Title: Sviluppo regionale e libert
1Sviluppo regionale e libertà effettive quale
nesso in Basilicata?
- Michele Capriati
- Università di Bari
- Potenza, Park Hotel, 17 giugno 2006
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3(No Transcript)
4Popolazione che vive in famiglie al di sotto
della soglia di povertà in , 2004
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8Cosa si intende per SVILUPPO?
- Vediamo come è cambiato il concetto di sviluppo
9SVILUPPO LOCALE, CAPITALE FISICO E CAPITALE
SOCIALE (1)
Il dibattito sullo sviluppo locale in Italia è
riuscito a far comprendere il limite delle
interpretazioni che individuavano nella
presenza/assenza delle risorse fisiche il motore
primo della crescita. Il ritardo di sviluppo
nasceva, secondo queste interpretazioni da
uninsufficiente dotazione della risorsa scarsa
per eccellenza il capitale fisico. Queste
interpretazioni dei processi di sviluppo e le
politiche che ne sono derivate non includevano il
territorio allinterno dello schema
interpretativo.
10SVILUPPO LOCALE, CAPITALE FISICO E CAPITALE
SOCIALE (2)
- Il territorio ed il contesto in cui le attivitÃ
economiche si svolgono assumono più di recente un
ruolo importante nel dibattito sullo sviluppo - importanza delle esternalità nelle attivitÃ
produttive. Le economie esterne del modello
marshalliano rappresentavano il primo tentativo
di connettere la singola impresa al territorio,
alla sua dotazione di vantaggi esterni ad essa,
ma interni allarea di appartenenza. - esistenza di reti di relazioni sociali fitte tra
i soggetti coinvolti e la capacità di offrire
quei beni collettivi che generano le economie
esterne adeguate al grado di competitività del
sistema locale ? CAPITALE SOCIALE
11SVILUPPO LOCALE, CAPITALE FISICO E CAPITALE
SOCIALE (3)
Al centro di questo filone di analisi è il
capitale sociale nelle due accezioni Nellapprocc
io di Putnam il capitale sociale che può essere
definito formale perché accessibile a tutti,
indipendentemente dalle caratteristiche
personali. In questo approccio cè stretta
relazione tra il senso civico (civicness) degli
individui, la loro partecipazione nella vita
sociale e lefficienza delle istituzioni
esistenti. Nellapproccio di Bourdieu il
capitale sociale è inteso come bene privato che
permette allindividuo di trarre vantaggi in
termini di status e di capitale simbolico a
causa del prevalere degli aspetti relazionali
esso può essere definito informale e può
facilitare le transazioni economiche tra gli
individui, ma ciò può spesso accadere anche a
spese di terzi esclusi.
12SVILUPPO LOCALE, CAPITALE FISICO E CAPITALE
SOCIALE (4)
- Con riferimento alle aree meno sviluppate questo
filone di ragionamento mette in rilievo - lassenza di un radicato senso civico ha
limitato lo sviluppo di queste aree - le relazioni di tipo famigliare, di clan, di
paese possono sia offrire un punto di partenza
importante per lincremento del capitale sociale
positivo così come rappresentare un fattore
negativo di limitazione delle strategie
cooperative (Trigilia, 2005). - Il mancato sviluppo viene quindi fatto derivare
dallassenza o scarsa dotazione di capitale
sociale sia inteso come senso civico che come
reti relazionali positive
13SVILUPPO LOCALE, CAPITALE FISICO E CAPITALE
SOCIALE (5)
Le indicazioni di policy che ne derivano
rimandano allaffermazione di politiche locali in
grado di mettere in moto meccanismi virtuosi che
favoriscono i legami tra soggetti locali e la
generazione di capitale sociale (Trigilia 2005).
Anche in questo caso lapprodo è quello
dellassenza/presenza di risorse, in questo caso
immateriali (il capitale sociale). Le
indicazioni di policy con riferimento alle aree a
ritardo di sviluppo che quindi ne derivano,
rimandano ad una azione politica locale che ha
bisogno di una minima dotazione iniziale di
capitale sociale, difficile però da creare in
vitro.
14SVILUPPO LOCALE E INCLUSIONE
Per un differente filone di analisi (Amartya Sen,
Paul Streeten, UNDP, Rapporti sullo sviluppo
umano) lo sviluppo può essere visto come un
processo di espansione delle libertà reali godute
dagli esseri umani.
