Title: LA RICERCA COME PARTE INTEGRANTE DELL
1I marker tumorali il corretto uso in Medicina
Generale
Marco Di Lieto Resp. Oncologia Medica
Pistoia Coordinatore CORD ASL 3
2CLASSIFICAZIONE MARCATORI TUMORALI
IN 3 TIPOLOGIE
- PRESENTI NEL SANGUE
- DI PAZIENTI AFFETTI DA TUMORE
- PRESENTI SU SUPERFICIE CELLULARE
- ESPRESSIONE ANTIGENICA DI PROTEINE
INTRACELLULARI DI CELLULE TUMORALI - es. c-erb2, EGFR
- PRESENTI NEL DNA DI CELLULE TUMORALI
ONCOGENI es. p53 , BRCA1 e 2, Kras, B-RAF
3UTILIZZO DEI MARCATORI TUMORALI
NO
- Nella diagnosi precoce e/o nello screening
-
- nessuno dei marcatori tumorali oggi in uso
presenta caratteristiche idonee a questa funzione
in quanto possiedono una sensibilità e una
specificità troppo basse (fa eccezione una
forma ereditaria di carcinoma midollare della
tiroide che si previene dosando la calcitonina) - Esperienze di screening
- del tumore ovarico con CA 125
- del tumore della prostata dopo i 50 anni con PSA
-
4UTILIZZO DEI MARCATORI TUMORALI
Nella diagnosi differenziale con altre
patologie Solo con i marcatori tumorali
specifici ma sempre in associazione con altre
metodiche diagnostiche hCG, TG , PSA, AFP Nel
carcinoma del testicolo, dell'ovaio, della
prostata, dellepatocarcinoma e delle neoplasie
neuroendocrine
5UTILIZZO DEI MARCATORI TUMORALI
- Nella caratterizzazione biologica della neoplasia
- lo studio dei marcatori tumorali è importante per
completare il quadro diagnostico, in
collaborazione con l'anatomo patologo - Importante non solo la presenza ma anche il
valore del marcatore - per la prognosi
- per determinare l'opportuna strategia
terapeutica - PSA, CEA, beta2M,
- c-erb2, ER, PgR
6UTILIZZO DEI MARCATORI TUMORALI
- Nel monitoraggio
- è il caso in cui è più utile il dosaggio del
marcatore tumorale nel sangue. - Importante non solo la presenza ma anche il
valore del marcatore - pre-terapia
- post-terapia (es. residuo post-chirurgia)
- durante la chemio e radioterapia
- e nel followup
- CEA, AFP, Ca 15.3, PSA, hCG, AFP
SI
7 PROBLEMA PRINCIPALE i falsi
positivi/negativi
falso negativo marcatore negativo in
presenza di cancro Bassa sensibilità
falso positivo marcatore positivo in
assenza di cancro Bassa specificità
Inappropriata prescrizione costi
elevati altri accertamenti stress
(paziente) frustrazione medico
8MARCATORE IDEALE
REALTA
NO NO ALCUNI TG-tiroide PSA-prostata
hCG-sinciziotrofoblasto AFP-fegato SI SI
- Diagnosi precoce
- Test sensibile Sensibilità 100 capacità di
individuare tutti i pazienti con tumore - misura della positività vera
- Test specifico Specificità 100 capacità di
distinguere i pazienti con tumore maligno da
quelli con tumore benigno misura della
positività falsa - Indicare natura e localizzazione neoplasia
- Essere di facile esecuzione
- Essere di costo contenuto
9(No Transcript)
10Perche ?
