
    aureo
  • Occasionalmente Pneumococco, E.Coli
  • Pz immunocompromessi o diabete mellito altri
    batteri (Pseudomonas, enterobatteri, Legionella,
    Haemophilus influenzae tipo b dal 3 mese di vita
    a 5 anni) funghi

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CLINICA
  • Area cutanea edematosa, calda, lucente, colorito
    vivido-eritema, dolente
  • Margini indistinti poiché il processo è
    localizzato profondamente nella cute coinvolgendo
    prevalentemente il tessuto sottocutaneo e il
    derma Fovea
  • Sintomi sistemici associati
  • Febbre, adenopatia regionale, raffreddamento,
    malessere
  • DD
  • Stafilococco aureo tende a essere più
    localizzata, a suppurare,
  • SBEA diffusione rapida, associazione a linfangite
  • COMPLICANZE
  • Ascesso sottocutaneo
  • Batteriemia
  • Osteomielite
  • Artrite settica
  • Tromboflebite
  • Endocardite
  • Fascite necrotizzante
  • Se SBEA linfangite, glomerulonefrite

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DIAGNOSI
  • Clinica
  • LAB
  • Leucocitosi
  • Emocoltura
  • Aspirati dalla sede dellinfiammazione
  • Se al volto DD herpes zoster facciale,
    osteomielite mascellare, sinusite dei seni
    paranasali, dermatite allergica

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TERAPIA
  • Neonato
  • Valutazione della sepsi
  • Antibiotico anti-stafilococcico beta-lattamasi
    e.v.
  • Meticillina oppure Gentamicina
  • Lattante-Bambino lt 5 aa
  • Copertura antibiotica per Streptococco piogene,
    stafilococco aureo, haemophilus tipo b,
    Pneumococco
  • SE non presenti sintomi sistemici si può trattare
    con antibiotico per os in regime ambulatoriale
  • Clindamicina oppure cefalosporina
  • Se peggioramento nelle 24-48 ore successive
    passare a terapia parenterale
  • Quando si evidenziano miglioramenti con
    diminuzione di edema e febbre, protrarre la
    terapia per altri 10 giorni su base ambulatoriale

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TERAPIA-(Libro Fabrizi)
  • Antibiotica precoce per evitare estensione della
    patologia alle sedi vicine
  • Età lt 5 aa cloramfenicolo ampicillina
  • Etàgt5 aa amoxicillina, penicillina o cefazolina

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CELLULITI SUPERFICIALI
  • ERISPELA
  • CELLULITE CUTANEA superficiale
  • Diffuso interessamento dei vasi linfatici
  • Ezio Streptococchi di gruppo A
  • Bimbi, giovani e anziani
  • Sede estremità
  • DERMATITE STREPTOCOCCICA ANALE

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DERMATITE STREPTOCOCCICA PERIANALE
  • Cellulite superficiale
  • Età 2-9 aa
  • Ezio Streptococco beta emolitico gruppo A
  • Cute arrossata, edematosa con allinterno papule
    piccole e diffuse molto dolorose (bimbo trattiene
    feci per defecazione estremamente dolorosa)
    compromissione stato generale
  • DD
  • Candidosi perianale, eritema da pannolino,
    psoriasi, pato infiammatorie croniche
    intestinali, disturbi del comportamento
  • Terapia Penicillina per os 30 mg/Kg/die per 7-10
    gg

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IN AMBULATORIO DERMO
  • Eritema perineale o perigenitale a causa di
    tossine di streptococco dopo infezione faringea
  • È autorisolutiva, dai solo idratante es Dexeryl

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FASCITE NECROTIZZANTE
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FASCITE NECROTIZZANTE
  • Patologia severa e spesso fatale
  • Infezione del tessuto sottocutaneo che coinvolge
    lo strato profondo della fascia superficiale, ma
    risparmia in gran parte lepidermide, la fascia
    profonda, il muscolo adiacenti
  • Rara, possibile anche in età neonatale come
    complicanza di altre infezioni
  • Onfalite, mastite, balanite in seguito a
    circoncisione
  • Ezio streptococco pyogenes (su lesioni da
    varicella al 4 giorno), stafilococco aureo,
    clostridium, pseudomonas, E. coli, anaerobi,
    enterococchi
  • Più frequente in immunodepressi, farmaci
    immunosopressori/cortisone, diabetici, neolasie,
    traumi, chirurgia
  • Sede estremità, addome, regione perianale

