Title: Effetti biologici delle
1- Effetti biologici delle
- Radiazioni non Ionizzanti
2- Comprendono
- (Radiazioni Ottiche UV, visibile e IR)
- Microonde (MW) ? 300 GHz - 300 MHz
- Radiofrequenze (RF) ? 300 MHz - 300 Hz
- ELF ? 30- 300 Hz
- (Campi Magnetici Statici ? lt 30 Hz)
3PARAMETRI FISICI
- RADIAZIONI OTTICHE
- potenza o irradianza (W/m2)
- energia o esposizione irradiante (J/ m2)
- RADIOFREQUENZE, ELF, CAMPI STATICI
- CAMPO ELETTRICO E (V/m)
- CAMPO MAGNETICO H (A/m o ?T)
- DENSITA DI POTENZA (W/m2 , solo per
radiofrequenze)
4SORGENTI ESPOSITIVE
- RADIAZIONI OTTICHE
- UV sole, campo medico (fototerapia, trattamenti
estetici, sterilizzazione di liquidi e
superfici), applicazioni industriali e artigiane
(lavorazione metalli, saldatura ad arco,
forgiatura, etc.) - VISIBILE illuminazione
- IR manipolazione oggetti caldi e necessità di
sostare presso forni ad altissima temperatura (
lavorazione vetro, fonderie, preparazione dei
cibi)
5RADIAZIONI OTTICHE
PRINCIPALI EFFETTI SULLA SALUTE
- RADIAZIONE IR
- EFFETTI TERMICI innalzamento di T
- OCCHIO Cataratta da radiazione opacitÃ
localizzata al polo posteriore del cristallino
legata allinnalzamento della T - CUTE lesioni cutanee fino alle ustioni
- VISIBILE
- OCCHIO danno retinico (per effetto termico se
esposizioni brevi per effetto fotochimico per
esposizioni più lunghe ?fotoretiniti)
- RADIAZIONE UV
- EFFETTI TERMICI E STOCASTICI
- OCCHIO fotocheratocongiuntivite, opacità del
cristallino fino alla cataratta danno retinico - CUTE fotoinvecchiamento cutaneo, eritema, fino a
tumori quali basalioma o melanoma
6MISURE DI PREVENZIONERADIAZIONI OTTICHE
- RADIAZIONE INFRAROSSA
- DPR 303/56 riduzione della fonte, mezzi di
protezione oculare, ristretti accessi alle
sorgenti - VISIBILE
- nessuna normativa specifica
- ULTRAVIOLETTO
- DPR 303/56 schermi ed occhiali con adeguata
trasmissione nel visibile e minima nello spettro
UV limitazione allaccesso ai solo addetti,
predisposizione di segnaletica adeguata,
necessità di mantenersi ad opportuna distanza
dalla sorgente, evitare riflessi UV da superfici
metalliche e riflettenti
7CAMPI ELETTROMAGNETICI
- Onde elettromagnetiche con
- energia lt 12 eV
- ? gt 1 X 10-7 m
- ? lt 3 X 10 15 Hz
- non provocano la ionizzazione degli atomi
-
8- RADIOFREQUENZE E MICROONDE
-
- - fondo naturale emissioni di terra, sole
(3-300 GHz) e corpi celesti o durante i temporali
(elevata entità ) - - fondo artificiale più elevato di un fattore
106-1012 - presente in molteplici attività umane
- Accanto ad un numero limitato di soggetti ben
identificabili potenzialmente o effettivamente
esposti a CEM intensi, esistono vastissime
categorie di lavoratori esposti a campi più
bassi, difficilmente quantificabili e
confrontabili tra loro
9- domestiche forni a microonde, telefonia mobile,
sistemi antifurto e di allarme, schermi
televisivi. - applicazioni mediche
- fisioterapia (radarterapia, marconiterapia)
- applicazioni correnti elettriche attraverso
elettrodi conduttori per stimolazioni e
riabilitazione, - diagnostica e monitoraggio elettronico in sala
operatoria e terapia intensiva, - R.M.N.,
- terapia chirurgica (radiobisturi),
- terapia ipertermica tumorale,
- acceleratori di particelle (ciclotrone,
betatrone)
10- sistemi di telecomunicazione radiotelevisivi
- 600 kHz-3 MHz emissione radio AM,
radionavigazione, telecomunicazioni - 3 MHz-30 MHz emissione radio CB
- 30 MHz-3 GHz emissioni radio FM e TV, radar per
traffico aereo, radar metereologici, telemetria,
telefoni cellulari (900 - 1900 MHz) - 3 GHz-30 GHz radar per navigazione marittima e