11Per caratteristica dei tumori
- sebbene solitamente di origine monoclonale
- derivano dallaccumulo di più mutazioni genetiche
che sono responsabili della eterogeneità
cellulare e quindi cellule isolate dallo stesso
tumore possono differire per - velocità di crescita
- recettori di superficie
- immunogenicità
- marcatori tumorali espressi
- capacità di metastatizzare
- risposta al trattamento con farmaci citotossici
12perdita della regolazione
PRESENZA IN CIRCOLO
Aumento della concentrazione di ormoni (
betaHCG) proteine ed enzimi (LDH e PA)
Proteine carcinoembrionarie Marcatori
ectopici Enzimi proteolitici
13(No Transcript)
14(No Transcript)
15TIPOLOGIA DI MARCATORI TUMORALI
- Antigeni oncofetali
- Altri antigeni associati ai tumori
- Ormoni
- Proteine
- Enzimi
- Sostanze a basso peso molecolare
16ANTIGENE CARCINO-EMBRIONALE (CEA)
Cause non oncologiche di incremento
Iperplasia gastrica Ileite
Pancreatite Colite
ulcerativa Fumo e BPCO
Epatopatia cronica e ittero
Alcool Nefropatia cronica
17ANTIGENE CARCINO-EMBRIONALE (CEA)
Carcinoma gastrico Carcinoma colon Carcinoma
mammella Carcinoma pancreatico
18CRITERI PER LUTILIZZO CLINICO DEI MARCATORI
TUMORALI
ANTIGENE CARCINO EMBRIONALE (CEA) 3-5 ug/ml
emivita
13 giorni 1.- assente nei sani e nei tumori
benigni NO assenza specificità 2.-
prodottospecifico del tumore NO 3.- frequente nei
tumori sintomatici NO sensibilità alta
4.- presente nella malattia occulta NO mai
screening, 5.- concentrazioni proporzionali alla
massa SI alta conc. pre-CH
prognosi infausta 6.-concentrazioni
concordanti con la terapia SI calo post-CH
indice regressione
19ANTIGENE CARCINO-EMBRIONALE (CEA)
MONITORAGGIO DOPO TRATTAMENTO CEA
ogni 3 mesi per due anni Nel carcinoma
colon-retto stomaco pancreas
mammella
20ALFA-1-FETOPROTEINAAFP
Glicoproteina, specifica del fegato e del tratto
gastroenterico fetale Cause non oncologiche di
incremento Epatite virale Cirrosi epatica
Gravidanza e mestruazioni EPATOCARCINOMA TUMORI
DELLE CELLULE GERMINALI
21CRITERI PER LUTILIZZO CLINICO DEI MARCATORI
TUMORALI
ALFA FETOPROTEINA carcinoma primitivo
fegato,
tumori cellule
germinali emivita 5
giorni 1.- assente nei sani e nei tumori
benigni SI 2.- prodotto specifico del
tumore SI 3.- frequente nei tumori ? 4.- presente
nella malattia occulta SI screening ma in
malati a rischio
(cirrosi-epatite) 5.-
concentrazioni proporzionali alla massa NO
CORRELA CON PROGNOSI 6.-concentrazioni
concordanti con la terapia SI calo è indice
di risposta
22TIPOLOGIA DI MARCATORI TUMORALI
- Antigeni oncofetali
- Altri antigeni associati ai tumori
- Ormoni
- Proteine
- Enzimi
- Sostanze a basso peso molecolare
23CRITERI PER LUTILIZZO CLINICO DEI MARCATORI
TUMORALI
ANTIGENE CARBOIDRATICO CA 125 carcinoma
primitivo ovaio emivita
5-10 giorni 1.- assente nei
sani e nei tumori benigni NO
(endometriosi) 2.- prodotto specifico del
tumore NO 3.- frequente nei tumori
SI 4.- presente nella malattia occulta
SI 5.- concentrazioni proporzionali alla
massa NO 6.-concentrazioni concordanti
con la terapia SI Marcatore utilizzato
nella diagnosi , nel monitoraggio della terapia
e nel followup
24 CA 19.9
- Cause non oncologiche di incremento
pancreatite cronica, diabete, patologie
infiammatorie, ittero, liposuzione ( Emivita
7 giorni ) - Test di maggiore sensibilità nei confronti del
carcinoma del pancreas - Minore sensibilità per colonretto, gastrico e vie
