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La politica occulta e i suoi alleati

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Karl Popper, La teoria sociale della cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972 Nella vita sociale non si riesce quasi mai a produrre esattamente l effetto ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: La politica occulta e i suoi alleati


1
(No Transcript)
2
La politica occultae i suoi alleati
  • Il problema delleducazione
  • alla democrazia

Mario Caligiuri Università della Calabria
3
RelatoriSessione del mattino
4
RelatoriSessione del pomeriggio
5
Coordinatori
6
Sommario
  1. Introduzione
  2. Unarea scientifica?
  3. La crisi della democrazia
  4. Gli alleati della politica occulta
  5. Il problema delleducazione alla democrazia
  6. Gli antidoti?
  7. Conclusioni

7
Introduzione
8
Percorso di ricerca
9
Università destate di Soveria Mannelli2006-2007
10
Saggio Su per Giorgio
Mario Caligiuri, Le componenti perdute della
democrazia. Il pensiero di Giorgio Galli
11
Master in Intelligencea.a. 2007-2008
12
Centro Studi sull Intelligence
13
Percorso di ricerca
14
Unarea scientifica?
15
In principio fu Popper
16
Popperla teoria della cospirazione sociale
La teoria della cospirazione sociale si situa
esattamente allopposto del vero scopo delle
scienze sociali.
Karl Popper, La teoria sociale della
cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
17
Popperla teoria della cospirazione sociale
La teoria sociale della cospirazione è assai
diffusa, e contiene pochissima verità. Soltanto
quando i teorici della cospirazione giungono al
potere essa diviene una teoria in grado di
spiegare avvenimenti reali . Per esempio, quando
Hitler andò al potere, credendo nel mito del
complotto dei Savi Anziani di Sion, tentò di
contrastare la loro cospirazione con una
contro-cospirazione. Ma il fatto interessante è
che cospirazioni del genere non danno mai o
quasi mai lesito previsto.
Karl Popper, La teoria sociale della
cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
18
Popperla teoria della cospirazione sociale
La rivoluzione di Lenin e soprattutto la
rivoluzione di Hitler, e la guerra di Hitler,
furono secondo me davvero delle cospirazioni. Ma
furono conseguenza del fatto che erano saliti al
potere dei teorici del complotto, i quali e
questo è assai significativo non riuscirono a
portare a termine i loro complotti
Karl Popper, La teoria sociale della
cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
19
Popperla teoria della cospirazione sociale
Hitler costruì un complotto destinato a fallire.
Ma perché fallì? Non solo perché altre persone
cospirarono a loro volta contro Hitler. Fallì,
semplicemente, perché uno dei dati sconcertanti
della vita sociale e che nessuna azione ha mai
esattamente il risultato previsto.
Karl Popper, La teoria sociale della
cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
20
Popperla teoria della cospirazione sociale
Nella vita sociale non si riesce quasi mai a
produrre esattamente leffetto desiderato, e di
solito si ottiene anche qualcosa che non si
voleva. Certo, si agisce sempre avendo in mente
degli scopi, ma le nostre azioni comportano
sempre un certo numero di conseguenze
indesiderate e di solito non è possibile
eliminarle. Spiegare perché non si possano
eliminare è il compito precipuo della teoria
sociale. Il vero compito delle scienze sociali è
spiegare proprio le cose che nessuno vuole.
Karl Popper, La teoria sociale della
cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
21
La teoria del complotto
L'ossessione del grande complotto" è un
pericoloso impasto di malessere psicologico e di
malafede culturale, ha radici religiose,
economiche e ideologiche molto profonde e ha
indubbiamente cambiato il corso della storia.
22
La teoria del caos
23
Teoria del Caos Equilibrio di Nash
La teoria dei giochi è la scienza che studia la
capacità di assumere decisioni in un ambiente
competitivo Lequilibrio di Nash consiste nella
consapevolezza che ciascun partecipante non ha
alcun interesse a cambiare da solo le regole del
gioco.