aerea, comunicazioni via satellite, ponti radio a
microonde, altimetria
11- applicazioni lavorative
- Monitor e apparecchi con schermo video (3-30 kHz)
- - Industriali(possibile esposizione di parti del
corpo del lavoratore es. mani) - 100 kHz-3 MHz saldatura, tempera, fusione,
sterilizzazione (industria della plastica o del
legno) - 3 MHz- 300 MHz essicamento, polimerizzazione,
riscaldamento, incollaggio, sterilizzazione di
dielettrici - 300 MHz-3 GHz processi utilizzati in industrie
alimentari processi utilizzati in industrie
elettroniche
12- Extremely Low Frequency
- non occupazionali (50-60 Hz) elettrodomestici,
trasmissione e distribuzione energia elettrica
(linee elettriche, elettrodotti ad alta
tensione), linee telefoniche - occupazionali
- 50/60 Hz altoforni e fonderie
- 10 kHz saldatrici elettriche
- 2-25 kHz apparecchi per riscaldamento a
induzione - 50/60 Hz e 15-70 kHz videoterminali
13- CAMPI ELETTROMAGNETICI STATICI
- campi che non variano nel tempo (frequenza 0),
che sono prodotti da distribuzioni stazionarie di
cariche e di correnti - non occupazionali
- campo terrestre, temporali
- linee elettriche ad alta tensione in corrente
continua come trasporti elettrificati quali
treni, tram, convogli della metropolitana (questi
ultimi generano anche campi magnetici ELF con
possibile esposizione dei macchinisti)
14- occupazionali
- celle elettrolitiche e bagni galvanici per
alluminio - acceleratori di alta energia
- operano magneti per la guida e la deflessione dei
fasci e dei magneti per la rivelazione delle
particelle elementari es. camere a bolle,
spettrometri, calorimetri adronici - esposizione possibile
- messa a punto e taratura del magnete
- esercizio della macchina con magnete in funzione
- accesso allinterno di magneti in funzione
- reattori a fusione
- apparecchiatura di ricerca
- treni a levitazione magnetica
- operatori di Risonanza Magnetica Nucleare
- esposizione combinata anche a radiofrequenza
15INTERNATIONAL EMF PROJECTS (WHO)
- Progetto avviato nel 1996 dallOMS per analizzare
i problemi sanitari associati allesposizione a
campi elettromagnetici. Revisione critica dei
risultati delle ricerche e analisi della
letteratura.
16EFFETTI
- Quando un organismo interagisce con un campo
elettromagnetico, il suo equilibrio viene
perturbato, ma ciò non si traduce automaticamente
in un effetto biologico apprezzabile e ancor meno
in un effetto sanitario differenza tra
interazione, effetto biologico, effetto sanitario
17- Interazione e i conseguenti effetti sulle
strutture biologiche su 3 livelli - livello al quale le strutture biologiche
elementari, piccole o grandi strutture
molecolari, risultano perturbate senza effetti
clinici o soggettivi apprezzabili - livello di effetto biologico, modificazioni
reversibili sia sul piano morfologico e
funzionale in strutture superiori rispetto alle
molecolari, evidenziabili strumentalmente o anche
clinicamente o percepite soggettivamente che
cessano subito o poco dopo la cessazione dello
stimolo - livello di danno biologico, manifesto sul piano
clinico, che persiste per tempi lunghi o
permanentemente dopo la cessazione dello stimolo
e che si manifesta con modificazioni morfologiche
o funzionali quando leffetto biologico superi i
limiti di efficacia e di compenso dellorganismo
18RADIOFREQUENZE (300 kHz- 300 GHz)
- Le strutture biologiche possono essere
considerate essenzialmente degli aggregati di
particelle portatrici di carica elettrica su cui
campo elettrico e campo magnetico esercitano
delle forze correnti elettriche.