15Conseguenze
La crescita del PIL o dei redditi individuali,
così come lindustrializzazione ed il progresso
tecnologico possono essere degli importantissimi
mezzi per espandere le libertà umane, ma queste
dipendono anche da altri fattori (libertÃ
strumentali), come gli assetti sociali (per
esempio il sistema scolastico e quello sanitario)
o i diritti civili e politici (per esempio la
possibilità di partecipare a discussioni e
deliberazioni pubbliche)
16Le libertà strumentali. 1
le libertà politiche, in senso ampio, inclusi i
diritti civili partecipazione politica, capacitÃ
di critica e controllo dei rappresentanti, di
libera discussione, di avere una stampa non
soggetta a censura, di scegliere tra più partiti
politici, ecc. Partecipazione al sindacato,
allassociazionismo, ai partiti, alla vita civile
e politica di una comunità .
17Le libertà strumentali. 2
le infrastrutture economiche, intese come
possibilità date agli individui di utilizzare
risorse economiche per consumare, produrre,
scambiare. Quantità e distribuzione del reddito,
assetto dei mercati, capacità di accesso al
credito. Problema della distribuzione del
reddito. Accessibilità dei territori.
18Le libertà strumentali. 3
le occasioni sociali, gli assetti della societÃ
in materia di scuola e sanità che influiscono
sulle libertà sostanziali di vivere meglio (in
modo sano, senza contrarre malattie evitabili,
non morire prima del tempo) e di partecipare in
modo più efficace ed attivo alle attivitÃ
economiche, sociali e politiche. Pericolo di
nuove forme di esclusione DIGITAL DIVIDE.
19Le libertà strumentali. 4
garanzie di trasparenza, la società funziona
grazie ad una fiducia di massima. Garanzie di
franchezza e chiarezza. Diritto allinformazione.
Tali garanzie hanno una chiara funzione contro la
corruzione, lirresponsabilità finanziaria,
leconomia sommersa, criminalità , corruzione,
scarsa trasparenza della PA.
20Le libertà strumentali. 5
la sicurezza protettiva, nei confronti delle
persone più vulnerabili o vittime di gravi
privazioni in seguito a trasformazioni materiali
che agiscono in senso negativo sulla propria
vita. E necessaria una rete di protezione
sociale che impedisca in questi casi di cadere in
uno stato di miseria. Ammortizzatori sociali,
reddito di cittadinanza.
21La verifica empirica il calcolo di un indice di
libertà effettiva (1)
Le variabili
22(No Transcript)
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25Indicazioni di policy (1)
Nelle aree meridionali, dove i livelli di
esclusione nelle attività essenziali economiche e
sociali, sono ancora elevati, il problema della
piena appartenenza alla propria comunità si pone
come un presupposto dello sviluppo e non come un
evento che sarà favorito dalla capacità di
creazione del surplus che il sistema locale sarÃ
in grado di ottenere grazie alla crescita.
26Indicazioni di policy (2)
una differente definizione delle prioritÃ
radicale riforma del Welfare, basata su un
incremento delle risorse pubbliche nei campi
strategici della sanità , istruzione e sicurezza
sociale, indirizzate soprattutto verso le
province dove è più evidente il deficit di
servizi ai cittadini più deboli lestensione
degli ambiti di democrazia e partecipazione. Più
cittadinanza attiva, più trasparenza e
partecipazione nei partiti e nei sindacati, nella
PA, più informazione, più critica e
discussione. di un ruolo forte dello stato
centrale nellindirizzare le scelte politiche e
strategiche, soprattutto nel campo della
fiscalità generale e nella riforma del Welfare
un maggiore protagonismi dei sistemi locali,
degli Enti locali e del partenariato sociale ed
economico governance multilivello e della
distribuzione di competenze tra istituzioni che
dovrebbe sempre ispirarsi ai principi della
sussidiarietà e della coesione
27Indicazioni di policy (3)
Un grosso impulso alle attività di alta
formazione, innovazione e ricerca capace di
allargare la propria base di riferimento,
soprattutto di giovani, ed effettuata secondo un
modello diffuso più coerente con la struttura del
sapere del nostro paese Un approccio basato
sulle libertà effettive ha inoltre bisogno di una
politica delle infrastrutture equa, non basata
sul rendimento economico dellinfrastruttura, ma
sulle capacità di inclusione dei territori,
rendendoli accessibili, per favorire le relazioni
e gli scambi