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Sociologia

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SUGGESTIONS FOR THE INVESTIGATION OF HUMAN BEHAVIOR IN THE URBAN ENVIRONMENT (1916) THOMAS WILLIAM ISAAC THOMAS (1863 ... a differenza del comportamento animale, ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Sociologia


1
Sociologia
  • Unintroduzione

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AMBITO DELLA SOCIOLOGIA
  • Sociologia è la disciplina che si occupa della
    dimensione specificamente sociale della vita
    umana, e copre un ambito assai vasto, che va
    dagli incontri casuali fra individui per strada
    (analizzati da George Simmel o Erving Goffman)
    fino a processi sociali complessi come una
    rivoluzione. Si tratta in ogni caso di forme di
    azione.
  • Lagire viene da Max Weber definito come un
    comportamento dotato di senso, ed è sociale
    quando tale senso è orientato verso il
    comportamento di altri. Si ha interazione
    quando due azioni si incontrano. Come osserva
    George Herbert Mead, ciascun soggetto modifica il
    proprio comportamento in vista del comportamento
    o dellatteggiamento dellaltro. La forma più
    consueta di interazione è quella faccia a faccia
    i due attori sono compresenti ed esposti luno
    alla vista dellaltro, e utilizzano prevalente il
    corpo e la voce come mezzo per interagire.

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SOCIALIZZAZIONE E CULTURA
  • Anche se vi sono elementi biologici che vincolano
    il comportamento umano, questultimo, a
    differenza del comportamento animale, non è solo
    geneticamente cablato, ma prodotto della
    socializzazione, quellinsieme di pratiche e
    istituzioni mediante le quali si perpetua il
    patrimonio culturale accumulato, e per mezzo
    delle quali la società assicura la propria
    continuità e persistenza culturale attraverso le
    generazioni.
  • Una cultura non si trasmette con i geni non è un
    dato ma unelaborazione. Come osserverebbe
    Alfred Schutz, a differenza degli esseri umani,
    gli altri animali mangiano ma non preparano
    pasti corrono ma non praticano uno sport
    esibiscono forme di comportamento collettivo ma
    non vanno ai funerali.

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SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
  • La sociologia della comunicazione appartiene al
    più vasto campo della sociologia dei processi
    culturali. Definiamo cultura un insieme di
    simboli, norme, credenze, modelli di
    comportamento. Se questi possono essere
    condivisi e circolare è perché vengono
    comunicati. La cultura si forma allinterno di
    circuiti comunicativi.

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RIFLESSIVITÀ
  • Oltre ad analizzare la sociologia come disciplina
    scientifica, occorre riflettere sulla sua origine
    e sulle sue implicazioni. Il discorso egemonico
    su come si parla della società e dellessere
    umano è, da tre secoli, quello occidentale. Una
    ricercatrice oggi non mancherebbe di notare che
    Weber, Durkheim o Parsons erano bianchi, maschi,
    nati e cresciuti in paesi occidentali.
  • Anche se la storia della disciplina sociologica è
    unimpresa occidentale, ed anche se si fa
    prevalentemente sociologia dellEuropa
    occidentale e del Nord America, non bisogna
    scrivere la storia delloccidente e della sua
    modernità escludendo o minimizzando il ruolo
    svolto da attori e processi non occidentali.

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INTERDISCIPLINARITÀ
  • La sociologia ha sempre intrattenuto rapporti con
    la storia, la filosofia, leconomia,
    lantropologia, la scienza politica, nonché, per
    gli aspetti della comunicazione, con la
    linguistica, la semiotica.
  • Le scienze sociali sono cugine. Un
    combattimento di galli a Bali non è peraltro più
    esotico di una partita di calcio, un centro
    commerciale di Londra, la metropolitana di
    Parigi, o Disneyland.

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PENSARE SOCIOLOGICAMENTE
  • Imparare a pensare sociologicamente significa
    guardare da una visuale più ampia (Talcott
    Parsons e Niklas Luhmann direbbero che significa
    pensare la società come sistema).
  • Cosa si può dire, da un punto di vista
    sociologico, di un gesto apparentemente così
    banale come il bere una tazza di caffè? Che il
    caffè non è solo una bevanda disidratante ha un
    valore simbolico nel quadro dei riti quotidiani
    (il rituale della consumazione può essere più
    importante della consumazione stessa). Che è
    una droga socialmente accettata, a differenza
    della marijuana. Che il caffè è inserito in
    relazioni sociali ed economiche di vasta portata.
    E che solo da pochi decenni è diventato un
    prodotto di largo consumo e parte naturale della
    dieta occidentale.