- Interazione tra RF e tessuti ? alterazioni della
struttura biologica ? induzione di dipoli,
rotazione di molecole polari, oscillazioni di
cariche libere - Questi fenomeni provocano assorbimento di energia
elettromagnetica ? trasformazione in calore ?
aumento della temperatura del sistema esposto
19- Gli effetti biologici dipendono da
- Tipo di radiazione (profondità di penetrazione),
modalità e durata di esposizione - Frequenza, durata, intensità , contenuto di acqua
dei tessuti (maggiore, minore assorbimento e
penetrazione) - Contenuto di lipidi (riflessioni e risonanze)
- Meccanismi di termoregolazione
- Grado di vascolarizzazione (condiziona gli scambi
con lambiente) - Frequenza delle mitosi e grado di
differenziazione cellulare (sensibilità del
tessuto)
20- È stato possibile quantificare con discreta
approssimazione lassorbimento di energia
elettromagnetica da parte degli organismi
biologici, introducendo la grandezza - SAR (specific absorption rate) W/M (potenza
assorbita in un certo volume)/ (massa di esso)
espressa in W/m2
21RADIOFREQUENZE (gt 10 GHz)
- Effetti acuti termici
- ? innalzamento della temperatura
- La produzione di calore può dare un aumento
generalizzato di T fino allo shock termico se
viene superata la capacità di termoregolazione
dellorganismo - Riscaldamenti circoscritti danno agli organi più
sensibili al calore come il cristallino (non
vascolarizzato) (cataratta), testicoli
(sterilità ). Sono possibili anche danni cutanei
con ustioni, fino alla necrosi - Esposizioni a RF gt 10 GHz e dosi rilevanti
(densità di potenza 500-1000 W/m2) per tempi di
esposizioni piuttosto prolungati.
22RADIOFREQUENZE (1 MHz-10GHz)
- Effetti termici cataratta e infertilità maschile
- Effetti cronici non termici
- ? per bassi livelli di esposizione (decine V/m)
per molti anni. - Descritti in categorie di lavoratori addetti ai
radar ed alle radio e telecomunicazioni, a carico
di SNC, sistema neurovegetativo e del sistema
cardio circolatorio - Sono caratterizzati da alterazioni biologiche,
modificazioni transitorie di proprietà elettriche
e magnetiche di molecole e cellule, senza chiara
e dimostrabile manifestazione di danno.
23RADIOFREQUENZE (1 MHz-10GHz)
- Perturbazione della funzione bioelettrica del
cervello con alterazioni della permeabilità di
cellule nervose con aumento dellefflusso degli
ioni calcio - OMS ritiene che lo studio degli effetti biologici
per esposizione cronica, a lungo termine e a
basse dosi, necessita di ulteriori
approfondimenti e ricerche
24RADIOFREQUENZE (lt 1 MHz)
- Non producono un riscaldamento significativo
- Effetti non termici
25RADIOFREQUENZE
26RADIOFREQUENZE
27Effetti ritardati di natura tumoraleSTUDI
EPIDEMIOLOGICI
- Il numero degli studi epidemiologici in questo
settore è molto ridotto e le differenze nelle
modalità di esposizione sono molto più marcate - Un limitato numero di studi epidemiologici ha
suggerito una connessione tra esposizione a campi
elettromagnetici a RF in ambiente di vita e
lavoro e aumentato rischio di leucemia e cancro
28- Ipotesi di agenti promotori di neoplasie in
bambini e adulti in vicinanza di antenne per
trasmissioni televisive e popolazioni di
lavoratori o militari - Effetti oncogeni o stocastici trasduzione
endocellulare energetica e interazione con
radicali liberi - ? si suppone per via ipotetica-preventiva NON vi
siano delle dosi soglia
29STUDI SPERIMENTALI
- Numerosi sullinfluenza delle microonde sulla
promozione dei tumori effettuati nellultimo
decennio - Valutazione degli effetti genotossici e mutageni
sulle cellule esposte a RF e trattate con agenti
cancerogeni chimici o fisici (raggi X) oltre che
esposte a RF
30STUDI SPERIMENTALI
- Vari studi in vitro non hanno dimostrato alcun
effetto sul DNA, in particolare nessun effetto
sul DNA di lieviti e cellule di topo, né
aberrazioni cromosomiche in linfociti umani - Solo due studi in vivo su roditori suggeriscono
che i campi elettromagnetici a RF possano avere
effetti diretti sul DNA (in particolare
riarrangiamento strutturale delle cellule
cerebrali e quelle dei testicoli e aumento delle
rotture di una singola elica nel DNA cerebrale di
questi animali) - Uno studio su topi transgenici esposti a 900 MHz
campi pulsati o modulati delle RF ha dimostrato
un raddoppio della frequenza di linfomi rispetto
al gruppo di controllo
31Effetti ritardati di natura tumorale
- Considerata globalmente levidenza suggerisce che
lesposizione a RF non sia mutagena ed è quindi
improbabile che agisca come iniziatore di cancro.