24
Teoria del Caos Equilibrio di Nash
"Il concetto di equilibrio di Nash è forse l'idea
più importante nella teoria dei giochi non
cooperativa. Se analizziamo le strategie di
elezione dei candidati, le cause della guerra, la
manipolazione degli ordini del giorno nelle
legislature, o le azioni delle lobby, le
previsioni circa gli eventi si riducono ad una
ricerca o ad una descrizione degli equilibri.
Detto in altri termini e banalizzando, le
strategie di equilibrio sono tentativi di
predizione circa il comportamento della
gente. Peter Ordeshook
25
Un punto di vista
Evidenti complotti
Credere nel complotto è un poco come credere che
si guarisca per miracolo. Il bello è che, nella
vita quotidiana, non vi è nulla di più
trasparente del complotto e del segreto. Un
complotto, se efficace, prima o poi crea i propri
risultati e diventa evidente. E così dicasi del
segreto, che non solo viene di solito svelato da
una serie di gole profonde ma se è importante
prima o poi viene alla luce.
Umberto Eco, La sindrome del complotto,
lEspresso 8 febbraio 2007
26
Un punto di vista
Evidenti complotti
Complotti e segreti, se non arrivano in
superficie, o erano complotti inabili, o segreti
vuoti. La forza di chi annuncia di possedere un
segreto non è di celare qualcosa, è di far
credere che ci sia un segreto. In tal senso
segreto e complotto possono essere armi efficaci
proprio nelle mani di chi non vi crede.
Umberto Eco, La sindrome del complotto,
lEspresso 8 febbraio 2007
27
Un punto di vista
Società trasparente
28
La crisi della democrazia
29
La causa delle cause?
La crisi della democrazia è (coincide?) con la
crisi della rappresentanza politica
30
La teoria delle Élites
GAETANO MOSCA In ogni società cè un numero
ristretto di persone che, coalizzate in base a
rapporti di interesse, sono omogenee e solidali,
traggono la loro forza dal fatto di essere
organizzate, contro la più numerosa ma divisa,
inarticolata, dispersa, disgregata classe
dominata. La macchina statale è la strumento di
cui si serve lelite politica per realizzazione i
propri fini Norberto Nobbio Bobbio, Matteucci,
Pasquino, Dizionario di politica, UTET, 1983
31
La circolazione delle Élites
VILFREDO PARETO La storia è un cimitero di
elites". Quando l'elite non è più in grado di
produrre elementi validi per la società decade.
Nelle elites si verificano due tipi di movimenti
uno orizzontale (movimenti all'interno della
stessa elite) e uno verticale (ascesa dal basso
o declassamento dall'elite). L'umanità agisce
principalmente secondo azioni non logiche,
manifestazioni di qualcosa di non razionale che
condiziona la nostra vita. Fra queste
l'istinto delle combinazioni (propensione al
cambiamento) e la persistenza degli aggregati
(tendenza alla conservazione delle tradizioni).
www.wikipedia.it
32
La polemica sullopinione pubblica
La democrazia va costruita dal basso nelle
comunità locali, attraverso il ruolo della scuola
che deve consentire ad ogni singolo individuo di
assumersi responsabilità, sia nellambito
personale che collettivo.
I cittadini sono inevitabilmente disinformati
rispetto alle complesse questioni della vita
pubblica, e quindi il governo va lasciato in mano
a specialisti, quindi ai politici.
33
La conclusionedi Lasch
Il problema posto dai due intellettuali americani
negli anni Venti del Novecento è di più vasta
portata, mettendo a nudo un problema
imbarazzante la democrazia implica o meno un
alto livello di condotta personale?