biliari
Non è specifico per tumore o per organo
25ANTIGENE CARBOIDRATICOCA 72.4
- emivita 3-7 giorni
- Cause non oncologiche di incremento
- patologia benigna del tratto gastro-enterico
(morbo di Crohn) - CARCINOMA GASTRICO
- ma anche ovaio , polmone, colon, mammella,
pancreas
26ANTIGENE CARBOIDRATICOCA 15-3
- presente nelle cellule secretorie dellepitelio
non è organo - o tumore-specifico. Emivita 5-7 giorni
- Cause non oncologiche di incremento
- epatite cronica, cirrosi epatica, ittero
- sarcoidosi, tubercolosi e lupus eritematoso
sistemico - CARCINOMA MAMMELLA è presente anche in altri
adenocarcinomi colon, polmone, ovaio e pancreas - utile nel follow-up del carcinoma mammario
- una tendenza allaumento del 25 è
significativa anche se il valore resta sotto la
soglia
27CRITERI PER LUTILIZZO CLINICO DEI MARCATORI
TUMORALI
- FOSFATASI ACIDA PROSTATICA (PAP)
- 1.- assente nei sani e nei tumori benigni
NO - 2.- prodottospecifico del tumore SI
- 3.- frequente nei tumori NO
- 4.- presente nella malattia occulta NO
NIENTE SCREENING- - 5.- concentrazioni proporzionali alla massa
SI - 6.-concentrazioni concordanti con la terapia
SI
28TIPOLOGIA DI MARCATORI TUMORALI
- Antigeni oncofetali
- Altri antigeni associati ai tumori
- Ormoni
- Proteine
- Enzimi
- Sostanze a basso peso molecolare
29Beta2-MICROGLOBULINA
- è la catena leggera dellantigene del complesso
maggiore di istocompatibilità umano (HLA) -
- marcatore tumorale aspecifico non solo di tumori
solidi ma anche di malattie linfoproliferative
(leucemie e linfomi) - buon indicatore di prognosi, risposta a terapia e
di recidiva
30TIPOLOGIA DI MARCATORI TUMORALI
- Antigeni oncofetali
- Altri antigeni associati ai tumori
- Ormoni
- Proteine
- Enzimi
- Sostanze a basso peso molecolare
31TIREOGLOBULINA ( hTG )
Cause non oncologiche di incremento fumo
agobiopsia tiroidea (emivita di alcune
settimane) insufficienza renale ipertiroidismo tir
oiditi Carcinoma tiroideo
32CALCITONINA
- ormone peptidico
- Aumenta nei pazienti con maggior turnover del
tessuto osseo come metastasi ossee - nel carcinoma midollare della tiroide
- nei carcinomi broncogenici
33GONADOTROPINA CORIONICA (hCG)
- Markers specifico. Emivita 1-2 gg
- Cause non oncologiche di incremento
Gravidanza e ciclo mestruale - Tumori trofoblastici
- Coriocarcinoma
- Tumori testicolari
34TIPOLOGIA DI MARCATORI TUMORALI
- Antigeni oncofetali
- Altri antigeni associati ai tumori
- Ormoni
- Proteine
- Enzimi
- Sostanze a basso peso molecolare
35CROMOGRANINA A
- principale proteina solubile dei granuli
cromaffini - viene rilasciata dalle cellule midollari del
surrene insieme alle catecolamine - livelli aumentati si riscontrano
- nel carcinoma prostata neuroendocrino, nel
microcitoma - e nel feocromocitoma
36 (CYFRA 21-1)
- frammento della citocheratina 19
- un aumento indica cattiva prognosi nel caso di
carcinoma a cellule squamose del polmone
37TIPOLOGIA DI MARCATORI TUMORALI
- Antigeni oncofetali
- Altri antigeni associati ai tumori
- Ormoni
- Proteine
- Enzimi
- Sostanze a basso peso molecolare
38PSA utile perchè
- migliora diagnosi precoce
- determina la prognosi
- e la stadiazione prima dellintervento
- monitorizza la risposta alla terapia
39CRITERI PER LUTILIZZO CLINICO DEI MARCATORI
TUMORALI
ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO (PSA)