Leventuale effetto cocancerogeno o leffetto di
promozione o progressione non sono stati
dimostrati con sufficiente associazione
statistica. - (OMS ed organismi scientifici internazionali)
- Per effetti tumorali non vi è al momento
sufficiente evidenza scientifica né diffuso
consenso.
32STUDI SULLA TELEFONIA MOBILE
- Gli attuali sistemi di telefonia mobile operano
tra gli 800 e i 1800 MHz - Nel 2005 si sono stimati circa 1 miliardo e 600
milioni di abbonati ai servizi di telefonia
mobile (20 popolazione generale)
33STUDI SULLA TELEFONIA MOBILE
- I limiti principali di questa ricerca è
linadeguatezza del tempo trascorso dallinizio
della diffusione della telefonia mobile ?
difficoltà di analisi a breve termine del rischio
di effetti cancerogeni eventualmente associati
allesposizione
34STUDI SULLA TELEFONIA MOBILE
- I telefonini sono trasmettitori a radiofrequenza
a bassa potenza che emettono potenze massime tra
0.2 e 0.6 Watt. Lintensità del campo decresce
rapidamente con laumentare della distanza dal
telefonino - Le stazioni radiobase trasmettono a livelli di
potenza che vanno da pochi watt sino a 100 Watt a
seconda dellampiezza della regione o cella.
35STUDI SULLA TELEFONIA MOBILE
- Lesposizione a RF dei telefonini è localizzata
in particolare allemisfero cerebrale dal lato in
cui si usa di più il telefono e soprattutto al
lobo temporale (50-60) e nel cervelletto (2-10)
e decresce con laumentare della profonditÃ
soprattutto alle frequenze più alte - (Cardis E. Distribution of RF energy emitted by
mobile phones in anatomical structures of the
brain- Phys Med Biol 2008 May, 53 (11)2771-2783)
36STUDI SULLA TELEFONIA MOBILE
- Valentini E., Curcio G., Moroni F., Ferrara M.,
De Gennaro and Bertini Neurophysiological effects
of mobile phone electromagnetic fields on humans
a comprehensive review. Bioelectromagnetics
28415-432 (2007) - 32 pubblicazioni sugli effetti acuti da
esposizione a Global System for Mobile
communication (GSM) degli ultimi 10 anni (49
pubblicazioni ma 17 eliminate perché non
confacenti)
37STUDI SULLA TELEFONIA MOBILE
- Valentini E., Curcio G., Moroni F., Ferrara M.,
De Gennaro and Bertini Neurophysiological effects
of mobile phone eletromagnetic fields on humans
a comprehensive review. Bioelectromagnetics
28415-432 (2007) - Alterazioni EEG aumento delle onde a durante lo
stato di veglia e delle onde a e e durante i
primi cicli di fase REM - Risposte oscillatorie EEG delle bande a e ?