34
Riflessioni attuali e inattuali
La democrazia è un viaggio senza fine. Le fonti
storiche ci dicono che la democrazia, tra le
esperienze umane, è cosa rara. E destinata a
essere di nuovo rimpiazzata da sistemi non
democratici? Continuerà la sua espansione
globale? Subirà unulteriore trasformazione? Il
futuro è troppo incerto per poter dare una
risposta univoca
Robert Dahl, Sulla democrazia, Laterza, 2002
35
Riflessioni attuali e inattuali
Nel mondo si sta affermando un tipo di democrazia
senza libertà, in cui la circostanza che si
svolgano le elezioni di per sé non è
completamente significativa. In questo modo, nei
Paesi avanzati cè il rischio che attraverso le
manipolazioni dei media siano le lobbies ad
orientare significativamente il consenso dei
cittadini mentre nei Paesi in via di sviluppo
possono salire al potere estremismi e
fondamentalismi
Fareed Zakaria, Democrazia senza libertà,
Rizzoli, 2003
36
Riflessioni attuali e inattuali
Forse potremmo individuare come spirito di questo
tempo la crisi della democrazia e negli ultimi
cinquantanni i meccanismi delle democrazie sono
indiscutibilmente peggiorati in tutto il
mondo.Le ragioni dellattuale crisi consistono
nellorigine dello Stato moderno, che ha
cancellato dalla storia i movimenti e le culture
che ha considerato irrazionali. Il risveglio di
antiche culture attualmente dimenticate sono
elementi da tenere in considerazione, perché
rappresentano un contributo culturale per il
superamento della crisi della democrazia.
Giorgio Galli, Cromwell e Afrodite, Kaos, 1995
37
Gli alleati della politica occulta
38
Gli alleati della politica occulta le regole
della globalizzazione
I processi di globalizzazione condizionano alla
base i fondamenti della democrazia o lallargano?
39
Gli alleati della politica occulta leconomia
canaglia
Leconomia criminale minacciano la democrazia
degli Stati o è, in qualche modo, funzionale e
tollerata?
40
Gli alleati della politica occulta il sistema
mediatico
I Media sostengono un sistema politico
inefficiente ed autoreferenziale, contribuendo
allopacità della democrazia, o offrono strumenti
di autentica comprensione della realtà?
41
Gli alleati della politica occulta la politica
alla deriva
I politici italiani, di destra e
sinistra, stanno portando lItalia alla deriva o
le responsabilità vanno condivise con altri?
42
Gli alleati della politica occulta la classe
dirigente introvabile
La classe dirigente è causa od effetto di una
società cinica e bara?
43
Gli alleati della politica occulta leuro e il
signoraggio bancario
Leuro ha messo in ginocchio gli italiani e la
finanza internazionale pensa solo a stessa oppure
i vantaggi per i cittadini comuni ci sono?
44
Gli alleati della politica occulta la
ndrangheta e il potere
La ndrangheta è collegata al potere o è
combattuta dal potere?
45
Gli alleati della politica occulta la
ndrangheta e il potere
  • Listituzione delle regioni ha alimentato la
    criminalità organizzata?
  • La politica è intermediaria tra la criminalità e
    gli affari, in particolare la sanità?
  • La società civile università, intellettuali,
    giornali, chiesa, ecc sta facendo la sua parte?

46
Il problema delleducazione alla democrazia
47
Il ruolo dellistruzione
La formazione rappresenta una fondamentale
educazione alla democrazia, lunico sistema che
consente di creare le condizioni di una vita
degna di essere vissuta per sé e per gli altri.
La scuola è un laboratorio di democrazia
poiché luomo si comporta in modo intelligente e
cooperativo per comprendere la realtà.
John Dewey, Democrazia e educazione, La Nuova
Italia, 1996
48
Il ruolo dellistruzione
Lontane dal creare pensatori indipendenti, le
scuole hanno sempre, nella storia, giocato un
ruolo istituzionale in un sistema di controllo e
coercizione. Una volta che si è istruiti, si è
già plasmati socialmente in maniera tale da
sostenere la struttura di potere che, in cambio,
ricompensa immediatamente
Noam Chomsky, La diseducazione, Armando, 2003
49
La dispersione della conoscenza
Lipotesi di un mercato perfetto significa che
tutti i membri della collettività vengono
ritenuti automaticamente a conoscenza di tutto
ciò che è rilevante per le loro decisioni.