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FASCITE NECROTIZZANTECLINICA
  • Eritema ed edema ? cellulite dura con superficie
    violacea coperta da bolle o aree necrotiche ?
    anestesia cutanea, gangrena tissutale, perdita di
    sostanza, crepitio
  • sintomi tossici sistemici
  • Shock, insufficienza dorgano, decesso!
    (evoluzione rapida con morte in alcune ore)
  • Linfezione si estende lungo il piano della
    fascia superficiale e inizialmente ci sono pochi
    segni cutanei che possono suggerire linfezione
    sottostante
  • Le lesioni cutanee si possono evidenziare dopo
    24-48 ore per trombosi vascolare e ischemia
    cutanea
  • Sindrome compartimentale
  • Ad una estremità
  • Edema duro, dolore al movimento, perdita di
    sensibilità, perdita del polso periferico
  • Emergenza chirurgica!!

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FASCITE NECROTIZZNATEDIAGNOSI
  • Diagnosi definitiva con esplorazione chirurgica
    tessuti grigiastri resistono al sondaggio con
    punta smussa
  • Eventuale RMN, ma necessaria diagnosi precoce
  • Prelievi bioptici di tessuto
  • Istologico
  • Colorazione Gram vedo positivi Strepto piogene

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FASCITE NECROTIZZNATETERAPIA
  • Antibiotica ad ampio spettro per via parenterale
  • Ampicillina
  • clindamicina per inibire la sintesi proteica
    di nuove tossine batteriche necrotizzanti
  • aminoglicoside per coprire strepto pyogene e
    altri batteri anaerobi e gram-negativi
  • Rimozione chirurgica precoce delle aree
    necrotiche
  • Fino al sanguinamento dei margini
  • Ripetere la pulizia chirurgica dopo 24-36 ore
  • Pulizia quotidiana della ferita
  • Terapia del dolore
  • Infusione di liquidi

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PANNICULITE
  • Infiammazione del tessuto sottocutaneo
    (pannicolo)
  • Essendo sotto lo strato cutaneo la diagnosi non
    può essere solo clinica, ma è necessario
    effettuare una biopsia profonda fino al tessuto
    adiposo
  • Classificazione
  • Clinica
  • Panniculite facciale e orbitaria
  • sede volto più frequente in pediatria
  • Panniculite alle estremità
  • Istologica lobulare e settale

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PANNICULITE FACCIALE
  • Età 3 mesi-3 aa
  • Eritema ed intenso edema delle guance e cute
    sovrastante, bilaterale adenopatia regionale,
    linfangite, febbre elevata, brividi,
    irritabilità, prostrazione
  • Ezio Haemophilus influenzae tipo B
  • Rischio di interessamento meningeo
  • Terapia antibiotici per os
  • Cloramfenicolo oggi resistenza per ampicillina
  • Comunque sempre in associazione con altro
    antibiotico

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PANNICULITE PERIORBITARIA
  • Forma particolare di panniculite facciale
  • Evoluzione frequente
  • Ascessi cerebrali
  • Meningite
  • Neurite ottica
  • Tromboflebite del seno cavernoso
  • Edema in regione periorbitaria proptosi,
    oftalmoplegia febbre, irritabilità,
    prostrazione
  • Ezio
  • Batteri anaerobi, staffiolococco aureo,
    streptococco beta emolitico di gruppo A,
    Haemophilus influenzae tio B
  • Terapia antibiotica sistemica ad ampio spettro
    per diversi giorni
  • Se non sufficiente drenaggio chirurgico

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INFEZIONI FOLLICOLO PILIFERO
STAFFILOCOCCO AUREO
  • FOLLICOLITE
  • Classificazione
  • Superficiale-pediatria/ profonda-adulti
  • Piccole pustole color giallastro con orletto
    eritematoso
  • Fattori predisponenti
  • Scarsa igiene, dermatosi ricorrenti,
    malnutrizione, immunodepressione, esposizione a
    sostanze grasse
  • Terapia antibiotici localiigiene
  • FORUNCOLOSI
  • Deriva da una follicolite superficiale
  • Ascesso perifollicolare negli strati profondi del
    derma
  • Nodulo rosso vivo con core purulento al centro
  • Antibiotici per os per almeno 2 settimane