- Aumentato metabolismo cerebrale ed eccitabilitÃ
nelle aree cerebrali direttamente esposte
38STUDI SULLA TELEFONIA MOBILE
- Valentini E., Curcio G., Moroni F., Ferrara M.,
De Gennaro and Bertini Neurophysiological effects
of mobile phone eletromagnetic fields on humans
a comprehensive review. Bioelectromagnetics
28415-432 (2007) - Conclusioni lesposizione a MP può influenzare
la normale fisiologia attraverso cambiamenti
delleccitabilità corticale e nel transfer
attraverso la membrana ionica?depolarizzazione
delle membrane e attivazione neuronale
39- Valberg PA, deventer E., Repacholi MH. Workgroup
Report Base stations and Wireless
Networks-radiofrequency (RF) exposures and Health
Consequences. Environmental Health Perspectives
vol 115, n 3, march 2007 - CANCER
- DNA la maggior parte degli studi non dimostrano
effetti - ANIMALI non aumentato rischio di cancro
- POPOLAZIONE nessuna associazione tra uso (numero
di chiamate e ore accumulate) di telefonino e
incidenza di tumore al cervello o al collo
(INTERPHONE COLLABORATION IARC) risultati
simili per tumori cerebrali quali glioma o
meningioma - Si suggerisce di proseguire la ricerca sugli
effetti biologici
40- Valberg PA, deventer E., Repacholi MH. Workgroup
Report Base stations and Wireless
Networks-radiofrequency (RF) exposures and Health
Consequences. Environmental Health Perspectives
vol 115, n 3, march 2007 - NON CANCER HEALTH EFFECTS
- . Alterazioni funzionalità cardiovascolare
(operatori di stazioni radiotrasmittenti) scarsa
associazione con la bassa esposizione di stazioni
base - Sindrome da ipersensibilità (sonnolenza,
affaticamento, vertigini, disturbi digestivi e
difficoltà di concentrazione)(Fox 2006, Rubin et
al. 2005, 2006- WHO Fact sheet n296 december
2005) non dimostrata
41STUDI SULLA TELEFONIA MOBILE
- Valberg PA, deventer E., Repacholi MH. Workgroup
Report Base stations and Wireless
Networks-radiofrequency (RF) exposures and Health
Consequences. Environmental Health Perspectives
vol 115, n 3, march 2007 - ..lesposizione a stazioni base a radiofrequenza
non sembrano dare conseguenze sulla salute in
particolar modo ai livelli tipici della
tecnologia della telefonia mobile.
42Extremely Low Frequency
- campi elettromagnetici sinusoidali a frequenze
comprese fra i 30 e i 300 Hz - La frequenza di maggior rilevanza protezionistica
è la frequenza di rete 50 Hz (in Italia ed
Europa) e 60 Hz (Stati Uniti e Canada) - campi elettrici e magnetici sono presenti ovunque
lenergia elettrica venga generata, trasmessa o
distribuita attraverso linee o cavi, o venga
utilizzata per le applicazioni
43ELF
- Campi magnetici residenziali
- 0.025 ?T e 0.07 ?T in Europa
- 0.055 ?T e 0.11 ?T in USA
- E qualche decina V/m
- Linee elettriche circa 20 ?T, 100-200 V/m
- Esposizioni professionali
- elettricisti-ingegneri elettrici 0.4-0.6 ?T
- lavoratori addetti alle linee ad alta tensione
1.0 ?T - saldatori, macchinisti di treni elettrici,
addetti alla cucitura industriale oltre 3 ?T - conduttori ad alta tensione fino a 10 mT
- E fino a 30 kV/m
44ELF
- In ogni organismo umano esistono campi elettrici
e correnti elettriche di natura endogena che
svolgono un ruolo in complessi meccanismi di
controllo fisiologico, quali attivitÃ
neuromuscolare, secrezione ghiandolare, funzioni
della membrana cellulare, sviluppo, crescita e
riparazioni tessuti. - Lesposizione del corpo umano a campi elettrici e
magnetici a frequenze ELF provoca linduzione di
correnti e campi elettrici allinterno del corpo
45ELF
- Meccanismi biofisici diretti
- Induzione di campi elettrici nelle reti neuronali
cioè lesposizione stimola direttamente le
singole fibre nervose rivestite di mielina per
intensità di pochi V/m campi più deboli possono
influenzare la trasmissione sinaptica della rete
neurale (valori di soglia 10-100 V/m) - Formazione di coppie di radicali liberi reattivi
per esposizioni a campi magnetici - Interazione con cristalli di magnetite, ovvero
piccoli cristalli ferromagnetici di varie specie
di ossido di ferro, che si trovano in tracce nei
tessuti umani ed animali
46ELF
- Meccanismi biofisici indiretti
- In un conduttore esposto a campi
elettromagnetici (ad es. unautomobile o una
recinzione metallica) sono indotte correnti che
possono trasmettersi alluomo che venga in
contatto con questo stimolazione di muscoli e
nervi periferici fino a microscosse dolorose - Il campo elettrico e magnetico possono
interferire con dispositivi elettromedicali
impiantati (es pacemaker) fino alla cessazione
della stimolazione.