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PERCHÉ LA SOCIOLOGIA?
  • A cosa serve la sociologia? A riflettere sul
    presente, e a comprendere lattualità,
    risponderebbe la tradizione della Scuola di
    Francoforte (Adorno, Horkheimer, Marcuse,
    Habermas), di Michel Foucault e di Pierre
    Bourdieu.
  • I sociologi classici come Weber ma pure Norbert
    Elias si interrogavano sulla transizione dalla
    premodernità alla prima modernità,
    sociologicamente intesa come il momento del
    superamento di una società (quella feudale)
    basata su forme di potere tradizionali e
    indiscutibili (Dio, il re, limperatore) a
    favore di una società costruita dagli uomini.

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PERCHÉ LA SOCIOLOGIA?
  • Oggi con lavvento della modernità globalizzata,
    assistiamo a trasformazioni ulteriori. Come ha
    detto Karl Marx nel Manifesto del partito
    comunista, scritto con Engels nel 1848, tutto
    ciò che è solido si dissolve nellaria. Fino a
    pochi decenni fa la vita sociale era scandita da
    tre elementi stabili luscita dai processi di
    formazione, lingresso nel mondo del lavoro e la
    costituzione di un nucleo famigliare. Oggi non
    più. Perché? Con quali conseguenze?
  • Il presente peraltro non può essere compreso
    senza rivolgere lo sguardo indietro. Gettati
    nellattualità, non vediamo fino a che punto il
    presente è prodotto del passato. Quelle che a
    noi oggi appaiono scelte soggettive, ad esempio
    se sposarsi e con chi vivere che tipo di lavoro
    fare dove abitare e con chi quale religione
    professare, in passato erano sottratte alla
    decisione individuale ed imposte come parte di
    ordini sociali più ampi.

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NASCITA DELLA SOCIOLOGIA
  • Vi è sempre stato un pensiero sui fatti sociali
    ed il vivere associato (i filosofi greci offrono
    riflessioni sulla famiglia, le leggi, le città),
    ma la società diventa oggetto di scienza (una
    scienza della società) solo nellOttocento,
    quando cè qualcosa di nuovo da guardare,
    qualcosa di inspiegabile con gli strumenti a
    disposizione.
  • Questo qualcosa di nuovo è largamente
    riconducibile a due eventi storici. La
    rivoluzione politica francese e la rivoluzione
    industriale inglese. Tali eventi accentuano la
    percezione del mutamento il mondo non appare più
    garantito dalla tradizione, né può più essere
    dato per scontato. Di qui la necessità di
    interpretare il mutamento (di coglierne il
    senso). Di qui lemergere di un sapere
    sociologico.

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NASCITA DELLA SOCIOLOGIA
  • Benché Fisica sociale (1835) sia termine
    introdotto da Quételet, Sociologia fu coniato
    dal filosofo francese Auguste Comte, padre
    fondatore del movimento positivista.
  • Fra il 1890 ed il 1910 la sociologia si
    istituzionalizza come disciplina accademica
    (nascono associazioni e riviste, come Année
    sociologique, si diffondono le prime cattedre)

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COME SI FORMA IL SAPERE SOCIOLOGICO?
  • Attraverso il ricorso a teorie, concetti, metodi
    e tecniche di ricerca, ossia procedure codificate
    per acquisire conoscenza. Tali procedure
    possono avere taglio qualitativo, come nel caso
    dellindagine etnografica e dellintervista
    discorsiva praticate dalla Scuola di Chicago
    (R.E. Park, W. I. Thomas), o taglio quantitativo,
    come nel caso del questionario o dellanalisi
    statistica.
  • Già Dukheim scrisse sulle regole del metodo
    sociologico, e Weber ha discusso i fondamenti
    epistemologici della sociologia

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  • PROFILO
  • degli autori a cui dobbiamo teorie, concetti e
    metodi che sono rimasti patrimonio del sapere
    sociologico

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COMTE
  • AUGUSTE COMTE, (MONTPELLIER, 1798 - PARIGI,
    1857),
  • OPERE PRINCIPALI CORSO DI FILOSOFIA POSITIVA,
    1830 - 1842.

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MARX
  • KARL MARX (TREVIRI 1818-LONDRA 1883)
  • OPERE PRINCIPALI
  • IL CAPITALE 1867

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WEBER
  • MAX WEBER (ERFURT, 1864 - MONACO, 1920)
  • OPERE PRINCIPALI
  • LETICA PROTESTANTE E LO SPIRITO DEL CAPITALISMO
    (1904-1905)
  • ECONOMIA E SOCIETÀ (1922)

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DURKHEIM
  • EMIL DURKHEIM (ÉPINAL, 1858 PARIGI,1917
  • E IL PRIMO STUDIOSO A INSEGNARE SOCIOLOGIA IN
    UNUNIVERSITÀ
  • OPERE PRINCIPALI
  • LA DIVISIONE DEL LAVORO SOCIALE (1893)
  • LE REGOLE DEL METODO SOCIOLOGICO (1895)
  • LE FORME ELEMENTARI DELLA VITA RELIGIOSA (1912)