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PARONICHIA ACUTA
  • Infezione a livello della piega ungueale
  • Fattori predisponenti traumi pregressi, corpi
    estranei
  • Ezio
  • Batteri stafilococchi, enterobatteri gram-,
    streptococco beta emolitico di gruppo A
  • Miceti
  • Lieviti
  • Clinica
  • Eritema, edema, essudazione
  • Se battere pus
  • Terapia antibiotico per os!!! Perché attraverso
    la lamina dellunghia la penetrazione
    dellantibiotico locale è scarsa

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TBC CUTANEA
  • Ricorda questa possibilità

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TBC CUTANEA
  • Epidemiologia
  • Zone endemiche, immunodeficit (HIV, morbillo),
    malnutrizione, scarsa igiene
  • Rara,ma maggiore frequenza nei lattanti e nei
    bambini

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TBC CUTANEA
  • Patogenesi
  • Dopo invasione cutanea i mycobatteri si
    moltiplicano allinterno dei macrofagi, portando
    allo sviluppo progressivo della malattia oppure
    sono controllati dalla reazione immunitaria
    dellospite

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TBC CUTANEA
  • Manifestazioni cutanee della TBC
  • Tuberculoma primario
  • Tubercolosi cutanea verrucosa
  • Scrofuloderma
  • Eritema nodoso (10)
  • Lupus vulgaris

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TBC CUTANEA
  • Tuberculoma cutaneo
  • Lesione primaria
  • Sede
  • Volto
  • Estremità inferiori
  • Genitali

52
TBC CUTANEA
  • Lesione iniziale
  • si sviluppa dopo 2-3 settimane dallintroduzione
    del microrganismo nel tessuto danneggiato
  • Papula rosso-brunastra aumenta gradualmente di
    volume fino a formare unulcera nettamente
    demarcata, dura e superficiale
  • 1/3 dei casi ulcera asintomatica su
    congiuntiva, gengiva, palato, paronichia acuta

53
TBC CUTANEA
  • Progressione della lesione iniziale
  • ? Sviluppo di croste somiglianti a impetigine
  • ?Lesioni raggruppate divengono verrucose ai
    margini
  • ? Ascessi satelliti

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TBC CUTANEA
  • Dopo 3-8 settimane dallinoculazione si sviluppa
    adenopatia regionale asintomatica che può essere
    accompagnata da
  • Linfangite
  • Linfoadenite
  • Perforazione alla superficie cutanea e formazione
    di scrofuloderma

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TBC CUTANEA
  • Lesioni non trattate guariscono spontaneamente
    con cicatrici entro 12 mesi ma possono
  • Riattivarsi
  • Formare lupus vulgaris
  • Forma acuta miliare (raro)
  • N.B. Guarigione coincide con sviluppo di
    immunità lesioni cutanee e linfonodi infetti
    divengono calcificati. (???cute calcificata??)

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TBC CUTANEA
  • Diagnosi Differrenziale
  • Cancro sifilitico
  • Infezioni fungine profonde o da mycobatteri
    atipici
  • Lebbra
  • Tularemia
  • Malattia da graffio di gatto
  • Sporotricosi
  • Nocardiosi
  • Leishmaniosi
  • Reazione a sostanze estranee (ex.berillio,
    talco)
  • Acne rosacea papulare
  • Lupus miliare diffuso del volto

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Tubercolosi cutanea verrucosa
  • Tubercolosi cutanea verrucosa
  • - Papula singola formatasi dalla confluenza di
    piccole papule circostanti
  • - ipercheratosica e verrucosa
  • - si espande perifericamente a formare una placca
    verrucosa
  • - rosso-marrone o violacea
  • essudativa e crostosa
  • bordo serpiginoso

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Tuberculosi cutanea verrucosa
  • ? Sede estremità inferiori dopo trauma o
    contatto con materiale infetto (ex terreno,
    sputo)
  • ? Linfonodi regionali raro
  • Guarigione
  • Spontanea (cicatrizzazione atrofica) o con tp
    anti-tbc è lenta e richiede mesi/anni

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Lupus vulgaris
  • Lupus vulgaris
  • Rara, progressiva, cronica
  • Incidenza
  • maggiore in climi freddo-umidi, femmine
  • Patogenesi
  • Da estensione diretta da articolazioni o
    linfonodi sottostanti
  • Da diffusione linfatica o ematogena
  • Raro per inoculazione cutanea di vaccino BCG
  • Frequente da adentite cervicale o TBC polmonare

