Title: Presentazione di PowerPoint
1CONSERVAZIONE DEI FORAGGI
Scopi Disponibilità di alimenti alimenti in
diversi periodi dellanno Obiettivi riduzione
costi di gestione (impiego di mezzi, attrezzature
e manodopera, operazioni di raccolta,
immagazzinamento, distribuzione, etc.), e di
perdite di principi nutritivi.
Condizioni creazioni di ambienti idonei e
condizioni tali da evitare fenomeni di
degenerazione della materia organica attraverso
la riduzione in modo naturale e/o artificiale di
H2O (fienagione tradizionale o in due tempi,
disidratazione)o favorendo la formazione di
ambienti anaerobi acidi o basici (insilamento,
aggiunta di sostanze acide o basiche).
2Fienagione tradizionale
Il sistema più diffuso per la conservazione della
massa foraggera, consiste in una serie di
operazioni volte a favorire una parziale perdita
di acqua. Sistemi tradizionale (essiccazione in
campo) e in due tempi (può essere effettuata
parzialmente sul campo e completata in fienili
dotati di ventilatori). Fienagione tradizionale
prevede la permanenza in campo dellerba tagliata
per circa 3-4 giorni fino al raggiungimento del
contenuto dacqua del 20. Lepoca del taglio
rappresenta uno dei punti più delicati, poiché
condiziona la produzione dal punto di vista
quali-quantitativo.
Epoche di taglio inizio fioritura per le
leguminose e spigatura incipiente per i polifiti
e le graminacee. Ciò ci permettere di ottenere la
massima produzione di energia alimentare (EN) e
una quota elevata e di qualità di sostanza secca.
3Tenore di acqua il foraggio verde tagliato al
mattino, in primavera, contiene allincirca il
75-90 di H2O, questo valore dopo il 1 giorno si
abbassa notevolmente, infatti, scende al 55-65.
Durante la notte il fieno assorbe lumidità
dellaria, ma tempo altri 2-3 giorni e il
contenuto scende intorno al 20-30. Durante il
periodo estivo il processo di essiccazione viene
notevolmente accelerato.
4OPERAZIONI
Taglio
5Rivoltamento
6Raccolta e immagazzinamento
7Perdite
Respirazione erba recisa Lavorazioni
meccaniche Processi fermentativi Precipitazioni,
quindi dilavamento Conservazione
Si hanno durante la fienagione e la conservazione
8Fienagione in due tempi
Sistema messo a punto per ovviare agli
inconvenienti di quella tradizionale e per
permettere lessiccazione dellerba anche in
quelle zone con andamenti climatici
sfavorevoli. Mezzi impiegati falciacondizionatric
i, che schiacciano lerba dopo il taglio al fine
di favorire la fuoriuscita dei liquidi
vegetativi. Lerba viene lasciata in campo fino
al raggiungimento del 50 di umidità.
Il foraggio successivamente viene raccolto sfuso
o imballato e portato nei fienili, che dovranno
essere attrezzati di appositi ventilatori. La
massa foraggera così verrà tratta con aria a
temperatura ambiente o riscaldata fino a che
lumidità in essa contenuta non scenda al di
sotto del 20.
Vantaggi a) riduzione dei tempi (1-2 giorni) b)
diminuzione perdite meccaniche c) miglioramento
qualità del foraggio (riduzione perdite sostanze
nutritive) Dimensioni, potenza e costo impianto
a) quantità di acqua da eliminare b) tempo
disponibile per lessiccazione c) umidità
relativa e temperatura ambiente.
9(No Transcript)
10Perdite di umidità Es per ottenere 1 q.le di
fieno che abbia 20 Kg di H2O e 80 Kg ss, occorre
far evaporare da 533 Kg di foraggio fresco 433
(453-20) Kg di H2O. Per ridurre lumidità
dall85 al 60 durante lessiccazione in campo
nel 1 giorno devono evaporare 333 Kg di H2O nel
secondo giorno per portare lumidità al 35 ne
deve evaporare 76 Kg, mentre al terzo giorno
solamente 24 Kg. Lentità dellevaporazione
rallenta con il diminuire dellumidità.
Le maggiori perdite di principi nutritivi sono
dovute allumidità residua, queste è possibile
ridurle con lessiccazione in fienile. Più bassa
è la percentuale di umidità al momento della
raccolta più velocemente si raggiunge il
risultato finale.
11Perdite Lerba fresca e umida, una volta
immagazzinata, inizia a scaldarsi, ciò favorisce
la perdita di sostanze nutritive e la diminuzione
della digeribilità delle proteine. Per evitare
ciò, bisogna attivare la ventilazione
immediatamente.
Essiccazione con aria a temperatura ambiente
Varia in funzione della temperatura e della di
umidità relativa dellaria. Essiccazione art.
deve essere completata entro 8 gg.,1 m3 di aria
può assorbire 1 gr di H2O e che la presenza del
40 di umidità al momento della raccolta richiede
levaporazione di 33 Kg di H2O/q di fieno.
Laria deve essere diffusa in maniera regolare a
pressione omogenea, per cui limmagazzinamento
deve essere effettuato a strati soffici e
regolari. Anche la distribuzione deve avvenire in
modo uniforme, evitando di compattare il foraggio
mediante soffiatrici.