lt2,5 UG ML emivita
3 gg 1.- assente nei
sani e nei tumori benigni NO 2.- prodotto
specifico del tumore SI capace di
escludere gli uomini sani
3.- frequente nei tumori SI 4.- presente nella
malattia occulta SI 5.- concentrazioni
proporzionali alla massa SI 6.-concentrazioni
concordanti con la terapia SI
40 SCREENING ?
PER CANCRO DELLA PROSTATA
PSA lt 4 ha una
sensibilità varia dal 68 all80 cioè il 20-30
delle neoplasie prostatiche non viene
diagnosticato (falso negativo) eseguendo la DRE
(digital rectal examination)
si aumenta la sensibilità di 4 volte
41 SCREENING ? PER
CANCRO DELLA PROSTATA
PSA gt 4 ha una specificità varia
tra il 60 ed il 70 cioè nel 30-40 dei casi si
rilevano false positività. La predittività
aumenta quanto più elevate sono le concentrazioni
pari al 50 se PSA superiore a 10 ng/ml Per
ridurre i falsi positivi sono stati suggeriti
Densità (Psa density)Velocità (PSA velocity
)Frazione libera e complessata (il rapporto
libero/totale)Valori di riferimento età
specifici N.B. astenersi da attività sessuale
per almeno 48 ore prima del prelievo
per emivita di 3 giorni
42 PSA DENSITY Mette in relazione il PSA gt 4
ottenuto dal prelievo ematico con il volume della
prostata valutato con la ecografia transrettale.
Si calcola dividendo il valore del PSA ottenuto
per il volume o peso prostatico.Approssimativamen
te 1 grammo di tessuto dovuto ad ipertrofia
prostatica innalza la concentrazione di PSA di
circa 0,3 ng/ml, mentre 1 grammo di tessuto
neoplastico la innalza le concentrazioni di
circa 3,5 ng/ml.Nella pratica clinica avremo
quindi tre situazioni Normale (valori
inferiori a 0,05 ng/ml/cc) Intermedio (valori
compresi fra 0,051 e 0,099) Patologico (valori
pari o superiori a 0,15)
43PSA VELOCITY Tre prelievi di PSA gt 4
effettuati a distanza di tre mesi l'uno
dall'altro se in ognuno di questi prelievi il
PSA aumenta progressivamente fino a
determinare un aumento di 0,75 ng/ml per anno
probabilmente è presente un
tumore della prostata
44Rapporto PSA libero/PSA totale poiché PSA
libero aumenta nell'ipertrofia prostatica ,
ma non nel tumore,
basta fare la divisione tra il PSA free ed il
PSA totale, il risultato sarà un valore tra 0 e
0,30 (per semplificazione senza virgola) Il
valore suggestivo per patologia benigna deve
essere gt 15 Il PSA libero/totale NON deve essere
usato nella stadiazione, nel postoperatorio,
nel monitoraggio a lungo termine e nel
monitoraggio della terapia
45 Valori di riferimento in base alletà Il PSA
è notoriamente più elevato nei pazienti più
anziani. L'incremento di PSA dipende in parte
dall'incremento del volume della ghiandola con
l'età, in parte da altre variabili, quali
l'ischemia o l'infarto prostatico o la presenza
di episodi subclinici di prostatite. L'uso
d'intervalli di riferimento diversi per pazienti
con diverse età ha il vantaggio di rendere il
marcatore più sensibile nei pazienti più giovani
e più specifico nei soggetti più anziani. Per
migliorare la sensibilità del test è stato
suggerito di calibrare i livelli soglia in base
alle fasce detà pari a 2,5 ng/ml nei
soggetti detà compresa tra 40 e 49 anni pari
a 4 ng/ml nei soggetti detà superiore a 50 anni
46 SCREENING ? PER
CANCRO DELLA PROSTATA
PSA tra 4-10 ng/ml ha valore predittivo positivo
del 26 cioè con la biopsia si conferma 1 cancro
su 4 soggetti positivi al test. Quindi un buon
valore rispetto ad altri test di screening come
ad esempio quello mammografico ove il valore
predittivo è lt 20.