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Lupus vulgaris
  • ?
  • 33 preceduta da scrofuloderma
  • 10-20 concomitante infezione ai polmoni, ossa,
    articolazioni
  • Sede
  • 90 testa e collo (naso, guance)
  • Raro tronco

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Lupus vulgaris
  • Caratteristiche
  • Minuscola papula rossastra e morbida
  • - diascopia nodulo ben delimitato giallo-bruno
  • Diffusione periferica della papula o, raro,
    confluenza di molte papule placche irregolari di
    diverse dimensioni e forme.
  • Possono includere noduli o placche piatte piatte
    o serpiginose, ipertrofiche o verrucose, o
    dallapparenza edematosa
  • 40 dei casi è presente linfoadenite

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Lupus vulgaris
  • Evoluzione
  • Risoluzione spontanea al centro e lesioni
    riappaiono in modo caratteristico entro larea
    dellatrofia
  • Frequente cronicità, persistenza e progressione
    delle placche nel corso degli anni
  • Deformità del volto se lesione ulcerata e grave a
    carico di mucosa nasale, congiuntivale, buccale,
    palato, gengive, orofaringe
  • Dopo molti anni di malattia possibile insorgenza
    di CARCINOMA SQUAMOCELLULARE con potenziale
    metastatico
  • Se transitoria immunodepressione (dopo infezioni
    da morbillo) si possono formare lesioni multiple
    in aree distanti per diffusione ematogena da
    focolai latenti dinfezione

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Lupus vulgaris
  • Diagnosi Differenziale
  • Sarcoidosi
  • Leprosi
  • Infezioni micobatteriche atipiche
  • Blastomicosi, Cromoblastomicosi
  • Actinomicosi
  • Leishmaniosi
  • Sifilide tardiva
  • Psoriasi
  • Lichen planus ipertrofico
  • Lupus eritematoso
  • Linfocitoma
  • Malattia di Bower

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Lupus vulgaris
  • Diagnosi
  • Difficile, microscopia
  • Terapia
  • Lesioni piccole possono essere escisse
  • chemioterapia anti-tbc arresta lulteriore
    diffusione e ne favorisce linvoluzione

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Scrofuloderma
  • SCROFULODERMA
  • Patogenesi
  • Da allargamento, formazione di un ascesso freddo
    e rottura di un linfonodo (più frequentemente
    nella catena cervicale) con estensione alla cute
    sovrastante
  • Da articolazioni, tendini, ossa sottostanti
    infetti o epididimite
  • N.B. Storicamente era ritenuto legato
    allingestione di latte contenente M.bovis in
    quanto si verificava in laringe a partenza da
    linfonodo cervicale

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Scrofuloderma
  • Morfologia
  • Ulcere lineari o serpiginose, fistole aperte e
    tratti fistolosi sotocutanei tempestati da noduli
  • Terapia
  • Chemioterapia anti-tubercolare efficace

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Scrofuloderma
  • Diagnosi Differenziale
  • Gengiva sifilitica
  • Infezioni fungine profonde
  • Actinomicosi
  • Idradenite suppurativa

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TUBERCOLOSI DEGLI ORIFIZI
  • TUBERCOLOSI DEGLI ORIFIZI
  • Su membrane mucose e sulla cute peri-orifiziale
    in seguito ad autoinocuilazione dei micobatteri
    da aree di infezione progressiva
  • Indica malattia interna avanzata prognosi
    infausta
  • Morfologia
  • Noduli dolenti giallastri o rossi che formano
    ulcere perforate con infiammazione ed edema della
    mucosa circostante
  • Terapia
  • Chemioterapia anti-tbc

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Tubercolosi miliare
  • A LIVELLO CUTANEO
  • Sede rara in bambini immunosoppressi dopo
    chemioterapia, infezione da morbillo o HIV
  • - Manifestazione gruppi di papule o vescicole
    pruriginose, distribuite simmetricamente, minute
    ed eritematose ? possono ulcerare, drenare,
    formare croste o noduli gommosi sottocutanei
    specialmente in bimbi malnutriti con
    indebolimento del sistema immunitario ? possibile
    sviluppo di una reazione leucemoide o anemia
    aplastica.
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