Essiccazione con aria riscaldata
- Utile per accelerare lessiccazione in presenza
di masse con umidità superiori al 40. Vi sono 2
sistemi - riscaldamento leggero di 3-8C
- riscaldamento forte di 30 40C
12Valutazione del fieno
Viene effettuata attraverso lesame della
composizione floristica, del rapporto fra steli e
foglie, del colore, della consistenza,
dellodore, delleventuale presenza di essenze
infestanti e di alterazioni.
- Osservazioni
- Fieno ingiallito dalle piogge, imbrunito
dalleccessivo riscaldamento presenta una ridotta
qualità. - Foglie frantumate, comportano un cattivo
giudizio. - Fieno putrido, ammuffito o marcio, non può
essere somministrato. - Rapporto stelo/foglie dipende dalla specie di
pianta e dallepoca dello sfalcio. Il fieno di
prati avvicendati contiene più steli di uno
stabile. La consistenza dura e pungente del fieno
può essere dovuta a perdite durante la
fienagione. - Il fieno ottenuto con lessiccazione artificiale
ha un valore nutritivo superiore a quello
ottenuto con la fienagione tradizionale.
13Disidratazione
- Sistema di rapida essiccazione dellerba, con
sistemi industriali, al fine di evitare perdite
di fienagione e di mantenere inalterate le
caratteristiche chimiche e nutritive dei foraggi
(elevati contenuti di proteine, elementi minerali
e vitamine). - Viene attuato con foraggi giovani, ricchi di
foglie. - Operazioni
- Tagli frequenti (quando lerba raggiunge i 25-35
cm di H) - Trinciatura e invio ai disidratatori
- Disidratazione ventilazione con aria molto
calda, in modo tale da far evaporare
immediatamente lacqua, evitando che la
temperatura interna delle foglie e degli steli
raggiungano livelli tali da denaturare o
inattivare le proteine e le vitamine.
- Lavorazioni
- combinazione temperatura e tempo di esposizione
- Disidratatore a bassa temperatura (piccoli
impianti, permanenza dellerba circa 20 min a T
130 200 C, a seconda della specie e del suo
contenuto di acqua). - Disidratatore ad alta temperatura (impianti
industriali, trattamenti a T 800 1000 C, il
materiale viene rivoltato continuamente). Dopo
essere stato essiccato e raffreddato può essere
macinato (farina) e/o pressato (pellets, colbs,
briketts).
14INSILAMENTO
Sistema di conservazione di antiche origini che
si basa su processi chimico biologici, dovute a
specifiche fermentazioni, finalizzati alla
creazione di un ambiente avverso lla
proliferazione di microrganismi degenerativi
della massa organica. Vantaggi limitazione delle
perdite di raccolta, possibilità di conservare
alimenti non affienabili (mais). Lazione è
svolta da particolari microrganismi, alcuni dei
quali provocano processi utili alla
conservazione, mentre altri causano fermentazioni
svantaggiose con perdite di sostanze organica
fino ad arrivare alla produzione di sostanze
tossiche. Le corrette tecniche di insilamento
tengono conto dello sviluppo dei primi e a
limitare lazione dei secondi.
Condizioni ambientali per lo sviluppo dei
microrganismi
Substrati in diversi. Condizioni ambientali
specifiche pH, ossigeno, temperatura,
etc. Creazione di un ambiente favorevole allo
sviluppo dei batteri utili alla conservazione
Batteri lattici 4 generi Lactobacillus,
Steptococcus, Leuconostoc e Pediococcus. Si
sviluppano nei primi 3 giorni a T comprese tra i
20-30 C (a fermentazione fedda). Attaccano
zuccheri formando acido lattico (fermentazioni
omolattiche) o un insieme di ac. Lattico, acetico
o di etanolo (f. eterolattiche), limitando le
perdide di sostanza secca. Importanza legata
allelevato potere acidificante, poiché lacidità
impedisce lo sviluppo dei microrganismi dannosi.
E importante eliminare laria rapidamente della
massa insilata per bloccare la respirazione,
perché brucia zuccheri ed inoltre innalza la
temperatura.
15Colibatteri si sviluppano da subito ad un pH
circa neutro e con presenza di aria. La loro
attività produce CO2 e acido acetico. Consumo
zuccheri e maggiori quantità di sostanze
nutritive vengono perse. Ciò si verifica quando
vengono insilati foraggi ricchi di acqua,
scarsamente compressati e coperti. Clostridi 2
gruppi Clostrium butyricum, clostridi
saccarolitici o butirrici Clostridium
sporogenes, clostridi proteolitici o
putrefattivi. I butirrici hanno effetti negativi,
sono termofili (T 40 C circa), sono acido
sensibili (pH lt 4). Fermentano zuccheri e ac.
lattico con produzioni di CO2 e ac. butirrico,
le perdite di ss è elevatissima. I proteolitici
sono molto acido sensibili, lattacco alle
proteine porta alla formazione di ammoniaca, CO2
, ac. organici, ammine. Muffe e lieviti
anchessi dannosi, segno dellavvenuta immissione
di aria nellinsilato. Acido sensibili, sono
causa di fermentazioni secondarie, attaccano
carboidrati con formazione di etanolo e ingenti
perdite di ss.
16Decorso delle fermentazioni
Acidificazione
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