47EFFETTI
- Percezione
- del disturbo attraverso effetti di carica
elettrica di superficie alternanza di cariche
elettriche sulla superficie del corpo che danno
vibrazione di peli e capelli nel soggetto esposto
(anche dolore) - retina percezione di magnetofosfeni (lampi di
luce nel campo visivo)
48 EFFETTI SU SNC
- Effetti sul sistema nervoso centrale,
neurocomportamentali e sulla psiche - Effetti sui potenziali visivi evocati
- Effetti sui potenziali uditivi
- EEGincrementi della frequenza media e potenza
spettrale nelle bande alfa e beta - Tempi di reazione 10-12 decrementi di risposta
- Ipersensibilità (Electric Hypersensitivity
Syndrome) - Suicidi e depressione suggerita unassociazione
con le linee elettriche ad alto voltaggio, in
particolare con esposizione cumulativa - Nel complesso levidenza di effetti sulluomo è
inadeguata
49- ANIMALI
- CEM sono percepiti dagli animali come effetti di
carica di superficie che possono provocare
stimoli temporanei o lievi stress dati
convincenti - Modulazione delle funzioni del sistema oppioide e
colinergico con modifiche dello svolgimento di
compiti di memoria spaziale e relative prestazioni
50ALTRI EFFETTI
- Effetti sul sistema endocrino
- riduzione e soppressione di melatonina
- Alterazione produzione ormoni correlati allo
stress dellasse pituitario- adrenalinico - Nel complesso levidenza che i CEM alterino il
sistema neuroendocrino in modo tale da influire
negativamente sulla salute umana è definita
inadeguata
51ALTRI EFFETTI
- Malattie neurodegenerative
- morbo di Parkinson e sclerosi multipla
- Morbo di Alzheimer e sclerosi laterale
amiotrofica (ALS) - Nel complesso levidenza di effetti è inadeguata
52ALTRI EFFETTI
- Effetti sul sistema immunitario ed ematologico
- Cellule natural killer
- Conta dei Globuli Bianchi
- Nel complesso levidenza di effetti è inadeguata
53ALTRI EFFETTI
- Effetti sul sistema cardiovascolare variazioni
della frequenza cardiaca in volontari esposti - Nel complesso levidenza suggerisce che i CEM non
causino questi effetti ai livelli di esposizione
comunemente riscontrati in ambito ambientale o
professionale - Rischi in gravidanza e sullo sviluppo del feto
la maggior parte degli studi non depone per una
connessione tra aborti ed esposizione
54ELF
- EFFETTI CANCEROGENI
- (probabilistici, non dose dipendente)
- studi molto discordanti sia per esposizioni
professionali che residenziali. -
-
55ELF
- PROFESSIONALI viziati nella misura
dellesposizione e in alcuni casi nella
contemporanea esposizione ad altri agenti
cancerogeni sono riportati in letteratura - - leucemie
- - tumori cerebrali
- - carcinoma della mammella nelluomo
56ELF
- RESIDENZIALI evidenza scientifica
contraddittoria e complessa sotto il profilo
epidemiologico, biologico e dosimetrico sono
riportati in letteratura - - leucemie infantili (linfatica acuta)
- - tumori SNC (infantili)
- controversi gli studi sugli adulti
- Albhom et al. Br J Cancer 2000, 83692-698
- raddoppio del rischio relativo di leucemia
infantile per esposizioni residenziali gt 0.4 ?T
57ELF
- giugno 2001 la IARC (Agenzia Internazionale per
la Ricerca sul Cancro) ha classificato i campi
magnetici di 50/60 Hz come possibili cancerogeni
umani (classe 2 b, la più debole delle categorie
di evidenza cancerogena) solo per la leucemia
infantile e per bambini con unesposizione
residenziale superiore a 0.4 ?T. - Nessuna evidenza di rischio per tumori cerebrali
e tumori solidi - Nessuna evidenza di rischio cancerogeno in adulti
né per esposizioni residenziali né professionali.