MA il
principale problema dello screening per il tumore
della prostata è
leccesso diagnostico
47 SCREENING ? PER CANCRO DELLA
PROSTATA
NO Il Psa annuale o biennale va
consigliato agli ultracinquantenni che abbiano
una familiarità diretta o che mostrino sintomi di
disturbi urinari.
Anticipazione diagnostica e sovra
diagnosi nonostante sia dimostrato che una
diagnosi precoce mediante PSA porta ad una
riduzione di mortalità il numero di tumori
trovati ogni anno aumenta ma la mortalità tende a
rimanere pressoché invariata quindi il
trattamento non ha modificato utilmente la storia
di malattia per il carattere indolente del
cancro prostata . Programma europeo di screening
(Erspc) mostra che bisogna fare lo screening a
1.410 uomini per evitare una morte per cancro e
per ogni 48 neoplasie prostatiche scoperte grazie
allo screening, 47 saranno trattate inutilmente.
48Enolasi neuro-specifica(NSE)
- isoenzima enolasi della via glicolitica,
- presente soprattutto nei neuroni e nelle
cellule neuroendocrine. Emivita di 1 g - è un marcatore specifico del microcitoma
- utile nel monitorare la risposta alla terapia
e la presenza di recidive
49TIPOLOGIA DI MARCATORI TUMORALI
- Antigeni oncofetali
- Altri antigeni associati ai tumori
- Ormoni
- Proteine
- Enzimi
- Sostanze a basso peso molecolare
50Antigene polipeptidico tissutale (TPA)
- citocheratine epiteliali a basso peso molecolare
- sensibile ma non specifico. Emivita 4-5 gg
- Cause non oncologiche di incremento
- nefropatia cronica
- epatopatia cronica, ittero, alcool
- BPCO e fumo
- Discrimina tra colangiocarcinoma (positivo)
- e carcinoma epatocellulare (negativo)
51Criteri da seguire per una corretta
interpretazione dei risultati ottenuti con il
dosaggio dei marcatori tumorali
- ripetere il test più volte per distinguere
- i tumori maligni da quelli benigni o dalle
malattie non-neoplastiche -
- Nel caso di tumori benigni laumento dei
marcatori può essere un fenomeno temporaneo, o
può essere dovuto ad un errore nel test - Se laumento si ripresenta ai test successivi è
poco probabile che si tratti di un falso positivo
52- ripetere il test sempre nello stesso laboratorio
e utilizzando lo stesso tipo - di kit
- kit forniti da ditte diverse possono dare
risultati leggermente diversi, che possono essere
causa - di confondimento
- In questo modo si è sicuri che i cambiamenti
osservati sono dovuti al tumore e non alla
variabilità inter-laboratorio
53- nel caso della ricerca di recidive assicurarsi
che il marcatore rilevato fosse elevato anche
prima della terapia - La buona pratica prevede il dosaggio di più
marcatori prima delle terapie in modo da
selezionare quello più elevato da utilizzare
successivamente per la ricerca di recidive
54- tenere in considerazione il tempo di emivita del
marcatore prima di dosarlo - Dopo lintervento chirurgico è bene aspettare
almeno due settimane, meglio un mese prima di
dosare un marcatore presente prima
dellintervento. - Es. PSA ha unemivita di 3-4 giorni ma sono
necessari 30 giorni per far scendere una
concentrazione di PSA da 50 ng/ml prima
dellintervento a livelli impercettibili.