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SIMMEL
  • GEORGE SIMMEL (BERLINO 1858, STRASBURGO 1919)
  • OPERE PRINCIPALI.
  • FILOSOFIA DEL DENARO (1900)
  • LA MODA (1905)

19
PARK
  • ROBERT EZRA PARK (HARVEYVILLE, 1864 NASHVILLE,
    1944).
  • CON THOMAS ET AL FA PARTE DELLA COSIDDETTA SCUOLA
    DI CHICAGO
  • OPERE PRINCIPALI.
  • THE CITY. SUGGESTIONS FOR THE INVESTIGATION OF
    HUMAN BEHAVIOR IN THE URBAN ENVIRONMENT (1916)

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THOMAS
  • WILLIAM ISAAC THOMAS (1863 RUSSELL COUNTY,
    VIRGINIA, USA 1947 BERKELEY, CALIFORNIA)
  • OPERE PRINCIPALI.
  • IL CONTADINO POLACCO IN EUROPA E IN AMERICA
    (1918-1920)

21
MEAD
  • GEORGE HERBERT MEAD (SOUTH HADLEY, MASS., 1863 -
    CHICAGO, 1931), FILOSOFO E PSICOLOGO SOCIALE
    STATUNITENSE
  • OPERE PRINCIPALI
  • MENTE, SÉ E SOCIETÀ (1934)

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ADORNO
  • THEODOR WIESENGRUND ADORNO (FRANCOFORTE 1903
    VISP 1969),
  • OPERE PRINCIPALI
  • STUDI SUL PREGIUDIZIO (1950 )
  • MINIMA MORALIA (1951)

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HORKHEIMER
  • MAX HORKHEIMER (ZUFFENHAUSEN, 1895, NÜRNBERG
    1973),
  • OPERE PRINCIPALI
  • DIALETTICA DELLILLUMINISMO (1947)
  • FILOSOFIA E TEORIA CRITICA (1970)

24
MARCUSE
  • HERBERT MARCUSE (BERLINO, 1898 - 1975)
  • OPERE PRINCIPALI
  • EROS E CIVILTÀ (1955),
  • LUOMO A UNA DIMENSIONE (1964)

25
HABERMAS
  • HABERMAS, JÜRGEN (FRANCOFORTE, 1929),
  • FILOSOFO E SOCIOLOGO TEDESCO.
  • OPERE PRINCIPALI
  • TEORIA DELLAGIRE COMUNICATIVO (1981)

26
PARSONS
  • TALCOTT PARSONS
  • (COLORADO SPRINGS, 1902-MONACO DI BAVIERA, 1979)
  • OPERE PRINCIPALI
  • LA STRUTTURA DELLAZIONE SOCIALE (1937),
  • IL SISTEMA SOCIALE (1951),

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ELIAS
  • NORBERT ELIAS
  • BRESLAVIA, 1897 AMSTERDAM, 1990
  • OPERE PRINCIPALI
  • IL PROCESSO DI CIVILIZZAZIONE (1939)

28
SCHUTZ
  • ALFRED SCHUTZ
  • VIENNA 1899, NEW YORK, 1959
  • OPERE PRINCIPALI
  • LA FENOMENOLOGIA DEL MONDO SOCIALE (1932)

29
GOFFMAN
  • ERVING GOFFMAN (MANVILLE, CANADA, 1922 -
    PHILADELPHIA, 1982)
  • OPERE PRINCIPALI
  • LA VITA QUOTIDIANA COME RAPPRESENTAZIONE, (1959)
  • STIGMA (1963)
  • FRAME ANALYSIS (1974)
  • ASYLUMS (1961)

30
LUHMANN
  • NIKLAS LUHMANN
  • LÜNEBERG 1927, OERLINGHAUSEN 1998
  • OPERE PRINCIPALI
  • SISTEMI SOCIALI (1984)

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BOURDIEU
  • PIERRE BOURDIEU,
  • (DENGUIN, 1930 2002)
  • OPERE PRINCIPALI
  • LA DISTINZIONE (1979)

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FOUCAULT
  • MICHEL FOUCAULT (POITERS, 1926 - PARIGI, 1984),
  • STORICO E FILOSOFO FRANCESE.
  • OPERE PRINCIPALI
  • ORIGINE DELLA FOLLIA NELLETÀ CLASSICA(1966)
  • SORVEGLIARE E PUNIRE (1975)

33
HALL
  • STUART HALL (3-2-1932,Kingston, Jamaica)
  • OPERE PRINCIPALI
  • QUESTIONS OF CULTURAL IDENTITY (1996)
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