58ELF
- dopo il 2001 (Extremely Low Frequency
FieldsEnvironmental Health Criteria Monograph
No.238 ) - Epidemiologia
- Evidenza di altri tumori infantili resta
inadeguata - Studi sul rischio di cancro al seno in donne
adulte negativi - Studi su tumori cerebrali e leucemie negli
adulti non hanno modificato nel complesso
levidenzia inadeguata di unassociazione tra
campi ELF e rischio di sviluppare tali patologie.
59ELF
- dopo il 2001 (Extremely Low Frequency
FieldsEnvironmental Health Criteria Monograph
No.238 ) - Esperimenti di laboratorio su animali
- Non esiste un modello animale adeguato per la più
diffusa forma di leucemia infantile, cioè la
linfatica acuta - La maggior parte degli studi su modelli di
roditori non riporta alcun effetto dei campi
magnetici ELF su leucemie e linfomi - Notevole quantità di studi su contemporanea
esposizione ad ELF e altri agenti cancerogeni
(ag, chimici e tumore al seno, radiazioni
ionizzanti e leucemia/linfomi, radiazione UV e
tumori della pelle) Aumento nelle rotture di
filamenti di DNA in tessuti cerebrali a seguito
di esposizione in vivo
60ELF
- dopo il 2001 (Extremely Low Frequency
FieldsEnvironmental Health Criteria Monograph
No.238 ) - Studi in vitro
- Effetti genotossici per esposizioni gt 50 mT
- Recenti studi dimostrano danni al DNA già ad
unintensità di 35 µT
61ELF
- RACCOMANDAZIONI DELLOMS
- I governi e lindustria dovrebbero seguire lo
sviluppo degli studi e promuovere programmi di
ricerca per ridurre ulteriormente le incertezze
scientifiche sugli effetti sanitari
dellesposizione a campi ELF - Si incoraggiano gli stati membri a mettere in
atto dei programmi di comunicazione efficace e
aperta tra tutte le parti coinvolte, così da
permettere decisioni su base informata. - Nel costruire nuovi impianti e nel progettare
nuove apparecchiature, compresi gli
elettrodomestici, si possono ricercare soluzioni
per una riduzione a basso costo delle esposizioni
62ELF
- conclusioni globali (Extremely Low Frequency
FieldsEnvironmental Health Criteria Monograph
No.238 ) - I nuovi studi sulluomo, su animali e in vitro,
pubblicati dopo la monografia IARC del 2002, non
cambiano la classificazione complessiva dei campi
magnetici ELF come un possibile agente
cancerogeno per luomo. - I dati scientifici delineano un quadro abbastanza
coerente dal punto di vista epidemiologico con
aumento del rischio di leucemia infantile per
esposizione cronica a campi magnetici a frequenza
industriale di bassa intensità (gt 0.3-0.4 ?T)
tuttavia permangono delle incertezze - - valutazione dellesposizione
- - dati di laboratorio tutti i dati o i
meccanismi di interazione NON forniscono sostegno
a questa associazione - Nel complesso, levidenza non è quindi abbastanza
forte da far considerare come causale la
relazione, ma è abbastanza forte da rimanere
motivo di attenzione
63CAMPI ELETTROMAGNETICI STATICI
- CAMPI ELETTRICI
- ACUTI lievi scosse o stimolazione dei peli
cutanei - CRONICI poco indagati
64CAMPI MAGNETICI STATICI
- Meccanismi dazione
- Effetto magneto meccanico forza su materiali
ferromagnetici, determinandone lo spostamento per
rotazione o traslazione - Effetto magnetoidrodinamico azione su cariche in
movimento (es. elettroliti del sangue)
alterandone i parametri di flusso - Effetto paramagnetico azione su specie chimiche
che presentano elettroni spaiati, influenzandone
la reattività chimica.
65CAMPI MAGNETICI STATICI
- Effetti biologici
- Influenza in funzione dellintensitÃ
dellattività elettrica dei tessuti eccitabili
come SNC e muscolare e parametri emodinamici - Per esposizioni gt 2 T
- Vertigini, nausea, sapore metallico, fosfeni
indotti dal movimento della testa - Aumento della pressione arteriosa del 2
- Per esposizioni gt 5T
- Depolarizzazione del nodo SA
66CAMPI MAGNETICI STATICI
67CAMPI MAGNETICI STATICI
- Gli effetti diretti sui tessuti vanno distinti da
quelli legati allazione esercitata sui
dispositivi ferromagnetici o elettronici
impiantati tipo pace maker, clips vascolari,
protesi metalliche che si verificano a livelli di
molto inferiori rispetti a quelli necessari per
indurre effetti diretti.