55Emivita dei marker più importanti nel laboratorio
clinico ( dipende anche dal valore di partenza
) CEA
13 giorni AFP 5 giorni CA125
5-10 giorni CA 19-9 7 giorni CA
72-4 3-7 giorni CA15-3
5-7 giorni PSA 2-3 giorni HCG
1-2 giorni NSE 1
giorno CYFRA 21
1 giorno TPA 4-5 giorni
56- tenere in considerazione come il marcatore viene
metabolizzato e - rimosso dal circolo sanguigno
- In caso di malattie epatiche o renali
concomitanti i marcatori vengono eliminati meno
efficientemente e permangono più a lungo nel
sangue (es. CEA e beta 2-microglobulina)
57- utilizzare più marcatori per aumentare la
sensibilità e la specificità della diagnosi - A causa delleterogeneità delle cellule che
compongono un tumore, lutilizzo di un solo
marcatore può non essere sufficiente per la sua
identificazione
58Conclusioni
Non ECCESSIVO
ENTUSIASMO Utilizzo di tutti i possibili MT in
qualsiasi situazione Ma non ECCESSIVO
PESSIMISMO Non servono a niente USO RAGIONATO
DEI MARCATORI TUMORALI 1) conoscenza delle
caratteristiche di sensibilità e
specificità diagnostiche di ciascun marcatore
nelle diverse patologie neoplastiche 2)
conoscenza delle motivazioni biologiche che
possono modificare la concentrazione del
marcatore (anche e soprattutto in modo
aspecifico) 3) conoscenza delle indicazioni d
uso INTERAZIONE tra SPECIALISTA e MEDICO DI BASE
59Carcinoma mammario
HER2
60(No Transcript)
61(No Transcript)
62(No Transcript)
63(No Transcript)
64(No Transcript)
65(No Transcript)
66(No Transcript)
67(No Transcript)
68(No Transcript)
69(No Transcript)
70(No Transcript)
71R E A L T A
72 TABELLE DI SINTESI DEI MARCATORI IN
ONCOLOGIA Tumori della tiroide Carcinomi
differenziati TG Lutilizzo è
indicato alla diagnosi (associato a
AntiTG TSH, FT3, FT4 ) e nel follow-up
Tumori
della tiroide Carcinoma midollare
CT Lutilizzo è indicato alla diagnosi e nel
follow-up. (calcitonina) Utile
dosaggio sistematico anche nei pazienti con
patologia tiroidea nodulare e nei portatori
asintomatici della forma familiare di
carcinoma
midollare. Tumori neuroendocrini (GEP) CgA
Lutilizzo è indicato alla diagnosi, in corso di
(Cromogranina-A) trattamento e nel
follow-up NSE Carcinoidi
CgA Lutilizzo è indicato alla
diagnosi, in corso di
5-HIAA urinario trattamento e nel follow-up.
Acido 5-idrossiindolacetico
73 TABELLE DI SINTESI DEI MARCATORI IN
ONCOLOGIA Tumori testicolari ßHCG
Lutilizzo è indicato al momento della
diagnosi Seminomi (forme pure) aFTP nella
fase post-operatoria (ßHCG dopo 48 ore e
dopo 5-6 giorni) nel follow-up ogni qualvolta
Tumori testicolari ßHCG esista
un sospetto clinico o strumentale di non
seminomi aFTP recidiva LDH Tumori
polmonari Microcitoma
NSE Lutilizzo è indicato alla diagnosi,
in corso di LDH chemio/radioterapia e nel
follow-up. Tumori polmonari Non validato
lutilizzo dei marcatori (SCC, CEA, Cyfra
21.1) non microcitoma
74(No Transcript)
75(No Transcript)
76(No Transcript)
77(No Transcript)