Friedrich von Hayek, La scoietà libera,
Rubbettino, 2007
50
La dispersione della conoscenza
Si presuppone un inesistente sistema di
mobilitazione di conoscenze che nessuno può
possedere per intero o centralizzate. Ci troviamo
di fronte a un problema di divisione della
conoscenza, che è totalmente analogo, e di almeno
pari importanza, a quello della divisione del
lavoro.
Friedrich von Hayek, La società libera,
Rubbettino, 2007
51
Videocrazia
La televisione provoca conseguenze disastrose
produce immagini e cancella i concetti,
atrofizzando la nostra capacità di astraente e
con essa tutta la nostra capacità di capire
Carlo Sartori, Homo videns, Laterza, 1998
52
Forme di sapere che stiamo perdendo
Attualmente, la nostra mente riceve ed elabora le
informazioni in modo diverso che in passato, in
quanto siamo passati progressivamente dalla
lettura allascolto ed alla visione. Se la
lettura è in calo, ciò significa che è in calo
lintelligenza che le è specifica ed inoltre il
calo internazionale non solo del consumo della
lettura ma anche della capacità di leggere segna
il passaggio da un mezzo di acquisizione delle
conoscenze ad un altro.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
53
Forme di sapere che stiamo perdendo
Si vengono a determinare due tipi di
intelligenze la prima legata alla lettura che
definisce sequenziale e la seconda determinata
dalluso dellimmagine che definisce invece
simultanea. Nel primo caso, nella gerarchia dei
sensi il vedere prevale rispetto alludire. Chi
legge deve procedere un passo per volta,
linearmente, seguendo il testo per codificare i
propri pensieri in modo da renderli successivi.
Nella seconda fattispecie, si sviluppa la
capacità di trattare simultaneamente più
informazioni, senza stabilire una gerarchia,
consentendo una libera visione delle immagini e
quindi determinando a livello mentale
unelaborazione simultanea.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
54
Forme di sapere che stiamo perdendo
La prima conseguenza diretta è che la cultura
impartita dalla scuola è fortemente disarmonica
rispetto alla cultura espressa dai giovani. Il
sistema educativo stimola lo spirito critico,
invitando i giovani a dare parole al proprio
mondo interiore ed alla propria esperienza,
invitando alle conseguenze verbali. La cultura
dei giovani ritiene gli orari scolastici una
sorta di finzione vera, di penitenza più o meno
protratta, finita la quale si può tornare alla
realtà vera e autentica, che si trova
allesterno delle aule scolastiche dove la vita
pulsa. Siamo sicuri che lo spirito analitico
sul quale la nostra cultura si è basata per
alcuni secoli non abbia passato il limite?.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
55
Lalfabetizzazione preoccupante
3.462.451 6.8
nessun titolo di studio
13.482.913
26.4 licenza elementare
16.221.737
31.7 licenza media
TOTALE 33.167.101 72.9 massimo
licenza media
ISTAT, 2001
56
Lalfabetizzazione preoccupante
Piero Angela (con Lorenzo Pinna) Perche dobbiamo
fare figli, Mondadori 2008
57
Lassù qualcuno ciP.I.S.A.
OCSE, Indagine PISA, 2007
58
Lalfabetizzazione preoccupante
OCSE, Indagine PISA, 2007
59
Lalfabetizzazione preoccupante
OCSE, Indagine PISA, 2007
60
Lalfabetizzazione preoccupante
OCSE, Indagine PISA, 2007
61
Lalfabetizzazione preoccupante
Questione meridionale tema centrale e ineludibile
62
Lalfabetizzazione preoccupante
Il 6 per cento degli intervistati di unindagine
dellIstat ha dichiarato di non sapere leggere.