68- Paracelso tra i primi medici ad introdurre in
occidente la terapia con magnete per affezioni
morbose - "dosis sola facet venenum"
69D. Lgs 81/2008
CAPO IV art 207 DEFINIZIONI
70D. Lgs 81/2008
- basata su
- riconoscimento dei problemi,
- identificazione e valutazione dei fattori
causali, - identificazione delle attività lavorative
caratterizzate dallesposizione al rischio con
coinvolgimento dei lavoratori - individuazione dei lavoratori esposti
- da effettuarsi con dati oggettivi di misure di
campo elettrico e magnetico - misuratore di campo connesso a varie sensori con
differenti campi di frequenza
CAPO IV art 209 VALUTAZIONE DEL RISCHIO
71- VALUTAZIONE DEL RISCHIO
- nel caso delle più comuni sorgenti ambientali, i
tipici livelli di esposizione non sono così
elevati da comportare misure di protezione da
effetti acuti - in numerose attività lavorative ci può essere
esposizione più elevata
72D. Lgs 81/2008
CAPO IV art 211 SORVEGLIANZA SANITARIA
73D.LGS 81/08 ALLEGATO XXXVI
74D.LGS 81/08 ALLEGATO XXXVI
75MISURE DI PREVENZIONE
- COLLETTIVA interventi di carattere
organizzativo, procedurale e impiantistico
(progettazione dei posti di lavoro,
individuazione delle sorgenti emittenti, idonee
schermature) - INDIVIDUALE parte della corretta integrazione
tra ambiente e lavoratore
76MISURE DI PREVENZIONE (2)
- Informazioni relative ai livelli espositivi a CEM
potranno essere ricavati anche dalle informazioni
che i fabbricanti di apparecchi e dispositivi
generanti campi elettrici e magnetici, in
particolare di uso lavorativo, sono tenuti a
fornire agli utenti, ai lavoratori mediante
apposite etichettature o schede informative (art.
12 Legge Quadro n. 36/2001)
77MISURE DI PREVENZIONERADIOFREQUENZE E MICROONDE
- TECNICHE
- schermatura pannelli metallici ostacolano la
trasmissione per riflessione e dissipazione
dellenergia interfaccia aria-metallo. - Lattenuazione aumenta con lo spessore e con la
superficie dello schermo lo schermo va
installato il più possibile lontano dalla
sorgente - collegamento a terra delle RF
78MISURE DI PREVENZIONECAMPI MAGNETICI STATICI
- raccomandazioni di linee-guida elaborate per la
protezione da Laboratori di ricerca
internazionali (CERN, LLNL, ORNL, etc.). - a) per le zone con campi superiori a 0,5 1 mT
- - esclusione dellaccesso per i portatori di
pacemaker - - esclusione dallesposizione di portatori di
presidi metallici (clips vascolari), di grandi
protesi metalliche (anche, cranio) e di presidi
elettronici
79MISURE DI PREVENZIONECAMPI MAGNETICI STATICI
- b) per campi intorno a 50 mT
- - controllo per scopi antinfortunistici del
movimento di utensili magnetizzabili - - esclusione dallesposizione di donne gestanti,
di persone con storia di disturbi psichici o con
affezioni del sistema nervoso centrale o con
affezioni cardiovascolari (fibrillazione atriale
permanente) - c) per campi superiori a 50 mT
- - preclusione dellaccesso alle persone affette
da anemia falciforme (il fenomeno di orientamento
macromolecolare è stato indotto da un campo
magnetico di 350 mT su emazie falciformi in
direzione perpendicolare al campo stesso).
80MISURE DI PREVENZIONEELF
- Protezione collettiva tramite interventi di
carattere organizzativo e impiantistico - - progettazione posti di lavoro
- - individuazione sorgenti emittenti
- - adeguato controllo della sorgente
(accertamento della copertura da parte delle
norme di omologazione e dotazione delle
prescrizioni di sicurezza)