Questo vuol dire che oltre 2 milioni adulti sono
praticamente analfabeti di origine oppure di
ritorno. Il 40 per cento si è rivelato incapace
di leggere neppure un giornalino per ragazzi
Piero Angela (con Lorenzo Pinna) Perche dobbiamo
fare figli, Mondadori 2008
63
Lalfabetizzazione preoccupante
Laureati in Italia 1. Lazio 10,8 2. Liguria
8,4 3. Calabria 7,9 (Istat Censimento 2001)
Laureati tra i 25 e i 64 anni Italia 10 Media
UE 21 (Eurostat 2001)
64
Lalfabetizzazione preoccupante
Sviluppo economico
Sviluppo civile
65
Lalfabetizzazione preoccupante
Il livello dellistruzione dei parlamentari è
drasticamente calato allinizio della I
legislatura del 1948, i laureati erano il 91.4,
allinizio della XV legislatura sono il 64.6, a
fronte invece dellaumento notevole verificatosi
nella società italiana.
Fondazione Rodolfo De Benedetti, Il mercato del
lavoro dei politici, maggio 2008
66
Gli antidoti?
67
Provocazione
68
Uno Scenarioe due Verità
Democrazia bloccata da elite autoreferenziali che
legittimano se stesse
Burocrazie non si autoriformano da sole
69
Fattore scatenante
70
Crisi fiscale
71
Nuovo blocco storicoimpensabile una rivoluzione
dal basso
Guidato e rappresentato da una nuova Elite basata
su effettivi criteri di merito
72
La rivoluzione del merito
Negli ultimi sessantanni il vero campo di
battaglia della meritocrazia è stata
leducazione, in particolare luniversità. Oggi
nelle società dove il merito prevale è emerso in
maniera chiara e potente il desiderio di creare
un sistema educativo che selezioni e formi i
migliori per creare dei leader che possano
aumentare le opportunità di benessere per tutti.
Roger Abranel, Meritocrazia, Garzanti, 2008
73
Conclusioni
74
Conclusioni
Selezionare urgentemente nuove elites politiche e
sociali per favorirne unindispensabile circolazio
ne frutto di uneducazione alla democrazia che
consenta di formare elites responsabili e ai
cittadini di esercitare un controllo effettivo
sulla politica pubblica attraverso una reale
comprensione della politica occulta per rendere
meno opaca e più giusta la democrazia
75
Conclusioni
Il basso livello di istruzione indebolisce e
rende opaca la democrazia e offre poche
possibilità di migliorare o mantenere il livello
sociale di partenza. Questo può fare prevedere,
per la prima volta nella società italiana, una
mobilità verso il basso creando notevole
tensioni sociali in tutti i settori.
76
Le università devono recuperare il ruolo centrale
di formazione delle elités
77
Contatti
  • mario.caligiuri_at_unical.it
  • caligiuri_at_caligiuri.it
  • 337.980189
  • 0984.494798

78
Il complotto per eccellenzail protocollo dei
Savi di Sion
Norman Cohn Licenza per un genocidio (1967)
79
Forme di sapere che stiamo perdendo
La terza fase della conoscenza è caratterizzata
dallesplosione tecnologica e segue la prima fase
legata allinvenzione della scrittura e la
seconda fase aperta dallinvenzione della stampa.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
80
Forme di sapere che stiamo perdendo
Linvenzione della stampa ha fatto diventare il
libro un bene riproducibile a un costo
accessibile, consentendo uninedita diffusione
delle conoscenze. La fase attuale invece è
fortemente caratterizzata dalenormità delle
informazioni che conosciamo, in quanto non solo
le abbiamo lette, e non solo attraverso la stampa
ma anche sugli schermi della televisione o del
computer, ma anche per averle sentite alla radio,
alla televisione o al computer e per averle
soprattutto viste, attraverso la televisione, il
cinema o sempre il computer.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
81
Conclusioni
Sono i poveri che hanno bisogno dello
Stato Karl Marx
Una democrazia efficiente non solo promuove i
meriti ma soprattutto realizza una maggiore
giustizia sociale
82
Conclusioni
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